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Maxmonte Guitars Antiphony
Maxmonte Guitars Antiphony
di [user #36451] - pubblicato il

Quella della liuteria è la dimensione in cui un chitarrista può trovare la chitarra perfetta, magari diversa dai maggiori riferimenti del mercato, ma ideale per il gusto e lo stile del singolo. L'unico requisito è sapere esattamente ciò che si vuole.
Quella della liuteria è la dimensione in cui un chitarrista può trovare la chitarra perfetta, magari diversa dai maggiori riferimenti del mercato, ma ideale per il gusto e lo stile del singolo. L'unico requisito è sapere esattamente ciò che si vuole.

A partire dai primi mesi del 2012 aveva iniziato a insinuarsi in me la folle idea di farmi costruire uno strumento su misura seguendo i dettami e le caratteristiche da me indicate. Grande amante delle Gibson, pensavo di essere pienamente appagato da tali strumenti ma invece il tarlo della chitarra di liuteria continuava a perforarmi incessantemente la testa.
Un bel giorno, fra aprile e maggio, mi sono deciso e ho cominciato ad abbozzare un progetto generale di come avrei voluto che fosse questa benedetta chitarra.
Volevo un corpo cavo - una hollowbody - ma senza buche, in stile Fender Robben Ford o Gibson Lucille. Alla base del progetto c'era la volontà di coniugare le caratteristiche salienti delle Gibson con quelle delle Fender. Pickup splittabili, dunque, non c'era alternativa. Suoni di riferimento, su tutti, Robben Ford ed Eric Clapton.
Volevo una chitarra blues, volevo si chiamasse Antiphony, in omaggio al famoso proposta-risposta tipico proprio del blues e che portasse la mia firma intarsiata sul manico (un po' megalomane). Riguardo alla scelta dei legni non avevo le idee chiare, ma di certo avrei optato per un manico incollato e non avvitato.
Ho cominciato a cercare un liutaio al quale potessi rivolgermi e, sotto consiglio del mio Maestro Stefano Rampazzo, ho scoperto un certo Massimiliano Monterosso.
I primi di maggio mi sono deciso a fargli visita nel suo laboratorio. Dopo una disquisizione generale col simpatico Max, abbiamo convenuto che la chitarra avrebbe avuto corpo cavo in mogano, top in acero (inizialmente avevamo optato per un occhiolinato, poi per un quilted), con una spalla stile Les Paul e un'altra stile semi acustica, manico in mogano, tastiera in palissandro e ponte vibrato.
Al riguardo, Max mi ha proposto un pezzo d'alta liuteria, progettato da un liutaio americano, l'eccellente ponte Skyway (per i dettagli tecnici vi rimando a fonti più precise e qualificate che troverete su internet). I pickup sarebbero stati humbucker splittabili. Inizialmente eravamo indirizzati sui francesi Benedetti ma poi abbiamo deviato sui nostrani e meravigliosi I-Spira. Replica Classico, per la precisione.

Maxmonte Guitars Antiphony

Risparmiandovi ulteriori dettagli riguardanti la costruzione e dettagli estetici che potete apprezzare da voi, veniamo al tanto agognato giorno della consegna, nel luglio 2013.
La prima sensazione che si prova prendendola in mano e cominciando a prendere confidenza col manico è quella di avere fra le mani una Fender: manico scorrevole come non mai (dal profilo abbastanza pronunciato per via della mia mano che anche Gianni Morandi invidierebbe) e un'action da sogno, vale a dire identica a ogni tasto, dal primo all'ultimo.

Attaccata al mio Fender Blues Junior fa venire le lacrime agli occhi. In modalità humbucker ha un suono pieno, caldo e potente, decisamente in stile Gibson e che con scalatura .011 rende al meglio. Non impasta, però, e risulta enormemente definita e dinamica, esattamente come l'avevo immaginata e sperata. Ha un output elevato e, proprio perché estremamente "pronta", preferisco suonarla in fingerpicking, stile in cui la chitarra pare acquisire una dimensione intima ma molto più profonda ed emozionante.
È splittando i pickup, specie quello al manico, che inizia la magia. Stevie Ray Vaughan e la Stratocaster del 1962 li avete presenti? Ecco, le prime parole che ho esclamato non appena ho suonato un paio di note con l'I-Spira al manico splittato sono state "Super Strato!" Decisamente "this is it", ci siamo!
Ho avuto la fortuna di suonare varie Stratocaster degli anni Sessanta e credetemi, lasciando perdere il fattore "vintageizzante" - il fattore invecchiamento che è uno degli elementi che rendono quelle chitarre tanto appetibili - la mia Antiphony si difende con le unghie contro questi mostri sacri e non sfigura affatto. Il pickup al manico splittato è dunque la mia combinazione sonora favorita ma naturalmente, essendo gli I-Spira splittabili, si possono sperimentare varie combinazioni sonore eccellenti, come pickup al manico splittato e al ponte in humbucker col tono chiuso di un quarto oppure, viceversa, col ponte splittato e il manico in humbucker.

