VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Nella valigia di Tommy Emmanuel
Nella valigia di Tommy Emmanuel
di [user #116] - pubblicato il

Come si prepara un musicista a lunghi periodi in viaggio, cosa non deve assolutamente dimenticare di mettere in valigia, quali sono le buone abitudini per rendere meno logorante la vita in tournée? L'abbiamo chiesto a Tommy Emmanuel alla vigilia della partenza suo prossimo tour italiano.
Come si prepara un musicista a lunghi periodi di viaggio, cosa non deve assolutamente dimenticare di mettere in valigia, quali sono le buone abitudini per rendere meno logorante la vita in tournée? L'abbiamo chiesto a Tommy Emmanuel.

Tommy Emmanuel è notoriamente una zingaro musicale, sempre in viaggio in giro per il mondo con la chitarra attorno al collo. L'abbiamo incontrato a pochi giorni dalla partenza del suo prossimo tour italiano proprio per parlare di questi temi e, ovviamente, abbiamo anche sbirciato nelle sue custodie per vedere quali chitarre si porterà in tour.

Un musicista che come te deve affrontare lunghi periodi in viaggio, come prepara la valigia? Quanto tempo ci impiega? Che cosa non deve assolutamente dimenticare?
Io di solito mi porto due valigie in tour. In una mi assicuro che ci siano un sacco di corde, un cavo di ricambio , un alimentatore, il capo tasto, l’ avvolgitore per le meccaniche quando le cambio le corde, le brugole per regolatore il manico della chitarra , un pre-amp di ricambio per le mie chitarre, un sacco di pennarelli, gel per capelli, make- up e aspirina.
Nell’altra valigia porto tutti i miei oggetti personali: i vestiti, calze, biancheria intima, articoli da toeletta… riesco addirittura a piegare e adattare dentro la valigia i miei abiti e le giacche. Per preparare in maniera ordinata tutte queste cose ed essere pronto a viaggiare normalmente ci metto due ore.

Che chitarre hai infilato in custodia e ti porterai appresso per queste date in Italia?
Ho tre chitarre Maton Custom Shop. Due sono EBG808, chitarre a corpo piccolo. La terza è una TE1 cutaway dreadnought. Me ne porto tre perché su ciascuna utilizzo un’accordatura leggermente differente.

Come ci si sente a vedere la propria chitarra sparire tra cinghie di un rullo al momento dell'imbarco in aeroporto? Quanto è rischioso far viaggiare così tanto le proprie chitarre? Qualche consiglio?
Non è sempre possibile portare con sé una chitarra a bordo, purtroppo. Quando posso prendo Mouse, la mia chitarra principale, la metto in una custodia morbida e me la porto a bordo con me. Le altre due devono finire tra i bagagli e l’unica cosa che posso fare è raccomandarmi e cercare di controllare. Servono delle custodie davvero buone, solide. Ed è necessario assicurarsi che le custodie siano chiuse bene. Oltre a questo devi solo sperare che se la chitarra si rompe non si rompa troppo male! Per vostra informazione, tutte le mie chitarre sono state rotte dalle compagnie aeree! Le ho incollate, aggiustate e continuo a suonarle!

Nella valigia di Tommy Emmanuel

Un chitarrista elettrico prima di partire per un tour deve preoccuparsi di un sacco di cose: amplificatori, cavi, pedaliere, rack... Tu hai solo una chitarra acustica. Sei semplicemente più fortunato e basta o c'è qualcosa che comunque invidi ai chitarristi elettrici?
Io sicuramente non invidio i chitarristi elettrici per questa cosa. Io stesso lo sono stato e lo sono ancora! Ho imparato a portare con me il minimo di cui ho bisogno per fare uno spettacolo: questo è l' AER Pocket Tools Coloriser, un accordatore e un amplificatore AER Compact 60.
Detto questo la cosa più importante per la buona riuscita del mio tour è il mio fonico, Steve. Lui è tutto ciò di cui ho bisogno per fare un grande show a livello di suono.

Qualche anticipazione sullo spettacolo che presenterai in Italia in questo tour?
Sono entusiasta di suonare in Italia ogni volta che ci vado. E’ uno dei miei posti preferiti sulla terra e mi piace quanto le persone siano appassionate in fatto di musica. L’unica anticipazione che posso farti è che non vedo l'ora di offrire al pubblico il meglio che posso.

Come trascorri il tuo tempo libero quando sei in tour?
A volte mi esercito negli aeroporti o nei lunghi viaggi in bus. Magari leggo qualche romanzo se la storia mi appassiona. Ma soprattutto, cerco di riposare il più possibile. Perché viaggiare e fare concerti, notte dopo notte, può essere davvero stancante . Perciò è necessario prendersi cura della propria salute: mangiare bene e riposare quanto più è possibile.

C'è qualche regola che in tanti anni hai appreso per rendere meno logorante la vita in tour?
La mia regola numero uno quando sono in tour è: “Se puoi concederti una pausa e riposare, fallo!” 
La mia dieta è estremamente importante per garantirmi il giusto livello di energia sul palco. Non mangio troppo, solo quello che mi serve. Non mangio mai a tarda notte e comincio la giornata con un frullato. Io e mia moglie siamo persone molto attente alla salute e cerchiamo di prenderci cura l’uno dell’altra a vicenda.

interviste tommy emmanuel
Mostra commenti     4
Altro da leggere
Phil X e l’accordatura “Bouzouki” che stravolge il tuo sound
Cornerstone con Jack Griffiths: "Il boutique è carattere, non componenti NOS"
Rosaire Riccobono: la versatilità è un investimento sulla passione per la musica
Pete Townshend e la sua prima chitarra “da metallaro”
Hammett: “la gente non ricorderà gli assolo” ma Angel Vivaldi non ci sta
Drigo, gli spippolatori e i pedali senza manopole
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?
Massa, sustain, tono e altri animali fantastici
Ho rifatto la Harley (Benton ST-57DG)




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964