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Eroe dei due mondi: Eric Clapton compie 70 anni
Eroe dei due mondi: Eric Clapton compie 70 anni
di [user #116] - pubblicato il

Per i suoi settant'anni, Eric "God" Clapton ha annunciato l'uscita di un nuovo cofanetto. Noi, invece, gli facciamo gli auguri con un'occhiata ad alcune delle chitarre più ricercate passate dalle sue mani direttamente a quelle degli appassionati grazie a repliche ed edizioni limitate.
Per i suoi settant'anni, Eric "God" Clapton ha annunciato l'uscita di un nuovo cofanetto. Noi, invece, gli facciamo gli auguri con un'occhiata ad alcune delle chitarre più ricercate passate dalle sue mani direttamente a quelle degli appassionati grazie a repliche ed edizioni limitate.

Il fatto che tra i suoi appellativi ci sia "God", ovvero Dio, dice tutto sulla considerazione di cui Eric Clapton ha sempre goduto nell'ambiente musicale. Oggi, per il suo 70esimo compleanno, sarebbe superfluo ripercorrerne la carriera. Ci limitiamo quindi a omaggiarlo regalando a voi un breve approfondimento su alcune delle sue chitarre più note.

Vero eroe dei due mondi, Eric ha saputo mettere d'accordo gli universi contrapposti degli amanti di strumenti Fender e Gibson. Dalla Beano Les Paul all'adorata Blackie, qualunque chitarrista può trovare nel suo sound una sfumatura familiare e al contempo inimitabile, risultato di chitarre strabilianti, di uno stile unico e di un paio di mani (lente) che chiunque pagherebbe oro per avere.

Eroe dei due mondi: Eric Clapton compie 70 anni

All'inizio del 2013, una collaborazione tra Fender, Gibson, Eric Clapton e Guitar Center ha dato vita alla Crossroad Collection, una linea di strumenti di fascia alta, identici in ogni dettaglio ad alcune delle chitarre più iconiche della carriera di Slowhand. La serie è stata disponibile solo per un breve periodo e in un numero estremamente limitato. Oggi trovarne una in giro, salvo rivolgersi direttamente ai pochi che hanno potuto portarsene a casa, è pressoché impossibile.

Insieme a Fender, è stata realizzata una replica esatta della Brownie, sunburst a due toni del 1956 usata da Eric all'inizio degli anni '70. La chitarra originale è famosa per essere stata battuta all'asta nel 1999 per la cifra di 497.500 dollari, segnando all'epoca il record (in seguito infranto dallo stesso Clapton) per la chitarra più costosa.
A parlarne è lo stesso proprietario originale, tra una schitarrata e un aneddoto in occasione della presentazione ufficiale della replica.


Tuttavia, la Stratocaster più famosa in suo possesso è sicuramente Blackie, la sua preferita per lungo tempo e mandata in pensione solo quando la troppa usura ne ha compromesso l'utilizzabilità.
La Blackie è il risultato di un lavoro di assemblaggio eseguito dallo stesso Eric sulla base di tre Stratocaster, selezionandone i pezzi migliori.
Questa non è entrata nella Crossroad Collection, ma il Custom Shop l'aveva già studiata a fondo per effettuarne una replica fedele nel 2006. Alcuni estratti del processo sono stati inseriti poi in un video ufficiale promosso da Fender.


Gli strumenti usati per comporre la Blackie facevano parte di un acquisto di sei Fender in totale durante un viaggio a Nashville. "God" regalò le altre a Pete Townshend, Steve Winwood e George Harrison.
Tra Clapton e il chitarrista dei Beatles c'era un ottimo rapporto di amicizia e i due hanno avuto modo di incontrarsi più di una volta davanti a un ampli. Il frutto più celebre è senz'altro "While My Guitar Gently Weeps", per il quale Eric ha inciso le parti di chitarra e un assolo rimasto negli annali.
Anche la Les Paul usata per quel brano, battezzata Lucy, sarebbe un giorno finita nelle mani di Harrison.
Guitar Center ha supportato anche la replica di quel modello, per la quale il laboratorio Gibson Custom ha prestato particolare attenzione alla finitura unica nel suo genere, derivata da un Goldtop riverniciato in seguito.

Su Eric e sulle sue chitarre si è scritto e detto molto. Anche in questo caso, quindi, preferiamo lasciare i retroscena alla sua viva voce.


