VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Musica live: suoneranno solo i DJ
Musica live: suoneranno solo i DJ
di [user #116] - pubblicato il

Suonare dal vivo musica originale è sempre più difficile. Per una volta però, sentiamo le difficoltà non di chi suona, ma di chi fa suonare. E che, nonostante le migliori intenzioni, potrebbe vedersi costretto a preferire un DJ a una band in carne e ossa. Lasciamo la parola a Manuele Ceschia, ideatore e organizzatore di Homepage, festival friulano tra i più importanti a livello nazionale.
Suonare dal vivo musica originale è sempre più difficile. Per una volta però, sentiamo le difficoltà non di chi suona, ma di chi fa suonare. E che, nonostante le migliori intenzioni, potrebbe vedersi costretto a preferire un Dj a una band in carne e ossa. Lasciamo la parola a Manuele Ceschia, ideatore e organizzatore  di Homepage, festival friulano tra i più importanti a livello nazionale.

Cos'è l’Homepage Festival?
Homepage é un contenitore culturale fatto da giovani per i giovani. Nasce nel 2007 come una rassegna che proponeva un semplice calendario musicale. Da qui, di anno in anno, si sono avvicinati altri giovani con diverse passioni che hanno aiutato ad accrescere il palinsesto del festival aprendolo su una rosa di contenuti sempre più ampia: incontri, esposizioni legate a tutte le arti visive, dibattiti, workshop, attività sportive. Infine, negli ultimi due anni, si è partiti con attività di sensibilizzazione al mondo Green, sia in campo economico che rivolte alla vita di tutti i giorni.
Lo staff di Homepage e’ composto da 34 volontari che portano avanti il progetto. Nel tempo, alcuni di questi ragazzi, sono diventati dei professionisti nei vari ruoli che ricoprono. Questo è il lato più interessante della formazione che questo festival offre: lo staff fluttua in una specie di coworking che alla fine porta a risultati e a progetti lavorativi che esulano anche dal semplice progetto Homepage. Sono sempre di più le richieste per dei tirocini formativi da parte degli universitari friulani.

Musica live: suoneranno solo i DJ

Che ruolo riveste la musica all'interno di Homepage?
L’80 % delle persone che conosce Homepage, lo conosce per la musica. Solo poi scopre il resto del calendario del festival. Attiriamo i giovani offrendo concerti gratuiti - con artisti che normalmente sarebbero a pagamento - per poi sensibilizzarli alle altre attività che gestiamo. 
La musica é la benzina che fa funzionare il motore economico del festival: finanziamenti privati e pubblici - nonché le entrate dei chioschi - dipendono dal numero di presenze. E la musica ci permette di fare come affluenza di pubblico dei numeri impressionanti, per il nostro territorio: 36000 presenze in un’edizione lo dimostrano.

Musica live: suoneranno solo i DJ

Che spazio riservi alla musica originale?
Homepage incentiva i musicisti emergenti a comporre musica propria.
Ogni anno organizziamo concorsi per giovani band. Nell’ultima edizione del concorso le band iscritte erano 140. E tutte le band, per accedervi, devono fare musica propria. Sul palco del nostro festival non sono mai salite e mai saliranno delle cover band! 
Ci poniamo l’obiettivo di promuovere egualmente tutti i generi musicali: per questo, tutti i sedici appuntamenti musicali hanno un filone diverso e sono serate divise per generi. Appuntamenti rock, reggae, jazz e anche elettronica, metal, dub o cantautoriale… e non ci dimentichiamo delle nicchie come drum&bass o hip hop! Noi promuoviamo la musica e, di conseguenza, promuoviamo gli artisti che la fanno con passione. Inoltre, in tutte le serate in cui presentiamo come ospite un artista nazionale, gli affianchiamo a supporto una o due band locali, in modo di dare visibilità al nostro territorio.

Da organizzatore, tasti il polso della freschezza e validità musicale di un genere sulla base dell'affluenza di pubblico che porta. Quali sono i generi musicali più in salute? 
Li vedo tutti in salute. La musica é in salute e spero lo resti sempre.
Diciamo che quando gli artisti propongono musica di qualità, tutti i generi offrono bei riscontri. Ho notato che il mondo online ha aiutato molto la formazione e diffusione di un pubblico preparato e ricercato. 
Ora come ora, con Spotify ti fai una cultura incredibile solo ascoltando gli artisti che il software ti suggerisce e, se sei bravo, puoi scoprire nomi, band e generi che un tempo nemmeno immaginavo - da addetto ai lavori - che il mio pubblico arrivasse mai a chiedermi.
La differenza però la fanno gli operatori sul territorio: da noi in Friuli abbiamo gente che ha seminato per anni come Azalea, Rototom, Udine Jazz e tanti altri…guardando in alto e promuovendo dei generi e coltivandoli, sensibilizzando la gente all’ascolto, educando alla qualità.
Quello che si sta perdendo sono piuttosto le piccole realtà come i club o i circoli dove poter promuovere la musica. Un po’ per colpa dei gestori, incapaci di reinventarsi in modo diverso rispetto a quello di dieci anni fa; anche perché nessuno ha fatto nulla a livello amministrativo per aiutarli, anzi!

