di redazione [user #116] - pubblicato il 28 gennaio 2015 ore 08:00
Senza alcun dubbio, Brian Setzer è tra gli artisti di maggior richiamo nelle scuderie Gretsch. Le sue sgargianti G6120 hanno dato vita a tutta una serie di signature derivate, con pickup su misura e specifiche costantemente aggiornate, come quelle presentate per il 2015.
Senza alcun dubbio, Brian Setzer è tra gli artisti di maggior richiamo nelle scuderie Gretsch. Le sue sgargianti G6120 hanno dato vita a tutta una serie di signature derivate, con pickup su misura e specifiche costantemente aggiornate, come quelle presentate per il 2015.
Tre nuove varianti entrano a far parte della Professional Collection. Sono i modelli Nashville, ovvero la classica G6120 d'epoca modificata su specifiche di Brian, la più essenziale e aggressiva Hot Rod e la Black Phoenix, studiata per favorire velocità d'esecuzione e performance.
Comune a tutti i modelli è la presenza di pickup TV Jones Brian Setzer signature, ponti Adjusto-Matic con base in palissandro fissata sulla tavola, l'immancabile Bigsby e, sotto il piano armonico, il bracing storicamente corretto ispirato alla produzione Gretsch 1959, consistente in due coppie di piloncini di legno ricavati da due assi longitudinali che mettono in contatto tra loro top e fondo.
I TV Jones Brian Setzer signature sono modellati sui TV Classic, ma con maggior attenzione alla definizione delle note per privilegiare le parti in fingerpicking e con la gestione dinamica necessaria a saturare ancora di più quando si calca la mano.
Tutte le chitarre hanno manici in acero con profilo a U, tastiera in ebano con 22 fret dal radius di 9,5 pollici e sono abbellite da binding e segnatasti Neo-Classic Thumbnail.
Parallelamente alla presentazione durante il Namm Show, Gretsch ha diffuso una breve intervista a riguardo con Brian Setzer e con alcune note rubate sulla nuova Hot Rod.
La Nashville si rifà alla Gretsch preferita da Brian e ne ripropone la configurazione elettronica al completo più le caratteristiche manopole a forma di dado. Disponibile con cassa realizzata in tre o cinque strati di acero, con o senza top figurato, la G6120SSLVO monta strap lock di serie. Come la Nashville, anche la Hot Rod (in catalogo come G6120SH) ha meccaniche bloccanti Schaller. Il suo body fiammato ospita però solo il selettore dei pickup e il volume master per inserire meno ostacoli elettronici e fornire un segnale più forte e completo in uscita. Tale caratteristica viene ripresa anche dalla Black Phoenix la quale, sebbene misuri 70 millimetri di profondità come le altre due, si discosta dal body tipo Nashville per acquisirne uno di derivazione Falcon. La paletta e le meccaniche cambiano di conseguenza.
Mentre Nashville e Hot Rod adottano il classico diapason da 24,6 pollici, la Black Phoenix (o G6136SLBP) ha una scala leggermente più lunga per un controllo migliore sulle note più alte grazie alla dimensione superiore dei tasti e alla maggior tensione delle corde.