VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Le tre P dell'amplificatore perfetto
Le tre P dell'amplificatore perfetto
di [user #16167] - pubblicato il

Acquistare un nuovo amplificatore è sempre un momento fantastico. Di contro, l'istante in cui si realizza di aver comprato lo strumento sbagliato è uno dei peggiori per l'ego del chitarrista. Vediamo quindi come fare per cercare di acquistare quello giusto, che davvero ci piace ma che davvero ci serve seguendo la regola delle 3P.
Acquistare un nuovo amplificatore è sempre un momento fantastico. Di contro, l'istante in cui si realizza di aver comprato lo strumento sbagliato è uno dei peggiori per l'ego del chitarrista. Vediamo quindi come fare per cercare di acquistare quello giusto, che davvero ci piace ma che davvero ci serve seguendo la regola delle 3P.

Quelle che seguono sembrano considerazioni banali e dettate dal buon senso ma che spesso, presi dalla GAS, sfuggono. Fare mente locale prima di procedere a un acquisto è utile, soprattutto per chi è alle prime armi e potrebbe perdersi nel labirinto dei modelli che affollano gli scaffali. Vediamo quindi quali sono i tre parametri che possono in qualche modo semplificare la ricerca.

Inutile dire che, prima di tutto, bisogna chiarirsi almeno le idee sulla tipologia di amplificatore a cui si punta. Metallaro, bluesettone, versatile, americano o british, monocanale o triplo. La lettura di qualche recensione e una spulciata sul canale di AccordoTV possono certamente aiutare.
 
Le tre P dell'amplificatore perfetto

Prezzo
Prima di ogni acquisto, non solo per quanto riguarda gli amplificatori, è bene stabilire la cifra massima che si vuole spendere. Questa non è dettata esclusivamente dalle disponibilità economiche, ma anche da altri fattori come "quanti soldi mi lascerà spendere mia moglie/la mia ragazza" o per i più giovani "quanto è disposto a pagare mio padre per l’ampli dei miei sogni?". Scelto un tetto massimo, ecco che ci si può dirigere verso il proprio negozio di fiducia, evitando di varcare la porta con un sorriso in faccia e un generico "salve vorrei un ampli" sulla punta della lingua.

Bisogna anche ricordarsi che un acquisto può, anzi deve, essere fatto con lungimiranza. Se al momento si passa gran parte delle proprie giornate in camera a suonare con le cuffie non vuol dire che non si potrà finire su un palco o almeno in una sala prove. Bisognerà quindi guardare anche un po’ avanti e scegliere un amplificatore anche in base a possibili esigenze future. Ci sono amplificatori di ogni fascia di prezzo e all’interno dello stesso range convivono prodotti con caratteristiche completamente diverse. Monocanali, tre canali, valvole, transistor, testate o combo. L’unico consiglio che si può aggiungere oltre a quelli dati in precedenza riguardo il prezzo, è questo. Per quanto possibile, cercate magari di salvare una parte del budget per un overdrive, un pedale che può colorare il sound dell’amplificatore e ampliare di parecchio la tavolozza di colori a vostra disposizione.
Stabilita la soglia oltre la quale non si può andare, possiamo procedere verso la seconda P.
 
Le tre P dell'amplificatore perfetto

Potenza
Scelta la tipologia e il budget, non bisogna scordarsi di scegliere adeguatamente il wattaggio del futuro amplificatore. Un full stack Marshall piace a tutti, ma uno stack a 0,5 di volume è un oltraggio. Se si passa gran parte della propria vita musicale in camera o, al massimo, nella saletta prove nel garage del batterista (chissà perché poi sempre dal batterista), ci si potrà orientare verso amplificatori valvolari da 20/25 watt senza rimorsi (50 watt a transistor). Questo soprattutto se si vuole sfruttare appieno la distorsione dell’ampli senza demolire le pareti. Attenzione però, se si cerca il pulito che più pulito non si può, bisognerà provare a fondo la capacità dell’ampli di restare clean anche a volumi sostenuti. Se invece le valvole imballate sono la vostra più grande aspirazione, già che ci siete date due colpi a un 5 watt, potrebbe essere il vostro Sacro Graal.
Quanto detto può essere applicato agli amplificatori valvolari, ma sul mercato non esistono solo loro e un solid state può essere una scelta più comune anche in relazione a disponibilità economiche più ridotte. Per quanto riguarda gli amplificatori a transistor serviranno almeno 50 watt di potenza per poter competere con basso e batteria in sala prove, con il vantaggio di poterli sfruttare anche a basso volume in cameretta senza perdere tono. Si sa però, il cuore dei chitarristi si scalda quasi solo quando si vedono delle valvole arroventarsi piano piano e a questo è difficile resistere.
Queste sono indicazioni di massima, ogni amplificatore ha una resa tutta sua. Anche qui la prova dell’orecchio è la soluzione ideale. È utile sapere però, prima di andare in negozio, che se si vuole salire su un palco un transistorino da 15 watt non è certo l’ampli ideale, allo stesso modo non bisogna per forza portarsi dietro una testata da 100 watt e 100 kg, ed ecco qui la terza P.
 
Le tre P dell'amplificatore perfetto

Peso
Le dimensioni non sono un argomento da sottovalutare. Bisogna sempre tenere presente che, dopo aver comprato un amplificatore, non solo lo si dovrà scarrozzare fino a casa, ma bisognerà salire e scendere scale, palchi, caricarlo e scaricarlo dal baule dell’auto, tutte operazioni che con ogni probabilità bisognerà fare da soli. Prima di collegare jack e chitarra quindi, avvicinarsi con circospezione al modello preso in esame e sollevarlo aiuterà sicuramente a farsi un’idea di quante ossa bisognerà rompersi dopo l’acquisto. Per ovviare ai problemi di peso di grossi combo e testate valvolari è possibile orientarsi verso testatine più piccole con mini cassa dedicata o verso i meno amati (spesso a torto peraltro) transistor. Sul mercato non mancano, ormai, amplificatori in grado di tirare fuori una voce poderosa pesando poco più di 10kg, non faticherete a trovarne. Se proprio volete un Twin o un AC30, sappiatelo, la vostra schiena non vi ringrazierà, il vostro cuore magari sì.
 
