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La verità sul roasted maple: parla Ken Warmoth
La verità sul roasted maple: parla Ken Warmoth
di [user #17844] - pubblicato il

L'acero cotto, roasted, torrefied o baked è sempre più presente nei cataloghi delle aziende fino a giungere nell'after-market con le forniture dei big come Warmoth. Abbiamo chiesto a Ken in persona di spiegarci i segreti del materiale e della sua evoluzione.
L'acero cotto, roasted, torrefied o baked è sempre più presente nei cataloghi delle aziende fino a giungere nell'after-market con le forniture dei big come Warmoth. Abbiamo chiesto a Ken in persona di spiegarci i segreti del materiale e della sua evoluzione.

Con le riserve mondiali di legni che cominciano a scarseggiare e con un mercato che diventa sempre più esigente e affamato di novità, il concetto di legni modificati con le alte temperature sta ottenendo grande attenzione dai chitarristi.
Il trattamento ad alte temperature consiste nella "cottura" dei legni (solitamente l'acero per manici e tastiere) in dei particolari forni che, per mezzo del calore, estraggono impurità, umidità e altre sostanze dai materiali. I vantaggi di un processo simile sarebbero molteplici, sia estetici sia funzionali.

Dopo i primi esperimenti di manici e tastiere torrefatti offerti da Gibson, Suhr e Music Man tra gli altri, i legni trattati ad alte temperature stanno diventando sempre più diffusi e sbarcano anche in territori after-market.
Di recente, il noto store virtuale di parti per chitarre e bassi elettrici Warmoth ha aggiunto alla propria collezione di manici anche una selezione di pezzi in acero "cotto" o, come più spesso lo si sente chiamare, roasted/torrefied/baked maple.

La verità sul roasted maple: parla Ken Warmoth

Tra le caratteristiche che hanno determinato la diffusione del nuovo materiale si annoverano una maggior resistenza alla torsione e agli stress causati da sbalzi termici, un peso ridotto e un feeling tutto particolare. I chitarristi guardano con curiosità in direzione di quei manici color caramello, ma talvolta anche con una certa diffidenza, e un approfondimento diventa d'obbligo.

I manici roasted sono belli, scorrevoli, fanno risaltare venature e figurazioni dei legni ed emanano un ottimo profumo di sciroppo d'acero. Così almeno Warmoth presenta il suo nuovo catalogo.
Abbiamo approfittato della nuova infornata (si perdoni il gioco di parole) di manici cotti per scambiare due parole con Ken Warmoth in persona.

Pietro Paolo Falco: Immagino che abbiate fatto molte ricerche prima di inserire in catalogo questi manici. Quali sono stati i commenti più entusiasti e quali i peggiori che avete avuto dai musicisti circa i manici roasted?
Ken Warmoth: Abbiamo passato molto tempo su internet a fare ricerche sui legni con modifiche termiche (chiamati anche legni cotti, baked o roasted). Quando legni di questo tipo sono apparsi per la prima volta sul mercato della chitarra eravamo incerti se fossero solo una caratteristica estetica o se ci fosse qualcosa di più sostanziale nel processo. Inoltre, la disponibilità di certi legni era limitata e i prezzi erano esorbitanti. Col passare degli anni sono emerse molte più informazioni e i prezzi si sono abbassati fino a poter essere considerati ragionevoli. Gli aspetti più eccitanti di questi legni sono il feel scorrevole (non richiedono finiture) e il rischio minimo di movimento del legno (twisting/warping).
Finora non abbiamo incontrato nessuna lamentela se non che non avevamo abbastanza legni roasted disponibili, oltre alle richieste di acero figurato, birdseye, curly, flame eccetera. C'è inoltre molta richiesta di manici in un unico pezzo, che non siamo ancora in grado di procurare a prezzi ragionevoli per i legni roasted, anche se possiamo confidare che non bisognerà attendere ancora a lungo.


