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Stef Burns parla della Roland V Guitar
Stef Burns parla della Roland V Guitar
di [user #16167] - pubblicato il

Quando capita l’occasione di sentire Stef Burns suonare è bene non farsela sfuggire, soprattutto quando la performance è inserita in un evento organizzato da Roland Italy per presentare la nuovissima Roland V Guitar, un Stratocaster ben più evoluta di quello che solitamente ci si aspetta.
Quando capita l’occasione di sentire Stef Burns suonare è bene non farsela sfuggire, soprattutto quando la performance è inserita in un evento organizzato da Roland Italy per presentare la nuovissima Roland V Guitar, un Stratocaster ben più evoluta di quello che solitamente ci si aspetta.

Prima del concerto presso al Blues House di Milano siamo riusciti a scambiare quattro chiacchiere con Stef proprio riguardo a questa novità di casa Roland, entrata a far parte del suo personale arsenale. Prima però di lasciare a lui la parola vediamo più da vicino con che cosa abbiamo a che fare.

La Roland V Guitar G5 si basa su delle fondamenta davvero solide, tra le mani infatti abbiamo una Fender Stratocaster American Standard. Una chitarra certo non top della gamma ma in grado di rispondere bene al tocco, tenere l’accordatura alla perfezione anche con un largo uso del tremolo, ma soprattutto portatrice sana del sound Strat tanto amato da milioni di chitarristi e della versatilità che ha reso celebre il progetto di Leo Fender.

Roland semplicemente si è limitata a incastonare all’interno di questa Fender un sistema in grado di espanderne, tramite un pickup esafonico le potenzialità. Accanto alle manopole per tono e volume trovano posizione due selettori rotativi più piccoli. Il primo dedicato alla scelta della tipologia di suono si vuole utilizzare, il secondo invece è dedicato all’accordatura. La tecnologia utilizzata è quella dei modelli fisici, la COSM che già abbiamo trovato in numerosi pedali Boss, come per esempio quelli costruiti in collaborazione con Fender stessa. Con un giro di manopole si potrà scegliere in un nanosecondo se utilizzare degli humbucker, una Telecaster, un Stratocaster con differenti pick up, dei Wide Range oppure degli humbucker definiti bright. Interessante notare come grazie alla latenza pari a zero e il suono studiato nei minimi dettagli mentre si imbraccia la V Guitar non si ha l’impressione di essere collegati a un computer, anzi il suono è naturale più che mai. Se a questo si aggiunge la possibilità di spaziare tra molte diverse accordature, drop D, baritona, DADGAD solo per citarne alcune, il quadro si fa completo. 

Stef Burns parla della Roland V Guitar

In definitiva quella che abbiamo tra le mani è qualcosa di diverso, che si va a inserire assieme alla Peavey AT200 e le Gibson dotate di Mini E-Tune e Line6 Variax nel mercato in continua crescita delle chitarre dotate di sistemi di autotuning e di simulazioni di suono. Il prezzo inoltre non si discosta molto da quello di una Stratocaster American Standard, bisogna inoltre sottolineare che sempre con un click si può tornare a utilizzare i pickup veri montati di serie.


Stef Burns parla della Roland V Guitar
chitarre elettriche fender g5 interviste roland stef burns
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però a snaturare le chitarre ...
di superloco [user #24204]
commento del 25/10/2013 ore 09:33:04
però a snaturare le chitarre ci provano tutti
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Io c'ero...
di Angelo_Mazzeo [user #25432]
commento del 25/10/2013 ore 10:05:37
Ti dirò, la chitarra non è stata (più di tanto) snaturata.

Premetto, non mi ha entusiasmato.

Ovviamente indiscusse l'abilità, la sensibilità e la simpatia di stef Burns, ha un bellissimo tocco e non si sta parlando di lui.

Da subito la chitarra mi è apparsa "inscatolata", compressa (non nel senso chitarristico), soffocata. I suoni inizialmente non erano bellissimi, ma nel corso della serata ovviamente il miglioramento è stato palese.

