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Qualche aneddoto, un caffè e una Les Paul vintage
Qualche aneddoto, un caffè e una Les Paul vintage
di [user #30720] - pubblicato il

Trovarsi a tu per tu con una Les Paul del '69 non è cosa da tutti i giorni, ma la "vecchia" strumentazione di un chitarrista meno giovane può riservare sorprese. Nel riscoprire il fascino della tradizione Gibson, viene spontaneo fare un rapporto suonato con la più classica delle Gibson moderne.
Trovarsi a tu per tu con una Les Paul del '69 non è cosa da tutti i giorni, ma la "vecchia" strumentazione di un chitarrista meno giovane può riservare sorprese. Nel riscoprire il fascino della tradizione Gibson, viene spontaneo fare un rapporto suonato con la più classica delle Gibson moderne.

Qualche settimana fa mi capita di incontrare per caso un signore del mio paese, che sapevo essere un musicista di lungo corso. Così mi avvicino, lo saluto e, visto che l’occasione fa l’uomo ladro, gli domando se sia in possesso di qualche strumento vintage. Lui mi guarda perplesso ed esclama "Vi-che?". Io rispondo dicendo "Qualche chitarra degli anni 50 o 60?". La sua battuta successiva racchiude in sé tutta la semplicità sepolta dalle tonnellate di pensieri che facciamo nostri per osmosi virtuale e che poi in fin dei conti poco hanno a che vedere con quello che è davvero importante, ovvero la musica: "Ah, e dici 'na chitarra vecchia!" nel nostro dialetto "Sì, ho una Gibson del '69, una Les Paul Custom rossa...".
Il discorso prosegue per circa venti minuti, durante i quali mi racconta la storia di come sia venuto in possesso di quella chitarra nel 1970 e quale sia stato l’uso che ne ha fatto. Evito di riportare qui tutte queste informazioni, che potrete direttamente leggere, qualora ne aveste voglia, in un articolo pubblicato sul suo sito personale, a questo link.

Qualche aneddoto, un caffè e una Les Paul vintage

Sempre nel mio dialetto, esiste un vecchio detto popolare che recita: "Cu tena faccia si marita e cu no rimana zita", che si può tradurre più o meno così: "Chi ha abbastanza faccia tosta si sposa, chi non ne ha resta zitella". Io di faccia tosta ne ho a tonnellate, quindi senza troppi indugi gli propongo di farmi provare la chitarra registrando anche qualche video, con l’intento magari di tirarne fuori una comparazione con la mia e altre di produzione moderna, come le Custom Shop recensite qualche settimana fa, in modo da cercare di saggiare quale sia la distanza qualitativa tra strumenti dai costi e dalle epoche di realizzazione molto distanti. Il signor Tonino accetta di buon grado.
Aspetto che siano trascorse anche le vacanze pasquali e che un mio amico in Erasmus in Olanda faccia ritorno per qualche giorno qui da noi e così lo scorso sabato alle 9 del mattino arrivo puntuale all’appuntamento munito di chitarra, ampli, cavi, overdrive, videocamera, chitarrista da dimostrazione e finanche padre infortunato da sei mesi al seguito. Mio padre c’entra poco, ma lui ama le mie passioni e quindi è spesso con me nelle scorribande musical-strumentali.
Beviamo un buon caffè al bar, subito dopo Tonino ci accompagna in uno studio che si trova proprio sotto l'agenzia di viaggi di sua proprietà e ci invita a portare lì anche la nostra strumentazione. La sensazione che ho avvertito entrando in quella stanza è stata subito familiare, con la vecchia e grossa scrivania in bella vista, la poltrona e le sedie da ufficio molto anni ’80, la libreria alle spalle carica al punto da risultare minacciosa, un vecchio divano che ne avrà certamente tante da raccontare, un PC un po’ antiquato con il case aperto e diverse stampe al muro. Sapete, la sensazione di calore deriva dal fatto che io in ambienti così ci sono letteralmente cresciuto, visto che il mio babbo lavora da una vita in comune, localizzato a venti metri dal portone di casa mia, e io in uffici del genere ho trascorso interminabili pomeriggi a giocare con penne, righelli e tesserini, facendo finta che fossero dinosauri o mezzi militari a seconda del momento. Dopo questa piccola parentesi autobiografica veniamo a noi.

