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Il chitarrista esibizionista... va stroncato

di onlyfender [user #5881] - pubblicato il 08 febbraio 2015 ore 14:45:34.
Mi capita spesso di cercare in rete spunti o lezioni sull'esecuzione di un particolare assolo di chitarra. Questo perchè non ho voglia di tirarmelo giù ad orecchio o magari perché non sono riuscito a capire come si suona un passaggio o una parte.
Nella mia ricerca succede sempre più frequentemente di vedere filmati su youtube dove chitarristi che, pur suonano scandalosamente male, non resistono alla tentazione di riprendersi durante la loro esecuzione e postare il video con la pretesa di chiamarlo pure "Lezione" (e non parlo di ragazzini in preda alla voglia di successo, parlo di gente adulta e vaccinata).
Facciamo un favore al mondo internet e alla comunità musicale mondiale, quando trovate uno di questi personaggi "stroncatelo" con un voto negativo... così uccidiamo l'esibizionismo dilagante e salviamo tanti giovani chitarristi dall'imparare assoli suonati male.


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...
di jebstuart [user #19455]
commento del 08/02/2015 ore 19:00:43
Il loro problema, che poi credo essere quello del Mondo intero negli ultimi 10 o 15 anni, è un'autoreferenzialità furibonda.
Tutti sanno tutto e tutti possono dire la loro su qualsiasi cosa. Ivi compreso un assolo di chitarra.

A volte i miei figli mi fanno ascoltare, scompisciandosi dalle risate, i provini dei cosiddetti talent show. Rido anch'io, ma con una vena di tristezza per tanti ragazzi (ed adulti) cui nessuno ha insegnato a mettersi in dubbio.





Rispondi
Re: ...
di onlyfender [user #5881]
commento del 08/02/2015 ore 20:26:50
Mi hai letto nel pensiero. Non riesco a vedere un miglioramento intellettuale che stia al passo con l'innovazione tecnologica.

Una volta per registrare una demo si andava in uno studio di registrazione (dopo che ti eri preparato per settimane) e, visto che costava un botto, cercavi di fare la take migliore al primo colpo. Poi prendevi al tua bella cassetta e la spedivi alla redazione di qualche giornale che te la commentava positivamente o negativamente. Se la recensione era positiva te la fotocopiavi e con la tua cassettina andavi nei locali a chiedere se ti facevano fare una serata (vecchi tempi eh?).

Oggi chiunque può avere un mini studio in casa e registrare la sua canzoncina in un pomeriggio e postare su soundcloud o youtube la sua creazione aspettando, seduto sulla poltrona, di ricevere una valangata di complimenti dagli "amici" per lodarsi e sbrodarsi.

Per carità io non sono contrario alla tecnologia anzi... è fantastico che tutti possano registrare con la qualità di uno studio in casa ma sento che c'è qualcosa di malato in questo. Ho il dubbio che tutta questa innovazione stia creando "rumore" e che in mezzo a questo frastuono la musica si perda.
Rispondi
Re: ...
di jebstuart [user #19455]
commento del 08/02/2015 ore 20:58:31
Ovviamente non è la tecnologia in sé ad essere un male, ma la sua fruibilità ex abrupto, e cioè senza manco uno straccio di processo maturativo.

Rispondi
Re: ...
di helloween [user #27122]
commento del 09/02/2015 ore 00:38:52
Salve Jeb! Anch'io ho visto questi video che raccolgono i peggiori provini. Come te ho riso con "tristezza". Ho pensato "ma non si rendono conto che giuria e pubblico ridono di loro?"; la dignità che manca a queste persone è qualcosa di snervante ed allo stesso tempo triste. Provo vergogna per loro quando gli altri ridono.
Rispondi
Mai sottovalutare la potenza di un voto negativo
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 08/02/2015 ore 22:01:46
Potrebbe sembrare una buona soluzione, ma un voto negativo può essere l'inizio di una reazione devastante, tipo farfalle e uragani.
La cosa più logica da fare quando un proprio prodotto viene giudicato in maniera negativa sarebbe fermarsi un attimo, fare autocritica e magari mettersi a studiare un po' di più prima di mettersi alla prova di nuovo. Spesso però questo non succede e si preferisce pensare che gli altri siano invidiosi, cattivi, che il problema siano loro in realtà. E così invece di riprendere la chitarra la si lascia lì un'altra giornata e si fa un giro su contenuti altrui per scaricare con commenti e voti negativi la delusione provata. Il risultato in breve tempo sarà una schiera di musicisti più o meno bravi ma incattiviti, che da una parte attaccano chiunque e dell'altra sono terrorizzati dall'idea di essere giudicati, quindi si privano della cosa più bella che ci sia in musica: il confronto libero e costruttivo. D'altra parte, "c'è bisogno di un posto in cui fare schifo per diventare bravi" e non c'è nessuna vergogna in questo. Una volta era la cantinola dell'amico, oggi è (anche) il web.

Purtroppo, come avete già riassunto egregiamente, il problema di base è che pochi sono pronti a mettersi in dubbio, e al contempo chiunque ha accesso alla tecnologia necessaria a prodursi. Come più o meno disse Dave Grohl, ciò non ha favorito la nascita di talenti, ma ha solo creato tantissima musica... brutta. Il rumore a cui fai giustamente riferimento.

