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Una super-pedaliera tutta digitale
Una super-pedaliera tutta digitale
di [user #32554] - pubblicato il

La paura per la degradazione del segnale fa sì che non tutti i chitarristi accettino l'inserimento di effetti digitali in pedaliera, ma cosa succede quando tutta la catena è composta da processori digitali? Insieme alla versatilità impressionante che si ottiene, il risultato può aprire nuove strade sonore.
La paura per la degradazione del segnale fa sì che non tutti i chitarristi accettino l'inserimento di effetti digitali in pedaliera, ma cosa succede quando tutta la catena è composta da processori digitali? Insieme alla versatilità impressionante che si ottiene, il risultato può aprire nuove strade sonore.

Pochi giorni fa ho suonato live per due giorni consecutivi all'Hi-Fidelity, fiera nazionale del hi-fi di altissima qualità. Sapendo di avere principalmente un pubblico di audiofili con la A maiuscola, ho voluto sperimentare un setup particolare assemblando una pedaliera composta solo da effetti digitali. L'occasione si è rivelata perfetta per mettere alla prova i prodotti Zoom messi a disposizione da Mogar, distributore del marchio in Italia.

L'esperimento è stato utile a soddisfare la curiosità di sapere come suona una pedaliera soggetta a continue conversioni del segnale da analogico, a digitale e poi di nuovo in analogico, a catena per ognuno degli stompbox usati.

Il primo passo è stato studiare il modo migliore per sfruttare in contemporanea due multieffetto G3.
Queste pedaliere permettono di attivare numerosi effetti allo stesso momento, ma i display ne mostrano solo tre alla volta. Per agire sugli altri, bisogna scorrere verso destra o verso sinistra attraverso una catena virtuale.
Dal momento che trovo poco pratico dover schiacciare due pulsanti contemporaneamente per effettuare questa azione, ho pensato di nascondere nelle posizioni non visibili gli effetti che avrei deciso di tenere sempre accesi, quelli che insomma mi sarebbero serviti a confezionare il make up di base del mio suono.

Una super-pedaliera tutta digitale

Il primo in catena è il riverbero, decisamente migliore di quello on-board nel Laney A1, dignitoso ma insufficiente se paragonato al potenziale di quelli offerti dalla G3. Questo è stato applicato sulla pedaliera di destra come primo effetto, subito all'uscita del pedale volume Ernie Ball.
In mezzo ho quindi disponibili i primi tre effetti: un chorus, un tremolo e un phaser.
Chiude la catena un primo equalizzatore paragrafico che lavora principalmente sull'intelligibilità delle frequenze medie. È utilizzato solo in modo sottrattivo per togliere una fastidiosa risonanza, anche se leggera.

Dentro nella seconda pedaliera, celati alla vista dei piccoli schermi LCD della G3, ho tenuto acceso un secondo equalizzatore, questa volta grafico, che lavora soprattutto smorzando le frequenze alte, dai 1600Hz in avanti. Ho disegnato una curva graduale per arrotondare il suono sui cantini. In uscita ho selezionato un riduttore di rumore regolando una soglia molto bassa e una curva di intervento piuttosto lenta onde non far rovinare le code dei delay e riverberi, ma che potesse accompagnare il sustain senza far comparire il caratteristico soffio dato dalla catena di effetti digitali.
A seguire, disponibili sotto ai piedi per l'on/off immediato, ho messo un primo delay analogico, con una ripetizione di 420ms e pochissimo feedback, giusto per irrobustire il soloing, poi un secondo delay digitale dalla ribattitura netta e definita, decisamente intellegibile per lavori più ritmici a patto di utilizzare la funzione tap per adeguarlo ai bpm del brano. Infine, è inserito un pitch shifter che aggiunge una quinta giusta a ogni nota una volta acceso, per ottenere un sound epico che mi ricorda gli arrangiamenti di corni francesi.

