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Padroni del proprio suono
Padroni del proprio suono
di [user #116] - pubblicato il

E' ridicolo. Dannarsi per un suono perfetto, una strumentazione allestita con sangue e sudore e poi non avere il controllo di ciò che esce dai coni del nostro amplicatore e finisce al mixer o in regia.Un microfono sbagliato o messo male davanti al cono, un fonico distratto possono azzerare un suono splendido alla sorgente. E' ora di dire basta.
Per questo abbiamo deciso di confezionare un ciclo di lezioni che aiutino i chitarristi a mantenere il controllo del loro suono anche fuori dal cono dell’amplificatore.
Molti musicisti si fanno in quattro per avere un gran suono, ignorando però poi completamente quale sarà la sua sorte  una volta che questo esce dall'amplificatore. Un microfono messo male o – peggio ancora – non idoneo alla strumentazione e al genere musicale suonato, in un colpo solo, vanificano tutto.
E’ invece necessario, attraverso una corretta microfonazione, fornire al fonico e agli ascoltatori, un segnale con un carattere più simile possibile a quello di partenza, costruito a fatica. E’ necessario iniziare a considerare il nostro microfono come un elemento essenziale, integrato nel nostro setup. Quindi, con la stessa cura e attenzione con cui scegliamo la nostra chitarra, i nostri effetti e il nostro ampli, dovremo scegliere il microfono più adatto a integrarsi con il resto della strumentazione. Soprattutto servirà scegliere quello con le giuste caratteristiche per il nostro suono e le condizioni in cui andremo ad utilizzarlo. 
 
Padroni del proprio suono
 
Chitarra alla mano e strumentazione apparecchiata, l'ottimo Enrico Santacatterina ci guiderà in questa serie di appuntamenti. Ci occuperemo prima di tutto di conoscere vari tipi di microfoni; descrivendoli ne capiremo le caratteristiche di funzionamento e le peculiarità timbriche che saranno in grado di offrire ed enfatizzare. Queste ultime saranno fondamentali per capire un altro elemento decisivo: quali microfoni funzionano meglio in relazione al genere musicale che suoniamo e al contesto musicale nel quale dobbiamo calarli. Sostanzialmente, chiarita una panoramica delle varie tipologie di microfoni, inizieremo a renderci conto che non esisterà un microfono migliore in senso assoluto. Ci sarà di volta in volta quello più idoneo a catturare la determinata situazione musicale che stiamo affrontando.
Solo a questo punto ci metteremo alla ricerca di quello che  Enrico  ha battezzato come il Punto G del nostro amplificatore. Il Punto G  la porzione di cono di fronte alla quale posizionare il microfono per avere la miglior resa sonora nella ripresa. Anche in questo caso, posizionamenti differenti del microfono forniranno scenari sonori anche profondamente differenti che impareremo a conoscere e riconoscere per decidere quale utilizzare a seconda delle esigenze. 
Lavoreremo nel tentativo di far sì che il suono ripreso dai microfoni e riprodotto dalle casse dell’impianto o della regia dello studio di registrazione, sia il più fedele possibile a quello che esce diretto dal nostro amplificatore. Per questo, tutti i temi e le indicazioni che affronteremo in questa serie di appuntamenti saranno pensate tanto per situazioni di riprese live che in studio. Non da ultimo considereremo anche la possibilità – preziosa soprattutto in studio – di combinare tra di loro più microfoni, creando un suono che sia la somma bilanciata e armoniosa delle migliori caratteristiche di ogni microfono.
 
 
Rubiamo direttamente al docente Enrico Santacatterina qualche anticipazione in più su questo ciclo di lezioni: gear, contenuti, spunti approfittando anche per conoscerlo meglio! Session man, artista solista e produttore, Enrico è uno dei dimostratori italiani con più esperienza e capacità.
 
Ci descrivi la strumentazione assemblata per queste lezioni? 
Premetto che da molti anni ho scelto di occuparmi e di utilizzare principalmente strumenti con prezzi accessibili ma che, se scelti con attenzione, possano essere impiegati anche in contesti professionali. In questi video oltre alla serie di microfoni SHURE PGA27, PGA 81 e SM57 ho utilizzato la nuova Sterling LUKE LK100 collegata in diretta tramite il trasmettitore digitale SHURE GLXD6, a uno dei due Laney CUB12R che uso normalmente sia nelle live gig che in studio. Io prediligo amplificatori piccoli, non troppo potenti e con valvole finali EL84 quindi, più o meno, nel range tra 15 e 30 watt. Questi Laney sono molto dinamici e mi permettono di gestire la saturazione con il solo volume della chitarra e la scelta dei pickups. Come effetti, uso il riverbero dell’ampli e un delay (ZOOM MS50G Multistomp) collegato in S/R.
 
