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TC entra in famiglia con Behringer
TC entra in famiglia con Behringer
di [user #116] - pubblicato il

TC Group, marchio che racchiude nomi cari ai chitarristi come TC Electronic e TC Helicon, è stato acquisito da Music Group, già proprietario del marchio Behringer. La mossa potrebbe riflettersi sulle modalità di distribuzione dei prodotti anche nel nostro Paese.
TC Group, marchio che racchiude nomi cari ai chitarristi come TC Electronic e TC Helicon, è stato acquisito da Music Group, già proprietario del marchio Behringer. La mossa potrebbe riflettersi sulle modalità di distribuzione dei prodotti anche nel nostro Paese.

I marchi del TC Group entrano a far parte della famiglia Music Group, la stessa che possiede la tedesca Behringer e, tra gli altri, Bugera e Midas.
La notizia è stata diffusa alcuni giorni fa da Music Group e il CEO Uli Behringer spiega di avere grandi progetti per la nuova acquisizione.
Marchi come TC Electronic, TC Helicon, Lake e Tannoy, tutti facenti parti del TC Group, saranno al centro di investimenti importanti sia sul lato tecnico sia su quello commerciale e distributivo.

TC entra in famiglia con Behringer

Per il momento non sappiamo come tale novità si potrà riflettere sul mercato italiano, dove il Gruppo Adagio lavora a stretto contatto con i marchi del Music Group mentre TC veniva distribuita in maniera pressoché autonoma, ma è lecito aspettarsi dei cambiamenti sostanziosi per modalità di distribuzione e reperibilità nei prossimi mesi.
behringer tc electronic tc helicon
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TC Group
Music Group
Gruppo Adagio
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Perplesso
di Loz [user #10863]
commento del 04/05/2015 ore 16:23:25
I Tc Electronic si stanno affermando come i migliori pedali digitali non boutique presenti sul mercato, grazie soprattutto ai best seller "Hall of Fame" e "Flashback", mentre i Behringer sono famosi per essere delle economiche scatolette di plastica dalla scarsa qualità (soprattutto costruttiva) che vanno giiusto bene per i principianti che iniziano a giocare con i pedalini.

Per i primi posso testimoniare di persona, per i secondi invece sono solo dei "sentito dire", ma le pessime critiche mi hanno sempre tenuto lontano anche dal provarli (mia colpa).

Comunque sono molto perplesso sull'operazione.
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Re: Perplesso
di Onghi [user #35497]
commento del 04/05/2015 ore 16:45:2
Posso confermare la parte 2. I Berhinger sono delle scatolette di plastica. provati e bizzeffe.
Io quest'estate passo ad analogico, 3 pedali su 4 sono Tc electronic.
Rispondi
speriamo non facciano diventare la tc roba da grande magazzino
di Kibb [user #19804]
commento del 04/05/2015 ore 18:26:11
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Re: speriamo non facciano diventare la tc roba da grande magazzino
di Grossoman [user #42524]
commento del 04/05/2015 ore 22:59:43
Non è detto, l'acquisto della TC Electronics potrebbe essere anche un modo per riuscire a vendere prodotti anche ad una clientela con esigenze diverse (almeno spero!)
Rispondi
mmmmh
di dfatwork utente non più registrato
commento del 04/05/2015 ore 20:09:47
Quoto Kibb
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Ho una sola esperienza diretta ...
di maxventu [user #4785]
commento del 05/05/2015 ore 00:39:36
Ho una sola esperienza diretta (non positiva) con un pedale Behringer (un clone tube screamer), mentre ho varie esperienze positive coi pedali TC, un marchio leader da più di 20 anni, garanzia assoluta di qualità e affidabilità unite a soluzioni innovative.
La paura in queste operazioni è che il colosso si mangi il più piccolo, finendo con un livellamento al basso della qualità del migliore dei due. Il che in molti casi è avvenuto.
Però spero che l'operazione possa essere inquadrata in logiche più ampie.
La holding dietro all'operazione contiene sì Behringer, ma anche marchi come Klark technik e Midas che certo non si possono definire commerciali o plasticosi. Midas continua ad essere sul mercato come brand alto di gamma con prodotti riconosciuti, non credo che da quando sono stati acquisiti abbiano perso qualità (pronto ad essere smentito). Caso mai è Behringer che utilizza nei
Propri mixer (che costano un decimo dei Midas) il nome ed alcune tecnologie del marchio più prestigioso. È marketing. Il gruppo sta cercando di acquisire rapidamente Know-how in settori dove è carente. Sto pensando alle modulazioni ma anche ai ritardi, e alla pitch detection (polifonica e in tempo reale) e correction; oltre ovviamente alle distorsioni dove TC ha un proprio zoccolo duro di estimatori mentre Behringer non è certo rinomata. Forse troveremo linee di pedali Behringer a prezzi più economici dei TC e con alcuni algoritmi delay dei TC 2290 o compatibili con Toneprint.
Altri motivi dietro all'operazione possono essere la necessità di crescere acquisendo quote di mercato e/o la mancanza di liquidità da parte di TC. L'ottimizzazione delle economie di scala col conseguente inevitabile appiattimento della qualità speriamo non sia il fine dell'operazione: auspico che il management di Music Group mantenga la visione necessaria a garantire a TC il proseguimento dello sviluppo e della commercializzazione di prodotti con un proprio brand e rivolti ad un target esigente e maturo quale il cliente TC.
Certo è lecito attendersi qualche sviluppo nelle logiche distributive.
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Logica di fusione
di Claes [user #29011]
commento del 05/05/2015 ore 10:39:52
Mi ricorda le fusioni di case discografiche risultate in Universal e Sony / BMG che hanno assorbito tutte le labels che ne valevano la pena, lasciando campo aperto solo a piccole labels indipendenti. Molto in ritardo, questo trend comincia pure lato hardware per la musica. O come la Roland che è partita nei pedalini col nome Boss.

