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Valveking 20 Micro Head: classe A in economy
Valveking 20 Micro Head: classe A in economy
di [user #16167] - pubblicato il

Peavey rinnova la serie Valveking, una tra le più apprezzate del marchio americano, soprattutto per il prezzo competitivo. Valvole e prezzo basso sono un ottimo punto di partenza, ma per uscire vittoriosi da una recensione serve anche un gran suono. Abbiamo messa alla prova la più piccola della seria, nell'OUT Studio di Michele Quaini ed ecco come si è comportata.
Peavey rinnova la serie Valveking, una tra le più apprezzate del marchio americano, soprattutto per il prezzo competitivo. Valvole e convenienza sono un ottimo punto di partenza, ma per uscire vittoriosi da una recensione serve anche un gran suono. Abbiamo messa alla prova la più piccola della serie, nell'OUT Side Studio di Michele Quaini ed ecco come si è comportata.

Sono quattro i modelli che compongono la nuova Valveking Series, due combo e due testate. Ci sono stati mandati in prova sia il combo da 50 watt che la Micro Head da 20 watt. Abbiamo deciso di iniziare proprio dalla piccola testatina da 20 watt che concentra al suo interno gran parte della tecnologia di tutta la serie.

Il nero la fa da padrone, come nella vecchia serie e una manciata di manopole bianche gestiscono le principali funzioni della Micro Head. Da sinistra troviamo il clean volume, ovvero li pot che regola il volume del solo canale pulito. In realtà essendo presente un master volume, questa prima manopola controlla di fatto anche il guadagno del canale pulito. In seconda posizione sulla griglia di partenza troviamo il lead gain. La Micro Head ha due canali indipendenti, almeno per quanto riguarda il guadagno. Questo secondo controllo regola il gain del solo canale distorto. Questo livello può essere ulteriormente boostato attivando il gain boost, un piccolo switch posto subito dopo i primi due chicken head, esattamente sopra il pulsante per il cambio canale (funzione richiamabile anche tramite footswitch). Proseguendo ci imbattiamo nella sezione di equalizzazione, bassi medi e alti, in comune a entrambi i canali, seguiti dal riverbero. Questo controllo seleziona il mix tra segnale wet e dry. L’on off del riverbero è una delle quattro funzioni richiamabili via footswitch. Chiudono il pannello anteriore il controllo Vari-class e Master Volume. Quest’ultimo come accennato in precedenza controlla il volume globale della piccola testata Peavey. Il controllo Vary Class invece è una delle features più interessanti della Micro Head. Permette di variare la classe dell’amplificatore, passando da una classe A a una AB. Per chi volesse approfondire le differenze tra i due sistemi consigliamo la lettura di questo articolo. La peculiarità di un controllo come questo è rappresentata dalla possibilità di sperimentare anche tutte le posizioni intermedie tra i due estremi. Dobbiamo ammettere che la differenza si palesa chiara solo quando il controllo è completamente a sinistra o a destra. Le posizioni intermedie offrono delle sfumature non sempre apprezzabili, ma del suono parleremo nei dettagli più avanti.

La Peavey oggetto della prova è una testata piccola, ma ricca di accessori e orpelli. Sul retro troviamo un’altra manciata di features da citare, prima tra tutte il loop effetti seriale attivabile via footswitch. Troviamo anche due uscite, oltre a quelle dedicate alla cassa. Un XLR e un USB, dei veri e propri line out in formati differenti. Entrambi con simulazione di cassa, che prendono il segnale dopo la sezione finale. Il primo è l’ideale per essere sparato in un impianto senza bisogno di microfonare il cono, il secondo perfetto invece per registrare direttamente con un computer e un software DAW dedicato. Per ultimo, non per importanza, il selettore della potenza in uscita. Quando perfino 20 watt sono troppi si può scegliere di switchare a 5 o perfino a 1 watt

