Dopo molto tempo mi riaffaccio su queste pagine. Da due anni a questa parte ho cominciato a dare lezioni private a ragazzi che me ne hanno fatto richiesta e sono in contatto con alcuni insegnanti di una scuola privata che mi hanno fatto capire che ci sarebbe la possibilità di entrare come insegnante per la zona montana della mia provincia. Io sono entusiasta della cosa in se ma ho qualche perplessità a livello della efficacia della mia didattica. Con i ragazzi a cui do lezione non ci sono particolari problemi se non quello della "trasmissione" della passione e della dedizione che servono per progredire nello studio dello strumento. Ora .... io capisco che il tempo è quello che è; che gli esercizi sono noiosi e via dicendo, ma non mi puoi venire a chiedere di suonare "Rood mood" di Stevie Ray Vaughan se non conosci nemmeno i box delle pentatoniche. Ecco, il problema è proprio questo, come portarli ad un livello piu alto senza che si scoraggino ? Vedo che quando suono un lick, quando insegno un' accordo a loro gradito, lo sezionano prima con gli occhi e poi via, si esercitano a riprodurlo. Questo modo è comune a quasi tutti i chitarristi alle prime armi (anch' io ho imparato cosi) ma puo provocare svantaggi quali impostazioni faticose, dolori alle articolazioni dovute alla postura e penalizzazioni di velocità dovute sempre allo stesso motivo. La postura è certo una cosa personale, non sono rigido come un insegnante di consevatorio, l' elettrica è una cosa un po' diversa ma il punto è che se vai da un maestro (o presunto tale :-) proprio per avere risultati con meno sforzo e questo ti dice che per arrivare ad eseguire un certo brano devi padroneggiare certe tecniche cosi poi farai moooolta meno fatica, perchè poi devi fare di testa tua ? Questo non lo capisco e vorrei chiedere consiglio a qualche accordiano piu esperto di me nell' insegnamento se esistono dei metodi, delle "carote" per cosi dire :-). ovviamente il tono è scherzoso, c' è chi studia piu e meno a seconda della disponibilita di tempo e di altri fattori, però diciamo che se non c' è regolarità nell' esercizio andare a lezione serve solo ad apprendere lezioni teoriche. A casa devi fare pratica, se no non vedi iprogressi e ti scoraggi, oltre a non dare soddisfazione a chi ti insegna. Un' altra cosa che vorrei chiedere è questa : Di solito faccio collegare le chitarre degli allievi (che parola soddisfacente :-) al mio fender blues deluxe ed io suono con guitar rig sul pc con scheda audio e mixer, questo per fare sentire a proprio agio chi siede davanti a me e dargli il feeling e la risposta di tocco che un ampli a valvole puo dare. A volte però lo studio delle diteggiature, gli argomenti teorici musicali, la ricerca del suono, la ricerca del tocco ecc. ecc, si mescolano e si perde un sacco di tempo. In poche parole vorrei ottimizzare l' insegnamento, dal momento che si recepisce un compenso mi sembra una cosa onesta ma per fare questo non vedo altre soluzioni di diventare "severo". Hai studiato ? No ? Bene ! Al posto e un 4 sul registro :-) !! Vero è che se non c' è disciplina non c'è progresso ma non vorrei sembrare lo Chef Cracco della chitarra :-) ! Sono combattuto per questo motivo, l' età media degli allievi si aggira attorno ai 15 , 16 anni e a quell' età è molto difficile gestire il proprio studio. Sono ben accetti consigli da chiunque perchè credo che questo sia piu un problema di carattere umano che musicale. Un saluto a tutti ! |