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Quello che non sapevi sul Pandora Stomp e Mini
Quello che non sapevi sul Pandora Stomp e Mini
di [user #31823] - pubblicato il

I multieffetto Korg Pandora Mini e Stomp, la sua controparte a pedale, celano delle funzionalità poco note ai più. La possibilità di automatizzare cambi preset e modifiche ai suoni permette di abbattere tutti i limiti legati alla mancanza di switch dedicati e pedali d'espressione.
I multieffetto Korg Pandora Mini e Stomp, la sua controparte a pedale, celano delle funzionalità poco note ai più. La possibilità di automatizzare cambi preset e modifiche ai suoni permette di abbattere tutti i limiti legati alla mancanza di switch dedicati e pedali d'espressione.

I multieffetto in formato stompbox stanno avendo una buona diffusione perché racchiudono intere catene di effetti in spazi ridotti. La comodità è quella di avere il minimo ingombro e facilità di trasporto. Voglio parlarvi di due prodotti di casa Korg, anche se conosciuti: il Pandora Mini e la sua versione Stomp. Anche se del pedale si è già parlato in questo articolo, aggiungerò qualcosa che non è stata scritta da nessuna parte.

Il Mini non è un vero e proprio stompbox come il fratello maggiore, bensì la versione identica racchiusa in un altro tipo di involucro tascabile. Infatti ha gli stessi effetti e ritmi, stesso motore interno. Le differenze consistono nel corpo in plastica più delicato, nella forma geometrica e nella mancanza del display esterno dedicato all’accordatore, nonché nella mancanza del pulsante switch in metallo. È più adatto all’uso "da tavolo" oppure appeso alla cintura.
Avendo l’identica elettronica interna, ambedue utilizzano lo stesso software e driver scaricabili dal sito Korg, per poterli gestire comodamente dal computer. Infatti l’utilizzo manuale non è semplice, soprattutto all’inizio, ma se lo si interfaccia al PC con un cavetto da USB a USB mini (non compreso nella confezione ma dal costo irrisorio di circa cinque euro e acquistabile in qualsiasi negozio di elettronica) l’uso diventa molto semplice.
I prezzi attuali del multieffetto sono di circa 80 euro per il Mini e più o meno 145 per lo Stomp.

Quello che non sapevi sul Pandora Stomp e Mini

Quest’ultimo è molto robusto, ha un corpo solido dal peso significativo per un oggetto delle dimensioni di un pedalino, con lo switch in metallo anch’esso di tutto rispetto. In poche parole è ben concepito per essere utilizzato coi piedi senza nessun problema.
La qualità dei suoni l’ho trovata non eccezionale ma sufficientemente buona, anche se all’inizio ero un po’ titubante, perché ascoltandoli risulta evidente un certo fruscio di fondo che accompagna ciò che si suona e scompare appena si smette.
In sostanza, questa macchina genera un certo livello di rumore digitale insieme al segnale utile che, però, quando si creano i suoni da zero con l’apposito software, si riesce a gestire meglio. Sembra comunque scomparire del tutto se suoniamo insieme ai ritmi interni, sicuramente perché questi hanno un livello d’uscita considerevole. A mio avviso, Korg avrebbe potuto migliorare questa cosa, che considero una prima pecca. La prossima la vedremo tra poco.
Riguardo agli effetti, basti sapere che ce ne sono parecchi e, come tutte le macchine di questo tipo, alcuni possono piacere, altri meno. Comunque si possono creare, salvare e richiamare.
Interessanti anche l’ingresso ausiliario per riprodurre brani esterni con la possibilità di regolare il pitch in più o in meno di un’ottava, un bell’accordatore con apposito display molto visibile e gradevole, l’uscita per la cuffia con la regolazione del volume, tra l’altro abbastanza potente, la possibilità di alimentarlo con pila da 9V (compresa nella confezione), con alimentatore (non compreso) o tramite USB.
I lati negativi, se possiamo definirli così, sono un manuale minuscolo in tutte le lingue possibili furochè l’italiano, scritto con caratteri piccoli per cui è meglio scaricarlo dal sito in PDF, il display principale, che avrei preferito più grande ma che ha di positivo una retroilluminazione più che sufficiente e, in ultimo, la mancanza di un secondo pulsante switch per tornare indietro ai suoni precedenti. Comunque la gestibilità rimane buona.

