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Preparazione acquisita in anni di G.A.S.
Preparazione acquisita in anni di G.A.S.
di [user #116] - pubblicato il

Continuiamo a parlare del dimostratore di strumenti musicali, sbocco professionale piuttosto ambito tra tanti musicisti. La parola a Marco Cardona, agguerrito chitarrista metal e dal 1999 dimostratore e product specialist Fender e Jackson. Marco ci racconta la sua storia partita anche da una sana propensione al nerdismo e alla G.A.S.
Continuiamo a parlare del dimostratore di strumenti musicali, sbocco professionale piuttosto ambito tra tanti musicisti. Per conoscere e capire meglio questo lavoro abbiamo incontrato Marco Cardona, product specialist per M. Casale Bauer S.p.A. dal 1999.

Negli anni Marco si è occupato in veste di dimostratore e product specialist dei marchi Fender, Jackson, Charvel, Digitech, EVH, Seymour Duncan, Crate, Ovation, Guild. Cardona incarna la figura del musicista moderno e poliedrico: oltre all'attività di dimostratore, Marco è un verace chitarrista shred metal, attivo sia in band (Tystnaden e Krampus) sia come solista; inoltre, per anni ha collaborato con importanti riviste di settore come giornalista musicale.

Raccontaci la tua storia come dimostratore...
Beh, credo che la mia storia di dimostratore sia abbastanza assimilabile a quella di altri colleghi che, nel corso degli anni, ho avuto modo di conoscere: ho cominciato collaborando con un importante rivenditore di strumenti musicali della mia zona, il quale, al sabato pomeriggio,  giornata di maggior affluenza, voleva affiancare al personale del reparto chitarre, una sorta di "product specialist" ante litteram, uno che fosse particolarmente ferrato negli effetti digitali per chitarra. Parliamo del 1997 o giù di lì... Ricorderai che al tempo stava verificandosi l'inversione di tendenza riguardo all'effettistica per chitarra: si stava gradualmente tornando, dai complessi e articolati sistemi a rack "anni '80/'90" ai sistemi con pedali singoli, meglio se analogici. Al contempo, si stavano affacciando sul mercato i nuovi prodotti digitali con tecnologia a "modelli fisici", che promettevano di sostituire, nell'uso live e in studio, tonnellate di amplificatori. Ebbene, io sono sempre stato una sorta di "nerd" di queste cose, ho sempre avuto il pallino dell'hi-tech e anche una discreta preparazione acquisita in anni di G.A.S. e soldi "buttati" (sarebbe meglio dire "investiti")!
Diciamo che quei sabati, che sono stati altamente formativi dal punto di vista del rapporto col pubblico, mi hanno consentito di sviluppare una professionalità e mettermi in luce nei confronti di un'azienda, la Casale Bauer, con cui in quell'ambito collaboravo grazie al marchio Digitech. Di lì in poi è stato tutto naturale: una sorta di sequenza di eventi che mi ha portato a collaborare sempre più strettamente con l'azienda, fino a diventarne product specialist ufficiale, occupandomi non solo degli effetti per chitarra, ma più in generale di tutto il settore chitarre.

Preparazione acquisita in anni di G.A.S.

Questo tipo di attività ti ha aiutato anche a crescere da un punto di vista artistico? 
Sicuramente! Il collaborare con un'azienda così importante, fino a diventarne parte integrante, ha sicuramente avuto un ruolo determinante anche nel mio percorso di crescita artistica, non fosse altro per il grande numero di straordinari musicisti che mi ha dato l'occasione di conoscere e con cui mi ha permesso, nel corso degli anni, di collaborare. Per intenderci, se fai un tour di clinic con, che so... Marty Friedman? Ebbene, è inevitabile che a un certo punto tu abbia la fortuna di confrontarti con lui, di vedere da vicino come fa certe cose, di entrare un po' di più nel suo approccio musicale. Oppure Gregg Bissonette: sei in giro con lui, è uno dei più grandi batteristi di sempre, ha suonato coi tuoi eroi chitarristici, è un musicista straordinario...Hai l'occasione di suonare tantissimo con lui, dividere palchi e chilometri... Se non sei proprio un ottusangolo di Gialappiana memoria qualcosa devi pur imparare... 