Mentre io mi affanno insieme al mio amico a predisporre il tutto per la prova, Tonino apre questa vecchia custodia e ci mostra con lo stesso orgoglio di un padre felice la sua bellissima e pesantissima bimba.

Qualche aneddoto, un caffè e una Les Paul vintage

È una Les Paul Custom rossa, con hardware che una volta doveva essere stato completamente dorato, classica paletta enorme tipica del modello, cover dei pickup ossidate come ci si aspetta da uno strumento con questo genere di carta di identità che per di più non è rimasto in vetrina a far bella mostra, e una fantastica tastiera in ebano scurissimo. La prendo in braccio come si farebbe con un neonato, un misto di inebriante e fanciullesca impazienza e sapiente e mai troppo scontato timore reverenziale di fronte al valore dell’oggetto in sé. Chi ha letto i miei scritti sa che non ho nessun tipo febbre da idolatria né nei confronti di chitarre costose di produzione odierna né di quelle vecchie, come Tonino le ha definite, ma qui conosco la storia che sta dietro allo strumento e quello è nella mia mente il fattore che rende questa Les Paul particolarmente stuzzicante. Quando il proprietario di una chitarra ti rende partecipe degli episodi che con essa ha affrontato il tutto sublima a un livello superiore e non si tratta più di giudicare la tenuta dell’accordature piuttosto che l’output del pickup al manico rispetto a quello al ponte. Personalmente ho sempre avuto un’immaginazione piuttosto frizzante, pertanto mi vengono subito in mente le scene dei racconti di Tonino, migrante, all’estero, che suona in quella che lui preferisce definire orchestra, negli hotel svizzeri di lusso e in posti meno ragguardevoli.
Naturalmente le chitarre van suonate perciò, dopo aver potuto verificare di persona che quell'appellattivo di "fretless wonder" si addice perfettamente a questo esemplare in quanto l’action è talmente bassa che le corde non fanno nessuna ombra sulla tastiera, arriva il momento di agire sullo stand-by del mio ampli e vedere un po' come si comporta la vecchia signora.

Qualche aneddoto, un caffè e una Les Paul vintage

L’accordatura è un po’ ballerina, sia per via delle corde non esattamente nuove sia delle meccaniche non propriamente stabilissime, ma nulla di troppo tragico. Il manico è importante, ma non più di quanto lo sia quello della mia Traditional, e infatti la sensazione di familiarità è immediata. Quello che stupisce subito il mio udito è la propensione del pickup al manico verso una gamma particolarmente acuta. Vi posso garantire che ho provato chitarre che non raggiungevano con il pickup al ponte questo tipo di sonorità. Nella mia mente è subito balenata l’idea che il pickup al ponte sarebbe quindi dovuto essere di un’acidità quasi fenderosa, e invece no, perché l’output era significativamente più basso di quanto mi sarei aspettato, ma l’equilibrio tra le varie frequenze era perfetto.
Questa chitarra ha dei suoni puliti notevoli e la posizione intermedia è molto molto godibile. Passando ai suoni saturi invece, contrariamente alle mie aspettative, la Les Paul Custom in questione non è a proprio agio. I pickup non hanno la spinta necessarie a far ruggire le EL34 del mio JCM e a tratti la gamma acuta diventa quasi invadente. Ma questi non sono difetti, dato che non potete chiedere a una pesante berlina di lusso di aggredire le curve come una GT dall’animo corsaiolo. Lei sta benissimo lì, tra suoni jazz, swingati, blues un po’ sofferti, proprio nel punto critico che solo negli ampli giusti si può gestire e sfruttare al meglio.

