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DIDATTICA VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE

Corsi e Ricorsi della vita.

di Salvog [user #26748] - pubblicato il 03 marzo 2015 ore 14:08:52


Salve amici,
Intervenendo ad un preciso quanto mirato post dell’amico Emilio, mi e stata posta l’occasione per una significativa riflessione. Per chi mi conosce è risaputo che mi “ Diletto “ a suonare un po’ di Jazz, ho avuto l’occasione propizia di suonare anche con un gruppo di professionisti in diverse serate, un’ esperienza fornitami non indifferente, che spero tantissimo possa continuare in futuro, però.....mi sono accorto di un particolare importante: - Lo scarso  seguito che una musica abbastanza impegnata ha in effetti. Pochissimo interesse! In qualunque posto si vada, a proporre questo genere, si riscontra nella maggior parte dei casi, un’intollerante disinteresse poco entusiasmante. Ecco che avendo avuto un’occasione ancora più propizia di fare musica dal vivo ho colto un’altra occasione con un gruppo diverso: - Un Pop-rock abbastanza easy ( Cover Pausini ), ma piacevole,  merito anche del buon vecchio Marco C. che ne ha “ incattivito “ ( nel senso Buono ) il sound in questi ultimi anni.  Ma non è questo il punto, voi pensate che si possa essere a tutti i costi estremisti anche in ambito musicale, rimanendo radicati e legati strettamente al proprio genere preferito ad oltranza? Oppure a volte ci si può rilassare con ben altro?


Un caloroso saluto a tutti.

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Woahh...
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Se non lo si fa per lavoro.....
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 03/03/2015 ore 14:37:5
....credo che sia fondamentale divertirsi e questo per me vuol dire molte cose: stare bene con le persone con le quali si suona innanzitutto, provare soddisfazione in quello che si riesce ad ottenere, vedere che tutti fanno del loro meglio per crescere e migliorarsi come musicisti ma anche come band nel suo assieme....a quel punto che suoni la Pausini o i Porcupine Tree conta assai relativamente...mi sono accorto che a volte i pezzi che piu' amiamo non funzionano, hanno un qualcosa che non va oppure manca qualcosa per farci apprezzare la loro esecuzione, altre volte ho provato piacere a suonare brani fino a quel momento impensabili per me ed accorgermi che funzionavano e provare quindi piacere nell'eseguirli ed interpretarli.
Rispondi
Re: Se non lo si fa per lavoro.....
di Salvog [user #26748]
commento del 03/03/2015 ore 15:10:
Ahahah...meno male

Uffh....mi sento rincuorato!!!
Rispondi
Re: Se non lo si fa per lavoro.....
di maccarons [user #20216]
commento del 03/03/2015 ore 21:39:10
E' propio così!
Rispondi
Re: Se non lo si fa per lavoro.....
di invioinvio [user #30752]
commento del 05/03/2015 ore 13:52:58
Deve essere sempre un divertimento! Pausini Alter bridge Iron maiden Emma Gipsy king o Genrosso....uno suona o ascolta quello che gli piace!buona vita
Rispondi
A mio avviso dipende molto ...
di KJ Midway [user #10754]
commento del 03/03/2015 ore 14:38:45
A mio avviso dipende molto dal contesto dell'evento, è ovvio che se un esercente mette a disposizione i propri spazi per far suonare, una parte del suo interesse sarà rivolta al maggior guadagno che il concerto può portargli, e qui non solo il Jazz ma molti altri generi soffrono, come la musica d'autore.
Eventi limitati al jazz dalle mie parti ne fanno soprattutto nel periodo estivo anche itinerantti in giro per le piazze e strade, gente ne tirano parecchia ed il contorno è sempre piacevole.

Ritornando al Jazz io non sono uno che lo apprezza molto, ho amici che lo suonano a livello professionale e quando parlo con loro più che incuriosirmi mi intimoriscono, uno una volta mi ha detto che loro fanno Jazz mica plin plin... ovviamente non voglio generalizzare, ma le senzazione che suonino più per loro che per trasmettere qualcosa al pubblico mi è rimasta.

