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Tutti pazzi per la Strat, ma perché?
Tutti pazzi per la Strat, ma perché?
di [user #28955] - pubblicato il

Antiquata, piena di difetti, sicuramente migliorabile, la Stratocaster non accenna a lasciare il suo posto sul podio delle chitarre più amate di sempre. Ripercorriamo la storia della Fender più venduta al mondo e dei suoi illustri utilizzatori per scoprire il segreto del suo successo.
Antiquata, piena di difetti, sicuramente migliorabile, la Stratocaster non accenna a lasciare il suo posto sul podio delle chitarre più amate di sempre. Ripercorriamo la storia della Fender più venduta al mondo e dei suoi illustri utilizzatori per scoprire il segreto del suo successo.

Ho un'ottima Les Paul: ben rifinita, pesante, dal suono corposo, che mi consente di suonare jazz, blues e hard rock alla grande. In più è la chitarra di un mio idolo (sono del 65): un certo Giacomino Foglio - detto Jimmy Page.
Eppure, da alcuni mesi, desidero ardentemente possedere una Fender Stratocaster, magari Surf Green e con la tastiera in acero. Razionalmente non mi capisco: certo, mi piace il suo aspetto, il suono meno grave, squillante, la leggerezza, la forma snella, la sua versatilità, ma so anche che trovarne una con la qualità (e il suono che realmente cerco in una Strat) sarà un'impresa mitica. Eppur la voglio. E sono già lanciato in questa disperata impresa, alla ricerca del mio personale, piccolo sacro Graal a sei corde.
Ma perché la Fender Stratocaster è diventata la chitarra più popolare e desiderata al mondo? La più copiata, la più venduta, quella con il design leggendario che è diventato simbolo e rappresentazione oggettiva della chitarra elettrica per antonomasia?

Eppure era - ed è ancora oggi - uno strumento ben lontano dalla perfezione: quei single-coil che ronzano come calabroni selvaggi, il poco volume, gli standard di qualità altalenanti che costringono a infinite prove d’acquisto, la tastiera lunga che non è il massimo per comodità, lo stesso design e le sue rifiniture, se comparate alla concorrenza, sono un po' poveri ed essenziali. E quel ponte, che la fa scordare continuamente, il Mi che frusta, e quelle infinite varianti, fabbriche, versioni nuove e usate, pre-CBS, post CBS... un ginepraio inestricabile.
Scegliere e comprare una Strat richiede uno sbattimento pazzesco, e quelle americane non costano nemmeno poco rispetto all'intuibile costo di produzione rapportato a quello della concorrenza.

Ciò nonostante la Stratocaster e il suo design, dopo sessant'anni, riscuote ancora l'ammirazione e direi l'adorazione dei fan: ha ancora un appeal quasi sessuale e a dispetto di tutti i suoi difetti rimane per tantissimi chitarristi (ne conosco almeno un paio) la migliore chitarra elettrica del mondo. E mi richiedo: perché? Qual è il suo segreto?

Tutti pazzi per la Strat, ma perché?

Anni sessanta: da Buddy a Jimi
Eppure a metà degli anni '60 non era così: anzi, nell’epoca pre-Hendrix, il calo di vendite aveva indotto Fender a una drastica riduzione della produzione di Stratocaster. E forse, se non fosse stato per Hendrix, la storia della Stratocaster sarebbe stata diversa.

Ma qualunque cosa sia accaduta negli anni '60, sono la musica degli anni '80 e l'effettistica evoluta che si diffondono in quel periodo a rilanciare la Strat e a farne la chitarra number one.

Mi spiego: la riscossa degli anni 80 non dipende da un singolo chitarrista. Come gli Strat-hero che lo precedettero, i vari Dick Dale o Buddy Holly, nemmeno Jimi Hendrix avrebbe salvato la Stratocaster dall’oblio. Dopo una risalita dovuta a questi mostri, le vendite continuarono a calare fino agli anni '80, nonostante l'enorme influenza musicale di questi musicisti nei decenni precedenti.

Anni '70: la quiete prima della tempesta
Se è pur vero che negli anni '70 molti chitarristi di influenza hendrixana usavano la Strat, Gibson et similia rimanevano le numero uno, soprattutto nel rock duro che andava affermandosi: chi voleva il suono grosso, pastoso, sustain infinito, gain, overdrive e saturazione e soprattutto una chitarra ben fatta e suonabile fin dall'acquisto, as it is, si procurava una Les Paul.

La Stratocaster era considerata una chitarra dotata di poco gain, non in grado di produrre sufficiente sustain o il suono saturo ricco di overdrive naturale di una Gibson Les Paul, e il rumore dei suoi pickup era considerato troppo fastidioso soprattutto ad alto volume, laddove  non c'era ancora la tecnologia che potesse limitare o eliminare questi difetti.
Parlando di tecnologia, bisogna infatti ricordare che allora non c'era la possibilità di fare tutte quelle personalizzazioni e regolazioni che oggi sono alla portata di tutti, con internet, che ci consente di acquistare un pickup EMG o un manico Warmoth all’altro capo del mondo oppure recandosi al negozio all'angolo: cambiare i pickup scegliendo tra migliaia di marchi, cambiare amplificatore e regolarne il suono in mille modi, provare l’ultimo effetto sul mercato... i chitarristi non potevavano andare al negozio e procurarsi un Hot Rails, un amplificatore con pre-gain e un processore FX con mid-boost e noise gate. Non c’erano neppure le riviste o le prove su YouTube. Niente di tutto ciò o di lontanamente simile era possibile all'inizio degli anni '70. Se i musicisti non potevano collegare una chitarra direttamente all'amplificatore più adatto e suonare come volevano, c'era molto poco da fare oltre a cambiare la chitarra medesima. Non era ancora il tempo degli smanettoni o del fai-da-te.
Il chitarrista si comportava come ancora oggi si comporta un pianista o un sassofonista, che non sceglie lo strumento pensando già a come potrà (o dovrà) modificarne il suono, ma sceglie in base al prezzo e alla qualità dello strumento universalmente riconosciuta dagli altri musicisti, cosciente che dovrà suonarlo per svariati anni e sapendo di non potere intervenire successivamente per attenuarne i difetti.

Sappiamo che Hendrix, per esempio, era uno smanettone, uno che amava farsi smontare pickup e amplificatori per cercare nuovi suoni, e la Stratocaster, in un certo senso, lo obbligava e al contempo glielo consentiva, con quel battipenna facile da svitare, con tutta l'elettronica ben in vista. Ma Jimi era un tipo speciale, si sa.