Oltre che chitarrista sei anche fonico e produttore. Sempre di più - sia in studio che live - tanti chitarristi si servono della ripresa in diretta. Dacci un buon motivo per per usare ancora i microfoni e investire tempo e risorse per imparare a usarli, gestirli e posizionarli al meglio.
Nel mio caso l’uso della diretta invece che del microfono è determinato da esigenze tecniche legate al tipo di spettacolo o produzione in cui mi trovo a lavorare. Nel Live, la diretta serve a ottimizzare il sound della chitarra (o del basso) rispetto a un mixaggio specifico. Quindi più è sofisticata la produzione, più il fonico preferisce chitarre “tastierizzate” e possibilmente con i livelli dei vari suoni, già pre-impostati rispetto alle parti nei vari brani. I microfoni invece, servono a catturare l’anima di una performance e quindi ti permettono di cambiare il carattere del tuo suono in funzione del contesto, di una specifica situazione o anche semplicemente del tuo umore.
In studio, se non hai limiti dettati dal budget o dal poco tempo, un buon microfono, ben posizionato, batte la diretta 2 – 0. E questo, sia in termini di suono che, soprattutto, di dinamica.
Oggi ci sono microfoni con prestazioni professionali ma con prezzi assolutamente abbordabili ed è quindi più facile trovare il modello giusto da integrare nel proprio setup
 
Padroni del proprio suono
 
A chi sono rivolte maggiormente queste lezioni: al chitarrista che è stufo di litigare con i fonici? O ai fonici che sono stufi di litigare con il chitarrista?
In realtà sono dedicate e tutti quelli, siano fonici o chitarristi, a cui sta a cuore il proprio suono e hanno cura del proprio lavoro/passione. Il bravo fonico ha la responsabilità del suono di tutta la band e ha quindi delle esigenze alle volte divergenti da quelle del singolo musicista; sta quindi anche a noi chitarristi il compito di cercare di integrarci tecnicamente nel contesto della band e del palco in cui suoniamo. Inoltre, conoscendo la materia possiamo avere con il fonico un confronto costruttivo sempre con l’obbiettivo di far uscire al meglio il nostro suono dentro a quello della band.
 
In che progetti sei coinvolto al momento?
Da diversi anni suono con Riccardo Fogli e con I Giganti; ho un trio “Santacatterina Brothers” con mio fratello Carlo all’organo e una serie di amici batteristi. Ho due progetti internazionali “Venice Band” e “Hit Italy” e poi, per non farmi mancare niente ed essere trendy, ho un progetto tipo tribute band chiamato “ClaptonMania” che in realtà è uno spettacolo multimediale basato sulla carriera di Clapton. 
 