Quest'ultimo solo un parere personale ovviamente (uno dei miei album preferiti è Kind Of Blue)
Rispondi
Re: A mio avviso dipende molto ...
di Salvog [user #26748]
commento del 03/03/2015 ore 15:14:17
E beh....La sensazione di disagio che provi quando incontri certi jazzisti “ Sborones “ è plausibile, concordo con te, però ti assicuro che non sono tutti così!
Rispondi
Re: A mio avviso dipende molto ...
di KJ Midway [user #10754]
commento del 03/03/2015 ore 15:38:03
Ne son convinto come in tutti i campi d'altronde...
Rispondi
Re: A mio avviso dipende molto ...
di E! [user #6395]
commento del 03/03/2015 ore 15:24:12
Quella sensazione ti deriva dall'aver ascoltato jazzisti che suonano per sé stessi, e la tua sensibilità l'ha notato. Ma questa non è la regola, nel jazz: non a caso, uno dei tuoi album preferiti è un capolavoro di comunicazione.

"Noi facciamo jazz, mica plin plin" è una frase odiosa.
Sicuramente il jazz è "meno immediato" rispetto ad altri generi, serve uno studio melodico/armonico tendenzialmente più approfondito, ma al di là di questo non è certamente, di per sé, una garanzia di qualità.
Io mi diverto a suonare Giant Steps, e mi interessa molto, ma quando ascolto Thom Yorke vado in estasi tanto quanto.

L'errore è considerare il jazz e i jazzisti come un unico calderone.
Ci sono manieristi inascoltabili ed artisti incredibili.

...Esattamente come in ogni altro campo.
Rispondi
Fai bene ..
di Sparklelight [user #41788]
commento del 03/03/2015 ore 14:46:2
.. a prescindere dal seguito o meno della musica che si propone bisogna provare-cambiare e rinnovarsi.
Rispondi
Io credo che il musicista ...
di sdl [user #5004]
commento del 03/03/2015 ore 14:49:09
Io credo che il musicista debba (possa) rimanere il più possibile coerente alle sue inclinazioni, fino a che ciò gli diventa intollerabile. Io suonavo prog: serate (poche) davanti a 10 persone per lo più musicisti (quindi spacca balle per definizione). Adesso suono rockabilly (che mi piace molto come genere): un mare di serate e un bel po di pubblico (easy). Sinceramente mi diverto molto di più ora, ma...come dicevi tu, son flussi e riflussi della vita.
Rispondi
Woahhh...
di Salvog [user #26748]
commento del 03/03/2015 ore 15:02:10
Vedo con piacere che il chitarrista per certi versi e nella maggior parte dei casi è un elemento duttile, si aggiorna vuole progredire sempre, ma ad ogni modo suonando vuole anche divertirsi soprattutto, mi ritengo facente parte di questa categoria, certo è che non suono per vivere non essendo un professionista. Forse questo aiuta?!
Rispondi
Re: Woahhh...
di Sparklelight [user #41788]
commento del 03/03/2015 ore 15:41:39
Altroché se aiuta, se è un lavoro (come tutti gli altri lavori) la priorità diventa, anche, mantenere la famiglia e quindi si ingoia qualche rospo senza tanto pensarci.
Anche l'amatore appena vede che rientra di qualche soldo inizia a farsi piacere un genere che magari prima snobbava, peraltro fare cover della Pausini è decisamente impegnativo.
Rispondi
Re: Woahhh...
di Salvog [user #26748]
commento del 03/03/2015 ore 15:46:58
“ .........fare cover della Pausini è decisamente impegnativo.”

