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Cavo d'alimentazione rimovibile sul Carl Martin
Cavo d'alimentazione rimovibile sul Carl Martin
di [user #22358] - pubblicato il

Il cavo di alimentazione in un unico pezzo con lo chassis adottato da Carl Martin può essere comodo se il pedale è fisso in una pedaliera cablata, ma può risultare scomodo se lo si vuole usare in contesti diversi. Ecco come regalargli un connettore mobile.
Il cavo di alimentazione in un unico pezzo con lo chassis adottato da Carl Martin può essere comodo se il pedale è fisso in una pedaliera cablata, ma può risultare scomodo se lo si vuole usare in contesti diversi. Ecco come regalargli un connettore mobile.

Oggi non voglio parlarvi delle grandissime qualità dei prodotti Carl Martin ma, almeno per me, di un difetto.
Avere il cavo dell'alimentazione a 220V fisso può essere una grandissima comodità se si usa il pedale al di fuori di una pedaliera assemblata. In caso contrario, almeno per me, inserirlo nella mia pedaliera e avere questo lungo cavo da sistemare è un problema, maggiorato poi se si deve togliere il pedale per usarlo singolarmente senza doversi portare dietro tutto il case (per esempio in altri progetti musicali o semplicemente alle prove). Per soddisfare questa mia esigenza ho deciso di provvedere a una modifica permanente, ovvero inserire una presa di alimentazione tipo quelle delle radio.
Proprio a tale proposito ho recuperato, dissaldandolo da una vecchia radio da buttare, l'attacco della corrente che poi ho provveduto a installare nel pedale.

Cavo d'alimentazione rimovibile sul Carl Martin

Per chi volesse fare la stessa modifica, anticipo immediatamente che non occorre modificare lo schema elettrico, operazione per la quale non avrei le competenze, ma ci si deve limitare esclusivamente all'alimentazione, ovvero due cavi.
Per eseguire il lavoro bisogna avere pochissimi attrezzi: cacciaviti, trapano con punte per metallo, guaina termorestringente, colla a caldo, nastro isolante, nastro per carrozzieri, lime per metalli.

Per prima cosa si deve aprire il pedale rimuovendo lo sportello in fondo e poi prendere, nella maniera più accurata possibile, le misure dell'attacco in modo tale da non intralciare i componenti elettrici e fare in modo che si possa richiudere la scocca.

Cavo d'alimentazione rimovibile sul Carl Martin

Una volta sicuri del posizionamento, si provvederà allo smontaggio totale del circuito lasciando il box completamente nudo. Quindi effettuare i fori con un trapano, meglio se a colonna: giova precisare che, per arrivare al buco finale, è meglio se cominciate a fare piccoli fori con punte adeguate per poi aumentare piano piano.

Cavo d'alimentazione rimovibile sul Carl Martin

Per precauzione ho messo del nastro per carrozzieri sulla superfice da tagliare in modo da non rovinare il box.
Dopo il taglio, bisogna rifinire con lime per togliere le sbavature e ripulire accuratamente tutto senza lasciare la minima traccia di limatura di ferro che potrebbe danneggiare irrimediabilmente il pedale. Dopodiché rimontate il circuito e provvedete a tagliare il cavo originale, spellarlo e saldarlo al connettore di recupero della radio. Se non avete una vecchia radio, su eBay si trovano connettori da pannello nuovi a pochi centesimi.

Cavo d'alimentazione rimovibile sul Carl Martin

Per una sicurezza in più, ho provveduto a inserire una guaina termorestringente sui fili spellati. Inoltre, ho aggiunto della colla a caldo per isolare perfettamente le saldature ma, non contento, ho messo del nastro isolante sul coperchio inferiore, in corrispondenza delle saldatura.

Cavo d'alimentazione rimovibile sul Carl Martin

Nella peggiore delle ipotesi che col tempo dovesse scoprirsi o staccarsi (cosa pressoché impossibile se fatta bene), il contatto non andrebbe mai a toccare il box di metallo.
A fine lavoro mi ritrovo il mio bellissimo Plexi Tone con cavo alimentazione separato e perfettamente funzionante che posso mettere e togliere dalla pedaliera.
Problema risolto, sono soddisfattissimo!