Comunque, ancora nel corso degli anni '70, la Stratocaster fatica a stare sul mercato.
Glam rock, prog rock, e anche il punk e la nuova ondata di fine anni '70 non riescono ancora a riconoscere nella Strat lo strumento d’elezione: Telecaster e Gibson la fanno ancora da padrone.
Ma qualcosa sta succedendo, ed ecco l’evento, il D-Day della Stratocaster.

Ecco che nei generi funk e disco la Strat comincia a rivelarsi come uno strumento indispensabile. I chitarristi funky hanno scoperto che se si incaglia l'interruttore a tre vie della Strat tra le due posizioni di arresto, in modo tale che due pickup operino insieme, si ottiene un suono unico che nessun'altra chitarra in commercio può produrre. In più, è un tono davvero interessante e incredibilmente funky. Forse esagero, e i chitarristi funky e disco non sono stati i primi a scoprire questi suoni nascosti, ma hanno cominciato ad adottarli come una sorta di marchio distintivo del genere, un suono funky, come nessun stile musicale ha fatto in precedenza.

Tutti pazzi per la Strat, ma perché?

Gli anni '80, il nuovo switch, la scoperta del Suono
È proprio nel bel mezzo dell'era disco che Fender, fiutata l'aria, decide finalmente di montare un selettore a cinque vie al posto del precedente a tre vie. Fino al 1977, due quinti della personalità che la Fender Strat aveva, restano celate dietro quello switch a tre vie.
Lo switch a cinque vie fa sì che gli utenti Strat non debbano più scassare gli switch per scoprire da soli quel suono della terra di mezzo, cortocircuitando artificialmente il selettore in una posizione in cui non dovrebbe stare. I nuovi suoni sono adesso ufficialmente parte della chitarra, e con l’inversione di fase sparisce magicamente anche il ronzio.

È questa probabilmente l'alba della riscossa: l'interruttore multidirezionale arriva appena in tempo a salvare una chitarra in crisi d’identità, che adesso scopre di averne non una, ma mille, e forse di più.

Dal 1980, da quando la chitarra pulita e frizzante ma dal suono corposo e caratteristico è diventata di tendenza nella musica pop, non c'è più alternativa alla Strat. Quel nuovo settaggio con il pickup centrale fase/fuori fase ha definito e caratterizzato il suono di chitarra pop degli anni '80.
La Les Paul non poteva produrlo, la ES-335 non poteva produrlo, e nemmeno la Fender Telecaster poteva produrlo. Occorreva una Strat.

Contemporaneamente , anche nel mondo del rock allora d'avanguardia la mania di personalizzazione della fine degli anni '70 aveva portato la Stratocaster fuori dal pantano, al centro della scena. Manico avvitato, facilmente sostituibile e impianto elettrico montato sul battipenna sono la base perfetta per la personalizzazione, e i rocchettari sono sempre più attratti da alcuni dei nuovi effetti che, uniti all’uso sfrenato della whammy bar, attizzano le loro orecchie. Ora che i produttori di terze parti, pickup, switch, megaswitch, push-pull, meccaniche, ponti vibrato più performanti, manici scalloped e una più ampia gamma di effetti elettronici atti ad affrontare le carenze della Strat, la Stratocaster può finalmente sottomettere la sua eterna rivale Gibson Les Paul.
Tra le mani dei guitar hero spuntano le mitiche super-Strat che, come è risaputo, hanno travolto il mercato della chitarra rock negli anni '80. Molte di queste super-Strat sono costruite da terzi e differiscono enormemente da quella originale del 1954, ma sono ancora "a forma di Stratocaster", sono imbullonate insieme come una Stratocaster e vengono riconosciute dal grande pubblico come delle Stratocaster.
Anche se magari hanno un humbucker, il Floyd Rose e dodici switch, anche se le produce Jackson, Ibanez o Pinco Pallino Inc.

La Frankenstein guitar di Van Halen ne è un esempio eclatante, ma nemmeno Brian May o Malmsteen o lo stesso Blackmore hanno lasciato la propria Strat così come esce dalla Fender factory. Un po' come la Citroen Xsara che guidiamo tutti i giorni e quella che ha vinto il mondiale rally.

Tutti pazzi per la Strat, ma perché?

1990: Il suono è mio e me lo gestisco io
Se gli anni '80 furono un decennio di novità, gli anni '90 hanno visto la chitarra elettrica tornare alle sue radici. Il rilancio del blues nei primi anni '90 avrebbe potuto ristabilire il dominio di chitarre più adatte al genere. Ma in realtà molti dei protagonisti di quella rinascita continuanueranno a suonare una Stratocaster. Eric Clapton, Robert Cray, Buddy Guy, Bonnie Raitt, Jimmie Vaughan e fratello Steve Ray, Otis Rush utilizzano strumenti d'epoca, o comunque basati sul progetto originale. Ed è interessante notare che il nuovo Strat sound è molto importante anche per questa riscoperta del blues: Non era perfetto solo per funk, disco e pop anni '80, funziona anche per il ritorno alle radici del blues.

Per moltissimi chitarristi, i primi anni '90 (grazie anche all'incessante campagna pubblicitaria Fender) sanciscono dunque la consacrazione della Stratocaster a icona pop.

Ogni chitarrista influente che ha suonato una Fender Strat nel corso degli anni ha il suo suono unico, riconoscibile, inconfondibile. Pur usando la stessa chitarra, il suono che produce è totalmente diverso da quello di qualsiasi altro. Stevie Ray Vaughan non ha nulla in comune con Nile Rodgers, e Mark Knopfler è lontano mille miglia da Ritchie Blackmore.

Tutti pazzi per la Strat, ma perché?

David Gilmour, altro Strat-hero, dichiarò in un documentario di quel periodo di avere scelto la Stratocaster come strumento principale quando si era reso conto che più di ogni altra gli permetteva di esprimere la sua personalità al meglio. E penso che questa sia la seconda chiave del successo della Stratocaster: con una Les Paul, è come se fosse la chitarra a caratterizzare il sound, molto più del chitarrista. Le Strat hanno sempre fatto faticare di più, con smanettamenti e modifiche e accessori, e ancora ci fanno penare per trovare quella "giusta", ma quello che il pubblico ascolta non è la Fender Stratocaster, è il chitarrista. Il suo suono unico, e questa unicità, per un musicista che vuole essere inconfondibile nel mare magnum del rock business è il Sacro Graal.

