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Tre in uno: session man, solista e didatta
Tre in uno: session man, solista e didatta
di [user #116] - pubblicato il

Si può in una sola vita essere il chitarrista di Amici e allo stesso tempo fare un disco da virtuosi della fusion con Guthrie Govan e Paul Gilbert? A quanto pare sì e anzi, con un po' di impegno, si riesce persino a trovare il tempo per tenere qualche lezione di chitarra. La parola a Ciro Manna, nuovo insegnante nella nostra Didattica.
Si può in una sola vita essere il chitarrista di Amici e allo stesso tempo fare un disco da virtuosi della fusion con Guthrie Govan e Paul Gilbert? A quanto pare sì e anzi, con un po' di impegno, si riesce persino a trovare il tempo per tenere qualche lezione di chitarra, ad altissimo livello. La parola a Ciro Manna, protagonista di questa scintillante e poliedrica attività professionale e da questo mese, nuovo insegnante nella nostra Didattica.

Quando hai iniziato a suonare la chitarra chi erano i tuoi idoli?
Uno dei miei primi idoli è stato Kurt Cobain. Poi sono passato a James Hetfield, quindi John Petrucci, Steve Vai, Joe Satriani…Man mano ho cominciato ad ascoltare altri generi: dalla musica blues al country; dalla fusion al jazz, innamorandomi di chitarristi tipo Scott Henderson, Larry Carlton, Robben Ford, Joe Pass, Wes Montgomery e molti altri… 

Raccontaci la tua formazione chitarristica?
Ho cominciato a suonare all’età di 14 anni da autodidatta e poi, un anno dopo, ho iniziato a prendere lezioni private di chitarra classica e solfeggio.
A 16 anni ho mollato un po’ gli studi classici per intraprendere più seriamente gli studi moderni; ho seguito lezioni private con diversi insegnanti dell’area di Napoli e a Roma. Ho studiato anche un sei, sette mesi all’università della musica, alla Percentomusica e poi ho seguito molte clinic didattiche: Steve Morse, Scott Henderson, Robben Ford e tanti altri.. 
Parallelamente agli studi suonavo parecchio in giro per i club, avevo un paio di band, una rock-blues ed un altra pop. Suonavo anche con cantanti napoletani in diversi contesti: devo dire che è stata un’ottima gavetta!
Poi a 18 anni ho ripreso gli studi classici, arrivando all’ ottavo anno di conservatorio. Così tramite un’agenzia locale ho cominciato a suonare in giro per l’Italia con un’orchestra spettacolo con la quale accompagnavamo un po’ di cantanti italiani.
Verso i vent’anni anni ho cominciato a registrare idee mie un po’ più concrete e ho iniziato a credere che nel giro di qualche anno avrei potuto realizzare un vero e proprio disco.
Con il passare del tempo ho intrapreso un mio percorso di studio: ore a scrivere idee e a registrare! Fino a quando ho realizzato il mio primo album: Feel’n’Groove nel 2007 che mi ha dato tante soddisfazioni.
L’anno dopo ho partecipato all'Euro Summer Campus in Sicilia organizzato da Andrea Quartarone. Li ho conosciuto per la prima volta Andy Timmons , Guthrie Govan e Carl Verheyen. Da allora ho cominciato ad organizzare numerosi eventi nella mia zona tra clinic e concerti con artisti come Eric Johnson, Steve Vai, Andy Timmons, Paul Gilbert, Steve Lukather, Frank Gambale, Steve Smith, Greg Koch e tanti altri. Questo mi ha permesso di capire che in realtà molti erano interessati a quel tipo di musica …
Durante l’evento che avevo organizzato con Carl Verheyen, successe che sentendomi suonare i pezzi che avrebbero fatto parte del mio nuovo disco, mi disse che erano troppo forti e che il nuovo album avrei potuto registrarlo a Los Angeles sotto la sua supervisione artistica con famosi turnisti americani. Sinceramente sfido chiunque a non gasarsi dopo una cosa simile! E allora decisi di registrare il nuovo disco con i miei miti: Simon Philllips, Lee Sklar…
Poi, siccome parallelamente alla mia carriera solista crescevano i lavori nel mondo del pop, soprattutto in televisione, ho dovuto rallentare la produzione del mio album. Sono passati circa tre anni da quando ho registrato le ritmiche in America. 