Le tre P dell'amplificatore perfetto

Come già detto queste possono sembrare delle banalità, ma avere le idee chiare prima di presentarsi in un negozio di strumenti è fondamentale, per evitare di restare delusi. Seguire la regola delle 3P sicuramente potrà essere d’aiuto soprattutto per fare mente locale prima di mettersi in macchina con il portafoglio pieno di sogni, plettri e speranze.
 
amplificatori amplificatori per chitarra entry level
Nascondi commenti     82
Loggati per commentare

Polivalenza, Praticità.....
di zioles [user #33829]
commento del 31/05/2015 ore 10:33:15
Per polivalenza intendo quegli ampli con potenza, ad esempio, 50/25/1 Watt
Praticità, gli ampli cibernetici, multieffetto, ecc.
Ciao e grazie per il bell' articolo.
Rispondi
"valvolari da 20/25 watt ...
di nawa utente non più registrato
commento del 31/05/2015 ore 10:54:21
"valvolari da 20/25 watt senza rimorsi (50 watt a transistor)."

torna indomito e vendicativo il watt valvolare :-)

Rispondi
Re: "valvolari da 20/25 watt ...
di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 31/05/2015 ore 11:31:18
Anch'io non ho mai capito questo principio della fisica...moderna!!!
Io sono per il 50 watt valvolare combo o 2x12. Suoni dove vuoi. In casa direct out o simulatori.
Tutto il resto è fluffa.
Rispondi
Re: "valvolari da 20/25 watt ...
di coltrane [user #15328]
commento del 31/05/2015 ore 11:42:40
2x12 di solito pesano un botto.
Rispondi
Re: "valvolari da 20/25 watt ...
di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 31/05/2015 ore 12:08:22
Intendevo 2x12 testata e cassa, il combo 2x12 è un attentato alla schiena. Se voli giù per una scala con un combo 2x12 ti portano all'ospedale.
Rispondi
Re: "valvolari da 20/25 watt ...
di GuitarMan.Y [user #34936]
commento del 02/06/2015 ore 11:14:00
Sempre se vivo ci rimani aggiungerei :D!
Rispondi
Re: "valvolari da 20/25 watt ...
di luvi [user #3191]
commento del 31/05/2015 ore 16:48:20
Magari potremmo spostare il discorso sui dB (più significativi, otretutto, dato che parliamo di volume ottenibile), almeno eviteremmo la questione Watt... a meno che non escano fuori anche i dB valvolari... a quiel punto mi arrendo definitivamente, lo giuro! =:-||||||||
Rispondi
Re: "valvolari da 20/25 watt ...
di TidalRace [user #16055]
commento del 31/05/2015 ore 19:53:22
Esistono veramente invece. Una variazione di 15 dB di un valvolare equivalgono mediamente a 30 dB di un transistor, esattamente 29.5 dB. Questa è sscieeenza amici. Non sono io che lo dico ma quel fisico cibernetico di Zichirichì. Pensate cos'è la sscieeenza. Scherzo ovviamente.
Rispondi
Mi fanno sempre molto ridere ...
di dissident [user #3486]
commento del 31/05/2015 ore 12:21:32
Mi fanno sempre molto ridere queste indicazioni così precise e assiomatiche sul wattaggio consigliato, come se fossero un'indicazione univoca del volume e le esigenze siano uguali per tutti
Rispondi
Re: Mi fanno sempre molto ridere ...
di Denis Buratto [user #16167]
commento del 31/05/2015 ore 16:07:02
Ma dove starebbero questi assiomi?

"Queste sono indicazioni di massima, ogni amplificatore ha una resa tutta sua. Anche qui la prova dell’orecchio è la soluzione ideale"

Rispondi
Re: Mi fanno sempre molto ridere ...
di dissident [user #3486]
commento del 31/05/2015 ore 17:21:2
Beh su Accordo uno degli assiomi è che un valvolare da 25W/30W ha sempre un volume sufficiente per tutti gli usi, max 50W se vuoi un clean più pulito. Lo leggi 4/5 volte al giorno minimo :D
Rispondi
Re: Mi fanno sempre molto ridere ...
di Repsol [user #30201]
commento del 31/05/2015 ore 18:25:20
...ma non è scritto in questo articolo!
Rispondi
Re: Mi fanno sempre molto ridere ...
di dissident [user #3486]
commento del 31/05/2015 ore 19:26:14
Beh, insomma, snocciola una serie di wattaggi associandoli al volume in maniera arbitraria e generica.
Rispondi
c'è anche scritto che sono ...
di Denis Buratto [user #16167]
commento del 01/06/2015 ore 14:43:57
c'è anche scritto che sono indicazioni di massima e che comunque ogni ampli va testato perché ognuno ha la sua resa. Non ci sono ne assiomi ne associazioni arbitrarie. Si tratta di un entry level, dedicato a chi non ha anni di esperienza alle spalle e magari ha bisogno di qualche suggerimento.
Rispondi
Re: c'è anche scritto che sono ...
di GuitarMan.Y [user #34936]
commento del 02/06/2015 ore 11:17:11
Burats lascia perdere, criticare senza leggere tutto l'articolo è facile, scrivere lo è molto meno. Io mi chiedo, ma se non vi piace cosa e come scrivono gli altri, perché non lo fate voi? Le critiche costruttive servono, ma questo è perdere tempo.
Rispondi
Combo valvolare tutta la vita. ...
di stratoide76 [user #43221]
commento del 31/05/2015 ore 14:27:11
Combo valvolare tutta la vita. Perfetto connubbio di praticità e suonabilita.
Rispondi
C'e' anche la quarta "P", ...
di alftheking [user #7473]
commento del 31/05/2015 ore 16:09:5
C'e' anche la quarta "P", ovvero "portarsi" dietro la propria chitarra e provare l'ampli con quella
Rispondi
Re: C'e' anche la quarta "P", ...
di Claes [user #29011]
commento del 31/05/2015 ore 17:07:54
e una quinta P pedalini - il sound nudo e crudo è difficile da giudicare. Nel 99,99% delle incisioni ci sono effetti da riprodurre a seconda del stile di musica che si vuole suonare e quali chitarristi sono di ispirazione.