Qualche aneddoto, un caffè e una Les Paul vintage

La mia Traditional offre un suono più compatto e composto, più granitico oserei dire, ha un output significativamente più elevato e una propensione verso territori rockeggianti molto più marcata, oltre che una maggiore nasalità in tutte le posizioni. Per un po’ io e il mio amico ci divertiamo insieme, sulle note di "Slow Gin" di Bonamassa, io con la vecchia signora pluggata al JCM800 e lui con la Traditional moddata collegata a un ampli di Tonino. Dopodiché, stabiliti dei volumi sufficientemente alti da tirar fuori il carattere delle chitarre e bassi al punto tale da non mandare in distorsione il microfono della telecamera, abbiamo registrato sei clip video, andando da suoni clean agli hi-gain puri del mio ampli, e passando per un crunchettino sfizioso ottenuto tirando un po’ su il volume del canale clean e boostandolo con un Boss SD-1 totalmente stock, settato con Level quasi a fine corsa, Gain a poco più di zero e Tone a ore 14.

Un po' di precisazioni sono d’obbligo: non sono in possesso di roba per registrare professionalmente, quindi accontentatevi dello sforzo profuso sostanzialmente più per rendervi partecipi, al meglio delle mie possibilità, dell’esperienza presentatasi così per caso che non per offrire dati oggettivi. Il mio amico, sempre molto restio a concedersi al giudizio altrui nonostante la lunga e ricca carriera live, è stato preso letteralmente alla sprovvista, caricato sull’auto, seduto di fronte a una videocamera con due chitarre da provare e niente di minimamente preparato prima. La terza considerazione è quella che mi sta più a cuore, ovvero non pensiate che mi sia portato dietro la mia chitarra per dimostrare a me stesso o ad altri se una Custom del '69, al di là del suo valore storico, sia effettivamente tanto meglio di una chitarra di produzione moderna: la mia chitarra è per me un riferimento importante, lei sta con me tutti i giorni, so cosa aspettarmi collegandola al mio ampli, ne conosco ogni millimetro quadrato, l’ho personalizzata tutta da me e l’ho settata secondo le mie preferenze, quindi, anche in virtù del fatto che di Traditional in giro ce ne sono una marea, ho ritenuto opportuno farvela ascoltare. Con delle cuffie decenti, nonostante l’amatorialità del video, dovreste essere in grado di percepire il suono delle due chitarre.

Superata la fase di prova, in realtà la mattinata è stata più che altro occasione di incontro fra persone appassionate di musica. Così Tonino ci ha fatto ascoltare alcune sue composizioni, ci ha mostrato fiero dei manifesti degli inizi degli anni ’60, inerenti manifestazioni locali alle quali aveva partecipato come musicista, e ci ha raccontato qualche aneddoto. Queste però son cose che tengo per me, se volete saperne di più venite a visitare il mio bel territorio, fatemelo sapere prima e un caffè accordiano, o una pizza accordiana, o una mangiatona accordiana di pesce fresco a prezzo calabro in compagnia mia e del buon Tonino non ce la toglie nessuno.
Come sempre cerco di andare oltre la semplice elencazione di dati tecnici facilmente reperibili ovunque e di rendervi partecipi di questi piccoli e straordinari accadimenti felici che mi si presentano ironicamente, o magari in maniera oltremodo auspicabile, in quello che non è proprio il momento più felice. Sarà il karma che riporta tutto in equilibrio.
Un ringraziamento veramente speciale al signor Tonino Cavallaro per la cortesia e la simpatia dimostrate, al mio amico Claudio Romeo per avermi prestato le sue manine e a mio padre, che mi asseconda e mi segue.