Per chi lavora nel settore è una distinzione ovvia: ma aiuta i più giovani - o meno esperti - a capire la differenza tra dimostratore ed endorser...
Riguardo alla differenza tra endorser e dimostratore, direi questo: puoi essere endorser di un marchio anche senza avere alcune delle qualità necessarie a un dimostratore (capacità dialettica e comunicativa, conoscenza approfondita della strumentazione), perché essere endorser implica una sorta di "mutuo vantaggio": il marchio che ti sponsorizza trae vantaggio dall'affiancare la propria immagine alla tua, quindi, sostanzialmente, per essere endorser... devi avere una forte "immagine", devi avere una riconoscibilità nel mondo musicale che è essenzialmente legata alla visibilità che hai ottenuto mediante la tua carriera artistica... Non occorre essere il più grande virtuoso del mondo, basta apparire, su riviste e tv, grazie alla tua attività, ed assumere, in questo modo, una sorta di ruolo di "opinion leader". Sono leggi di mercato che trascendono il settore musicale....
Essere dimostratore, viceversa, implica una serie di requisiti tecnici e umani che non sono necessariamente richiesti a un endorser... Come accennavo in precedenza, sono indispensabili capacità dialettica e comunicativa, perchè il tuo messaggio deve partire ed essere recepito forte e chiaro dal pubblico; devi ovviamente conoscere benissimo tutto ciò che dimostri. 
Devi ricordare che sei su un palco non per dimostrare la tua abilità (per autocelebrazione, soddisfazione dell'ego), ma per trasmettere con chiarezza la validità di un prodotto e far recepire al meglio al tuo pubblico cosa è in grado di fare, come lo fa, ed, eventualmente, come si rapporta con la concorrenza; il perché, insomma,  in un mercato affollatissimo, dovrei scegliere quel prodotto invece di altri. Bisogna ricordare che poi, il pubblico per il quale suona un dimostratore, talvolta possono essere anche solo i commessi del settore chitarre di un negozio quando. per esempio, c’è una sessione di aggiornamento prodotti per addetti ai lavori. 

Quindi, il dimostratore non deve essere necessariamente endorser del prodotto che spiega?
No, però sostanzialmente un dimostratore acquisisce maggior credibilità se la sua immagine è fortemente associata ai prodotti che dimostra, e quindi se viene visto anche al di fuori delle "situazioni lavorative" sempre con le stesse chitarre/gli stessi ampli/gli stessi effetti eccetera....

Cose da evitare assolutamente in una clinic...
Direi in assoluto salire sul palco poco preparati sul prodotto che si dimostra: oggi viviamo in una situazione di diffusione dell'informazione in maniera drammaticamente veloce... Un prodotto presentato in una fiera viene messo a disposizione, virtualmente, in tempo reale a milioni di utenti del web tramite youtube e social media, quindi è presumibile che tra il pubblico che assiste alla tua demo, ci sia qualcuno estremamente preparato sul prodotto che stai dimostrando, perché, essendo intenzionato all'acquisto, ha visto tutti i video possibili, letto tutto il materiale e, magari, letto persino il manuale... mi è capitato, credetemi: ti senti sotto esame come nemmeno all'università mi è capitato... in quei casi, se non sei preparato la figuraccia è dietro l'angolo!