Bravo, Infatti ci si diverte tanto, ma NON è poco impegnativo.
Rispondi
Re: Woahhh...
di Guycho [user #2802]
commento del 04/03/2015 ore 09:20:2
Il pop è uno dei generi più impegnativi da suonare.
Rispondi
Re: Woahhh...
di Luciano m utente non più registrato
commento del 07/03/2015 ore 18:16:23
Ugh!
Rispondi
Re: Woahhh...
di sdl [user #5004]
commento del 03/03/2015 ore 23:08:53
Ah be...suonare bene il pop, specie se c'è tanta chitarra (vedi Vasco ad esempio), e' molto complesso e richiede molta maturità...
Rispondi
"Voi pensate che si possa ...
di E! [user #6395]
commento del 03/03/2015 ore 15:34:20
"Voi pensate che si possa essere a tutti i costi estremisti anche in ambito musicale, rimanendo radicati e legati strettamente al proprio genere preferito ad oltranza? Oppure a volte ci si può rilassare con ben altro?"

Il cambiamento può essere utile, benefico, o anche solo piacevole. Perché no?
Perché rimanere legati ad un solo genere? Negli anni si cambia, ci si evolve, poi magari si ritorna a quello che c'era prima, perché è quello che ci appartiene. O anche no. Boh. :)
Un abbraccio

P.S.
Perché il batterista, nel quadro, suona le poltrone?
Rispondi
Re: "Voi pensate che si possa ...
di Salvog [user #26748]
commento del 03/03/2015 ore 15:51:03
E beh.... alla prima occasione Jazzeggiamo sempre però! magari per cavoli nostri!

Ps. Eheh....Mah...! così non è tanto invasivo, suona in sordina!

Ciao Mbaruzzo!
Rispondi
Two words "having fun" Caio ...
di Ivan56 [user #36558]
commento del 03/03/2015 ore 16:10:50
Two words "having fun"
Ciao Salvo :-)
Rispondi
Re: Two words "having fun" Caio ...
di Salvog [user #26748]
commento del 03/03/2015 ore 23:03:37
Salutissimi Ivan.
Rispondi
Quando iniziai,35 anni fa,Impazzivo per ...
di davidederosa64 [user #20297]
commento del 03/03/2015 ore 23:40:27
Quando iniziai,35 anni fa,Impazzivo per Hendrix ed i Led Zeppelin.Mio padre ha fatto la professione del cantante di Night Club per molti anni e mi diceva sempre di non restare ancorato ad un solo linguaggio.Un musicista vero è quello che riesce a cambiar pelle asseconda delle esigenze.Un musicista vero è quello che non ha stupidi pregiudizi.Qualche anno dopo,quando se ne accorse che avevo talento bontà sua,mi mandò da un suo amico...un buon chitarrista Jazz.Con lui studiai per una stagione,quella fu l'unica volta che ho preso delle lezioni.Mi fece capire le cose più importanti e....soprattutto fece un lavoro ad oltranza per dissuadermi dal mio integralismo musicale.
Quando poi iniziai la mia carriera professionale...e be lì bisognava fare veramente tutto...dalla A alla Z.La cosa buona che mi aiutò,fu proprio quella apertura che mi dette mio padre permettendomi di guardare alla musica come un qualcosa di assoluto senza fazioni e stupidate del genere.Sono stato in Sud America,nei paesi arabi,in Spagna,Portogallo Inghilterra,Francia.In ogni posto in cui sono stato,ho sempre studiato la musica popolare del luogo.Oggi ho una visione molto aperta devo dire.Mi piace suonare roba dove si può improvvisare questo si.Ma amo la canzone classica napoletana,il Blues di Chicago,Il Jazz da Django a Ornette Coleman,il Rock dagli anni 50 ai 90....la musica leggera di Modugno,Celentano,Morandi.....Insomma la Musica è una e io la amo.
Rispondi
Re: Quando iniziai,35 anni fa,Impazzivo per ...
di Salvog [user #26748]
commento del 04/03/2015 ore 07:38:40
Ciao Davide sono contento di sentirti e sapere che abbiamo qualcosa in comune: - L’amore ad oltranza per la musica da suonare, oltre che da ascoltare. Ahahahah......negli anni novanta, pensa suonavo con un gruppo cover Gipsy king, e come ballavano le persone!!
Rispondi
Re: Quando iniziai,35 anni fa,Impazzivo per ...
di davidederosa64 [user #20297]
commento del 04/03/2015 ore 14:04:03
Io dico questo.La musica,come l'arte tutta,è una forma di comunicazione emozionale.In altre parole devi suscitare qualcosa nel fruitore.Quindi,se la gente ballava,mi sa che avete assolto il vostro compito di artisti...ossia di comunicatori di emozioni.
Un abbraccio.
Rispondi
Piu' si provano linguaggi distanti, ...
di alexus77 [user #3871]
commento del 04/03/2015 ore 08:19:36
Piu' si provano linguaggi distanti, piu' si migliora secondo me, quindi meglio non restare attaccati ad un solo genere. Se poi si scopre che uno stile proprio non ci va a genio, beh, almeno ci abbiamo provato.
Rispondi
Re: Piu' si provano linguaggi distanti, ...
di Salvog [user #26748]
commento del 04/03/2015 ore 09:27:2
Parole sagge!
Rispondi
E' un discorso complesso, le ...
di Guycho [user #2802]
commento del 04/03/2015 ore 09:38:
E' un discorso complesso, le sfumature sono innumerevoli e non tutti i musicisti hanno lo stesso obiettivo. Quando da ragazzo ascoltai Simon Le Bon ammettere candidamente "abbiamo iniziato a suonare per acchiappare le ragazze" ho iniziato a capire qualcosa in più (oltre che ad apprezzare anche i Duran).