Cavo d'alimentazione rimovibile sul Carl Martin

Cavo d'alimentazione rimovibile sul Carl Martin
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di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 05/12/2014 ore 23:08:48
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Art . 002 : dipende ...
di qualunquemente1967 [user #39296]
commento del 06/12/2014 ore 09:09:07
Art . 002 : dipende dove abiti ...
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Re: Art . 002 : dipende ...
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 06/12/2014 ore 13:45:49
mi spieghi che cosa c'entra? hai da ridire anche sulle firme a fondo commento?
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Criticità Pericolose
di OneForTheRoad [user #21582]
commento del 06/12/2014 ore 21:37:03
Non posso metterci la mano sul fuoco.. ma così a vedere le foto mi viene un dubbio atroce.....

Essendo lo chassis esterno del pedale in metallo (o almeno così sembra dalle foto), non dovrebbe essere collegato alla messa a terra?!?!?!?

A quanto (poco) ne so, le uniche apparecchiature alimentate a tensione di rete che possono legalmente fare a meno della messa a terra sono quelle in "doppio isolamento" ossia in cui non c'è alcun modo per i conduttori di fase di entrare in contatto con l'esterno...

in quelle foto mi pare evidente che basterebbe la rottura di una saldatura perchè il cavo della fase entri in contatto accidentale con lo chassis di metallo esterno, mettendo così a rischio chiunque lo tocchi......

A me pare una cosa MOLTO GRAVE... però ripeto, non sono un esperto legale a riguardo...
tuttavia capendoci qualcosina (minima) di elettrotecnica mi vengono i brividi a vedere quelle foto..

Se quel pedale Carl Martin esce già di fabbrica senza messa a terra io credo (ma posso sbagliarmi) che sia completamente fuori legge (oltre che potenzialmente pericoloso). Se invece aveva la messa a terra ed è stata rimossa dall'autore di questo articolo, esorto quest'ultimo a ripristinare le condizioni originali del pedale per non mettere la propria (e altrui) vita in pericolo

Suggerisco un'approfondimento a riguardo e chiedo lumi ai più esperti...
Rispondi
Re: Criticità Pericolose
di fabiomusicman [user #22358]
commento del 07/12/2014 ore 08:12:07
La messa a terra non è prevista sul pedale. Se leggi attentamente ti riporto che i collegamenti sono ampiamente isolati. La saldatura è perfettamente salda nonché isolata dalla guaina termorestringente. Non solo, ho provveduto anche ad isolarlo cin una colata di colla a caldo (anche se non ho postato la fotografia). Inoltre, non contento, ho messo del nastro isolante sul coperchio, in corrispondenza delle saldature, per evitare anche il minimo (e ripeto minimo) rischio di contatto.
Se pensi bene, anche in origine il circuito non provvedeva la massa quindi non vedo io motivo per metterla. Di certo non ho intenzione di prenderci la scossa ma credo che meglio di così non potrei proprio pretendere.
Rispondi
Re: Criticità Pericolose
di OneForTheRoad [user #21582]
commento del 07/12/2014 ore 19:32:
Si, capisco che in cuor tuo hai preso le precauzioni che a tuo parere sembrano sufficienti a proteggerti da eventuali pericoli..
E capisco anche (grazie alla precisazione di herrdoctor) che la costruzione originale non prevedeva la messa a terra perchè il trasformatore utilizzato E' in doppio isolamento, e siccome in origine il cavo entrava direttamente nell'involucro "doppio-isolato" del trasformatore la normativa e la sicurezza erano rispettate.

TUTTAVIA, la modifica che hai introdotto tu sposta la connessione dei cavi di alimentazione (a 230v) al di fuori del doppio isolamento del trasformatore, e pericolosamente vicino allo chassis metallico. Configurazione che la normativa italiana attuale in materia di apparecchi elettrici, mi risulta, non permette, se non in presenza di una connessione a terra di TUTTE le parti metalliche esposte all'utilizzatore.

