di redazione [user #116] - pubblicato il 29 novembre 2014 ore 11:30
Amptweaker recupera un progetto andato perduto durante una sessione di studio e crea una versione alternativa del noto TightFuzz. Il BluesFuzz è al germanio, ha un buffer speciale al suo interno e arriva nel numero di 49 pezzi per un preciso motivo.
Amptweaker recupera un progetto andato perduto durante una sessione di studio e crea una versione alternativa del noto TightFuzz. Il BluesFuzz è al germanio, ha un buffer speciale al suo interno e arriva nel numero di 49 pezzi per un preciso motivo.
Nel 2012 Amptweaker presentava il TightFuzz, un fuzz di nuova concezione in cui concetti moderni come send return e controllo Tight si univano ai canoni del più tradizionale tra gli effetti di distorsione per chitarra. Il pedale che vide la luce allora era il vincitore in un testa a testa con un altro fuzz dal sapore più classico, meno estremo nel suono ma con maggiori capacità dinamiche ed espressive. I fan, con cui Amptweaker vanta da sempre un contatto diretto e reciproco, all'epoca avevano preferito il TightFuzz, ma ora i progettisti hanno deciso di recuperare l'effetto inizialmente accantonato, aggiornarlo e riproporlo in una serie estremamente limitata.
Il BluesFuzz è un fuzz con al suo interno un unico transistor al germanio. È a tutti gli effetti una versione revisionata e semplificata, a basso output, del TightFuzz, con il quale condivide anche i controlli principali.
Oltre ai classici parametri di Volume, Tone e Fuzz, il BluesFuzz offre il caratteristico potenziometro Tight, con cui rendere le note più incisive e i bassi più a fuoco secondo necessità. Tale controllo risulta fondamentale in un pedale di tipo fuzz, dove a livelli di distorsione più importanti possono corrispondere suoni meno definiti e con un attacco confuso.
Per modificare ulteriormente la pasta della distorsione, il pedale è provvisto di un piccolo switch denominato Bright, che ha lo scopo di passare da un fuzz grosso e compatto a uno più brillante e tagliente.
Dal vano batteria si accede a un ulteriore selettore per attivare la funzione Boost MOD, che fornisce un incremento di circa 10dB al segnale a monte del fuzz, in modo da introdurre più saturazione o compensare l'output più ridotto di chitarre di stampo vintage.
Il pedale racchiude al suo interno un buffer che ricostruisce l'impedenza dei pickup di una chitarra elettrica allo scopo di eliminare i problemi di compatibilità che possono avere luogo quando si usano effetti come overdrive o wah in ingresso a un fuzz vecchio stile. Grazie al sistema escogitato da Amptweaker, il circuito del BluesFuzz riconoscerà sempre in entrata dei valori elettrici simili a quelli che sarebbero stati prodotti da una chitarra collegata in diretta.
Non mancano le funzionalità comuni a tutta la serie di pedali Amptweaker come il loop effetti integrato con switch per decidere di inserirlo prima o dopo il fuzz, i LED che illuminano le manopole per evidenziarne la posizione anche al buio e lo switch per escludere la batteria quando si spegne il pedale e prevenirne così l'usura qualora non venisse scollegato il jack dall'input.
Amptweaker accompagna il lancio del BluesFuzz con una panoramica completa in video.
Il BluesFuzz, con il suo bel loghetto "Limited Edition - Handmade in USA", è già disponibile per l'acquisto sul sito ufficiale Amptweaker, a questo indirizzo, ma solo 49 pezzi sono stati prodotti. La scelta di realizzarne 49 e non uno di più è dovuta a una serie di riferimenti legati alla cultura del blues e all'azienda stessa. Innanzitutto, si crede che il famoso crocevia in cui il bluesman Robert Johnson contrattò l'anima con il diavolo fosse tra le Highway 49 e 61 a Clarksdale, Mississippi. Inoltre James e Phyllis Brown, i creatori di Amptweaker, sono cresciuti proprio lungo la Highway 49, e si incontrarono per la prima volta in una sala da biliardo per camionisti su quella stessa strada.