Un negozio ha caterve di pedalini e motivato a farli provare e farne una dismostrazione nella speranza di un qualche futuro acquisto!

Adesso manca un P 6 - cosa sarà? !!!
Rispondi
Re: C'e' anche la quarta "P", ...
di Dinamite bla [user #35249]
commento del 31/05/2015 ore 17:20:12
"Pippe mentali" della durata di settimane per decidere se ciò che stiamo comprando spendendo i nostri sudati soldi sia davvero quello di cui abbiamo bisogno.. :D
Rispondi
Re: C'e' anche la quarta "P", ...
di Claes [user #29011]
commento del 31/05/2015 ore 18:06:05
Già.... hai ragione. È un fattore essenziale - si rischia di spendere anni!
Rispondi
Bell'articolo...
di Repsol [user #30201]
commento del 31/05/2015 ore 18:33:07
...io personalmente quando scelgo l'ampli seleziono quello che mi da il maggior headroom al volume che intendo suonare.
È una questione personale, tutti i suggerimenti delle 3 P vanno benissimo, io aggiungo che nella ricerca voglio trovare l'ampli che esprime il miglior suono pulito al volume che suono abitualmente.
Ma non è una regola, è un fattore personale...
Rispondi
Per me non esiste un amplificatore unico ...
di saketman2 [user #18572]
commento del 31/05/2015 ore 19:07:45
Per me non esiste un amplificatore unico che possa coprire tutte le esigenze.
Del resto mi sembra ovvio!

In casa, per studio e per provare e realizzare, magari dei propri demo anche al pc, ci vuole un piccolo, ma decisamente buono, ampli.
Peresonalmente, a tal proposito, domani prenderò uno YAMAHA THR10X, non l'ho mai provato.... vedremo :)

Ma utilizzo anche, in caso di piccole uscite live, un combo da 65 o 100 watt semivalvolare Marshall a seconda della situazione.

Quindi occorre, a mio avviso potendo, distinguere bene appunto almeno 2 casistiche di ampli: una da studio, sempre utile in casa, da amici per provare senza obbligo di tanti watt,e soprattutto anche leggero, ma anche una situazione da piccolo club o simili.

Poi, per la casistica n° 3 se si utilizza, ci vorrebbe anche un ampli per pulito da acustica....
Io mi trovo benissimo con un PEAVEY BACKSTAGE 30 U.S.A. del 1977 con puliti...
Superbi!

Forse, potendo sono troppi?

(scusatemi se non c'è un valvolare Plexi o Vox :)

E comunque, come hanno detto sopra, anche per me è essenziale la quarta P:

"Pippe mentali" della durata di settimane per decidere se ciò che stiamo comprando spendendo i nostri sudati soldi sia davvero quello di cui abbiamo bisogno.. "
Rispondi
Re: Per me non esiste un amplificatore unico ...
di francesco72 [user #31226]
commento del 03/06/2015 ore 20:15:51
Devo dissentire, da qualche mese ho acquistato e sfrutto egregiamente un peavey valve king micro head: due canali + boost e riverbero, possibilità di variare il vattaggio da 20 a 5 ad 1W e possibilità di regolare la classe tra A ed AB. Quanto alle uscite oltre a quella per la cassa (selezionabile da 8 o 4 ohm) c'è quella per le cuffie, una mini usb e la bilanciata per andare diretti nel mixer. Sinceramente ci faccio di tutto: studio in casa, provo in saletta e dal vivo, tanto sul palco si viene microfonati, per cui andare su coi Watt ha un'importanza molto relativa.
Come già scritto nell'articolo, poi, un pedale per colorare il suono di base e sono a posto.
Aggiungo che la bestiolina pesa meno di 7 kg. Insomma, io ho trovato un valido alleato.
Ciao
Rispondi
Re: Per me non esiste un amplificatore unico ...
di saketman2 [user #18572]
commento del 03/06/2015 ore 21:08:45
"una mini usb e la bilanciata per andare diretti nel mixer."

