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Una sola valvola per il One Tube 3
Una sola valvola per il One Tube 3
di [user #16055] - pubblicato il

Gli amplificatori ibridi miscelano caratteristiche del solid state ad altre tipiche del mondo valvolare. Una testata monocanale fatta in casa può celare numerose sfaccettature dietro i suoi numerosi switch e una sola valvola a darle voce.
Gli amplificatori ibridi miscelano caratteristiche del solid state ad altre tipiche del mondo valvolare. Una testata monocanale fatta in casa può celare numerose sfaccettature dietro i suoi numerosi switch e una sola valvola a darle voce.

Nel progettare un amplificatore per chitarra elettrica ci si può attenere agli schemi standard, ottimizzandone le tensioni e le correnti di lavoro, gli ingombri e la disposizione dei componenti per migliorarne il rendimento elettrico, il rumore in uscita e la risposta complessiva. Personalmente preferisco reinventarmi alcune soluzioni arricchendole di dotazioni non standard, per offrire comunque qualche nuova possibilità.
L’idea di questo mini amplificatore era nata alcuni anni fa, leggendo lo scritto di un altro accordiano, poi il progetto era rimasto chiuso in un cassetto per mancanza di tempo, pur avendo già fatto avvolgere i due trasformatori necessari su mie specifiche.

L’idea di base, in origine, era quella di realizzare ben quattro amplificatori di bassa potenza, da due-tre watt, cinque watt, dieci watt e venti watt, con una, due, tre o quattro valvole, cioè il minor numero possibile, aggiungendo poi una sezione a stato solido per una dotazione più completa di controlli e di fatto rendendo le realizzazioni degli interessanti ibridi. Il vantaggio di questo minor numero di valvole si concretizzava in un minor costo, sia di acquisto, sia di manuntenzione. Posso dire di essere riuscito a realizzare, oltre al modello più piccolo, anche il maggiore nella testata consegnata ad Andy, di cui ho già scritto qui, ma completamente valvolare.
Per amplificatore ibrido, intendo una circuitazione analogica composta sia da valvole, sia da elementi a stato solido, come i transistor BJT, i MosFet, i JFet, gli operazionali e in genere tutti gli elementi al silicio. Così mentre qualcuno fa distinzione tra "valvolari puri", con almeno una valvola raddrizzatrice o "valvolari standard" con rettificazione a stato solido, altri chiamano "preamplificatori valvolari" i modelli con una sola valvola di segnale, come i famosi Marshall Valvestate. Pur trovandomi d’accordo con la prima affermazione, ritengo eccessiva la seconda preferendo il termine "preamplificatore ibrido". La sola presenza di componenti a stato solido non può far scadere un amplificatore dallo stato di valvolare a quello di ibrido, specie se questi si occupano non del suono, ma della commutazione dei canali o altro. Quindi preferisco utilizzare il termine "amplificatore ibrido" quando una sola sezione (preamplificatore o finale di potenza) è a stato solido, mentre l’altra è valvolare, come pure quando componenti di entrambe le tecnologie sono presenti nelle due sezioni.

Una sola valvola per il One Tube 3

Il progetto di questa mini testata proviene da un mio prototipo da 70 watt a stato solido e prevede un preamplificatore a tre stadi, dove è possibile scolpire il suono e regolare la saturazione.
La sezione finale è affidata a una ECL82, composta di un triodo di segnale e un pentodo di potenza. Tra le due sezioni del tubo, abbiamo i controlli di volume Clean e Lead e il selettore del cambio suono. Il pentodo di potenza può essere configurato in modo standard (per la massima potenza d’uscita) o in modo triodo (per una potenza leggermente ridotta e una risposta in frequenza maggiormente estesa nelle basse).
Occorre fare distinzione tra il triodo di segnale della valvola e la configurazione a triodo del pentodo.

La testata è una monocanale, ma con la possibilità di settare due suoni molto simili o molto diversi tra loro secondo le impostazioni di alcuni selettori. Questi due suoni Clean e Lead li chiamerò voci, per non confondersi con i suoni Clean, Crunch e Lead, e sono altamente personalizzabili.
La difficoltà maggiore d’ottenere suoni che vanno dal pulito estremo alla saturazione più spinta, ha richiesto la possibilità d’intervenire pesantemente sull’equalizzazione che quindi, se mal regolata, può condurre a risultati meno validi di una testata multicanale, dove tutto è già preimpostato al meglio.

Le due voci, Clean e Lead, si chiamano così perché la prima è più predisposta ai suoni puliti, mentre la seconda a quelli saturi. Nella voce Clean, infatti, i selettori riducono il Gain al minimo o incrementano le basse e le alte frequenze tagliando le medie, mentre nella voce Lead i selettori aumentano al massimo il Gain o le medie frequenze, tagliando le alte e le basse. Attivando uno di questi selettori, per esempio il Cut del Gain, poniamo al minimo il guadagno dello stadio per la voce Clean, lasciando libero il potenziometro per il livello di saturazione della voce Lead. I due selettori Tone-Boost effettuano invece la stessa operazione per ognuna delle due voci, quella cioè di bypassare i controlli di tono Bass e Treble, aumentando il livello del segnale per una maggiore saturazione del finale di potenza.
Nessuno vieta di usare la voce Clean per ottenere una seconda saturazione o un Crunch, come pure usare la voce Lead per ottenere un altro suono pulito.
È possibile utilizzare la testata anche come semplice monocanale, disattivando i sei selettori del pannello frontale, scegliendo poi se utilizzare la voce Clean che comprende un Bright sempre attivo, oppure la voce Lead senza il Bright e quindi più scura.

