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I tempi sono maturi per il digitale?
I tempi sono maturi per il digitale?
di [user #22807] - pubblicato il

Nella creazione del sound, il digitale è sempre un argomento spinoso. Simulatori e multieffetto hanno fatto enormi passi avanti, ma hanno davvero raggiunto un punto in cui è impossibile avvertire le differenze con strumenti reali? Confrontiamoci sul fenomeno anche in relazione al budget disponibile.
Nella creazione del sound, il digitale è sempre un argomento spinoso. Simulatori e multieffetto hanno fatto enormi passi avanti, ma hanno davvero raggiunto un punto in cui è impossibile avvertire le differenze con strumenti reali? Confrontiamoci sul fenomeno anche in relazione al budget disponibile.

È da tanto che cerco di capire se i tempi sono maturi per adottare una soluzione di simulazione ampli, sia per le prove in saletta, sia live nei locali.
In giro è possibile raccogliere una miriade di registrazioni credibili ma pochissime esperienze dal vivo. Addirittura qualcuno dice che in situazioni live il risultato è scadente senza poi argomentare il perché.
Premetto che le mie considerazioni sono basate solo su letture e ascolti via internet, e spero che molti di voi potranno dare la loro esperienza reale.

I tempi sono maturi per il digitale?

Soluzione minimale futuristica economica

1. chitarra + scheda audio + tablet/computer + mixer + casse
2. chitarra + scheda audio + tablet/computer + cassa attiva full range
3. chitarra + scheda audio + tablet/computer + finale + cassa passiva

Accorgimenti:
- la scheda audio dev'essere di buona qualità, nel caso dei tablet deve avere il connettore dati e non quello che va nell'uscita cuffie
- gli unici tablet attualmente credibili al livello audio/latenza sembrano essere l'iPad 2 e successivi
- ho provato personalmente AmpliTube con l'iMac e con Windows 7, il risultato è completamente diverso, con l'iMac è credibile mentre con Windows no
- in registrazione e in fase di studio a casa è una soluzione soddisfacente.

Soluzione mediamente economica
1. chitarra + Eleven Rack + mixer + casse
2. chitarra + Eleven Rack + cassa attiva full range
3. chitarra + Eleven Rack + finale + cassa passiva

Accorgimenti:
- ho provato il Digitech GSP1101 e alcuni della Line6 e per ora su questa fascia di prezzo penso che l'Avid Eleven Rack sia il migliore
- per chi non lo sapesse, ora esiste il programma standalone per editare l'eleven rack senza usare i software di hard disk recording
- in registrazione e in fase di studio a casa è una soluzione ottima.

I tempi sono maturi per il digitale?

Soluzione costosa

1. chitarra + Kemper + mixer + casse
2. chitarra + Kemper + cassa attiva full range
3. chitarra + Kemper + finale + cassa passiva
4. chitarra + Kemper Head + mixer + casse
5. chitarra + Kemper Head + cassa passiva

Accorgimenti:
- il Kemper Profiling Amplifier è usato da alcuni chitarristi famosi soprattutto nei clinic, magari non vuol dire nulla, però significa che il risultato è sicuramente accettabile
- i limiti del Kemper sembrano sconosciuti, perché profilando ciò che ascolta in quel momento (regolazione X di ampli X con effetti X) il risultato è sempre una sorpresa, e questa caratteristica fa spavento ad alcuni
- Kemper Head o Kemper più finale altrui è una cosa che non sono riuscito a paragonare
- in registrazione e in fase di studio a casa è una soluzione ottima
- in fase saletta o live ho trovato qualche testimonianza online ma non troppe, attendo i vostri commenti.

Soluzione più costosa
1. chitarra + Axe FX 2 + mixer + casse
2. chitarra + Axe FX 2 + cassa attiva full range
3. chitarra + Axe FX 2 + finale + cassa passiva

Accorgimenti:
- con la versione 2 e 2 XL, tutti dicono che è il massimo che si può desiderare
- anche questo è usato da alcuni chitarristi famosi
- ho letto che ha una "regolazione del tocco", cioè per affinare quella differenza che avvolte notate da passando dalla chitarra diretta in un amplificatore valvolare alla chitarra inserita in un dispositivo digitale
- in registrazione e in fase di studio a casa è la soluzione massima
- in fase saletta o live ho trovato qualche testimonianza online ma non troppe, attendo i vostri commenti

I tempi sono maturi per il digitale?

Al giorno d'oggi tutte queste soluzioni hanno una resa buona verso l'ascoltatore, ma noi che le usiamo vogliamo anche la risposta al nostro tocco, una latenza impercettibile e sfumature che non sappiano di posticcio. Una risposta a questi aspetti è data solo dall'esperienza diretta, o dalle vostre storie.
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CHE DIRE. ...
di BOOMERANG [user #42491]
commento del 19/12/2014 ore 16:55:34
Dodi Battaglia è stato sempre uno dei tanti che con gli ampli ha spaziato in lungo e in largo.... e lui può permetterselo. Di recente nei suoi clinic non potendo portare il suo meraviglioso arsenale ... ha utilizzato il Kemper e se lo utilizza lui allora fidatevi. Solo che poi ai suoi concerti il Kemper lo utilizza solo per casi di emergenza .Sono le sue testate Engl a far la scena. Tutto sta in quello che desiderate voi.... perché alla gente , se suonate con l ampli o pedaliera o Kemper che sia ... non gliene frega nulla . Un abbraccio
Rispondi
Re: CHE DIRE. ...
di Zenzero [user #36862]
commento del 20/12/2014 ore 00:12:13
Un abbraccio, Adam
Rispondi
I tempi sono maturi per ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 19/12/2014 ore 17:22:40
I tempi sono maturi per il digitale?

Almeno da una ventina d'anni, se non di piu'
Rispondi
Il futuro del digitale
di endyamon [user #35616]
commento del 19/12/2014 ore 17:49:53
Sono un utilizzatore assiduo di strumenti digitali sia per registrazioni casalinghe, studio o anche live nei locali. Attualmente possiedo una scheda sonora della Line6 che, con l'acquisto del Pod Farm e di un pacchetto apposito di amplificatori, mi soddisfa molto per le registrazioni casalinghe e per lo studio sia con i suoni puliti, sia per i famigerati suoni high gain (classica debolezza del digitale).
Le soluzioni solo software tipo Amplitube o Revalver non mi hanno mai convinto (sarà per il fatto che le faccio girare sotto Windows, non lo so) e non riesco ad usarle.
Non credo che la prima soluzione proposta sia così economica: un tablet Apple (partiamo dall'Ipad 2) costa sui 300 euro (ma poi occorre comprare i connettori), un portatile è sui 400 euro, una scheda sonora decente parte da 100 euro e arriviamo ad una spesa minima di 400 o 500 euro. Le pedaliere digitali di Line6 (serie HD), Zoom (g5 o g9) o Boss (gt-100) costano di meno o al massimo ci si ritrova nella stessa fascia di prezzo ed è una soluzione sicuramente più comoda per i live. E infatti non metterei queste pedaliere nella soluzione "mediamente costosa" poichè hanno un'altra fascia di prezzo (l'Eleven Rack costa circa 700 euro più un centinaio di euro se si vuole la pedaliera midi per l'utilizzo live).
Come soluzione super-economica si potrebbe vedere quelle schede audio che si possono connettere all'Iphone tipo iRig o SonicPort che viaggiano in coppia con un'app, dando per scontato che uno abbia un iphone (per ora Android ha ancora troppi problemi di latenza,anche se pare che stiano migliorando molto le cose dalla versione 5).
Per quanto riguarda l'utilizzo live io uso da anni una strumentazione mista digitale + analogica (Line6 POD HD500X + finale Rocktron Velocity 300 e cassa mesa boogie da 200w) e il suono che ne esce fuori mi soddisfa parecchio. Purtroppo non ho dei video decenti per far sentire il suono dal vivo, ma se ci si accontenta di registrazioni amatoriali fatte col cellulare, si può ascoltare qualcosa sul sito www.beerbantiband.it (nella sezione "music" ci sono due video in cui suonavo dal vivo con la configurazione che ho scritto sopra).
Infine, parlando del futuro del digitale... Bè, ho avuto modo di provare il Fractal AxeFx e mi è piaciuto moltissimo, decisamente uno step sopra qualsiasi altra soluzione e mi trovo d'accordo nel dire che questa è la soluzione "massima" (almeno per i miei gusti).
In futuro credo che si raggiungerà questo livello di dettaglio del suono con strumenti sempre più economici e quelli di fascia alta, magari, raggiungeranno un suono con una fedeltà altissima, a tendere perfino superiore all'analogico (perchè no) perchè magari usciranno delle tecnologie che fonderanno il meglio di entrambi i mondi.
Rispondi
Re: Il futuro del digitale
di marcomo utente non più registrato
commento del 21/12/2014 ore 08:38:38
--Per quanto riguarda l'utilizzo live io uso da anni una strumentazione mista digitale + analogica (Line6 POD HD500X + finale Rocktron Velocity 300 e cassa mesa boogie da 200w)--

Perchè non in diretta sull'impianto?

Cioè che vantaggio ne hai a usare un simulatore facendogli fare mezzo lavoro ovvero usando solo le simulazioni del pre andando dentro un finale e una cassona enorme che va microfonata?

NON è meglio andare dritti sul mixer? io uso il pod HD sul mixer quando non ho voglia di portarmi dietro combo e pedali o testa e pedali... ed il suono è comunque bellissimo..
Rispondi
Re: Il futuro del digitale
di endyamon [user #35616]
commento del 21/12/2014 ore 16:09:11
Usare il pod con il mio finale e la mia cassa mi fornisce un duplice vantaggio: da un parte so esattamente il suono che avrò in qualsiasi occasione live (le casse dei diversi impianti influenzano abbastanza il suono e dovrei effettuare diverse regolazioni in fase di soundcheck, in questo modo invece regolo solo il volume) e dall'altra uso la mia strumentazione per sentirmi perchè molto spesso l'impianto voce è davanti al palco e non ci sono sempre le casse spia ad aiutare (e anche quando ci sono non sempre ci si sente bene se ci finisce anche voce e altri strumenti). Inoltre mi è anche capitato di finire in locali con mixer a 4 canali e noi, avendo 4 voci, ci saremmo trovati in difficoltà se avessi occupato un canale aggiuntivo.
Infine, in realtà non uso mai la simulazione del pre del POD. Su diverse patch che uso la simulazione è sempre completa (ampli completo o anche ampli + cassa) anche se le uso passando da un finale + cassa reali (una 1x12, abbastanza comoda), poichè le maggiori possibilità di configurazione mi permettono di avere un suono più corposo o comunque migliore rispetto ad usare l'approccio canonico da manuale.
Alla fine mi piace e lo trovo così comodo che ho venduto testata e pedali perchè non li usavo più.
Rispondi
Axe FX2
di Adjustator [user #21646]
commento del 19/12/2014 ore 17:54:29
Ho comprato AXE FX2 un anno fa e posso dirti che è veramente micidiale.in registrazione poi non ne parliamo..:-))))
No so se lo sapete ma è possibile fare con Axe FX una sorta di profilatura di amplificatore con la funzione Tone Match
Ne ho scaricata una da internet sul sito di interscambio preset di axe di un tipo che ha fatto il tone match del timbro di tommy emmanuel tratto da uno dei suoi cd (non mi sono nemmeno dovuto sbattere io)
ovation -> axe -> cassa rcf.....il timbro è quello suo!!!
chiaramente la mano no...ma questo è una ltro discorso ;-)
.....dovendo descrivere la macchina non ha limiti......

Costicchia eh...ma in 20 anni di spese in strumenti è forse stato l'acquisto migliore

P.S. l'XL costa 3/400 euro in più e ha solo più preset e qualche uscita non indispensabile in più...la potenza e i firmware sono gli stessi

un'ultima parola a tutti quando me lo guardano... guai chi me lo tocca!!!

P.S. Idea personale se decidete di comprarlo io lascierei stare finale e cassa 4x12....diretto nel mixer e buone casse passive.....se no che senso ha!?
Rispondi
Che sia la volta buona?
di Fabione72 [user #28527]
commento del 19/12/2014 ore 18:06:02
Ogni x anni la questione si ripropone :D

Ricordo un post simile a quello fatto da Boomerang sopra fatto una quindicina di anni fa, non ricordo chi fosse il musicista, ma togli Kempler, aggiungi Line 6 POD 2.0, e l'articolo è praticamente lo stesso (a pensarci oggi fa sorridere).