Così facendo, mi trovo davanti sei effetti con on/off diretto, immediati e sicuramente intuitivi per poter letteralmente giocare e colorare due giornate a suonare principalmente su basi, passando da classici jazz, swing e bebop fino a moderni funky e liquide ballate.
Entrando quasi nell'esoterismo, ho lavorato per diversi giorni sul sound di base privo di effetti tranne il riverbero. Ho notato che il LaneyA1, amplificatore specifico per chitarra acustica adottato da me per la semiacustica, essendo un full-range è ottimo per riprodurre tutta la gamma in frequenza della mia Archtop RanDeGal. Il tutto è a discapito di cantini un po’ troppo brillanti e soprattutto un po' sottili, quindi per recuperare dimensione e contemporaneamente limare le frequenze (due operazioni spesso difficili da bilanciare in quanto opposte nell’intento) ho utilizzato, in uscita dalle G3, il preamplificatore A3 selezionando la simulazione di body "Drenought" e la simulazione microfonica del AKG 414 (condensatore strepitoso per la chitarra). Inoltre, sulla destra di questo pedale ho ho disponibile un pulsante da utilizzare come boost per incrementare il volume, mentre sulla sinistra un altro pulsante mi permette di far partire un anti feedback automatico, che in meno di due secondi fa un analisi totale dello spettro in frequenza, andando a prendere la frequenza incriminata da fischi e boati tagliandola definitivamente: semplice, intuitivo ed efficace.
Nel routing, questo pedale aggiunge dimensione e spessore ai due cantini, bilanciando volume e suono sulle sei corde.

A questo punto mi sono fatto prendere la mano, anzi le orecchie. Ho voluto esagerare collegando anche l'MS-70 e l'MS-100 come una sorta di optional speciali. Ho selezionato un delay reverse con il primo, che mi ricorda i pad utilizzabili su una comune tastiera, e una simulazione di synth monofonico con il secondo stomp per le parti più aggressive e guizzanti.
Il segnale in uscita dalla catena di pedali digitali passa attraverso il wah-wah Morley Bad Horsie.


Apparentemente complesso, il routing è assemblato all'insegna della praticità, per avere più opportunità a disposizione cosicché potessi trascorrere le due giornate suonando e divertendomi con tutto questo arsenale a disposizione e magari sperimentare, ispirato anche da suoni che normalmente non mi trovo sotto le dita sopratutto con una Archtop in mano.

Sull'ampli, ho tenuto l'equalizzazione totalmente in flat, in quanto il make up è affidato ai vari dispositivi in pedaliera. La reattività generale è ottima, il suono ha una grande escursione in dinamica, la vera differenza risiede nella curva con cui si sale dal pianissimo al forte: in un routing semplice e magari completamente analogico (chitarra e amplificatore), l'escursione della dinamica è completamente regolare senza presentare buchi o scalini, mentre nel routing presentato con questa pedaliera avverto un leggero distacco tra i piano/pianissimo e il classico suonare forte, senza però arrivare al limite, cioè si trova un leggero stallo all'incirca al 30-40% dell'escursione per poi trovarsi minor spazio di gestione suonando forte e accentato.
Attenzione: ribadisco il termine "leggero distacco", fattore a volte riscontrabile anche nella semplicità di utilizzare chitarra e ampli. Questo dato cambia semplicemente da modello a modello di chitarra, di pickup e soprattutto di amplificatore, con appunto curve in dinamica poco regolari o comunque con un certo sbilanciamento tra il suonare piano e il suonare forte. Ovviamente, da tutto ciò sono completamente esclusi parametri di compressione che farebbero semplicemente accentuare la praticità nel gestire la maggior dinamica possibile con il massimo della regolarità.

Concludendo, ho trovato l'insieme generale molto versatile con suoni credibili ed efficaci. Certo, alla fine rispetto a ciò che mastico normalmente nella maggior parte dei live (chitarra, ampli e una G3 giusto per il riverbero chiudendo con una leggera rifinitura di equalizzatore), trovarmi davanti tutto ciò mi ha fatto pensare all'associazione di idee con un eccellente pranzo di matrimonio: tanto, ricco magari anche un po’ grasso e soprattutto molto goloso e gustoso, ma poi penso che non potrei vivere tutti i giorni mangiando così. Nello stile inteso come jazz e swing, l'attenzione si sposta molto facilmente sull'esecuzione e sull’interpretazione a discapito magari di un suono più crudo, ma sicuramente diretto ed efficace.
Tuttavia, la ricerca del suono prescinde dai parametri oggettivi e sfocia nella più assoluta soggettività, dove la differenza tra analogico e digitale, simulazioni complesse e soluzioni meno convenzionali non ha più importanza.

