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La percezione del suono nei live

di sdl [user #5004] - pubblicato il 29 ottobre 2014 ore 13:41:49.
Si sa che durante i live le orecchie dei musicisti sono spesso sottoposte a considerevoli onde d'urto...la propria cassa, le spie che sparano, talvolta la batteria troppo vicina, ecc...io, pur avendo ridotto drasticamente i volumi sul palco rispetto al passato, mi sto accorgendo sempre di piu che la mia percezione del suono (in primis ovviamente quello della chitarra) cambia drasticamente fra la prima ora di esecuzione e quello che viene dopo. Sicuramente dopo un bel po di anni passati a torturarmi le orecchie in parte inizio ad avere qualche problema di udito, ma credo che sia comunque una sensazione percepita da molti. Non parlo solo della progressiva compressione di certe frequenze durante l'esecuzione, che e' naturale, ma ad esempio io percepisco anche una riduzione del gain: spesso mi trovo ad incrementare la manopola del gain fra l'inizio e la fine del live, oltre che generalmente delle medio alte. Modifiche ovviamente prive di senso, posto che i suoni all'inizio dell'esecuzione erano ok, ma che mi aiutano a compensare la mia percezione del suono. Capita anche a voi? Con quali effetti? E come vi comportate a riguardo?

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Negli ultimi anni suono sempre ...
di Sykk [user #21196]
commento del 29/10/2014 ore 16:05:20
Negli ultimi anni suono sempre col cotone nelle orecchie sia alle prove che ai concerti.
Ti assicuro che dopo le prime due canzoni l'udito si abitua a quella risposta in frequenza e senti bene per tutto il concerto.
L'importante è fare il sound check (se sei in un posto piccolo e te lo devi fare da solo) a orecchie "libere".
Rispondi
Re: Negli ultimi anni suono sempre ...
di dissident [user #3486]
commento del 30/10/2014 ore 01:07:33
Esistono tappi apposta che non modificano le frequenze, e che sono più comodi e meno irritanti del cotone
Rispondi
Re: Negli ultimi anni suono sempre ...
di Sykk [user #21196]
commento del 30/10/2014 ore 07:41:14
si li ho visti ma non li ho mai provati, col cotone sono sempre andato bene
Rispondi
La regola n.1 per ogni ...
di alexus77 [user #3871]
commento del 30/10/2014 ore 00:51:22
La regola n.1 per ogni musicista è proteggere l'udito, sempre.

Prima di perderlo, comincia ad usare protezioni. Se non usi in-ear, fatti dei tappi custom, o quantomeno usa quelli che si espandono. Altra soluzione economica sono i nuovi tappi earasers, non troppo cari, non troppo Custom, ma decenti. Evita tappi per applicazioni non audio, e tappi improvisati (kleenex, cotone), poco funzionali. Piuttosto vai di tappo di quelli di spugna (foam), che costano nulla.

Se ti sembra di sentire meno gain è perché stai stressando l'apparato, proteggiti, prima che sia troppo tardi, che tinnito e perdite d'udito non sono divertenti.
Rispondi
Il problema è che a ...
di francescoRELIVE [user #13581]
commento del 30/10/2014 ore 09:23:54
Il problema è che a metà concerto il batterista inizia a pestare più forte forse perchè il suo orecchio è più stanco, di conseguenza tutto il resto della band deve adeguarsi.
La soluzione ottimale è avere in-ear monitor TUTTI.
E un mixer digitale per regolarsi i livelli di ogni monitor con quello che si vuole.

Con i miei gruppi si fa così e nessuno si è più lamentato, anzi!
Rispondi
Re: Il problema è che a ...
di sdl [user #5004]
commento del 30/10/2014 ore 13:31:12
Si, anch'io in certe situazioni (situazioni dove peraltro probabilmente sono anche inutili perchè molto più "tranquille") li uso e chiaramente il relax di ascolto è molto maggiore. Per noi però sono difficili da usare: troppi trasmettitori (siamo già tutti wireless) e comunque decisamente troppo devasto sul palco per potersi relazionare correttamente con gli in ear (troppo "isolamento" fra di noi). Proverò invece i tappi appositi per uso musicale che avevo sempre un po snobbato...
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Re: Il problema è che a ...
di celestino [user #29932]
commento del 03/11/2014 ore 10:42:41
se posso chiederti che mixer digitale usi? grazie ciao!
Rispondi
Re: Il problema è che a ...
di francescoRELIVE [user #13581]
commento del 03/11/2014 ore 11:33:12
Con il mio gruppo principale (siamo in 6) utilizziamo attualmente un A&HQU16.
Per il trio rock prima utilizzavo un 03D yamaha , ora invece ho un Behringer X32 Producer.
Rispondi
Quasi normale!
di Sparklelight [user #41788]
commento del 30/10/2014 ore 13:42:36
In effetti credo sia un problema comune a tutti live (e pure in sala prove), durante il soundceck si tira un pochino il freno a mano e poi puntualmente si inizia ad aumentare il volume inconsapevolmente durante il concerto, oltremodo le frequenze alte (medio-alte) sono le prime a perdersi e si tende ad aumentarle.
Serve un minimo di autodisciplina, se uno degli strumenti risulta tropo alto non bisogna adeguarsi ma limitare quello che prevarica, persino i tappi dedicati possono essere un'ostacolo e rivelarsi addirittura controproducenti, si sente un poco meno e quindi si fa la cosa sbagliata ... si alza il volume :-)
Visto che la postazione del mixer la gestisco quasi sempre quando qualcuno chiede di alzarsi io non faccio altro che abbassare gli altri ... risultato garantito, al limite alzo giusto per quei 10 secondi e poi riabbasso :-O
In sala prove la soluzione definitiva è soltanto una: batteria elettronica!! una vera manna :-P

Rispondi
Re: Quasi normale!
di sdl [user #5004]
commento del 30/10/2014 ore 16:07:39
Si, la batteria elettronica è una figata. In un gruppo tributo ai Muse la usavamo tranquillamente anche live (piatti esclusi ovviamente) con degli ottimi risultati...
Rispondi
Re: Quasi normale!
di francescoRELIVE [user #13581]
commento del 03/11/2014 ore 11:34:30
anche tu suoni in un tributo ai muse?! :D ahahah
fantastico!
Rispondi
Re: Quasi normale!
di sdl [user #5004]
commento del 03/11/2014 ore 12:16:16
A dire il vero ho lasciato qualche anno fa...dal 2011 faccio solo rockabilly e rock n roll...pero', si ho suonato per un paio di anni in un tributo ai muse! Abbiamo anche registrato un demo all'epoca, pero' ti confesso che il progetto non mi ha mai entusiasmato. I muse son bravi, ma suonarli mi divertiva assai poco. Inoltre riproponevamo con molta intransigenza gli arrangiamenti dei dischi, quindi oltre alla tastiera (suonata dal cantante) avevamo un macello di basi: una struma per farle (le basi erano suonate/programmate da me...) e una rottura poi riproporle dal vivo (click, gestione del sequencer, ecc...).
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