Ora, ti assicuro che non ho nessunissima intenzione di fare paternali a gratis o di fare polemica sul tuo lavoro (che tutto sommato per quanto riguarda l'esecuzione mi pare ben realizzato).
Però mi sono permesso di segnalare la cosa (con spirito collaborativo e nient'affatto polemico ci tengo a ribadirlo) per due motivi fondamentali:

1- Le normative di sicurezza esistono (per quanto a volte eccessivamente complesse) non per puro spirito di bacchettonaggine, ma per tentare di obbligare i produttori a mettere in circolazione apparecchiature con un decente livello di sicurezza per l'utilizzatore finale. Seguire le normative in questo campo non è solo un dovere da bravi cittadini, ma anche un dovere pratico per evitare il più possibile spiacevoli incidenti che putroppo già capitano da soli.
Quando si tratta di Elettricità, non si ripete mai abbastanza, NON SI PUO' SCHERZARE o prendere le cose alla leggera. E, ripeto, le normative esistono anche per questo, per dare un quadro di riferimento in materia di sicurezza, sotto al quale non si può scendere.
Inoltre, chiunque si prenda la briga di intervenire su un circuito elettrico DEVE assumersi l'onere morale e legale di pensare non solo a sé stesso, ma a CHIUNQUE possa in un qualunque momento venire a contatto con l'apparecchiatura che si sta manomettendo.
Anche in questo le normative servono per assicurare l'utilizzatore finale, che se l'apparecchiatura è in commercio legalmente, allora soddisfa i requisiti di sicurezza.
Se si manomette un'apparecchiatura precedentemente approvata dalla normativa, cambiandola nei punti salienti del suo funzionamento e non rispettando più tale normativa, si sta a tutti gli effetti mettendo in circolazione un pericolo SILENTE. Chiunque venga in contatto con quell'apparecchiatura sarà portato a credere che sia completamente aderente alle norme di sicurezza, quando invece non lo è. E non c'è bisogno che spieghi quanto questo sia PERICOLOSO.

2- Il tuo articolo è stato pubblicato su una testata giornalistica (o assimilabile diciamo così) che è di fatto un punto di riferimento autorevole nel settore, letta da molti hobbisti di elettronica fai da te. Per quanto TU sia, IN CUOR TUO, ragionevolmente sicuro nel lavoro che hai fatto, è giusto segnalare a tutti i lettori che leggono il tuo articolo, che l'intervento che hai fatto NON SODDISFA i requisiti di sicurezza di legge, e per quanto SOGGETTIVAMENTE tu abbia valutato che il tuo intervento è ragionevolmente sicuro (e magari potremmo anche trovarci d'accordo io e te), la sicurezza di tale intervento NON è avallata OGGETTIVAMENTE dalla legge italiana (e credo europea in generale).
Pur rimanendo personalmente convinto che, anche nei progetti sperimentali ad uso personale, ci si debba sempre attenere scrupolosamente alle maggiori precauzioni, posso comprendere (ma non essere d'accordo) che ognuno di noi nel chiuso della sua abitazione faccia un po' come crede.
Tuttavia, è doveroso segnalare, nel momento in cui si PUBBLICANO informazioni sul nostro esperimento, la potenziale pericolosità nell'eseguirlo.

So di essere stato alquanto prolisso, e me ne scuso, ma credo davvero fermamente che sull'argomento le cautele non siano MAI troppe, e che valga sempre la pena, in situazioni quanto meno dubbie come quella di cui stiamo discutendo, pensarci e discutere più di una volta, prima di dare le cose per scontate.

Detto ciò, rinnovo il mio invito alla riflessione pratica sull'argomento, e invito l'autore o la redazione ad inserire nell'articolo ALMENO un avviso sui pericoli dell'operazione eseguita.
Rimango cordialmente a disposizione per qualunque ulteriore discussione, sempre con spirito collaborativo. Lungi da me le polemiche.

;)

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Re: Criticità Pericolose
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 07/12/2014 ore 20:28:23
"è giusto segnalare a tutti i lettori che leggono il tuo articolo, che l'intervento che hai fatto NON SODDISFA i requisiti di sicurezza di legge, e per quanto SOGGETTIVAMENTE tu abbia valutato che il tuo intervento è ragionevolmente sicuro (e magari potremmo anche trovarci d'accordo io e te), la sicurezza di tale intervento NON è avallata OGGETTIVAMENTE dalla legge italiana (e credo europea in generale).".

A meno che tu non sia iscritto all'albo degli elettrotecnici e lo Stato non ti riconosca i requisiti tecnico - professionali non puoi fare un'affermazione del genere: solo chi risponde a questi requisiti puo' farlo, io lo sono ma non mi azzardo ad affermare che l'operazione fatta dal nostro amico sia o non sia corretta per il semplice motivo che dovrei avere il pedale sotto mano e decidere in base alla mia esperienza, alla mia preparazione ed alla mia conoscenza delle normative se il lavoro svolto e' stato fatto a regola d'arte e soddisfa cosi' le normative vigenti.