Ecco questa è una buona cosa. Io l'ho trovata con la Yamaha THR 10X. E' davvero sorprendente per emulazione di suoni. Effettivamente, con la presa USB, che ha, penso anch'io di aver risolto il più delle solite problematiche.
Quasnto a valvole si, belle ed affascinanti nel suono British le testate più casse plexi, Vox ed altro, ma ...
Troppo scomode da portarsi dietro.
Comunque esercitano sempre il loro fascino nei suoni ma forse è solo una questione, per me, di "formazione" che potrebbe essere oggi, anche considerata da molti, ovviamente non "puristi", datata

Per il grosso wattaggio, se non c'è un'esigenza particolare, ne faccio spesso a meno.
Rispondi
Re: Per me non esiste un amplificatore unico ...
di francesco72 [user #31226]
commento del 04/06/2015 ore 10:05:33
Ciao,
concordo su ingombro e peso, infatti la mia testata pesa meno di 7 kg e sta in una borsa da palestra (anzi, avanza dello spazio). Sui wattaggi importanti ho già scritto che nella mia esperienza 20 vanno bene, quindi con la peavey ho risolto egregiamente.
ciao
Rispondi
BLUES JR. AMERICAN TWEED!
di shimatzu [user #15601]
commento del 31/05/2015 ore 23:42:01
Ho appena comprato (usato) uno splendido Blues Jr. valvolare Made in U.S.A. in tweed e devo dire che sono pienamente soddisfatto dell'acquisto, perché unisce il "tiro" delle valvole al peso contenuto! ;)
Rispondi
Loggati per commentare

ancora coi watt?!?
di Fritz [user #333]
commento del 01/06/2015 ore 00:34:16
ma che c'entra lo "sfruttare la distorsione dell'ampli" e il calcolo del "wattaggio" adeguato?
Ma se mi piace la distorsione della DSL100 e suono solo in piccoli locali qual'è il problema? Chiedo a chi scrive queste considerazioni se le ha maturate dopo aver suonato (in tutte le situazioni) e confrontato grandi e piccoli ampli valvolari oppure sono solo teorie date dalla lettura di considerazioni altrui.
Rispondi
Re: ancora coi watt?!?
di Repsol [user #30201]
commento del 01/06/2015 ore 01:17:15
Nell'articolo c'è scritto "se si vuole sfruttare" mica che bisogna farlo.
Ognuno è libero di fare quello che vuole, l'articolo dice solamente che se si vuole sfruttare la distorsione delle valvole allora è meglio orientarsi su ampli di un certo tipo.
Rispondi
Re: ancora coi watt?!?
di Fritz [user #333]
commento del 01/06/2015 ore 07:47:30
Ovviamente ognuno fa quel che vuole, non contestavo questo.
Contestavo proprio il concetto di "sfruttare le valvole" che non ha nessun senso ormai da quasi 30 anni.
Gli amplificatori moderni (degli ultimi 30 anni) suonano bene già a volumi da sala prove, non c'è bisogno di tirarli a morte come quelli più vecchi.
E suonandoci sul serio con gli amplificatori questo concetto lo si percepisce chiaramente. Come si percepisce che un combo con le El84, per quanto ben fatto suonerà sempre diverso da una testata e cassa con le El34 o 6L6. Non che suoni peggio, suona diverso. Il suono di una testa marshall sarà sempre quello e se vuoi quello lo strumento giusto è una testa da 50 o 100 (a livello di volume cambia pochissimo) sopra una cassa.
Consigliare i watt in base al volume che ci serve è un concetto vecchio e puramente teorico, la pratica è un'altra cosa.
Provare gli amplificatori, suonarci insieme ad una band e scegliere quello che ci piace di più fregandocene di cose c'è scritto sulle specifiche tecniche, questa è la mia tesi.
Rispondi
Re: ancora coi watt?!?
di Repsol [user #30201]
commento del 01/06/2015 ore 21:15:20
Io credo che ognuno di noi ha un suono che definisce "bello".
Ampli moderni o vecchi ci possono dare quel suono che noi pensiamo sia il migliore.
Per qualcuno quel suono è quello della Plexi a 1 di volume (valvole che non lavorano) per qualcuno quel suono è quello della Plexi a 10 di volume (valvole che lavorano in distorsione massima).
Nessuno puó dire cos'è meglio o peggio, dipende solo da noi.
Il concetto è che se ti piace il suono delle valvole in distorsione sarebbe meglio orientarsi ad esempio su un Tweed Deluxe da 14w piuttosto che su una Hiwatt da 100w.
Perchè nel primo caso la distorsione la raggiungi a volumi decenti nel secondo caso a volumi disumani.
Poi se si vuole usare il Deluxe a 2 di volume per tenerlo pulito va benissimo, stessa cosa se ti piace l'Hiwatt a 2 di volume...quelli sono gusti personali. Ma se ti piace la distorsione valvolare il consiglio giusto è quello di orientarsi su ampli predisposti alla distorsione, e quelli normalmente sono ampli di medio-basso wattaggio
Rispondi
Re: ancora coi watt?!?
di Fritz [user #333]
commento del 02/06/2015 ore 00:23:16