Una super-pedaliera tutta digitale
a3 effetti e processori g3 multistomp zoom
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Non male non male, la ...
di SixStrings2000 utente non più registrato
commento del 02/11/2014 ore 12:09:30
Non male non male, la Zoom offre buone cose per far musica!
Rispondi
Grande assemblaggio!
di SuperAdrian76 utente non più registrato
commento del 02/11/2014 ore 14:12:58
Ho avuto la G3 ed ora ho la G5, anche se la uso solo per registrare e per casa ed ho da poco aggiunto come coltellino svizzero alla mia pedalboard l'MS 70 CDR, che in pratica mi funge da delay, booster ed EQ più qualche vezzo modulatorio a seconda del brano.
Si tratta di strumenti pazzeschi, assolutamente di livello professionale.
Grande Zoom.
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interessante! però credo che se ...
di Sykk [user #21196]
commento del 02/11/2014 ore 14:59:10
interessante! però credo che se dovessi prendere la strada del digitale 100% sceglierei una pedaliera unica e più grande come il pod500 o simili.
il discorso è diverso se hai accumulato questi pedali un po' alla volta, ottima soluzione.
Rispondi
Il digitale è qualcosa col ...
di Tubes [user #15838]
commento del 02/11/2014 ore 17:43:47
Il digitale è qualcosa col quale prima o poi tutti noi, affezionati al caro vecchio analogico, dovremo fare i conti . La versatilità dei bit è impressionante ; di contro il degrado sonoro esiste o è solo una nostra suggestione ? Se parliamo di distorsioni o overdrive forse c'è ancora qualcosa da migliorare e lo faranno, sulle modulazioni a livello chorus e simili la differenza è ormai esigua, su delay e riverberi il digitale vince a mani basse . Basta poi guardare una pedaliera qualsiasi di un professionista ; volete che non ci sia almeno due/tre pedali digitali in mezzo ? Infine spezzo una lancia a favore dell'A3 di Zoom . Avevo il blasonatissimo Aura di Fishman, ho acquistato A3 e rivenduto Aura . Suonava allo stesso livello ma in più ha una montagna di effetti ...
Rispondi
Sono passato di li'
di maxventu [user #4785]
commento del 02/11/2014 ore 18:14:
Ma non ho fatto a tempo a fermarmi , anche se avrei voluto. Ho notato la pedaliera , alcuni brani belli e ben suonati, e un timbro generale molto bello e curato , anche se nel contesto generale non era facile.
Rispondi
G3 mods
di scottt [user #5541]
commento del 02/11/2014 ore 18:28:43
Io per lo "scroll" della pagina ho modificato la mia g3 con questa mod
vai al link
utilissima!A differenza di quella proposta nel sito io l'ho fatta senza il tap tempo(più che altro perchè non avevo a casa un jack a 3 poli) utilizzando un normale minijack stereo.
Se a qualcuno potesse servire..
Rispondi
Re: G3 mods
di matthewRevenge [user #37522]
commento del 02/11/2014 ore 23:33:31
molto utile grazie!
sentivo la mancanza di un controllo per scorrere tra le patch rimandendo nella modalità "standard"
seguirò le istruzioni per fare la modifica vai al link
grazie davvero, avevo cercato online le modifiche possibili alla G3 ma non avevo trovato queste!
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L'utilità del digitale è legato ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 02/11/2014 ore 21:37:44
L'utilità del digitale è legato ai preset che con un solo pulsante ti richiamano il suono confezionato che ti serve... Utilizzarli come dei normali pedali analogici costretti al tip tap lo trovo sbagliato... Come utilizzare i difetti del digitale ed i difetti dell'analogico ed utilizzarli insieme... Meglio una sola pedaliera e memorizzare i suoni che ci servono... Se allestisco una pedaliera ci metto il meglio che ritengo giusto...
Rispondi
Re: L'utilità del digitale è legato ...
di palets74 [user #34259]
commento del 02/11/2014 ore 22:26:31
Non sono completamente d'accordo. Con un oggetto come il G3 puoi creare diverse pedaliere virtuali da utilizzare a seconda del contesto, puoi usarlo prima del pre o in send-return con diverse configurazioni (wah, vibe,fuzz piuttosto che chorus, flanger, delay).
