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Il lead fatto semplice: DOD Overdrive Preamp 250
Il lead fatto semplice: DOD Overdrive Preamp 250
di [user #17844] - pubblicato il

Immediato, semplice eppure versatile, il DOD 250 ha segnato i suoni solistici di un'epoca. La riedizione presentata per il nuovo millennio provvede ad aggiornare la dotazione tecnica del pedale ma promette di conservarne la timbrica. Abbiamo voluto metterlo alla prova per assaggiarne la pasta.
Immediato, semplice eppure versatile, il DOD 250 ha segnato i suoni solistici di un'epoca. La riedizione presentata per il nuovo millennio provvede ad aggiornare la dotazione tecnica del pedale ma promette di conservarne la timbrica. Abbiamo voluto metterlo alla prova per assaggiarne la pasta.

Dagli anni '70, il nome del DOD Overdrive Preamp 250 è legato a doppio filo con i sound signature di molti guitar hero. L'assenza del pedale dagli scaffali si è fatta sentire, e molti appassionati si sono avventurati alla ricerca di usati d'epoca, circuiti originali tutt'ora reperibili a prezzi ragionevoli ma, secondo alcuni, irrimediabilmente carenti di determinati aspetti ritenuti fondamentali per il musicista moderno.
DigiTech, ora proprietaria del marchio DOD, ha deciso di recuperare il progetto originale, rivederlo per gli standard attuali e rilanciarlo sul mercato in grande stile. E, va detto, lo stile DOD c'è tutto.

Il 250 è riproposto in una livrea gialla brillantinata che urla "rock!" e con tutte le grafiche ispirate al modello originale, che specificano "classic… rock!".
Una prima occhiata al pedale fa subito notare una nuova caratteristica, piccola solo nelle dimensioni: un LED è ora sullo chassis per rendere finalmente ben chiaro quando il pedale è in funzione e quando è in bypass. A questo proposito, ecco la seconda novità introdotta con l'aggiornamento per gli anni 2000: il DOD è ora provvisto di switch true bypass, che prende il posto del vecchio buffer per rispettare al meglio il tono originale dello strumento quando non attivo.

Facile e diretto, il pedale permette di entrare subito in confidenza grazie alla presenza di due soli controlli: Level per il volume e Gain per il livello di saturazione.
Se da una parte la scelta può apparire limitante, diventa chiara una volta compresa la natura dell'Overdrive Preamp.
Anche qui, il passo è breve: il pedale non è altro che un overdrive e un preamplificatore, trasparente e lineare, senza la pretesa né la voglia di colorare il suono in maniera importante, ma piuttosto riservandosi di spingere un amplificatore per un incremento in termini di volume, di "ciccia" o anche di saturazione.

Quando un effetto promette di rispettare il sound che gli si dà in pasto, è importante soffermarsi un attimo sul resto della strumentazione in ballo. Collegata al DOD messo a disposizione per il test dal Centro Chitarre di Napoli, c'è la splendida Fender Stratocaster Custom Shop di Ciro Manna. All'altro capo, un Multiamp offerto da DV Mark è impostato con una simulazione in stile Fender. Il livello del preamplificatore è piuttosto in alto, così da ridurre l'headroom residua e riuscire a fargli superare facilmente la soglia di breakup con il pedale.


Una volta attivato l'overdrive e notata la stilosa luce blu del LED, il primo impatto è quello di una buona trasparenza sonora. Con livelli più bassi di gain, il suono resta pressoché pulito e acquisisce solo pochi punti di sustain.
Le differenze diventano più sostanziose quando ci si avvicina a metà corsa del drive. La saturazione ottenuta è comunque moderata, sufficiente a sporcare qualche accordo ma ancora abbastanza rarefatta da rispettare pienamente l'attacco delle note e la loro definizione. Il sustain, nel frattempo, cresce in maniera più importante e rende il tono della Strat ideale per una escursione solistica nel blues.

Alzando ancora il Gain, l'amplificatore comincia a sentirsi sotto sforzo. Se resta ancora un po' di spazio per il naturale incremento di volume, potrebbe essere necessario abbassare un pizzico il Level per conservare gli equilibri.
L'attacco delle note è ora meno scoppiettante, si ispessisce e ci si trova tranquillamente in territori rock.
A questo punto, però, la pasta sonora cambia sensibilmente. Un tono leggermente zanzaroso riporta alla memoria certi fuzz stile vintage, il suono si fa frizzante, le armoniche arrivano a profusione e i medi cominciano a fare capolino rendendo chiaro che, in questa configurazione, il ruolo del 250 è quello di un perfetto canale lead.
Siamo su una Stratocaster, ma le vibrazioni lasciano immaginare che un paio di humbucker avrebbero generato senza problemi un timbro compatto, liquido, carico di sustain e con quell'equalizzazione solo un minimo a campana utile a confrontarsi con buona parte del repertorio classic rock.

