VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
DigiTech Trio: band in a stompbox
DigiTech Trio: band in a stompbox
di [user #17844] - pubblicato il

Il DigiTech Trio trasforma il famoso software Band In A Box in un pedale a misura di chitarrista, capace di imparare gli accordi suonati dal musicista e tradurli in un'orchestrazione completa di basso e batteria. Il Centro Chitarre di Napoli ce lo ha messo a disposizione per un test approfondito.
Il DigiTech Trio trasforma il famoso software Band In A Box in un pedale a misura di chitarrista, capace di imparare gli accordi suonati dal musicista e tradurli in un'orchestrazione completa di basso e batteria. Il Centro Chitarre di Napoli ce lo ha messo a disposizione per un test approfondito.

Esercitarsi da soli su un metronomo non è il massimo della vita e non sempre si ha una band a disposizione per sperimentare su una progressione di accordi oppure per buttare giù nuove idee musicali per un brano. Con il Trio, DigiTech viene in aiuto proprio di quei chitarristi in cerca di una sezione ritmica capace di spaziare tra i generi musicali più disparati, con cui allenarsi e comporre per ore.

Il Trio è a tutti gli effetti un computer in miniatura capace di interpretare il suonato del chitarrista per costruirci sopra delle parti di basso e batteria ad hoc, come se si stesse suonando, appunto, in trio.
A dispetto di un pannello dei controlli piuttosto nutrito, il funzionamento del pedale è intuitivo il giusto: il chitarrista schiaccia il pulsante d'attivazione, il Trio ascolta ciò che viene suonato e, quando il musicista schiaccia di nuovo il pulsante, basso e batteria cominciano a suonare seguendo il tempo e gli accordi scanditi dall'utente. Ora si è liberi di arpeggiare per accompagnare la voce oppure lanciarsi in un assolo, sicuri di avere alle spalle una band virtuale che non perderà mai un colpo.

DigiTech Trio: band in a stompbox

Nelle tecnologie musicali, DigiTech è uno tra i nomi di riferimento e, per ciò che riguarda i cervelloni elettronici in grado di creare orchestrazioni anche complesse su una semplice progressione di accordi, nessuno ne sa quanto i progettisti di Band In A Box.
Di fatto, il noto software che ha accompagnato migliaia di musicisti nella pratica quotidiana su progressioni di accordi e strutture di ogni genere è alla base degli stili di basso e batteria inseriti nel Trio. Il DigiTech li suddivide in sette generi musicali ognuno con dodici stili comprensivi di shuffle, even eights, in 3/4 e 4/4.

Una volta selezionato un genere musicale col selettore rotativo sulla sinistra, si può impartire una progressione al pedale. Quando la band comincerà a suonare, si potranno regolare i volumi di basso e batteria con i relativi potenziometri per amalgamare al meglio il mix.
Una canzone, naturalmente, non è formata da una sola progressione di accordi che si ripete, e potrebbe essere necessario cambiare accordi o stile dalla strofa al ritornello, per esempio. A questo scopo, il Trio offre tre parti memorizzabili distintamente e richiamabili sul momento, sia tenendo schiacciato il pulsante d'attivazione per passare alla parte successiva (dalla 1 alla 2, alla 3, alla 1), sia avvalendosi di un footswitch esterno a tre pulsanti. Aspetto fondamentale per un playing più rilassato, il cambio di parte avviene solo alla fine della progressione, così che il chitarrista possa "chiamarla" in qualunque momento senza preoccuparsi di azzeccare il timing, che è gestito internamente in perfetto stile MIDI.
Anche per ciò che riguarda la velocità del brano, il pedale è in grado di riconoscere il tempo scandito dal chitarrista. Diversamente da una loop station, non è essenziale essere precisi al millesimo, in quanto il Trio capirà da solo quando viene suonato il primo accordo, quando l'ultimo e "leggerà" i bpm direttamente dalle plettrate, garantendo di spaccare sempre il beat.
Va comunque detto che non sempre il meccanismo è perfetto e ci si potrebbe trovare a registrare un tempo elevato per poi ritrovarsi con una base da ballad o viceversa: in questo caso basta schiacciare il pulsantino Alt Time, che raddoppia i tempi più lenti e dimezza quelli più veloci. Il LED che retro-illumina il tasto lampeggerà di conseguenza.
Per qualunque aggiustamento di fino, la manopola Tempo al centro dello chassis permette di alterare anche di pochi bpm la velocità, fino anche a raddoppiarla o dimezzarla.

