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Intervista a Dave Lombardo
Intervista a Dave Lombardo
di [user #16140] - pubblicato il

Molti lo conoscono prevalentemente per aver definito la linea ritmica degli Slayer in tre periodi differenti (1981-1986, 1987-1992 e 2002-2013), ma ciò che ne ha determinato la fama mondiale, è il suo stile che lo ha reso un vero e proprio punto di riferimento nel settore al punto di aver ricevuto la nomea di "The Godfather of double bass". Lui è Dave Lombardo, gli abbiamo rivolto qualche domanda per approfondire meglio la sua conoscenza.
Molti lo conoscono prevalentemente per aver definito la linea ritmica degli Slayer in tre periodi differenti (1981-1986, 1987-1992 e 2002-2013), ma ciò che ne ha determinato la fama mondiale, è il suo stile che lo ha reso un vero e proprio punto di riferimento nel settore al punto di aver ricevuto la nomea di "The Godfather of double bass". Lui è Dave Lombardo, gli abbiamo rivolto qualche domanda per approfondire meglio la sua conoscenza.

Gabriele Bianco: Come ti sei avvicinato alla batteria?
Dave Lombardo: Ho scoperto la batteria alla tenera età di tre anni. I miei genitori amavano la musica e spesso partecipavano a delle feste in cui suonavano delle band cubane. Sinceramente la mia esposizione a groove trascinanti è iniziato proprio nel grembo materno.

GB: Quali sono i batteristi che più hanno influito sul tuo stile?
DL: In realtà sono diversi i batteristi, i generi e gli stili che mi influenzano quotidianamente. Attualmente mi sento più influenzato da generi quali Punk, Funk e Latin Jazz.

GB: Senti il peso di essere stato praticamente il primo a utilizzare in quel modo la doppia cassa?
DL: Sinceramente no, io faccio solo quello che mi viene naturale e spero che questo venga accolto dal pubblico.

GB: Molti batteristi usano il doppio pedale probabilmente per comodità. Tu invece sei fedelissimo alla doppia cassa. Come mai?
DL: Con il doppio pedale non sento di poter ottenere la stessa potenza con entrambi i battenti, cosa che invece ottengo utilizzando due pedali singoli.

GB: E' vero che quando inizi a suonare con le casse, il primo colpo lo dai sempre col piede sinistro?
DL: Si, è proprio vero. Questo a causa del fatto che io sono un mancino che suona su di un setup per destri.

Intervista a Dave Lombardo

GB: Cosa ti ha spinto a scegliere Ludwig?
DL: Tutti i batteristi che seguivo sin da quando ero giovane, utilizzavano batterie realizzate da Ludwig: John Bonham, Bill Ward, Ian Paice e Ginger Baker.

GB: Com'è strutturato il tuo setup?
DL: Dipende molto dalla band con la quale mi ritrovo a suonare. A volte uso un set composto da quattro pezzi con una cassa, un tom, un floor tom e rullante. Per gli altri progetti, uso un set composto da nove elementi. Due casse, quattro tom, due floor tom e rullante. Naturalmente in entrambi i casi una serie di piatti adeguata al contesto.

GB: Chi è abituato a sentirti in generi spinti, rimane piuttosto spiazzato nel sentirti suonare con la Golden State Pops Orchestra. Come è nata quest'idea?
DL: In realtà non è stata una mia idea, ma un'idea del compositore Christopher Young che voleva portare il mio stile di suonare la batteria all'interno di un'orchestra. Sono stato molto onorato di essere stato parte di quella serata.



GB: Come è nata l'idea di far nascere i PHILM?
DL: Avvertivo la necessità di mettere insieme una band che fosse completamente differente da quello a cui ero abituato, non solo nello stile e nel suono generale, ma anche per quanto riguarda la tecnica sulla batteria. Utilizzando un kit piccolo, rispetto a quello che uso abitualmente, sono costretto a esprimermi in modo differente, è una sfida.

GB: Da quando hai suonato la prima volta "Alive!" dei Kiss a oggi, cosa è cambiato in Dave Lombardo?
DL: Adoro quell'album, ho suonato su quelle musiche per tantissimo tempo quando ero un ragazzo. Da allora sono cambiato drasticamente, credo in meglio, in tutti gli aspetti della mia vita.

GB: Com'è il rapporto dei tuoi figli con la tua musica?
DL: Sono stati di grande supporto in ogni progetto di cui ho fatto parte. Credo che siano molto orgogliosi di tutto quello che ho fatto sino a oggi.

GB: Loro invece mostrano interesse per la musica?
DL: Mio figlio maggiore David, è l'ingegnere del suono dal vivo e in studio per la mia band PHILM. Jeremy, il mio secondo figlio, ha una sua band chiamata "To Humans" nella quale suona la batteria, allo stesso tempo però è anche un talentuoso bassista e pianista.
Mia figlia Sophie ama la musica, ma il suo talento è in altri settori creativi come pittura, trucco teatrale etc.

Intervista a Dave Lombardo

GB: Tu come ti senti nei loro confronti?
DL: Sento di motivarli e sono una forma di ispirazione, ma loro fanno lo stesso per me. Sono sicuramente un fan di tutti e tre.

GB: Il tuo drumming è molto potente, energico, velocissimo, ma anche molto preciso. Qual'è il tuo segreto?
DL: In realtà non c'è nessun segreto, questo è l'unico modo che conosco di suonare.

GB: Hai qualche progetto in cantiere?
DL: Si, ci sono molti progetti in cantiere, ma il mio obiettivo principale in questo momento sono i PHILM. Il nuovo album sarà pubblicato questa estate. Speriamo di realizzare un grande tour dopo il rilascio del disco.

Intervista a Dave Lombardo

GB: Guardandoti indietro, come vedi il tuo percorso musicale?
DL: Un'eccitante esperienza di apprendimento che credo abbia fatto di me un batterista e un musicista migliore, una persona più forte. Ma questo viaggio musicale è tutt'altro che finito. Mi aspetto grandi cose dal futuro.

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