Ci descrivi il set standard di microfonazione che utilizzi in studio? 
Quando lavoro in altri studi ovviamente cerco di usare il meglio che c’è a disposizione; naturalmente ho dei microfoni preferiti come i BETA 27 per gli ampli o il BETA 181 o il KSM 137 oltre all’ SM57. Nel mio home studio ho cercato di ottenere un giusto equilibrio nella qualità di tutti gli elementi dal computer, schede audio, mixer ecc. ecc. scelte dettate dal fattore costi e spazio a disposizione. E’ uno studio dove convivono nuove tecnologie con sistemi di ripresa e mixaggio “old school” Tra le novità che ho potuto testare ultimamente mi ha piacevolmente sorpreso il Kit per batteria PGA 6 con un rapporto qualità prezzo strepitoso.
enrico santacatterina lezioni
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mah....
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 11/05/2015 ore 16:37:42
.....basta avere a che fare con service seri e che si avvalgono di professionisti seri.....ma questo e' sottinteso e non sempre le location dove si va a suonare mettono a disposizione impianti e tecnici seri: se ci si trova in una situazione dove al banco mettono uno spippolatore la cui presunzione e' direttamente proporzionale all'incapacita' c'e' poco da fare anche perche' una volta che sei sul palco a suonare e lo spippolatore si mette a fare casino che fai? molli la chitarra e lo vai a redarguire?
Questo rapporto strano tra musicista e fonico e' naturalmente bidirezionale: capita che a volte fonici professionisti seri si trovano a dover amplificare la band di sciammannati di turno con tanto di chitarrista che ti urla: "nonmisentoporcozziononmisento!!!!" poi vai vedere e scopri che tiene alti e bassi a manetta ed i medi a zero.....un classico!!!....fagli capire che i medi sono importanti se ci riesci....ti rispondera' sempre: "cazzovuoiquestoe'ilmiosuono"....altro classico!!! elasticita' mentale pari a quella di un'incudine.
Giusto insegnare a capire come si fa cosa ma sarebbe molto opportuno che i musicisti, soprattutto quelli meno professionali, mettessero da parte un po' di ego ed imparassero ad ascoltare chi con il lavoro da fonico ci campa...ed alcuni ci campano anche bene.
Rispondi
Re: mah....
di Dany76 [user #43324]
commento del 16/05/2015 ore 00:04:09
Concordo al 100%. Sarebbe bene che tutti facessero il loro lavoro.
Un videocorso del genere fa ridere.
"Abbasso i fonici improvvistati" e creiamo bei suoni con microfoni da 80 euro (come l'm57 del video... che posizionato in ogni parte, sempre quel suono dei tristissimi 20 anni fa riproduce). Ma per favore!
Se il tizio del video avesse le competenze di un bravo fonico sarebbe un fonico. Punto.
Ma dai ragionamenti che fa e dai modelli che ho sentito, penso proprio che abbiamo il classico (anche bravo) musicista che però fa pure il fonico. Quindi un dopolavorista anch'esso.
Rispondi
Re: mah....
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 16/05/2015 ore 01:28:04
No guarda, il mio intento non era quello di criticare l'idea del corso di per se' perche' oltre ad esserci delle valide indicazioni penso che sia sempre utile saperne un po' di piu' del nostro seminato ed in questo credo che le indicazioni siano davvero valide, anche per una situazione live l'uso di determinati microfonici sono diventati uno standard come appunto l'SM57 che e' ottimo in svariate applicazioni....prima dell' SM58 il 57 veniva usato anche per la voce e se costa poco tanto meglio.....ripeto in situazioni LIVE ....in studio e' tutto un altro mondo.
Penso che certe indicazioni siano davvero utili quando siamo noi a doverci gestire il tutto: se vai a fare la suonata e ti devi portare l'impianto e gestirtelo sapere certe cose e' indispensabile....il problema vero nasce quando ti devi rapportare con un fonico incapace e presuntuoso (spesso le cose viaggiano pari pari) e come ho gia' detto la situazione e' bidirezionale: il lavoro di un buon fonico puo' essere vanificato da un musicista che non si sa fare un suono decente in partenza ed anche qui spessissimo incapacita' e presunzione vanno di pari passo.
E' anche vero che dall'avere delle buone infarinature ad essere fonici ne deve passare di acqua sotto i ponti
Rispondi
Re: mah....
di Cattublepa [user #36736]
commento del 16/05/2015 ore 12:16:26
Sottoscrivo pienamente, l'SM57 è un microfono ottimo per la ripresa dal vivo, non a caso continua ad essere preferito da fior di professionisti che non hanno di sicuro problemi di budget in merito alla microfonazione...il fatto che costi poco è un altro dei pregi che ha, probabilmente se costasse come un Neumann KMS tutti i sapientini di turno farebbero a gara nel decantarne lodi e gesta, il più delle volte senza averlo nemmeno provato.
Per quanto mi riguarda, in situazioni medio piccole credo di aver raggiunto la pace dei sensi trovando un ottimo compromesso: lascio l'ampli a casa e me ne vado in diretta sul banco usando un Tech21 Blonde settato pulito a valle degli stomps...superato lo scetticismo iniziale il risultato è stato sorprendente sia su puliti che overdrives, abbinato allo stranoto Plexitone ed ad un semplicissimo Lovepedal COT la pasta sonora si è rivelata di tutto rispetto e davvero credibile.
Di fonici finti nei miei 44 anni suonati ne ho incontrati diversi, ma ho anche avuto la fortuna di lavorare con molte persone preparate nei confronti delle quali serviva solo l'umiltà di tacere...
Rispondi
Re: mah....
di Guycho [user #2802]
commento del 17/05/2015 ore 08:37:31
"Abbasso anche i commentatori improvvisati"

Rispondi
Re: mah....
di Dany76 [user #43324]
commento del 17/05/2015 ore 21:05:28
Guarda, non so con che fonici professionisti tu abbia lavorato, so solo che, per rispetto delle persone competenti che nella vita ho avuto la fortuna di incontrare, questi video li considero come "hobby dilettantistico" di chitarristi, anche se professionisti.
Ma non posso negare la realtà: alla categoria dei fonici queste cose oggi recano danno. E il danno poi si espande anche alla categoria musicisti.
E personalmente, ti consiglio di non difendere determinate teorie se ti trovi davvero difronte ad un professionista del settore del suono. Perché sei circondato da gente che lavora bene, davvero e duramente. E tutte queste persone sanno bene di cosa parlo.
E so bene anche cosa vuol dire guadagnarsi il pane nel mondo della musica. E come a tanti da fastidio che tre ragazzini invadano il mercato a far cover facendosi pagare 30 euro per una serata, contribuendo a distruggere una categoria di persone che ha studiato una vita, mi infastidiscono anche i signori che da chitarristi si improvvisano fonici, produttori, grafici etc. etc. danneggiando una categoria.