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Link utili
La storia della Les Paul rossa
Confronto tra Les Paul
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Ottimo report, a mio parere ...
di George S.L.A [user #10210]
commento del 19/04/2015 ore 08:39:0
Ottimo report, a mio parere la trad si comporta meglio in ambito clean, mentre con l'high gain mi è piaciuta di più la custom...
In ogni modo entrambe delle gran chitarre...
Bravo!!
Rispondi
Re: Ottimo report, a mio parere ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 19/04/2015 ore 11:55:15
Deng iu veri macce! :)))
Rispondi
Bell'articolo e belle chitarre. Riguardo ...
di tigerwalk [user #26344]
commento del 19/04/2015 ore 09:31:13
Bell'articolo e belle chitarre. Riguardo al suono, suonano diverse come ogni chitarra da un'altra. Quale sia la migliore non so dire, ciascuna ha le sue peculiarità ed è giusto così.
Rispondi
Re: Bell'articolo e belle chitarre. Riguardo ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 19/04/2015 ore 11:54:38
Grazie per i complimenti e per la lettura.
Rispondi
per la mia esperienza (non ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 19/04/2015 ore 11:03:40
per la mia esperienza (non sono un collezionista di chitarre, ma frequento gente che colleziona e ha una discreta quantità di vintage) l'abisso fra nuovo e vintage nelle Gibson non c'è, a differenza di fender
Rispondi
Re: per la mia esperienza (non ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 19/04/2015 ore 11:53:15
Posso solo crederti sulla parola. L'unica volta in cui ho avuto la possibilità di ascoltare in una situazione simile una Strat d'epoca sull'altro piatto della bilancia c'erano le creazioni del liutaio che della vintage era proprietario e mi sento di poter affermare senza dubbi che ad una cifra 15 volte inferiore le sue Strat andavano vicinissime alle prestazioni della "real thing", anzi talmente tanto vicine che in un ottica puramente finalizzata all'utilizzo giornaliero i dubbi sulla scelta dell'una o dell'altra erano gli stessi che si avrebbero tra strumenti da acquistare in negozio. Per il resto, se sai equalizzare bene allora non ti resta che scegliere la chitarra che ti calza meglio.
Rispondi
Re: per la mia esperienza (non ...
di blue stoner sound [user #8271]
commento del 19/04/2015 ore 13:59:49
Bel articolo e complimenti per la descrizione. In merito a questa tua risposta ti vorrei chiederti una cosa: immagino che quelle strato di liuteria abbiano un abisso con le varie strato del catalogo fènder di questi anni. Per caso hai fatto una prova in tal senso? Sulle gibson mi sento di dire anche io la stessa cosa del commento precedente. Ovvio vi sono strumenti magari più riusciti rispetto ad altri, ma la linea di massima ( per quello che ho provato e sentito negli anni) direi che è quella.
Rispondi
Re: per la mia esperienza (non ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 19/04/2015 ore 14:26:25
In realtà non ho provato tantissimissimi modelli diversi del catalogo Fender. Di certo erano le stratoidi migliori che abbia provato, questo si. E costavano quanto le attuali american standard, con possibilità di aumento del prezzo in relazione a scelte però che esulano dalla proposta del liutaio (tipo "voglio quei pu boutique che costano 600€ a set").
Rispondi
Re: per la mia esperienza (non ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 21/04/2015 ore 10:23:0
se non mi fossi spiegato bene (cosa possibilissima), chiarisco che era per dire che è normale che uno possa sentire una nuova gibson, per esempio la tua, come di identica o migliore qualità di una vintage, dato che, appunto, il vintage gibson è certo bellissimo, ma non surclassa gli strumenti recenti come invece succede per altri brand .. :-)
Rispondi
Re: per la mia esperienza (non ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 21/04/2015 ore 10:57:45
Ah no, ma tranquillo, non avevo nessun intento polemico, era solo per parlare!
Rispondi
Re: per la mia esperienza (non ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 21/04/2015 ore 14:37:0
non avevo alcun dubbio sulla tua "non polemicità" :-D , mi sono solo voluto spiegare meglio.. grazie ancora per il bell'articolo
Rispondi
Complimenti
di claude77 [user #35724]
commento del 19/04/2015 ore 11:20:37
Innanzitutto grazie a tutti voi per l'articolo, il tempo che ci avete dedicato e la passione.
Ho ascoltato i clip con le cuffie e, io sono riuscito a notare, solo piccole differenze tra i due strumenti che non mi hanno permesso di esprimere un giudizio di valore sulle due chitarre entrambe mi sono piaciute. Le ho trovate piacevoli sia sui puliti che sui territori chrunch e Hi-gain.
Grazie ancora.