Se si riesce a suonare come nessun altro chitarrista al mondo, a giudicare dalla storia, una Strat è la scelta migliore. La Stratocaster è trasparente, personalizzabile, camaleontica, docile, arrendevole.
Ecco perché piace. Ella è una, nessuna e centomila. Ed ecco che la popolarità eccezionale di questo strumento non è più un mistero. La Fender Stratocaster è la via per il Sacro Graal, e questo non ha prezzo.

Tutto questo articolo è confutabile e confutato da svariati personaggi, circostanze, fatti ed eventi, ma è pur sempre un pezzetto di verità.
Per ulteriori masturbazioni mentali sull'argomento leggete Stratocaster: un mito frutto di emulazione?

Tutti pazzi per la Strat, ma perché?
chitarre elettriche fender gli articoli dei lettori stratocaster
Link utili
Stratocaster mito frutto di emulazione
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La Strato e' la Strato.. ...
di Oskar77 [user #17983]
commento del 24/05/2014 ore 11:05:02
La Strato e' la Strato.. e non c'e' nessuna spiegazione che tenga.
Rispondi
Perchè
di herrdoctor [user #18849]
commento del 24/05/2014 ore 11:15:32
è una figata assoluta
Rispondi
Questo è il milionesimo articolo ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 24/05/2014 ore 11:26:18
Questo è il milionesimo articolo dello stesso tipo che leggo su accordo e per l'ennesima volta la Strat è meravigliosa, ma una Les Paul non è meno versatile...Le chitarre hanno una loro caratterizzazione, certo, ma nella scala della costruzione del sound per me ci sono prima le mani, l'ampli, gli effetti ed il resto dell'attrezzatura. Chiaramente solo opinioni!
Rispondi
Re: Questo è il milionesimo articolo ...
di sibor [user #11654]
commento del 30/05/2014 ore 19:24:40
la les paul non e' meno versatile?????????? Scherzi? prova a tirare fuori con una gibson i puliti della strato... Ma dai!!!!
Rispondi
Re: Questo è il milionesimo articolo ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 30/05/2014 ore 21:21:09
Ma perchè una Les Paul dovrebbe avere il pulito di una Strato? D'altronde la Les Paul ha un suo pulito bellissimo ed un distorto profondamente diverso da quello delle Stratocaster, versioni humbuckerate comprese. Ma dire che con una o con l'altra non ci puoi suonare determinati generi è sbagliato, perchè se hai le mani e magari qualche pedale, per entrambe, suoni qualunque cosa.
Rispondi
Re: Questo è il milionesimo articolo ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 30/05/2014 ore 22:59:33
semplicemente la les paul e' meno versatile perche' ha meno estensione sugli acuti..
se per versatilita' intendiamo la possibilita' di inserire uno strumento in generi diversi, le due chitarre si equivalgono anche se la LP fa molta piu' fatica della strato a collocarsi..
se, invece, intendiamo la possibilita' di fare sonorita' diversificate, ovviamente la strato stravince ..
Rispondi
La stato è come una ...
di Dimay [user #23996]
commento del 24/05/2014 ore 11:45:42
La stato è come una donna.... La ami e non sai il perchè
Rispondi
Non ci sono spiegazioni, ha ...
di ClaudiaSella [user #40513]
commento del 24/05/2014 ore 12:13:32
Non ci sono spiegazioni, ha qualcosa di segreto al suo interno che la rende unica!
Amata da molti con i suoi pregi e difetti!

Claudia
Rispondi
Queste discussioni sulla Strato si ...
di rockbottom [user #14725]
commento del 24/05/2014 ore 13:17:48
Queste discussioni sulla Strato si potrebbero intitolare "L'eterno ritorno dell'uguale" :-D
Rispondi
Re: Queste discussioni sulla Strato si ...
di Zado utente non più registrato
commento del 24/05/2014 ore 13:24:40
O anche "mobbastaveramente".Mi aspetto prossimamente un articolo sulla genialità del mettere le meccaniche in fila.
Rispondi
Re: Queste discussioni sulla Strato si ...
di rockbottom [user #14725]
commento del 24/05/2014 ore 14:36:4
Ma sarebbero piaciute a Nietzsche :-D
Rispondi
Re: Queste discussioni sulla Strato si ...
di wrugg25 [user #31282]
commento del 25/05/2014 ore 15:55:28
Io credo invece che, leggendo quest'ennesimo articolo dedicato ad un misto tra apologia e storia della Stratocaster, avrebbe abbadonato ogni pulsione dionisiaca, finendo per soccombere al demone che giunse nella più solitaria delle solitudini ;)
Rispondi
Re: Queste discussioni sulla Strato si ...
di rockbottom [user #14725]
commento del 25/05/2014 ore 18:11:25
Oppure, moderno Prometeo, si sarebbe legato da solo ad una rupe lasciandosi ammazzare dagli avvoltoi ^____^
Rispondi
tromba e corno
di frankestrat [user #1278]
commento del 24/05/2014 ore 13:55:22
bell'articolo! La strato differisce dalle altre chitarre come la tromba differisce dal corno; un trombettista devia sul corno quando è "giù di labbro" cosi può contare su un suono comunque bello e gestibile ma quando è in forma la tromba ..è semplicemente magica e plasma (nel bene e nel male) il suono unico del musicista
Rispondi
Re: tromba e corno
di nicolapax [user #27042]
commento del 24/05/2014 ore 16:24:50
Beh questa è una sciocchezzona!
Da Cornista professionista (e parimenti chitarrista che campa suonando), questa no, non è proprio azzeccata!
Il CORNO da sempre nello scenario musicale, è associato alla figura dell'eroe (Sigfrido è solo una dei tanti...) ascolta anche e mooolto Verdi, Brahms, Beethoven e soprattutto Richard Strauss (che tu confonderai con gli Strauss dei valzer viennesi del Concerto di Capodanno), e poi sammi dire. Con la tromba fai (poco) altro; nel classico, squilli e raddoppi dei timpani.