PPF: Sentir parlare dell'acero cotto come di un legno privato di umidità e impurità potrebbe far pensare che le caratteristiche siano simili a quelle di un manico stagionato per diversi anni. Sarebbe corretto pensare al processo di cottura come a una super stagionatura?
KW: Non lo consideriamo in questo senso. Non necessariamente un vecchio manico è più stabile o resistente alle torsioni rispetto a un manico nuovo (naturalmente, il semplice fatto che siano vecchi e non abbiano ancora subito torsioni potrebbe essere un indice di buona stabilità del legno) e suonare un vecchio manico così com'è è una strada aperta a delle problematiche. I vecchi manici hanno al loro interno gli stessi zuccheri e minerali di un manico nuovo, sono solo più vecchi. Se un manico vecchio venisse ficcato nel terreno e usato come palizzata marcirebbe in fretta.
I legni modificati col calore sono differenti a livello strutturale rispetto ai vecchi manici. L'umidità, gli zuccheri e i minerali sono estratti dai legni e il risultato è una stabilità a lungo termine.


La verità sul roasted maple: parla Ken Warmoth

PPF: Un manico roasted è più resistente e non richiede vernici. Questo come cambia il suono? A cosa lo paragoneresti per feeling e timbro?
KW: Tutti i tipi di legno sono caratterizzati da un range di durezza e densità che varia da pezzo a pezzo. Il frassino è un esempio perfetto: questi alberi sono molto morbidi alla base del tronco e diventano più duri, densi e leggeri via via che si va verso l'alto. Anche l'acero cambia per densità, peso e durezza, e naturalmente questo avrà un impatto sul suono.
Un legno modificato col calore perde della forza nel processo, non è rigido quanto il legno non modificato. Da un punto di vista pratico, non si notano differenze misurabili per l'impiego o la resa dei legni. Considera inoltre che esistono diversi stadi di modifica termica ed è possibile notarlo nelle colorazioni dei legni: si può arrivare ovunque dal classico colore dell'acero a un color noce scuro. Più scuro diventa, più si fa leggero e meno forte. Abbiamo visto degli esemplari particolarmente bruni che si rovinano facilmente premendo con un'unghia e odorano come di carbone. I legni usati da Warmoth sono a metà strada in questo processo di modifica, sufficiente per ottenere la stabilità desiderata ma non così estremo da comprometterne la forza. I nostri legni modificati continuano a suonare come dei normali manici in acero. Hanno però un feel leggermente differente, che potremmo chiamare "cerato", ma che risulta veloce e piacevole… tutti adorano quel particolare feel!


PPF: Gibson ha sconvolto tutti adottando delle tastiere in acero torrefatto al posto del tradizionale palissandro per alcuni modelli. Ha senso una Les Paul realizzata così? Quanto del DNA della chitarra cambia, trattandola in questo modo?
KW: Sai, le opinioni sono varie ed è difficile delineare delle specifiche. Stiamo parlando di una tecnologia emergente che si evolverà ancora nei prossimi anni. Con le riserve di legni che scarseggiano e nuovi sostituti da trovare per i legni tradizionali, chissà che direzione prenderanno le cose.
L'Ipe può essere modificato col calore per diventare il nuovo sostituto dell'ebano? Così tanti particolari vanno a costituire il progetto di una chitarra che un aspetto potrebbe essere bilanciato da un altro per ottenere risultati simili da materiali differenti. Ciò che ha senso oggi potrebbe non averne domani e viceversa.


La verità sul roasted maple: parla Ken Warmoth

PPF: Quanto è complesso il processo di cottura? È qualcosa che anche un liutaio può fare o è destinato a restare esclusiva dei laboratori più attrezzati?
KW: Da quanto abbiamo imparato, il processo non è particolarmente difficile, ma i macchinari necessari sono costosi e necessitano di una curva d'apprendimento. I finlandesi sembrano aver padroneggiato il processo investendo molti anni nello sviluppo. Non è qualcosa che qualunque liutaio può fare nel proprio laboratorio.

