di redazione [user #116] - pubblicato il 09 luglio 2014 ore 12:00
In questa lezione esclusiva, Eric Johnson spiega, nota dopo nota, come costruire quegli accordi celestiali, ricchi e complessi, vero marchio di fabbrica dei suoi arrangiamenti e del suo playing. Pura magia.
Johnson esordisce dicendo che di solito ama costruire e sviluppare a orecchio la maggior parte dei suoi accordi. Pur partendo dalla consapevolezza delle note che è possibile aggiungere a un accordo (cita la nona, la quinta bemolle, la sesta), il chitarrista spiega che spesso il suo sistema preferito è semplicemente sperimentare: partire da un semplice accordo e modificarlo creando degli spostamenti o inserendo delle aggiunte che ne arricchiscono la natura.
Eric Johnson parte da un semplicissimo accordo di E maggiore, formato da E, G# e B rispettivamente Tonica, terza e quinta giusta.
Prendiamolo anche sullo spartito per capire e visualizzare la disposizione delle note.
Nel primo passaggio Johnson alza la nota di E, la tonica presa al secondo tasto sulla corda di D, raggiungendo un F#, nona dell’accordo. Per tanto non rinuncia a nessuno dei tre gradi dell’accordo. Ne sostituisce un doppione, la tonica, con la nona F# e ottiene un Eadd9.
Osserviamo sempre la disposizione degli intervalli sullo spartito.
Continuando con questo sistema, il chitarrista aggiunge anche la settima maggiore, il D#, preso al quarto tasto sulla corda di B.
Anche in questo caso Johnson non rinuncia a nessuna nota dell’accordo ma sostituisce la quinta B, già presente al secondo tasto sulla corda di A, con la settima.
L’accordo ottenuto è un E Maj9.
Johnson non si ferma e questa volta aggiunge una sesta maggiore, il C# preso al quarto tasto sulla corda di A.
Per suonare la sesta, Eric alza di un tono la quinta B. L’Accordo sarà un E Maj9 add13.
Con lo stesso principio, il chitarrista interviene su un accordo di C#m formato da C#, E, G# : Tonica, terza minore e quinta giusta.
Come nel caso del E appena studiato, la prima modifica consiste nell’aggiungere la nona, il D#. Otteniamo un C#m add 9
Questa la diteggiatura.
Quindi, la terza minore è sostituita con una quarta giusta. Al posto del E Johnson suona un F# e l’accordo perde la sua natura minore e diventa sospeso.
Ora l’accordo è un C#sus4 add9.
Nell'elaborazione di accordi complessi, piuttosto che elaborare ex novo voicing originali, l'idea di Eric Johnson pare quella di partire da diteggiature semplici che già si conoscono e che ci permettano di avere la totale consapevolezza delle mutazioni armoniche che investono l'accordo. Movimenti, spostamenti e aggiunte che trasformano, come nel caso di questa lezione, due normalissimi accordi in sofisticatissimi strumenti armonici.
P.S. Alzi la mano chi in questo momento si sta chiedendo quanto diavolo siano lunghe le dita di Eric Johnson...