Preparazione acquisita in anni di G.A.S.
interviste marco cardona professione dimostratore
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Io vivo in una città ...
di garbage [user #41176]
commento del 15/09/2014 ore 16:41:24
Io vivo in una città sufficientemente grande da giustificare la presenza di negozi di musica con dimostratori annessi... ma non ce ne sono, solo commessi estremamente indaffarati e incompetenti: puoi comprare una les paul da 3mila euro o un chilo di patate che è uguale.
Dopotutto oggi i dimostratori non servono proprio perchè su internet si trova di tutto, le case stesse creano video ben fatti e tutta la manualistica è a disposizione, se posso fare una critica alla catena distributiva è proprio sulla qualità dei commessi nei negozi: capre, capre e ancora capre! Infatti andiamo sui siti stranieri e compriamo on line, siete contenti così?
Rispondi
Re: Io vivo in una città ...
di stratomane [user #19654]
commento del 15/09/2014 ore 20:00:42
D'accordissimo con te!
Rispondi
Re: Io vivo in una città ...
di DavGilm [user #31629]
commento del 17/09/2014 ore 14:10:19
Sottoscrivo in toto.
Oltre a menzionare anche il fatto che quando compri la chitarra da 3mila euro manco ti rivolgono la considerazione che meriteresti, se non altro per il fatto che stai spendendo una cifra importante.
Sugli effetti poi idem come sopra, dimostrazione o spiegazioni zero.
Te lo fanno provare e amen, se ti piace bene, altrimenti tanti saluti.
Rispondi
fossero solo incompetenti e indaffarati ...
di telecrok [user #37231]
commento del 16/09/2014 ore 11:04:48
fossero solo incompetenti e indaffarati sarebbe il meno, anche comprensibile, in fondo l'errore lo fà chi assume i commessi per un negozio che si occupa di strumenti musiicali credendo si tratti di merce comune, una merce come un'altra, basta vendere.
Il vero problema, almeno per me, sono la crescente maleducazione ed insofferenza, se ti dedicano qualche minuto in più vogliono chiudere l'affare a tutti i costi se no fanno di tutto per metterti a disagio in modo e maniera da convincerti a cambiare aria, questo si mi fà veramente incazzare e non capita raramente credetemi.
Inoltre, relativamente alle mie esperienze, mi tocca purtroppo denunciare che questo atteggiamento sconveniente l'hanno avuto proprio i dimostratori, insomma quelli che se ne intendono davvero, sempre ottimi chitarristi il cui unico vero scopo era quello di dimostrarlo, quelli che ho incontrato io ovviamente, da personale specializzato e competenti hanno tenuto un contegno maleducato ed irrispettoso nei confronti di un potenziale cliente e vi garantisco che non sono il tipo che và a rompere le tasche alla gente solo per il gusto di farlo o perché non ho altro da fare, se chiedo vuol dire che mi interessa e vorrei saperne di più ma puntualmente si crea quell'atmosfera antipatica del saputone contro l'ignorante, della serie: Come, non sai cos'é questo? Ma via é uno switch che splitta per ottenere un range ecc ecc. non si vede? mentre ti guarda sghignazzando e anmmiccando verso il collega o padrone del negozio, con la faccia di uno che stà pensando: "ma da dove viene questo quà, é sceso adesso dalle montagne?" Questo proprio non lo sopporto e succede spesso.
Non sono un professionista, sono solo un'appasionato non più ragazzo tra l'altro, certa roba ipertecnologica condita dal gergo adeguato non la conosco, é una colpa? Se entro in un negozio dove ho notato qualcosa che mi piace o a cercare qualcosa che mi serve é anche per informarmi e non solo per comprare, ma a loro interessa solo questo, vendere, vendere e il più velocemente possibile.
Per non parlare poi della fatidica domanda: Posso provarla? A quel punto cala il silenzio, tutto si ferma, non vola una mosca, tutti i presenti ti scrutano e dopo una prima occhiataccia di incredulità il commesso dà sfogo al campionario di giustificazioni più o meno fantasiose ma tutte adatte a suggerirti di lasciar perdere che non é proprio il caso, solo una volta che io ricordi, ho trovato piena collaborazione e gentilezza, oltre che competenza e disponibilità anche a discutere sul prezzo, infatti ho acquistato ben contento di farlo e ci sono tornato sempre volentieri.
Và, bé, scusate lo sfogo.
Comunque, detto questo, gran bel lavoro il vostro, cosa chiedere di meglio per uno che ama musica e strumenti?
ciao a tutti.
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Re: fossero solo incompetenti e indaffarati ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 16/09/2014 ore 14:08:39