Al tuo abbasso i miei commenti non rispondo nemmeno. Si capiscono tante cose da questo tuo intervento...
Rispondi
Re: mah....
di Guycho [user #2802]
commento del 17/05/2015 ore 22:10:07
Ma che vuoi capire te, sei partito in quarta contro Santaccaterina, manco ti pagassero per farlo. E poi vai a criticare l'sm57 che è il microfono più usato al mondo... ma per favore!

Ah, Santacatterina suona la chitarra, l'ho visto io in concerto con Riccardo Fogli, e ti assicuro che sa il fatto suo.
Rispondi
Splendida iniziativa. E' da un ...
di Carrera [user #31493]
commento del 11/05/2015 ore 17:40:09
Splendida iniziativa.
E' da un po' che mi ero ripromesso di capirne un po' d più su microfoni e posizionamento...
Sono stufo di farmi venire il mal di fegato per fonici che magari saranno pure bravissimi ma che...stanchi, distratti, scazzati e poi non sapendo esattamente cosa io ho in testa microfono a caso o come piace a loro!
Rispondi
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tutto giusto ma non facciamola ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 11/05/2015 ore 18:35:23
tutto giusto ma non facciamola troppo complicata.. nel senso che uno shure o altro microfono dinamico decente messo a meta' fra il bordo e il centro del cono restituisce in modo sufficientemente fedele ciò che l'ampli produce.

Se, piazzato il mic in quel modo, uno ha problemi, vuol dire che suona male lui e/o la sua strumentazione...

Certamente si può e si deve sapere di più su questa disciplina e si può usare questa conoscenza in modo molto creativo, ma riprendere in modo corretto un ampli per chitarra non è scienza aerospaziale .. :-)
Rispondi
Re: tutto giusto ma non facciamola ...
di summerandsun [user #22475]
commento del 11/05/2015 ore 19:59:55
Quoto in pieno.
Sposterei l'SM57 da quella posizione solo in ambienti che suonano in modo particolare.

Comunque meglio divulgare più concetti possibile. Ci sono i neofiti e ci sono gli scontri all'arma bianca con i fonici.
...e comunque è bello anche mettersi lì e sperimentare avendo qualche concetto di base
Rispondi
Re: tutto giusto ma non facciamola ...
di alexus77 [user #3871]
commento del 12/05/2015 ore 08:40:16
Mi hai letto nel pensiero. Mica stiamo microfonando chissà che, per la maggior parte della gente parliamo di un 7/8 microfoni sul palco, per lo più dedicati alla batteria, uno davanti alla nostra cassa per ottenere un suono live, non una registrazione da Grammy. SM57 o altro dinamico, più verso bordo cono per mitigare certe frequenze magari, va bene.
La cosa più difficile non è imparare a microfonarsi, ma imparare a sentirsi nel mix e ad usare un suono che funziona con gli altri, e non soltanto da solo.
Rispondi
Io sono dell'opinione che tutto ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 11/05/2015 ore 18:40:53
Io sono dell'opinione che tutto ciò che va dal cono in poi sia compito del fonico. Punto. Questo è il suono che esce dal cabinet. Vedi tu di farlo arrivare alle casse dell'impianto il più fedele possibile. O anche meglio. Noi possiamo poco.
Rispondi
Re: Io sono dell'opinione che tutto ...
di SuperAdrian utente non più registrato
commento del 11/05/2015 ore 20:56:49
E se devi microfonarti e non c'è il fonico cosa fai?
Rispondi
Re: Io sono dell'opinione che tutto ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 11/05/2015 ore 23:51:28
Non mi è mai successo... E mai mi succederà... E poi... Non è sta grande difficoltà...
Rispondi
Re: Io sono dell'opinione che tutto ...
di SuperAdrian utente non più registrato
commento del 12/05/2015 ore 07:15:59
Mai dire mai.
Rispondi
Re: Io sono dell'opinione che tutto ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 12/05/2015 ore 10:48:30
Già... Però siamo d'accordo sul fatto che possa accadere solo in siuazioni molto piccole... Appena più grandi di un piccolo club ma non in una situazine da palco dove il fonico c'è... Quindi, se capita, ci si arrangia e si muove il microfono finchè non coglie il suono voluto... La cosa fondamentale è la regolazine del gain del canale... Ho visto spesso microfonazioni fai da te con chitarre che gracchiavano perchè saturavano il canale...
Rispondi
Re: Io sono dell'opinione che tutto ...
di SuperAdrian utente non più registrato
commento del 12/05/2015 ore 13:31:41
Certo....il senso di ciò che ho scritto è che nei posti piccoli, almeno quelli dove suono io, il fonico non lo hai praticamente mai...quindi ben vengano dritte su come sentirsi e farci sentire al meglio da parte di chi ne sa più di noi.
Rispondi
Re: Io sono dell'opinione che tutto ...
di francescolomunno [user #38311]
commento del 12/05/2015 ore 12:45:27
No, perché se poi il suono fa schifo il 99% del pubblico pensa che tu chitarrista sia scarso, non il fonico....se ci metto la faccia preferisco avere controllo su tutto
Rispondi
Re: Io sono dell'opinione che tutto ...
di keydro [user #12646]
commento del 27/05/2015 ore 10:38:22
non sono d'accordo. la scelta di un microfono, distanza e posizione oltre che eq e via discorrendo cambia drasticamente il suono che percepisce il pubblico.
meglio sapere cosa combina il fonico sennò puoi spendere anni (e denaro) a ricercare effetti, chitarre e coni lasciando tutto al caso in fase live.
metti pure il fatto che spesso i fonici non sono davvero tali...la delusione è dietro l'angolo.
sapere è potere
Rispondi
Mi sembra un'ottima idea
di Dinamite bla [user #35249]
commento del 11/05/2015 ore 19:49:19
mi piace in generale il fatto di avere maggiore consapevolezza di cosa succede dal cono in poi, specialmente perchè purtroppo mi è capitato di lavorare con fonici non troppo attenti.