Sebbene Eric abbia dichiarato di recente la sua intenzione di abbandonare i tour più faticosi, non ha frenato la sua produttività sul versante discografico e ha deciso di concedersi un'ultima ondata di live di compleanno.
Proprio per festeggiare i suoi settant'anni, viene pubblicato il cofanetto "Forever Man", un'antologia di 51 tracce seminate attraverso trent'anni di carriera. Il best of sarà disponibile in formato tre CD, doppio vinile e in digitale.
I prossimi 1 e 2 maggio, inoltre, Clapton si esibirà al Madison Square Garden dove sarà accompagnato dalla sua band. Nello stesso periodo, sembra sia in programma anche una serie di sette serate consecutive alla Royal Albert Hall di Londra.

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Auguri!
di SteveZappa93 [user #38837]
commento del 30/03/2015 ore 08:31:17
Auguri God Clapton!
Rispondi
tanti auguri... ...
di superloco [user #24204]
commento del 30/03/2015 ore 08:56:32
tanti auguri...
Rispondi
Auguri, mi sembra che li ...
di MM [user #34535]
commento del 30/03/2015 ore 09:34:18
Auguri, mi sembra che li porti piuttosto bene, e che nonostante gli eccessi in gioventù, e i duri colpi subiti in quanto padre, abbia scelto bene per la sua vita.
Rispondi
Tanti auguri
di claude77 [user #35724]
commento del 30/03/2015 ore 10:00:38
Povero me, che per capire quanto fosse grande questo musicista c'ho messo del tempo.
Tanti auguri GOD!!!
Rispondi
Auguri ad un "sopravvissuto", come ...
di davo [user #31664]
commento del 30/03/2015 ore 10:45:32
Auguri ad un "sopravvissuto", come lui stesso si è definito; un musicista riconoscibile e di talento.

Forse più che celebrarlo con la sfilata delle sue chitarre, secondo me, è più interessante ascoltare quello che con esse ha composto e suonato...
E' un po' come celebrare il genio di Picasso mostrando i suoi pennelli.

:-)
Rispondi
Auguri
di dale [user #2255]
commento del 30/03/2015 ore 10:54:20
Un mito, una leggenda della musica, spero faccia un tour in Italy, non sono mai riuscito a vederlo e ci terrei molto.
Rispondi
ciò che rimane un vero...
di adsl36 utente non più registrato
commento del 30/03/2015 ore 13:45:33
...mistero è che in giro ci sono stati stati, ci sono e ci saranno ancora, chitarristi infinitamente più bravi di Clapton che, però, rimangono sconosciuti ai più o comunque non ottengono il giusto riconoscimento...non posso mai dimenticare, alcuni anni fa, quando fu addirittura classificato come "miglior chitarrista" del mondo...mi sia consentito dire con assoluta certezza, che questa affermazione è una bestemmia...sicuramente nel genere che suona ha un suo sound ma quando l'ho ascoltato, e l'ho fatto più volte, non mi ha trasmesso nulla, né per tecnica dove sicuramente non ha nessun primato, tantomeno per costruzione armonica, perchè alle orecchie risuona come il classico brodo riscaldato più volte...

---


"se devo separarmi dalla mia chitarra, taglio la corda"...
Rispondi
Re: ciò che rimane un vero...
di luis68 [user #35769]
commento del 30/03/2015 ore 14:12:32
Concordo,anche a me non ha mai detto nulla
Rispondi
Re: ciò che rimane un vero...
di esseneto [user #12492]
commento del 30/03/2015 ore 14:15:46
Clapton puo' piacere come può lasciare del tutto indifferenti anche se gli appartenenti alla seconda categoria nel mondo penso siano in netta minoranza.....
Rispondi
Re: ciò che rimane un vero...
di dale [user #2255]
commento del 30/03/2015 ore 14:36:52
Non so a chi ti riferisci,ma vedi, il termine "più bravo" non ha assolutamente senso nel blues, e forse anche nel rock di cui è figlio.
In questo senso, Son House, Robert Johnson, Blind Willie Johnson, Bukka White e co sono bravi?
Se questi "più bravi" che tu dici però hanno suonato pietre miliari come il Beano album, Disraeli Gears, Blind Faith,
Layla and Other Assorted Love Songs, 461 Ocean Boulevard, Just One Night, Unplugged, le session con J.J. Cale e non hanno ottenuto lo stesso riconoscimento di EC allora hai pienamente ragione e concordo con te.
Fammi sapere chi sono dico sul serio che vado ad ascoltarmeli subito, sono molto appassionato del genere.

Viceversa mi sa che la bestemmia l'hai detta tu.
Il miglior chitarrista del mondo è una definizione senza senso e vale per qualunque chitarrista, da Page, a T.E. a Fripp passando perPaco de Lucia, però dal mio punto di vista EC è uno dei più importanti ed influenti chitarristi mai esistiti.
Ovvio che può non piacere ci mancherebbe altro,la musica è bella anche per questo, a me non piacciono (più che altro non li ascolto) Malmsteen Satriani e companyma riconosco la loro grandezza assoluta in ambito rock-metal ci mancherebbe.