Musica live: suoneranno solo i DJ

Spiegaci le difficoltà più grosse in cui incorre chi organizza musica dal vivo...
Si dividono, secondo me, in due parti: le difficoltà di produzione e le difficoltà economiche. 
E’ sempre più difficile reperire fondi da finanziamenti privati o pubblici, vista la crisi che ci attanaglia: giustamente le priorità sono altre.
Poi, ovviamente, anche l’aumento della tassazione e l’aumento degli enti di controllo non hanno di certo aiutato l’organizzazione della musica dal vivo. 
Superate queste problematiche, con un’ottima comunicazione (pubblicità) e con dei grandi risultati a livello di presenze, devi scontrarti con la produzione dell’evento. 
La legge italiana non aiuta chi ha voglia di rischiare ed è
sempre più complicata e caratterizzata da un regolamento poco chiaro e interpretabile. Noi di Homepage abbiamo sempre lottato per ottenere ciò che volevamo e ci siamo sempre riusciti ma dall’anno scorso siamo in un limbo da dove é difficile uscire: quello delle problematiche del disturbo acustico.
Pur essendo in uno spazio in periferia, recando disturbo anche solo a una persona sei costretto a chiudere alle 23. Non ci sono deroghe o valenze culturali o sociali che tengano; e quando un progetto che si regge sull’affluenza del pubblico deve chiudere alle 23 invece che all’una del mattino, è facile immaginare quanto sia difficile continuare a essere ottimisti e fiduciosi. Anche provando a trovare soluzioni, ti scontri sempre con una dirigenza amministrativa che non si assume dei rischi e quindi sei destinato lentamente a spegnerti...

Nel caso specifico di Homepage, quali sono le problematiche in cui vi siete imbattuti?
Per fare musica dal vivo, devi essere a norma su tre aspetti.
In primo luogo, dal punto di visto del volume erogato dalle casse dell’impianto rivolte sul pubblico. Con queste non si possono superare i 90 db. Poi c’è il volume dal punto di vista dei ricevitori, ovvero il volume percepito dalla casa più vicina all’area dei concerti; questo non deve superare i 60 db. Bene, noi su entrambi questi fronti, siamo assolutamente in regola.
Viceversa, c’è un terzo aspetto nel quale non riusciamo a stare dentro. Si chiama differenziale e dice che nell’area del live, nelle serate in cui c’è musica dal vivo, non ci possono essere più di 3 db di volume in più rispetto alle serate in cui non ci sono concerti. Surreale! Pensa che, a impianto spento, solo con il volume delle spie che i musicisti usano per ascoltarsi sul palco, quel limite è superato.
Con queste restrizioni e nessuna disponibilità da parte dell’amministrazione a collaborare per trovare una soluzione, siamo stati costretti a ridurre drasticamente il numero delle serate live e a fare una programmazione pensata più in piccolo.

Musica live: suoneranno solo i DJ

Proporre musica dal vivo è difficile. Nell'ordine dicci quali sono per te le principali responsabilità di band, organizzatori e istituzioni.
Sicuramente c’e’ stato un buco nero di un po’ di anni a livello di organizzatori; magari perché le cose prima andavano da sole e la musica dal vivo funzionava senza doverci investire troppo. Ora invece, perché le cose funzionino, bisogna seguirle molto da vicino e con cura: la promozione su tutto! E organizzatori che per anni hanno semplicemente beneficiato di una situazione favorevole, ora faticano ad aggiornarsi e rimettersi in gioco.
Anche le istituzioni non hanno aiutato: sia a livello culturale che giovanile non incentivano e spesso snobbano.
Tutti ripetono quanto siano importanti i giovani. Poi però non fanno nulla per incentivare chi - come noi - si dà da fare, tagliando del 25 % il massimale finanziabile per chi opera nel settore giovanile; tralasciando che, in fase di bilancio, le istituzioni si dimenticano di mettere i soldi nel reparto dedicato alle attività giovanili. 
Non mi sento invece di dare grosse responsabilità agli artisti: loro vogliono e sanno suonare. C’è chi lo fa bene, chi meno ma poi, chi veramente ci crede - in qualche modo – emerge. Il problema e’ che vista la mancanza di realtà e spazi dove esibirsi,  ci sono sempre meno artisti nuovi, che investono su se stessi, che credono in un futuro artistico. Di conseguenza la musica e’ vista come un hobby più che come un arte da coltivare per se stessi o per il prossimo. 
Mi piacerebbe parlare di tutto questo con qualcuno in grado di cambiare le cose. Perché, secondo me, chi in qualche modo regola e gestisce queste cose non le conosce bene, non sa esattamente che cosa sta succedendo. Magari vede in televisione i talent show, legge che ci sono sempre molte persone ai grandi concerti e allora crede che sia tutto rose e fiori; che questo settore sia l’ultimo di cui preoccuparsi. Invece la preoccupazione ci deve essere e grande: non ci sono più giovani musicisti o giovani organizzatori. Il futuro non potrà migliorare se non si cambia qualcosa.