PPF: Vedremo mai dei body torrefatti?
KW: Crediamo che i body roasted si vedranno in un futuro non troppo lontano. Quali potrebbero essere i vantaggi di un body modificato col calore, staremo a vedere.
I costi addizionali apporteranno benefici apprezzabili o si tratterà solo di un'opzione estetica esoterica di attrattiva boutique? Non possiamo ancora saperlo.


La verità sul roasted maple: parla Ken Warmoth
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Roasted maple su Warmoth
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A questo punto, che differenza ...
di garbage [user #41176]
commento del 27/08/2014 ore 09:05:43
A questo punto, che differenza c'è tra un legno così stagionato e un legno antico?
Ci sono dei riferimenti, dei paragoni possibili o è un salto nel buio?
Comunque, ho da poco sverniciato il manico della Strato, che si screpolava già di suo, il feeling è meraviglioso:)
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Re: A questo punto, che differenza ...
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 27/08/2014 ore 09:36:5
E' spiegato chiaramente, non è una stagionatura forzata:
" I vecchi manici hanno al loro interno gli stessi zuccheri e minerali di un manico nuovo, sono solo più vecchi.
I legni modificati col calore sono differenti a livello strutturale rispetto ai vecchi manici. L'umidità, gli zuccheri e i minerali sono estratti dai legni e il risultato è una stabilità a lungo termine."
Rispondi
Re: A questo punto, che differenza ...
di garbage [user #41176]
commento del 28/08/2014 ore 10:12:26
Si è parlato di legni stagionati normalmente e legni tostati, non di legni antichi... dato che, da come ho capito, il
processo di tostatura sottrae forza rispetto alla stagionatura, che lascia intatte le caratteristiche "biochimiche", mi
chiedo cosa aspettarci sul lungo e lunghissimo periodo: una stagionatura tradizionale è potenzialmente buona per
secoli...la tostatura?
Rispondi
Re: A questo punto, che differenza ...
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 28/08/2014 ore 11:56:29
"una stagionatura tradizionale è potenzialmente buona per secoli"...no: se un legno stagionato prende umidità si deforma indipendentemente dall'età, con il legno tostato questo rischio è ridotto perchè oltre all'umidità residua vengono estratti gli zuccheri e i minerali.
Rispondi
Tempo fa ho provato una ...
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 27/08/2014 ore 09:34:49
Tempo fa ho provato una LP Studio con la tastiera in baked maple e devo dire che, estetica a parte, il feeling era davvero ottimo: avevo l'impressione di una maggior scorrevolezza delle dita in quanto il baked maple non presenta le porosità del palissandro, è estremamente liscio, non necessita di verniciatura.
La mia avversione verso queste tastiere è solo per il colore: per il mio personale gusto quel rossiccio a volte un po' pallidino è molto indiscreto all'occhio e dà davvero fastidio....la bellezza del palissandro è un'altra cosa, spero che i produttori condividano questa cosa e magari pensino a produrre delle tastiere più scure, più neutre, meno invadenti.
Rispondi
Re: Tempo fa ho provato una ...
di herrdoctor [user #18849]
commento del 27/08/2014 ore 19:40:33
Ho le tue stesse remore in termini di estetica.
Quel colore "sbiadito" sembra indicarmi scarsa qualità per contro un feeling sulle dita sicuramente migliore.

Rispondi
Re: Tempo fa ho provato una ...
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 27/08/2014 ore 20:32:21
a me proprio non piace, sarà che sono troppo abituato al colore scuro palissandro, magari è solo questione di farci l'occhio ma trovo che quel rossastro sbiadito sia davvero brutto, se le facessero più scure sarebbero perfette.
Per contro ho visto alcune tastiere delle Rickembaker di un bel rosso mattone: penso che con il normale rosso delle Rick ci stia da Dio.
Rispondi
Esteticamente il cotto è bello! ...
di helloween [user #27122]
commento del 27/08/2014 ore 09:51:32
Esteticamente il cotto è bello! Dona un senso di calore e di buon feeling. Non ne ho provato mai uno però. La sua evoluzione è anche legata alla mente dei chitarristi, che se non comprano una cosa che esiste da 50 anni non sono felici. Mi stupisco come chitarre alla ibanez possano aver avuto successo! Spero di avere un manico cotto un giorno!
Rispondi
Ben vengano se danno maggiore ...
di davo [user #31664]
commento del 27/08/2014 ore 09:59:52
Ben vengano se danno maggiore stabilità.
Dal punto di vista estetico non sono male e mi sembra interessante il fatto che non richiedano finiture.