Ti saluto e fammi sapere se puoi.
Ciao a tutti

:-)

Rispondi
Re: ciò che rimane un vero...
di MM [user #34535]
commento del 30/03/2015 ore 16:00:14
Concordo in toto con Dale.
Non è certamente, tecnicamente parlando, tra i più talentuosi, ma questo non significa nulla.
Clapton ha certamente assorbito dai grandi bluesman neri, e ha contribuito in modo evidente a scrivere la storia della musica.
A me, ad esempio, ha sempre trasmesso molto.
Rispondi
Re: ciò che rimane un vero...
di adsl36 utente non più registrato
commento del 30/03/2015 ore 19:58:28
ciao. non l'ho data io la definizione "più bravo" ma una rivista di una quindicina di anni fa...il nome mi sfugge ma poco importa, sta di fatto che hanno avuto il coraggio di scriverlo. la bestemmia alla quale mi riferivo è insita in questa definizione, proprio perchè il termine "più bravo" presuppone la capacità tecnica di suonare non solo sé stessi ma anche gli altri, chiunque siano! mi spiego meglio. al di là dei gusti personali sui quali non discuto, il concetto di bravura nel chitarrismo -per me- è riferito non al discorso del gusto ma alla capacità che potrebbe avere un chitarrista di essere in grado di suonare anche i brani più difficili di altri suoi colleghi. per intenderci, ce lo vedi Clapton a suonare pezzi di Frank Gambale, Feodor Dosumov, Sergey Golovin, Van Halen, Steve Vai, Fabrizio Bicio Leo, Greg Hove ecc, e intendo tecnicamente! in pratica, è molto ma molto più probabile che siano questi chitarristi, di gran lunga più evoluti tecnicamente rispetto a lui, a poter suonare facilmente i suoi brani. in questo senso, secondo me, si può definire meglio il concetto di "più bravo", non certo come fanno certe riviste o certi strimpellatori ignoranti in materia che giudicano soltanto con l'occhio del gusto o per le vendite di dischi sapientemente commercializzati dalle case discografiche che montano ad arte e a seconda della convenienza, il cantante o il musicista del momento...comunque ognuno ha diritto di pensarla come vuole per cui anche se non condivido, prendo atto che è giusto che ci sono pareri diversi dai miei...
Rispondi
Re: ciò che rimane un vero...
di dale [user #2255]
commento del 30/03/2015 ore 20:31:17
No, tu hai dato la definizione di più bravo quando scrivi:


"chitarristi infinitamente più bravi di Clapton che, però, rimangono sconosciuti ai più o comunque non ottengono il giusto riconoscimento..."

La rivista avrà dato la definizione di "miglior chitarrista" e siamo d'accordo tutti che è una minchiata.

Premetto che citare come paragone dei chitarristi shred/rock/fusion in un post su EC non c'entra una mazza , però:

"il concetto di bravura nel chitarrismo -per me- è riferito non al discorso del gusto ma alla capacità che potrebbe avere un chitarrista di essere in grado di suonare anche i brani più difficili di altri suoi colleghi"

Scusami ma..
Rispetto la tua opinione, non vale meno della mia, ma penso bonariamente che sia una sciocchezza, perchè secondo questo metro di misura, Muddy Waters che non sarebbe stato di sicuro in grado di suonare un pezzo di T.E. non sarebbe per nulla bravo, per non dire scarso, per non parlare di Santana, Page o Hendrix o Blackmore o Lennon (abbastanza "rudimentale" tecnicamente) che magari non saprebbero replicare un pezzo di Don Ross o Segovia o VAI.
Nessuno sarebbe "bravo", anzi proprio schiappe.
Ma costoro hanno scritto brani immortali, pietre miliari, come quelle che io ti ho citato di EC e non "dischi sapientemente commercializzati" come hai scritto tu, proprio pietre miliari.
A differenza di quelli da te citati (tranne il mitico EVH, che infatti è nell'olimpo della storia del chitarrismo, penso che sia unanime no?)), Feodor Dosumov, Sergey Golovin, Fabrizio Bicio Leo (ma chi sono??Non li ho mai sentiti nominare e ti assicuro che sono tutto tranne che ignorante in materia, tranne che nella fusion e shred) che saranno fantastici tecnicamente ma che evidentemente, per ora, non hanno fatto la storia della musica.
Magari in futuro tireranno fuori un album dall'impatto sull'umanità di quelli di EC, può darsi, perchè no.
Nulla ti vieta di preferirli ai "classici" (anche se EVH e anche vai sono dei classici per me) e ci mancherebbe, ma ripeto, non c'entrano nulla (tranne ripeto EVH e forse anche VAI) con musicisti, più o meno "bravi" che hanno fatto la storia della musica con le loro pietre miliari.