Il lead fatto semplice: DOD Overdrive Preamp 250

Il timbro squillante che ne deriva, tuttavia, potrebbe non essere per tutti i gusti. La Stratocaster di Ciro è caratterizzata da un suono piuttosto caldo per la categoria, eppure in alcuni passaggi è possibile sentire il serio bisogno di attenuare gli acuti. Con un modello dalla voce più aperta, probabilmente la mancanza di un'equalizzazione a bordo avrebbe fatto seriamente sentire il suo peso.
La reattività del pedale resta comunque buona e basta chiudere i toni dalla chitarra per ritrovarsi con un suono più cremoso e smussato, così come basta un colpo al volume per tornare clean - o quasi - anche partendo dai settaggi più estremi. Chiaramente, barcamenarsi tra le manopole della chitarra e lo switch del pedale per trovare ogni volta il giusto equilibrio sonoro non è l'ideale.

Come ogni progetto con qualche anno sulle spalle, anche il DOD 250 mostra i suoi limiti. È un pedale d'impatto, con un tempo d'apprendimento pari a zero prima di afferrarne l'utilizzo. Il prezzo, che si aggira intorno ai 90 euro, appare adeguato considerate la trasparenza timbrica e la solidità costruttiva di tutto rispetto, garantita dalla manifattura DigiTech. Tuttavia, tra un LED e un true bypass, avrebbe potuto far comodo trovare un controllo di tono, ma forse allora il nuovo 250 non sarebbe più stato quel famoso Overdrive Preamp che tanti chitarristi ha saputo conquistare.

Per il test è stato utilizzato un DV Mark Multiamp. L'amplificatore ci ha colpito per la qualità dell'audio e la risposta dinamica, e abbiamo scelto di adottarlo come banco di prova per le future recensioni insieme a Ciro Manna. Ciò garantirà una maggiore uniformità tra i test e permetterà agli Accordiani di confrontare strumenti diversi su un suono di base simile, eliminando le variabili introdotte dall'utilizzo di amplificatori, casse o microfoni differenti.
Clicca qui per la recensione del Multiamp.


Il lead fatto semplice: DOD Overdrive Preamp 250
dod effetti e processori overdrive preamp 250
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Secondo me............
di distorto [user #28299]
commento del 23/10/2014 ore 12:39:2
il multiamp, per le mie orecchie suona male quando è accoppiato con pedali overdrive, lo sento freddo, acido, poco fluido. Credo che i pedali provati in questo modo non esprimano tutto il loro potenziale. Possibile che non riuscite a provare tutto questo ben di Dio, con normali amplificatori valvolari? Il 99% percento degli accordiani vorrebbe questa semplice richiesta! Capisco i doscorsi di endorser da parte dell'ottimo Ciro Manna, però credo che i test fatti così penalizzano proprio i prodotti che state testando. In ogni caso vi ringrazio e mi auguro che la mia proposta non rimanga sottovalutata.
Rispondi
Re: Secondo me............
di claude77 [user #35724]
commento del 23/10/2014 ore 14:53:0
Quoto alla grande.
Questi test sono sempre accoppiati con questo multiamp che a me non piace e soprattutto non è fedele rispetto a quale sarebbe la resa su un valvolare vero.
Ci mettiamo una fender custom shop strafiga e non un vero valvolare?
Mi sembra assurdo.
Rispondi
Re: Secondo me............
di marcomo utente non più registrato
commento del 23/10/2014 ore 16:24:22
perfettamente d'accordo...
tra l'altro DV mark non fa mica solo il multiamp ma anche altri amplificatori valvolari con cui si sa che tradizionalmente i pedali vanno a nozze....se proprio vogliono mantenere il rapporto di endorser...

Per me non ha senso provare un pedale su un emulatore digitale...

why???
Rispondi
Re: Secondo me............
di roccog [user #30468]
commento del 24/10/2014 ore 10:17:18
...sono solo pippone.
Oramai queste macchine suonano da paura.
E con tutta probabilità un ampli valvolare vero se non microfono e ripreso a dovere suona moooolto peggio di uno di questi giocattolini in diretta!

Sono solo suggestioni.