Rispondi
Da quello che posso capire ...
di mrnippo [user #31138]
commento del 27/08/2014 ore 10:24:56
Da quello che posso capire leggendo i commenti qui e altrove è che i dubbi e le perplessità sono principalmente relative al colore a all' aspetto di un manico fatto con questo tipo di legno. Non mi sembra di avere mai letto critiche relative al feeling, alla suonabilità, alla colorazione (negativa) che darebbe al suono ecc... anzi sotto questo aspetto sembra che se ne parli decisamente bene.

quindi se sono solo questioni estetiche perchì il palissandro è più bello essendo più scuro ecc...ma di che stiamo parlando?!?!?
Rispondi
Re: Da quello che posso capire ...
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 27/08/2014 ore 13:48:32
Per quello che mi riguarda hai capito giusto: sono più di 35 anni che suono su tastiere in palissandro ed il feeling che ho avuto con la tastiera in acero cotto di una studio è stato notevole ed immediato ...ho avuto la sensazione di una maggior scorrevolezza e di un attacco più immediato...se riuscissero a farle più scure in modo che si integrino bene con tutti i colori dei bodies sarebbero per me perfette....oltretutto essendo così compatte credo che diano maggiori garanzia di tenuta in caso di refret.
Rispondi
Re: Da quello che posso capire ...
di Dimay [user #23996]
commento del 27/08/2014 ore 15:05:4
Il mio liutaio sostiene che questo tipo di tastiere può dare grossi problemi in caso di sostituzione dei tasti
Rispondi
Ciao Rozzo grazie per l'articolo, ...
di mmas [user #15948]
commento del 27/08/2014 ore 11:19:16
Ciao Rozzo grazie per l'articolo, è fatto bene ed è molto interessante.
Mi permetto di sollevare alcune perplessità da non addetto ai lavori:

E' possibile togliere l'umidità dal legno "cuocendolo" e mi va bene
ma togliere i minerali e gli zuccheri ?
evaporano? al massimo gli zuccheri si rompono con l'enzima giusto...
La vernice sul legno serve a proteggerlo, appunto, dall'abrasione (mano) e dall'umidità.
Un legno piu' secco ( leggi sopra come leggero) non assorbe piu' umidità nel tempo non essendo protetto? la mano suda

sia ben inteso senza polemiche

Ho provato una tastiera gibson in acero cotto ed è molto simile all'ebano, a parte il colore, e non ho avuto un buon feeling... sembra legno estremamente secco e compresso...