A me piacciono le valvole in distorsione, io suono praticamente solo valvole in distorsione. Ma ci suono con ampli da 100 watt, e non suono a volumi disumani. Suono, come il 90% dei chitarristi, ai soliti volumi da sala prove o da concerto.
Laney VH100, Marshall DSL e JVM, Peavey 5150, Mesa Mark III, IV e V, Carvin Legacy, Masotti varie, VHT, Brunetti XL R-Evo, sono i primi amplificatori che mi vengono in mente che hanno bellissimi suoni distorti a volumi normalissimi. Non riesci a ottenere quei suoni con il Tweed Deluxe da 14 watt. Semplicemente è un ampli diverso, che può piacere di più o di meno dei succitati, ma è diverso.
I watt non c'entrano niente con il volume necessario, il 99% degli utilizzatori degli ampli che ho citato tira fuori da quegli ampli potenze reali di massimo 20/25 watt, compresi i grandi palchi. Ma non importa, l'importante è il suono che cacciano fuori, non la percentuale di watt che stai usando.
Rispondi
Re: ancora coi watt?!?
di Repsol [user #30201]
commento del 02/06/2015 ore 06:31:4
Evidentemente abbiamo un concetto di volume diverso.
Per me un ampli da 100w in distorsione ha un volume disumano. Ma è una mia considerazione personale.
Ho provato Cornford MkII (50w), Marshall 1987x (50w) e Soldano SLO100 (100w) e per arrivare ad un buon crunch, per le mie orecchie, i volumi erano elevatissimi.
Con un Cornford Harlequin da 5w raggiungi il crunch a volumi estremamente più bassi, questo è inconfutabile. Poi che piaccia una o l'altra distorsione è senz'altro un gusto personale, ma è altrettanto vero che i volumi sono molto, ma molto diversi.
Per cui ritornando all'articolo, trovo corretto dire che chi cerca la distorsione valvolare dovrebbe orientarsi su ampli che sono predisposti a farlo a volumi contenuti, soprattutto per un neofita.
Dopo è chiaro, potere imballare una SLO100 sarebbe il massimo...ma io non lo potrei mai fare, ne a casa ne dove suono abitualmente.
Rispondi
Re: ancora coi watt?!?
di Fritz [user #333]
commento del 02/06/2015 ore 09:16:02
Ma scusa la tua esperienza si limita ad aver solo "provato" questi amplificatori? Io gli amplificatori di cui sopra (non tutti) li ho suonati e li suono da più di 20 anni su palco, prove e registrazioni.
Se cerchi la distorsione del finale ovviamente devi arrivare a volumi altissimi, ed è questo il concetto dei vecchi amplificatori (il 1987 infatti è una riedizione dei vecchi marshall) ma gli ampli moderni possono suonare distorsioni estreme a volumi minimi.
Ovviamente il suono per essere realistico e convincente ha comunque bisogno di volume, ma non certo quello di una plexi o di un jcm800.
Ma poi, scusa, che intendi per "distorsione valvolare"?
Tutti gli ampli che ho citato sono valvolari.
Il mio concetto di volume è assolutamente normale, è quello che serve a suonare insieme ad un batterista su un palco o in una sala prove.
Rispondi
Re: ancora coi watt?!?
di Repsol [user #30201]
commento del 02/06/2015 ore 18:33:33
Come ti ho detto, abbiamo due concetti di volume "normale" diversi.
Gli ampli che ti ho citato, insieme ad altri, li ho avuti e suonati per anni.
Erano anni in cui lo potevo fare, perchè suonavo in una stanza insonorizzata.
Oggi non lo posso più fare e a quei volumi non ci posso più suonare.
Già una distorsione di pre, su un ampli di queste potenze è troppa x un uso come il mio.
Non tutti hanno una sala prove e non tutti possono suonare a casa a volumi elevati e non tutti suonano live. Per cui se la necessità è quella di suonare a casa o in piccoli ambienti e si vuole avere un suono distorto naturalmente, senza pedali, la soluzione è quella di un ampli di piccolo wattaggio. Insegno chitarra a decine di ragazzi che suonano nella loro cameretta e a fatica riescono suonare senza cuffie e non venire linciati dal vicinato.
Mi ritrovo continuamente di fronte al problema del volume. Per qualcuno di loro è già troppo il volume di un Yamaha Thr10...
Per cui sono d'accordissimo con l'articolo ma accetto serenamente che qualcuno non la pensi come me.
Rispondi
Re: ancora coi watt?!?
di Fritz [user #333]
commento del 02/06/2015 ore 19:25:08
Ah beh, ma se parliamo di suonare in camera il discorso è molto diverso.
In questo caso per me sono troppi anche 14 watt, ma il discorso non è se vuoi la "distorsione valvolare" o altro. E' proprio una questione di volume minimo per dare una dinamica a quello che si suona che in casa è quasi sempre impossibile.
Anche 5 watt sono troppi in camera se sei in un appartamento e confini con altri appartamenti.
Io parlavo di un amplificatore per gli usi soliti, ovvero prove, live e registrazioni.
Rispondi
Su questo argomento ne abbiamo ...
di kaio [user #2024]
commento del 01/06/2015 ore 10:45:24
Su questo argomento ne abbiamo discusso a lungo qui: vai al link