I suoni Fender ci sono, vuoi o non vuoi scolleghi tutto e sempre una Stratocaster rimane.

É proprio la parte "moderna" che non mi ha convinto. Ma si tratta di finezze, naturalmente, spesso legate ai propri gusti.

Da un punto di vista strettamente obiettivo la chitarra è "comoda" per un live, ti impedisce di passare da uno strumento a un altro, ti simula un minimo di acustica, di sitar, insomma cura bene l'aspetto più da "circo", nel senso buono del termine.

Croce e delizia sono proprio le simulazioni: se hai un orecchio allenato storcerai sempre il naso.

Avrei voluto vedere un test più "neutro", anche perchè tra la chitarra e l'ampli (anch'esso uno dei nuovi digitali Roland) c'erano i pedali di Stef Burns, quindi un minimo di personalizzazione dell'artista c'è sempre stata.

In buona sostanza, e sottolineo l'aspetto strettamente personale del consiglio, a quel prezzo io acquisterei una buona chitarra "normale" o ne commissionerei una al mio liutaio di fiducia con le caratteristiche che più mi interessano (cosa che ho fatto in tempi non sospetti, anni addietro, e che quella sera ho rivisto proprio in questa Fender/Roland).

Mi piacerebbe leggere altri punti di vista, magari di chi quella sera era lì al Blues House.

A.
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Rispetto per Stef Burns e ...
di SteveZappa93 [user #38837]
commento del 25/10/2013 ore 11:13:40
Rispetto per Stef Burns e Roland!Ma sta chitarra non mi piace proprio!
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MIDI o V Guitar?
di Claes [user #29011]
commento del 25/10/2013 ore 11:23:24
That is the question! Per me è MIDI - ne ho 3. Possono pilotare un qualsiasi synth (se General MIDI vi sono 128 suoni a scelta) o sampler ma non hanno i p/u "virtuali" della nuova Roland. A quanto sembra, la nuova Strat V non ha una uscita MIDI - mi pare strano dato che la Roland è di certo la casa numero uno nell'abbinare synth a chitarre sin dapprima il MIDI. La primissima era... monofonica e abbinata a un synth tipo MiniMoog con una chitarra tipo LP. Vi posso assicurare che era DIFFICILISSIMA da usare!

Questa nuova V mi pare semplice da usare dal vivo - l'interessante è pure il poter passare all'open tuning di botto per quelli che altrimenti devono portarsi appresso una chitarra per ogni open tuning (il mio caso) ma non mi sembra che siano possibili cose folle a quel livello. Servirà un alimentatore o batterie, ma questo non è descritto sulla pagina della Roland che sono subito andato a consultare per ulteriori dettagli tecnici.

La varietà di suoni a bordo mi pare limitata ma usabile dal vivo senza il dover portarsi appresso roba esterna... ma, non vedo proprio cosa c'entra un sitar!!! Chi ne ha regolarmente bisogno???

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Re: MIDI o V Guitar?
di Matteo Barducci [user #29]
commento del 25/10/2013 ore 11:45:58
La G5 VG Stratocaster non nè altro che la Fender VG Stratocaster rimarchiata Roland e costruita in Messico anziché in USA(anche se ce n'è una serie limitata americana). Fu lanciata diversi anni fa e fu un completo buco nell'acqua, anche perché allo stesso tempo comparvero sul mercato le affidabilissime e ben suonanti Variax di Line6 che offrono molto di più ed hanno un'elettronica più raffinata.

Lo strumento non è dotato di uscita MIDI, o meglio GK 13-pin: dentro è presente una scheda che rappresenta in versione ridotta un guitar synth della serie GR.