Ti saluto con simpatia.


Dale.
Rispondi
Re: ciò che rimane un vero...
di claude77 [user #35724]
commento del 30/03/2015 ore 20:51:07
Mi trovo d'accordo con Dale.
Se misuriamo la capacità dei chitarristi rispetto al tasso tecnico stiamo parlando di due cose diverse.
Probabilmente i vari Vai, Satriani etc sapranno suonare un pezzo di Clapton e non viceversa(anche se questo è da verificare) ma il punto sta nell'idea che c'è stato dietro a quello che ha fatto Clapton con la chitarra.
E poi con la stessa logica praticamente Gilmour è da considerare una schiappa?
Perchè fa un assolo composto da due note e un bendig??
Ma allora perchè sono dieci anni che lo suono e ste due note bene come a lui non mi escono??
Rispondi
Re: ciò che rimane un vero...
di adsl36 utente non più registrato
commento del 30/03/2015 ore 23:22:33
nessuno dice che sono schiappe ma semplicemente "bravi" soltanto su quello che fanno, pur se molto limitato rispetto all'universo delle cose che altri sono capaci di fare per maggiori capacità tecniche...di sicuro Clapton non è in grado di suonare un Andy James o Greg Howe, se avesse avuto quelle capacità tecniche le avrebbe certamente mostrate come tutti gli altri, ti pare?
"Ma allora perchè sono dieci anni che lo suono e ste due note bene come a lui non mi escono??" : scusami ma questa tua affermazione è meglio che non la commento perchè potrei sembrare "cinico" e lungi da me esserlo, nel senso che non voglio uscire dal seminato ;-) ...ciao e grazie anche a te per aver commentato.
Rispondi
Re: ciò che rimane un vero...
di Junger [user #43117]
commento del 30/03/2015 ore 21:21:38
Sono sostanzialmente d'accordo con te, ma ho un assillo: Perchè nessuno parla mai di Rory Gallagher?
Rispondi
Re: ciò che rimane un vero...
di claude77 [user #35724]
commento del 30/03/2015 ore 21:56:22
E si amico mio, Roty Gallagher sapeva davvero come si suona il blues.
Grande, grandissimo
Rispondi
Re: ciò che rimane un vero...
di davo [user #31664]
commento del 31/03/2015 ore 09:11:04
Gallagher ha sempre tenuto un profilo basso, da anti-star.

Credo che sia uno dei motivi per cui è molto meno conosciuto di chitarristi suoi contemporanei o in generale del periodo.

Poi ci sarebbero altri discorsi, che riguardano l'accessibilità del repertorio, la musica suonata, la risonanza anche culturale e musicale; è il tipico esempio di "chitarrista per chitarristi" anche se io reputo che il suo valore sia ben più alto del semplice interesse che può suscitare nei "tecnici".

Rispondi
Re: ciò che rimane un vero...
di adsl36 utente non più registrato
commento del 30/03/2015 ore 21:32:18
ciao, se non sei ignorante in materia reputo quantomeno singolare che non conosci quei nomi...ti consiglio di dare una sbirciatina al tubo, può farti bene aggiornare la tua lista. in pratica hai confermato ciò che dicevo: chi diventa "immortale" senza essere tecnicamente a un certo livello, lo diventa per una questione di gusto fine a sé stesso. anche un chitarrista che non preferisco e tecnicamente scarso può fare un brano che mi piace ma, almeno per me, finisce lì. è da molti anni che la vedo diversamente: la bravura è una cosa e il gusto è un'altra! buon ascolto di coloro che ti sono sconosciuti, te li consiglio...
Rispondi
Re: ciò che rimane un vero...
di dale [user #2255]
commento del 31/03/2015 ore 09:33:50

"ciao, se non sei ignorante in materia reputo quantomeno singolare che non conosci quei nomi...ti consiglio di dare una sbirciatina al tubo, può farti bene aggiornare la tua lista. in pratica hai confermato ciò che dicevo: chi diventa "immortale" senza essere tecnicamente a un certo livello, lo diventa per una questione di gusto fine a sé stesso. anche un chitarrista che non preferisco e tecnicamente scarso può fare un brano che mi piace ma, almeno per me, finisce lì. è da molti anni che la vedo diversamente: la bravura è una cosa e il gusto è un'altra! buon ascolto di coloro che ti sono sconosciuti, te li consiglio..."