Valveking 20 Micro Head: classe A in economy

Accendiamo la bestiolina e aspettiamo che le due EL84 nel finale e le tre 12AX7 del pre siano belle calde. Comodo l’indicatore di status che con un rassicurante verde ci segnale che il finale è tutto in ordine. Cominciamo dal canale pulito in classe AB. Volume a metà corsa. Il clean è quello di una coppia di EL84. Limpido, non esageratamente grosso, con un ottimo bilanciamento tra le frequenze. L’headroom non è esagerato, ma il sound è comunque bello articolato. La riserva di clean non è estrema, anzi il suono tende in fretta a sporcarsi, ma lo fa gradualmente, non in modo fastidioso. La dinamica della classe AB fa il suo dovere. Ruotando il potenziometro in classe A la situazione cambia drasticamente. Il sound diventa croccante, scoppiettante. L’effetto on-off è reso in maniera molto credibile. Ovviamente quello che era un pulito diventa un crunch leggero, molto leggero, ma gradevole. Anche con una semplice Strat non si fatica a far increspare il suono. Decidiamo quindi di lasciarci alle spalle il crunchy e passare alla distorsione vera. Premiamo il tasto per il cambio di canale, quello sull’ampli perché il footswitch non è in dotazione, e passiamo al paradiso dei rock. Torniamo in classe AB e manteniamo il gain basso. Il crunch si fa deciso, aumenta di molto il sustain, ma la pasta resta la stessa, bene equilibrata e non eccessivamente cattiva. Interessante la la naturalezza con cui si riesce a snocciolare gli accordi senza che le note si impastino. Ottima la dinamica che risponde bene al tocco, soprattutto in classe AB. La maggior rotondità in questa configurazione si apprezza ancora di più al salire del gain. Anche andando quasi a fine corsa, pur diventando aggressivo, il suono resta corposo e mai tagliente. Attivando il gain boost si nota un ulteriore aumento del guadagno. In realtà il controllo rende molto meglio quando si è a metà corsa o giù di li, diventando un’ottima arma per gli assolo. 

Valveking 20 Micro Head: classe A in economy

Passando in classe A tutte le impressioni del clean test si ripropongono. Il suono è più brusco, caldo e aggressivo. Il guadagno diminuisce leggermente e le basse si intorbidiscono un po’. Tutto nella norma. Come detto all’inizio la differenza tra le due classi si avverte di più quando si porta il controllo agli estremi. Nel mezzo ci sono diverse sfumature, più dolci o più brusche a seconda dei gradi di rotazione del potenziometro. Un parametro che per alcuni potrebbe comunque diventare componente fondamentale nella ricerca del proprio suono.

In definitiva la Peavey Valveking 20 Micro Head è una piccola testata con tutte le carte in regola per entrare a far parte dell’arsenale di micro testate per chitarra presente oggi sul mercato. Come prezzo non si colloca tra le più economiche. Si aggira intorno ai 450 euro, ma vedendo le features ci sentiamo di dire che vale i soldi richiesti per l’acquisto. Vi lasciamo quindi al video nel quale la MH20 è stata collegata a una cassa Epiphone Valve Junior e microfonata con un SM57 e un MD421