A cosa si va incontro?
Al fatto che alla fine suoneranno solo i DJ. E la musica dal vivo si ridurrà a singoli grandi concerti, eventi spot, dove se anche infrangi le soglie dei volumi, oramai il concerto è in corso, non puoi fermarlo. Per il resto, con queste restrizioni, non si possono fare ampie programmazioni. Se si vuole far sentire musica pop, rock, reggae - tutto ciò che non è acustico insomma - farla “suonare” a un Dj è l’unica maniera per offrirla al pubblico senza impazzire dietro a permessi, restrizioni, licenze.

Nascondi commenti     46
Loggati per commentare

... i dj non suonano...
di saverio21 [user #20612]
commento del 27/05/2014 ore 09:18:28
Mettiamo i puntirni sulle "i": i DJ non suonano... mettono dischi in un impianto audio... è diverso!!!!
Rispondi
Re: ... i dj non suonano...
di qualunquemente1967 [user #39296]
commento del 27/05/2014 ore 18:58:07
Grande bravo !! I i DJ NON SUONANO ! Metteno su dei dischi punto e a capo ! Ciao
Rispondi
Re: ... i dj non suonano...
di rockbottom [user #14725]
commento del 28/05/2014 ore 10:15:35
I DJ suonano eccome perchè non mettono semplicemente i dischi sul piatto, e lo fanno da 30 anni almeno. La vostra è semplicemente una questione di gusti e di ristrettezza mentale, d'altronde basta leggere i nomi degli artisti di riferimento qua dentro, tutti stra-famosi o copiecarbone di questi.
Rispondi
Re: ... i dj non suonano...
di francescolomunno [user #38311]
commento del 28/05/2014 ore 14:06:12
"Ogni volta che si dice che un dj suona da qualche parte un musicista muore..." :-)
Rispondi
Questa intervista mette i brividi. ...
di roccog [user #30468]
commento del 27/05/2014 ore 09:41:15
Questa intervista mette i brividi. Perchè noi stiamo a ironizzare sul fatto che i Dj non suonano. Ma alla fine quelli che rischiano di non suonare più siamo proprio noi con la casse marshall e le gran casse pearl! Spesso ci si scaglia contro i gestori dei locali...ma in effetti la colpa non è manco loro. Anche se uno ci crede, e vuole far suonare... le difficoltà amministrative che deve sobbarcarsi scazzerebbero chiunque!
Rispondi
Re: Questa intervista mette i brividi. ...
di saverio21 [user #20612]
commento del 27/05/2014 ore 12:37:20
si, ma se non ci siamo noi "musicisti" con le nostre chitarre, le nostre batterie e i nostri sintetizzatori, a fare (materialmetne) la musica, i DJ "suonano" 'stò cappero!!!!!
Rispondi
Re: Questa intervista mette i brividi. ...
di rockbottom [user #14725]
commento del 28/05/2014 ore 10:56:08
Fammi capire visto che siamo nel 2014, mi spieghi a che categoria di DJ ti riferisci? No perchè a me risulta che da almeno 30 anni la musica si possa realizzare senza strumenti 'fisici'...
Rispondi
Re: Questa intervista mette i brividi. ...
di saverio21 [user #20612]
commento del 28/05/2014 ore 12:41:22
... la differenza tra la musica "suonata" e la musica "senza strumenti fisici" è la stessa che passa tra passare una nottata con una "vera" donna e guardare un video su youporn..............................
Rispondi
Re: Questa intervista mette i brividi. ...
di rockbottom [user #14725]
commento del 28/05/2014 ore 13:06:03
Queste sono battute che lasciano il tempo che trovano, la musica è ciò che arriva alle tue orecchie e che tu definisci tale. Adesso bisognerà raccontare a Brian Eno, Murcof, William Basinki, Boards of Canada e migliaia di altri artisti che non fanno musica, interessante...
Rispondi
Re: Questa intervista mette i brividi. ...
di saverio21 [user #20612]
commento del 28/05/2014 ore 16:24:06
paragonare i DJ di cui si parla nell'articolo a gente come Brian Eno (che adoro) equivale (come sopra) a paragonare una nottata con una donna "vera" ad un video di youporn... per la cronaca uno dei concerti più belli che ho visto in vita mia è stato un concerto dei Tangerine Dream e ho la casa piena di cd di Klaus Schulze (anche un cofanetto in versione limitata di solo 300 copie)... ma cosa centrino questi grandi artisti (inclusi alcuni citati da te) con i DJ, mi sfugge... poi, è ovvio che siamo sempre nel campo delle opinioni personali, per carità...
Rispondi
Re: Questa intervista mette i brividi. ...
di rockbottom [user #14725]
commento del 28/05/2014 ore 21:59:44
C'entrano eccome, prima di tutto perchè i 'corrieri cosmici' tedeschi hanno influenzato moltissimo la musica techno (per la struttura dei brani e la tecnica) e la techno è stata creata da persone che facevano anche i DJ. C'entra perchè quando questi musicisti che usavano solo synth emersero, molti li consideravano non-musicisti (Brian Eno su tutti perchè c'era la leggenda che non sapesse suonare, cosa falsa tra l'altro) con tutto il corollario della musica fredda fatta da macchine disumana, senza emozioni eccetera, mentre noi due sappiamo benissimo che di emozioni ne sanno fornire moltissime (anche io ho una certa passione per l'elettronica tutta, quella tedesca del krautrock poi non ne parliamo...), che però guarda caso sono più o meno le stesse considerazioni che fai tu sul mestiere di DJ. Quest'ultimo elabora i brani, trasformandoli a tal punto da farli diventare un'altra cosa. Forse il DJ sta alla musica come il post-moderno sta alla cultura e alle arti visive in particolare. Certamente il mondo delle sale da ballo è pieno di cialtroni, perchè quel tipo di mercato è enorme e sembra una strada facile per molti, ma di solito durano poco. E d'altronde non è così per tutti i generi musicali? Personaggi come Derrick May sono sulla scena dei club e della produzione da 30 anni, e ti assicuro che come cultura musicale stiamo a livelli altissimi...
Rispondi
vado un po' fuori...
di wollj [user #25225]
commento del 27/05/2014 ore 11:12:5
...solo per fare i complimenti ai Fratelli Calafuria...!!! YEAHH!!!!
sempre fortissimi!!!!!
Rispondi
Re: vado un po' fuori...
di rockbottom [user #14725]
commento del 28/05/2014 ore 11:04:3
Carina davvero la canzone, molto bravi loro. Certo, mi sa che sono cresciuti a pane e faith no more... ;-)
Rispondi
una piccola addenda
di francesco72 [user #31226]
commento del 27/05/2014 ore 12:57:44
premesso che mi è piaciuto l'articolo: il tema è importante ed attuale e le domande azzeccate e precise, come pure le risposte. Però, se posso permettermi, il Sig. Ceschia è stato un pelino indulgente coi gestori di locali o club. Non so agli altri, ma a me è capitato più di una volta che il gestore rifiutasse una band (non solo la mia) di onesti ragazzi appassionati da pagare poco più di zero (diciamo cena e birra e, al massimo, 100 euro) per strapagare una cover band. Qui burocrazia, vincoli e crisi c'entrano poco (anzi nulla) perchè se può suonare la cover band degli Ac/Dc a 700 euro, immagino che possa suonare anche un'altra band che suona bene rock n roll o hard rock e magari anzichè solo cover fa anche pezzi propri. Ovviamente è uno dei tanti esempi e vale lo stesso per il rock italiano o la disco anni 70/80.
Comprendo che il gruppo degli amici in cortile può dare poca affluenza, ma rifiutarlo aprioristicamente per pagare cinque volte tanto i bee gees de noartri, mi pare un po' ingiusto e miope. Magari fargli fare almeno da spalla pagandogli la cena potrebbe essere un buon compromesso.
ciao
Rispondi
Re: una piccola addenda
di thyeah [user #40067]
commento del 27/05/2014 ore 18:12:49
questo discorso esce a intervalli regolari, è vero, hai ragione. punto.
Rispondi
Re: una piccola addenda
di MarcoV [user #30371]
commento del 28/05/2014 ore 00:05:31
Quoto
Rispondi
E basta cover.....
di sound floyd [user #5767]
commento del 27/05/2014 ore 17:55:12
Il problema Dell' articolo per chi fa musica, è decisamente serio e ogni anno i concerti si riducono del 20-30%.... ma direi anche, noi chitarristi musicisti o quello che siamo.....iniziare a smettere di fare cover
Sennò non ne usciamo più!! non si faranno più pezzi nuovi e la musica non avrà più nuovi impulsi
Rispondi
Re: E basta cover.....
di sanmamete [user #4284]
commento del 27/05/2014 ore 18:50:14