Rispondi
Re: Secondo me............
di marcomo utente non più registrato
commento del 24/10/2014 ore 10:35:3
permettimi di dissentire....
Solamente perchè una valvola ha uno swing di tensione molto maggiore di un qualunque AD/DA che pilota o è pilotato da un processore.... dato che le tensionidi alimentatore sono maggiori..
In aggiunta un amplificatore a valvole ha un trasformatore d'uscita che oltre ad avere la sua corrente di segnale ha pure la corrente autoindotta (leggasi botta) che si traduce in un volume aggiuntivo...va da se che se pompi su una valvola un segnale più grosso senti fisicamente degli effetti che qui NON puoi sentire....

Ergo i simulatori possono suonare benissimo questo non lo metto in discussione... e non metto in discussione il fatto che il multiamp sia una bella macchina...

Metto completamente indiscussione invece il valore della prova basandomi sia su opinioni personali che su parametri fisicamente misurabili....

I'm sorry.

marco.
Rispondi
Re: Secondo me............
di roccog [user #30468]
commento del 24/10/2014 ore 12:06:45
Scusami: ma guarda che si suona con le dita, con il cuore e non con "parametri fisicamente misurabili".

Questi aggeggi oramai vanno daddio. Anzi (piccoli locali, studio, home studio, produzioni...) oramai reggono il passo con gli ampli vecchi e valvola. Anzi ti fanno risparmiare tempo e fatica.
Ed è quello che sento dire da tanti professionisti.

Io sono un amatore ma ho la serenità di credere a quello che sento dire da tanta gente che suona sul serio e per lavoro.
Credo che molti di voi che commentano siano semplici appassionati come me. Magari se ne intendono di elettronica. E se il test fosse stato fatto con un marshall in bella vista ma il Dvmark che suona dietro a tradimento ora sarebbero qui a scrivere: "Ahhhhh...il bel suono di una volta!"
Rispondi
Re: Secondo me............
di marcomo utente non più registrato
commento del 24/10/2014 ore 12:24:52
No oggettivamente non è proprio cosi...
Io purtroppo o per fortuna dipende dai pdv un po di elettronica ne mastico quotidianamente...
sicuramente si suona con le dita e il cuore ma comunque certi effetti li puoi sentire tenendo conto della "fisicità" di quello che suoni...L'elettronica è una scienza l'audio pure e non si può sempre banalizzare...

In sostanza quello che cerco di dire è che ogni cosa ha il suo contesto...e certe cose stonano o comunque non ha senso che siano abbinate con altre che fisicamente non sono state progettate per quello...che ne so non ha senso mettere un motore di una ferrari in una 500 vecchio stile...
Stessa cosa per valvole e pedali.
Prima nasce la valvola...e per farla lavorare in un certo modo (nel campo chitarristico) vennero inventati i pedali per aumentare il segnale della chitarra e far in modo che la valvola lavorasse in un certo modo...
Tradizionalmente questo si è mantenuto fino ai giorni nostri evolvendosi e affiancandosi ad altre tecnologie che hanno altre applicazioni e parametri...

Sul fatto che poi un pod in registrazione (fatta con una USB) possa pure suonare meglio gi un ampli microfonato posso anche essere d'accordo, ovviamente la demo deve essere registrata sempre tenendo conto della fisicità di cui ti parlavo prima.

regards,

M.
Rispondi
Re: Secondo me............
di distorto [user #28299]
commento del 24/10/2014 ore 14:51:37
Caro Sig.Pippone, non credo proprio che quando Quaini prova i pedali con i suoi ampli valvolari i suoni che ottiene abbiamo qualcosa da invidiare alle macchine digitali, e credimi non è suggestione. Prova a suonare ad alto volume un buon valvolare e poi passa a qualsiasi aggieggio digitale, la differenza la noterai sicuramente, se non la noti, beh........ mi sa che le pippe te le fai te. IL 99% dei chitarristi professionisti riconosce l'utilità del digitale, il 100% ha dichiarato comunque che suonare con un vero ampli è tutta un'altra storia. Libero di pipparti sempre e comunque.
Rispondi
Re: Secondo me............
di Biglia [user #34700]
commento del 23/10/2014 ore 19:14:09
E' stata la prima cosa a cui ho pensato appena ho visto il video..
Completamente d'accordo.
Rispondi
Non voglio essere polemico, ma ...
di leopardave [user #24680]
commento del 23/10/2014 ore 16:03:09
Non voglio essere polemico, ma sono d'accordo!
Rispondi
Perché non le valvole
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 23/10/2014 ore 17:03:58
Il Multiamp è stato scelto proprio per la sua purezza sonora e la capacità che ha di "digerire" i pedali in maniera molto naturale.
La scelta non è dovuta a motivi di endorsement in quanto è vero che Ciro è un artista DV Mark, ma la stessa DV Mark produce anche degli ottimi valvolari, non è quindi un "vorrei ma non posso".
Abbiamo invece deciso di adoperare un simulatore a stato solido (di qualità, è bene sottolinearlo) per offrire dei suoni sempre precisi, "esatti", confrontabili tra le varie prove. Cosa che sarebbe impossibile con un'attrezzatura fisica e un ampli valvolare.