I pedalini secondo me sono un hobby nell'hobby...unica la goduria di assemblare e testare una pedaliera, comprare e rivendere, cablare e scablare.
Rispondi
l'idea per la quale " ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 03/11/2014 ore 07:15:04
l'idea per la quale " se lavoro in digitale non ha senso che usi tanti pedali ma debbo lavorare con un solo apparecchio" e' (lapalissianamente) discutibile per il fatto che i pedali, pre o quant'altro, digitali, hanno una loro caratterizzazione, sono differenti.. qualcuno puo' gradire il flanger di uno e il delay di un altro .. :-)
Rispondi
Re: l'idea per la quale " ...
di peeter77 [user #22973]
commento del 03/11/2014 ore 10:57:01
Ridurre allo stretto necessario le conversioni AD/DA mi sembra cmq una buona pratica e almeno in teoria ha un fondamento ;) io poi ho la presunzione di riuscire in un confronto A/B a distinguere l analogico dal digitale, ma potrei averla anche sparata grossa.. :)
Rispondi
Re: l'idea per la quale " ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 03/11/2014 ore 11:56:49
pur non seguendola, apprezzo la tua posizione perche' e' basata sull'ascolto.. nel senso che tu tenderesti a non entrare in un pre digitale e poi uscire dentro un altro perche' SENTI qualcosa che a te non va .. l'importante e' fidarsi del nostro ORECCHIO che e' cio' che interfaccia il nostro cervello con i suoni del mondo
Rispondi
Re: l'idea per la quale " ...
di peeter77 [user #22973]
commento del 03/11/2014 ore 12:27:48
sarebbe bello fosse così.. in realtà avendo studiato la conversione digitale, forse a causa della suggestione ritrovo all ascolto tutti i difetti che sulla carta il digitale ha. E ne ha. Come ne ha l'analogico. Solo che come esperienza d'ascolto mi turba di meno il secondo. Sarà una questione di fede.. o fedeltà ;)
Probabilmente se non avessi studiato come fonico avrei un parere più oggettivo e soprattutto basato sul solo ascolto, ma tant è..
Rispondi
Re: l'idea per la quale " ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 03/11/2014 ore 14:24:54
Allora ad ORECCHIO ti dico, da possessore ed utilizzatore di diversi dispositivi digitali, che quasi tutti sono talmente poco rispettosi del segnale della chitarra che se ci metto una Squier da 100 euro non la distinguo da una di maggior pregio. La dinamica è il più delle volte bassa. Riguardo a Zoom ho fatto poi un esperimento con il CDR che vedi nella pedaliera postata in questo articolo. L'ho inserito nel loop effetti di un AVT100 della Marshall. Questo ampli ha un loop con una manopola mix che permette di miscelare il suono diretto a quello che passa per il loop. A fine corsa di entrambi i lati di questa manopola si avrà o tutto il suono passante per il loop o tutto il suono che non passa per il loop. A pedale bypassato era incredibile la differenza di suono tra i due estremi, segno che il pedale mangiava segnale e lo colorava con una mediosità finta che rendeva il tutto inascoltabile. E stiamo parlando di segnale bypassato. Non ho mai usato un Kemper o un Factal di cui si dicono cose da paradiso in terra, ma tutto ciò che mi è passato per le mani (Line6, Zoom, Boss e... Anche TC electronics) ha sempre alterato il segnale in modo inaccettabile... Parlo sempre di multieffetti... I pedali singoli Boss ad esempio questo problema non me lo hanno mai dato... O almeno il mio orecchio non lo avverte... Per cui ribadisco: questo tipo di digitale lo userei solo per un compromesso di comodità... E questa comodità dovrebbe includere la leggerezza del setup, la programmabilità di preset da richiamare al volo e la possibilità di poter andare nel mixer in diretta... Ora che ti ho parlato delle mie orecchie è tutto più credibile?
Rispondi
Re: l'idea per la quale " ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 03/11/2014 ore 14:41:03
tu lavori con le 'recchie tue e io con le mie, non possiamo scambiarcele .. :-) per cui vai avanti per la direzione che ti sei scelto, io vado avanti per la mia ..