Il problema è che se non fai cover suoni solo in sala prove o nel garage di casa tua xché nessun
gestore di locale ti farà mai suonare dato che nessuno verrà ad ascoltarti.
Rispondi
Re: E basta cover.....
di sound floyd [user #5767]
commento del 27/05/2014 ore 19:02:16
E' esattamente questo il problema.... dobbiamo far capire che anche noi abbiamo delle buone idee.
Rispondi
Re: E basta cover.....
di drfella [user #33044]
commento del 29/05/2014 ore 13:06:47
quoto è un serpente che si morde la coda, come nel mondo del lavoro...
la musica fatta tanto per dire suono su un palco, non è più arte è buisness...
tanto più che non si fanno cover, dove la creatività è in parte data da arrangiamenti e parti
modificate, ma TRIBUTE, cioè pedissequa riproposizione di un altro artista che già esiste, e che potrai, nel migliore dei casi,
eguagliare, ma nel 95% peggiorare...
Rispondi
Quando....
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 27/05/2014 ore 22:03:58
....un DJ dice: "vado a suonare" da qualche parte un musicista muore. (:-DDD)
Rispondi
Re: Quando....
di francescolomunno [user #38311]
commento del 28/05/2014 ore 14:09:23
oooooops, non l'avevo letto!!! Sorry per la ripetizione!!! Comunque il concetto è quello...:-)))
Rispondi
Re: Quando....
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 28/05/2014 ore 14:23:55
No problem...non stiamo facendo una gara. :-)
Rispondi
Senza facile ironia...
di Bananas [user #32415]
commento del 28/05/2014 ore 07:07:57
Con rispetto e simpatia: i DJ non suonano. Punto.
Come del resto tanti sedicenti musicisti. Certamente la crisi, il mondo che cambia, gli mp3, la cialtroneria di tanti gestori di locali – come? Ti do la grandissima opportunità di farti conoscere suonando nel mio locale e vuoi anche dei soldi? Dovresti pagarmi tu – ha molto cambiato il modo di vivere la musica. Ma a mio parere la vera questione è questa: la tecnologia ha reso disponibili strumenti e accessori di ogni tipo a prezzi molto contenuti per fare più di tutto senza sapere quasi nulla. Dal video alla fotografia alla musica. Ed è di fantastico. Tuttavia c'è la controindicazione che oggi sono diventati tutti artisti. Quindi nessuno è più artista. Diventa infatti molto difficile estrarre dal marmellatone generale qualcosa di davvero valido e autenticamente originale. È semplicemente evaporata la magia. Gli artisti dovrebbero essere sostanzialmente dei maghi capaci di meraviglie inaudite. Dite di no? E allora spiegatemi perché non si riescono più a scovare gli Hendrix, i Gilmour, gli SRV, o chi più ne ha più ne metta in base al proprio gusto, nella sovrabbondanza di informazioni tutte uguali. Coloro i quali in sostanza, hanno lasciato una traccia indelebile del loro passaggio sul globo terracqueo.
Il pubblico generico in fine, non particolarmente raffinato nel gusto, consuma quello che trova su piazza. E va bene così. Solo che non è disposto a pagarlo molto. Perché non lo riconosce come importante o degno di nota. C'era un'epoca in cui si faceva la fila per acquistare il disco di questo o di quel mito. O ci si impegnava la mamma per procurasi il biglietto del megaconcertone. Eppure qualcosa pare ricominciare a muoversi...
Rispondi
Re: Senza facile ironia...
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 28/05/2014 ore 10:02:13
solo applausi.
Rispondi
Re: Senza facile ironia...
di francesco72 [user #31226]
commento del 29/05/2014 ore 09:45:37
non condivido le conclusioni: in primo luogo è vero che la tecnologia è molto più alla portata di tutti ed ha fatto balzi in avanti, ma da qui a dire che siamo tutti artisti (ergo nessuno lo è) ce ne passa. La pittura era praticata dagli albori della civiltà anzi anche prima e tutti avevano accesso agli strumenti per praticarla, ma mica tutti erano picasso o van ghogh o matisse ecc. come pure non si può dire che i succitati (e molti altri validi pittori) non fossero artisti.
Inoltre non condivido per nulla questa tendenza (che ho già sentito da altre parti) per cui la musica sarebbe artisticamente morta tra il 1970 ed il 1980. non ci sono più gli Hendrix e meno male, non per Jimi che è stato un pioniere di certo stile e capacità indiscusse, ma perchè saremmo ancora agli anni '70. Forse che i Muse non hanno espresso qualcosa di nuovo ed artisticamente valido? Steve Vai è l'ultimo peone che imbraccia una chitarra per strimpellare 4 accordi e due pentatoniche? Preciso che ne ho citati due a caso che possono non piacere ma il cui valore artistico mi pare poco discutibile. Il vero problema, temo, è lo stesso che vive lo sport italiano: non esistono le palestre di