sul suono francamente non saprei trovare differenze

Rispondi
Ho due Gibson Tribute con ...
di aghiasophia utente non più registrato
commento del 27/08/2014 ore 11:31:48
Ho due Gibson Tribute con tastiera baked maple e le trovo al tatto e al feeling di gran lunga superiori alla tastiera in rachilite della Custom che avevo prima.
Rispondi
alberi
di framus54 [user #9847]
commento del 27/08/2014 ore 11:34:12
Sarebbe ora di fare le chitarre (e tante altre cose) con materiali il più possibile diversi dal legno. Tanto per le elettriche il legno non conta un c......... per il suono, in compenso non avremmo sulla coscienza la distruzione delle foreste che magari non suonano ma ci danno l'ossigeno.Le storie del legno che fa suonare le chitarre più "scure o più "chiare" sono tutte cazzate inventate per farci pagare una gibson 10 volte una hondo o epiphone quando il suono è dato solo dai pickup.
Rispondi
Re: alberi
di MM [user #34535]
commento del 27/08/2014 ore 12:14:11
Fermo restando che la distruzione delle foreste di area tropicale, che si sta perpetrando da anni e anni, è una delle più grosse catastrofi che sta compiendo l'uomo e che pagheremo caro... sarebbe già molto se si utilizzasse il legno con criterio e si attuassero politiche di re-impianto ciclico, il mondo degli strumenti è una piccola "fetta della torta" alla quale vengono destinati i legnami.
Rispondi
Re: alberi
di Zado utente non più registrato
commento del 27/08/2014 ore 13:46:31
la verità è che dovremmo tutti tornare a suonare musica ottantiana con le BC Rich acriliche!
Rispondi
Re: alberi
di TheTrooper utente non più registrato
commento del 27/08/2014 ore 14:55:16
Assolutamente falso, i pick up contribuiscono, non fanno il suono. Il sustain che senti quando suoni una chitarra, non è dato dai pick up, ma dal legno.
Rispondi
Re: alberi
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 27/08/2014 ore 16:46:12
Secondo me i pickup e l'elettronica la fanno da padroni nella creazione del segnale mentre i legni contribuiscono al sustain, all'intonazione e alla tenuta dell'accordatura; timbrica e sustain peró per me dipendono ancora di più da un giusto accoppiamento tra corpo e manico e dal materiale di cui sono fatti ponte, meccaniche e capotasto, senza contare se ci troviamo di fronte a stoptail, corde passanti o ponte mobile...Ovviamente solo opinioni personali!
Rispondi
Re: alberi
di angusnoodles [user #13408]
commento del 27/08/2014 ore 18:47:48
Ok... Ma è pur vero che chitarre fatte con legni "migliori" poi sono anche meglio costruite liuteristicamente per cui poi quando le hai fra le mani senti la differenza che passa tra le varie fasce di prezzo... Ci vuole coraggio a fare ad esempio una master built o una collector choice con i legni di scarto... Per cui fin quando il legno migliore sarà poco lo si uilizzerà cmq per le produzioni più curate... Una epiphone è diversa da una gibson non solo per la qualità dei legni... È vero che con alcune modifiche il suono migliora tantissimo... Ma il costo di queste modifiche ti fanno aumentare così tanto il prezzo finale che meglio sarebbe stato comprare la gibson ed avere anche il legni buoni e la liuteria (tasti, truss rod, tastiera, finitura alla nitro)... Poi sono d'accordo: conta più tutto il resto che la qualità dei legni... Però, almeno per ora, la qualità dei legni è ancora anche garanzia di qualità costruttiva...
Rispondi
Re: alberi
di framus54 [user #9847]
commento del 28/08/2014 ore 14:42:48
Il sustain,ma non il timbro, dipende sicuramente anche dalla rigidità del legno, quindi per assurdo se fosse di marmo sarebbe ancore maggiore. Se stiamo attenti alle discussioni degli "esperti" una volta sentiremo dire che quella chitarra ha un body magnifico e pesantissimo, un altra volta li sentirai dire che quella chitarra ha un body leggerissimo e risonante. Premesso che le due cose sono in antitesi secondo me se il body risuona è perchè l'energia si è trasferita dalla corda al legno e sicuramente in controfase quindi la vibrazione del corpo annulla quella della corda.E questa è fisica.Facciamo un ragionamento a mente fredda: l'acero suona più chiaro del mogano perchè è più chiaro? allora con una tastiera in ebano la chitarra fa schifo? Tutto questo ha invece senso sulle chitarre acustiche.Secondo me si intende ( e anche un pò secondo l'elettronica e la fisica). naturalmente sono solo discorsi per il nostro divertimento. Ciao
ps: tanta gente sente delle differenze ABISSALI anche con tra diversi tipi di vernice.beati loro.
Rispondi
Re: alberi
di TheTrooper utente non più registrato
commento del 28/08/2014 ore 17:03:07
Non c'entra niente il colore infatti, tutti i fissati della serie "Ah, la nitro fa respirare meglio la chitarra" sono tutti sapientoni che non sanno niente. Il legno non respira, è tagliato, non ha radici, c'è vernice sopra, è otturato santo padre. Sono le vibrazioni continue negli anni che passi a suonare che migliorano il suono (date un'occhiata al ToneRite). Il body conta un 30% sul suono, sustain e quello che è, perchè le corde sono sul manico, ed è proprio da li che viene la maggior parte del sustain, rigidità e timbro. I pick up contribuisco? Certo. Ma fanno tutto loro? No, assolutamente.
Rispondi
Re: alberi
di Repsol [user #30201]
commento del 28/08/2014 ore 00:05:04
della serie...metti due PAF ad una Tele e ti ritroverai tra le mani una Les Paul....
Dai non scherziamo, non scriviamo queste cose, che magari poi qualcuno ci crede.
Il materiale di costruzione del corpo di una chitarra è fondamentale per il suo suono, altrimenti tutti farebbero chitarre in compensato. Il materiale del manico contribuisce e il materiale della tastiera influisce, poco ma influisce. Ho due Strato Fullerton, stessi legni e stessi pickup, la '57 con manico completamente in acero e la '62 con manico in acero ma tastiera in palissandro e body con il contour meno pronunciato, quindi più legno e più pesante. Una 2-Tone Sunburst e l'altra 3-Tone Sunburst. Regolate identiche, suonano molto, ma molto diverse. Ho fatto pure la prova del nove, data la facilità ho scambiato i pickup e la '62 continua a suonare come prima (ovvio, i pickup sono identici), più grossa, più mediosa, meno squillante. Ma non sto parlando di dettagli per pochi fortunati...son proprio diverse, ma tanto. Si sente ad orecchio, si sente se registro, insomma si sente molto.
Rispondi
Re: alberi
di framus54 [user #9847]
commento del 30/08/2014 ore 17:15:19

