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Ritmica: terzine metallozze
Ritmica: terzine metallozze
di [user #35103] - pubblicato il

La ritmica è ingiustamente sottovalutata da troppi chitarristi. E' invece uno degli aspetti più importanti da coltivare per essere un musicista completo, credibile e, soprattutto, competitivo a livello professionale. Continuiamo a studiarla in un contesto decisamente heavy. Oggi ci metteremo alla prove con le terzine.
La ritmica è ingiustamente sottovalutata da troppi chitarristi.
E' invece uno degli aspetti più importanti da coltivare per essere un musicista completo, credibile e, soprattutto, competitivo a livello professionale.
Continuiamo a studiarla in un contesto decisamente heavy. Oggi ci metteremo alla prove con le terzine.

Per questa seconda lezione sulla chitarra ritmica metal, lavoreremo sempre su un’unica corda, la sesta, il E. Incentreremo tutta la nostra attenzione su una particolare figura ritmica: la terzina.
La terzina è una figura ritmica che creare qualche difficoltà a quasi tutti i musicisti che la approcciano per la prima volta. La si riesce magari a suonare spontaneamente, 
emulando un brano o un dato passaggio o lick . Ma quando si tratta di codificarla esattamente, leggerla o eseguirla con la piena consapevolezza ritmica e totale controllo, affiorano i problemi.
La difficoltà è scandire tre figure dove prima ne alloggiavano solo, due pronunciandole con la stessa durata, una uguale all’altra sul tempo. 
Mettiamoci al lavoro e per facilitarci la vita usiamo gli ottavi.
Un vecchio saggio suggerisce un trucchetto per iniziare a scandire bene questi tre ottavi terzinati.
Il segreto è trovare una parola che contenga tante sillabe quante sono le note che ci interessano. Prendiamo una parola con tre sillabe come “Na-po-li”; mettiamo il nostro metronomo a 60bpm e concentriamoci nello scandire Napoli su ogni quarto.
Ci ritroveremo automaticamente a scandire delle terzine! Infatti, se alla sillaba “Na” sostituiamo, per esempio “Do”, alla sillaba “Po” sostituiamo “Re” e al “Li” il “Mi” ci ritroveremo a scandire una terzina di ottavi crescente (Na-Po-Li=DO-RE-MI)

Ritmica: terzine metallozze

Ritmica: terzine metallozze

Il primo esercizio consiste nell’eseguire perfettamente queste terzine di crome sul tempo di 4/4. Mi raccomando: partiamo sempre da una velocità molto rilassata, per esempio 60 bpm per poi, raggiunta una buona esecuzione, aumentare di dieci tacche per volta.
Ritmica: terzine metallozze


Ora concentriamoci sulle pause. Ci impegneremo a imparare a gestirle all'interno della terzina. Le pause sono importantissime, sono musica! Sostituendo l'ultimo ottavo di ogni terzina con una pausa della sua stessa identica durata, ci ritroveremo a suonare la stessa figura ritmica, che però risulterà molto più “ritmata”!

Ritmica: terzine metallozze


Nel terzo esercizio, invece, sarà il primo ottavo a esser sostituito da una pausa della sua stessa durata.

Ritmica: terzine metallozze


Ritmica: terzine metallozze

O ancora, potremo sostituire il secondo ottavo

Ritmica: terzine metallozze


Una volta studiate queste ritmiche, il passo successivo sarà mescolarle a proprio piacimento. Di seguito, tre riff  veri e propri per mettere in pratica quanto studiato.

Ritmica: terzine metallozze


Ritmica: terzine metallozze


Ritmica: terzine metallozze


Combinazioni ritmiche come queste che costruiscono i tre riff proposti, sono vincolate alla figura della terzina, ma possono variare tantissimo a seconda della propria fantasia! Perciò, di pari passo, vi troverete mentre vi esercitate con la ritmica a comporre e scrivere idee vostre.
E poi dicono che studiare non serve...