Per ora, tutte le volte che ho ascoltato una registrazione che non mi piaceva, ho poi scoperto che era stata fatta con uno di questi sistemi (anche review di stomp-box blasonati).

Ma ho sentito che forse anche Petrucci ne ha fatto uso in un album? se si, ecco, li non me ne sono accorto, e la cosa si fa INTERESSANTE :D

interessante anche la faccenda del tocco!!
Pensa a tutti quelli (tra cui io) che optano per un valvolare anche per la differenza che senti "sotto le dita" quando suoni, rispetto a uno stato solido.
L'idea di riuscire a replicare anche quello MI INTRIGA ASSAI ;)

Chi vivrà vedrà
Rispondi
E' da mò che sono ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 19/12/2014 ore 19:12:44
E' da mò che sono maturati i tempi.....dov'eri? :-)
Rispondi
Esperienza personale...
di Repsol [user #30201]
commento del 19/12/2014 ore 19:35:50
Ho provato un Kemper e mi sono trovato malissimo.
Suoni compressi, zero dinamica, ho cambiato 5 chitarre e tutte suonavano allo stesso modo..
Il preset di Comfortably Numb lo potevo suonare con l'ukulele ed usciva uguale!!
Colpa del Kemper? No sicuramente, colpa di chi me lo ha fatto provare e non me lo ha fatto piacere..
Le potenzialità di questi strumenti sono enormi ma bisogna saperle sfruttare.
L'ampli tradizionale attacchi il jack, bass, treble, mid, master, volume ed è finita, qui no, qui ci devi lavorare e allora si che puoi affermare che i tempi sono maturi.
Altrimenti l'unico vantaggio è quello di suonare Comfortably Numb con l'ukulele ed essere credibili...
Rispondi
Re: Esperienza personale...
di sdl [user #5004]
commento del 19/12/2014 ore 20:44:33
I preset del kemper sono quello che sono e gli effetti in senso stretto non sono la sua specialità (io uso stomp box tradizionali per tutta l'effettistica). Ci vogliono un paio di giorni comunque per riuscire ad interfacciarsi bene col kemper e soprattutto trovare la cassa giusta per amplificarlo. E' difficile dare un giudizio in mezz'ora, usando i preset e magari ascoltandolo in cuffia o da una cassa a caso! Personalmente comunque, parlando di ampli veri, non soni così daccordo sul fatto di regolare tre manopile e via. Dietro un buon suono c'è spesso una ricerca notevole (e a volte estenuante), fatta di micro regolazioni per trovare lo sweet spot, per trovare il pedale giusto, la cassa giusta, il delay che si interfaccia bene alla mandata effetti. E non parlo di suoni super complessi...bastano già tre pedali per diventare matti...
Rispondi
Re: Esperienza personale...
di Repsol [user #30201]
commento del 20/12/2014 ore 08:39:00
Sono d'accorissimo sul fatto della necessità di prendere confidenza con i sistemi digitali e anche sul fatto che per avere un buon suono è necessario calibrare bene tutto, anche con soli tre pedali.
Volevo solo estremizzare il discorso per renderlo chiaro...ció che scrivi è senz'altro vero.
Rispondi
Non ho mai provato Kemper ...
di RedRaven [user #20706]
commento del 19/12/2014 ore 21:11:17
Non ho mai provato Kemper o AxeFx, insomma roba di alto livello digitale, ma solo le solite zoom, Line6.. Ecco, per quella fascia secondo me non ci siamo proprio, e nemmeno le versioni software soddisfano ( i vari amplitube e simili). Il problema è che manca dinamica: funzionano generalmente bene le simulazioni di cabinet e microfono, ma non c'è reattività. Sospetto che parte del problema sia nella conversione digitale-analogico, probabilmente con una scheda di un certo livello sia meglio, o con hardware pensato appositamente (appunto, kemper etc).
Per ora mi accontento dei SansAmp..
Rispondi
Ah, e i pedali, in ...
di RedRaven [user #20706]
commento del 19/12/2014 ore 21:12:47
Ah, e i pedali, in confronto fianco a fianco, non rendono assolutamente: le controparti digitali sono scialbe e mediocri (TS9, Big Muff), insomma non ci siamo proprio. Se è il metro di giudizio per il resto, cioè degli ampli, la distanza è ampia.
Rispondi
Re: Ah, e i pedali, in ...
di JustEvan [user #36602]
commento del 19/12/2014 ore 21:23:50
Da ex Valvolomane :D ora possessore del Multiamp della DV Mark, posso dirti che c'è dinamica, c'è colore, c'è tutto quello che puoi chiedere in queste macchine, ma SOLO di un certo livello.
Ho avuto un pod, e per quanto discreto nei suoni, non arrivava a questi livelli.¨
Ho tutto a portata di mano, in 4 kg, con tutta la potenza necessaria, e se serve una plexi sparata a 1000 che si pulisce col volume, la ho e funziona!
Non mi esprimo sui big muff, digitali e analogici ne ignoro la funzione, brrr :D
Rispondi
Re: Ah, e i pedali, in ...
di sdl [user #5004]
commento del 20/12/2014 ore 00:10:1
I pedali non sono il metro di giudizio...io uso il kemper come ampli (e dopo due anni, non potrei tuttora esserne più felice), ma per i pedali ho tenuto quelli analogici...
Rispondi
Kemper
di viabcroce [user #13757]
commento del 19/12/2014 ore 22:19:49
Lo uso da ormai un annetto, in modo esclusivo. Non credo che l'Axe "suoni meglio", sono due macchine credibilissime, e se le confronti alla cieca con altri dieci ampli a valvole non credo proprio che riesci a distinguere il Profiler da tutti gli altri diciamo cinque volte su cinque :)

Qualche link utile: vai al link /forum/index.php/Thread/17567-Pete-Thorn-using-Micheal-Britt-s-profiles/?postID=185818&s=fd0c0b2ad1751c88eecce2eeb539ce133d3c0ca2#post185818

Qui una lista di demo: vai al link

qui un elenco di utilizzatori, pochissimo aggiornato: vai al link

Qualche nota:
"In giro è possibile raccogliere una miriade di registrazioni credibili ma pochissime esperienze dal vivo".

Forse puoi provare su altri siti, ad esempio il forum della Kemper. Centinaia di esperienze dal vivo! ;)

I Muse hano suonato all'Olimpico solo con Kemper (anche per il basso), I Trivium ci hanno fatto tutto il tour 2013... per altre informazioni vedi qui: vai al link mps-Artists/?pageNo=1&s=fd0c0b2ad1751c88eecce2eeb539ce133d3c0ca2

"Ho provato un Kemper e mi sono trovato malissimo. Suoni compressi, zero dinamica, ho cambiato 5 chitarre e tutte suonavano allo stesso modo"

Eh, c'era sicuramente qualcosa di molto sbagliato nel setup o negli ascolti (magari proprio un compressore, o un noise gate invadente) guarda gli esempi linkati. Neanche un singolo professionista continuerebbe a suonare un Kemper se non fosse un device ad alta musicalità ;)

Per il resto, Accordo ha pubblicato un paio di articoli miei sul Profiler, dove chi è interessato può trovare altri approfondimenti (soprattutto nelle domande e risposte). E naturalmente, chi passa da Roma può essere mio ospite per provare di persona il Profiler con degli ascolti di eccezione (due AA CLR attive, oppure un Dragoon 2x12" di Ginisky grazie al nuovissimo finale retrofit di Andrea Ambrosi (che sta qua: vai al link er-amps.com/forum/index.php/Thread/16708-K-Power-Amp-A-custom-retrofit-poweramp-for-the-Lunchbox-With-pictures-videos/?s=fd0c0b2ad1751c88eecce2eeb539ce133d3c0ca2)
Rispondi
i tempi sono maturi, noi ...
di Sykk [user #21196]
commento del 20/12/2014 ore 02:41:41
i tempi sono maturi, noi chitarristi non ancora, ma succederà...
Rispondi
Io ho provato ad usare ...
di sombrerobianco [user #8769]
commento del 20/12/2014 ore 08:20:19
Io ho provato ad usare sia il fractal che il kemper... inanzitutto c'è da dire che non sono così immediati e forse questo è il loro problema principale.
Ossia se li senti suonati e microfonati da professionisti (o simili) con mixer e casse professionali danno veramente un bel risultato, se attaccati al mixer ed alla cassa sbagliata fanno rabbrividire.
Il problema dei sistemi digitali secondo me sono 3: dinamica (inevitabilmente un ampli a valvole ti da mille sfumature) calore (spesso i suoni sono freddini ma penso questo sia imputabile più all'impianto o alle casse) e come dicevo prima la poca immediatezza.
Spesso vedo il kemper in dimostrazione attaccato ad una cassina da pc...immaginate il risultato. Anche a me il commerciante in quella situazione mi aveva detto senti questo twin del 57 ...l'avrei preso a martellate....il negoziante !!..manco nella radio di mia nonna si sentiva così il twin del 57 !!
Certo è che se poi Matt Bellamy infila il suo jack nel kemper ma poi finisce in un impianto da millemila euro e millemila casse in stereo il tutto microfonato da professionisti a livello mondiale ...ti piace vincere facile eh?!!
Aivoglia prima che io raggiunga gli stessi risultati nei localetti in cui suono !!!
Io utilizzo ancora le valvole principalmente per la loro velocità nei settaggi; insomma difficilmente si avrà un brutto suono infilando il jack in un jcm800 o in un bassman; nei sistemi digitali occorre smanettarci e trovare il set up giusto andando a scegliere con cura anche il resto della catena (monitor casse mixer ecc..) e non solo il simulatore.
Diciamo che secondo me questi sistemi dovrebbero inanzitutto darsi una grossa snellita e concentrarsi su pochi suoni ...dovrebbero vietare di andare oltre i 50 preset secondo me !!!
E rendere veloci le regolazioni specie nei live con un'immediatezza tipo ampli giro una manopola e via!...se invece devo iniziare ad entrare nel menu' cambiare i preset ecc diventa incasinata la situazione..beh il kemper è già in parte più immediato...ma occorre che snellisca anche la catena a seguire cassa attiva mixer ecc....magari raggruppando il tutto in una soluzione tipo un combo che ti dia subito un pacchetto completo che assicuri una certa qualità finale tenendo conto che spesso i mixer e gli impianti dei locali in cui suonano la maggior parte degli accordiani sono quelli che sono.
Insomma anche commercialmente per chi lo vende mi sembra normale che debba suonare bene appena uno ci infila il jack e non cambiare radicalmente il suono in base alle casse agli impianti e alla capacità di un tecnico del suono nel settarlo.
Inutile mettere sul sito o in rete delle demo da paura fatte da professionisti con risultati molto simili ai veri ampli se poi quando entro in un negozio a provarli io mi trovo davanti un suono che non mi piace per nulla.
Immaginate se la stessa cosa accadesse quando una prova una chitarra ..ossia se la vostra scelta dovesse tener conto delle corde del plettro del cavo usato...diventa ben più complicato poter scegliere se acquistare quella chitarra quando ho mille variabili che influenzano così tanto il risultato finale.
Morale i simulatori devono essere molto molto più immediati e poi i chitarristi saranno pronti !








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Re: Io ho provato ad usare ...
di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 20/12/2014 ore 08:54:22
IL problema di queste macchine non sono i mille parametri o i cento preset ma i chitarristi che ci mettono le mani. Nessuno ti vieta di intervenire solo sui toni e il gain come se fosse un ampli normale. Si ottengono già ottimi suoni. Quello che a volte non è molto immediato è la regolazione dei livelli, ma si fa. Io ho delle patch con tutto a ore 12 e funzionano bene così.
Per quanto riguarda le casse anche qui si parla sempre di navi spaziali per andare su Marte. Un buon paio di casse col cono da 12 si compra con 1000/1200 euro e ti posso garantire che ne hai d'avanzo, il resto son pippe al cervello. Io ho due FBT Jolly 8ba che cantano come si deve. Sono solo un po' piccole e, se vuoi tanto volume, stentano un po' ma il timbro che si ottiene è ottimo considerando naturalmente i limiti del POD XT Live. Con macchine professionali come Kemper, Fractal o DV Mark il risultato è nettamente migliore. Il problema secondo me sono i costi che, considerando tutta l'attrezzatura, sono elevati. DV Mark ha aperto una strada anche qui col multiamp mono.
Rispondi
Boh, io sono feticista di ...
di Farloppo [user #27319]
commento del 20/12/2014 ore 09:52:22
Boh, io sono feticista di ampli quanto e forse più che di chitarre... Mi piace avere la mia testata grezza, rumorosa, calda per le valvole accese, pesante, odorosa di tolex misto a fumo di sigaretta (non mio). Se al posto suo ci mettessi un computer non sarebbe la stessa cosa. Nel mio caso il suono non viene al 100% dalle orecchie.
Rispondi
Blackstar tvp
di aronchi [user #22298]
commento del 20/12/2014 ore 10:05:02
Io non suono in pubblico, ma in casa con il digitale sono molto contento anche per il discorso di poter limitare il volume senza influire su tono e qualità, e per le cuffie.