Spesso appiccicare una L con il nastro di carta alla tela dell'ampli per indicare la posizione del microfono SCELTA DA NOI può evitare danni ben più gravi se lasciassimo fare ad un fonico che non conosce il nostro ampli, o il nostro cono, o il sound che vogliamo ottenere. Bastano 2 cm di microfono più vicino al centro del cono per avere un suono "lametta", o 2 cm più esterno dalla posizione corretta per sparire completamente nel mix.
Quindi direi che più cose possiamo definire noi alla base, meglio suoneremo in contesto live limitando la libertà d'azione dei fonici improvvisati..anche perchè è naturale suonare decisamente non al top con la distrazione del pensare "cacchio ma che cavolo è sto suono che mi esce dalla spia".
Io ho avuto la fortuna di passare un pomeriggio di chiacchiere con uno dei più bravi fonici della mia zona, uno che lo fa di mestiere (che non è semplice da trovare) da oltre vent'anni su grossi palchi, che mi ha dato delle dritte importanti, che sicuramente verranno riprese nel corso degli articoli proposti.
Rispondi
Per la mia esperienza
di asrock89 [user #31134]
commento del 11/05/2015 ore 19:54:59
Per la mia esperienza almeno per quanto riguarda livelli amatoriali, festival e cosi' via, trovare dei fonici degni di questo nome è sempre stato molto difficile; anche perchè nel 99 percento dei casi il fonico non comprende le esigenze del chitarrista, vuoi perchè è un fonico ma non è stato o è un musicista/musicante, vuoi per i soliti motivi del tempo e del lavoro, dal loro punto di vista se non sei un Dodi Battaglia o un Van Halen per quanto gli riguarda sei un pincopallino dei tanti che vedono ogni giorno e quindi devono fare alla svelta e sistemano certamente il suono che esce fuori a loro insidacabile e gusto, al massimo si ha il tempo di sistemare il suono nei monitor. Io ho iniziato da un paio di anni a non dare ascolto alla maggior parte dei fonici, e prima di suonare posiziono il microfono davanti all'ampli a mio gusto in base al suono che voglio che esca fuori (per farlo ho avuto la fortuna di suonare in una band con impianto e attrezzatura nostra ed ho fatto vari esperimenti per circa 3 anni) e quindi variando le posizione in base anche alla posizione del palco rispetto ad edifici sia davanti che dietro e via discorrendo. Per quanto riguarda l'equalizzazione di solito se il fonico non è di fiducia meglio farsi mettere tutto in flat e lavorare solo con l'equalizzazione dell'ampli. Io trovo questa serie di video molto utile e interessante, infatti sono arrivato alla conclusione che per avere un suono (senza farsi ovviamente giri mentali ed esagerazioni varie) buono in uscita come quello che uno ha in sala prove o a casa, bisogna avere un mixer discreto a parte, io sto per prendere uno yamaha mg10x, e due microfoni shure sm57 o qualcosa di diverso variando la posizione in base alla situazione, e cosa non meno importante una Di box tra la chitarra e il resto. In modo poi che il fonico debba lavorare solo sul master; poi altro problema è quando il fonico pretende di alzare lui il volume quando se ne ha il bisogno per assoli e altro quando non ti conosce e non ti ha mai visto prima, senza neppure sapere il repertorio, è vero che bisogna spendere dei soldi ma se a livello amatoriale si vuole avere una resa come si deve questa a mio parere è l'unica strada, se poi uno vuole farsi ''sentire'' da chi di dovere per farlo anche di mestiere allora oltre ad investire in chitarre da 1500 euro e ampli bisogna investire anche in questo, se poi l'idea è di fare qualche seratina quando capita senza pretese sul suono uno shure sm57 davanti al cono e si è a posto.