Molto più interessante è la sorella gemella GC-1 che è la vecchia Standard Stratocaster Roland Ready con qualche modifica nel manico(sembra sia più curato rispetto ai vecchi manici messicani). Questa ha l'esafonico magnetico e uscita GK 13-pin per cui può pilotare qualsiasi dispositivo V-Guitar, come il vecchiotto ma ancora strabiliante VG-99 e il GR-55. Tenete presente che comunque i prodotti Roland sono più orientati alla creazioni di suoni sintetici che alle riproduzioni di strumenti reali. Per quelli - come ho già scritto - meglio Line6.
Rispondi
Re: MIDI o V Guitar?
di Claes [user #29011]
commento del 25/10/2013 ore 14:05:30
Grazie caro Matteo per info extra! Feedback: sono un fan della spina GK 13-pin che (a mio parere) dovrebbe del tutto rimpiazzare il primitivo jack da centrali telefoniche tuttora usate per chitarre - 13-pin alla XLR su TUTTE le chitarre! In confronto, la spina DIN usata per il solito MIDI è ancor più terribile!

Sound sintetico tipico della Roland: Sono specialisti di synth la cui applicazione è suoni appunto da synth! GR33 / 55.

Qualità di chitarra: e chissenefrega! Ci si abitua - per adesso non vi è che quella. Ma... dovrà essere la vostra chitarra principale, percui deve cmq essere perfetta per come intendete una Strat. E a quale prezzo? Bisogna rischiare ma dovrete provarne una prima di investire.
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Re: MIDI o V Guitar?
di coldshot [user #15902]
commento del 25/10/2013 ore 13:15:32
comunque la midi guitar ed il pick up esafonico come gli abbiamo conosciuti fino ad ora stanno diventando obsoleti, dovessi rifarmi un set up di quel genere probabilmente sceglierei il fishman triple play
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Re: MIDI o V Guitar?
di Matteo Barducci [user #29]
commento del 25/10/2013 ore 14:22:43
Il Fishman Triple Play(che si basa su un esafonico magnetico tipo Roland...) è stato progettato dal team di sviluppo ex-Axon e funziona egregiamente se si lavora con computer, ma non si abbina facilmente a sistemi stand alone tipo Roland VG e GR.
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Re: MIDI o V Guitar?
di coldshot [user #15902]
commento del 25/10/2013 ore 14:41:05
si certo, l'unico problema (almeno per me) sarebbe suonare live con un computer, la cosa non mi tira per niente, però da quanto ne so è molto meglio in termini di latenza e anche di suoni rispetto ai roland, gr 55 compreso
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Re: MIDI o V Guitar?
di Matteo Barducci [user #29]
commento del 25/10/2013 ore 15:14:1
Dipende cosa devi farci: Se devi pilotare campioni di suoni o softsynths, un buon laptop con una buona scheda audio dai convertitori di qualità ti darà sicuramente risultati all'udito migliori di tutti i prodotti sample-based(tipo serie GR)elencati sopra, al netto sempre della stabilità del sistema.

I sistemi V-Guitar basati sugli algoritmi COSM ed anche la soluzione di Line6 adottata con la Variax si basano però su un principio differente, ovvero l'elaborazione esafonica in tempo reale del "materiale grezzo"(il timbro neutro di ogni singola corda captato dal singolo trasduttore magnetico o piezoelettrico) effettuata da potenti DSP che consentono una latenza estremamente bassa, più bassa di ogni apparato basato sulla lettura e riproduzione di campioni. Insomma, una variazione del principio della sintesi a modelli fisici o "physical modeling". Ecco perché questi prodotti restano insuperabili se si tratta di veridicità ed espressività nell'emulazione di strumenti reali oppure nella creazione di timbriche "nuove".
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Re: MIDI o V Guitar?
di coldshot [user #15902]
commento del 25/10/2013 ore 15:35:24
grande, si vede che ne mastichi di questa roba, ma per esempio nel roland vg 88 ci sono per esempio suoni di organo, piano elettrico e robe di questo genere come nei gr o no?
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Re: MIDI o V Guitar?
di Matteo Barducci [user #29]
commento del 25/10/2013 ore 16:01:50
No, i Roland VG-8, VG-88 e VG-99 nascono(e muoiono...) per riprodurre suoni di strumenti, effetti ed amplificatori reali(attraverso la sintesi COSM) e timbriche stravaganti e sintetiche(attraverso la sintesi HRM). Non possiedono ROM con forme d'onda campionate.