Io non dico che va bene cosi' come non dico che non va bene, dico solo che se viene rispettata la caratteristica del doppio isolamento, anche con provvedimenti artigianali messi in atto a regola d'arte, il pedale va bene cosi'....per valutare questo il pedale dovrebbe essere esaminato da personale qualificato come da Legge 46/90 e successive modifiche che dovrebbero avvalare la modifica con certificazione e relativa fattura.
Rispondi
Re: Criticità Pericolose
di OneForTheRoad [user #21582]
commento del 07/12/2014 ore 21:05:4
Tutto chiaro e puntuale.
Ammetterai però che pubblicizzare un intervento del genere senza avvertire della potenziale pericolosità se non effettuato da una persona esperta e/o qualificata è quantomeno obiettabile..

Poi ripeto, io NON sono un esperto nè tantomeno ho inteso fare affermazioni di carattere assoluto, tuttavia mi sembrava logico e prudente puntualizzare quelle che secondo il mio parare sono le criticità della pubblicazione in questione.

E, pur rispettando il lavoro altrui che, come ho detto, mi sembra tutto sommato ben eseguito, credo che sia meglio farsi un dubbio in più che uno in meno, e chiedevo solo che chi è più esperto di me (come mi pare di capire tu sia) desse delucidazioni in merito.

Giustamente tu l'hai fatto, molto precisamente, e te ne ringrazio. :)

Rispondi
Re: Criticità Pericolose
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 07/12/2014 ore 23:45:41
Capisco i tuoi dubbi ed in parte li condivido piu' che altro per una questione formale: se a fare questa modifica fosse stato un tecnico specializzato e qualificato per lavori elettrotecnici non avrei il minimo dubbio....c'e' anche da dire che le foto testimoniano una ottima manualita' nella realizzazione del lavoro e la cognizione di causa sulle soluzioni adottate dimostrano una certa consapevolezza sul come e perche' certe cose devono essere fatte in un certo modo: la maggior parte degli inconvenienti elettrici hanno origini meccaniche.
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Re: Criticità Pericolose
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 07/12/2014 ore 23:55:33
Una considerazione di ordine pratico: concettualmente sono piu' a favore della soluzione adottata dal nostro amico al posto della soluzione "di serie" di Carl Martin....l'esperienza mi ha insegnato che molto spesso il cavo si danneggia in corrispondenza del pressacavo, molto frequentemente a causa di come il cavo viene trattato....l'utilizzatore medio tende ad avvolgere il cavo attorno all'apparecchio, il normale avvolgere/svolgere il cavo porta questo spesso ad attorcigliarsi su se' stesso sollecitando meccanicamente l'isolamento ed il rame che e' parecchio delicato nel tempo, i continui movimenti in corrispondenza del pressacavo stressano il conduttore di rame che tende a rompere i sottili fili dei quali e' composto mentre il tempo tende a seccare il PVC dell'isolamento esterno che prima o poi finisce per rompersi.
Rispondi
Re: Criticità Pericolose
di OneForTheRoad [user #21582]
commento del 08/12/2014 ore 00:41:46
Capisco anche questo e in effetti è uno spunto di riflessione interessante :)

Probabilmente sarebbe stato più pratico (e più sicuro?), come si diceva, un connettore VDE montato di serie.. ma probabilmente nell'economia di scala Carl Martin sarebbe stata una soluzione meno conveniente economicamente... ma questi sono altri discorsi ancora...... :)

grazie per i chiarimenti e buon proseguimento.