Tre in uno: session man, solista e didatta

E a che punto sei ora?
Sono quasi alla chiusura! Diciamo che il disco è più o meno all’80 %. Per fortuna, considerato il momento generale di crisi, sto lavorando tanto come session man e di conseguenza mi resta davvero poco tempo per la mia attività personale solistica. In ogni caso sarà un disco molto importante per me: ne hanno preso parte musicisti di grosso calibro, i miei idoli di sempre.Oltre alla sezione ritmica che ti ho menzionato prima ci saranno Andy Timmons, Paul Gilbert , Guthrie Govan: dovrò fare il possibile per essere all’altezza del compito!
E' un album completamente auto prodotto, almeno fino ad ora. Forse potrebbe esserci una collaborazione con un etichetta in chiusura ma è ancora tutto da definire.

Viceversa che ci dici dei tuoi impegni come session man?
Ho appena finito di lavorare al programma televisivo di "Amici" di Maria de Filippi che mi ha impegnato per più di due mesi. I prossimi sono relativi al concerto di “Napoli Prima e Dopo” che andrà in onda su Rai 1 ora, a luglio. Quindi farò un tour con Alain Caron, bassista degli Uzeb. Ad agosto avrò un concerto con Fabrizio Bosso per la presentazione di un disco prodotto da Peppe Vessicchio. Quindi altri impegni con la mia Band e con Patrix Duenas.

Tre in uno: session man, solista e didatta

Quanto riesci a mette di Ciro Manna solista fusion nei lavori come session man? 
Il bravo turnista, secondo me, è quello che riesce a suonare sempre al servizio del brano. A volte può capitare che l’arrangiatore chieda a un musicista di suonare più liberamente; altre volte di essere più rigido sulla partitura.
Il Ciro Manna fusion non è contemplato nella musica pop… ahhh!

Ci descrivi la tua strumentazione? Le cose che utilizzi per lavorare in studio come turnista sono le stesse che impieghi per le tue avventure solistiche?
La mia strumentazione varia a seconda del lavoro che devo fare. Tendenzialmente per la mia attività personale utilizzo sempre la stessa strumentazione. Da tre anni suono con la DV Mark little 40, brand del quale sono endorser. Poi, generalmente, come chitarra la Prs 30. Per il lavoro da turnista, invece, come acustiche ho la Martin Eric Clapton per i lavori in studio mentre per il live, la Maton Artist 808. Come chitarre classiche uso una Godin e in studio una Yamaha Gran Concerto. Per le elettriche ne ho un po’ che uso in base alle esigenze. Solitamente suono la Strato Custom Shop 63 John Cruz, una Telecaster 51 Custom Shop, una Gibson Rosie 59, la Prs 305 e la Gibson 335.

Il trend del momento pare essere tutto digitale. Vale ancora la pena dannarsi a microfonare amplificatori giganteschi?
Microfonare una testata potente con una grande cassa può sempre valere la pena perché, per quanto la tecnologia abbia fatto grossi passi in avanti sulle simulazioni, il vero suono valvolare è sempre nettamente superiore…almeno a mio avviso! 

Parliamo di didattica: quanto l'accesso gratuito e illimitato di internet a qualsiasi tipo di informazione ha cambiato l'approccio allo studio?
Avere accesso a tutti questi canali di informazione offre a chiunque grandi possibilità a tutti di imparare tutto quello che si vuole, permette di bruciare i tempi. Però internet si porta appresso una conseguenza negativa: i musicisti di una volta imparavano perché suonavano molto in giro e si confrontavano con tanti musicisti diversi . 
Invece, oggi vedo tantissimi musicisti all’apparenza fenomenali ma che poi hanno grandi difficoltà a relazionarsi musicalmente agli altri: sono troppo abituati a suonare da soli
Come in tutte le cose, ci vuole il giusto compromesso.