Bisogna ricordare infine che un suono ascoltato da un banco di missaggio o da un disco è profondamente diverso da quello che si sente dal vivo davanti all'ampli. Il Multiamp fa proprio questo, ti fa ascoltare il suono finito: se microfonassimo dal vero la strumentazione che andiamo a simulare col Multiamp, sono certo che il risultato sarebbe estremamente simile.
In ogni caso, ci sarà senz'altro occasione di mettere alla prova anche questa dichiarazione.
Rispondi
Re: Perché non le valvole
di distorto [user #28299]
commento del 23/10/2014 ore 17:20:38
Ciao Pietro, hai sicuramente argomentato in modo più che esauriente la scelta di utilizzare il dv multiamp, però credo che tu sia il primo a capire che l'accordiano medio, generalmente è allergico a tutto ciò che è digitale o a transistor, di questo ne sono convinto, e quindi, in qualche modo i test qui proposti rischierebbero di aver meno appeal per gli utenti stessi.
Grazie sempre e comunque.
Rispondi
idem...
di sibor [user #11654]
commento del 23/10/2014 ore 17:12:18
come sopra, proprio perche ora si parlera' del multiamp e non del Dod oggetto dell'articolo... simulate un Fender? Bene prendetene uno vero ed usate sempre quello in futuro...
Rispondi
Re: idem...
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 23/10/2014 ore 17:22:0
Siamo ancora in fase di fine tuning. Lo scopo finale è offrire prove dettagliate in cui sentire ogni pedale e chitarra in azione sugli standard dell'amplificazione (Fender, Vox, Marshal...). Allestire uno studio del genere con strumenti reali sarebbe impossibile.

In questo modo ognuno potrà farsi un'idea di come potrebbe reagire quello strumento con il proprio rig e di come reagirebbero tutti gli altri strumenti testati con la stessa metodologia.
Questo, fermo restando che l'unico modo per comprendere a pieno uno strumento è provarlo di persona, e parlare di cose come dinamica e risposta di un amplificatore attraverso un video su YouTube non ha molto senso a prescindere.
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A me il multiamp va ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 23/10/2014 ore 19:00:29
A me il multiamp va benissimo, ma se posso permettermi solo un suggerimento piccolo piccolo, non sarebbe meglio affiancare ad una chitarra con i singlecoil anche una con gli humbucker? Immagino si tratterebbe di allungare un pochino il video, che rimarrebbe comunque breve!? In ogni caso grazie per il lavoro svolto! Ah, a me sto DOD piace,semplice, immediato e senza fronzoli.
Rispondi
Re: A me il multiamp va ...
di irby [user #32243]
commento del 23/10/2014 ore 21:04:45
Non entro in merito al multiamp si o no, anche se sono un appassionato di valvole e non sono particolarmente attratto daquesta digitalizzazione con i vari simulatori, profilatori, ecc...
Mi baso solo su quello che sento, e senza remore dico che proprio non mi piace, acido e senza carattere.
Potrebbe essere lo stesso su un Marshall d'annata, come su un Bassman, come su un Hiwatt e qualunque ampli Boutique (anche se nutro qualche dubbio). Chissà!!!


Rispondi
W LA VALVOLA
di raffagiano [user #17108]
commento del 24/10/2014 ore 07:19:56
concordo: basta UN ampli valvolare per dare un'idea di massima, poi sta ad ognuno documentarsi e provare a vedere come suona sul suo

Al massimo provarlo con due chitarre, una Fender style e l' altra più gibsoniana
Rispondi
eppure...
di adsl36 utente non più registrato
commento del 24/10/2014 ore 10:02:58
...se ne sentono parecchi di pedali e pedalini ma alla fine vorrei capire cosa c'è di nuovo o in più ad esempio in questo. è un overdrive...e basta.i circuiti, gira e rigira, sono sempre quelli. non ha comunque nulla di più di molti altri anche se il suono è "normale", cioè non brutto...
Rispondi
Purtroppo è OGGETTIVO....
di seiellesei [user #11301]
commento del 28/02/2015 ore 14:56:14
Appena viene alzato il gain nel video si percepisce immediatamente la freddezza e la non fluidità di utilizzare un clipping ad operazionali su un amplificatore non valvolare... come è già stato detto da altri si percepisce subito.
Sarà che io sono abituato "male" ma purtroppo questo lato negativo lo si percepisce parecchio parecchio bene!
.... peccato!
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