Quello che non sapevi sul Pandora Stomp e Mini

Vengo al punto per me importante, che risponde a una questione che alcuni utenti sollevarono nella precedente recensione riguardo al MIDI. Dicevano, giustamente, che il controllo del Pandora via MIDI sarebbe stato una buona cosa, non sapendo che in realtà è presente!
Personalmente preferisco i multieffetti nei quali c’è il MIDI, perché ho dimestichezza con questo protocollo e in passato ho fatto degli studi in proposito e l’ho sempre utilizzato. In genere lo uso sia per programmare le mie basi sia per cambiare in automatico i programmi dei suoni tramite sequencer, programmando una o più tracce dedicate al multieffetto in uso e inserite nei brani che mi interessa suonare.
È molto comodo, perché nel momento in cui è previsto il cambio del suono pre-programmato o una qualunque sua variazione possibile, il sequencer invia al multieffetto i dati MIDI per "dirgli" ciò che dovrà fare. In questo modo si evita di dover stare sempre a pestare pedaliere e quant’altro per cambiare i suoni e ci si potrà concentrare di più su ciò che si sta suonando.
Normalmente i dati vengono trasmessi e ricevuti attraverso le prese e spinotti standard DIN a cinque poli. Al giorno d’oggi sta prendendo sempre più piede una soluzione tecnica diversa e molto interessante, una vera evoluzione. I dati, infatti, vengono trasmessi e/o ricevuti tramite USB e non più con il cinque poli. Senza entrare nel dettaglio tecnico, basti sapere che con l’USB sono più veloci che col vecchio sistema e si abbattono di parecchio certe latenze.
Nel caso dei nostri Stomp e Mini, si installano i driver USB/MIDI scaricabili dal sito Korg, che li fanno comunicare con l’apposito software di gestione dei suoni come se fossero collegati alle vecchie prese a cinque poli. Prima di comprare lo Stomp ho scaricato e installato sia i driver sia il software per fare alcune prove, con le quali ho constatato che col sequencer che normalmente uso, un vecchio ma efficace e sempre attuale Yamaha XG Works, i dati MIDI vengono trasmessi e ricevuti. In effetti, dopo l’acquisto e il collegamento dello Stomp, i fatti mi hanno dato ragione. In particolare lo Stomp e il Mini comunicano con dati di program change e sysex, cioè dati esclusivi di sistema. Riguardo ai dati di control change, poiché sono 128, è un po’ dispersivo in termini di tempo provarli tutti, anche perché i valori per ognuno sono i canonici 0 – 127 se non si considerano MSB e LSB, per cui sarebbe un bel da fare. L’unico che ho provato con successo è il control change 7, cioè quello del volume, che è utilizzato su parecchie macchine MIDI. Infatti funziona e regola il volume d’uscita dello Stomp ma, soprattutto, non avendo una carta di implementazione MIDI, quella che accompagna tutti i dispositivi che utilizzano questo protocollo e che riporta tutti i dati che possono trasmettere e ricevere, mi è servito per avere la conferma che sono implementati anche i control. A titolo informativo, il Pandora riceve e trasmette sul canale MIDI numero 1.

Quello che non sapevi sul Pandora Stomp e Mini

Ho spedito già da tempo una mail a Korg in cui ho richiesto la carta di implementazione di questo dispositivo. Non ho ancora ricevuto risposta, chissà...
Reputo la sua mancanza una grave disattenzione da parte loro e questa è la pecca numero due, così come la mancanza di informazione per l’utente, il quale non viene messo a conoscenza della capacità di questo aggeggio di poter essere comandato tramite sequencer MIDI, in quanto questa informazione non c’è nemmeno sul manuale. Tanto per completare il discorso, ho provato tramite un thruway software a collegare virtualmente la mia pedaliera di controllo MIDI Roland FC200 alla porta dello Stomp e funziona alla grande, cioè tramite FC200 posso cambiare i suoni dello Stomp. Tra l’altro, che lo si comandi da pedaliera esterna o da sequencer, i cambi sono immediati e non presentano nessuna latenza, caratteristica molto importante per chi suona dal vivo.
Per concludere questo mio discorso sperando che possa servire a qualcuno, riassumo in sintesi ciò che ho riscontrato di positivo e negativo riguardo al Pandora.

Lati positivi
Robustezza, parecchi effetti, software gratuito per gestirlo dal computer, possibilità di alimentarlo in diversi modi, estremamente portatile, buon accordatore con ottimo display dedicato, un centinaio di ritmi interni molto utili per studiare, ingresso ausiliario con regolazione del pitch, uscita stereo per la cuffia con regolazione del volume, capacità di essere comandato in remoto da sequencer via MIDI tramite USB in modo da non dover acquistare un’interfaccia MIDI dedicata e prezzo comunque contenuto in rapporto alle funzioni.

Lati negativi
Utilizzo non facile senza software, display principale leggermente piccolo, manuale minuscolo scritto in caratteri microscopici e senza lingua italiana, funzionalità MIDI non menzionate e mancanza della relativa carta di implementazione anch'essa non menzionata, rumore digitale di fondo un po’ accentuato e a volte fastidioso.

Quello che non sapevi sul Pandora Stomp e Mini
effetti e processori korg pandora mini pandora stomp
Link utili
Korg Pandora Stomp
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