Tre in uno: session man, solista e didatta

Quali sono gli errori più frequenti che vedi fare ai ragazzi ai quali insegni?
Durante le lezioni, cerco di trasferire ai miei allievi molto della mia esperienza musicale. Mi impegno a fornire dei consigli pratici oltre a tutto il bagaglio di nozioni tecniche e teoriche. Il problema sostanziale della maggior parte dei ragazzi è che vogliono tutto e subito e non indirizzano le loro forze su una strada precisa da percorrere con tutte le loro energie. Faccio un esempio: se voglio fare il turnista pop è importante che io sappia leggere la musica, che io abbia un repertorio di migliaia di brani da riuscire a suonare in tempo reale in tutte le tonalità; serve un bel suono e un vasto corredo sonoro. Devo conoscere quali sono gli ‘andamenti’ o ‘mode’ musicali e il modo di suonare dei turnisti affermati, gli strumenti che utilizzano. Devo essere preciso, affidabile. Molti vogliono suonare sui grandi palchi con artisti italiani pop ma non si impegnano sulle cose che davvero servono per fare il turnista pop! 
Se invece uno si vuole affermare con la propria musica il discorso è del tutto diverso; in questa direzione, secondo me, una delle caratteristiche più importanti è la composizione e la personalità musicale.
Poi diciamo che un po’ di umiltà in più, da parte di tutti, non guasterebbe!

Hai mai pensato di realizzare dei metodi?
Sì, sto scrivendo anche dei metodi didattici. Spero però di fare più in fretta di quanto fatto con il disco!

Di cosa parleranno le tue lezioni qui su Accordo?
In questa prima fase, le mie lezioni su Accordo avranno come tema l’improvvisazione. Proporrò dei lick, molto utili per capire come costruire frasi e che incentiveranno lo sviluppo di un proprio fraseggio.
Quindi partiremo con frasi su singoli accordi per poi svilupparle su intere progressioni! 
Grazie a tutto lo staff di Accordo e soprattutto grazie a Gianni Rojatti e a PietroPaolo Falco: sono davvero felice di collaborare con voi.
Buona musica a tutti!

ciro manna interviste
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Ciro è un grande! sono ...
di dantrooper [user #24557]
commento del 11/07/2014 ore 23:03:30
Ciro è un grande! sono suo allievo da 7 mesi e lo ritengo un validissimo musicista, didatta, session man, turnista: l'ho visto in tutte le salse, dal maestro al turnista, dal jazz alla fusion ecc
non ho mai incontrato una persona così poliedrica e che riesca ad essere all'altezza in tutti i generi e in tutti i contesti come è lui! Ogni chiacchierata con lui, dentro o fuori dall'ambito didattico, è per me un incentivo a continuare a suonare, un bagaglio accumulato di esperienza, un supporto filtrato dalla sua esperienza. E' una persona disponibilissima ed umilissima, eppure potrebbe permettersi di guardare la stra-grande maggioranza di chitarristi dall'alto!
Consiglio un qualsiasi seminario o lezione o anche una semplice chiacchierata con lui a chiunque: d'altronde la mia esperienza con lui è iniziata per puro caso divertendoci a provare delle stratocaster e PRS in un noto negozio di Napoli: Dio benedica quel giorno che mi ha permesso di crescere e che mi sta continuando a far crescere sotto la guida di un bravissimo maestro ... è l'allievo ora che dovrà esserne all'altezza hehehe
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Bravo!
di Tyler Durden [user #10062]
commento del 14/07/2014 ore 12:20:4
Bel musicista, Ciro! Un ragazzo di grande umiltà e un musicista molto raffinato. Ascoltato più di una volta dal vivo, mi ha sempre convinto.
Bravo!

SaluTONES!!!
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