L'unico oggetto che riunisce in sé sia la sintesi per modelli fisici che i campioni è il Roland GR-55, che comprende un motore monotimbrico di sintesi COSM(ma non HRM) ed uno bitimbrico basato su campionamento PCM, oltre al canale entro cui passa il suono originario della chitarra, eventualmente effettato...
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Re: MIDI o V Guitar?
di coldshot [user #15902]
commento del 25/10/2013 ore 16:20:38
ho capito, te l'hai mai provato?
se si cosa ne pensi?
thank you
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Re: MIDI o V Guitar?
di Matteo Barducci [user #29]
commento del 25/10/2013 ore 16:42:17
Io ho avuto il VG-99: gran bella macchina, un po' difficile da programmare...
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Re: MIDI o V Guitar?
di coldshot [user #15902]
commento del 25/10/2013 ore 17:02:44
immagino, costa un pò troppo la 99 per levarsi uno sfizio di provarla, l'88 si trova ad un buon prezzo ma l'altra è troppo.
Grazie ancora.
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Io credo invece che sia ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 25/10/2013 ore 11:31:5
Io credo invece che sia una grande idea... Sarebbe stato meglio se avesse avuto un ponte vintage a 6 viti (gusti personali)... Ma per il resto credo che sia la cosa più utile che Fender abbia fatto negli ultimi anni insieme agli ampli Mustang (le migliori simulazioni che abbia provato) ed il sistema di regolazione del tono Greasebucket montato sulle American Special...
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Può essere comodissima in ambito ...
di MiRock [user #14375]
commento del 25/10/2013 ore 13:26:44
Può essere comodissima in ambito live per non portare troppi strumenti, ma più che altro per le accordature, dato che i suoni - che ho ascoltato in un altro video - non mi sembrano simulare granchè bene.
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Simulazioni: il futuro?
di Claes [user #29011]
commento del 25/10/2013 ore 15:49:59
Scusatemi per divagare un pocchettino... in zona negativa:

Come sarà il mondo nel 2113? Vi saranno valvole? Vi saranno le Gibson e Fender? Certo, musei le avranno appese e il prezzo di una antichità sarà folle. Penso davvero che il futuro appartenga a ditte in grado di procurare i suoni tipici di chitarre da museo! Spero di non esagerare: il legno "sonoro" sarà prezioso.

Nel futuro vi saranno solo quelli del Conservatorio di Strumenti Musicali che si occuperanno di ogni strumento esistente usando pure laboratori da NASA per misurare ogni parametro.
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Non ci penserei un attimo.
di Rothko61 [user #32606]
commento del 25/10/2013 ore 20:21:30
Non ci penserei un attimo. Tra questa Roland e una Godin Freeway SA (o, meglio ancora, una LGXT) andrei dritto a puntare sulla casa canadese.
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E' solo questione di sponsor
di distorto [user #28299]
commento del 25/10/2013 ore 21:24:30
A patto di essere ricompensato, qualsiasi chitarrista adotterebbe la tal chitarra decantandone le caratteristiche, è normale! Sinceramente questa chitarra non mi è mai piaciuta, esteticamente quel led e quelle manipoline le trovo orrende,è chiaro che Stef avrà il suo lauto torna conto, ma questa non è una critica. Mi dispiace solo che il mio chitarrista preferito si è lasciato sedurre dal marketing :-)
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Ma c'è di male in ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 26/10/2013 ore 10:02:50
Ma c'è di male in una chitarra che indipendentemente dall'elettronica bypassabile, è cmq una stratocaster... La usi come stratocaster... Poi se ti servono delle simulazioni le usi al volo... È solo un'arma in più... Certo... La più economica delle Variax Tyler la si trova a poco più di 600 euro e quindi se uno si fa due conti devia sulle variax...
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