DigiTech Trio: band in a stompbox

Una volta stabilita la struttura, il genere e gli stili per le singole parti, dal pedale stesso è possibile aggiungere anche degli effetti sulla chitarra, che cambiano a seconda del genere musicale selezionato. Dal leggero overdrive del blues a quello più pesante per il rock fino a un chorus per il pop, ogni posizione del selettore rotativo ha due effetti attivabili a piacimento. I suoni, per quanto non siano esaltanti dal punto di vista timbrico e non siano modificabili, tornano comunque estremamente utili per esercitarsi.

L'unico limite del Trio, almeno al suo stato attuale (DigiTech pubblica regolarmente aggiornamenti al firmware), è l'impossibilità di salvare dei brani in memoria ma, se l'alimentatore viene scollegato, il Trio conserva l'ultima canzone registrata.

Ideale per l'esercizio silenzioso grazie all'uscita per le cuffie (con manopolina del volume sul dorso dello chassis), il Trio dispone di due uscite jack con cui darsi da fare anche dal vivo. Oltre al canonico output per l'amplificatore, è presente anche un jack per entrare nel mixer.
Il chitarrista potrà decidere di dirigere chitarra e base nell'ampli, nel mixer grazie alla simulazione di cassa, o dividere i due segnali: quando entrambi i jack sono collegati, la chitarra va all'uscita Amp e la base va a quella Mixer. Volendo fare le pulci a questo sistema, sembra che l'uscita Mixer renda leggermente più scura e mediosa anche la base, come se il cabinet simulator fosse applicato anche a basso e batteria: se si decide di usare le due uscite separatamente, avrebbe avuto più senso veder disattivare tale simulazione.


Il suono dei due strumenti virtuali è quello già familiare agli utenti di Band In A Box, come lo è il fatto che ogni volta che partirà la progressione ci sarà sempre qualcosa di diverso, un fill di batteria a fine struttura, un incastro ritmico o un nuovo walk di basso. È inutile chiarire che il Trio non può sostituire una band reale e far notare che, dal vivo, mettersi a registrare giri di accordi per comporre sul momento i brani in scaletta non sarebbe carino. Tuttavia, il pedale DigiTech rappresenta uno strumento potente ed estremamente versatile per la composizione e lo studio, capace di garantire una longevità elevata e in grado di dare ai musicisti - per un prezzo di poco superiore ai 200 euro - ciò di cui più hanno bisogno: musica su cui suonare, anche se in forma virtuale.

digitech effetti e processori trio
Nascondi commenti     15
Loggati per commentare

Tipo general midi. Come qualità. ...
di kelino [user #5]
commento del 21/05/2015 ore 16:28:
Tipo general midi. Come qualità.
Rispondi
concordo con kelino.. l'idea ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 21/05/2015 ore 21:27:18
concordo con kelino.. l'idea è bellissima e il funzionamento è impeccabile, sarebbe bello che ci fosse la possibilità (magari via computer) di programmare suoni e pattern per fare qualcosa di più consistente musicalmente .. così è una robetta da esercizio/cazzeggio
Rispondi
Un bell'oggetto
di onlyfender [user #5881]
commento del 21/05/2015 ore 21:53:04
l'idea di poter suonare una progressione di accordi e avere la base pronta è semplicemente stupenda. Il tutto senza dover accendere un il computer... (per me il solo fatto di avere un monitor acceso e un accesso internet quando suono è una fonte di distrazione enorme).
Credo che spenderò queste 200€.
Rispondi
.... BiaB un mito !!!
di shoun [user #18490]
commento del 21/05/2015 ore 22:15:13
io uso BiaB da anni e nonostante il manualone.... ancora non sono riuscito a conoscere tutto quello che c'è da sapere e probabilmente non riuscirò mai ad usarlo "totalmente" quando non mi va di accendere lo scatolotto (il laptop) uso il Pandora PX4 ma questa è un'altra storia.
Al di là della mia "incapacità" :( non capisco la differenza/necessità tra usare BiaB su laptop ed usare questo pedalino.... sul sito la versione 2015 sta a 129$ circa 117 euro... ed offre molte più opzioni di quello che sia possibile inserire in un pedalino e costa meno, certo che poi c'è da mettere in cantiere l'acquisto di un pc per installarlo :) cmq la sperimentazione di nuove interfacce è sempre una cosa positiva a mio modo di vedere. Buona Musica a tutti, vado a sgranchirmi le dita :)