Bhè ma infatti ti ho detto che conosco ovviamente EVH e Vai, da sempre e conosco anche Frank Gambale, Greg Howe e li rispetto come grandissimi musicisti, ma Feodor Dosumov, Sergey Golovin, Fabrizio Bicio Leo....non è che siano proprio noti a chi non ascolta fusion converrai con me....

Ma quello che tu chiami "gusto fine a se stesso" è ciò che rende un brano universalmente riconosciuto come capolavoro, tipo Imagine o Stairway to heaven per intenderci.

Ho ascoltato questi fenomeni che mi hai suggerito, e lo sono davvero da un punto di vista tecnico/esecutivo ma che noia.....una noia pazzesca.....
Dai adesso chiudo che inizia ad annoiarmi questa discussione, mi pare di aver scritto chiaramente che usare come criterio di bravura (e dunque di successo derivato dall'essere protagonisti della storia del rock) l'essere in grado di riprodurre brani più complicati dei colleghi una sciocchezza, la storia del blues e del rock e milioni di appassionati, professionisti, critici sono d'accordo, ovvio che altri (pochi pochi) non lo siano, è naturale.
Ti ho postato nomi e cognomi, album precisi come Layla, Disraeli Gears e il Beano album tu mi dici che sono "dischi sapientemente commercializzati dalle case discografiche che montano ad arte e a seconda della convenienza, il cantante o il musicista del momento" e mi citi per contro Feodor Dosumov, Sergey Golovin, Fabrizio Bicio Leo.....
Che ti posso dire ancora amico mio?


Ti saluto.
Buona musica.
Alla prox.


dale

:-))
Rispondi
Re: ciò che rimane un vero...
di adsl36 utente non più registrato
commento del 31/03/2015 ore 10:32:
ciao, non ho letto tutto x noia ma buon x te che li hai ascoltati. in genere chi trova noiosi musicisti a 360 gradi come quelli, è soltanto perchè non ci può arrivare ^_^ ! buon bending...
Rispondi
Re: ciò che rimane un vero...
di dale [user #2255]
commento del 31/03/2015 ore 10:44:51
Complimenti per la risposta, qualifica perfettamente le tue argomentazioni inesistenti.

Ciao mitico!

:-)
Rispondi
Re: ciò che rimane un vero...
di Guycho [user #2802]
commento del 31/03/2015 ore 18:22:29
Infatti io non ascolto mai pianisti, trombettisti, sassofonisti, vibrafonisti, violinisti, oboisti, arpisti, violoncellisti, contrabassisti, armonicisti, organisti, triangolisti, centometristi, paracadutisti...

non ci posso arrivare!
Rispondi
Re: ciò che rimane un vero...
di eugenio01 [user #39191]
commento del 04/04/2015 ore 23:05:40
quote-magari non saprebbero replicare un pezzo di Don Ross o Segovia o VAI-.
va tutto bene son d'accordo con te con lui e con chi scriverà domani e dopodomani però certi nomi
lasciamoli fuori da queste discussioni vi prego :-)
tutto e tutti ma Segovia no..lasciatemelo stare..vi prego umilmente..come più non potrei fare..davvero.
Rispondi
Re: ciò che rimane un vero...
di yasodanandana [user #699]
commento del 31/03/2015 ore 00:18:23
il concetto e' che nella musica che non sia classica, ovvero la "popolare", il concetto di bravura non è legato alla perizia tecnica, men che meno alla capacità di saper suonare brani di altri....

tu ovviamente sei liberissimo di dare i tuoi giudizi in base ai parametri che preferisci, anche il colore dei calzini del chitarrista, però, in questo modo, releghi al livello di schiappa o di incompetente il 99% di chi, nel rock, ha fatto storia ...

oltre a ciò ti tocca reprimere il gusto, nel senso che senti una canzone che ti piace, ma devi trattenere il piacere fino a che non sai se il chitarrista sa suonare anche altri brani e non solo quello..