base, per cui se ho 100 ragazzi che giocano a basket forse un campione lo trovo, ma se ne ho 100.000 è assai probabile che ne trovi almeno 50. Lo stesso per la musica (e la chitarra) se 100 gruppi possono suonare solo 7/8 date in un anno ed a quelle si presentano i loro 10 amici o nemmeno quelli, la vedo dura selezionare qualcuno valido. basta guardare l'esperienza americana dove i locali fanno musica live quasi tutte le sere e con cognizione di causa: la serata o il locale punk, quello rockabilli, quello metal ecc.. E' ovvio che la gavetta parte dai demotape (magari casalinghi) però molte band furono portate al demotape da talent scout che bazzicano i piccoli club e li videro in performance live.
ciao
Rispondi
Re: Senza facile ironia...
di Bananas [user #32415]
commento del 29/05/2014 ore 10:57:45
Forse non mi sono espresso così chiaramente come credevo, o magari non hai colto il senso del mio intervento.
Non mi pare di aver sostenuto che la musica sarebbe morta tra il '70 e il '80. Certamente invece è evaporata la magia col passaggio al nuovo millennio. Dunque parliamo di tempi ben più recenti. Non è tanto questione di tecnica o evoluzione stilistica e tecnologica. Ma di quanto questi elementi abbiano influito sulla capacità di produrre empatia, impatto emotivo e feeling. Nel caso in oggetto parliamo dei musicisti, ma può valere anche per le altre arti o la comunicazione più in generale.
Intanto la questione di fondo: la disponibilità di tecnologie sofisticate e facili da usare alla portata di tutti, che è certamente un bene, produce inevitabilmente una sovrabbondanza di informazioni. Tra le quali diventa difficile trovare originalità, valore, ma soprattutto autenticità. Difficile ma non impossibile ovviamente. Steve Vai è un mito anche per me e mi offre un ottimo spunto. Mentre i dvd del Crossroad Festival organizzato da Clapton (in cui c'è stato anche Vai tra i tantissimi altri) me li vedo e rivedo ad libitum, il dvd dei G3 con Vai, Satriani, Johnson lo reggo solo a piccole dosi. Mi stufano quasi subito. Nonostante l'indiscutibile enormità dei tre soggetti in questione.
Il livello e la preparazione, solo per fare un esempio tra i tanti possibili, di moltissimi chitarristi contemporanei è molto più alto rispetto al passato. Studiano come forsennati e raggiungono livelli di perfezione stupefacenti. Eppure sembrano tutti uguali. E certamente, almeno per quanto mi riguarda, non mi emozionano per nulla. E se non provo nulla di particolare sul piano emotivo, spirituale, sociale e intellettuale, cosa la ascolto a fare la musica? Qualunque essa sia. Diventa solo un accessorio legato al divertimento consumato. Che va benissimo anche quello naturalmente. Tuttavia non possiamo pensare che il pubblico, per quanto generico e impreparato possa essere, colga un valore che semplicemente non c'è. Perché non si sente (in tutti i sensi) dunque non arriva.
Rispondi
Re: Senza facile ironia...
di francesco72 [user #31226]
commento del 29/05/2014 ore 15:54:47
mah, guarda lo stesso discorso l'ho vissuto con guerre stellari: io sono cresciuto con i primi tre episodi (4, 5 e 6 nella nuova numerazione) e per me sono una pietra miliare al cui confronto i tre successivamente girati (ma precedenti nella continuity) come dici tu "evaporano" sono senza magia; eppure ho amici di dieci anni più giovani per cui è il contrario. Esattamente come per la mia generazione di musicisti i totem erano Iron Maiden e Metallica mentre per chi mi ha preceduto i Metallica erano insulsi e vuoti a confronto coi Motorhead ed i Black Sabbath, così allo stesso modo io non ho grande feeling con slipknot o altri più moderni. Penso che il tuo ragionamento non possa essere un assoluto: mia moglie va in estasi a vedere pollock, per me è un confusionario e basta però mi entusiasmo per Magritte. Insomma l'arte ci colpisce diversamente perchè tocca il nostro intimo, se il tuo non è tocato dai musicisti degli ultimi 20 anni pazienza, ma non dire che è vero in assoluto perchè per molti quel feeling che tu provi per clapton c'è verso altri più o meno moderni.
ciao
Rispondi
Re: Senza facile ironia...
di Bananas [user #32415]
commento del 29/05/2014 ore 17:01:46
Occhei rinuncio :-)
Evidentemente non riesco a spiegarmi. Quanto dici non mi pare affatto in contraddizione con quanto sostenevo io. A me poi la musica piace tutta. Contemporanea compresa. Distinguo solo tra quella che mi dà qualcosa e quella che no. Il discorso sulla mancanza di magia nella nostra epoca andrebbe magari approfondito ma mi autocensuro per non sollevare eventuali paltoni.
Che la forza sia con te.