p.s. Riguardando le foto dello stampato mi sorge una semplicissima domanda a cui non avevo pensato... ma perchè non hanno fatto direttamente un alimentatore esterno come qualunque altro pedale?!? tutto sommato ad una rapida occhiata non mi sembra che il circuito sia qualcosa di così partocolarmente complesso da esigere un alimentazione così personalizzata e calibrata da non potersi ottenere con un qualunque normale alimentatore adeguatamente filtrato..... bah..
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Re: Criticità Pericolose
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 08/12/2014 ore 01:01:32
Il connettore VDE forse e' troppo grosso per essere installato comodamente in quel contenitore.
Vsto che i pedali quasi sempre finiscono installati in pedaliere insieme ad altri pedali un'alimentazione tradizionale in effetti avrebbe avuto piu' senso, molte case hanno alimentatori acquistabli separatamente e questa soluzione avrebbe reso il pedale meno costoso.
Rispondi
Re: Criticità Pericolose
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 07/12/2014 ore 08:32:21
In realta' il trasformatore ed il cavo uilizzato sono gia' a doppio isolamento, la modifica operata non lo e' per via dei terminali saldati alla presa...c'e' anche da dire che l'uilizzo di guaina termorestringente sulle saldature e l'utilizzo della colla a caldo allo scopo di fissare ed isolare i terminali vivi e' una soluzione che a livello normativo puo' essere accettata: la normativa infatti prevede che soluzioni artigianali possono essere accettate per il raggiungimento dello scopo a condizione che siano fatte a regola d'arte....e' chiaro che il concetto e' arbitrario e che quindi l'unico metro di giudizio e' quello della commissione che normalmente ispeziona gli impianti elettrici.
L'alternativa valida poteva essere l'utilizzo di una presa con relativo cavo VDE (quelle dei computer per intenderci) ma credo che le ridotte dimensioni del contenitore non avrebbero reso possibile l'installazione.
Rispondi
Re: Criticità Pericolose
di OneForTheRoad [user #21582]
commento del 07/12/2014 ore 19:48:52
Ecco, sì, con un connettore VDE, ED ANCHE un cavo a tre conduttori, con lo chassis e tutte le parti metalliche esposte saldamente e correttamente riferite a terra, credo, il progetto sarebbe legalmente sicuro (non posso dare la certezza e invito tutti a documentarsi a riguardo).

Come ho già detto sopra, io comprendo che alcune precauzioni siano state prese, come la colla a caldo, la guaina termorestringente, e il nastro isolante sullo chassis.. tuttavia personalmente non le credo sufficienti, non solo per affermare che il lavoro sia a norma, ma nemmeno per dormire sonni tranquilli sul lavoro eseguito.

Ripeto, sono mie considerazioni personali, non ho pretese di avere ragione assoluta, ma credo che un approfondimento in materia sia necessario...

Un cavo, per quanto incollato e ricoperto da guaina isolante, può sempre staccarsi per un urto particolarmente violento (mettiamo che il pedale cada a terra da una grande altezza).

Infatti, la sicurezza non risiede nel creare connessioni a prova di bomba (impossibile). Essa risiede invece nel predisporre sistemi AGGIUNTIVI di mitigazione del danno nel caso si verificasse.
Essi sono principalmente due: isolare permanentemente il cavo da qualunque contatto con l'esterno (doppio isolamento), o riferire a terra tutte le parti conduttive esposte, in modo che in un impianto a norma e con dispositivi adeguati (magnetotermici e differenziali) essi possano lavorare correttamente e disconnettere la fornitura elettrica in caso di guasti, salvando la vita dell'utilizzatore.

Quindi, non potendo matematicamente essere certi di poter prevenire qualunque guasto, e' IMPERATIVO mettere in opera le disposizioni di sicurezza che, nel caso il guasto si verificasse, servirebbero ad annientare o mitigare il rischio da esso derivante.

Essere fiduciosi non serve a salvare vite. Essere scrupolosi ad oltranza, a volte, sì.
Rispondi
Re: Criticità Pericolose
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 07/12/2014 ore 20:15:11
"Un cavo, per quanto incollato e ricoperto da guaina isolante, può sempre staccarsi per un urto particolarmente violento (mettiamo che il pedale cada a terra da una grande altezza)."....verissimo e puo' accadere anche al cavo di terra collegato allo chassis rendendo cosi' inefficace qualsiasi messa a terra.
Come ho gia' detto la normativa consente l'utilizzo di sistemi artigianali che consentano il raggiungimento dello scopo, nel nostro caso una protezione meccanica di contatti accidentali sullo chassis....se il lavoro e' fatto a regola d'arte si puo' ammettere.
Rispondi
Sembra che quel tipo di ...
di solare [user #28804]
commento del 18/12/2014 ore 15:13:04
Sembra che quel tipo di connettore che usava la Philips nelle radioline, quando ero giovane, stia diventando uno standard.
Rispondi
Re: Sembra che quel tipo di ...
di fabiomusicman [user #22358]
commento del 18/12/2014 ore 15:27:07
Esatto...èproprio di una radio Philips (anche se moderna)
Rispondi
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