;-)
Rispondi
Re: ciò che rimane un vero...
di adsl36 utente non più registrato
commento del 31/03/2015 ore 10:45:53
il mio non è giudizio ma opinione, cosa ben diversa. il giudizio, vedo, è stato dato da molti sulla mia opinione, che non è stata capita nel suo vero senso, ma poco importa, a me piace crescere con la fusion e ad altri con due note e un bending: la vita è bella perchè è varia.
Rispondi
Re: ciò che rimane un vero...
di yasodanandana [user #699]
commento del 31/03/2015 ore 11:14:45
questione di terminologia.. la tua opinione e' un giudizio, il tuo giudizio e' un'opinione .. non era quello il punto del mio discorso
Rispondi
Re: ciò che rimane un vero...
di esseneto [user #12492]
commento del 31/03/2015 ore 09:18:11
I musicisti per fortuna non suonano solo per un pubblico di addetti ai lavori ma la stragrande maggioranza dei fruitori di musica è fatta da gente che di tecnica non ne capisce nulla e non ne vuole capire nulla.Il paragone di un icona della musica contemporanea come Clapton universalmente conosciuto come uno tra i maggiori rappresentanti del Rock e del Blues con Gambale o Van Halen(peraltro suoi sfegatati fan) non ha alcun senso.Greg Koch che è uno che di tecnica ne ha a tonnellate è un grandissimo fan di Clapton di cui ripropone spesso lick e fraseggi quando prova chitarre e ampli su youtube e questo già la dice lunga sull'influenza di Clapton nella tecnica chitarristica.Poi sul gusto personale non si discute ma trovo estremamente riduttivo parlare di tecnica nel caso di un musicista completo(non semplice chitarrista) come Clapton che ha fatto veramente la storia della musica ed ha contribuito in maniera determinante allo sviluppo della chitarra Rock e Blues.Poi per quanto mi riguarda trovo Steve Vai o Greg Howe di una noia mortale e i due russi sopracitati non so chi siano e cosa abbiano fatto....
Rispondi
Re: ciò che rimane un vero...
di adsl36 utente non più registrato
commento del 31/03/2015 ore 11:01:08
ok, siamo tutti bravi allora, basta saper fare due o tre note e il gioco è fatto. dato che qui siamo su un sito settoriale, la tua prima affermazione è inficiata di per sé...mi piacerebbe anche vedere Clapton che suona Greg Howe, non sarebbe male! in quanto ai gusti, ribadisco quanto già detto precedentemente, ognuno ha i suoi ma sul discorso di "bravura" e tecnica il pianeta è ben diverso.
Rispondi
Re: ciò che rimane un vero...
di yasodanandana [user #699]
commento del 31/03/2015 ore 11:17:16
==basta saper fare due o tre note e il gioco è fatto==
no.. ma non e' "fatto" nemmeno se ne sai fare 400 ..
Il bello non dipende ne' dalla velocita' esecutiva ne' dalla lentezza esecutiva..
Rispondi
Re: ciò che rimane un vero...
di esseneto [user #12492]
commento del 31/03/2015 ore 12:41:51
Un sito settoriale? E che siamo i beati paoli? Si presuppone che i chitarristi siano semplicemente musicisti che si esprimono tramite l'uso di una chitarra e non appartengano ad alcuna casta unta da chissà quale divinità.....Tu per che genere di pubblico suoni? Io suono nei locali o nelle piazze o ovunque me ne sia data l'opportunità per un pubblico a cui non credo interessi molto se di note ne fai due o duecento,se hai stoffa e sai fare il tuo mestiere (l'intrattenitore e non il circense) la gente si diverte, applaude,canta e alla fine si ferma pure per farti i complimenti se no dopo pochi minuti se ne va.Questo per quanto riguarda la mia esperienza di chitarrista RockBlues.
Rispondi
Re: ciò che rimane un vero...
di yasodanandana [user #699]
commento del 30/03/2015 ore 15:51:06
risulta un po' noioso anche a me (ma non nei cream che mi piacciono molto), ma ha effettivamente influenzato un sacco di gente, piace anche ai "vip"....
Rispondi
Clapton va inserito nella categoria ...
di Guycho [user #2802]
commento del 30/03/2015 ore 14:42:39
Clapton va inserito nella categoria dei chitarristi "musicisti", nonchè cantanti.