"Il corno è l'anima dell'orchestra". Robert Schumann

La tromba differisce dal corno come l'ukulele differisce dal banjo: sono due strumenti esettamente dissimili e non paragonabili.
Oltretutto e lo so, fidati, corno e tromba non sono nemmeno complementari: per esempio la tromba si suona con la destra. il corno con la sinistra, la destra è nella campana. Te ne eri mai accorto?
Rispondi
Re: tromba e corno
di frankestrat [user #1278]
commento del 24/05/2014 ore 16:57:01
Mi piego al tuo immenso giudizio, evidentemente i talenti che mi hanno erudito a riguardo erano poca cosa a tua confronto misera cosa

vai al link
Rispondi
Re: tromba e corno
di nicolapax [user #27042]
commento del 25/05/2014 ore 00:40:18
vai al link

Embè e che significa? Che c'entra?
Rispondi
Perchè la Strat?
di giambu [user #4070]
commento del 24/05/2014 ore 15:55:12
- Perché è versatile (questo fu il motivo che me la fece scegliere come prima solid body nel 1987)
- Perché è sensibile come un cavallo al tocco di chi la suona (e questo fu il motivo per cui continuo a suonarla oggi)

E, per concludere, malgrado abbia anche una Les Paul e una Telecaster...se dovessi restare con una sola chitarra non avrei dubbi: Stratocaster!
:-D
Rispondi
di zanzacris [user #11650]
commento del 02/08/2020 ore 14:47:22
Concordo, senza dimenticare che è costruita e disegnata in modo perfetto.... Fisicamente è la chitarra che meglio si riesce a portare addosso.... È un abito di sartoria
Rispondi
Complimenti per l'articolo.. ho letto ...
di Grix [user #36841]
commento del 24/05/2014 ore 16:02:47
Complimenti per l'articolo.. ho letto tutto con piacere e concordo con tutto quello che è stato scritto.
La Stratocaster ha un design che è simbolo del ’900! Racconta una storia solo a vederla, è immortale come tutte le opere d'arte.. la Ferrari è il sogno di ogni bambino.. e lo stesso vale per la Stratocaster.
Rispondi
Tutte le chitarre "storiche" sono ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 24/05/2014 ore 16:52:
Tutte le chitarre "storiche" sono antiquate.....:-)
La Strato è la più versatile,la più comoda da indossare,ed ha il "suono"....semplice!
Rispondi
beh...
di psykoguitar utente non più registrato
commento del 24/05/2014 ore 17:51:13
Ho visto il titolo. E' una domanda che mi sono fatto anch'io tempo fa... poi ho risposto, "perché mai?".
E ovviamente non ho una strato e non la desidero.
Troppo problematico trovarne una che suoni, troppo rumorosi i pick up, instabile la tastiera, grezza la costruzione, scala lunga... puah.

L'unica fender che mi da qualche emozione è la Tele, storia, suono, grinta; qualche difetto anche lei ma tanto fascino.

Potrei dire, ma diventerei cattivo e polemico e non voglio sollevare un vespaio, che quando Gilmour si è stufato di sentire i rumori dei single coil, ha montato degli EMG sulla sua strato.

I gusti sono gusti e a me piace di più l'altra parte del cielo, big "G" (e non è Gretsch" :-) ).



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Re: beh...
di ClaudiaSella [user #40513]
commento del 24/05/2014 ore 18:54:01
Se non sopporti i ronzii prova i pick up noiseless =)

Claudia
Rispondi
Mi pare che hai dimenticato ...
di BillyU [user #14094]
commento del 24/05/2014 ore 17:59:55
Mi pare che hai dimenticato il motivo principale della rinascita della strato quando sono arrivati i Synt. Il Les Paul non usciva più dal mix, la Strato, più squillante, sì.
Rispondi
Re: Mi pare che hai dimenticato ...
di Claes [user #29011]
commento del 24/05/2014 ore 18:41:35
Una Strat ha il vantaggio, appunto come dici, di "uscire dal mix". È leggera, bilanciata bene da seduti e super fare scena - una chitarra pesante (LP) non và.

Mix: è quasi impossibile fare EQ su mixer che possa trasformare una LP in una Strat. Il mix perfetto è una band con ambedue tipi di sounds e due chitarristi. La Strat è perfetta per uso pedali - più versatile di una LP. Ne avessi una, la terrei inalterata. Per altri sounds, compratevi qualcos'altro.
Rispondi
Andrò controcorrente...
di Toyotso [user #22571]
commento del 24/05/2014 ore 22:03:50
Probabilmente sarà perchè vado un pò a periodi ma...da felicissimo possessore di una strat USA standard (super customizzata col set David Gilmour Black Strat, Meccaniche autobloccanti e roller nut), da ultra felice possessore di una Gibson SG reissue 61 e di una Telecaster Baja (messicana), ultimamente sono attratto in maniera irrazionale proprio dalla Tele, che è il mio "muletto" e che probabilmente è la chitarra meno flessibile delle 3 (no un attimo...non meno della diavoletto!).

Insomma, sogno in gran segreto di prendere una Tele più "seria", anche se mi dispiacerebbe dare via la Baja che suona da paura e anche esteticamente mi piace un sacco. L'unico cruccio che ho è quello di prendere una con la tastiera in palissandro...non chiedetemi perchè, ma solo a livello di feeling sotto le dita mi ci trovo meglio.

Per quanto riguarda il discorso di uscire dal mix concordo, è stra-vero, la strato esce di brutto, ma devo dire che anche la mia Tele si fa mooolto rispettare...

Che altro aggiungere, sono un caso da curare? :-)

Ciao a tutti e lasciatemi scrivere l'ultima cosa: è bello far parte di una gabbia di matti come voi, quando scrivo qualcosa mi sembra di aprirmi davanti a tutti i membri del SERT:"ciao, sono Toyotso e amo la Telecaster".

Buon weekend e suonate a bestia!!!

P.S.: mi sono innamorato di questa del video, e trovo che i Tone Rider suonino davvero bene a dispetto degli occhi a mandorla...ma non voglio aprire un altro vaso di Pandora ;-)