Non mi sono trovato bene con il pod hd, mai trovato un suono soddisfacente. Meglio le zoom g3 /g5.

Ma avete provato il blackstar tvp? A me pare eccezionale.

Inoltre è quello che qui chiedono in molti, un prodotto con il quale ottenere in maniera semplice dei suoni, senza perdersi in cablaggi e settaggi complessi.

Sono curioso anche sui nuovi combo della boss, ho visto bei video in rete.
Rispondi
Uso un Vox Tonelab LE dal 2008
di feloi [user #14193]
commento del 20/12/2014 ore 11:33:32
Affezionato a un Vox Tonelab LE da anni ormai, sarà vecchiotto ma mi soddisfa per timbrica e feel, ci sarà sicuramente di meglio ma quando suonavo live, dritto nel mixer, mi ha dato belle soddisfazioni, anche in acustico e anche in registrazione si comporta bene :-), abbastanza immediato con le sue manopoline stile analogico.
Rispondi
A favore
di Claes [user #29011]
commento del 20/12/2014 ore 13:03:34
Questi macchinari e simili consentono di avere un proprio sound di base usabile in qualsiasi situazione. Cuffia a casa e per registrare. Dal vivo un impiantino personale o un ampli settato per sound "neutrale". Anche per mandare un line out all'impiantone o casse monitor da studio per sale piccolissime. Esperienze mie, principalmente con un Boss VF-1:

Uso un sound di base da crunch Marshall, patch 1! Mai editato. Sono un seguace di Stevie Wonder - intervista riguardo al keyboard Yamaha DX-7: sono stati spesi $$$$ per fare suoni... perché cambiarli? Basta un po di EQ a valle per adattarsi a varie soluzioni. Effetti per voi sono PEDALINI. Tutto il vostro arsenale :) Con un pre tipo quelli descritti siete a posto. Quando registrate avete a disposizione un sacco di sounds extra (effetti).

Un vantaggio è anche di avere implicita compressione. Sì, davvero! Le manole di volume / tono sulla chitarra vanno bene combinate al solito toggle switch. La "mancanza di dinamica" rende meglio live o registrando. La differenza di volume da un sound all'altro sulla chitarra è di molto migliorata. Una Strat H/S/S è l'ideale per queste cose.

Per i valvolari ad oltranza: forte quando siete da soli ma non è detto che sia perfetto per il live dove vi sono tanti altri strumenti. Quello che suonate deve integrarsi nel "mix". Al pubblico basta un buon sound e non se ne fregano di cosa portate in palco - non hanno nessunissima idea della differenza tra Fender e Gibson, ampli Fender, Marshall, ecc. Vintage o 2015. Un buon "riscaldamento" a valle è un Marshall JMP-1 a valvole.

A disfavore: è consigliabile avere un paio di casse in palco come scenografia per non sembrare "nudi"!

Rispondi
stavo abbandonando l ampli e passare al digitale quando :
di BOOMERANG [user #42491]
commento del 20/12/2014 ore 13:14:03
ciao ragazzi. il vero cardine di tutto e' la microfonazione. ho sentito registrazioni fatte alla meno peggio di ampli di tutto rispetto che sembravano delle vere e proprie schifezze. Meglio il pod a sto punto che registri quelle che senti. Il segreto sta nella corretta microfonazione. Abbiamo voglia di sentire la cassa, certo, la cassa suona da Dio , imparagonabile con qualsiasi situazione digitale che sia. Ma se non la si microfona bene tutto quello che sentirete uscire dalla cassa non lo sentirete mai e poi mai sulla traccia di ascolto che avete creato. E' tutto qui. Io fortunatamente ho saputo gestire questo problema col tempo e grazie sempre all esperienza di gente che suona e fa i tecnici ai grandi chitarristi da anni.
Le armoniche che prende un microfono solo , sono davvero sorprendenti. E parlo di un microfono solo. Sapere beccare la giusta posizione dove mettere il microfono davanti al cono non si fa ad occhio.Poi , basta inserire in una traccia a parte gli effetti (e dico traccia a parte perchè questo è un grande segreto e non insieme ) stereo..... e sentirete la vera essenza dell ampli, anzi, lo sentirete suonare in maniera ancora più bella. Ricordatevi, sono le armoniche che contano, ed un multieffetto digitale non le potrà mai avere come quelle trasmesse da un potente cono .
Rispondi
Re: stavo abbandonando l ampli e passare al digitale quando :
di sdl [user #5004]
commento del 20/12/2014 ore 18:51:33
Certo...ma stai parlando di registrazione. E dal vivo?! L'ampli da solo e' per i miei gusti troppo direzionale e difficile, se non microfonato, da miscelare bene con gli altri strumenti (anche in locali di medie dimensioni): o e' troppo alto o rischia di "perdersi" già sotto i 10 metri (distanza a cui il chitarrista non si ascolta MAI, ma che e' quella del pubblico, almeno delle "seconde file"). E microfonare bene dal vivo, su palchetti dove salgono tutti (con conseguente spostamento dei microfoni), con troppo suono diretto dell'ampli (con conseguente vanificazione, almeno in parte, dei pro di microfonare), con i monitor del service spesso scarsi e male equalizzati, e' nel 90% dei casi molto difficile...
Rispondi
Re: stavo abbandonando l ampli e passare al digitale quando :
di BOOMERANG [user #42491]
commento del 21/12/2014 ore 10:35:40
il Kemper è bellissimo, è nato per l 'esigenza di turnisti che non possono portare ovunque la propria strumentazione. Ma solo per togliere questo gravoso problema. Spostarsi in aereo e andare a fare un concerto portanto tutta la libreria di suoni è meraviglioso. Lo si fa, sia per live sia in studio sia dove si ritiene necessario. Però nessuno può fare confronti nel mettersi davanti alla cassa a cui è collegata una testata che suona. Credimi e lo sai meglio di me che non esiste paragone.
E' come far suonare una tromba vera e metterti davanti a sentirla, bene, il suono è reale perchè reale è la tromba che ti sta suonando in tua presenza. Metti invece un suono virtuale di tromba che pur bello e somigliante quanto possa essere non reggerà mai confronto. E comunque in queste macchine se non si profila bene il suono dell ampli che si desidera non si conclude niente e non è nemmeno facile. Certo , esistono gia molti preset pronti. Ma sempre e comunque molti chitarristi per così dire "duplicano " l ampli perchè vogliono il loro suono.
Il Kemper lo usano i migliori chitarristi per esigenze ed è una macchina molto bella. Il suo vero scopo è quello di campionare l ampli. Rubare il suono anche dal bellissimo ampli di un altro tuo amico chitarrista, veramente pazzesco, ma si deve anche saper fare. Utile, molto reale , tedesco (e a loro per qualità non li batte nessuno)
Sepre e comunque la voce di qualsiasi ampli o Kemper dipende da dove lo si collega, da dove esce la sorgente . Sempre e comunque deve essere collegato ad un bel impianto così come l ampli a dei bei coni. E' una bella macchina e auguri per il tuo acquisto, costa anche tanto e di seconda mano se ne trovano quasi 0 . :)
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Re: stavo abbandonando l ampli e passare al digitale quando :
di sdl [user #5004]
commento del 21/12/2014 ore 14:02:38
Non ti do torto, anche se la qualità timbrica di macchine del livello del kemper o dell'axe e' imbarazzante anche messa di fianco ai migliori valvolari. Pero' e' vero: stare davanti ad un 4 coni che pompa a manetta (cosa che peraltro puo' piacere come no) o ad una cassa attiva, non e' la stessa cosa...ma questo vale solo per chi sta nel raggio di 5 massimo 10 metri (son già tanti per me) dal 4 coni e magari posizionato in linea retta. E vale solo se effettivamente quel 4 coni lo possiamo tenere a manetta spremendo bene la nostra testa valvolare (magari da 50 o 100 watt). Cioe', in pratica vale solo nella nostra sala prove, probabilmente da soli...e finché i vicini non chiamano la Polizia. Per il resto, piuttosto che un valvolare tenuto a 2 di volume (che e' già tanto), microfonato male (e il fatto di microfonare e' utile anche per avere un mix migliore dell'intera band) e ascoltato dalla spia del service (da cui per definizione escono solo alte!) insieme a tutto il resto...beh meglio il kemper (o l'axe o il DV mark) per tutta la vita (anche per il pubblico). Che poi ci voglia un nell'impianto e' vero, ma e' vero anche per il resto della band e per l'ampli microfonato. Ovvio che macchine di questo tipo non hanno senso per chi fa due date all'anno...ma per chi ha una certa attività live e' normale avere/disporre di un impianto decente. Fra l'altro, parlando di costi, io ho speso molto, molto di più in ampli analogici! Ah, un'ultima cosa: e' vero che se ci si vuole fare i profili da soli bisogna essere capaci (ed essere dotati di un outboard notevole), ma chi se ne frega? Ci sono studi che fanno questo tipo di attività a prezzi irrisori e vendono i profili (con tutte le regolazioni possibili) a prezzi irrisori. Inoltre non va dimenticata la possibilità di intervenire anche a posteriori sui profili.
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Re: stavo abbandonando l ampli e passare al digitale quando :
di BOOMERANG [user #42491]
commento del 21/12/2014 ore 16:37:33
ti capisco... l anno scorso al terzo concerto faccio le prove in piazza e mentre suono scendo dal palco e raggiungo il mixer al centro piazza per sentire come si sente (suono col trasmettitore sennheiser) : uno schifo ! e io mi dico: ma perchèèèè ! testata ottima microfono ottimo AKG 414 effettistica ottima, ma perchè poi dall impianto mi deve uscire sta porcata? meglio il pod xt live che avevo messo in pensionea sto punto . che senso ha portarmi 1 furgone solo per me e la mia roba, e spaccarsi la schiena per poi sentire sto schifo?

