Accordo: SHG Milano 2013: Gibson archtop

Il binomio jazz-Gibson è lontano dal perdere il vigore che lo ha caratterizzato per buona parte del '900. La vocazione jazzistica delle archtop Gibson si riconferma al Second Hand Guitars dove, tra gli eserciti di chitarre esposte, era possibile provare un'esclusiva L5 CES e una singolare ES5 Switchmaster.

Lo stand di Tomassone a SHG è paragonabile a una parata militare, decine di Gibson allineate in esposizione e la cosa più interessante è l'opportunità di poter provare ciò che si vuole!
Il personale è gentile, competente e sopratutto disponibile nel fornire chiarimenti su ogni singolo modello, non mi sono quindi fatto scappare l'opportunità di provare un paio di semihollow body, per così dire, della festa: una stupenda L5 CES e una curiosa ES5 Switchmaster a tre pickup.

Ovviamente, provare strumenti in fiera comporta un ascolto dimezzato a causa delle innumerevoli altri chitarre che ci suonano intorno, ma può essere sufficiente per cominciare a orientarci in termini di confort, suonabilità e feeling che ogni strumento ci restituisce in maniera differente.

La stupenda L5 suona subito reattiva e molto bene grazie anche a un'attentissima regolazione dell'action, elemento non sempre così scontato che personalmente ho trovato trascurato da altri commercianti e, si sa, non c'è cosa peggiore che provare una chitarra mal regolata e quindi difficile da suonare.
La chitarra suona piena e generosa su tutta la gamma in frequenza, da vero marchio di fabbrica Gibson.

Si è rivelata una sorpresa anche la Switchmaster che, grazie a un selettore a quattro posizioni, permette di miscelare i tre pickup, includendo sonorità nasali forse più vicine al mondo Fender.
Inoltre, i potenziometri di tono e volume dedicati per ogni pickup aggiungono ulteriore versatilità nelle scelte timbriche a disposizione.

Gibson si riconferma un grande classico e sopratutto una vera pietra miliare nel jazz sound chitarristico, rappresentato appieno da questi due bellissimi strumenti.