(ovviamente come non sono un maniaco dell'analogico, non lo sono nemmeno del digitale, quindi non e' che mi suoni e mi funzioni tutto bene, semplicemente non ho pregiudizi e non mi pongo limiti)

in ogni caso i processori di segnale digitali sono OGGETTIVAMENTE differenti, per cui ha senso utilizzarne piu' di uno simultaneamente .. se a te sembrano tutti brutti per cui si tratta solo di ripieghi ok, ma sono differenti di sicuro, come sono differenti i vari modelli di tostapane e frullatori, per quanto siano apparecchi che non uso ..

Rispondi
Re: l'idea per la quale " ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 03/11/2014 ore 19:56:50
Mi piace l'analogico per tutto ciò che sta prima della distorsione... distorsione inclusa... (effetti di dinamica)... mi piace il digitale per tutto ciò che c'è a valle... (effetti di ambiente)... possibilmente che rispettino il suono di partenza dello strumento... buone e durature orecchie a tutti allora...
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Re: l'idea per la quale " ...
di smilzo [user #428]
commento del 03/11/2014 ore 11:07:45
Secondo me il passo che dovrebbero fare i produttori è... togliere ingressi e uscite analogiche! In questo modo basterebbe un convertitore analogico in ingresso e uno in uscita in catena, e si potrebbero concatenare i vari pedalini con i suoni che più ci piacciono!
Rispondi
Re: l'idea per la quale " ...
di peeter77 [user #22973]
commento del 03/11/2014 ore 12:33:57
quà andiamo nell esoterismo :) scherzo quello che dici ha perfettamente senso, però a quel punto preferirei un dsp totalmente opensource (un laptop per esempio) con i convertitori ingresso/uscita e basta. rimane cmq il problema di interfacciarlo a processori analogici all'occorrenza.
Rispondi
Re: l'idea per la quale " ...
di peeter77 [user #22973]
commento del 03/11/2014 ore 12:36:4
oppure esagerando, convertitori e wifi direttamente sulla chitarra. forse qualcuno l ha già fatto O_O
Rispondi
Re: l'idea per la quale " ...
di smilzo [user #428]
commento del 04/11/2014 ore 09:28:36
I trasmettitori wireless dell'ultima generazione sono tutti digitali... a sto punto potrebbero a che serve conversione per entrare in uno stompbox digitale? Se tutti i pedali fossero digitali, a sto punto si avrebbe una conversione nel trasmettitore della chitarra, e una all'ingresso dell'ampli in ricezione. Un sistema così in trasparenza si mangierebbe qualunque sistema analogico. Non confondiamo, ovviamente, la trasparenza con la non linearità e dinamica di un ampli... quelli spetta al software replicarli, non alla conversione! ;)
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Modifica g3
di sibor [user #11654]
commento del 03/11/2014 ore 08:21:11
scusate ma la modifica di cui si parla, si puo' acquistareo bisogna autocostruirsela?
Rispondi
Re: Modifica g3
di scottt [user #5541]
commento del 03/11/2014 ore 08:46:4
ce la si fa da soli...a meno che non fai a cazzotti col saldatore è piuttosto semplice
Rispondi
Zoom G3 o G5
di guitarhero81 [user #7159]
commento del 03/11/2014 ore 11:10:50
anch'io pensavo ad una zoom g3 come backup per il mio setup live e/o acustico e anche per fare lezione.
Spesso trovo 1 ampli con 1 ingresso e l'aux in in cui collegherei lo zoom così da poter suonare con i suoni distorti e/o puliti e anche fare le basi al volo su cui far esercitare per l'improvvisazione.