Rispondi
Re: .... BiaB un mito !!!
di Repsol [user #30201]
commento del 24/05/2015 ore 20:00:44
Ciao,
io non conosco bene Band in a Box e mi sto approcciando ora cercando di reperire piu' informazioni possibili sul programma.
Ma con BiaB si riesce fare esattamente la stessa cosa del pedalino? Ovvero registrare una sequenza di accordi direttamente dalla chitarra e in automatico lui ci mette la base di basso e batteria?
Perche' sarebbe molto comodo poterlo fare dalla chitarra senza mettersi a scrivere la sequenza di accordi sul computer. Io non ho trovato questa informazione in rete, grazie
Rispondi
Re: .... BiaB un mito !!!
di shoun [user #18490]
commento del 28/05/2015 ore 14:51:10
Ciao, ti ho risposto in Mp.
Rispondi
Se costasse di meno
di Giuseppe95 [user #36747]
commento del 22/05/2015 ore 00:10:46
Se costasse di meno ci farei un pensierino serio. Per ora mi accontento della RC2 della boss per studiare
Rispondi
Bello, però potevano scegliere un ...
di accio7 [user #17961]
commento del 22/05/2015 ore 08:42:2
Bello, però potevano scegliere un po' meglio gli stili, l mondo non esiste solo la musica nordamericana.
Rispondi
apprezzabile
di francesco72 [user #31226]
commento del 22/05/2015 ore 09:54:40
avevo già letto qui su accordo la preview dell'aggeggio e mi sembrava interessante ma con qualche limite. Utilizzo per studiare o produrre demo di pezzi da far ascoltare al gruppo un vecchio sequencer Yamaha (QY 20). Devo riconoscere che il trio è di uso assai più immediato, ma potendo programmare il QY ho certamente più possibilità di variare, ad esempio posso inserire una porzione di battute 3/4 rispetto ad un brano in 4/4 o viceversa, cosa che il trio non mi pare possa. Come pure immagino che la macchina avrà una serie di combinazioni di accompagnamento finita, per cui non so quanta varietà si possa trovare a lungo andare. Sulla base di queste considerazioni direi che è un bell'oggetto ma per ora il prezzo è un po' alto.
Ciao a tutti
Rispondi
Re: apprezzabile
di Azonic [user #34905]
commento del 22/05/2015 ore 13:24:32
È quello che pensavo anch'io, mi chiedo quanto a lungo si possano usare i vari stili senza che diventino ripetitivi. Band in a Box ha talmente tante possibilità da essere quasi infinito, questo giustamente è un pedalino e deve essere più immediato, magari a scapito della varietà.
Adesso che è appena uscito il prezzo è ancora alto, un po' per la tecnologia e un po' per la novità, però appena cominceranno a trovarsi usati non so se riuscirò a resistere.
Rispondi
carino...
di adsl36 utente non più registrato
commento del 22/05/2015 ore 11:19:10
...da provare senz'altro!