vai al link

vai al link lidbody/

vai al link

guardateli tutti e tre in questo ordine. il secondo link contiene alcune opinioni. fatevi due risate e non barate
Rispondi
di Mm utente non più registrato
commento del 29/01/2023 ore 21:03:2
Peccato che la foresta viene distrutta per fare spazio a pascoli e piantagioni...poco contano le liuterie e il legname per strumenti musicali....poi come al solito con dei piani di coltura e con la regola.del tagli uno pianti dieci sarebbe tutto diverso....invece di proibire essenze in via di estinzione si dovrebbe attuare un programma di reimpianto......poi che il legno non conta nelle solid body.........credo che il mondo sia pieno di gente che ha montato pick up costosi su una chitarra economica ...il risultato?
Si fa presto a dire tutte c.......bisogna poi argomentare se proprio convinti aprire un azienda e costruire chitarre in plexiglass.....un po' meno chiacchere.
Rispondi
buon articolo
di Baconevio [user #41610]
commento del 27/08/2014 ore 15:04:19
le gibson con tastiere baked maple avevano un feeling sicuramente diverso...io ho fatto molta fatica a immaginare un futuro popolato da les paul con tastiere in acero :)
Rispondi
Nel sito delle Suhr Guitars, ...
di giambu [user #4070]
commento del 27/08/2014 ore 15:21:36
Nel sito delle Suhr Guitars, che non fabbricano propriamente pezzi di legno ma chitarre vere, i roasted maple neck vengono definiti con un suono "tight and punchy while still retaining the natural warmth of Maple in the midrange", cioè definito e incisivo, pur conservando il calore naturale dell'acero nei toni medi.
Rispondi
Grazie per l' articolo molto ...
di qualunquemente1967 [user #39296]
commento del 27/08/2014 ore 15:30:37
Grazie per l' articolo molto interessante ! Io posso lasciare la mia testimonianza sul manico che ho su una Suhr antique ed e' appunto roosted . Tatto scorrevolezza molto piacevoli e per quanto riguarda la stabilita' io passo periodi molto lunghi senza suonarla tipo 2 mesi la chitarra e' ovviamente lasciata all aperto sul suo reggi chitarra il luogo e' un seminterrato abbastanza umido a volte over 65 % ma la chitarra quando vado per accordarla e' praticamente quasi perfetta ! Ciao
Rispondi
Spero solo che non sia ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 27/08/2014 ore 15:40:50
Spero solo che non sia una modalità per poter continuare a vendere chitarre a prezzi alti con la storia che la cottura rende i legni pregiati e le apparecchiature per trattarli sono costose... Così quando i legni pregiati sul pianeta scarseggieranno allora si potrà utilizzare questa metodica per continuare a vendere chitarre "a detta loro" pregiate solo per guadagnarci qualcosa in più... Mi chiedo invece perchè non investire nella ricerca di materiali alternativi al legno... Magari anche meno costosi... Che risuonano meglio... E che hanno maggiore stabilità negli anni... Non posso credere che tra 100 anni le chitarre saranno ancora fatte con il legno...
Rispondi
Re: Spero solo che non sia ...
di CCDK49 [user #41591]
commento del 27/08/2014 ore 17:09:25
Bisognia imparare a cucinare - Baked, Roasted, ecc. Legni pregiati scompaiono. E