Ho notato che la qualità dei suoni dal CDR 70 in poi (e quindi zoom g3 e g5) è migliorata spaventosamente o è una mia impressione?
Rispondi
Re: Zoom G3 o G5
di scottt [user #5541]
commento del 03/11/2014 ore 11:50:43
ho avuto strymon,eventide ecc..da quando ho la g3 ho venduto tutto..ok magari per certe robe mooolto sperimentali il time factor era n'altra roba,ma per un utilizzo "normale" è insostituibile!Una settimana fa l'ho messa in un loop true bypass,ho chiuso gli occhi,ho pestato il looper na ventina di volte,per non farmi influenzare dall'effetto "psicoanalogico" e in tutta sincerità la differenza non l'ho saputa percepire quindi...via anche il looper!Distorsore preferito(Ht dual e rockett animal) zoom g3,pedale d'espressione plasticone e basta!
Rispondi
Bella!
di endyamon [user #35616]
commento del 03/11/2014 ore 11:24:36
Praticamente hai fatto artigianalmente con la Zoom quello che la Line6 ha fatto con la M13! :-)
Rispondi
quoto endyamo
di francesco72 [user #31226]
commento del 03/11/2014 ore 11:48:
da felicissimo possessore della m13 (e prima della m9) posso dire che se ci si rivolge al digitale e si vuole mantenere la possibilità di controllare i singoli effetti della catena, è la soluzione migliore. Anch'io non trovo molto pratico assemblare vari oggetti digitali, viste le mille mila risorse che ognuno ci mette a disposizione. Quanto al preferire gli effetti di uno o dell'altro devo dire che prendendo un determinato standard fatico a sentire grande differenza di qualità: i delay o i reverberi dell ms50g (io lo uso come scatoletta tutto fare in sala prove) non sono peggiori di quelli che offre la g3 (l'ho avuta per un periodo) come posso tranquillamente affermare che l'effettistica della tc nova system (mia pedaliera precedente all'm9) è paragonabile a quella di line6, però questa ha il vantaggio di poter sommare più effetti del medesimo tipo.
ciao
Rispondi
c'è digitale e digitale...
di sixstrings74 [user #7838]
commento del 03/11/2014 ore 18:09:01
ciao a tutti, io sono per il digitale ed ho posseduto prodotti zoom a distanza di anni da una pedaliera boss della serie m. devo dire che sono strumenti che offrono una gran flessibilità, comodità sul palco\trasporto ecc. ovviamente ci sono macchine digitali di vari livelli e dire che quando sento: "sono tutti insensibili al tocco, mancano di dinamica ecc ecc." non è vero! per cui accostare prodotti (anche se di buon livello) come le ultime zoom o line6 ad altre come il multiamp, kemper e fractal è impensabile.. queste ultime sono davvero un altro pianeta (il costo lo giustifica). un saluto a tutti
Rispondi
Re: c'è digitale e digitale...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 03/11/2014 ore 20:00:42
Non diamo falsi messaggi però... la dinamica di un prodotto "tradizionale" è ancora inarrivabile...
Rispondi
Re: c'è digitale e digitale...
di yasodanandana [user #699]
commento del 03/11/2014 ore 20:21:5
in realta' la dinamica di un prodotto tradizionale e' minore .. l'analogico piace proprio perche' di solito, comprimendo, aiuta il tocco. E' il digitale che, volendo, puo' offrire un rispetto molto esteso dei livelli di intensita' emessi dallo strumento....
Rispondi
Re: c'è digitale e digitale...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 03/11/2014 ore 23:41:02
Vabbè allora chiudiamola qui la discussione... Che è meglio... Ma come fai a dire che l'emulazione digitale di un mesa boogie o di un tubescreamer ha più dinamica del vero mesa boogie o del vero tubescreamer? Mah...
Rispondi
Re: c'è digitale e digitale...
di yasodanandana [user #699]
commento del 04/11/2014 ore 01:18:29
io quelle cose non le ho dette ... :-)
Rispondi
Re: c'è digitale e digitale...
di smilzo [user #428]
commento del 04/11/2014 ore 09:39:01
La dinamica è la differenza tra il suono più forte e il suono più debole distinguibile dal rumore. Il digitale a 24bit ha maggior dinamica di qualunque ampli da chitarra.