Maxmonte Guitars Antiphony

Insomma, per farla breve, la chitarra sa destreggiarsi alla grande su qualsiasi terreno ma, per il nome che porta e per come è stata progettata, è inutile dire che passerà il resto della sua esistenza ad assecondare e seguire i mitici dischi dei più grandi bluesmen, da BB King a Joe Bonamassa, da Eric Clapton a Muddy Waters. Anche perché, onestamente, è così che anche io voglio trascorrere la mia esistenza.
Di seguito vi allego una breve dimostrazione audio in diretta nell'ampli registrata semplicemente col telefonino, per darvi un'idea di come suona questo gioiello.


Nota della Redazione: Accordo è un luogo che dà spazio alle idee di tutti, ma questo non implica la condivisione di ciò che viene scritto. Mettere a disposizione dei musicisti lo spazio per esprimersi può generare un confronto virtuoso di idee ed esperienza diverse, dando a tutti l'occasione per valutare meglio i temi trattati e costruirsi un'opinione autonoma.

Maxmonte Guitars Antiphony
chitarre semiacustiche
Link utili
Liutaio Massimiliano Monterosso
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Precisazione
di Luca0812 utente non più registrato
commento del 18/11/2013 ore 16:36:34
Solo una piccola (e superflua) precisazione: la combinazione di pickup che preferisco è manico splittato combinato con quello al ponte in humbucker e non il solo manico splittato.
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Bellissima, ma perchè la (a ...
di BillyU [user #14094]
commento del 18/11/2013 ore 17:45:09
Bellissima, ma perchè la (a mio avviso) inutile e scomoda configurazione Gibson con 2 potenziometri volume? Io non ho mai capito a che serva questa combinazione, forse i jazzisti possono miscelare alla perfezione i 2 pickup per trovare il suono perfetto (e poi stare sempre su quello), ma per i rockettari e bluesman non sarebbe meglio un unico volume master, magari a portata di mano, tipo strato?
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Re: Bellissima, ma perchè la (a ...
di JackDynamite [user #14761]
commento del 18/11/2013 ore 18:00:4
io direi proprio di no. è scomodo il singolo potenziometro. le cose che puoi fare con due livelli di uscita, sono sbalorditive, oltre a poter evitare di usare un overdrive . jimmy page docet
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Re: Bellissima, ma perchè la (a ...
di Luca0812 utente non più registrato
commento del 18/11/2013 ore 20:58:06
La configurazione unico potenziometro è uno dei motivi per cui in generale non mi piacciono le Fender e non ne possiedo neanche una al momento. Non riesco a trovare il suono giusto e preciso, specie nelle combinazioni fra i pickup.
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Re: Bellissima, ma perchè la (a ...
di rockit [user #11557]
commento del 19/11/2013 ore 11:33:04
Dipende...puoi per esempio settare il pickup al manico con poco volume, quello al ponte a manetta, e se hai un ampli con una buona dinamica passi dal distorto al pulito col selettore dei pickup. Estremizzando il tutto puoi arrivare a usare il selettore come kill switch. Dipende un po' da come suoni.

Piuttosto io li avrei ricollocati un po' più a tiro, ma qui dipende dalle scelte personali di chi ha commissionato la chitarra.

Ciao
Lorenzo
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Re: Bellissima, ma perchè la (a ...
di BillyU [user #14094]
commento del 19/11/2013 ore 12:20:00
E allora aggiungiamo un volume master come sulle Gretsch! Magari, a tiro della mano destra!
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Re: Bellissima, ma perchè la (a ...
di Luca0812 utente non più registrato
commento del 20/11/2013 ore 13:47:24
In realtà i selettori del volume (che sono quelli con cui gioco di più) sono abbastanza agevoli da raggiungere. Forse se si suona del rock pesante si ha necessità di avere controlli posizionati in maniera da poterci agire con estrema rapidità e facilità ma non è il mio caso.
Ciao,
Luca
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La vidi a Sarzana ...
di strimp [user #13472]
commento del 18/11/2013 ore 19:14:16
La vidi a Sarzana lo scorso maggio : una meraviglia.

Tra l'altro Max è una persona squisita che fa strumenti acustici di alto livello: liuteria perfetta, estetica eccellente e mai eccessiva, suono di gran classe, prezzi non altissimi e comunque giustificati dalla qualità.

Complimenti per lo strumento.

gabriele
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Re: La vidi a Sarzana ...
di Luca0812 utente non più registrato
commento del 18/11/2013 ore 21:00:19
Assolutamente, Max ha anche la rara capacità di comprendere le esigenze del chitarrista per poi applicarle alla realizzazione dello strumento.
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Sono un felice possessore...
di pelukessss [user #39181]
commento del 18/11/2013 ore 20:49:25
...di una chitarra di Max e posso confermare l'assoluta qualità dello strumento (e del liutaRo ;-P)
Rispondi
Verissimo, grande qualità. ...
di solare [user #28804]
commento del 25/11/2013 ore 10:46:26
Verissimo, grande qualità.
Rispondi
Posso dire?...esteticamente non mi piace ...
di kirschak [user #32705]
commento del 27/11/2013 ore 15:58:53
Posso dire?...esteticamente non mi piace per niente...poi magari suonerá alla grande...
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