Quando si amplifica una chitarra acustica, fin troppe volte il suono diventa irriconoscibile rispetto al timbro unplugged. Un pickup magnetico, un piezo o anche i sistemi più all'avanguardia trascurano alcuni piccoli aspetti del sound acustico. È necessario affidarsi a loro per suonare dal vivo?
Dopo vari studi ho notato grandi e sostanziali differenze sull'amplificazione e la registrazione di una chitarra acustica che, dal nome stesso, indica le proprie caratteristiche timbriche e tonali.
Ebbene voglio essere piuttosto provocatorio su questo argomento e indicare, con rispetto alle vostre conoscenze e fissazioni, che la chitarra acustica va amplificata mediante un microfono o una serie di microfoni con ogni sua variazione.
Quindi dico: la chitarra acustica deve rimanere tale, e il suo suono non deve assolutamente essere stravolto da pickup e tantomeno equalizzatori di qualunque marca. Io sarò anche un purista, ma non sopporto piu' chitarre acustiche elettrificate.
Il principio si basa su un fattore fondamentale della questione: il timbro acustico e lo spettro sonoro delle frequenze.
Io ho un pickup Bartolini per acustica di cui vado fiero, montato su una Cort a dodici corde del 2001. Ho acquistato questo pickup per 200 mila lire all'epoca ed ero felice di poter amplificare la mia dodici-corde.
Praticamente in casa non ho mai collegato il pickup, a che mi serviva?
Una volta in sala prova l'ho collegata a un Fender Princeton 30 watt e, dopo 20 minuti di prove cercando di trovare il giusto sound per la mia acustica e tentando di elininare il feedback, mi sono accorto che il suono era cambiato troppo rispetto all'originale acustico. Il risultato fu che, collegando un microfono alla vocale dell'impianto, ho potuto godere di nuovo di quel suono che cercavo.
La questione adesso, dopo 12 anni che il pickup è montato, è semplicemente: possibile che non riesca a trovare un modo per sfruttare questo pickup con un ampli per acustica che mi faccia godere di quel suono che naturalmente nell'ambiente suona bene, mentre amplificato ha perso tutte quelle che erano le caratteristiche chiave e di bontà di uno strumento che fa proprio del legno e della sua qualità timbrica la differenza?
In pratica, considerate il suono ponendovi dalla parte dell'ascoltatore: cosa vi dicono le vostre orecchie?
Quando ascoltate a due o tre metri la chitarra, oltre alla chitarra state ascoltando l'ambiente! Quest'ultimo quindi gioca un ruolo fondamentale sul vostro ascolto.
Avete mai provato la vostra acustica in un ambiente molto insonorizzato? Avete notato che il suono a volte perde di tutte le riflessioni e suona scialbo, senza corpo? Allora questo fa tantissimo la differenza anche in fase di registrazione e di ascolto.
Mi sembra alquanto ovvio che il pickup non agisca naturalmente e forzi il vostro ascolto tramite altre componenti elettriche quali l'amplificatore, che in ogni caso reagisce in modo diverso all'ambiente. Oltretutto sta catturando il suono, nella maggior parte dei casi, dal buco della cassa di risonanza, il che fisicamente mi pone altri problemi, infatti bisogna sempre agire sull'equalizzatore per filtrare le frequenze indesiderate.
Con queste premesse serve poco avere una acustica meravigliosa da 3mila euro che magari è stata proprio studiata per essere amplificata, e suona acusticamente veramente male.
Il mio modesto parere è: vuoi suonare una chitarra acustica? Non pensare e non preoccuparti troppo del suono amplificato anche live, il buon tecnico avrà la soluzione giusta. Oppure compra un ottimo microfono che possa rendere al massimo il vero suono e timbro del tuo strumento acustico.
In ogni caso io sono uno che sperimenta cose anche impossibili e a volte potrei anche risultare contraddittorio: non sono al 100% contro ma, se parliamo di chitarra acustica, ascoltate le vostre orecchie e poi giudicate voi stessi, forse avrete anche risparmiato quei soldi necessari a qualche altra cosa come un buon preamplificatore dedicato.