Ritmica: terzine metallozze
lettori in cattedra
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Grazie Batman!!!!;))
di Chiodo utente non più registrato
commento del 07/06/2014 ore 15:31:11
Ottima lezione!!!La ritmica e' alla base di tutto sempre e comunque ..!!!
Rispondi
Re: Grazie Batman!!!!;))
di daniele bat [user #35103]
commento del 08/06/2014 ore 17:10:40
Prego!
Sono veramente felice di vedere che queste due lezioni sulla ritmica sono piaciute! :)
Rispondi
Chitarra ritmica
di maghero60 [user #38794]
commento del 07/06/2014 ore 15:45:55
Può sembrare un paradosso ma è molto più facile imparare la chitarra solista che quella ritmica. Ci sono tantissimi chitarristi in grado di fare assili stratosferici e velocissimi ma che non sono in grado di accompagnare una semplice canzonetta e se lo fanno sembrano dei principianti... Il senso del tempo è innato in ognuno di noi, musicista (forse meglio dire musicante) o no: se uno ce l'ha non gli sarà mai difficile suonare un riff o una semplice serie di accordi in qualunque pezzo musicale e lo saprà fare con la dovuta grazia in un susseguirsi di "piano e forte" come diceva Jimmy Page. Chi non sa "accompagnare" ma solo fare gli assoli è come un pasticcere che sa solo decorare una torta lasciando che siano altri a crearne l'impasto e il sapore.
Un caro saluto a tutti gli accordiani!
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Grazie dai metallozzi
di ciun [user #15167]
commento del 08/06/2014 ore 08:48:4
E un grazie dagli appassionati metallozzi, che hanno spesso fama di sperticarsi in parti soliste fini a se stesse. Ci sono tante, ma tante canzoni che hanno parti ritmiche di cui magari ti accorgi dopo una ventina di ascolti e mettendoci proprio il massimo dell'attenzione, che non riesci a dipanare subito e che se provi a suonarle esci di testa e a quel punto dici : cavolo, la ritmica di questa canzone è geniale e inizi a non sentire più gli assoli, ma ti viene la scimmia di fare la ritmica. Purtroppo i solisti sono più appariscenti e osannati dal pubblico ignorante, e a noi chitarristi apparire piace taaaaaaaaanto........
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Napoli, eh? Io ho sempre ...
di Capra_Poliuretanica utente non più registrato
commento del 08/06/2014 ore 11:09:00
Napoli, eh?
Io ho sempre usato VA-GI-NA! :-)
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Re: Napoli, eh? Io ho sempre ...
di daniele bat [user #35103]
commento del 08/06/2014 ore 17:14:45
...sono un gentiluomo :)
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Queste ritmiche sono veramente bestiali...con ...
di SuperAdrian76 utente non più registrato
commento del 08/06/2014 ore 14:59:24
Queste ritmiche sono veramente bestiali...con la stessa nota si possono creare dei riff fighissimi sfruttando pause ed accenti differenti.
Grazie per lo spunto!
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Re: Queste ritmiche sono veramente bestiali...con ...
di daniele bat [user #35103]
commento del 08/06/2014 ore 17:13:13
Infatti!
la cosa poi diventa ancora più "ingallante" quando si mescolano tra di loro varie figure ritmiche, se poi pensiamo che il tutto lo possiamo inserire su qualsiasi tipo di scala o accordo, ci ritroviamo davanti praticamente un numero infinito di strade!
..e la cosa mi ingalla tantissimo! :)

felice di esser stato utile!
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Re: Queste ritmiche sono veramente bestiali...con ...
di SuperAdrian76 utente non più registrato
commento del 08/06/2014 ore 17:25:35
Mi sembra un approccio un pò Meshuggahiano! Grazie, spero che farai altre lezioni sul tema, magari parlando anche dell'uso dei sedicesimi che sono senz'altro più tosti.
Ciao!
Rispondi
Re: Queste ritmiche sono veramente bestiali...con ...
di daniele bat [user #35103]
commento del 08/06/2014 ore 18:20:08
:) ammetto che i Meshuggah mi garbano parecchio!

ci stavo giusto pensando! ed è sicuramente una delle tante cose che mi son prefissato di fare!

a presto!

Ciao!
Rispondi
Ottimo, e poi ho notato ...
di George S.L.A [user #10210]
commento del 08/06/2014 ore 17:33:29
Ottimo, e poi ho notato che quando si migliora nella ritmica per accompagnamento si migliora anche nel solismo, in quanto si ha anche li' un maggiore senso ritmico!!
Alla prossima..
Rispondi
Re: Ottimo, e poi ho notato ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 10/06/2014 ore 00:16:51
Sacrosanto...
Rispondi
Questi esercizi mi ricordano qualcosa...
di marcocramf14 utente non più registrato
commento del 09/06/2014 ore 13:32:55
Proprio così, avendo fatto alcune lezioni di batteria,
noto una certa similitudine.
A me sono servite molto.
Rispondi
Re: Questi esercizi mi ricordano qualcosa...
di daniele bat [user #35103]
commento del 10/06/2014 ore 09:31:35
in realtà l'idea è nata proprio pensando alla chitarra come se fosse "una parte di una batteria", o meglio, come è già stato detto anche dai commenti precedenti, molto spesso i chitarristi (specie quelli alle prime armi) lavorano "esclusivamente di assoli", e poi sulle ritmiche cadono in depressione proprio perché magari non sono abituati a fare esercizi simili.
Quando ancora ero uno studente mi ricordo che un giorno mi misero davanti uno spartito (base) di batteria, e mi dissero di eseguirlo ritmicamente "mononota", rimasi sorpreso dall'efficacia dell'esercizio! E reputo che sia una parte fondamentale, ma non solo per i chitarristi, bensì per i musicisti in generale!
..Quindi senza tirarla troppo per le lunghe, hai visto giusto!
solo che questo è solo un primo passo, lentamente vorrei riuscire a integrare anche altri argomenti in modo da creare una visione un pò più completa (sempre in ambito metallozzo)

a presto! buona giornata! :)
Rispondi
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