Una volta entrai in un negozio seriamente interessato a portarmi a casa una Stratocaster American Special HSS... Ero andato li proprio perchè l'avevo già vista in vetrina giorni prima ed avevo pensato di andare a colpo sicuro... Entro, chiedo il prezzo e poi chiedo di farmela prendere perchè volevo vedere come suonava... Non volevo certo strapazzarla per ore... Giusto vedere che sensazione mi dava, com'era regolata e se valesse davvero la pena portarsela a casa... Premetto che non credo che una prova in un negozio possa farci capire realmente se uno strumento fa per noi... Solo possedere uno strumento e suonarlo ci fa capire tante cose... Magari a volte gli strumenti non sono neanche ben regolati e quindi abbiamo cattive impressioni sbagliate... Beh... Mi fu detto: non puoi provarla... Se cerchi una Fender dovresti già sapere come suona no? Quindi se vuoi comprarla sai già se la vuoi o no... Probabilmente la mia faccia diceva già tutto come risposta a quella immensa cazzata... Tornai a casa senza prenderla ed a quel punto la ordinai per posta su un sito affidabile... Se non posso provarla la prendo dove cavolo mi pare... No? È questo che i negozianti devono capire... Se compriamo da loro è per avere un servizio... Altrimenti le vie sono tante... Ovviamente qui sto parlando di uno strumento di meno di 1000 euro... Una chitarra di ben altro valore difficilmente purtroppo avrei il coraggio di comprarla a scatola chiusa... Quel fesso di negoziante non saprà mai, purtroppo per lui, che avevo i contanti in tasca già pronti per lui e che molto probabilmente quella prova sarebbe stata una rapida formalità... P.S.: dopo due anni quella chitarra è ancora nella sua vetrina...
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L'errore é di chi pretende di avere un servizio da chi non é predisposto per darlo
di McPex [user #26692]
commento del 17/09/2014 ore 07:00:05
Pochi sono i commercianti di strumenti musicali che sono predisposti alla consulenza. Di solito lo sono quelli che vendono una gamma alta di prodotti perché chi si avvicina a quegli strumenti in genere ha disponibilitá economica e .... Compra. Chi vende prodotti di massa, per intenderci le fender da 100/1500 euro, gli ampli da 500/1000 euro etc..., deve vendere il piü possibile, velocemente e senza perdere tempo con una valanga di ragazzini o appassionati attempati che impiegano troppo tempo per acquistare strumenti che tanto sono comunque mediocri e tendezialmente tutti ugualii e dalle basse marginalitá per un negoziante. Questa é la realtâ. Piaccia o no. Se volete provare, parlare, confrontare dovreste andare da un artigiano (liutaio o costruttori di ampli tailor made boutique effetti) o in quei pochi negozi predisposti ad un mercato di qualitá che non chiede sconti e compra strumenti di valore. Per il resto c'é internet.....l
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Re: L'errore é di chi pretende di avere un servizio da chi non é predisposto per darlo
di helloween [user #27122]
commento del 17/09/2014 ore 09:39:08
Perdonami, allora quei "signori" è meglio che cambino lavoro e si mettano a vendere formaggio e ricotta!
Rispondi
attempati?
di telecrok [user #37231]
commento del 17/09/2014 ore 10:55:18
al di là del fatto che bisogna rispettare tutti, indistinatamente ed allo stesso modo, ragazzini e appassionati attempati, posso dire che sì, sono un'appaassionato attempato, ma dimostrando poca intelligenza ed intuito, i commessi che mi hanno riservato poca attenzione e atteggiamenti maleducati ed insofferenti, non hanno considerato che un'attempato appassionato come me, probabilmente ha un conto in banca e le disponibilità finanziarie tali da pemettersi qualsiasi giocattolo, infatti quando mi é successo tutto quello che ho sopradescritto, ero a caccia di una L.P. Standard nuova che con mute di corde varie, plettri e un capotasto mobile, sono questi gli oggetti acquistati quel giorno, ammontava a una somma di ben oltre i 2000,00 Euro, denaro che si sono persi per la poca avvedutezza e scarsissima professionalità.
La chitarra l'ho trovata in fine da un negoziante degno di questa nome, che ha "negoziato" amichevolemnte sul prezzo e sui vari accessori, concluso l'affare sono rimasto affezionato cleinte, ogni tanto ci torno e quasi mai esco a mani vuote, per non parlare del servizio liuteria di cui mi avvalgo e cosigli vari per poter trafficare sulle vecchie chitarre che mi diverto a rinverdire modificandole a mio piacere.
Tutto quà, non si tratta di bistecche o ombrelli anche se sono dell'idea che ogni professione anche quella del negoziante, dovrebbe essere svolta con un minimo di passione e delicatezza nei confronti di chi ti porta denaro sonante, siano 100 che 5000 Euro, non é questione di quantità, ma non pretendo troppo da un macellaio o un fruttivendolo, difficilmente mi metto a chiaccherare di insalata e bollito misto, basta che mi venda roba di qualità, ma in questo caso trattiamo di un qualcosa di più, di diverso, dove sono o dovrebbero essere le sensazioni, le passioni, l'amore per la musica e l'arte in generale ad animare il potenziale cliente, appassionato attempato blues romantico/jazzconoscitore o ragazzino ipertatuato e metallaro che sia, almeno di questo, i commessi dovrebbero essere consapevoli, é questa la vera professionalità che preferirei trovare in un negozio di strumenti musicali, non di uno sbarbatello che con fare scocciato e altezzoso mi dimostra come svisa a 200 Km/h, non me ne frega niente, preferirei che mi parlasse un po' della chitarra, di come é costruita e cosa può fare con quello "Switch", ma perché poi non lo chiamiamo interruttore? Va bé, ora stò esagerando, scusatemi.
Ciao a tutti
Rispondi
la parola esatta"""INCOMPETENTI""""
di gumollo [user #37736]
commento del 19/09/2014 ore 20:10:43