vai al link
Rispondi
La Strato ha avuto, ha, ...
di Foglio [user #19480]
commento del 25/05/2014 ore 00:00:12
La Strato ha avuto, ha, e avrà sempre successo perché è un Lego... La puoi personalizzare in millemila modi... Ed è sempre diversa e sempre uguale...
Rispondi
mi piace, ci suono bene, ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 25/05/2014 ore 08:34:09
mi piace, ci suono bene, mi ci sento a casa, ma non la uso ... l'hanno usata in troppi, quando la suono, sembro un altro ...
Rispondi
La Strato E'stata la prima ...
di Claudio80 [user #27043]
commento del 25/05/2014 ore 10:42:58
La Strato E'stata la prima chitarra che ho AMATO da subito...sarà perchè era la chitarra che usava Jimi Hendrix, e quindi amando il mancino di seattle non potevo non amare la sua forma il suo tipico suono e le sue tipiche imperfezioni!!!
Poi, dopo tanto tempo, quando ho potuto permettermi la mia prima strato ho capito perchè è una della chitarre più usate al mondo, e pur possedendo una Es 335, non cambierei la strato per nessun'altra chitarra!!
Un saluto!
Rispondi
Sicuramente tra le più amate ...
di nopairbaby [user #40212]
commento del 25/05/2014 ore 12:04:2
Sicuramente tra le più amate di sempre, ma ormai rimpiazzata a tutto tondo da altri marchi. Forse la storia della versatilità era una baggianata bella e buona? Gli eventi sembrano dimostrarlo. A volte i possessori di strato sono semplicemente dei romanticoni nostalgici e questo è bellissimo, ma se si va a stringere con una strato non ci puoi suonare neanche il 30% del repertorio di chitarra moderna che oggi abbiamo. Ecco perché ormai hanno preso piede nuovi marchi straordinari quali Suhr, Tom anderson, ma anche cose più abbordabili tipo charvel e cort, yamaha e Ibanez. Quest' ultima poi secondo me combatte ad armi pari con fender e gibson nello scrivere la storia della chitarra elettrica moderna. Sono convinto che si possa suonare strato con altre cose ma non altre cose con strato.....
Rispondi
Re: Sicuramente tra le più amate ...
di musicmaster [user #30940]
commento del 02/06/2014 ore 02:54:29
Non sono molto d'accordo e dopo aver provato Ibanez RG e PG e Les Paul alla fine ho sempre finito per rivendere tutto, ( ma il feel complessivo dello strumento è una cosa personale) se c'è una cosa della stratocaster che "sfonda" è la versatilita' del sistema a tre pickup e il selettore a cinque vie... per gli amanti dell'humbucker ci sono configurazioni s-s-h e h-h ... comunque ricordo nelle orchestre della RAI anni 60-70 chitarristi che con la strato ci suonavano dal vivo tutta una serata in programmi dove il bordero' comprendeva di tutto dall' Hully Gully al Rithm'n' blues, passando dal Jazz e dal R'nR'.... certo non si suonava Green Metal o Garage Pop a quei tempi e in quei programmi... Sono un nostalgico forse della bella musica andata (e sopratutto della buona melodia e della composizione dei bei tempi andati) ma non un romanticone, poi quel suono dei single coil buca nel mix e questo è innegabile e non si puo dire lo stesso di altri modelli ... quanto alle Anderson sono passate rapidamente fuori moda mi sembra dopo qualche anno di boom ... e la strato è sempre li... quanto a versatilita ho apprezzato certe PRS davvero capaci di tutto che mi ahnno colpito piacevolmente ma glia rtisti che preferisco nella maggior parte dei casi suona una strato ...e tant'è!
Rispondi
Re: Sicuramente tra le più amate ...
di nopairbaby [user #40212]
commento del 02/06/2014 ore 11:55:29
Già il fatto che come primo riferimento prendi i programmi televisivi italiani degli anni 60/70 vai ad avvalorare, forse non volutamente, la mia tesi. Ripeto gran chitarra, ho un messicana con pick up texas special, un bomba per hendrix, srv, ma anche rock n roll classico, blues e jazz. Tu dirai avessi detto niente!!!! tuttavia se guardi il chitarrismo moderno, soprattutto della chitarra strumentale, ti accorgeresti che è una chitarra morta per quel tipo di cose, vedi Satriani, Vai, Petrucci, Timmons e migliaia di altri. Solo Malmsteen tiene alto il nome di fender a livello main stream, e forse anche Clapton ma sappiamo è gente che fa le stesse cose da centosessant' anni senza aver mai sperimentato nulla: ma ci sta io li adoro tutti e due. Poi se la andiamo a vedere precisa la questione anche quelli che sembrano essere grandi ed influenti fenderiani quali Malmsteen ma anche Gilmour hanno apportato modifiche ingenti allo strumento (vedi pick up mini humb, tastiere scalopp, pick up Emg ecc...) facendo notare come se uno vuole fare un pelino qualche cosa di diverso da hendrix o Clapton con quella chitarra deve mettere mano a portafoglio e fantasia e soprattutto allo strumento. Non so se mi spiego: non confondiamo la versatilità per capacità di malleabilità alle proprie necessità, quest' ultima è un altra cosa!!!! Tuttavia gran chitarra e gran suono!!!! anche se una bella suhr e quì scende la lacrimuccia :(((((
Rispondi
Re: Sicuramente tra le più amate ...
di Vizzz [user #16642]
commento del 02/06/2014 ore 15:08:24
Sul fatto che sia una chitarra morta a livello mainstream è sbagliato. I guitar hero citati sono endorser (leggi promoter) di marchi come Ibanez, ma il suono che senti nei loro dischi spesso cela strato, tele, gibson, ampli classiconi Fender o testate plexi. E poi molti stanno tornando alle strato o comunque a simil-strato. Comunque io ho un americana, con corde 10 52 e la posizione neck-middle è quello che me la fa davvero amare.
Rispondi
Non concordo.
di Onghi [user #35497]
commento del 25/05/2014 ore 15:03:23
Complimenti per l'articolo, ma non concordo su ciò che è stato detto all'inizio. Il manico è comodissimo, più di quello della Gibson.
Sono un felice possessore di una Stratocaster Highway One prodotta a Corona, modello sempre messo in discussione.
Sino ad oggi non ho riscontrato nessun tipo di problema, i pick up non fischiano, buon sustain, manico eccezionale, si scivola come non so cosa ed è di una comodità assurda. Poi a mio parere, non puoi paragonare una strato a una Les Paul, sono due chitarre completamente diverse. Ho sentito la prima Stratocaster a 8 anni, me ne innamorai subito, durante un concerto degli Stadio, con il grandissimo Andrea Fornili alla chitarra. Suono esagerato, mi faceva impazzire e mi fa impazzire tutt'ora, non la cambierei mai. Rimane e rimarrà una chitarra impossibile da copiare.
Rispondi
Io ne ho posseduta una, ...
di Cordarotta [user #21082]
commento del 25/05/2014 ore 15:12:54
Io ne ho posseduta una, del 79, la decade meno apprezzata dagli estimatori. Era comunque una bella chitarra, per me era in quel momento, la chitarra importante. Unico problema, secondo me era la vicinanza del pot al pickup al ponte, ma sono conscio del fatto che chi spippola spesso col vol. è una comodità. La vendetti ad un mio amico che l'ha praticamente consumata. Poi è stata suonicchiata ed autografata da Robben Ford ed è finita come una reliquia. Mi manca ma non piú di tanto perché so dov'é e posso imbracciarla quando voglio, anche se col c***o che il mio amico me la rivende.
Ad ogni modo, la strato è un'icona, anzi un'opera d'arte di ergonomia e design. Lo dice uno che ormai usa chitarre Gibson.
Rispondi
La mia insostituibile vecchietta
di sanmamete [user #4284]
commento del 25/05/2014 ore 19:30:23