Il giudizio di "miglior chitarrista" va valutato come artista in toto.
Rispondi
Un grande!!Uno dei più grandi ...
di Claudio80 [user #27043]
commento del 30/03/2015 ore 15:02:35
Un grande!!Uno dei più grandi capaci di creare pagine musicali e chitarristiche bellissime!!
Auguri zio Slow Hand!
Rispondi
Il suo unplugged è stato ...
di SuperAdrian utente non più registrato
commento del 30/03/2015 ore 15:08:36
Il suo unplugged è stato colonna sonora di buona parte della mia adolescenza.
Un grande.
Rispondi
Clapton ha saputo influenzare
di claude77 [user #35724]
commento del 30/03/2015 ore 16:21:48
Il concetto di bravura quando si parla di pietre miliari come Clapton è relativo.
Clapton negli anni 60 ha fatto cose che erano anni luce avanti. Basta pensare al suo lavoro con i Cream. Alcuni live con i Cream mi fanno pensare ad una sorta di noise e stooner. Lo stesso Hendrix si sentiva influenzato da Clapton e viceversa.
Oppure possiamo pensare al suo lavoro con John Mayall dove ha portato alla ribalta quello che oggi chiamiamo British blues. Se ne potrebbe parlare per ore di Zio Eric.
Il concetto di bravura è, a mio avviso, relativo.
Secondo me qui si parla di influenze e capacità di condizionare la musica che è stata poi scritta.
Rispondi
70 anni!!!
di ginakman [user #34956]
commento del 30/03/2015 ore 17:5
caspita grande eric mi piacerebbe andare a mangiare in trattoria e ascoltare la STORIA DELLE STORIE DEL ROCK!!!!
Seratona!!!!
Rispondi
Il mio maestro
di zioeric [user #17254]
commento del 30/03/2015 ore 18:23:41
Per me Eric è più di un fratello, più di un amico. E' semplicemente colui che, senza saperlo, ha insegnato a me come a chissà quanti altri a suonare, ad ascoltare, a tradurre in musica le emozioni, le gioie, i dolori, la forza che si ha dentro di sè con una chitarra, oltre che con la voce; perchè Eric, oltre ad essere per me un grande chitarrista, è anche un signor cantante, capace di far venire la pelle d'oca con due note, suonate o cantate che siano. Penso che la sua sensibilità sia tale da permettere a chi viaggia sulle stesse antenne di penetrare nell'intimo della sua anima e di conoscerlo come fosse il tuo amico più caro. Grazie Eric... Buon compleanno!! Ti voglio bene!!
Rispondi
MAGARI NON DIO...
di MAT77 [user #27583]
commento del 31/03/2015 ore 11:13:32
ma sicuramente un grandissimo musicista. Poi può non piacere a tutti ma è solo una questione di gusti.

Inoltre, per rispondere al buon adsl36, la rivista incolpata di bestemmia (Rolling Stone) ha solamente eseguito un sondaggio a (mi pare) circa 200 addetti ai lavori. Non si è inventata di suo gusto la classifica.
E credo che non tutti questi fossero ignoranti...
Ovviamente anche tra i "famosi" c'era chi ragionava dicendo che è una classifica inutile e fasulla(credo fosse Zakk Wilde ad aver affermato di non esser daccordo).
Magari dal punto di vista tecnico non sarà come uno di quei nomi sopracitati (boh!!) ma sapessi suonare io col gusto, il carattere, il tocco e la capacità di dare emozioni al pubblico come lo sa fare lui...Nella musica pop non conta solo la tecnica.
Per cui penso che la verra bestemmia l'abbia detta tu (io sono di parte solo un pò perchè a me Clapton piace fino a un certo punto....) ma mai mi permetterei di dire che rispetto ad altri non vale un ca..o!!!!! eCCHECCa..o!!!! Dai...
Buon compleanno, seppur in ritardo, grande Eric.
Rispondi
Ma di cosa stiamo parlando?
di Jakilandi [user #31257]
commento del 31/03/2015 ore 11:28:56
Ho letto alcuni dei commenti, e mi viene da ridere quando per l'ennesima volta si parla di chi è più bravo. Eric è "God" perché ha una carriera e un bagaglio vissuto sulla musica e sulla chitarra mostruoso! Ha vissuto tutte le evoluzioni del concetto di chitarra rimanendo sempre e comunque con una sua personalità. E potrete chiedere a qualsiasi persona anche completamente ignorante se ha mai sentito parlare di Eric Clapton (ma non mostratele una foto che di sicuro non lo riconoscerebbero), sappiamo già la risposta... Se siete invece a caccia del più bravo di tutti, quello che sa suonare tutto come l'originale ecc... Su youtube ne esce uno al mese (quasi sempre asiatici :D )
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COSA VUOL DIRE PIU BRAVO? MIGLIOR CHITARRISTA?
di chiatarrox [user #36263]
commento del 31/03/2015 ore 15:05:32
Premesso che effettivamente definire quale tra i grandi chitarristi esistenti sia il migliore sia un po' una forzatura é comunque possibile segnare uno spartiacque tra "i grandi" e coloro che come ha detto qualcuno "rimangono sconosciuti". Cosi' come aggiungerei una terza categoria di seri professionisti che oggi sono conosciuti ma non saliranno mai nell'olimpo dei grandi (come per esempio un Bonamassa ma anche, per quel che mi riguarda un Vai).
Detto questo io definirei la bravura di un chitarrista non tanto nella capacità di esecuzione secondo l'assioma "Clapton i pezzi di Vai non riesce a suonarli mentre Vai i pezzi di Clapton si, quindi non si puo' dire che Clapton sia più bravo di Vai", ma più che altro nella CAPACITA COMPOSITIVA. Perché se sei stato in grado di comporre un pezzo che per molteplici ragioni é entrato nella storia della musica, per quanto non sia complessissimo (i pezzi di Clapton sono effettivamente riproducibili dalla maggior parte dei musicisti anche amatori) allora si, sei destinato a entrare nell'olimpo dei grandi. Sarebbe un po' come se un brillante studente dell'accademia delle belle arti dei tempi nostri, particolarmente dotato nella pittura riproducesse perfettamente dei quadri di Van Gogh oltre a essere tecnicamente in grado di cimentarsi con altri capolavori (mentre non credo che Van Gogh avesse una conoscenza e una tecnica tali da poter abbordare tutti gli stili). Questo fa di lui un artista migliore di Van Gogh? No, fa di lui un signor nessuno in grado di dipingere bene. Fatevene una ragione.
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Re: COSA VUOL DIRE PIU BRAVO? MIGLIOR CHITARRISTA?
di adsl36 utente non più registrato
commento del 31/03/2015 ore 17:51:19
in poche parole, ci sono i bravi a comporre, i bravi ad eseguire e i bravi a comporre ed eseguire...ecco, per me i più completi, che poi si voglia definirli "bravi" o altro, sono quelli che racchiudono ambedue le caratteristiche. se poi hanno capacità tecniche elevate, un merito in più non bisogna darglielo?
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Re: COSA VUOL DIRE PIU BRAVO? MIGLIOR CHITARRISTA?
di Guycho [user #2802]
commento del 31/03/2015 ore 22:35:22
La tecnica non ha nulla a che vedere con l'arte, è solo allenamento.