La TC è partita nel campo delle unità rack - io conosco bene il Finalizer (normalizer) e Intonator (auto-tune) ma sono prettamente da studio di registrazione... queste cose sono ormai gestite da software. Non ho però provato i loro pedalini ma come vedo hanno una buona reputazione. Adesso avranno pure una buona distribuzione in Europa ma non saprei se la Behringer se la cava nel resto del mondo.
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probabilmente
di Pi_Crunch [user #15682]
commento del 05/05/2015 ore 13:50:52
per Behringer sarà un modo per accedere alla fascia professionale del mercato e al tempo stesso avere la possibilità, sfruttando le proprie economie di scala, di inglobare parte della tecnologia TC nei propri prodotti
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Secondo me invece la tanto ...
di psonic [user #9244]
commento del 05/05/2015 ore 16:26:07
Secondo me invece la tanto detestata Behringer non è affatto male, realizza prodotti economici ma di ottima fattura,ho usato mixer, pedali e microfoni e non ho mai avuto problemi. Certo non sono resistenti come prodotti di fascia alta, ma costano anche un terzo!
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Ragazzi, io leggo: "I marchi ...
di aghiasophia utente non più registrato
commento del 05/05/2015 ore 16:47:51
Ragazzi, io leggo: "I marchi del TC Group entrano a far parte della famiglia Music Group, la stessa che possiede la tedesca Behringer" e non Behringer acquista TC electronic. Cioè, Music Group, già in possesso di Behringer, etc. da oggi in poi avrà anche TC. Non mi pare una cosa scandalosa. Così, devo dire, come non mi sono mai sembrati scandalosi alcuni effetti di modulazione e ambiente Behringer. Mediocri, invece, mi sono sempre parsi i pedali OD/DIST.
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Re: Ragazzi, io leggo: "I marchi ...
di alexus77 [user #3871]
commento del 05/05/2015 ore 22:00:42
Si... ma hai visto chi e' il CEO di Music Group? ;)
Rispondi
Re: Ragazzi, io leggo: "I marchi ...
di aghiasophia utente non più registrato
commento del 06/05/2015 ore 10:58:31
Sì, ok. L'amministratore delegato è Uli Behringer, ma non mi pare cosa grave. Quando Fiat rilevò Ferrari non mi pare siano state immesse sul mercato delle Punto rosso fiammanti con il logo del cavallino. Più che altro mi sembra l'ennesima storia di un gruppo finanziario che cerca di soddisfare in maniera variegata la domanda del mercato per guadagnarci il più possibile.
Rispondi
Re: Ragazzi, io leggo: "I marchi ...
di alexus77 [user #3871]
commento del 06/05/2015 ore 11:24:02
Senz'altro, lo scopo è indubbiamente quello di fare più soldi, tutte le compagnie esistono per questo. Come lo faranno è da vedersi. Viste le mosse precedenti del CEO, dubito che la strategia futura sia valida. Vedremo...
Rispondi
Se seguono le strategie tipiche ...
di alexus77 [user #3871]
commento del 05/05/2015 ore 21:59:5
Se seguono le strategie tipiche di Behringer, direi che ci siamo giocati anche TC...
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al lupo al lupo
di francesco72 [user #31226]
commento del 06/05/2015 ore 09:46:07
io penso che tutto questo allarmismo per tc sia esagerato. Come scritto sopra la Holding possiede già altri marchi, i cui prodotti si piazzano in fascia di alta qualità e non sembrano scadere. D'altra parte la logica comune per i grandi gruppi industriali è possedere più marchi per coprire varie fasce di mercato, non vedo perchè qui dovrebbe essere diverso. Anche perchè Tc ha un suo importante bacino di utenza così come behringer e snaturare uno dei due marchi significherebbe solo eliminare una di queste fette di mercato.
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Chi era in Tc l'innovatore, l'inventore, lo sviluppatore dei prodotti ?
di McPex [user #26692]
commento del 07/05/2015 ore 04:43:52
Per capire il futuro di Tc bisognerebbe sapere se vi era un imprenditore che si occupava del prodotto e che ora, presi i soldi, se ne andrá dall'azienda, se lo fará tra due anni per garantire il passaggio, se invece chi innovava, sviluppava i prodotti, era una o piú persone che continueranno ad operare nell'azienda oppure, cambiando le condizioni, se ne andranno.......difficile che ad un passaggio di proprietá le cose non cambino.
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