Ho una strato originale del 63 e non la cambierei mai con nessuna chitarra al modo.Che vuol dire i single coil
ronzano? Abbassa un po' il gain e risolvi il problema.Con la mia ci faccio di tutto, rock, hard rock, anche havvy
metal adoperando solo un un booster x aumentare un po' il volume e, pur avendo una sg diavoletto 61 che si
scorda regolarmente, una paul reed Smith e una strato messicana tutta modificata quando vado sul
palco mi affido alla mia vecchietta che non mi tradisce mai.
Rispondi
Come nel Piccolo Principe...
di adriphoenix [user #11414]
commento del 26/05/2014 ore 10:28:31
l'essenziale è invisibile agli occhi! questa chitarra è intramontabile per la genialità con cui è stata concepita, una sintesi di leggerezza, comodità e versatilità. Se pensiamo solo al periodo storico in cui è stata concepita, ci rendiamo conto, suonandola oggi con l'evoluzione musicale e sonora intercorsa, quanto sia azzeccato questo strumento. Io nasco Gibsoniano, la mia SG non me la toglie nessuno, ma ho affiancato nell'harem una Strato standard dei '90 solo da poco. Per molti anni l'ho snobbata, troppo inflazionata, in mano a tutti me la facevano andare a noia...poi suonandola ho capito il perchè del suo successo, imitato da gran parte della produzione chitarristica successiva. Oggi la suono e la alterno alla SG a seconda delle nuance musicali che necessito dal vivo, ma spesso mi capita di suonarla per l'intero concerto, con la diavoletto che mi guarda in cagnesco dal reggichitarra tifando per una rottura di corda della Strato ;D
Il prossimo passo credo sarà una Tele...ancora più essenziale, e forse anche per questo magica nella sua iper-semplicità.
Rispondi
Io penso..
di MarcoV [user #30371]
commento del 26/05/2014 ore 11:10:54
La storia della strato ha dell'incredibile.
Eppure riassumere i fattori critici del suo successo è possibile. Secondo il mio modesto parere, ecco quali sono i più importanti:

1- Basso costo di produzione.
Rispetto alle concorrenti il procedimento di assemblaggio industriale ha da sempre permesso di ridurre notevolmente i costi di manodopera. Inoltre le finiture sono ridotte al minimo, è una chitarra "grezza". Una fender anche custom (non le masterbuild) non può essere paragonata, ad esempio, a una gretsch o les paul per costo di produzione. Questo ha permesso alla Fender di avere un margine di contribuzione davvero più elevato rispetto ai concorrenti. Quindi riassumendo: guadagni più alti per ogni esemplare, volumi più alti, prezzi più bassi, e una più grande diffusione.

2- Design innovativo.

3- Uso della strato da parte di artisti famosi.

4- Ergo immagine potente, un'icona pop-rock.


C'è chi è convinto che la strato abbia un suo suono caratteristico, e che questo suo "suono" sia stato un fattore critico di successo.
Secondo me non è così, anche l'articolo ne fa cenno.
Non c'è una "stadardizzazione" del suono per la strato. Ci sono una miriade di suoni diversi tra strato diverse (basti pensare a Hendrix, Steve Ray, Eric Johnson, Mayer, Knoplfer, Nile Rodjers, Frusciante.. strato diverse suoni diversi [lasciando da parte gli ampli..]). Questi suoni sono raggiungibili anche con altre chitarre che non siano strato (mi prendo la responsabilità di quel che dico). O, per essere più precisi, è più facile avvicinarsi al suono ad esempio di Knoplfer con una Gretsch che con la sua strato signature.

Bon, ho perso una mezzora per scrivere questo commento.. Maledetto Accordo sto sito è una droga.. XD
Saluti!!!
Rispondi
Re: Io penso..
di francesco72 [user #31226]
commento del 26/05/2014 ore 12:45:44
direi che il punto 1 qui sopra è essenziale: design innovativi li ha provati anche gibson (vedansi diavoletto o explorer), artisti famosi che usavano la les paul non sono certo pochi (così a caldo mi viene jimmy page tra i mille mila).
A mio parere il fatto che una fender costasse 1/3 della les paul la vera arma vincente. Se vedi una chitarra in mano al tuo idolo e te la puoi permettere è un conto, se è un oggetto quasi inavvicinabile è tutt'altro paio di maniche. Inoltre, almeno personalmente, su una chitarra che costa tre o quattro stipendi ho quasi paura a cambiare le corde, una che costa 1/2 stipendio mi lascia più libero di operare e sperimentare, da qui interventi e modifiche che rendono la fender assai personalizzabile e migliorabile nel tempo. Questo, secondo me, ne ha favorito di molto la diffusione in un periodo in cui (Gibson a parte) la concorrenza non era certo spietata.
Infine vorrei anche ricordare che Fender ha sempre avuto un ottimo fiuto per i mercati low cost. Gibson ci ha messo una vita per capire che è più facile vendere 100 epiphone che 10 les paul e solo da pochi anni sta producendo strumenti marchiati gibson low budget.
Rispondi
a parte l'estetica
di Floyd [user #143]
commento del 26/05/2014 ore 12:59:42
La strato è una chitarra che ha dei suoni molto azzeccati, oltre al fatto che questi suoni fanno parte della storia della musica contemporanea, la posizione dei pickups è la particolarità che produce questi suoni, con le sfumature che variano in base ai legni utilizzati.
io ho avuto sia la Les Paul che la PRS Custom, ma siccome mi ritrovavo ad usare sempre e solo la strato, le ho rivendute senza troppi patemi d'animo.
i suoi single coils inoltre sono ben calibrati per riprodurre un ampio range di frequenze, cosa che gli humbuckers non riescono a fare.
Aggiungete ad una strato dei buoni effetti e un buon amplificatore valvolare monocanale dal suono pulito eccellente, e avrete un mondo di suoni di qualità.
tanti buoni motivi per scegliere la stratocaster, inoltre..... è bellissima!!
ciao
Rispondi
Strato?
di mke52 [user #17126]
commento del 26/05/2014 ore 14:28:33
ma che è una marca nuova?
mai sentita.