tanto è vero che ho ripreso il pod xt live compagno di centinaia di date. aaaaa almeno non dovevo più cominciare a montare alle15 sotto il sole a crepare di caldo. il pod era moooolto meglio. Per dire così immaginati come si sentiva l ampli da fuori.fu in questa occasione che volevo prendere il kemper, ma mio Dio, come si fa a fare un altra spesa del genere dopo aver speso tra testata cassa ,microfono akg , pedali ,tc electronic ,cavi, flycase midiswitcher ecc ecc ecc e un mare di soldi ?? ma davvero !!! soldi su soldi !!
adesso che mi ci sono davvero messo , tra forum , tra sos mandati a tecnici che mi hanno davvero aiutato a risolvere molte cose, il problema l ho risolto e stavolta il pod l ho anche venduto, perchè il suono dell ampli che ne esce dall'impianto stavolta mi piace, e moooolto meglio del pod. Il Kemper lo vorrei, ma forse chissà un giorno, magari come situazione di emergenza. Per adesso mi godo quel bel suono che esce non solo dalla mia cassa, ma finalmente anche dall'impianto che è molto simile alla cassa .........e lo ripeto :finalmente :) :) :)
si deve fare esperienza e capire. capire e capire . E non c'è neanche tutto sto bisogno di tirare l ampli a volumi assurdi.
Dimenticavo: suono in ear monitor . La cassa sta semplicemente dietro l americana cosi non disturbo nessuno e ovunque mi sposto ascolto perfettamente. sempre tecnologia sennheiser.
Al massimo ogni tanto a qualcuno che si avvicina da dietro faccio la messa in piega... ahahahah ma non troppo, perchè la cassa non mi serve come spia ma solo per il microfono.
Saluti !!
Rispondi
Re: stavo abbandonando l ampli e passare al digitale quando :
di sdl [user #5004]
commento del 21/12/2014 ore 17:03:21
Ecco si! Quella che dici tu e' una soluzione, senz'altro! Un po laboriosa e lenta da predisporre (specie se si inizia a montare alle sette e mezza dopo il lavoro) e con tante componenti coinvolte (fra cui gli ear monitor) che possono "tradire". Sono passato anch'io per tante soluzioni, fra cui il pod, che in molti casi mi permetteva di avere effettivamente un suono relativamente migliore (ma non soddisfaceva me...non lo sentivo sotto le dita)...
Rispondi
Secondo me ci sono due ...
di Claudio80 [user #27043]
commento del 20/12/2014 ore 14:15:34
Secondo me ci sono due domande e due possibili risposte..
Ti piace il digitale?
Si o No.
Si parla molto, e bene, del digitale e tutti ne fanno in qualche modo utilizzo. anche e perché tutti, o quasi, cercano in qualche modo di emulare il suono valvolare di qualsiasi ampli...quindi per spendere tot euro per un Kemper preferisco "ripiegare" su un classico valvolare e due pedalozzi.
P.s. Parere personale, senza nulla togliere al digitale...
Un saluto.
Rispondi
Re: Secondo me ci sono due ...
di sidale [user #29948]
commento del 20/12/2014 ore 16:18:21
Condivido in toto,io sono un'appassionato e suono in piccoli locali o concerti multipli all' aperto e con una 2x12 e la mia orange da 30 w e 4 pedali ho tutto quello che mi serve con peso ridotto e ottima qualità,perchè dovrei cercare emulazioni,casse pre e altre diavolerie per me è un mistero...
Rispondi
ci vuole tempo...
di gimox [user #30704]
commento del 20/12/2014 ore 15:21:57
Ho suonato per anni ed anni con ampli e provato quanto di meglio ci sia in giro, mi sono fatto prendere da tutte le varie manie, dalla qualità del cavo alla valvola ricercata ordinata dall'altra parte del mondo... e devo dire... ho ottenuto un bel suono da tanti ampli ma ho perso veramente tanto ma tanto tempo a cercare qualcosa che forse neanche esiste.

Oltretutto il mio "bel suono" è sempre quello che oltre all'ampli ha anche una vagonata di effetti e cose varie, e questo comporta avere una strumentazione molto complessa.

Da qualche anno sono passato al digitale e pian piano, i miei ampli sono diminuiti e il rack ormai ha le ragnatele.

Non è stato facile, c'è voluto tempo, pensate che la prima volta che ho comprato un eleven rack, l'ho rivenduto dopo un mese di frustrazione.

Oggi ho nuovamente un eleven rack e credo di essere incredibilmente soddisfatto.
Suono in cuffia, perdo pochissimo tempo a farmi un suono, e se registro è così buono che è impossibile capire se viene da un digitale o da un ampli magistralmente registrato in studio.

Il punto per me è il feedback.
I vari pod/simulatori per computer che ho provato hanno suoni mediocri ma la pecca maggiore è la sensazione di suonare qualcosa che non risponde al plettro, al cambio di volume o alla chitarra.
Con l'eleven (assolutamente sottovalutato) ho trovato lo stesso feedback che avevo con gli ampli, sia nella sensibilità del plettro che chitarra e volume. (vedi true-z dell'eleven).


Ci sono però alcune premesse da fare:
1) per far suonare bene un digitale devi starci davanti giorni, forse un mese e farti il tuo suono partendo da zero
2) per farti il tuo suono devi avere un minimo di esperienza con attrezzature professionali e conoscere le basi di come si costruisce un suono, come si regola un ampli, in quale punto si mettono gli effetti per ottenere quello che vuoi.
3) non scoraggiarsi ascoltando le patch di base installate, perché sono tutte o quasi mediocri.
4) avere un paio di cuffie da studio decenti

Se si è disposti a sottostare a queste cose allora il digitale diventa una opportunità.
(ps. io odiavo suonare in cuffia, adesso non posso farne a meno...come si cambia...)

Quindi oggi posso dire che se con uno strumento relativamente economico come l'Eleven Rarck si riesce ad avere un risultato molto buono, con un Axefx II o con un Kemper cosa si può ottenere?

Credo che molti che danno giudizi negativi a Kemper o Axefx forse non si sono dedicati troppo a cercare il "loro suono", perché come ho detto non è questione di un giorno ma forse di un mese.

Altro capitolo è il live.
Non ho mai provato L'Eleven in live e mi piacerebbe capire se chi usa costantemente Kemper, Axefx o Eleven ha mai usato in un live questa strumentazione e con quale setting:
direttamente in impianto oppure con una cassa amplificata?
Rispondi
Re: ci vuole tempo...
di sdl [user #5004]
commento del 21/12/2014 ore 13:32:53
Io uso ormai solo il Kemper dal vivo e ho venduto un'intera collezione di ampli analogici (fra cui un testa e cassa bassman silverface, un vox heritage anniversary, un jtm45, una cobra, un mark iii, due Mad cat, ecc...). Lo uso sia come "combo", senza entrare nell'impianto bensì collegato solo ad una cassa attiva lineare (per le situazioni più piccole, anche se di norma preferisco comunque entrare nell'impianto), sia (per lo più) direttamente nell' impianto (in tal caso, mi ascolto indipendentemente tramite un mio monitor personale, regolato come voglio io e connesso direttamente al kemper, senza passare per il mixer).
Rispondi
la differenza in saletta/locale
di carlo7string [user #22807]
commento del 20/12/2014 ore 15:28:29
solo nella situazione live saletta o locale avverti le limitazioni delle situazioni digitali, però è anche vero che alcuni accorgimenti stanno, come state evidenziando voi, nel resto della strumentazione. Cioè una cassa attiva X riesce a far rendre il nostro preamp digitale in maniera più credibile, magari molti di noi erroneamente giudicano un kemper o simili male perchè abbiamo trascurato il resto. In un forum Avid ho letto di un utente elevn rack ha provato 4 casse attive e solo l'ultima Atomic è riuscito a dargli la fedeltà che sentiva facendo i suoni in cuffia.
PS stasera suono dal vivo con il mio modernissimo JCM 800 2210 :)
Rispondi
Re: la differenza in saletta/locale
di gimox [user #30704]
commento del 20/12/2014 ore 15:31:51
Il primo Eleven l'ho rivenduto proprio perché lo usavo con un finale mesa 20/20 e una cassa per chitarra con coni vintage 30 e non capivo perché non usciva il suono...
Quando ho preso le cuffie da studio e due casse le cose sono cambiate notevolmente.

Ps
e se ti portassi un rack a due unità ed una cassa attiva di un quarto del peso saresti disposto a rinunciare ad un pochino di quel suono per averne 100 diversi?
Rispondi
Re: la differenza in saletta/locale
di sdl [user #5004]
commento del 20/12/2014 ore 18:57:13
Eh be'...ovvio che serve la cassa giusta. Non e' un optional, e' fondamentale! E non e' un caso se la scelta e' caduta su una atomic...per quanto riguarda i limiti dal vivo, per me sono tutti connessi al sistema di amplificazione e, con le casse giuste, i pro sono moltissimi: chiaro, non bisogna sclerotizzarsi sul suono della "sola" chitarra, ma sul mix complessivo e sulle potenzialita che nel mix ha un dispositivo digitale di qualità ben amplificato.
Rispondi
tutto ha a che vedere ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 21/12/2014 ore 10:42:52
tutto ha a che vedere con l'abituarsi, come fanno TUTTI i musicisti, a sentirsi sulle spie
Rispondi
Re: tutto ha a che vedere ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 21/12/2014 ore 12:41:17
Seguo spesso i tuoi diari e commenti vari, dai quali si evince una profonda conoscenza delle materie sulle quali ti esponi, per cui vorrei farti una domanda semplice semplice. Prima però delle considerazioni: io qualche festa di piazza l'ho fatta, da acusticante ma talvolta mi è capitato anche di togliermi lo sfizio di suonare un paio di pezzi con l'elettrica. Premesso che ho voluto togliermi lo sfizio di prendermi un ampli esagerato per l'uso casalingo e per qualche suonata privata sporadica, solo per appagamento personale, mi sono reso conto che quel famoso suono "valvolare" da ampli tirato per il collo, con un 50W JCM800 come il mio, viene fuori a volumi mostruosi per i locali, anche quelli di discrete dimensioni, che sul palco tecnici che mi consentissero di alzare al livello da orgasmo timpanico non ne ho trovati, che la microfonazione è indipendente dal wattaggio perchè in realtà basta fare un giro per l'ambiente per rendersi conto che senza il bel suono lo avverti solo tu a 10cm dal cono, mentre per il resto diventa quasi rumore. Fatte tutte queste debite premesse, perchè la maggior parte della gente continua a parlare di questi suoni galattici, quando in realtà in un contesto di esibizione tutta questa resa stellare sparisce? Un po' di ampli costosi e potenti li ho provati, dunque il riferimento non è solo al mio. Ed altra considerazione, molto spesso leggo che 15W non bastano se hai un chitarrista che picchia forte...Ora, io mi sono spinto al massimo ad un po' di hard rock classico, ma una batteria non microfonata che coprisse la chitarra non l'ho mai sentita ed in caso di microfonazione il problema non c'è neanche se suoni con la chitarra diretta nell'impianto. Quindi, dove sta la verità? Io comincio a pensare che la maggior parte di noi su questo forum scriva più per sentito dire e non è un attacco eh, o una polemica, è solo una considerazione personale da una persona ultimamente un tantino confusa sotto questo punto di vista.

P.s: tra l'altro a me sembra che quando si è tutti microfonati o comunque nell'impianto generale, anche in pub piccoli piccoli, il suono che ne viene fuori è decisamente migliore, anche se la cosa dovesse andare a discapito dell'ego dei chitarristi, che, per inciso, sono sempre i più problematici nelle equalizzazioni di gruppo.

P.p.s: sorry per la prosopopea, ma mi interessa il parere di una persona che reputo ben più esperta di me!
Rispondi
Re: tutto ha a che vedere ...
di sdl [user #5004]
commento del 21/12/2014 ore 13:44:29
Come darti torto?! Hai centrato in pieno...aggiungo che spesso, quando ci si microfona, i mic sono posizionati spesso male (o sono ballerini), sei nelle mani delle regolazioni fatte da un terzo, il tuo ampli si sovrappone comunque al suono microfonato e infine l'ascolto da una spia mediocre e mal regolata di un suono microfonato, nel 90% dei casi fa pietà (io ad esempio non capisco come facciano i cantanti ad ascoltarsi dal suono sempre sparatissimo che esce dai monitor). Infatti...credo che la maggior parte di chi parla di questi suoni meravigliosi (dal vivo, in una situazione reale e sempre a patto che chi parli non sia zakk wylde, che peraltro non ho mai sentito con un bel suono quando l'ho visto live) sparati da ampli da 100 watt tirati per il collo o suoni dal vivo 2 volte all'anno (se va bene) e in quelle occasioni ascoltino solo la propria chitarra, senza nemmeno provare a capire cosa si senta già alla prima fila (nonché tirandosi le maledizioni dei presenti, del fonico e dei compagni di band) o parli proprio per sentito dire.