Rispondi
Re: Per la mia esperienza
di keydro [user #12646]
commento del 27/05/2015 ore 10:41:02
condivido tutto.
Rispondi
sarei d'accordo con angusnoodles se ...
di Sykk [user #21196]
commento del 11/05/2015 ore 20:40:02
sarei d'accordo con angusnoodles se non ci fossero tutti questi fonici improvvisati, gente che ti piazza il microfono al centro del cono e poi ti dice di togliere gli alti.
oppure quelli che ti fanno uscire un suono acidissimo perché "l'importante è che la chitarra si senta"
Rispondi
Io, nel mio piccolo, ho ...
di Rothko61 [user #32606]
commento del 11/05/2015 ore 21:16:1
Io, nel mio piccolo, ho risolto con il Kemper.
Massimo Varini ha fatto lo stesso a S.Siro con Antonacci.
Idem per i Depeche Mode (tanto per citare un gruppo fanatico della qualitá del suono).
Molti musicisti nel mondo stanno scoprendo il vantaggio di anticipare il problema della microfonazione alla fase di profilazione dei loro ampli in studio.
Poi si viaggia con un tostapane da un kilo e mezzo, o con la versione rack.
E' evidente che se poi colleghi il tutto ad una PA che suona male, anche la migliore chitarra vintage, i migliori effetti e tutto il resto non potranno fare miracoli.
Rispondi
Enrico perchè non usi più
di distorto [user #28299]
commento del 12/05/2015 ore 11:39:32
i tubemeister h&k, hai fatto centinaia di demo convicenti con quella roba, perchè hai cambiato?
Rispondi
Re: Enrico perchè non usi più
di EnricoSantacatterina [user #43270]
commento del 12/05/2015 ore 14:05:04
Ciao, ho collaborato con Sisme per i prodotti Hughes & Kettner per molti anni, credo 8 o 9 poi il marchio tedesco ha deciso di cambiare distributore in Italia e la nuova società non si è dimostrata interessata ad un proseguimento della collaborazione. Ho accettato più che volentieri l'offerta fattami da Mogar per i prodotti Laney e questi strumenti hanno anche stimolato una riscoperta di certe sonorità che un pò mi mancavano. Grazie per l'interessamento. Enrico
Rispondi
Re: Enrico perchè non usi più
di distorto [user #28299]
commento del 12/05/2015 ore 16:01:32
Grazie a te per la risposta, in ogni caso una bellissima iniziativa, non vedo l'ora di seguire tutti i video. A presto
Rispondi
Posso avere un amen?
di Jakilandi [user #31257]
commento del 12/05/2015 ore 11:57:33
Bell'iniziativa per un universo un po' troppo snobbato dai noi chitarristi, vuoi per pigrizia o mancanza di intraprendenza. La seguirò con molta curiosità!!
Rispondi
Clapton "Beano"
di Claes [user #29011]
commento del 12/05/2015 ore 19:32:11
Arriva in studio per le sessions con John Mayall. Vede un Neumann U87 (condensatore) e chiede af fonico "dove vuoi piazzarlo?" Il fonico lo piazza e torna in regia mentre Clapton... sposta il suo ampli il più distante possibile da quel microfono ultra-hi-fi e mette il volume del suo ampli a fondo! Per questo sound ci vuole una sala veramente grande. Il microfono del Rock tipico è però un SM57 sbattuto nel cono - rriesce a sopravvivere un Marshall 100W a 11 di volume! In questo caso bisogna ritoccare la pista con reverb e/o slapback per renderla più naturale, più "acustica" quando si registra. Dal vivo questo fatto non ha importanza - c'è l'acustica di dove si suona.