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aaah
di Baconevio [user #41610]
commento del 26/09/2014 ore 07:29:02
se solo in italia riuscissimo a vedere oltre il nostro naso....peavey è il classico marchio inspiegabilmente snobbato perchè "non di moda"
Rispondi
Re: aaah
di vicky utente non più registrato
commento del 26/09/2014 ore 08:45:59
sono un tecnico e tutte le volte che mi capita di mettere le mani dentro ad un Peavey non posso far altro che togliermi il cappello.
Soprattutto la produzione dai '70 agli anni '90 qualitativamente era a livelli eccelsi, roba fatta si per suonare bene ma soprattutto anche per durare e tanto.
Rispondi
Re: aaah
di ADayDrive [user #12502]
commento del 26/09/2014 ore 11:04:06
Non dirlo neanche a me, ho trovato la felicità con una testata Ibanes TSA15 pagata 180 euro.
Rispondi
Pecca un pò sulle basse? ...
di francescoRELIVE [user #13581]
commento del 26/09/2014 ore 10:06:03
Pecca un pò sulle basse? o è una mia impressione?!
Rispondi
pulito impastato
di lazydaniel [user #28418]
commento del 26/09/2014 ore 10:28:15
impressione personalissima, a me sembra che il pulito sia impastato, non lo definirei comunque limpido
Rispondi
Re: pulito impastato
di Blueser [user #37344]
commento del 26/09/2014 ore 16:15:4
E' sembrato anche a me! In un secondo momento mi sono accorto che il clean volume (che funge da regolatore del guadagno del pulito, essendo presente il master volume) è a metà, quindi ottieni un clean piuttosto saturo.. Certamente mettendolo ad ore 9 e pilotando il volume solo dal master, si otterrà un pulito più limpido, meno impastato..
Rispondi
Re: pulito impastato
di lazydaniel [user #28418]
commento del 02/10/2014 ore 21:13:23
Grazie per la precisazione, Blueser!
Rispondi
Peavey ha fatto delle gran ...
di sdl [user #5004]
commento del 26/09/2014 ore 10:36:03
Peavey ha fatto delle gran belle testate ed è vero che è un marchio sottovalutato (la 5150, la Ultra, la Ultra Plus...tutte molto belle).
Per quanto riguarda questa testata recensita, sinceramente non mi piace granchè...pulito impastato, poche basse e nel complesso un po "strozzata".
Rispondi
forse è la cassa...
di ParanoidAndrea utente non più registrato
commento del 26/09/2014 ore 10:43:21
la Epiphone valve junior è una cassa aperta di piccole dimensioni...
A.
Rispondi
peccato...
di swing [user #1906]
commento del 26/09/2014 ore 10:47:59
Leggendo la recensione mi è davvero balenata l'idea che fosse la mia prossima testata... dopo aver sentito la prova ho rinunciato all'idea.
Rispondi
Io un perchè ce lo trovo..!
di Blueser [user #37344]
commento del 26/09/2014 ore 16:22:52
Eccome..! Il pulito blueseggiantemente saturo e sporco mi intriga, se ne può tirar fuori bella roba di Hendrixiana memoria (anche SRV, why not!?) a patto di utilizzare una cassa che sopperisca alla lieve carenza di basse frequenze.. Credo che per contesti che richiedano quel wattaggio sia interessante ed anche il crunch sia convincente. La possibilità di variare il guadagno del pulito è sempre una gran cosa, per come la vedo io..! Meno mi ha entusiasmato il distorto, ma in fin dei conti un bel prodotto, stando al video.
Rispondi
cassa
di Michele Quaini [user #14336]
commento del 26/09/2014 ore 16:41:57
ragazzi scusate se mi intrometto, ma la Epiphone è una cassa chiusa...e suona bilanciata nei bassi...l ho usata anche in contesti professional. Non è scarna a mo' di combetto.
Detto questo la testatina era un po acidella di suo :)
Rispondi
Re: cassa
di smilzo [user #428]
commento del 29/09/2014 ore 10:46:45
A me piace come suono, dovrebbe bucare bene il mix... il suono del solo ampli mi lascia sempre perplesso. Cosa ne pensa chi lo ha provato?
Rispondi
eppero...
di francesco72 [user #31226]
commento del 26/09/2014 ore 20:15:41
450 euri e ti devi pure comprare il pedale per il cambio canale? queste sono le tipiche taccagnerie che mi rendono ridicolo un produttore.
Rispondi
In effetti,per 450€, potevano fornire ...
di Cordarotta [user #21082]
commento del 26/09/2014 ore 23:31:35
In effetti,per 450€, potevano fornire uno footswitch... Comunque io fatico sempre un po' ad apprezzare quell' acidità che caratterizza gli ampli con el84
Rispondi
Re: In effetti,per 450€, potevano fornire ...
di elgaldil [user #22921]
commento del 27/09/2014 ore 14:05:38
Acidi?
...mica tutti eh. Anzi. Tra l'altro le el84 sono forse i tubi più equilibrati e morbidi nella risposta in frequenza!
Rispondi
Re: In effetti,per 450€, potevano fornire ...
di Cordarotta [user #21082]
commento del 27/09/2014 ore 16:15:39
Effettivamente, acidi é un aggettivo un po' forte... Sarà che io sono tarato sulle 6V6, che a mio avviso, morbidezza, ne hanno da vendere. :-D
Rispondi
Beh... Chiedere ad un valvolare ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 26/09/2014 ore 23:58:46
Beh... Chiedere ad un valvolare da 20watt dei suoni "davvero puliti" lo trovo incomprensibile... E mi pare che invece ci siano tutti nonostante tutto... Questo impasto non l'ho avvertito... Ma poi: il bello delle valvole è proprio il pulito-non-pulito... E dalle EL84 non ci si può aspettare di certo un pulito Fender... Dite: pochi bassi? Mi pare che l'equalizzazione avesse per i bassi almeno un altro 50% di corsa... Magari ruotando la manopola in senso orario questi bassi aumentano? Credo poi che la quota bassi dipenda principalmente dalla cassa, i coni ed il tipo di microfonazione usato... Ho letto prima i commenti e poi ho ascoltato il video... E tutti i preconcetti che avevo dopo la lettura se ne sono andati... E, almeno per la vecchia serie, i valveking non mi erano mai piaciuti... Forse le cose sono migliorate... Ma non so se spenderi 450 euro però...
Rispondi
Secondo me con un bel ...
di Grix [user #36841]
commento del 27/09/2014 ore 12:24:09
Secondo me con un bel cambio di valvole e coni giusti può migliorare moltissimo! cosa mi consigliate per renderlo più Fenderoso? ho ascoltato tanti altri video su questa testata e mi sembra un'ottima testata da battaglia per tutti gli utilizzi: casa/sala/live