Il confronto, come dicevo, è sacrosanto, a patto di essere aperti alle critiche e a patto di criticare non per il solo gusto di farlo. Chiudo con un aneddoto, perché mi rileggo il commento e mi metto sonno da solo.
Charlie Parker, da giovane, prese parte a una jam session in cui fece semplicemente schifo, tanto che il resto della band si rifiutò di portare a termine il brano (il film Bird, mi pare, apre proprio così). Lui si vergognò così tanto da decidere di concentrarsi solo sullo studio e, beh, il resto è storia. Certo, va detto che all'epoca di Parker non c'era YouTube con stelline e pollici, non c'erano i talent e nessun ragazzino veniva educato in base all'idea che fosse speciale per qualche ragione rispetto al resto del mondo. Forse oggi quel ragazzino col sassofono sarebbe in qualche social a spalare letame sulle band del posto...
Rispondi
Re: Mai sottovalutare la potenza di un voto negativo
di Pearly Gates [user #12346]
commento del 09/02/2015 ore 10:39:38
Non sono d'accordo, quante figure di merda in meno perdite di tempo ci sarebbero se anche nei provini dei talent non andaressero quelli che proprio non sanno cantare.

Il problema è che nessuno gli hai mai detto guarda che non sai cantare.

La verità come la meritocrazia tutti dicono di volerla ma in realtà nessuno la vuole.
Perché quando danno il passaggio di categoria ad un'altro poi ci rimani male.

In Italia non sarà mai come negli USA qui i genitori vanno a scuola pestano i professori o i vice presidi se bocciano il proprio figlio o figlia.

vai al link 8407.shtml

vai al link a/genitori-picchiano-professoressa-dopo-bocciatura-figlia.html
Rispondi
Re: Mai sottovalutare la potenza di un voto negativo
di E! [user #6395]
commento del 09/02/2015 ore 13:27:35
"c'è bisogno di un posto in cui fare schifo per diventare bravi"

Grande frase, di chi è? Ricordo qualcosa del genere a proposito di Robben Ford.
Quello che dici mi è piaciuto, l'esempio di Parker dimostra che servono talento e dedizione, tutta la tecnologia di questo mondo non può sopperire a questi due elementi; se mancano, la tecnologia ci aiuta solo a produrre molta musica .. "non necessaria".

Non spolliciamo verso il basso, sembra una punizione verso chi non riesce a fare, o un'invidia verso chi sa fare.
Piuttosto, polliciamo positivamente (e condividiamoli, parliamone) quelli che fanno musica ad un certo livello, possibilmente musica originale. C'è bisogno di musica originale e nuova.

Rispondi
Re: Mai sottovalutare la potenza di un voto negativo
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 09/02/2015 ore 15:55:57
Purtroppo proprio non riesco a ricordare dove ho letto quella frase, ma c'è dentro tanta saggezza! :D
Rispondi
Ormai tutti possono essere tutto ...
di dale [user #2255]
commento del 09/02/2015 ore 11:54:36
Ormai tutti possono essere tutto grazie a (per colpa di) internet.
Vuoi essere un maestro di chitarra?
Ti filmi col cellulare mentre suoni la canzone del sole con ritmica e accordi sbagliati.
Ti piacerebbe essere il nuovo Rocco Siffredi?
Sempre col cell filmi gli stentati approcci sessuali con la tua morosa.
Hai sempre desiderato di essere il nuovo Jean Louis David?
Non c'è problema!Fai un filmato dove devasti i capelli della sorellina!
Vuoi essere critico televisivo?D'arte?Opinionista politico?
Commenta a caxxo e pubblica tutto su youtube!
Chiedi i "mi piace" a parenti e vicini di casa!
E' gratis, veloce e tanto lo fanno tutti.

Forza bimbi(grandi)minkia alla riscossaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!



((:-)))))))))))))))))))))))))))))))))))
Rispondi
Credo che in questi casi ...
di xstrings utente non più registrato
commento del 09/02/2015 ore 12:22:41
Credo che in questi casi il detto " non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire" calzi a pennello!
Le critiche nel mondo della musica possono servire si ma fino ad un certo punto, sul web spesso non abbiamo idea di chi ci sia dietro un certo giudizio quindi le parole vanno sempre pesate per quello che sono.
Può succedere ad esempio che una persona musicalmente poco colta possa criticare senza avere una base di istruzione adeguata per farlo ed ecco perché spesso il migliore critico sulle nostre performance siamo noi stessi! E' solo capendo i nostri errori che diventiamo più maturi e cresciamo musicalmente poi è chiaro che non tutti hanno questa capacità ma con un minimo di sale in zucca basta saper chiedere pareri alle persone giuste!!
Rispondi
bisogna
di Zakk Fuckin' Wylde [user #5690]
commento del 10/02/2015 ore 09:33:36
anche prendere le cose con leggerezza ragazzi.
Questo vale per qualsiasi campo della vita.

Rispondi
Autopunizione.
di ciun [user #15167]
commento del 10/02/2015 ore 15:18:10
Questa cosa la si riscontra in maniera più seria e grave anche nel mondo del lavoro.
Forse un po' perchè tanto é inutile sbattersi quando comunque la gente non vuole essere educata, non si lascia seguire, io ormai ho adottato questa filosofia : lasciali fare, quando la gente si renderá conto che il loro valore è zero arriveranno a terra con fragore, la loro vanitá sará la loro autopunizione.
È vero che poi si pone un problema, cioè nel frattempo hanno comunque avuto un seguito e rovinato il mercato, per così dire, a chi si comporta e lavora seriamente, esprimendo sostanza e non apparenza, ma alla fin fine il mondo questo vuole : vedere degli imbecilli che danno spettacolo.
Io sono restìo a criticare gli altri, aspetto, tanto i buffoni prima o poi ti passano davanti a testa bassa.
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