:)
Rispondi
certo che il chitarrista è ...
di Vivaildigitale [user #42342]
commento del 02/06/2015 ore 01:23:25
certo che il chitarrista è una bestia strana, tutti vogliono wattaggi piu piccoli per far sedere il finale ed ottenere la tanto amata compressione valvolare, comprano aompli boutique dalla dinamica spaventosa ed inutilizzabile per poi metterci 300 pedalini davanti per poterci suonare ed ottenere lo stesso suono compresso di un pod mah
Rispondi
Re: certo che il chitarrista è ...
di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 02/06/2015 ore 12:10:45
Il suono di un POD è distante anni luce da quello di un ampli valvole, anche con i pedalini davanti. La riprova è che il valvolare più l'ascolti e più ti piace mentre il POD ti provoca l'esatto contrario.
Rispondi
Re: certo che il chitarrista è ...
di Vivaildigitale [user #42342]
commento del 02/06/2015 ore 12:48:24
purtroppo io non potro mai combattere le leggende metropolitane, ok il pod fa schifo è plasticoso è ha un suono orrendo,, questo detto dalla stragrande maggioranza di gente che il pod non lo ha mai provato o s lo ha provato si è limitato a scarrellare i preset senza dargli la possibilita imparando ad usarlo
Io posso dire che col pod ottengo il suono che ho sempre cercato, è vero se metti la dist a palla diventa compresso ma basta non andare oltre la meta che hai un suono ben gestibile rotondo morbido perfetto per essere immortalato in un disco
I valvolari non so piu che pensare gli ultimi che ho provato sono stati dei boutique italiani ad sgh forse ho sbagliato a tenere il volume un po troppo basso e l'ampli non lavorava bene non so , ma puliti piatti io mi aspettavo di rimanere pettinato dai vetri che si frantumavano con picchi paurosi, macche e distorsioni grezze al limite dello zanzaroso, di certo se per avere uno straccio di suono devo buttare giu imuri preferisco un pod che ha gia un suono che simula una microfonazione fatta a regola d'arte, che te ne fai di un bel valvolare per registrare se poi hai mezzo microfono e una stanza inadeguata per la ripresa?
Cmq non vorrei sollevare la solita diatriba facevo solo una riflessione, e cioe che i puristi parlano di valvolari dinamica e digitali compressione ma poi dal valvolare cercano proprio la compressione mettendo a palla il finale, o ppure piazzano 300 pedalini a transistor per avere la distorsione o mettono un compressore sul pulito e addio super dinamica che per averla ti sei svenato ahahahaha
Rispondi
Re: certo che il chitarrista è ...
di tormaks [user #26740]
commento del 02/06/2015 ore 21:02:5
sono troppo d'accordo.... poi siamo sicuri che tutti questi puristi messi davanti ad un impianto voci, bendati, stile michele col glen grant :) riescono a riconoscere una pedaliera multieffetto simulata anzichè un ampli valvolare microfonato? Se potessi li metterei alla prova!
Io sto usando varie cose valvolari e non, ed ho capito che la differenza la cogli solo se suoni bendato....ma al solo ascolto veramente ti puoi confondere! Pertanto è un discorso talmente soggettivo che forse non vale la pena parlarne, ma ci stà...ad esempio ho dei suoni elaborati da me su un Chameleon rocktron che sfidano qualsiasi altro suono uscito dal blackstar valvolare o dalla pedaliera digitech rp 255, che a mio dire si comporta benissimo, anche dritta nel mixer e dal vivo!
Detto da me non vale nulla, sono solo convinto di ciò.
saluti cari
maks
Rispondi
Re: certo che il chitarrista è ...
di tormaks [user #26740]
commento del 02/06/2015 ore 21:04:43
ps
mi risulta ci sia un vip di accordo che gira l'Italia con una Zoom g3 e la fa fischiare!
vabbè....
ciao
Rispondi
Re: certo che il chitarrista è ...
di Vivaildigitale [user #42342]
commento del 03/06/2015 ore 00:57:46
ma si guarda io ho posseduto anche il kemper che a detta di molti è come suonare un valvolare e tutta sta differenza a livello di suono sotto le ita non l'ho avvertita, cioe il pd NON SUONA DI PLASTICA PER DIO XD dipende molto dai settaggi, io penso che la gente prova i preset e con la mente gia prevenuta per tutte le fandonie che si dicono in giro bolla l'oggetto a priori
Rispondi
Re: certo che il chitarrista è ...
di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 02/06/2015 ore 22:33:5
Parlo perché uso gli ampli da quando ho iniziato a suonare (a 16 anni ndr) e ho un POD XTLive da circa 7 anni. Col POD ho provato di tutto e ti posso garantire che il chitarrista che lo suona non ne resta soddisfatto come con un buon ampli. Il pubblico che ti ascolta non si accorge della differenza ma chi lo suona si. Non è questione di dinamica, compressione valvolare e chissà cos'altro, il fatto è che con l'ampli hai un suono vero che ti gasa come una bestia e ti fa suonare meglio. Il POD suona bene, se è ben regolato e lo si mette in un buon impianto ma certe cose non le fai: Il crunch ripulendo un distorto col volume della chitarra non viene uguale a quello dell'ampli.
Anche per quanto riguarda la registrazione se portassi il mio ampli in studio e lo microfonassero anche in maniera semplice credo che il risultato sarebbe migliore di quello del POD. Io da giovincello ho sempre registrato così e i plugin ancora dovevano arrivare.
Finali a palla non ne ho mai messi, ho un ampli col master volume e uso sia il gain del pulito che quello del distorto a 3. Il resto lo faccio col Nova system, a volumi umani e senza stordire nessuno...con 50 watt (Laney LC 50 112).
Dei boutique Italiani nin zo...ma le boutique non erano i negozi dove vendevano le borsette da 3000 euro?
Saluti analogico/digitali.
Rispondi
Re: certo che il chitarrista è ...
di Vivaildigitale [user #42342]
commento del 03/06/2015 ore 00:56:03
beh si l'xt ha distorsioni strane,, io lo stavo per vendere poi ho trovato un settaggio miracoloso che me lo ha fatto rivalutare ma cmq era sempre strano,e con la chitarra che ho suonava maluccio non dubito che con una buona chitarra l'attacco del suono resusciti, adesso son passato di nuovo al pod pro che sa piu di ampli vero,,fateci un giro io ho capitato pod pro piu floarboard a 100 euro cosi posso usare pure il wah e udite udite stovendendo il mio fido badhorsie2XD i puliti sebbene non ci sia una dinamica spaventosa li trovo piacevoli con certi settaggi i distorti ce n'è per tutti i gusti dal blues cicciotto al rock al metal,, cio che gli manca è solo una sezione effetti degna di questo nome
Rispondi
"... amplificatori valvolari da 20/25 ...
di Zango [user #42812]
commento del 03/06/2015 ore 11:18:01
"... amplificatori valvolari da 20/25 watt senza rimorsi (50 watt a transistor)."
Leggere queste cose in un articolo destinato ai neofiti fa proprio male.
Accordo ha un nome e una credibilità e un ragazzino che legge questo articolo crede a quello che legge, un minimo di onestà sarebbe d'obbligo.