Sarà interessante come andranno avanti gli esempi video!
Rispondi
Ma questo tizio dove vuole andare...?
di Dany76 [user #43324]
commento del 15/05/2015 ore 23:53:59
A parte che i primi fonici improvvisati sono propri questi fantomatici personaggi "chitarrisiti/arrangiatori/promoter/produttori/fonici/supereroi". E parlo proprio, in questo contesto, di chi ha fatto questo videocorso. Si deve fare una cosa fatta bene nella vita... non 5/6/7... e lasciare il lavoro degli agli altri agli altri. Anche tra i miei colleghi chitarristi ci sono personaggi che non sanno fare bene il loro lavoro. Non per questo, i bravi fonici (e ne conosco tantissimi) si improvvisano chitarristi come il tizio nel video.
Al chitarrista del video dico la stessa cosa: Fai il chitarrista (se le o sei... perchè mi sembra tu sia un bassista da ciò che ho visto in rete con una semplice ricerca).

Oltretutto, la massiccia presenta prodotti shure mi fa pensare che forse c'è un interesse di parte nel proporre i vari modelli microfonici descritti nell'articolo

Il suono sentito nel primo video clip è "fine anni 80" poi... ma di quelli scadenti! Mi fa sorridere che uno che parla di microfonazione, inserisca un suono così su un videocorso. Un bravo fonico, uno che fa davvero il fonico e non è un "chitarrisita/arrangiatore/promoter/produttore/fonico/supereroe" non presenta su un video una traccia audio che suona con quei medi gelidi e plasticosi degni solo degli del Sm57 che oggi, solo il fonico di provincia, che magari fa l'elettricista di secondo mestiere, adotta.
E può posizionarli in qualsiasi parte, sempre quella timbrica nasale il suono presenterà.

A parte questo comunque... con un microfono da 80 euro non lo fai un grande suono. E neanche un suono decente. Fai un suono per i localetti... che magari vogliono appunto il tributo a Clapton.
Ci si lamenta dei fonici che non sono fonici e si pretende di seguire videocorsi fatti da chitarristi che si improvvisano tecnici del suono senza conoscere nozioni (lunghe una vita) del mestiere di cui si sta parlando... e poi si propone, parlando male dei fonici improvvisati, di usare microfoni che "non sono costosi però.... ma......... se....."

Se continuiamo tutti così la qualità sarà sempre peggiore in tutto ciò che riguarda la musica. E l'interesse ad avere bravi fonici non è solo mio... è di tutti!
Evvia i bravi fonici. Evviva i chitarristi che fanno il loro lavoro. Evviva l'incontro di queste due realtà. Ma quando queste si incontrano, allora nascono i suoni memorabili... altrimenti... ci saranno sempre i suoni uguali a quelli del video qui sopra. I suoni degli elettricisti della provincia.

Pace.
Rispondi
Re: Ma questo tizio dove vuole andare...?
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 16/05/2015 ore 18:57:19
Ciao, ti consiglio una ricerca un po' più approfondita sul chitarrista del video.
Enrico Santacatterina, oltre a essere un ottimo chitarrista con un curriculum bello cicciotto in saccoccia, è da diverso tempo dimostratore Shure (i visitatori di SHG lo conoscono bene) e protagonista di numerose clinic incentrate proprio sulla microfonazione della chitarra con Shure Italia (Prase).
Quanto alla presenza di prodotti Shure, oltre a essere un marchio di riferimento, di facile reperibilità e già "nelle orecchie" della stragrande maggioranza dei musicisti, direi che il watermark "in collaborazione con Shure" che compare in video non lasci ombre ambigue sul fatto che questa rubrica sia fatta... beh, (fieramente) in collaborazione con Shure!

Chiudo con una considerazione generale sul discorso che "il chitarrista deve fare solo il chitarrista". Oggi ogni musicista che intenda trasformare la sua passione in una professione deve saperne almeno un po' (quale più, quale meno) di liuteria e manutenzione, recording, microfonazione, promozione e una dozzina di altri temi, altrimenti non va da nessuna parte ;)
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Re: Ma questo tizio dove vuole andare...?
di Dany76 [user #43324]
commento del 17/05/2015 ore 20:56:49
Ricerca effettuata. Sinceramente non l'ho mai sentito e tutti quelli che ho interpellato, manco sanno chi è.... ma non sono interessato nel giudicarlo chitarristicamente sinceramente. Ho visto che, con l'unico artista leggermente di livello con cui collabora, non suona la chitarra ma il basso. Questa è l'unica cosa che sottolineo.

Riguardo al tuo discorso, mi dispiace, ma sono totalmente contrariato. Io la mia chitarra personalmente non la farei mai toccare da nessuno eccetto il mio liutaio di fiducia, e sicuramente non collaboro nel propagare in giro l'idea che si può esser "liutai fai da te". In primo luogo per il rispetto che ho verso chi svolge quest'altro lavoro con dedizione e cura accumulando, come nel caso del fonico, decenni di esperienze, in secondo luogo, non divulgo questo pensiero per rispetto di tutta la mia categoria.