Io ho una eko x27

zzzzzzzzzzzzzzzzzz
Rispondi
fender strato!
di marciper [user #40327]
commento del 27/05/2014 ore 07:16:1
è tutto molto semplice, il suono della stratocaster è unico , alla les paul manca la leva del tremolo anche se è molto precisa comoda da suonare ed un suono potente.
ho una ibanez jam 77 flower dal 1989 , ha suoni moderni potenti è precisa comoda non si scorda mai , ma le manca quel sound blues UNICO della strato . di strt ne ho 2 una messicana con il secondo tono che fa da booster ma fa dannare tenerla accordata ma suona veramente bene non so come mai dato il prezzo basso, l'altra una jeff beck è perfetta, pick up silenziosi meccaniche autobloccanti e roller nut che risolvono i problemi ed un sound strepitoso . la telecaster è stata la mia prima chitarra ma è limitata anche se ha un buon sound. gibson mi piace moltissimo la es 175 . insomma la cosa migliore è averle tutte e suonarle sfruttando le loro particolarità in base al contesto.
questoè il mio parere
Rispondi
viva la semplicità
di Moreno [user #5918]
commento del 27/05/2014 ore 17:41:50
Era proprio l'intento di Leo Fender creare una chitarra che con facilità qualsiasi chitarrista potesse modificare. In proposito Leo pensava che "il manico fosse la parte della chitarra che più causava fastidio (fonte Ralph Dennyer ) pertanto una struttura modulare permetteva la sostituzione dello stesso in pochi minuti". Fender mirava soprattutto alla semplicità e funzionalità delle chitarre e meno all'estetica. Per me, che non ne possiedo una, il progetto stratocaster è semplicemente geniale.
Rispondi
E' sicuramente una tra le ...
di mattconfusion [user #13306]
commento del 27/05/2014 ore 20:52:2
E' sicuramente una tra le più comode, anche se a volte la posizione del primo pot del volume può dare un po' fastidio a chi non è abituato (magari). Sicuramente come la Tele ha il grandissimo vantaggio di essere uno strumento modulare e facilmente riparabile.
Per la versatilità non saprei. Sicuramente i pickup classici hanno quel suono lì, però sanno stupire...

vai al link
Rispondi
Never ending story...
di musicmaster [user #30940]
commento del 28/05/2014 ore 04:51:25
Una storia infinita... perche' la Strato ha cosi successo?
Di sei corde solid body ne ho suonate diverse: Ibanez rg e pg, Gibson, Blade, perfino una Washburn ... la prima su cui ho messo le dita era una Blade RH4 , una specie di strato di lusso, con sellette a rulli, capotasto in grafite, tastiera in ebano, un bellissimo tremolo che funzionava in entrambi i sensi, erano molto buoni i pick up ma erano condizionati da un'elettronica invasiva tutta anni '80: booster divisi su tre frequenze, e humbucker splittabile, il tutto nella "forma"" iconica di una strato, comoda, avvolgente, comoda da suonare seduti e in piedi, e quel body tutto curve, delizioso, quel battipenna che ne copre una buona parte, quella presa jack che sembra l'accessorio di un motoscafo ... ma con la vecchiaia e avendo consumato la Blade fino ai limiti della suonabilita', e terminata la moda tutta anni '80 dei transistor e degli effetti digitali (e avendo suonato con la Blade tutto il suonabile) ... beh, semplicemente era venuta ora di avere tra le manii l'originale ... e li è stata la mia dannazione! Per anni non ho trovato pace, perchè è vero... non ce n'è una uguale alll'altra. E cosi preso dalla GAS sono arrivato ad averne 6 diverse, esteticamente e timbricamente, sono arrivato perfino a personalizzare una Squire Strat con Lace sensors e boost alla Eric Clapton ... fino a quando non ho trovato la mia: una Mexico Deluxe Series Nera dell' 89, con tastiera in rosewood... il proprietario l'aveva gia migliorata con ponte vintage e meccaniche altrettanto vintage-style Wilkinson ... io ho capito che aveva delle potenzialita inespresse e le ho trapiantato un bel set di 57/62 .. a quel punto l'amore è stato definitivo: ho ritrovato il "mio" suono è ho capito che 3 single coil è molto meglio di 2 single e un Humbucker, specialmente se ti è passata la fregola della fusion, di santana e dei Yellow Jacket e non suoni piu zucchero e ligabue nelle birrerie perchè lo hai fatto fino a vomitare... e hai voglia di vecchio grasso e grosso blues, di funk-rock e di vero rock'n'roll o di blues-country 'ol style e finalmente hai un valvolare Fender..... li dentro c'è tutto: basta trovare la magica combinazione tra selettore a cinque vie e le tre magicissime manopoline, a volte una frazione irrazionale fa la differenza, come quando tiri "indietro" di una 'nticchia la manopola del volume è scopri che "in posizione 4" c'è tutto un mondo da riscoprire: ci sono i Dire Straits ed Eric Clapton, in posizione 2 ci accompagni Ray Charles e Aretha Franklin e in posizione 5 c'è tutto il rock'n'roll dell'universo ... insomma non so dov'è il segreto della Strato, ma so che quella sua imprecisione che ti fa un po dannare, quel tremolo che non torna mai al suo posto, quel manico avvitato, quei tasti jumbo le permettono una personalizzazione e una sensibilita al tocco che nessuna moderna Ibanez e nessuna Le Paul avranno mai, so solo che in quella tastiera ci sono degli armonici e dei sovratoni che in altre chitarre non ci sono e non ci saranno mai e che nulla è bello come passare la mano su quel body ... prova a farlo su una RG, e poi ne riparliamo! ... A proposito, si sentiva sola cosi ho pensato di affiancarle una American de Luxe CAR con manico in acero tutto un pezzo e i Noiseless, ... ma questa è un'altra storia.
Rispondi
La mia preferita.
di Toby [user #27677]
commento del 29/05/2014 ore 18:50:30
La mia prima chitarra elettrica e quella che preferisco,
anche se non disprezzo le Gibson.

Ciao.

Rispondi
La Strat è pratica
di Claes [user #29011]
commento del 30/05/2014 ore 20:41:58
A dirvi la verità non la ho! Solo imitazioni. Ma è davvero polivalente! Ma ha ragione Maxiltozzo:

=== se non fosse stato per Hendrix, la storia della Stratocaster sarebbe stata diversa === ...e pure quella della LP con Clapton e subito dopo Jimmy Page. Clapton fece la "Blackie" scegliendo il manico e corpo preferito per assemblare la sua chitarra poi a lungo preferita.