Rispondi
Re: Complimenti
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 19/04/2015 ore 11:47:50
Grazie a te per la lettura! Indubbiamente con l'attrezzatura giusta le differenze, che c'erano, si sarebbero avvertite molto molto di più. Chiaramente parliamo di sfumature, ovvero niente che con un'attenta equalizzazione si sarebbe potuto attenuare. Io ho scelto volutamente di non intervenire sull'ampli per rendere il più oggettiva una prova già di per sè fin troppo amatoriale. Il feeling con lo strumento invece, oltre che un fattore dannatamente troppo personale, invece è qualcosa che per quanto ben descritta a parole viene fuori solo quando le chitarre te metti addosso e ci scorri sopra le mani in lungo e in largo. In tal senso, per onestà intellettuale, è doveroso da parte mia sottolineare che l'action della Custom sulla mia Traditional è impossibile da ottenere senza che le corde frustino. Almeno secondo me, poi magari un liutaio ci riesce tranquillamente. Però io non amo nè l'action troppo bassa nè il suono che ne deriva quindi mi tengo la mia chitarra al limite delle suonabilità di un'acustica, che in fin dei conti è la mia vera vocazione.
Rispondi
cavolo davvero bella!! bella anche la storia
di lbaccarini [user #14303]
commento del 19/04/2015 ore 11:55:11
Rispondi
La musica unisce....
di mciampa [user #33970]
commento del 19/04/2015 ore 13:25:44
La musica unisce le generazioni usando il ponte della passione.
Un augurio al sig. Tonino di godersi la sua 'bimba' per tanti tanti anni!!!
Rispondi
Re: La musica unisce....
di foscodibartuli [user #43228]
commento del 20/04/2015 ore 18:12:29
Grazie per l'augurio, sono Tonino, complimenti a voi tutti per la passione per la musica. Magari ci fossero state ai miei tempi occasioni di confronto come quelle che offre questo magnifico sito.... Grazie all'estensore dell'articolo per l'occasione che mi ha dato di poter vedere e provare la "fanciulletta" Gibson di sua proprietà. Un abbraccio.
Rispondi
Consiglio a tutti di leggere ...
di sheratonII [user #32461]
commento del 19/04/2015 ore 13:59:54
Consiglio a tutti di leggere il link sulla storia della chitarra...
Quasi da lacrime
Rispondi
Gran bell'articolo
di distorto [user #28299]
commento del 19/04/2015 ore 14:56:47
Sono rimasto stupito da come effettivamente suona molto aperta la custom, di solito si sente dire che hanno un suono molto scuro e impastato, le solite caxxate del web, questa suona in modo decisamente opposto, credo in parte sia dovuto anche alla tastiera in ebano, che contribuisce a schiarire molto il sound. Ad ogni modo le chitarre suonano in modo molto diverso, la tua traditional, al di là del nome, si potrebbe dire che ha un suono più moderno ed un pelo più scuro e forse più adatto alle distorsioni, e nel paragone con la custom sono d'accordo con te nel dire che ha un suono più compatto e forse meno articolato, ma qui vado solo a sensazioni. Grazie per il tuo ottimo report. A presto
Rispondi
Re: Gran bell'articolo
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 19/04/2015 ore 20:48:41
Spesso sento gli anglosassoni parlare di "more or less organic sound"...Ecco, per quella che sta diventando la mia esperienza con le Les Paul, credo di poter affermare che il surplus che si paga per accedere a strumenti con filosofie costruttive diverse, che si associano anche a prezzi finali più alti, sta tutto lì. Poi chiaramente se avessimo fatto riprese serie ed equalizzato a dovere in maniera dedicata per ciascuna delle due chitarre avremmo avuto risultati ancora diversi. A presto!
Rispondi
Complimenti davvero, aspettavo questo reportage ...
di dale [user #2255]
commento del 19/04/2015 ore 16:26:2
Complimenti davvero, aspettavo questo reportage e non ha deluso le aspettative.
Al di là delle chitarre (bellissime) la parte che mi ha affascinato di più è l'aspetto umano della vicenda, i rapporti, le storie che si intrecciano ecc....

Alcune considerazioni.