Ragazzi dovete sapere che quasi tutti i rivenditori di strumenti musicali provengono da un periodo(anni 50/60) dal quale l'Italia era sprovvista di tali negozi e qundi a quel tempo tra l'altro pieno di gruppi e gruppetti "musicali"molti di questi che suonavano in tali "complessi" e volendo somigliare a Battisti o che ne so alla "formula tre" non avendo successo perche non sapevano suonare,ritirandosi e sempre con la passione del complesso hanno avuto l'idea di mettersi a vendere strumenti musicali, con la conoscenza del Re maggiore e di La settima.Successivamente crescendo, i figli hanno ereditato il bel negozio che nel corso degli anni rendeva bene, intanto forse si allargava la conoscenza degli accordi fino al Sol e Do Maggiore accompsgnati sempre da una mega presunzione avvalendosi sempre della sterile conoscenza di quattro accordi.Credetemi questa gente di Musica non capisce niente al massimo sa leggere qualche accordo scritto in Italiano. Per fare il negoziante di qualunque articolo ci vuole conescenza e compotenza al contrario in questo settore invece di trovare professionisti troviamo degli INCOMPETENTI, e quasi sempre ne sappiamo piu noi che loro specialmente in questo periodo con internet che puoi sapere di tutto e di piu.Ciao a tutti un vecchio Chitarrista.
Rispondi
"""INCOMPETENTI"""
di gumollo [user #37736]
commento del 19/09/2014 ore 20:16:59
Scusate dimenticavo approposito di conoscenza:figuriamoci di strumenti musicali soprattutto di chitarre.Ciao
Rispondi
Tystnaden...
di CCDK49 [user #41591]
commento del 21/09/2014 ore 12:10:21
...è svedese - silenzio!!!
Rispondi
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