di redazione [user #116] - pubblicato il 25 febbraio 2014 ore 10:30
Abbiamo avuto il piacere passare un pomeriggio insieme alla versione cinque corde della serie EB Gibson, fresca fresca di produzione con tanto di intarsio dedicato ai 120 anni Gibson al dodicesimo tasto. Un cinque corde dalle dimensioni generose ma che deve anche essere in grado di fare la voce grossa.
Abbiamo avuto il piacere passare un pomeriggio insieme alla versione cinque corde della serie EB Gibson, fresca fresca di produzione con tanto di intarsio dedicato ai 120 anni Gibson al dodicesimo tasto. Un cinque corde dalle dimensioni generose ma che deve anche essere in grado di fare la voce grossa.
Grasso è bello, si sente ogni tanto in qualche slogan, magari quando si deve mettere a tracolla uno strumento il peso diventa un handicap. I materiali scelti per realizzare l’EB non sono certo tra i più leggeri in circolazione, acero sia per il body che per il manico incollato. Le dimensioni sono generose, ma appena lo si indossa ci si accorge che il tutto è in perfetto equilibrio e non si fatica per niente a imbracciare questo EB. il corpo inoltre dotato di un comodo double cut asimmetrico permette grande accessibilità su tutta la tastiera. Il manico ha una scala da 34’’ e venti tasti medium jumbo. Il profilo 50’s all’inizio lascia un po’ perplessi. il manico è spesso e largo, tanto da sembrare quello di un sei corde, ma dopo qualche minuto di playing ci si accorge che la fatica non si sente per niente, anzi le corde sembrano belle morbide e non si fatica a suonare in nessuna posizione. Partendo dalla paletta troviamo delle ottime meccaniche Groover, precise e con una tenuta dell’accordatura davvero granitica. Scendendo lunga la bella tastiera in palissandro troviamo un ponte Babicz chiamato Full Contact, non certo in onore dell’arte marziale. Dall’aspetto solido e oltremodo resistente questo bridge offre una serie di vantaggi. Il sistema con cui è fissato al body permette di trasferire interamente la vibrazione delle corde al legno garantendo inoltre un ottimo sustain e un buon volume. Inoltre riesce a mantenere un look classico, perfettamente in sintonia con la finitura matt dell’EB pur rappresentando una chicca decisamente moderna.
La coppia di humbucker scelti per questo pop/rock bass è stata appena rivista e riprogettata da un guru dei magneti come Jim De Cola. Realizzati in Alnico 5 sono avvolti con sistema proprietario Gibson volto a garantire un sound punchy mantenendo però un timbro chiaro e ben definito. Sono miscelabili con facilità grazie ai due volumi dedicati. Avremmo preferito potenziometri con un’escursione più accurata, ma comunque grazie a questo wiring si può creare ogni sfumatura possibile. Per restare sempre in sintonia con il look classico non resta che dare uno sguardo alle bellissime manopole nere e argento e al battipenna tartarugato molto scuro che assieme al classico truss rod cover a campana ci riporta indietro di mezzo secolo.
L’EB è da sempre un basso molto utilizzato in ambito pop e rock, per il suo look accattivante e per il sound rotondo e ciccio. Grazie all’upgrade riservato ai pick up queste due caratteristiche sono state oltremodo incrementate. Con il pick up al ponte si possono ottenere sonorità molto percussive, con una punta sui medi ottima per bucare il mix e ricordare al pubblico che tutta la bodda che arriva loro non è merito del solo batterista. Cominciando a miscelare il pick up al manico il suono si fa sempre più rotondo. Il volume generale è ottimo, ma soprattutto l’equilibrio tra tutte le corde. Dalla prima alla quinta non si percepiscono cali. Spesso il tallone di Achille dei bassi a cinque corde è proprio il B basso che pur aumentando la capacità espressiva non ha un pacca sufficiente. Sarà infine il ponte ben congegnato oppure il il manico incollato ma il sustain è veramente eccezionale. Infine al manico il sound, pur incupendosi resta ben riconoscibile, si percepisce molto la corda vibrare, e la brillantezza generale dello strumento continua a essere chiaramente presente.
L’EB bass versione 2014 tirando le somme è uno strumento davvero ottimo, non un basso da jazz ma talmente versatile da poter coprire con facilità i più svariati ambiti. Con un overdrive e un octaver si può tirare fuori davvero un sound cattivo oppure sparare il tutto in diretta in una scheda audio e registrare il sound già ottimo di questo strumento. Negli mp3 a seguire sentirete prima il sound del solo PU al ponte, poi dei due miscelati e infine quello al manico