VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Slide: lezione con un fanatico del suono
Slide: lezione con un fanatico del suono
di [user #116] - pubblicato il

Jimi Barbiani e la sua band sono in piena promozione del loro ultimo disco, Blue Slide. L'album è uscito per un'etichetta americana, Grooveyard Records, la stessa di Greg Kpch e Tony Spinner e Jimi, da mesi, lo sta promuovendo suonano in lungo e in largo per l'Europa. Ma siamo riusciti a convincere Jimi a trovare il tempo per tornare a insegnarci un po' di chitarra slide...
Jimi Barbiani e la sua band sono in piena promozione del loro ultimo disco, Blue side.
L'album è uscito per un'etichetta americana, Grooveyard Records, la stessa di Greg Koch e Tony Spinner e Jimi, da mesi, lo sta promuovendo suonano in lungo e in largo per l'Europa. 

Siamo però riusciti a convincere  Jimi a trovare il tempo per tornare a insegnarci un po' di chitarra slide. Dalle prossime settimane lo riavremo tra queste pagine per nuove interessanti lezioni di rock blues. Nel frattempo, abbiamo fatto con lui quattro chiacchiere da chitarristi...

Il tuo suono di chitarra è strepitoso, sempre: sia dal vivo come a SHG che sulle lezioni fatte per Accordo e su Blue Slide, il tuo ultimo disco.
E il suono, si sa, è nelle mani. Quindi possiamo prenderci la tua testata Plexi in cambio di un combo a transistor?
In USA dicono “Sounds good man”! Grazie mille.
Riguardo al suono sono un fanatico: ci ho lavorato molto e ricevo molti complimenti per il mio sound.
Quindi, riguardo al cambio Plexi per combo transistor, beh… ci devo pensare un po’!
Scherzi a parte, la risposta è decisamente no, perché mi rendo conto sempre di più di quanto le vecchie testate Marshall Plexi siano devastanti, sia in studio che live. E’ vero: il suono, come sanno tutti, arriva dall’anima ma per me, per farlo uscire, questa testata è fondamentale. Le Plexi hanno una dinamica e una headroom pazzesca. La mia è del 1969; il suono è sempre caldo e rotondo. Il rovescio della medaglia è che alla minima sbavatura non ti perdonano!

Slide: lezione con un fanatico del suono

E' vero che ti arrabbi quando ti dicono che hai il suono di Bonamassa?
In studio è successo recentemente. Durante le registrazioni avevo collegato una serie di testate, un bendiddio con Plexi originali, reissue e una JCM 800. Ho attaccato la Les Paul e iniziato a darci dentro con i suoni, cercando quello giusto per la sessione. D’un tratto, dalla regia è arrivato il fonico con i capelli dritti, strillando: “Jimi hai il suono di Bonamassa” e io “Nooooo: questo è il mio suonooooo” E tutti, fonico, assistenti e band, sono finiti a terra a ridere! E’ chiaro comunque che suonando lo stesso genere, appoggiandoci alla stessa abbinata Marshall e Les Paul il nostro suono sia un po’ simile ma… ragazzi, Bonamassa è un mostro! Ho aperto i suoi concerti due volte e credetemi che dopo il suo suondcheck è dura avere il fegato per attaccare il jack alla chitarra!

Che consiglio dai a un chitarrista eternamente insoddisfatto e ancora alla ricerca del suono giusto?
Il mio consiglio è di suonare con l’anima prima che con le dita. Poi bisogna riuscire a togliere sempre di più effetti e pedala, arrivando alla radice del suono così da essere il più personali possibile. Serve essere riconoscibili.

Raccontaci come sta andando il tuo nuovo disco,  Blue Slide...
Hai un'etichetta americana e la distribuzione è mondiale...
Riuscire ad avere un’etichetta USA come la Grooveyard Records dove ci sono nomi come Tony Spinner e Greg Koch è una grande soddisfazione: ci offre enorme visibilità ed è un ottimo biglietto da visita. La novità è che ora abbiamo anche un distributore Giapponese interessato al CD… vediamo che succede. In ogni caso, sono felicissimo!
Stiamo spedendo il disco in tutto il mondo a persone che ci contattano direttamente sul sito per acquistarlo (cosa che potete fare anche voi ovviamente www.jimibarbianiband.com). Niente può farti sentire più realizzato come musicista.
Per chi ama e suona musica come la mia, l’America resta un riferimento. E finalmente posso dire che la Jimi Barbiani Band è sbarcata negli States col sound,con l’anima e con un disco che ci rappresenta al meglio, Blue Slide.


Cosa rende a tuo parere, speciale il tuo disco?
Ho lavorato molto alla cura del songwriting; non volevo fare il disco di un chitarrista ma, semplicemente, un disco di Rock-Blues”. Nel farlo volevo che ci fosse la Jimi Barbiani Band affiancata dai vari Special Guest che ho conosciuto durante il mio percorso musicale. 

Mi sembra di capire che suoni più all'estero che in Italia. Come vivi questa cosa?
In effetti è così. Quest’anno abbiamo già fatto tre tour in Austria e Germania dove ci divertiamo moltissimo. Ci sono bei club e bella gente che ama questa musica: così, quando riesci a farti voler bene il gioco è fatto e ti richiamano sempre! Spesso suoniamo in una formazione in power trio, concerti anche di tre ore e mezza dove tutti ballano e, addirittura hanno anche la forza di chiederti i bis: uno spasso! C’è Gianluca Zavan che è un trascinatore a cui piace divertirsi e io gli vado dietro come un bambino… anche se il bambino è lui che ha 22 anni! Daniele Vicario, basso e voce, invece è una sicurezza su e giù dal palco.

Slide: lezione con un fanatico del suono

La performance di Johnny Neel nel tuo disco è da peli dritti...
Ho conosciuto Johnny Neel nel 2002 a Nashville dove abbiamo registrato dei brani insieme nel suo studio di registrazione. Johnny che ci tengo a ricordare che ha suonato con Allman Brothers Band e Gov’t Mule, è il musicista più talentuoso con cui io abbia mai suonato e in questo disco il suo contributo è, effettivamente, enorme.

Hai messo gli occhi e la mani su qualche chitarra interessante ultimamente?
Nel disco ho usato una Fender Telecaster reissue, per rompere l’egemonia Gibson. Mi è piaciuta molto e voglio averne una.

Tra tutti questi impegni, quando troverai il tempo per tornare tra queste pagine a insegnarci un po' di chitarra slide?
Molto prima di quanto possiate immaginare. Tenete d'occhio le pagine di Didattica. Sarà un'estate calda!


interviste jimi barbiani
Mostra commenti     7
Altro da leggere
Phil X e l’accordatura “Bouzouki” che stravolge il tuo sound
Cornerstone con Jack Griffiths: "Il boutique è carattere, non componenti NOS"
Rosaire Riccobono: la versatilità è un investimento sulla passione per la musica
Pete Townshend e la sua prima chitarra “da metallaro”
Hammett: “la gente non ricorderà gli assolo” ma Angel Vivaldi non ci sta
Drigo, gli spippolatori e i pedali senza manopole
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?
Massa, sustain, tono e altri animali fantastici
Ho rifatto la Harley (Benton ST-57DG)




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964