-----


"capisci che la musica è vita soltanto se la vita te le ha suonate"...
Rispondi
Ma quindi niente ancora di ...
di bend_it [user #29446]
commento del 22/05/2015 ore 14:28:53
Ma quindi niente ancora di paragonabile ad un "arranger" tipo quelli che hanno i tastieristi !... che pppppalle !
Rispondi
Re: Ma quindi niente ancora di ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 23/05/2015 ore 00:30:50
direi che è uguale
Rispondi
Re: Ma quindi niente ancora di ...
di bend_it [user #29446]
commento del 23/05/2015 ore 11:10:35
Ciao Yaso !
Dici "uguale" ? ...però se non ho capito male qui devi prima registrare un loop che poi la macchina arrangia secondo lo stile richiesto. Non puoi cambiare giro e/o accordi al volo. Il mio scopo, quando parlo di arranger, è fare come il vecchio pianobarista anni '80 (quello senza dischetti) ...suonare un brano ed avere uno "stile" che accompagna in tempo reale qualsiasi cosa si suoni, senza dovergli prima "insegnare" un giro di accordi al quale poi resti vincolato. La tecnologia per farlo c'è, manca solo, da parte delle case costruttrici, l'eventuale richiesta di mercato per investirci i soldi. Ma finchè propongono sti giocattolini (per carità buoni come il pane, per esercitarsi, ma non per lavorare) non avranno mai fiumi di acquirenti. ...secondo me.
Rispondi
Digitech Trio: Riflessioni...
di bonfa1972 [user #29426]
commento del 23/05/2015 ore 20:12:28
Se qualcuno è interessato, al seguente link ci sono le mie riflessioni dopo una decina di giorni di prova del Digitech Trio:
vai al link
Aggiungo: oltre alla chitarra, suono le tastiere ormai dagli anni '80 (ahimè...) e devo dire che sarebbe davvero comodo poter disporre come chitarrista di un vero e proprio arranger; il limite però è che occorrerebbe avere 4 mani... ovvero il tastierista con la sinistra muove gli accordi e l'accompagnamento e con la destra suona la parte solistica o di ulteriore accompagnamento specifico al canto...
Inoltre: spezzo "un'arancia" a favore del Digitech Trio: la qualità di basso e batteria è nettamente superiore al midi comune...
Infine: ritengo che il pedale possa essere utilizzato anche live, magari scegliendo brani con pochi accordi "loop" e con un po' di fantasia si possono affrontare anche variazioni (chorus e bridge...) magari stoppando la ritmica e suonando soltanto brevi parti con la chitarra; per quanto riguarda la solistica ovviamente occorre fare i conti con il "vuoto" che si viene a creare lasciando la parte ritmica; occorre lavorare su tonalità che consentano l'utilizzo di corde a vuoto concentrando la parte solistica sulla metà della tastiera inserendo negli assolo anche passaggi di accordi... insomma: occorre far propri i maestri dei power trio (Cream, Police o Jimi Hendrix e S.R. Vaughan)..
altrimenti ci si deve un po' accontentare... come faccio io...
In ogni caso il divertimento è assicurato e tutto sommato il prezzo non mi sembra folle: io ho pagato il Digitech Trio € 183,00 da un noto venditore italiano.
Buona Musica a Tutti
Simone
p.s. ...ho contatto l'assistenza della Digitech e mi hanno confermato che il Trio funziona anche con una tastiera o con un piano digitale: basta collegare l'uscita left/mono della tastiera all'ingresso guitar in del Trio!!!
Rispondi
Altro da leggere
Ho comprato il TS9 a causa dei multieffetto, e l’ho odiato
Ampli, effetti e un nuovo sistema cabinet negli ultimi firmware per Helix e POD Go
Chthonic è il fuzz DOD mastodontico per single coil
Il Digitech Bad Monkey è il prossimo Klon Centaur? La risposta di Josh Scott
Line 6 Helix: disponibile l’aggiornamento sonoro più grosso di sempre
Il trucco c'è ma non si vede
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Serve davvero cambiare qualcosa?
70 watt non ti bastano? Arriva a 100 watt!
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964