20W sono sempre 20W, sia che siano prodotti dalle valvole, sia che siano prodotti dai transistor!
Inoltre ribadisco che il volume di un amplificatore per chitarra elettrica non si misura in watt ma in decibel!

Quando la smetteremo di fare disinformazione?
Rispondi
Re: "... amplificatori valvolari da 20/25 ...
di francesco72 [user #31226]
commento del 03/06/2015 ore 20:28:29
Probabilmente l'estensore voleva intendere che i Db erogati da un valvolare sono superiori a quelli di un ampli a transistor di pari wattaggio.
Rispondi
Re: "... amplificatori valvolari da 20/25 ...
di Zango [user #42812]
commento del 04/06/2015 ore 07:56:55
Non so cosa voleva dire Burats, ma è proprio quello che dici tu il concetto sbagliato.
I dB erogati da un amplificatore non sono assolutamente proporzionali alla sua potenza e il fatto che a produrli siano le valvole o i transistor non fa nessuna differenza!

Se si volesse parlare di dB sarebbe molto meglio parlare della sensibilità e del numero dei coni, quello sì che ha influenza sul volume.
Rispondi
Re: "... amplificatori valvolari da 20/25 ...
di nawa utente non più registrato
commento del 04/06/2015 ore 09:51:09
il numero dei coni è irrilevante se ci si riferisce alla sensibilità della cassa nel suo complesso a parità di impedenza.

ci sono soluzioni in cui si sceglie di lavorare con più superficie e meno escursione e altre in cui si fa l'opposto. la superficie può essere ottenute con un solo cono molto grosso o con due più piccoli. ma il dato finale è lo stesso.

la sensibilità del singolo altoparlante (e altri parametri come il Q) serve solo al progettista per calcolare la cassa.

PS non ho mai capito se le casse per chitarra funzionano come un bass reflex fatto a cazzo o come un open baffle. (propendo per la seconda) qualche esperto sa rispondere?
Rispondi
Re: "... amplificatori valvolari da 20/25 ...
di Zango [user #42812]
commento del 04/06/2015 ore 10:18:24
È ovvio che se ci si riferisce alla cassa nel complesso il numero di coni è irrilevante, ma se si confrontano 2 amplificatori, uno 1x12 e uno 2x12, con coni di pari sensibilità e impedenza equivalente (non uguale) quello 2x12 suonerà più forte.

Non discuto invece che la scelta di 1, 2 o 4 (o quanti uno ne voglia!) coni sia meramente legata al circuito e alla scelta del progettista.

Infine non sono un esperto ma in mancanza di pareri autorevoli convengo con te.
Rispondi
Re: "... amplificatori valvolari da 20/25 ...
di nawa utente non più registrato
commento del 04/06/2015 ore 10:46:25
se raddoppi un cono da 8 ohm, puoi far vedere all'amplificatore un carico da 4 o da 16 (parallelo/serie). ed entra in gioco la capacità dell'amplificatore di adattarsi ed erogare potenza rispetto al carico. a 4 teoricamente la potenza raddoppia e l'ampli schiatta (se progettato per lavorare ad 8) a 16 la potenza si dimezza e si compensa il doppio cono. In pratica meglio collegare una cassa con l'impedenza giusta :-)

se invece utilizzi coni di diversa impedenza per far leggere all'amplificatore un carico equivalente a 8 ci troviamo difronte a due cose diverse (e non dubito che con due coni può suonare meglio).

in definitiva quello che emerge è il più totale disinteresse da parte delle case costruttrici a dichiarare i dati razionali di un amplificatore. naturalmente perché a noi interessa un comportamento negativo dell'amplificatore e cioé che entri in crisi presto in cambio di una distorsione graduale. il transistor invece DI SOLITO regge molto meglio, resta molto pulito, finché non collassa (clipping) con esiti disastrosi (fuzz).

ma chi di noi prima di un valvolare non ha qualche effetto al germanio? :-)
Rispondi
Re: "... amplificatori valvolari da 20/25 ...
di Zango [user #42812]
commento del 04/06/2015 ore 12:22:22
Credo di essermi espresso nel modo peggiore che potessi trovare...

Volevo dire esattamente la stessa cosa che hai detto tu, cioè che a parità di potenza ed impedenza (supponiamo 30W su 1x12 8ohm VS 30W su 2x12 16ohm in parallelo) il volume con più coni sarà maggiore (sempre a parità di sensibilità dei coni).

Insomma, alla fine siamo d'accordo! :-)

Sul discorso delle dichiarazioni dei costruttori invece si potrebbe fare un trattato, però vorrei solo dire che non tutti (io ne sono un esempio) cercano la distorsione da un amplificatore, anzi alcuni cercano un pulito quasi "da lavatrice"!

E comunque è vero, è un piccolo controsenso comprarsi la reissue della Plexi, metterci davanti un Fuzz Face per emulare Hendrix e dire "ah, che bello il suono valvolare". :-)
Rispondi
Re: "... amplificatori valvolari da 20/25 ...
di nawa utente non più registrato
commento del 04/06/2015 ore 12:49:44
ma lo faceva hendrix e funzionava :-)
Rispondi
Re: "... amplificatori valvolari da 20/25 ...
di francesco72 [user #31226]
commento del 04/06/2015 ore 10:15:06
Scusa ma leggi al contrario o non leggi proprio: dire che i Db non sono proporzionali alla potenza è esattamente quanto ho scritto io, ossia che a parità di watt si possono avere Db diversi. Dopodichè non mi pare che questa tua linea porti da nessuna parte. Inutile richiamare l'interesse verso i neofiti poi rimanere nell'iperurano teorico, parla come suoni, se suoni, e tutti potremmo capire meglio.
Ciao
Rispondi
Re: "... amplificatori valvolari da 20/25 ...
di Zango [user #42812]
commento del 04/06/2015 ore 10:50:38
Francesco io cercavo di aiutare a scrivere concetti corretti in un articolo che è destinato a chi ha già tanti dubbi e non ha bisogno di leggende metropolitane ma di certezze.
Non mi sembra di aver alzato i toni né di aver offeso nessuno, quindi non capisco la tua irritazione e la tua risposta scocciata.