Il marchio di cui tu mi confermi il chitarrista del video fa dimostrazioni, lo trovi nei locali dove forse non c'è nemmeno il fonico. Uno che sa fare il suo mestiere di tecnico del suono, non si avvale principalmente di tale marchio per microfonare situazioni serie. E sinceramente, ribadisco, lascio fare il lavoro di fonico al fonico. Se un giorno devo chiedere un consiglio di microfonazione chiamo chi ha una vasta conoscenza e cultura verso TUTTI i tipi di microfoni. Chaimo chi ne ha preso in mano una vasta quantità per lavoro professionale, chiamo chi non è legato ad un marchio specifico e specialmente mi rivolgo a chi fa quel mestiere come sua professione, sacrifica e ci dedica la vita. Se mi serve un consiglio didattico per il mio strumento, sono ben lieto di mandare una mail al tizio del video che sicuramente mi risponderà con più competenza che il mio liutaio. Ma non ragiono con la mentalità che hanno in molti oggigiorno, ovvero questo assurdo scambio di ruoli che contribuisce in modo persistente ad abbassare moltissimo il livello della musica in generale.
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Re: Ma questo tizio dove vuole andare...?
di catoblepa utente non più registrato
commento del 17/05/2015 ore 21:41:43
bah ... il mondo della musica secondo me prima che bravi fonici & musicisti che fanno bene il loro mestiere (e già ce ne sono tantissimi) avrebbe bisogno di meno arroganza e presunzione ... quella che - scusami se te lo dico - a quanto pare stai dimostrando tu ... più umiltà caro ragazzo!
la vera esperienza nasce dal sano scambio di idee e esperienze e questo vale per tutti i livelli
buona musica a te e a tutti gli amici di accordo
amen

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ottima iniziativa
di keydro [user #12646]
commento del 27/05/2015 ore 00:31:05
era ora. sono troppi anni che leggo approfondimenti sui set up senza cenni ai microfoni, outboard, materiali e tecniche di registrazione.
tutti a menarsela sui pedali e sugli ampli ignorando che la storia della musica è fatta anche dai FET, nastri magnetici, microfoni a nastro, compressori ottici e oscilloscopi e chi più ne ha più ne metta
spero che emerga l'importanza del tutto, rispetto al particolare.
La musica è arte e ricerca, tecnica ed emozione. tutto il resto e mero suonarsi addosso.
grazie, continuate cosi
Rispondi
ho letto tutti i post e..
di fender64 [user #14522]
commento del 27/05/2015 ore 11:47:1
Dico la mia.
La qualità e la quantità di passione con cui gli "addetti al mondo della musica spicciola" è notevolmente diminuita. Un bravo fonico non si prostituisce per pochi spiccioli e mi sembra giusto.
Ora le live performance o eventi live che dir si voglia per la stragrande maggioranza si svolgono all'insegna del" pochi soldi" e quindi chi come me sguazza da un pò di tempo in questa palude sa cosa vuol dire. Più spendi più hai la speranza di ottenere qualità(non sempre). Gente che lavora anche per passione e quindi si comporta di conseguenza stando attenta a ciò che fa cercando di farlo nel migliore dei modi è pochissima e quella poca si fa giustamente pagare e fa bene. Quindi concludendo, apprezzo lo sforzo fatto dalla redazione per portare avanti il concetto ma, attualmente è fiato sprecato. Il mondo della musica come altri settori stà soffrendo della pressione fiscale ed economica del momento e ne risente paurosamente. Meno soldi più qualistà scarsa di strumentazione e scarsità di preparazione degli operatori del suono che molto spesso fino a poco tempo prima facevano dell'altro.
Rispondi
Re: ho letto tutti i post e..
di keydro [user #12646]
commento del 30/05/2015 ore 21:59:0
non sono molto d'accordo.
la crisi c'è, è vero, ma se scegli di fare un lavoro devi onorare la tua scelta.
Sicuramente tutti ci siamo imbattuti nel fonico ignorante e in quello colto...poi c'è di mezzo il fattore disponibilità, infine ci sono i professionisti che amano i soldi ma non lavorare per farli.
A me in 15 anni è sempre successo che il service per la band locale, spesso emergente, monta in fretta e in furia alle 19 di sera per 20 minuti di soundchek, poi lo stesso staff, a parità di ingaggio, quando arriva l'artista col "nome" alle 15.00 ha montato e microfonato due batterie... qui la crisi non centra , ma centra il rispetto che si ha per il movimento e per chi ti paga.
io personalmente ho trovato 1 vero fonico ogni 5-6 date, lo riporto come dato oggettivo.
Esiste gente preparata e appassionata, ma sta diventando l'eccezione.
IL contraddittorio è ben accetto, io ho detto la mia.
Ciao :)
Rispondi
quindi il micro che penzola...
di biolotti [user #13907]
commento del 27/06/2015 ore 11:22:42
... facendo passare il cavo nella maniglia dell'ampli è proprio una soluzione nel caso non ci sia disponibile un'asta e sicuramente non fornisce il medesimo risultato soprattutto sull'SM57 in quanto lo stesso micro recepisce meglio il suono che arriva di fronte più che di fianco... PS: commento di chitarrista classico, convertito all'elettrica e sicuramente non fonico ma comuque curioso... buona musica a tutti!
Rispondi
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