Quanto agli ampli da 15 watt o giù di li...si possono essere una soluzione (e infatti il mercato sta molto spingendo su questo versante), ma hanno tutti i problemi di amplificazione di un digitale (ci vuole un buon impianto, buone spie, ecc...), vanno microfonati (quindi cin tutti i contro di microfonare un ampli) e timbricamente possono non essere adatti a tutti i generi (headroom, basse, ecc...).
Rispondi
Re: tutto ha a che vedere ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 21/12/2014 ore 14:36:15
Sui 15W c'è anche da dire che molto dipende dal tipo di costruzione: un monocanale chiaramente ha un uso più limitato (di contro però per certi generi è stupendo, ma d'altronde un ampli dello stesso tipo dal wattaggio più importante ti regala un crunch davvero bello a volumi disumani, ovvero il discorso che facevo prima sui tecnici che mi hanno segato le gambe o i proprietari dei locali che mi hanno giustamente fatto notare che coprivo la batteria e tutti gli altri strumenti in sede di soundcheck, quando non sei nemmeno preso dal coinvolgimento che arriva con il pubblico), bisogna poi considerare che un due canali, se ben costruito, risolve il problema del pulito a volumi sostenuti, ma, comunque, sono arrivato alla conclusione che per un risultato più professionale, anche nell'amatorialità della maggior parte delle situazione in cui ci si esibisce tra comuni mortali, la microfonazione è decisamente la soluzione migliore.
Rispondi
Re: tutto ha a che vedere ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 21/12/2014 ore 18:49:01
come abbiamo letto anche nei reportages di qualche turnista professionista che scrive su accordo, lo standard, oggi, e' che l'ampli sta chiuso in una flightcase microfonata e che il chitarrista ascolta dalle spie. Oppure, anche se un vip volesse lavorare con l'ampli sul palco, i palchi sono cosi' grandi che per forza uno, a meno che non decida di partecipare al concerto stando sullo sfondo, non e' possibile che il proprio suono lo senta dall'ampli...

per cui, a mio parere, come se fossimo tastieristi, sassofonisti o cantanti, bisogna abituarsi a sentirsi dai monitor da palco.. raggiunto questo stadio di competenza nel quale non e' piu' la nostra cassa personale a farci sentire il nostro suono, ci si puo', a mio parere, tranquillamente accorgere che il digitale va bene, perche' a mio parere, il chitarrista giudica brutta la "diretta", solo perche' e' a suo agio con l'amplificatore alle spalle, non perche' effettivamente sente un cattivo suono..

Rispondi
Re: tutto ha a che vedere ...
di mamuele [user #4349]
commento del 22/12/2014 ore 07:15:42
Ciao
mi inserisco per dire la mia... Credo che tu sia sulla strada giusta per capire qual'e' il problema della maggior parte di noi chitarristi che bramano di dar sfogo alle quintalate di db che i nostri ampli sanno regalarci.
La mia analisi su quello che sento in giro e per esperienza personale mi riporta sempre alla stessa conclusione... se vuoi suonare con ampli "veri" e pedali DEVI saperli usare... Non basta un marchio blasonato per fare un gran suono! Io sento spessissimo eccessi di gain, di equalizzazione, di effetti (spesso con livello troppo superiore al segnale dry). Un chitarrista puo' avere 1 suono o 1000 suoni ma questi devono essere adatti ed adattabili al contesto in cui si suona. Che senso ha , ad esempio, avere dei bassi tiratissimi quando si suona in un gruppo con 2 chitarre e tastiere? o che tutti nella band abbiano "ore" di delay ed altri effetti? Nessuno! Ed il risultato e' che la band avra' un suono talmente confuso che dopo 5 minuti butti giu' la birra e vai via.

Per quanto riguarda gli ampli e il loro vattaggio, io credo che da una parte sia bello possedere gli oggetti ma dall'altra se ne paga il prezzo. Con riferimento a quanto gia' detto nei commenti precedenti, non granche' di senso avere una testata da 100w per suonare nel pub sotto casa sopratutto se sai essere un ampli (tipo i citati vecchi marshall) che tira fuori quel suono solo ed esclusivamente se tirato per bene. Ci sono altri ampli che permettono suoni ottimi anche a volumi "meno alti" tipo gli Hiwatt ma questa e' un'altra storia e.. purtroppo altri costi...

Io ho sempre suonato con valvolari ma mai di grandissimo wattaggio, anzi, gli ultimi 2 da 15w. Sto pensando di fare una follia e regalarmi un Axe-Fx per capire meglio il fenomento e per darmi la possibilita' di suonare e registrare per conto mio a qualsiasi ora e senza disturbare nessuno.

Ultima nota, il buon Varini nell'ultimo tour con Antonacci ha usato un Kemper cosi' come l'altro chitarrista. Ha profilato i suoi suoni (ampli + Pedali) e li ha portati con se nel "tostapane". Ci sono diversi video sul tubo dove spiega il funzionamento e la logica che sta dietro la sua scelta.

Buona giornata



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Ho un'opinione abbastanza definita sul ...
di rickyfigoli [user #36535]
commento del 21/12/2014 ore 11:44:03
Ho un'opinione abbastanza definita sul digitale, e sono disposto a metterla in discussione, facendo anche svariati chilometri per prove di ascolto che possano farmi ricredere.
Credo fondamentalmente che sistemi digitali di alta fascia quali Kemper e Fractal siano eccellenti per determinati suoni e determinati generi. Trovo il limite di questi oggetti ancora evidente quando si va a cercare la dinamica TOTALE. Ovvero, quando si cerca un suono che rispetti il tocco di dita, plettro, percussione, mazza da baseball, chitarra suonata vicino al ponte, sopra il manico, volume semichiuso, tono semichiuso e quant'altro ti porti ad avere un rapporto intimo con lo strumento.
Chiaro è che, oltre ai propri limiti personali, se si cerca questo tipo di stile, è in primis lo strumento che non deve tradire, ma ritengo che un'amplificazione valvolare DI LIVELLO sia imprescindibile, e chiaramente la qualità deve partire dalle mani (se possibile) ed arrivare al cono riguardando tutto quello che ci sta nel mezzo. Per spiegarmi con esempi pratici, se ascolto Michael Landau mi rendo conto che tutto quello che la dinamica di quelle meravigliose mani sia totalmente rispettata ed enfatizzata da un sistema di chitarra-amplificazione che rimanda indietro enfatizzato tutto il segnale in ingresso. Per la mia esperienza e per le mie misere mani a confronto di un mostro del calibro di Landau, il digitale se si cerca questo non è soddisfacente. Ribadisco la disponibilità a fare chilometri se qualcuno è convinto di farmi ricredere. Nel caso sarebbe una svolta perchè a fronte di un investimento iniziale di medio prezzo avrei una tavolozza di suoni che analogica costerebbe centinaia di migliaia di euro. Ma permettetemi di essere il San Tommaso della situazione.
Rispondi
Re: Ho un'opinione abbastanza definita sul ...
di viabcroce [user #13757]
commento del 26/12/2014 ore 01:11:58
Be', se vuoi provare un Kemper con un sistema audio di alto livello puoi passare da me, a Roma, quando vuoi :)
Possiamo anche usare un finale lineare e una Dragoon 2x12", e fare confronti con altri ampli tradizionali, sia a valvole che a transistor (Peavey).

Scrivimi pure privatamente se vuoi :)
Rispondi
mi sarei aspettato di più da questo articolo
di Francescofalcone [user #16513]
commento del 21/12/2014 ore 12:15:47
Grazie per aver aperto questa discussione,
mi sarei aspettato di più da questo articolo oltre alla elencazione delle tre/quattro possibilità oggi a disposizione del chitarrista digitale.
Mi sembra più che altro un post informativo da Forum per chiedere lumi agli altri.
Potevamo aprire una discussione più completa verificando, prodotto per prodotto, le qualità, i pregi e i difetti.

Entrando nel merito:
- negli studi a Londra che ho visitato, produttori assai famosi e preparati hanno dismesso l'uso degli effetti e degli amplificatori da un pezzo. Chi usa Pro tools e derivazioni Waves va ormai solo di Computer, raramente addizionato dal Kemper o dall'AXE e si crea le catene effetti direttamente dal sistema. I vantaggi sono l'assenza totale di hum, feedback e rumori o la complicazione di dover passare dai processori e poi registrare tramite ampli.
Allo Sphere studio ad esempio fanno così per tutte le produzioni attuali. Non so se sia un bene o un male ma sta diventando una specie di standard.

- anche chitarristi molto famosi tipo The Edge sono passati all'uso di AXE FX da qualche anno e hanno dismesso sistemi analogici complicatissimi che erano la derivazione dell'uso di tecnologia accumulata negli anni (parliamo di gente con carriera di 30/40 anni ormai)

- chitarristi italiani come Chicco Gussoni ci mostrano ogni giorno tramite Facebook l'uso di sistemi analoghi: Kemper, DV Mark micro amp etc. addizionati da tecnologia tradizionale

In sintesi il problema si scinde tra produzione da studio ed esecuzione live. Nel primo caso l'orientamento diffuso va verso la digitalizzazione per milioni di ragioni e di comodità. Nel secondo ovviamente si lavora ancora su pedali e ampli. Temo tuttavia che la prima delle scelte invaderà il campo live ben presto quando il chitarrista salità sul palco con un Macbook Pro e le sue simulazioni per ragioni indubbie di comodità.
La qualità? Resterà al palo.
Rispondi
A parte tutti questi sistemi ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 21/12/2014 ore 12:52:17
A parte tutti questi sistemi belli e costosi e riservati solo ai chitarristi, sono un po' di giorni che suono a casa di un mio amico bassista. Lui ha acquistato un ottimo Macbook bello potente, casse KRK splendide, un'ottima scheda audio. Sinceramente, con un paio di software cazzuti, io mi son divertito un casino. I suoni che vengono fuori, sia per gli ampli che per gli effetti sono ottimi, la risposta è molto lineare, dunque che si tratti di volume da appartamento in condominio o da piccola gig, il suono della chitarra è sempre quello. Non è una soluzione riservata solo alla chitarra, ma puoi collegare quello che ti pare, è più divertente di un singolo splendido ampli da utilizzare. Sinceramente, quando mi stabilizzerò un po' economicamente e geograficamente, credo che metterò da parte tutta la strumentazione canonica e mi orienterò verso una soluzione del genere. In fin dei conti, Macbook a parte, che in un modo o nell'altro tutti abbiamo (intendo il pc/portatile di qualunque marca), una scheda audio ed un paio di casse qualitativamente discrete non costano più di un ampli canonico, anzi...Chiaramente mi riferisco solo all'uso casalingo, che, per quanto ho potuto capire, riguarda la maggior parte di noi.
Rispondi
siamo arrivati al punto.
di gimox [user #30704]
commento del 21/12/2014 ore 14:54:0
Ecco credo che siamo arrivati al punto.

Vogliamo il suono del marshall jcm 800 al massimo del volume o quello del mesa che ci piace tanto, ma peccato che questo non si può, perchè in realtà possiamo tirare al massimp solo un 10W.

Rendiamoci conto che questo è il problema principale: Inutile avere ampli bellissimi che suonano bene solo se tirati al massimo e rovinarsi con mille pedalini per cercare di tenerli pompati con il volume a 1 o 2 massimo.

Ma che senso ha avere un ampli da 100w se rende solo tirato a 2/3 e non potremmo farlo mai?
Il digitale viene proprio in aiuto a questo.

Rispondendo a @Francescofalcone, io uso un Avid Eleven Rack e ti devo dire che risponde al tocco in maniera sorprendente, non mi ha mai dato la sensazione di usare un digitale, gioco con i volumi, e risponde bene alle chitarre e alla sensibilità del tocco, compreso il tipo di plettro. Arrivo a fare cose simili a quelle che facevo con un ampli di qualità, come usare un solo suono giocando con volumi della chitarra e pickup per ottenere puliti crunch e high-gain. I preset di base fanno schifo o meglio non sono di mio gusto, per cui una volta capito come ottenere un suono è difficile esserne insoddisfatti. I suoni che mi piacciono sono quelli di Steve Vai, ma anche Govan o Gary Moore e con l'Eleven Rack li trovo senza problemi. Suoni alla Dream Theater o Alter Bridge si ottengono facilmente ma non sono di mio grande interesse.
Uso una jem77fp, una steinberger con pickup mama e una strato con single e humb sempre con pick mama e tutte rispondono a modo loro e perfettamente credibili come con un ampli.

Uso un mac (il pc per suonare è un fallimento) con le KRK e devo dire che sia con Bias Desktop che con altri noti software non riesco ad avere lo stesso feedback, il problema è un altro: certi software hanno suoni stratosferici solo per certi contesti. Ad esempio Bias funziona molto bene su certe distorsioni high-gain o suoni puliti, ma al momento non sono ancora riuscito a tirarci fuori un suono "Steve Vai" o bluesaccio e questo perchè, a mio parere, non risponde allo strumento ma cerca di piegare il tutto a un suo "algoritmo" cosa che non mi paice per niente, anche se in fase di registrazione può essere molto comodo.
Le tre chitarre sopra elencate sono completamente diverse e hanno suoni e tocchi imparagonabili tra loro, ma con i software elencati suonano tutte molto simili, cosa assolutamente negativa.
Trovo gli ampli di Logic-Pro decisamente migliori di quelli di bias o amplitube.