Come già detto la differenza di suono mi pare evidente, ma non in modo da poter dire meglio l'una o l'altra, suonano diverse e se dovessi scegliere tra le due (non tenendo conto del costo esorbitante della vintage) sceglierei in base al feeling del manico, per me la cosa più importante in una chitarra.
La mia Custom, più giovane di questa di 11 anni dà un feeling col manico che non ho trovato in nessuna Custom che ho provato (anche Custom CS) degli ultimi 20 anni, ma ne avrò provate 4 o 5 non di più.
E' il suo vero valore aggiunto e mi piacerebbe tanto confrontarla con quella in oggetto.
La tua (sempre con i limiti del tubo bla bla bla...) suona bene senza dubbio, ma il p.u. al manico della Custom è una fucilata, molto bello e interessante, sorprendente, mi piacerebbe sentirlo tipo con un Super Reverb, ottimo.
Purtroppo non riesco proprio a farmi piacere l'amplificatore in prova ma siamo ai soliti gusti diversi per ognuno.

Grazie della condivisione.





PS
Dai che non avevi bisogno del chitarrista da demo, bastavi tu ne sono sicuro!
:-)))


Rispondi
Re: Complimenti davvero, aspettavo questo reportage ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 19/04/2015 ore 20:44:59
Troppi progetti in testa e pochi soldi in tasca...Ma per la mia ti do solo un indizio su quello che avrei in mente: JWP (ex WCR) DarkBurst...Anche se il 57 plus al ponte lo adoro...

Per l'ampli avrei voluto fare la prova con il Pro Junior, che, nei limiti della sua scarsa versatilità, è una buona ed economica via di mezzo tra il sound di stampo americano e quello inglese, però il bastardello ha due problemi: il volume ingestibile e una valvola del finale andata...Ma con quello una versione di bassa fattura del Vintage Trouble's sound, che mi pare tu abbia citato nel diario de kaietto nostro, lo avremmo ottenuto...E quello attualmente è il mio suono Les Paul preferito...

Considerazione per noi lespaulisti incalliti: è incredibile quanti suoni diversi in realtà siano ottenibili da una chitarra che molta gente pensa essere poco versatile...
Rispondi
Complimentoni per questo diario, chiamarlo ...
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 19/04/2015 ore 17:01:31
Complimentoni per questo diario, chiamarlo solo test mi sembrerebbe riduttivo.
Le Les Paul di quel periodo erano ancora Les Paul con i contro.... nonostante le profonde modifiche che hanno subito con la ripresa della produzione del '68...tra l'altro per le custom e' stata un po' una svolta perche' hanno cominciato a produrle con il top in acero mentre prima della sospensione del '60 erano interamente in mogano top compreso, questa dovrebbe avere ancora i p.u. patent sticker, gli ultimi PAF, un' altra modifica sostanziale nella produzione e' il manico realizzato in 3 listelli di mogano incollati longitudinalmente e con il listello centrale ribaltato per avere le venature contrapposte agli altri due listelli in modo da conferire una maggiore rigidita' al manico che era davvero sottile al punto da giustificare anche la "volute" vale a dire quell'inspessimento in corrispondenza della giunzione tra manico e paletta che aveva lo scopo di irrobustire il punto piu' debole di tutta la chitarra....successivamente i manici hanno cominciato a produrli in acero perche' considerato piu' affidabile su quegli spessori cosi' ridotti....come ben sai ho una De luxe del '76 e lo spessore del manico (in acero) e' cosi' ridotto da far invidia persino ad un'Ibanez!
Peccato non aver potuto disporre di attrezzature da studio per meglio valutare le differenze sonore tra madre e figlia ma complimenti per la completezza di tutto compresa la parte piu' umana e viscerale, quella che lega le persone a degli oggetti inanimati che in virtu' di questo rapporto vivono una loro storia.
Rispondi
Re: Complimentoni per questo diario, chiamarlo ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 19/04/2015 ore 20:37:26
Grazie a te per tutte le sapienti spiegazioni! Per il futuro cercherò di munirmi di attrezzatura consona. Magari se riesco a coinvolgere il mio ex bassista potrei convincerlo ad andare in giro con la scheda audio e tutto il resto! :))
Rispondi
Bell'articolo complimenti, e ottime chitarre ...
di MAT77 [user #27583]
commento del 20/04/2015 ore 08:07:13
Bell'articolo complimenti, e ottime chitarre (tutte e due :-)))) anche se il valore "storico" della Custom aimè ha il suo peso. Ma è solo un giudizio emotivo.
Grazie di aver condiviso con noi una bellissima esperienza fatta di passioni (ti ho invidiato per un attimo ;)))
Ciao
Rispondi
Re: Bell'articolo complimenti, e ottime chitarre ...
di Bluscuro [user #37384]
commento del 20/04/2015 ore 10:46:21
Bravo, bel lavoro, e grazie per avermi fatto risentire quei suoni.
Sembrano uscire direttamente dai dischi(vinili) che compravo da ragazzo negli anni 70, con quella miscellanea di pickup non "educati", output basso, accordatura opinabile...direttamente in pasto alle valvole.
Rispondi
Grande !
di dariosicily [user #40626]
commento del 20/04/2015 ore 10:26:15
Bell'articolo, fatto di passione vera, senza pippe mentali che ormai affollano il web... Mi è capitato di provare un LP custom e anch'io sono rimasto stupito dalla differenza - molto simile alla percezione che hai avuto tu - rispetto alla mia LP standard. Probabilmente piu che gli anni di anzianità la differenza sta nel caratere diverso tra custom e std/traditional moderni, pensati più esplicitamente per graffiare rock.