Tolo Marton, in una intervista, disse che noi italiani siamo attratti da più forme musicali, vorremmo sperimentare un po di tutto; gli americani invece suonano per tutta la vita sempre le stessa cosa, ma diventano bravissimi a farlo.

La cosa di cui sono certo è che non esiste il genere "nobile" e quello "plebeo". Ci sono jazzisti mediocri come canzonettari brillanti (dopo i Beatles, mi sembra evidente).

E per finire con le citazioni, non fu Charlie Parker a dire "Non esiste un genere migliore, c'e' solo bella musica o brutta musica" ?
Rispondi
Re: E' un discorso complesso, le ...
di Salvog [user #26748]
commento del 04/03/2015 ore 11:05:03
Esatto! Francamente ti confermo che ripudio il Jazz eccessivamente moderno e criptico nonostante sia interpretato da musicanti/musicisti di alto rango. Leggo spesso ed aderisco al fatto che la bellezza stia soprattutto nella semplicità, il Jazz può esserlo benissimo, non banalità, ma nella ricercatezza di sonorità che abbiano strutture accessibili a più o meno tutti, soprattutto in “ ANBITO ASCOLTO “, perché anche a loro dobbiamo pensare. Non sopporto chi loda se stesso auto celebrandosi con linguaggi musicali inesplicabili ed egoisti. Poi è chiaro che anche una musica pop rock cosiddetta, può essere gentilmente rifinita, ce n' è da gradire!
Rispondi
Per me ogni musicista merita ...
di Guycho [user #2802]
commento del 04/03/2015 ore 12:13:01
Per me ogni musicista merita rispetto, purchè sia onesto.
Rispondi
Re: Per me ogni musicista merita ...
di E! [user #6395]
commento del 04/03/2015 ore 13:51:24
Bellissimo punto di vista.
Rispondi
Ciao Salvo..hai fatto benissimo a ...
di janblazer [user #26680]
commento del 04/03/2015 ore 12:21:36
Ciao Salvo..hai fatto benissimo a cogliere questa opportunità..
Si possono avere delle preferenze, ma ciò non esclude il fare altro..
Quest'estate dopo sei mesi la nostra rock band si è sciolta e ognuno è andato per la sua strada e io ho provvisoriamente posato la Strato, la Les Paul e la Tele, e ho ripreso a suonare musica cantautoriale con la chitarra acustica assieme a un pianista e la cosa mi diverte e gratifica molto..
L'importante è fare ciò che ci piace..
;-)
Rispondi
Re: Ciao Salvo..hai fatto benissimo a ...
di Salvog [user #26748]
commento del 04/03/2015 ore 13:17:18
Ben detto Jan,

è un gran piacere risentire vecchi amiconi, per mille fulmini!!!