Se per dinamica intendi la "reattività al tocco", ossia la capacità di variare contenuto armonico al variare del volume in ingresso (volume o pennata), allora distinguiamo... la conversione è lineare e non centra granchè... il software è responsabile della dinamica (o assenza di!). Dipende dagli algoritmi e dalla potenza di calcolo.
Rispondi
Re: c'è digitale e digitale...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 04/11/2014 ore 11:26:29
Da Wikipedia:
"Nella terminologia musicale, la dinamica di una composizione è la gestione delle intensità sonore e della loro gradazione da adottare nella sua esecuzione..."
"I due segni dinamici basilari della musica sono: p o piano, f o forte..."

Intendo: se ho una chitarra che mi risponde bene con un volume di uscita maggiore o minore se picchio di più o di meno, l'ampli o il multieffetto devono farmi avvertire la differenza... Intendo: se ho un overdrive attivato mi accorgo della maggiore o minore saturazione e di tutte le sfumature della pennata se picchio più forte o più piano... Intendo: se con un suono distorto abbasso il volume della chitarra con il potenziometro, da 10 a 0 ho dieci diverse sfumature di saturazione perchè l'ampli o l'overdrive hanno una risposta che è proporzionale al volume che gli dò... Queste cose con il digitale (almeno quello "per tutti", escludendo ciò che non ho mai provato come Kemper e Fractal) non si possono fare... Il digitale è meno rispettoso (ed il più delle volte per niente rispettoso) della qualità del suono e del volume del segnale che gli viene inviato... Compromettendo la dinamica della esecuzione... Per cui ribadisco: ci metto la bullet strat di 100 euro o la PRS di 5000 euro e non noto differenze sostanziali che invece avvertirei in un bel valvolare di 15 watt...

Questa è una buona lezione di ciò che intendo, da parte di Joe Bonamassa:
vai al link
Rispondi
Re: c'è digitale e digitale...
di smilzo [user #428]
commento del 04/11/2014 ore 11:56:28
Il fractal emula bene questi comportamenti.
Senza andare sul fractal, prova un Yamaha Magicstomp. Prendi una emulazione di fuzz. Abbassa il volume, noterai come si pulirà fino ad arriverai ad un suono pulito. Noterai anche un bassissimo rumore di fondo. Puoi usare una patch metal e abbassando il volume suonare funky. Meglio di un analogico in termini di "dinamica". :)

Il magicstomp è un po più coprente rispetto al legno della chitarra, il fractal molto rispettoso.

Quindi non è il "digitale" che suona male, ma il prodotto che hai provato realizzato con tecnologia digitale.
Rispondi
scusa il ritrado
di sheratonII [user #32461]
commento del 16/02/2015 ore 16:29:14
ciao
scusa il ritardo essendo passato un po di tempo dalla tua pubblicazione.mi collego qui per chiederti questo...
mettendo lo zoom A3 in catena con altri effetti... perdi l'opportunità di utilizzare l'uscita bilanciata.
c'è modo per mettere l'effetto in catena senza perdere questa uscita?
anche perchè io devo metterlo con una LOOPSTATION e quindi per forza di cosa va messa dopo...
Grazie del tuo chiarimento.
ciao
Dario
Rispondi
Opportunità d'uscita bilanciata
di paoloanessi [user #32554]
commento del 16/02/2015 ore 21:04:38
Ciao sheratonII :)
purtroppo perdi questa opportunità, ma potresti sempre mettere una DI in fondo al routing se avessi bisogno di un uscita bilanciata, se la loopstation non può gestire send e return dove potresti sfruttare gli effetti dell'A3, e la stessa loopstatio non ha un usicta XLR, ed hai l'esigenza di avere un segnale bilanciato presumo da gestire per il live, non ti rimane che adottare una DI :-D

Buona Musica!

PaoloAnx
JazzRock



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