Credi che Clapton abbia limiti fisici che gli impediscono di allenarsi per suonare "ultratecnico", oppure che se ne freghi altamente e pensi solo a fare buona musica?
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Re: COSA VUOL DIRE PIU BRAVO? MIGLIOR CHITARRISTA?
di adsl36 utente non più registrato
commento del 31/03/2015 ore 23:25:38
la tecnica è lo strumento che permette all'arte di poter essere espressa, è il pennello del pittore, la penna dello scrittore, la chiave inglese del meccanico, il libro di grammatica dei linguisti. senza tecnica l'arte rimarrebbe recintata, incompleta...ignorare tutto questo, invece, è una negazione e limitazione per l'arte stessa, nonché la barriera che non ti permetterà di raggiungere risultati ottimali! buone dissonanze anche a te.
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Re: COSA VUOL DIRE PIU BRAVO? MIGLIOR CHITARRISTA?
di Guycho [user #2802]
commento del 01/04/2015 ore 14:24:08
Quindi che vuoi dire? Che Clapton sbaglia le note, fa bending stonati, accordi sbracati?

Non capisco.
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Re: COSA VUOL DIRE PIU BRAVO? MIGLIOR CHITARRISTA?
di chiatarrox [user #36263]
commento del 01/04/2015 ore 09:15:21
Più o meno. Nel senso che ovviamente il poter essere tecnici (che non vuol dire per forza esprimere TUTTA la propria tecnica nei propri pezzi) é una cosa in più. Ma il succo del discorso é che il grande chitarrista é quello che compone ed esegue pezzi immortali che sono entrati nella storia della musica, non quello che fa 10000 note al secondo. Poi per carità se uno é in grado di fare entrambe le cose tanto meglio; ma stai tranquillo che se sei ipertecnico ma nessuno ti conosce un motivo c'é. D'altra parte per quel che riguarda la tecnica pura diventi famoso solo se sei veramente al top ed é una fama a mio parere destinata ad essere effimera e passeggera (chi si ricorderà di Michael Angelo Batio quando sarà andato in pensione?).
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EC ci mette il cuore
di Claes [user #29011]
commento del 31/03/2015 ore 19:05:07
Questo mi sembra più importante che una disquisizione tecnica. Ci mette il cuore pure quando canta. Vi sono tantissimi bravi chitarristi - sono quelli che hanno un proprio stile immediatamente riconoscibile e hanno fatto storia. EC è rimasto vivo e tuttora attivo anche se la logica del Rock è di morire a 27 anni. Preferisco cmq il periodo pre-Strat.
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Non fra i miei preferiti, ...
di poseidon [user #30697]
commento del 04/04/2015 ore 17:53:53
Non fra i miei preferiti, ma comunque un musicista che ha scritto pagine importantissime nella storia del blues e rock-blues, soprattutto nei primi anni di attività.
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