Personalmente sono rimasto appiccicato in negozio a godermi il custom, ma anch'io arrivato a casa ho amato comunque la cattiveria della mia std.

Meraviglie Gibson..
Rispondi
Re: Grande !
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 21/04/2015 ore 09:51:44
Grazie per i complimenti! Ma siiiiiii, anche senza vintage o Custom Shop siamo ugualmente felici...In fin dei conti la pasta sonora è quella!
Rispondi
Bello...
di piddo73 [user #13254]
commento del 20/04/2015 ore 12:00:43
Compliemnti per il tuo articolo e anceh per la storia della chitarra...non ho saputo resistere, anceh perchè il dialetto anceh se scritto l'ho subito riconosciuto essendo io di Trbeisacce da parte di mio padre che vive lì...

Bella storie di strumenti che venivano suonati per piacere e lavoro e che racchiudono in sè tanti ricordi... di chi li ha suonati ma anche di chi li ha costruiti. Complimenti ancora!!!
Rispondi
Re: Bello...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 21/04/2015 ore 09:54:11
Cerco nel mio piccolo di offrire una versione più decente del mio territorio, salito troppe volte agli onori della cronaca per ragioni poco edificanti....Ma tra tanti lestofanti ci sono anche persone perbene! Grazie per i complimenti!
Rispondi
di ENZ0 [user #37364]
commento del 21/04/2015 ore 01:16:12
Rispondi
Commento molto minimlista! :)))))) Grazie ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 21/04/2015 ore 14:20:55
Commento molto minimlista! :)))))) Grazie per la lettura! :)
Rispondi
...EBBASTA CO' STE' lespol! :)))))) ...
di kaio [user #2024]
commento del 21/04/2015 ore 13:50:52
...EBBASTA CO' STE' lespol! :))))))
Bellissima la stori, un po' meno l'audio delle prove, ma direi che possiamo accontentarci, stai diventando un professionista di questo tipo di reportage!
Parlando delle chitarre, come sai non sono propriamente un fan della Custom, e in un primo momento trovavo schiacciante la superiorità della tua Trad, ma pesandoci meglio direi che con un set up minuzioso(come son sicuro che hai fatto sulla tua bimba) e delle corde nuove potrei anche ricredermi!
Un abbraccione
Rispondi
Re: ...EBBASTA CO' STE' lespol! :)))))) ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 21/04/2015 ore 14:19:53
Mai!!! Ma infatti anch'io credo che con un buon setup, una bella ripulita, un controllino al comparto elettronico quella Custom canterebbe ancora meglio. La mia è ben cullata costantemente e credo di averla portata al massimo delle sue possibilità. Mi fossero arrivate le meccaniche giuste a quest'ora monterebbe pure le autobloccanti, ma con le 11-48 l'accordatura va talmente bene che non c'è bisogno di nulla. Come dicevo più su rimane giusto il pallino di provare pu più aperti ed ariosi, ma la tasca piange e quei giocattoli costano un casino di soldi. Chissà, ho questi DarkBurst ispirati a Duane Allman che mi tentano...Staremo a vedere...Ora è tempo di spremere la Pacifica...Un passetto alla volta...
Rispondi
Bella storia e...
di Andy67 [user #43127]
commento del 21/04/2015 ore 17:28:09
... belle chitarre! Grazie a voi per averle condivise. Mi prenderò il tempo necessario per guardare ed ascoltare come meritano le vostre prove.