È pratica in studio e live. La LP pesa dal vivo e almeno per me pare difficile suonarla da seduto (ne ho 2). E come ben dici, ha solo "quel sound" e tutti aspirano a quello - da copia carbone. Per roba Strat perferisco personalmente HB split coil/S/S. Pur avendo registrato con roba gibsoniana sono adesso strateriano se registro o se dal vivo - amenoché Blues D.O.C. Dovrò prendermi una VERA Strat! Le mie imitazioni: 2x Casio MG-510 (allround per tutto) e una Washburn JB-1 da cose ultra spinte - tutte con MIDI che tra l'altro non collima con una LP.
Rispondi
Brian May?????
di Pancollolio [user #27959]
commento del 31/05/2014 ore 08:14:5
Che c'incastra il chitarrista dei Queen in questo articolo?
Rispondi
Re: Brian May?????
di nowhereman [user #4193]
commento del 31/05/2014 ore 23:22:4
Hai colto il punto! Oltretutto come muletto BM rimpiazzò presto la Strato con una Les Paul de-luxe anche se alla fine la chitarre che ha usato di più, nei rarissimi momenti in cui non suonava la Special è stata la Tele
Rispondi
Re: Brian May?????
di Pancollolio [user #27959]
commento del 01/06/2014 ore 00:21:00
Più che altro volevo sottolineare che BM in pratica non ha suonato altre chitarre che la Old Lady, o sue repliche, e che l'uso che ha fatto di Tele, LP, Flying più che altro, secondo me, è da catalogare come curiosità. Metterlo poi in un articolo che riguarda la Strato, che ha smesso di portare in giro (e non so quanto in realtà l'abbia suonata, se mai l'avrà) nel '76, boh... mi sembra proprio off topic :-)
Rispondi
Re: Brian May?????
di maxiltozzo [user #28955]
commento del 04/06/2014 ore 19:58:50
In effetti Brian May, che pre ha usato la Stratocaster in un tour fra il 72 e il 73, non c'entra una maz! Mi chiedo da dove mi è venuto fuori! Chiedo pietà!
Rispondi
Re: Brian May?????
di Pancollolio [user #27959]
commento del 04/06/2014 ore 23:16:19
Per stavolta passi, ma occhio... ho ucciso per molto meno! ;-)
Rispondi
Poco sustain le Fender?
di CupidoNet [user #1625]
commento del 05/06/2014 ore 22:12:31
Ultimamente ho avuto la grandissima fortuna, e anche la grandissima sventura, di andare ad un'esposizione della collezione di Flavio Camorani, la più grande collezione di chitarre Fender originali dal 1950 al 1974. A differenza di altri collezionisti lui è gentilissimo e ti fa provare quello che vuoi. Quindi per avere un'idea di come andassero degli strumenti di costo ancora tutto sommato "umano" io ho provato una Strato del 73, ed era veramente ottima, molto meglio di qualsiasi custom shop. A seconda di come la toccavi aveva tutti i suoni di Jimi Hendrix ma anche quelli dei Dire Straits. Avendola provata con un ampli testata e cassa Hiwatt non posso dire nulla dei suoni distorti, ma a sentire i puliti immagino che siano diverse marce in più rispetto ai modelli correnti. Poi non ho resistito e ho provato una Tele 1957, e lì, ciao! Il suono è semplicemente raddoppiato, molto più volume e sustain che già era veramente buono nella Strato 1973, e poi il corpo, la definizione, etc. tutto era semplicemente fuori scala rispetto a qualsiasi chitarra moderna. Non a caso so che anche Robben Ford ne usa una molto simile. Ci si può suonare praticamente qualsiasi cosa, compresi i Led Zeppelin, senza problemi a parte disporre di un adeguato conto in banca.

Orbene, il punto è che quasi tutti equivocano sui riferimenti. Il riferimento del suono Fender vintage sono quegli strumenti là. Il riferimento Gibson sono gli strumenti omologhi, tipo Les Paul del 1959. Tutte le cosiddette riedizioni, le reissue, etc. sono comunque molto diverse dagli originali. Le chitarre Fender Vintage Reissue, strumenti che conosco piuttosto bene avendone possedute tre, sono strumenti che non hanno il suono dei veri strumenti vintage. Immagino che sia lo stesso anche per le Gibson. Le Fender riedizioni sono strumenti dal suono esageratamente sferragliante e frizzante, mentre le vere vintage sono intanto un po' tutte diverse una dall'altra, e poi comunque sono strumenti centrati sul corpo e il sustain, mi dispiace ma ho fatto la prova di persona ed è proprio così. Sono due categorie di strumenti diverse.

Quando uno sopra scrive "il suono tipico Fender", secondo me prima bisogna capirsi su cosa si vuol dire veramente. Il suono dei modelli correnti Fender è una cosa ben precisa. Direi come minimo che è sottilino (mai provata una Strato American Special?) e a mio giudizio in realtà come strumento così com'è ci si fa pochino. Io poi ho imparato a provare a sperimentare con i condensatori di tono, e guarda caso basta cambiarli con della roba da pochi euro e dopo anche l'American Special canta in modo totalmente diverso. Questo suono non è quindi casuale, viene prodotto per volontà precisa della Fender da praticamente tutte le loro chitarre attuali, e sono loro ad imporcelo, almeno finché non prendiamo in mano un saldatore.

Su questo suono accetto volentieri il giudizio dei Gibsoniani, che è sottile, perfora le orecchie invece di accarezzarle, etc. D'altra parte il suono di tutti gli strumenti Gibson recenti è l'esatto contrario. Grasso fino all'elefantiasi, diametralmente opposto al suono Fender attuale, ma entrambi alla fine sono solo un'esagerazione e non si guarisce da un eccesso rifugiandosi nell'eccesso opposto. In realtà penso che quello che vorremmo tutti sarebbero Fender attuali meno perforanti (basterebbe cambiare due condensatori, come ho scritto prima) e Gibson attuali più smagrite e agili, capaci di suonare bene anche pulite. Insomma, vorremmo avere in mano Chitarre con la C maiuscola e non chitarre con la F, la G o la I più che maiuscola, gigantesca. Ma produrre Chitarre con la C maiuscola costa davvero tanto e non lo faranno mai.

Ciao, C.Net
Rispondi
Che te lo dico a fare...
di Andrea_Strato [user #41173]
commento del 16/06/2014 ore 11:38:0
La Strato è una figata, ha un suono unico, leggera, comoda...sexy!
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 29/11/2021 ore 05:56:08
Nella fotografia notare l'ottavatura di Hendrix: le sellette disposte a scaletta. Hendrix mescolava i set di corde, più fini possibili per le avvolte
Rispondi
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