> Non posso credere che tra 100 anni le chitarre saranno ancora fatte con il legno...
Rispondi
Re: Spero solo che non sia ...
di qualunquemente1967 [user #39296]
commento del 27/08/2014 ore 19:47:17
Tra 100 anni se continuiamo cosi non ci sara' piu' nulla di sano ... Gia' adesso e' dura sopravvivere . In realta' chi dovrebbe cercare di far cambiare le cose se ne frega perche' gli fa comodo andare avanti cosi fino allo sfinimento delle risorse di legno e quando avranno massacrato tutto e non ci sara' piu' nulla da fare loro hanno gia' fatto i calcoli che saranno gia' morti ! Del futuro non gli fotte nulla ! Idem per tutte le risorse di questo pianeta ! Ciao
Rispondi
Re: Spero solo che non sia ...
di MM [user #34535]
commento del 28/08/2014 ore 11:35:46
Questo è un esempio:
vai al link
Rispondi
Mai provata una tastiera di ...
di dale [user #2255]
commento del 27/08/2014 ore 21:29:44
Mai provata una tastiera di acero cotto.
Se ci si trova bene non vedo perchè no.

Ma non crederemo mica che la principale causa della deforestazione nel mondo (a cominciare dall'Amazzonia) sia causata dalla richiesta di legname per le chitarre!?!??No eh??
Rispondi
Re: Mai provata una tastiera di ...
di MM [user #34535]
commento del 28/08/2014 ore 11:30:50
No, io non lo credo. Il problema viene dall'edilizia, dalle imbarcazioni di pregio, e da tante altre cose.
Ma quando un legno è protetto, perché sta scomparendo, lo è anche per le chitarre.... e le foreste di area tropicale stanno scomparendo, anche se la gente non lo vede, o fa finta di non vederlo.
Rispondi
Con lo sciroppo d'acero sopra ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 27/08/2014 ore 23:06:48
Con lo sciroppo d'acero sopra è buona?
Rispondi
Re: Con lo sciroppo d'acero sopra ...
di giambu [user #4070]
commento del 29/08/2014 ore 09:30:58
:-)
Rispondi
non ho mai avuto modo ...
di dantrooper [user #24557]
commento del 27/08/2014 ore 23:49:47
non ho mai avuto modo di provare le tastiere in acero cotto, ma appena ne avrò la possibilità le testerò.
confermo il fatto che il legno senza vernice è più scorrevole: la mia Charvel docet!

la perplessità nasce spontanea quando si vede questo legno sulle les paul per un semplice fattore estetico, che però, a mio modesto avviso, non dovrebbe far rifiutare la chitarra a priori: una prova va' sempre fatta!
Rispondi
di theripper76 [user #31689]
commento del 15/02/2017 ore 19:54:43
Domanda:ha maggiore stabilita' un manico cotto o con taglio di quarto???
Il fatto che lo stesso signor Warmoth descriva il processo come delicato,mi fa pensare...perche' in effetti certi manici sembrano troppo cotti (alla mia vista)...
Rispondi
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