ps. Fare o non fare, non c'è provare.
(Yoda, maestro jedi)
Rispondi
Re: Senza facile ironia...
di drfella [user #33044]
commento del 29/05/2014 ore 14:06:51
non sono d'accordo.
premesso che la musica sintetica mi fa cagare (scusate il francese), alcuni DJ,
sono ottimi compositori, usano drum machine, mixano 2 brani diversi sovrapponendo
quei 2 secondi in cui vanno esattamente allo stesso tempo, hanno musicalità da vendere.
Come ci sono chitarristi, batteristi, etc, che definire musicisti è piuttosto generoso....
Se per Dj intendiamo uno che mette una playlist, ok, non suona;
ma uno che improvvisa su basi, campiona, compone, è atutti gli effetti un musicista...
magari non è uno strumentista, ma direi che SUONA
Rispondi
meglio i DJ delle cover ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 28/05/2014 ore 08:51:02
meglio i DJ delle cover band..
Rispondi
Re: meglio i DJ delle cover ...
di Gianni Rojatti [user #17404]
commento del 28/05/2014 ore 09:56:05
Yaso questa è bella grossa, eh! :-P
Però...
Rispondi
Re: meglio i DJ delle cover ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 28/05/2014 ore 10:11:15
a parte che non disprezzo i vari generi elettronici propinati dai DJ, preferisco ascoltare un brano registrato piuttosto che uno che risuona un brano gia' esistente in un disco cercando di essere meno creativo possibile ....
Rispondi
Re: meglio i DJ delle cover ...
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 28/05/2014 ore 10:01:23
dipende da cosa fanno ascoltare, vale per entrambi.
Rispondi
Re: meglio i DJ delle cover ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 28/05/2014 ore 10:12:38
tendo comunque a preferire il Dj ....
Rispondi
Re: meglio i DJ delle cover ...
di rockbottom [user #14725]
commento del 28/05/2014 ore 10:06:10
Grande!
Rispondi
Re: meglio i DJ delle cover ...
di francesco72 [user #31226]
commento del 29/05/2014 ore 09:57:14
un aggiunta ed un chiarimento: la mia critica non era verso le cover, ma verso le cover band. Io per primo mi annoio ai concreti in cui non conosco i pezzi, motivo per cui la mia filosofia live è un pezzo proprio ogni 3/4 cover: la gente si diverte ed ascolta volentieri anche i pezzi nostri.
ciao
Rispondi
Questione di rispetto
di spaccamaroni [user #7280]
commento del 28/05/2014 ore 09:41:17
Quoto anch'io chi dice che sarebbe meno indulgente con i gestori dei locali. Senza nulla togliere alle difficoltà economiche ed organizzative a cui essi vanno incontro, spesso e volentieri un atteggiamento da parte loro che non facilita certo le cose è la mancanza di rispetto per chi hanno davanti. E ciò a prescindere dall'aspetto musicale o artistico, è una questione di rispetto umano. Io non sono certo un musicista navigato e con un'intensa attività live, ma raramente trovo gestori che ci tengono ad essere chiari e a rispettarti come persona e come co-gestore della serata, perché alla fine quello si è quando si va a suonare in un locale.
Rispondi
stà già succedendo...
di fender64 [user #14522]
commento del 28/05/2014 ore 10:36:38
E' da più di un anno che un locale vicino a casa mia non fà più suonare le bands!
Problemi di decibel..problemi di permessi...ora solo karaoke a volumi tombali...locale deserto...ora campa solo con le colazioni la mattina..la sera..deserto totale!!
Rispondi
Non si nomina la maledetta ...
di accio7 [user #17961]
commento del 28/05/2014 ore 12:11:16
Non si nomina la maledetta SIAE che, a mio avviso, è il più grande ostacolo alla musica dal vivo.
Rispondi
DJ & storiella
di Claes [user #29011]
commento del 28/05/2014 ore 12:45:56
Sarà stato 2001 o giù di lì: Kenneth Baker è il DJ #1 in Danimarca e mi invita a jammare: wow! Forte!! Mai provato!!! Arrivo col bagaglio e la chitarra era MIDI. Ma... ho scoperto che un DJ usa di continuo un pitch control e A=440 Hz non esiste - il pitch varia di continuo! Ben presto ho capito che era "mission impossible". Ero ridotto a qualche dive bombing e un assolo non era assolutamente possible. Gli ho ben presto dovuto dire che questo non funzìa e che mai deve invitare un chitarrista. Dunque, una avvertenza per voi...