Un altro punto è: un conto è registrare un conto è suonare.
Quando si registra conta il risultato finale non il divertimento, mentre quando si suona conta il feedback. Per me le emulazioni via software ancora non vanno bene per divertirsi... mentre apparecchi come Eleven rack, kemper o axefx svolgono bene questi compiti unendo la registrazione al feedback.

Ricordiamoci poi che molti musicisti vivono di endorsment e non possono fare a meno di mostrarsi dietro a 10000w di ampli e mille pedalini, ma sono abbastanza sicuro che in studio hanno un axefx oppure anche sul palco.

Giusto per condividere...... se vediamo qualche foto di alcuni live di steve vai, si notano i soliti carvin e poi neanche tanto nascosto un AxeFx che lui dice solo per effetti in live, peccato che è collegato ad un finale TS100 della carvin quindi è chiaro che non entra nell'ampli e stranamente i led dei segnali in ingresso sono in movimemento = il segnale entra = lo stà usando e con molta probabilità il resto è scena. (anche perchè per quanto buono AxeFX non è paragonabile ad un eventide, per cui non credo minimamente che lo stia usando solo per gli FX)


Apriamoci al digitale perchè il tempo è giunto.
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Re: siamo arrivati al punto.
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 21/12/2014 ore 15:50:32
Ti rispondo scherzosamente sul JCM800: ne vale la pena perchè è fico averlo e dire di averlo, come lo è avere una Gibson o una Fender, aldilà del fatto che oggi esistano decine di chitarre che suonano altrettanto bene e costino la metà. Poi, quando il fine settimana me ne vado a casa in campagna, mi piace sentire "quel" suono ad un volume non proponibile in alcun ontesto reale, nella solitudine dei miei cazzeggi. Intendiamoci, non fa schifo nei live o in casa, anche se è ad un decimo del suo potenziale, però, nel chiuso della mia stanza, la soluzione pc-scheda audio-casse buone diventa più divertente perchè ti costruisci il suono che ti pare, lo provi su una base, ci lavori un po' su, insomma trascorri del tempo con simulazioni di roba che è improbabile possedere, per le più disparate motivazioni. Non è come avere "the real thing"? Certamente, ma c'è un po' di interattività in più che non mettersi con il cavo nel solo ampli, lanciare una base dallo stereo o, per i più forniti, da pc collegato ad un mixer e a delle casse, restando comunque legati alla "frustrazione del volume vorrei ma non posso" ed alla necessità di possedere pedalanza varia, che per me è attualmente inutile sia per mancanza di un gruppo che per la scelta di suonare un genere essenziale quale è il blues, senza dimenticare lo sforzo economico necessario a rggiungere una soluzione soddisfacente in una pedalboard assemblata. In ogni caso quale che sia la scelta si tratta sempre di compromessi, una volta capito ciò si campa decisamente meglio, ovviamente secondo me.

P.s: da appassionato venticinquennale di informatica tra l'altro è una scusa in più per regalarsi un computer con i controcaxxi, che poi sfrutti anche per la grafica in genere, i videogames e quant'altro...Non è che la GAS ci sia solo per le chitarre....:)))))))))
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Re: siamo arrivati al punto.
di gimox [user #30704]
commento del 21/12/2014 ore 16:39:07
concordo pienamente. Qualsiasi strada si scelga è comunque un compromesso. Solo che mentre prima scegliere il digitale era l'ultima spiaggia oggi è una alternativa.
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E' una possibilità in più, ...
di LuckyPierluigi [user #40183]
commento del 21/12/2014 ore 15:36:42
E' una possibilità in più, sta al musicista scegliere secondo il proprio gusto.
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partigiani pro e contro
di francesco72 [user #31226]
commento del 22/12/2014 ore 11:21:42
ho letto tutta la discussione ed una cosa mi sembra evidente: chi sostiene il digitale è pronto a puntare il dito verso i contro del valvolare/analogico, ma sorvola con una certa classe sui contro. Per esempio, mi pare di aver capito che presupposto indefettibile per una resa ottimale del digitale sia puntare su una qualità buona, la quale, guardando le vostre citazioni si traduce in una spesa tra i 1.000 ed i 1.400 euro (macchina+cassa). Mi sembra un esborso importante, soprattutto se paragonato alla spesa per un buon livello analogico che è circa la metà. Inoltre dobbiamo considerare che se acquisto un ampli da chitarra che non mi piace o non so usare avrò una platea di chitarristi cui rivenderlo, se compro una cassa attiva devo cercare con la lanterna eventuali interessati all'acquisto.
Altra nota: vedo che si additano spesso le difficoltà di amplificazione dal vivo come tallone d'Achille dell'analogico/valvolare. Ma perchè il digitale non le patirebbe? Se il fonico è poco capace o l'impianto è scarso, comunque il digitale non ribalta la situazione.
Personalmente non ho nulla contro il digitale, anzi da qualche anno sto sperimentando alcuni device di questo tipo, però devo dire che se da un lato ci sono degli indubbi vantaggi ci sono anche note negative (come nell'analogico per carità). La differenza, al momento, credo sia che il digitale di livello economico ma valido è ancora lontano e finchè lo sarà temo che la sperimentazione rimarrà tale.
Ciao, Francesco
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Re: partigiani pro e contro
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 22/12/2014 ore 12:13:52
Le tue considerazioni sono tutte valide e condivisibili, ma se parliamo di apparecchiature digitali di qualità massima il paragone non puoi farlo con ampli analogici entry level, per a 500-600€, parlando di valvolari, è a questi che ci si riferisce. Un Hot Rod Deluxe, che a me non piace, ma del quale so riconoscere i pregi è un ampli di bassa fattura, per quanto bene possa svolgere il proprio ruolo. Secondo me il paragone è più pertinente si ci addentriamo in territori qualitativamente superiori, vedi Mesa & Co., ed a quel punto 800€ ti servono solo per una 4x12 e 1300 per la testata, quindi la spesa diventa anche superiore ad un Kemper, senza offrirne le stesse possibilità d'utilizzo. Inoltre vedo questi apparecchi come roba dedicata fondamentalmente a professionisti o comunque gente che abbia esperienza, non di certo a tipi come me che suonano la domenica di tanto in tanto. Ecco perchè non ci penso proprio ad un Kemper et similia e mi tengo stretto il mio ampli analogico, se suonassi seriamente il discorso cambierebbe drasticamente.
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Re: partigiani pro e contro
di francesco72 [user #31226]
commento del 22/12/2014 ore 16:36:48
infatti il problema che ho posto in evidenza è proprio rispetto all'entry level scrivendo che, da quanto leggo e da quanto ho provato, al momento il digitale economico è assai poco performante. Al contrario l'analogico/valvolare da' risultati eccellenti anche con poca spesa: un ampli a transistor da 50 w o un valvolare da 20 (tipo il valveking) - che sappiamo tutti essere più che sufficienti, presupposto che comunque va poi micfrofonato - costa tra 250 e 350 euro, con altri 200/250 euro compri almeno cinque pedali che ti permettono di avere un suono più che dignitoso.
Dopodichè condivido la valutazione per cui se devo spendere 1.000 euro meglio farlo in un'ottima macchina digitale che ha in se' la voce di 100 ampli, piuttosto che in uno solo, ma la domanda di base era se è tempo per il digitale in tutte le sue declinazioni ed io rispondo no, al 50% l'analogico è ancora il più conveniente.
Ciao
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Re: partigiani pro e contro
di sdl [user #5004]
commento del 22/12/2014 ore 12:18:55
...fai anche 2.000 euro per una soluzione di livello medio alto. E senza andare su un axefx, si intende. Ma onestamente una DSL50 (tanto per dire una testata in fascia media, non certo fra i sogni erochitarristici) e una cassa di buona qualità (tutto sul nuovo ovviamente), costano la stessa cifra o poco meno. E onestamente non stiamo parlando di strumenti esoterici, versatili o di chissà quale qualità (o resistenza, nel caso di usi "pesanti"). Cioè...parliamoci chiaro: quando parliamo di "analogico", "valvolare", di calore e pienezza del suono, di dinamica, stiamo parlando di un bassman originale del 59 o di un Bugera?!!

Inoltre con il digitale hai già integrati molti effetti di buona qualità (se poi uno vuole usare i pedali analogici, come faccio io, peralto non il tutte le situazioni, è un altro discorso) e puoi risparmiare su pedalini, multifx, ecc...

Il PA verso il pubblico deve essere buono, sia con il digitale che con gli ampli veri, questo è ovvio.

La differenza è che, primo il digitale suona bene a qualunque volume mentre un valvolare no, secondo non c'è bisogno di microfonarlo nè di trattarlo ulteriormente dal mixer (dai al fonico 2 RCA e il suono è fatto e finito...se il suono di partenza è bello, bisogna proprio impegnarsi per farlo suonare male), terzo riduce i problemi di monitoring (ci si può monitorare in modo indipendente, senza passare dal mixer, gestendosi da soli l'ascolto e senza creare nessun problema di volume sul palco), quarto tendenzialmente suona sempre uguale in qualsiasi posto (una cassa per chitarra invece risente molto di più dell'"ambiente" e presenta inevitabili limiti di direzionalità).

Non parliamo neanche della versatilità per chi suona in situazioni diverse, del peso ridottissimo (anche perchè, se uno vuole si può monitorare anche in cuffia, con un suono infinitamente migliore di quello che arriverebbe da un ampli microfonato in fretta e poi spedito in cuffia) e della velocità di montaggio/smontaggio.

Nessuno suona con il digitale perchè ritiene che un suono profilato, modellato, o come vuoi dirlo, sia "in sè" meglio dell'originale. Chiaramente non è così. Ma molti, io incluso, ritengono che la resa nell'ascolto (sia verso il pubblico, sia sul palco) sia migliore e quindi l'esecuzione sia più rilassata e il suono più efficace nel mix. Questo a mio avviso valeva anche per un vecchio POD. Solo che per me il POD era difficile da suonare perchè "sotto le dita" lo sentivo troppo "diverso". Per quella che è la mia sensibilità (e messi sul piatto anche i pro dell'ascolto più rilassato che dicevo prima), con le nuove macchine digitali il problema del feeling sotto le dita è scomparso.
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Re: partigiani pro e contro
di francesco72 [user #31226]
commento del 22/12/2014 ore 16:47:57
Scusa, ma il tuo ragionamento non regge: se il suono di base è buono, è buono indipendentemente da dove viene, la difficoltà del missaggio non è quella di non stravolgere i suoni, ma di amalgamarli e vale soprattutto per le chitarre che si pongono trasversalmente fra quasi tutte le frequenze (almeno nel rock): troppi bassi e sei coperto da basso e batteria, troppi acuti e ti confondi con voce e/o tastiere. Da questo punto di vista che il tuo suono provenga da fonte digitale o meno, ribadisco, se è buono lo rimane, ma se il fonico non ci azzecca ha comunque una resa scarsa. Relativamente al monitoring sinceramente non ti capisco: cosa vuol dire che ti puoi gestire da solo? se significa che hai una tua fonte sonora, è esattamente come avere un ampli sul palco, coi relativi pro e contro, se mi parli degli in ear monitor non capisco perchè dovrebbero funzionare solo col sistema digitale. Rispeto al peso, invece, è proprio una delle maggiori bufale che contesto al digitale. Sopra ci sono svariati interventi che spiegano come la resa della macchina dipenda in ampia misura dall'amplificazione, per cui se vuoi sentirla live o ti porti dietro una cassa amplificata (e non vedo grande differenza rispetto a trasportare un combo da 30/50 watt) oppure resti senza ampli e ti affidi alle spie. Ma chi dice che c'è una spia per ogni musicista? Magari potessi recarmi ad un concerto con la mia valigina da 4/5 kg, attaccare un cavo. D'altra parte suonando con un tastierista sono cose che vedo da anni: è bello dire che attacchi la tastiera alla DI e via, però se non esci dalla spia o all'esterno non ti si sente, hai voglia a pigiare sui tasti.
Ciao
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Re: partigiani pro e contro
di sdl [user #5004]
commento del 22/12/2014 ore 19:27:10
Beh...quando microfoni, spostare il microfono di due centimetri ti stravolge il suono...spesso poi il segnale microfonato si sovrappone a quello diretto dell'ampli, creando casino. In ogni caso un segnale microfonato viene "trattato" (equalizzato, compresso, a volte anche silenziato per togliere il rumore di fondo). Tutto questo quando esci con un segnale di linea già fatto e finito non accade: e' un dato di fatto che il check lo faccio in 2 minuti...mentre prima, con i valvolari, non ero mai soddisfatto (lo dico solo per chiarezza, non ho iniziato ieri a suonare, sono maniacale per quanto riguarda i suoni e ho un 300 date all'attivo, limitandomi agli ultimi 10 anni, di cui una cinquantina nell'ultimo anno).