Una sola valvola per il One Tube 3

Insieme all’ingresso ad alta impedenza del pannello frontale, dove collegheremo la nostra chitarra o l’ultimo pedale della catena, abbiamo un secondo ingresso, normalmente utilizzato per il collegamento degli effetti tra preamplificatore e finale. Nell’ingresso Return, sempre ad alta impedenza, è possibile infatti collegare la nostra chitarra usufruendo solo della parte valvolare, che comprende i due controlli di volume Clean e Lead, il selettore per la scelta della voce da utilizzare e il selettore Pentodo-Triodo. Le uscite da cui prelevare il segnale per una connessione diretta sono il Send, per la sola parte del preampli, le due uscite RCA Clean e Lead, collegate ai relativi controlli di volume per registrare ed equalizzare separatamente le due voci, che comprendono in aggiunta la saturazione del triodo. Il connettore per la cuffia è invece un’uscita filtrata di tipo stereofonico, o più correttamente Dual-Mono, per collegare una cuffia e suonare indisturbati o prelevare il segnale che comprende anche la saturazione del finale.

Una sola valvola per il One Tube 3

Nella foto della realizzazione si può osservare la discreta complessità del circuito, con nella zona alla sinistra il preamplificatore a stato solido, nella zona inferiore la commutazione dei selettori, nella zona centrale la parte relativa alla valvola (con il taglio a mezza luna per ospitare lo zoccolo) e nella zona a destra la sezione d’alimentazione. Mancano tutti i collegamenti che avrebbero offuscato la visione, lo zoccolo della valvola, gli operazionali, i photomos per la commutazione e naturalmente tutti i connettori, potenziometri e selettori.

Per ciò che riguarda il suono, il gain inizia quasi immediatamente il suo lavoro di saturazione dello stadio relativo con caratteristiche simili a un valvolare, in funzione anche dei due selettori abbinati mentre il Voice, che agisce su tutta la banda di frequenze, permette di far saturare meglio lo stadio successivo o arricchire il suono agli estremi di banda, anche questo in funzione dei due relativi selettori.
Il controllo Bass agisce sia sulle basse, sia sulle medie frequenze per non appiattire il suono, mentre il Treble è il classico controllo degli alti. Questa coppia di controlli, che si trova dopo lo stadio con maggiore saturazione del preampli, può essere bypassata dai due selettori abbinati per ottenere una saturazione maggiore del tubo ECL82. Di fatto, mentre il Voice definisce la pasta della distorsione, i due controlli di tono ne regolano l’equalizzazione. Nella sezione valvolare, il triodo si occupa di amplificare ulteriormente il segnale del preamplificatore, arricchendolo di ulteriori armoniche prima d’inviarlo al doppio master Clean e Lead.
La sezione di potenza della valvola ci modifica la sua risposta a seconda della scelta tra modo Pentodo o Triodo, elevando il segnale della voce scelta prima d’inviarlo al trasformatore d’uscita e quindi allo speaker, responsabili anche loro di buona parte del suono generale.
A proposito di trasformatore d’uscita: qualcuno avrà notato dalle foto che le dimensioni sono uguali a quello d’alimentazione. Questo poiché, oltre al buon dimensionamento da me fatto sul progetto, chi me lo ha realizzato ha male interpretato i miei dati, adottando pacchetti di lamierini di dimensioni ancora maggiori.

Una sola valvola per il One Tube 3

In modo Pentodo, oltre alla maggiore potenza, il suono ha una timbrica grintosa e aperta, ideale per il pop e il rock, mentre in modo Triodo, con i suoi due watt, abbiamo un suono più corposo e scuro, ideale per jazz e blues. Pur quindi con una potenza esigua ma con una risposta particolarmente estesa in basso grazie alle dimensioni del trasformatore d’uscita, è possibile avere una pienezza del suono non paragonabile a economiche realizzazioni di tale potenza.
La testata è l’ideale per suonare in casa, per registrare sia tramite microfono sia tramite cavo diretto, usufruendo di varie uscite, dal send del preamplificatore alle due RCA, per finire con l’uscita per la cuffia. Quest’ultima possiede un filtro che taglia le armoniche troppo elevate, per rendere al meglio il suono con cuffie di bassa o alta impedenza. È presente anche un carico interno per poter utilizzare la testata senza speaker o nella sola sezione preamplificatrice.

Nei filmati inclusi, molto brevi, abbiamo realizzato una semplice demo di alcuni suoni ottenuti.

Clean

Lead

Power

Nota della Redazione: Accordo è un luogo che dà spazio alle idee di tutti, ma questo non implica la condivisione di ciò che viene scritto. Mettere a disposizione dei musicisti lo spazio per esprimersi può generare un confronto virtuoso di idee ed esperienza diverse, dando a tutti l'occasione per valutare meglio i temi trattati e costruirsi un'opinione autonoma.

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