Divertente: millisecondi prima di presentarmi mi dice "guarda Claes, quel tuo nome è un schifezza!!! Qual'è il tuo nome d'arte?". Ne ho dovuto inventare uno sul posto. Ho pensato al pezzo Blues/Rock "CC Rider" poi modificato in CC Ryder per iscritto, per credits.
Rispondi
C' è tuttavia un errore ...
di nopairbaby [user #40212]
commento del 28/05/2014 ore 13:49:58
C' è tuttavia un errore di fondo già nel titolo di quest' articolo: suoneranno solo i dj. I dj non suonano :PPPPPP gli si fa un complimento fin troppo grande e gratuito solo nell' utilizzare il termine suonare :PPPPP a parte ciò alla fine ragazzi miei chi è bravo davvero e vuole suonare riesce sempre e comunque a suonare da quello che io posso vedere. Forse se guardata da un punto di vista differente questa storia della sopraffazione dei dj nei confronti dei musicisti veri può risultare anche una cosa positiva, ossia solo i più bravi e quelli che live riescono a proporre un buon prodotto musicale serio ed efficacie riusciranno. Io sinceramente del fatto che il dj porti via posto al gruppetto di 50enni, (o altri non è che ce l ho con i 50 enni) che si improvvisano musicisti dell' ultima ora proponendo live nefandezze con performance atroci, sono solo contento. Che vengano fuori i professionisti, quelli bravi che è giusto che vengano pagati, e rimangano a casa i gruppi di strimpellatori amatoriali che si presentano live e non facendosi neanche pagare (ovvio che suonano!!!!) rovinano il mercato abbassando prezzi e soprattutto qualità del servizio. Detto ciò ben vengano i dj ma anche e soprattutto i professionisti seri che offrono (buona o cattiva musica quelli sono gusti) in modo efficace e professionale. I suonatori della strimpellata fatta mezz' ora prima di andare a pranzo dalla suocera che rimangano a casa..........
Rispondi
La musica elettronica
di controsuono [user #40880]
commento del 28/05/2014 ore 13:58:33
La musica creata digitalmente se non in qualche raro caso (ma coadiuvata da strumenti) è un vero e proprio insulto a chi suda per anni per imparare a suonare mediocremente uno strumento.
Musica senza anima, collage di sonorità, copia ed incolla di loop, fredda, non da spazio ad istinto ed improvvisazione, allo studio della musica. E' esattamente lo specchio della nostra epoca, apparenza che si spaccia peri originalità e "stile"..
Rispondi
Loggati per commentare