Per quanto riguarda il monitoring...beh avere una (propria) cassa attiva piazzata dove vuoi tu (quindi, magari, in "faccia" e non a livello ginocchia, alle spalle e a 5 metri di distanza) e' ben diverso dall'avere un 4 coni che "spara" dove non serve: senti tutto (e non solo i bassi), ad un volume adeguato (sia per te che per gli altri, ne troppo basso, ma nemmeno troppo alto) e soprattutto senti esattamente il suono che sei abituato ad ascoltare in sala prove nonché il suono che sente il pubblico. Io personalmente, negli ultimi 20 anni non sono mai stato soddisfatto del suono dell'ampli microfonato che mi arrivava in spia e comunque l'ho sempre trovato molto, molto diverso dal suono dell'ampli ascoltato "direttamente" (e io in sala prove ho sempre piazzato la mia cassa "tradizionale" a livello petto e frontale a me, cosa che nei live ovviamente non si puo' fare, ma che e' quello che vorrei sentire).

Poi...non ti e' mai successo che quando "esci" dal palco e ti ascolti da giù, il suono che senti dal PA e' completamente diverso da quello dell'ampli che sei abituato a sentire in prova?...ecco, con il Kemper invece sono certo che il suono sia pressoché identico.

Poi...sul fatto del peso...ti do anche ragione: io mi porto sempre dietro la mia spia per monitorarmi (cosa che peraltro mi permette di regolarmi da solo il mio volume sul palco, senza dipendere da nessuno, ne' dalla spia per gli altri strumenti). Pero' molti che usano il digitale vanno di ear monitor (e anche in questo caso, per la mia esperienza personale, il suono del kemper mi piace di più rispetto a quello di un ampli microfonato): in questo caso, viaggi veramente con tre chili.

Poi, ripeto, dipende da cosa si fa, da quanto si suona e da quanto ci si vuole sbattere...io suono tanto e ho poca voglia di sbattermi (cosa che mal si accosta al fatto di essere poi molto esigente come suono e come ascolto). Con gli ampli valvolari per me era diventato molto difficile gestire il mio suono e adattarlo a varie situazioni di palco. Con il Kemper praticamente posso saltare il check perche' so già esattamente cosa sentirò.
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Re: partigiani pro e contro
di sdl [user #5004]
commento del 22/12/2014 ore 20:14:07
Ah...specifico che le mie considerazioni sono limitate a certi generi...se suonassi in un tributo ai Mötley Crue me ne sbatterei altamente e terrei un buon jcm 800 fisso sul 10 senza farmi troppi problemi...
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per tutto il resto c'è Master card
di BOOMERANG [user #42491]
commento del 23/12/2014 ore 10:34:16
Allora, si vuole clonare il suono del proprio amplificatore? Ai turnisti serve per non portarsi la roba dietro, ma continuo a ripetere che non si può paragonare uno strumento "vero" a delle simulazioni. E quando dico vero mi riferisco anche all amplificatore a cui è collegata la chitarra, perchè tutto ciò che viene dopo la chitarra fa parte dello strumento stesso. è come dicevo in un altro commento in alto, paragonare il suono di un trombettista che ti suona con la sua bella tromba davanti, e poi ascoltare una simulazione di tromba. Non c'è paragone !!!! E mai lo sarà. Dico tromba come potrei dire un qualsiasi altro tipo di strumento, violino flauto rullante ecc ecc. Kemper e compagnia sono buoni per situazioni come turnisti che fanno vari generi, che si clonano il suono del loro ampli (perchè sempre da li si parte) e vanno in aereo o macchina, a esibirsi e portare a casa i soldini . ma ricordiamoci : Suonare davanti a una bella cassa, con la propria testata collegata non c'è paragone e mai lo sarà. Non c'è prezzo..... per tutto il resto c'è Master card
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Re: per tutto il resto c'è Master card
di carlo7string [user #22807]
commento del 23/12/2014 ore 11:01:39
ovviamente sul futuro non c'è certezza, però mi ricordo che 20 anni fa usavamo dell'impianti stereo costosissimi e ascoltavamo la musica in vinile rincorrendo una qualità spettacolare ... oggi ci accontentiamo di ascoltare la musica compressa in mp3 e in lettori come pc/cell/ipod di scarsissima qualità (a confronto)... in questo caso la comodità e versatilità ha ahimè vinto.
Tornando all'argomento se tra 1 o 2 anni kemper e axe fx (per non dirne altri) migliorano di un pochetto e scenderanno di prezzo di un pochetto, può darsi che inizierà il cambiamento.
Per ora noto che molti hanno la doppia strumentazione (valvolare e digitale), ovviamente chi lo fa per lavoro e quindi ha senso spendere, penso siamo proprio nel tentativo di cambiamento.
Rispondi
Re: per tutto il resto c'è Master card
di BOOMERANG [user #42491]
commento del 23/12/2014 ore 11:33:39
dicono che la qualità del vinile è nettamente superiore. l ho sentito molte volte dire.... comunque più si comprime un file e più si perde la qualità. sta tutto qui il nocciolo della questione.
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tra qualche anno
di BOOMERANG [user #42491]
commento del 23/12/2014 ore 11:48:04
tra qualche anno faranno mille esperimenti ma nessuno mai e poi mai potrà fare uscire un suono vero e reale da una macchina digitale. È come voler far crescere frutti veri da una pianta finta. I frutti veri nascono da piante vere. e sempre lo sarà.
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Re: tra qualche anno
di sdl [user #5004]
commento del 23/12/2014 ore 14:29:44
Secondo me sono i presupposti di questo ragionamento a non essere corretti. Ti faccio un esempio concreto che mi e' capitato un mesetto fa. Ci troviamo a suonare in un locale piuttosto grande, pavimento in marmo e soffitto molto alto. Premetto che facciamo rockabilly, non super clean (alla setzer, insomma). Prima di noi suona un gruppo spalla, stesso genere. Il chitarrista suona con un twin 57 tweed (e una chitarra molto simile alla mia): il twin 57 e' decisamente un bell'ampli, con un suono molto caratteristico. Insomma un ampli che suona davvero bene. L'impianto e' il nostro, decisamente buono. L'ambiente e' ovviamente "difficile" acusticamente: c'è un sacco di riverbero, i bassi tendono ad impastarsi e la distanza fra gruppo e pubblico e' considerevole. Inoltre non c'è il palco. Basso e batteria (microfonata) escono dall'impianto. Il chitarrista dell'altro gruppo, giustamente, solleva l'ampli da terra (come può) e decide (giustamente) di microfonarsi (piazzando il classico 57 dritto sul cono, non essendoci tutto sto tempo a disposizione...come sempre). D'altra parte non si sente (c'è molta dispersione sonora) e c'è solo una spia per chitarrista e cantante (situazione classica), quindi inevitabilmente si alza. Il risultato e' un papocchio sonoro: la chitarra esce dall'impianto, ma si sovrappone al suono diretto, proveniente dell'ampli (e da una posizione diversa). Il chitarrista si trova a correggere al volo l'equalizzazione, ma non sa se ascoltare il suono dell'ampli o quello che esce dall'impianto. Alla fine in alcune posizioni della stanza la chitarra si sente, in altre tende a sparire e in ogni caso il suono e' brutto. Inoltre il chitarrista (a ragione) si lamenta di sentirsi male (e tende a continuare ad alzarsi, snaturando anche il suono a cui e' abituato, diventando troppo distorto). Io invece ho deciso di posizionare la mia spia (personale, solo con la chitarra) direttamente verso di me (in modo che fuori non si senta) e piuttosto vicina. Verso il pubblico esco solo dall'impianto, insieme a tutti gli altri (anche il basso opta per una soluzione simile). Mi sento bene come al solito (d'altra parte ho un ascolto abbastanza ravvicinato da sopperire all'acustica della sala). Facendo il check oltre la linea del pubblico (uso un radio microfono) mi rendo conto che quantomeno la chitarra e' equilibrata nel mix in tutta la sala. Per gli assoli cambio direttamente patch, avendo un considerevole aumento del volume, senza dover spingere l'ampli con boost o od (che insieme all'aumento del volume, specie essendo l'amplibgià tirato, aumenterebbe troppo anche il gain...cosa che invece succede all'altro chitarrista). Il sound (complessivo, non solo il mio) chiaramente non e' il massimo, ma nel complesso e' intelligibile ed equilibrato. Riassunto...il twin 57 suona peggio del Kemper? Ovviamente no! Il Kemper può emularlo alla perfezione e può garantire tutto il feeling e le sfumature del twin? In un ascolto "diretto" in una bella sala prove trattata, probabilmente no. Ma quella sera, io mi sentivo bene, l'altro chitarrista no (e ha continuato a spippolare sui controlli di ampli e pedali), il mio suono era equilibrato nel mix ed emergeva il giusto nei soli, l'altro chitarrista era fastidioso in certe posizioni, inconsistente in altre e il suono complessivo era brutto (anche perche' volumi e regolazioni non erano quelle a cui era abituato). Ecco...questa secondo me e' una situazione "reale" su cui fare un confronto. Poi...per carità, con una isobox magari si otteneva (più o meno) lo stesso risultato...salvo che non e' detto di riuscire ad avere una spia personale e, se ci sono cambi di eq da fare al volo, su un ampli "vero" le modifiche da fare al volo hanno un'interrelazione sul suono maggiore che non su un dispositivo digitale...d'altra parte ci sono di sicuro più chitarristi che suonano in digitale, che non con l'isobox...il punto insomma non e' se uno strumento digitale suoni meglio o peggio di un ampli vero, ascoltandoli fianco a fianco in condizioni ottimali, ma e' capire quale delle due soluzioni offra un suono migliore sul palco e verso il pubblico in situazioni "reali" (che nel 95% dei casi sono ben lungi dall'essere ottimali o "rilassate" come tempi).
Rispondi
Re: tra qualche anno
di MM [user #34535]
commento del 23/12/2014 ore 15:27:1
L'esempio concreto calza, certamente una macchina tipo il Kemper in questo tipo di contesti è comoda; ancora di più se i suoni nell'ambito del live cambiano.
D'altro canto un paio d'anni fa ho sentito dal vivo Scott Henderson in trio con Jeff Berlin e Dennis Chamber.
È vero che sono professionisti da paura, però eravamo in un contesto piccolo, tipico Club della riviera romagnola. Berlin con due Mark Bass microfonati, batteria microfonata, Henderson con una testata Suhr collegata a una 4x12 sempre microfonata. Lui si sentiva dalla spia e dalla 4x12.... Il pubblico dall'impianto (nulla di incredibile) e dalla 4x12.
Ti lascio immaginare il suono... immenso.
Rispondi
Re: tra qualche anno
di francesco72 [user #31226]
commento del 24/12/2014 ore 10:01:20
scusa ma l'esempio concreto non calza per nulla: da quanto leggo direi che la differenza l'ha fatta avere una propria spia, non la fonte sonora. Tu hai potuto posizionato la tua spia di fronte, mentre lui è stato costretto (non avendo la propria spia personale) ad usare l'ampli anche come spia, cosa sbagliatissima indipendentemente da con cosa suoni.
Dopodichè, perdonami, ma lavorare sul volume per sentirsi meglio è decisamente un errore da principiante e sappiamo benissimo che è l'equalizzazione che fa la differenza. Personalmente mi è capitato il caso contrario: l'anno scorso ho suonato in un club per motociclisti (anche lì situazione acustica anomala). Nella band prima di noi c'erano due chitarre, genere heavy metal, un chitarrista aveva una macchina digitale a pedaliera (non ricordo quale ma ricordo che era costosa), da solo aveva un suono bellissimo: grave, compresso e gonfio, peccato che appena la band suonava insieme la sua chitarra scompariva e lui darci del volume, senza alcun risultato. L'altro chitarrista si affidava ad un marshall valvolare e basta, appena capita l'antifona ha regolato l'equalizzazione ed usciva chiaro e preciso.
Infine non capisco la questione degli assoli: scrivi che usi un'altra patch con notevole incremento di volume, potendo così evitare boost o overdrive. Ora, il boost non fa altro che alzare il volume ed enfatizzare alcune frequenze che servono per la solista (in genere le alte), alcuni usano in tal modo anche l'overdrive con gain a zero, quindi ottenendo lo stesso risultato. Ma non ho capito che differenza c'è col tuo sistema e perchè il digitale ti darebbe un vantaggio in tal senso.
ciao
Rispondi
Re: tra qualche anno
di sdl [user #5004]
commento del 24/12/2014 ore 12:24:55
Si, la spia personale e' una differenza sostanziale. Quanti ce l'hanno (di qualità, come la mia, con cui posso suonare anche tipo "combo" volendo e non la classica ciofeca del service), dovendosi già portare dietro l'ampli? Nessuno (anche perche', pur avendola, bisogna vedere se dal mixer ci sono abbastanza mandate).