ascoltate queste due demo (sempre italiane):

vai al link

vai al link

Rispondi
Re: Secondo me con un bel ...
di elgaldil [user #22921]
commento del 27/09/2014 ore 14:37:12
per renderlo più fenderoso?

...comprare un Fender :-)
Rispondi
Re: Secondo me con un bel ...
di Grix [user #36841]
commento del 28/09/2014 ore 09:50:39
comprato, grazie del consiglio lol
Rispondi
BEH
di Baconevio [user #41610]
commento del 27/09/2014 ore 19:53:19
il footswitch costa mediamente 19 euro...mi pare si possa fare :D
sulla prova, non saprei...giudicare da un video su youtube è sempre molto difficile, nonostante la bravura di chi faccia la dimostrazione, la qualità della strumentazione, ecc. per motivi di lavoro ne ho provate diverse...e se il combo non mi ha mai fatto gridare al miracolo, ebbene, la nuova valveking merita più di un ascolto su youtube. inoltre, mi pare illogico aspettarsi un pulito cristallino da una testata che, per potenza, carattere e tradizione non ha mai fatto del pulito cristallino un suo marchio di fabbrica né tantomeno il produttore l'ha mai accostata ad un prodotto "fender": peavey ha un suo preciso carattere, molto "classic rock USA"...ho avuto un delta blues per una vita, e non l'avrei mai cambiato..il peso, purtroppo, si faceva sentire ed ho optato per altro :)
Rispondi
Da fan Peavey
di MarcoV [user #30371]
commento del 30/09/2014 ore 14:36:52
Questo è uno di quei prodotti della casa che fa davvero pena.
Mi dispiace, ma sul mercato si trova decisamente di meglio per quel prezzo.

Ho un combo valveking da due anni e, sebbene riconosco sia diverso sotto molti aspetti rispetto a questa testata, posso dire quasi con assoluta certezza che il timbro è rimasto lo stesso.
I valveking rimangono degli amplificatori dal suono freddo e asettico, che riescono a rendere impersonale anche una fender stratocaster.
Con le chitarre con humbuckers, almeno sul mio combo, le cose vanno meglio.. Ma rimane un suono impersonale, gelido, che non pompa e che sembra "finto", sia coi puliti che a alti livelli di gain (per quanto alti possano arrivare..).

Mi chiedo come faccia la peavey a produrre questa testata valvolare, quando per 150€ in meno ci si prende un peavey bandit (ne possiedo uno!) che suona meglio.

E se proprio si vuole una testatina (cosa che vivamente sconsiglio), meglio di sicuro la orange tiny terror. E' più semplice, più "plug and play", non ha send return.. ma ha decisamente un suono più "vero" e bello all'orecchio dei più. E costa meno ;) Saluti!
Rispondi
ahò, ma basta...
di adsl36 utente non più registrato
commento del 03/10/2014 ore 12:23:28
...co 'ste fender! nun sentite er ronzio dei single coil quanno se alza er gain? a me dà 'n fastidio enorme...
Rispondi
di 679GG [user #45668]
commento del 30/10/2016 ore 23:36:29
Dai numerosi video prove che ho ascoltato....a me sembra che carattere ne ha da vendere....il clean non sarà cristallino , ma è comunque bello , le distorsioni poi sono ottime, sia per corposità e calore....forse si mantiene un po in dinamica..Poi ti dà la possibilità di registrare in presa diretta. .e se la qualità resta invariata...è la soluzione ideale...e poi esteticamente e stupenda, soprattutto la versione chiara.....quasi quasi me la compro ...
Rispondi
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