Re: La musica elettronica
di Grix [user #36841]
commento del 28/05/2014 ore 15:52:20
solo applausi!
Rispondi
Ormai suonano tutti.........
di distorto [user #28299]
commento del 28/05/2014 ore 15:02:12
Avete mai sentito parlare di campionati mondiali di air-guitar? Gente che si dimena a far finta di suonare, e altrettanti cazzoni che li stanno a guardare ed acclamare, roba da non credere ma purtroppo vera. Il problema è che ormai la massa è così abituata alla mediocrità, che non riesce invece ad apprezzare chi la vera musica la suona, la compone, la interpreta. Io ho rispetto per i DJ, ma bisogna fare distinzione, al 99% non sono musicisti è gente che seleziona, mixa i dischi e i più bravi riescono a far funzionare una serata, punto e basta!!!! Non suonano, ok? Questo non vuol dire che sono più o meno apprezzabili dei veri musicisti, fanno un' altra cosa, ed è sbagliato paragonare i Dj ai musicisti. Grazie
Rispondi
Cover bands vs DJs
di Claes [user #29011]
commento del 28/05/2014 ore 18:39:17
Sound DJ: cassa e synth basso enorme!!! Volume al massimo - e ovviamente da ballare. Specificato per quel pubblico. Non vi è alcuna performance. Il DJ bada ai dischi e non altro.

Cover bands: adoro fare versioni riarrangiate di roba da covers - qualsiasi genere è rokkettabile / transformabile in un pezzo col "vostro" sound. In questo caso, si può scegliere a piacere. È più difficile l'esser una band da covers di un solo cantante / gruppo - il pubblico si aspetta una esecuzione che sia al 99% di quella originale!

PS per Distorto === campionati mondiali di air-guitar === Potrei tentare le qualificazioni. Per cose da TV ho dovuto essere in playback ma anche "esagerare" certe volte per far scena! Sono ispirato da Pete Townshend... Se qualcuno mi chiede "cosa fai, cosa suoni?" lo spiego con air guitar e per adesso tutti hanno capito.
Rispondi
Altro da leggere
In video le rarità vintage del museo Martin Guitar
Manuale di sopravvivenza digitale
Go:Keys: tastiere Roland con suoni pro per chi inizia
Fundamental Ambient: riverbero sperimentale Walrus a prezzo budget
Theodore Standard: la Gibson perduta di Ted McCarty diventa realtà
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?
Massa, sustain, tono e altri animali fantastici
Ho rifatto la Harley (Benton ST-57DG)




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964