Alzare il volume e' un errore da principianti? Si...ma dai...lo facciamo tutti se non ci sentiamo.

Monitorarsi dall'ampli e' sbagliatissimo? Vero! Ma il 99% dei chitarristi fa cosi, e di solito va già bene se c'è una spia per il cantante...specie nei locali.

Per quanto riguarda il boost: hai mai provato a mettere un qualsiasi boost davanti all'input di una testa valvolare, già spintarella come volume (da un micro AMP, che non e' un clean boost, ad un keeley, già più vicino ad un clean boost)? Non aumenta solo il volume! Poi se lo metti in send/return e' un altro discorso...ma di sicuro gli ampli analogici che usavo io (bassman anni 60, ac30, jtm45) non erano proprio ampli da send/return...quando si suona con suoni tendenzialmente puliti o comunque "al limite" fra pulito e crunch leggero, cambiare significativamente il proprio volume, senza aumentare (troppo) la distorsione e' un problema comune a molti...sicuramente in prova hai trovato l'equilibrio ideale, ma quando inizi a modificare le impostazioni sull'ampli al volo, i rapporti fra i due suoni diventano (almeno per me) più difficili da gestire.

Molte testate rispondono a queste esigenze con doppi master (engl, framus, qualche mesa)...ma di sicuro non e' il caso di ampli vintage!
Avere la possibilità di gestire cambi significativi di volume (e magari cambi sobri di equalizzazione) premendo un solo pedale aiuta molto e semplifica notevolmente la vita.

Tu dirai che tutto questo si può tranquillamente fare anche con ampli analogici: non ti do torto, ma la complessità del sistema e i costi aumentano se vuoi raggiungere gli stessi risultati, rimanendo su standard qualitativi alti. Poi ti puoi anche portare dietro un paio di ampli diversi o due monocanali, entrambe con la propria catena di effetti...ma diventa un pelo difficile da gestire.

Ripeto...se suonassi in un tributo ai Mötley Crue, non mi farei questi problemi, ma quando si usano suoni "di frontiera", suoni al limite fra pulito e crunch (che non devono andare ne' troppo " giù" ne' troppo "su"), quando si cerca comunque una certa definizione e pulizia sonora, e peggio ancora, quando queste caratteristiche verrebbero da ampli oggettivamente poco versatili e difficili da usare dal vivo, per me il digitale diventa un toccasana. Io sono sempre stato molto in conflitto con i suoni di chitarra in generale. Da quando uso il kemper, ascoltandomi " dall'esterno"...devo dire che ho sempre il suono giusto, anche in confronto ad altri chitarristi con cui suono.

Rispondi
Re: tra qualche anno
di francesco72 [user #31226]
commento del 24/12/2014 ore 15:48:12
ciao, guarda io capisco perfettamente il tuo pensiero e sono certissimo che abbia trovato il tuo equilibrio, mica dico il contrario; tuttavia da quanto scrivi sembra che prima del digitale nessuno potesse suonare: aggiustare l'equalizzazione non è un optional, dare un suono ad hoc ai soli e farlo bene non mi pare sia l'everest da scalare a piedi nudi. Che sappia io chitarristi anche solo mediocri (me compreso) riescono a farlo dagli anni '60. Infatti ho notato che nel tuo esempio la differenza tra digitale ed analogico/valvolare influisce tra poco e nulla. Dopodiché mi parrebbe anche un po' masochistico che con quasi 2.000 euro di attrezzatura tu non avessi un set-up che ti soddisfa e, perdonami, per quella cifra gradirei anche il caffè.
Rispondi
Re: tra qualche anno
di sdl [user #5004]
commento del 24/12/2014 ore 16:31:01
Ah be, ci mancherebbe! Son d'accordo con te. Io ho suonato 25 anni in analogico e, fra alti e bassi, ho avuto anche dei gran bei suoni (magari con più di 2.000 euro di strumentazione e, magari, con due teste sul palco, come ho fatto per un periodo). D'altra parte sinceramente, ho sentito dei bei suoni anche uscire da ampli piu che low cost, come ho sentito suoni brutti da roba super costosa. Oppure situazioni irreali con chitarristi che pretendevano di suonare una 100watt su un 4 coni in localini grandi come un garage...o ancora, strumenti digitali ormai risibili tipo il primo pod, suonare più che bene delle mani giuste.

Io parlo solo di velocità, comodità e, nel bene e nel male (perche' mi rendi conto che ci sia anche il lato negativo), standardizzazione del risultato dei live: personalmente, su 50 serate che posso fare in un anno, preferisco avere una strumentazione che mi permetta con molta semplicità e pochissimo stress di avere sempre un risultato da 8 (perche' il top del digitale, ben amplificato, un 8 pieno se lo prende tutto), piuttosto che una strumentazione che a volte mi "renda" un 10 e lode e altre (per mille motivi, spesso non ponderabili) un 5...cioè, anch'io mi son goduto col bassman...ma nei casi (tanti) in cui a 1 era già alto, non e' che avessi proprio sto "suonone" e magari io (senza spia e con l'ampli alle spalle a 2 metri di distanza) manco mi sentivo (mentre il gestore di turno ululava di abbassare)...a me ste cose rodono il fegato...e almeno non mi succedono più!
Rispondi
Non c’è dubbio che i ...
di alfcos [user #30701]
commento del 23/12/2014 ore 12:37:34
Non c’è dubbio che i temi siano ormai maturi.
Però, a mia modesta opinione, la prospettiva dalla quale si guarda il confronto digitale/analogico è sbagliata. Mi spiego, è riduttivo parlare dell’analogico solo come emulazione dei suoni storici e valutarne l’efficacia solo come capacità di ingannare l’orecchio dell’ascoltatore o a dare al musicista un’alternativa accettabile a prezzo inferiore, affidabilità maggiore, peso minore etc..
I sistemi digitali professionali ormai sono un mondo a sé, un sistema a sé, che va valutato per quello che offre. Senza per forza prendere a riferimento i suoni storici, sempre quelli.
Non a caso, i professionisti che usano questi sistemi, appartengono a contesti ben definiti, molto attuali (pop soprattutto, ma anche rock alternativo, progressive, metal, sperimentale), mentre, in altri contesti (quali il blues e il rock classico) equipaggiamenti più tradizionali mantengono ancora il predominio.
Personalmente, per la scarsa esperienza che mi ritrovo (il Kemper ho avuto modo di provarlo bene e in mano a un professionista e mi è sembrato impressionante), mi sembra che i due sistemi non siano ancora sovrapponibili perfettamente, sebbene rispetto a un ampli tradizionale microfonato (importante ricordarlo) la differenza, in termini di qualità del suono, sfuma decisamente, ma rimane, a mia modesta, modestissima, opinione, ancora evidente in termini di dinamica, espressività e capacità di rendere le sfumature de tocco. Si tratta, comunque, di macchine che si trovano ancora in una fase iniziale dello sviluppo e, quindi, che hanno grandi margini di evoluzione.
Riportando il discorso in termini generali, in alcuni contesti, dove prevalgono aspetti come pulizia del suono, trasparenza, versatilità, capacità di avere un tone facile da processare etc. il digitale costituisce una risorsa quasi irrinunciabile. In altre situazioni, ovviamente, è esattamente il contrario.
Ovviamente parliamo di professionisti, capaci di microfonare un amplificatore, adeguare il setting al luogo in cui si suona e con a disposizione tecnici e impianto di qualità. Dettagli che, spesso, fanno la differenza.
Se, invece, guardiamo alla musica che si suona nei locali oggi, tutti o quasi ormai, noto, suonano con chitarre di provenienza orientale e sistemi tipo POD e simili e, di fatto, quasi tutti finiscono per avere lo stesso suono, spesso anche un po’ finto, oltre a manifestare una preoccupante standardizzazione generale del linguaggio musicale, indubbiamente un po’ figlia dei tempi ma, comunque, non poco desolante.
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Ma io leggo tanta roba ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 24/12/2014 ore 14:41:16
Ma io leggo tanta roba e nessuno però comunica le proprie impressioni in merito ad una prova diretta...Inoltre in tutta sincerità nell'amatorialitá della maggior parte dei concerti dei comuni mortali la qualità degli ampli veri non viene sfruttata, per i motivi più disparati. Nei Live più significativi il digitale la fa da padrone perché i mixer sono quasi tutti digitali, quindi mi viene da chiedere: ma di cosa stiamo parlando?
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Il futuro delle valvole
di Claes [user #29011]
commento del 26/12/2014 ore 11:52:44
Sino a quando saranno in produzione? Le poche prodotte saranno a prezzi proibitivi da vintage e ampli da museo...
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orecchie bioniche
di gimox [user #30704]
commento del 26/12/2014 ore 15:37:41
la discussione stà diventando veramente interessante e vorrei aggiungere alcune cose.

Quanta differenza c'è tra un kemper/axefx/eleven ed un ampli? Se avete l'orecchio bionico, la trovate altrimenti, anche i più esigenti forse notano qualche sfumatura, ma a essere obiettivi ne siamo così sicuri? Se prendiamo due jcm800 prodotti in annate diverse avranno sfumature diverse, se prendiamo lo stesso e cambiamo le valvole suona diverso anche con valvole della stessa marca, se poi le cambiamo, suona veramente diverso. Ora come si fa a dire quanto è veramente diverso un kemper dal suo reale se si parla di sfumature così impercettibili che bisogna ripetere l'ascolto tra i due in un studio e con attenzione, ma siamo sinceri..... ma chi dice che c'è tutta questa differenza ha mai provato qualcosa del genere?

Altra cosa, il mito del digitale economico....è un mito, perché bisogna spendere come minimo 4000 euro tra modelling /casse / altre cose.

Ma quando andiamo sul digitale cerchiamo cose diverse.
Secondo voi è possibile andare a suonare e portarsi un marshall, un mesa ed un fender?
E' possibile suonare in un localino con il volume a 10? (e non ditemi che avete soppressioni di volume perché altrimenti ogni discorso sulla qualità non ha più senso)


E' già difficile portarsi dietro solo uno di questi, il digitale realizza questo sogno, avere tutto in due unità rack.

Altra cosa è l'esempio Live descritto da SDL nel post sopra, io credo riassuma tutta la problematica.

Insomma io non credo che ormai si possa più discutere se i modelling di alta gamma sono o meno fedeli ma se quale tra questi sia il più adatto ad una situazione live.
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Mi piace molto aver definito ...
di philips89 [user #21156]
commento del 27/12/2014 ore 02:42:07
Mi piace molto aver definito queste macchine per l'ascoltatore, infatti io credo che regolati bene si esce in maniera eccellente, ma sempre parere personale non si dovrebbe cercare in maniera morbosa di simulare a tutti costi un ampli o una certa configurazione, il digitale è un mondo a parte o meglio è un nuovo amplificatore, un nuovo pedalino, una nuova unità rack, quindi cerchiamo di utilizzarlo come tale, poi é normale che Scattino i paragoni!!!
Rispondi
Qualcuno mi puo spiegare la ...
di maupetrucci [user #16307]
commento del 17/04/2015 ore 16:29:47
Qualcuno mi puo spiegare la differenza sostanziale tra le tre macchine ?
Kemper,fractal,avid eleven? Hanno elaborazioni a monte del suono diverse tra di loro? Grazie
Rispondi
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