Mi dispiace che per adesso hai riposto le tue asce elettrizzate, ma tu continua ad impegnarti, le opportunità sono sempre dietro l’angolo! Quando meno te l’aspetti saltano fuori.
Rispondi
L'attore per chi recita? Il ...
di Pearly Gates [user #12346]
commento del 04/03/2015 ore 14:43:01
L'attore per chi recita?
Il musicista per chi suona?
Per il pubblico.
Se non hai pubblico...
Puoi pensare di essere l'attore più bravo del mondo o il musicista più bravo del mondo ma non ti chiameranno più ad esibirti.

E' la dura legge dello spettacolo.

Cmq è come essere un insegnante, ci sono quelli bravi che riescono persino a farti amare la matematica.
Anche in quel caso è questione di comunicazione, il pubblico sono gli allievi.
Ad esempio io sono stato a guardarmi alla TV tutto questo ero affascinato ed è roba pesante.
Però lui è un affabulatore.

vai al link

Come per esempio anche Beningni con la Divina Commedia.
Devi saper rendere divertente anche qualcosa che in teoria non lo è.

Rispondi
Non è esatto, qua non ...
di Salvog [user #26748]
commento del 04/03/2015 ore 15:46:37
Non è esatto, qua non mi riferisco espressamente al pubblico che può essere più o meno numeroso ed interessato o alla bravura ipotetica di un gruppo, qua stiamo parlando di gestori che a priori, e senza manco aver avuto l’opportunità di ascoltare ( perché a loro non piace il genere ), non ti permettono di esibirti. Gli avventori dei locali quello che gli proponi si godono, ma è sempre il gestore che decide chi e cosa suonare.
Rispondi
La supponenza di far "musica ...
di pastrana [user #34418]
commento del 06/03/2015 ore 14:09:16
La supponenza di far "musica impegnata" tipica di chi suona jazz allontana le persone molto più della musica jazz in se. In realtà Marco Masini (così, tanto per fare un nome..) è molto più "impegnato" di molti musicisti jazz dediti a produrre sempre le solite (noiosissime) armonizzazioni dissonanti che solo loro conoscono e solo loro capiscono. - Allora io dico: non hai nulla da condividere con un certo pubblico? allora stattene a casa no??

(non parlo di te eh..)
Rispondi
Re: La supponenza di far "musica ...
di Salvog [user #26748]
commento del 06/03/2015 ore 14:47:0
Ciao Pastrana,
Lo so lo so....non hai manco tutti i torti! Però, il nostro è o era ancora non so se avrà un seguito ( ne dubito ), un repertorio di gradevoli pezzi Standard, penso che tu ne abbia sentito cantare e suonare dai meglio strumentisti e gruppi di qualsiasi estrazione per decenni. Insomma, Quanto di più Semplice e di commerciale si possa avere in ambito Jazzistico. Ma spero che tu consideri una cosa: - Lasciando stare la branca effettivamente creata e ricercata per appassionati integerrimi, di cui manco a me importa, non scordiamo che tutto sommato il Jazz è pur sempre il “ BisNonno “ della Musica. Tutto ha un’origine, la Musica intera proviene da lì.
Mi piace sapere che tante persone lo sanno e la rispettano per questo motivo. “ Ascoltarla o Suonarla? " Non so cosa delle 2 sia più difficile!

Ciao Amigo son contento di averti sentito, dopo tanto tempo!
Rispondi
Re: La supponenza di far "musica ...
di pastrana [user #34418]
commento del 06/03/2015 ore 17:50:1
Ah! io non ho nulla contro il jazz, e certo che lo considero anche io un po' come un bisnonno (un bisnonno molto colto).

Sul fatto poi di cosa sia più difficile, se ascoltarla o suonarla, questi giorni mi facevo la stessa domanda.

vai al link

Ecco vedi, questo di sicuro è più difficile da suonare, o almeno lo è per me, perchè da ascoltare è tutt'altro che sgradevole. E il pubblico si diverte.
Rispondi
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