Grazie Ancora!
Andy
Rispondi
Che pickup monta questa custom? ...
di stratomane [user #19654]
commento del 21/04/2015 ore 22:18:54
Che pickup monta questa custom?
Rispondi
Re: Che pickup monta questa custom? ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 21/04/2015 ore 23:01:53
I suoi originali del 69.
Rispondi
ciao grazie della risposta.. ...
di stratomane [user #19654]
commento del 21/04/2015 ore 23:20:05
ciao grazie della risposta.. sono da paragonarsi che so io ai 57 classic o ai 498/490 oppure ai custumbucker delle custom di oggi?
Rispondi
Re: ciao grazie della risposta.. ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 21/04/2015 ore 23:43:01
Ai 57 non direi proprio, dato che li monta la mia ed hanno una pasta ben diversa. I Custom Bucker per quel che ho potuto provare io su 3 Custom Shop a me sembrano più incazzatelli. Chiedi a gibsonmaniac, lui ha molta più esperienza di me. :)
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I custom bucker sono decisamente ...
di giambu [user #4070]
commento del 22/04/2015 ore 13:15:29
I custom bucker sono decisamente più rock e non capisco perchè l'abbiano montati sulla nuova serie delle 335. Probabimente solo per motivi di marcketin, per offrire prodotti sempre diversi. A me personalmente non piacciono, né sulle Les Paul che sulle 335. Per le prime vedo meglio dei burstbucker e per le seconde dei 57.
Ma è frutto della mia anima jazz...
E comunque mi trovo molto bene con i 490r/498t della mia Les Paul Studio. Suoni morbidi al manico e hard al ponte.
Rispondi
dai video che ho ascoltato ...
di Spacecaster [user #42955]
commento del 23/04/2015 ore 22:20:57
dai video che ho ascoltato non mi piace nessuna delle due chitarre....perchè non si capisce niente.Una è più chiara e l'altra ha un pò di medie in più.Scusate ma come fate a valutare la bontà di uno strumento da youtube? mah...
Rispondi
Amor di precisione
di bobchill [user #6868]
commento del 24/04/2015 ore 14:08:2
Grazie per il bel racconto e il bel report della tua esperienza. Per amore di precisione e della "scientificità" che mi sta a cuore quando si parla di chitarre vintage, vorrei specificare comunque che la Les Paul Custom non è del 1969 ma è sicuramente post 1973. Non c'è da meravigliarsi, per qualche strano motivo i chitarristi attempati ricordano SEMPRE che i loro strumenti sono più vecchi di quanto non lo siano in realtà. La scritta "Made in USA" dietro la paletta fu introdotta nel '73, la voluta dietro il capotasto nel '70, le meccaniche con tip metallico a tulipano sono anni '70, le Custom del '69 erano disponibili solo in finitura nera e non sono particolarmente pesanti. Comunque, vedendo i video, la chitarra ha ancora quel valore aggiunto in termini di dinamica ed espressività, tipico delle chitarre vintage. Questo testimonia come spesso le chitarre anni '70 siano troppo bistrattate quando invece sono spesso in grado di distinguersi anche rispetto a costosissimi strumenti del Custom Shop di produzione contemporanea. Le Les Paul Custom del 1969 suonavano comunque in modo enormemente superiore rispetto a quelle degli anni successivi (v. Mick Ronson).
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