Io leggo e non lo faccio al contrario: dalla frase dell'articolo che ho riportato si evince che a parità di potenza un amplificatore valvolare ha il doppio del volume di un amplificatore a transistor.
Cosa che tu mi hai confermato dopo, mi sembra quindi che abbiamo capito lo stessa cosa leggendo l'articolo.
Ecco, questa cosa semplicemente è falsa!

La mia linea vuole portare ad evitare certi fraintendimenti in un articolo per neofiti, la tua invece fatta di iperurani dove vuole portare?

PS: sì suono, grazie.
Rispondi
Re: "... amplificatori valvolari da 20/25 ...
di Denis Buratto [user #16167]
commento del 04/06/2015 ore 01:14:40
Un neofita che si reca in negozio si troverà di fronte a cartellini con scritti dei wattaggi e dei prezzi, di certo non troverà dB e pressioni sonore, quindi, come già detto, volevamo dare delle indicazioni di massima, non fare un trattato di elettronica o acustica.
Rispondi
Re: "... amplificatori valvolari da 20/25 ...
di Zango [user #42812]
commento del 04/06/2015 ore 08:00:28
Io capisco il tuo discorso Burats, quando ero più giovane mi basavo anche io su questa "indicazione di massima", ma è sbagliata e seguendola ho comprato amplificatori che non facevano assolutamente al mio caso.

Inoltre così si fomenta sempre più la relazione tra watt e volume, che è sbagliata, e proprio perché non tutti i chitarristi non hanno una formazione elettronica è giusto che chi conosce la cosa li instradi nel modo esatto.

Con questo non voglio dire che adesso tutti i giovani accordiani compreranno l'amplificatore sbagliato, ma leggo questa leggenda metropolitana riguardo ai "watt valvolari" da anni e sto diventando un po' intollerante riguardo alla cosa...
Rispondi
Re: "... amplificatori valvolari da 20/25 ...
di Denis Buratto [user #16167]
commento del 04/06/2015 ore 09:05:49
Nell'articolo non è espresso il concetto che esprimi tu, ma più volte si ripete che gli ampli comunque vanno provati perché ognuno ha la sua resa. Vuole solo spiegare, senza citare marchi e modelli che per esempio un Washburn Bad Dog, amplificatore da 15watt a transistor, che è stato il mio primo amp e che tutt'ora giace da qualche parte a casa mia, se si passa tanto tempo in sala prove e sul palco può non essere la scelta ideale. È leggenda il watt valvolare, ok, ma se devi suonare funk con basso e batteria quel 15watt non va bene come non van bene tanti di quelli simili a lui. Se lo tiri a cannone con il suo suono distorto zanzaroso e gracchiante ma suoni del punk un po' marcione allora può andare. In questo, puoi non essere d'accordo pazienza, ma non puoi accusarci di fare disinformazione. I wart citati nell'articolo sono solo ed esclusivamente usati per categorizzare insiemi di amplificatori.
Rispondi
Re: "... amplificatori valvolari da 20/25 ...
di nawa utente non più registrato
commento del 04/06/2015 ore 09:42:19
l'articolo è perfetto. la critica, forse pedante, è riferita a quella piccola parentesi "valvolari da 20/25 watt senza rimorsi (50 watt a transistor)".

questo è sbagliato, sia nel merito che nella forma. in generale si fa disinformazione scientifica di base in un paese che è già messo malissimo, nello specifico si fa passare al principiante una vera e propria bufala.

due le strade che erano percorribili: eliminare la parentesi (veloce e indolore) oppure spendere tre righe sulla relazione tra watt e decibel e sensibilità della cassa. un principiante può raddoppiare il volume scegliendo semplicemente una cassa più efficiente di soli 3 db. e in questo le testate separate hanno il vantaggio di poter migliorare la cassa nel tempo.

l'impressione invece è che tu sia realmente convinto che 25 watt valvolari siano meglio di quelli a transistor.

il consiglio che do a tutti i musicisti è quello di scaricarsi una app che faccia da fonometro, anche poco preciso per iniziare a familiarizzare con i decibel. io credo che si possa suonare senza sapere nulla dei watt, ma i db sono come il prezzemolo e sono usati in vari contesti (le lineette rosse della scala di quando registriamo sono sempre db ma esprimono concetti e misure completamente diversi, per fare un esempio). a quando un articolo?
Rispondi
Re: "... amplificatori valvolari da 20/25 ...
di Sparklelight [user #41788]
commento del 04/06/2015 ore 10:56:11
Qualche appunto, forse interessante ...

Se consideriamo 1-10-50-100 watt come la potenza dell'amplificatore e questa viene dichiarata come RMS allora non c'è differenza alcuna .. quanto a potenza.
Dimentichiamo per un momento l'efficienza degli altoparlanti.

I watt RMS sono quelli "effettivi" (quelli che danno la sensazione all'orecchio della potenza), quindi nessuna differenza.
Purtroppo spesso vengono indicati i watt di "picco" (senza specificare) che sono (più o meno) circa 8 volte meno, giusto per fare un esempio, 50 watt RMS "veri" diventano per un'analoga potenza di 50 watt "non effettiva ma solo di picco circa 6-7 watt :-)
Questo spiega il discorso potenza, spero :-D
Per questo motivo spesso potenze dichiarate simili sono in realtà decisamente differenti.
Peraltro Europa e USA hanno normative non sempre confrontabili.

Ho voluto semplificare di molto un argomento che comunque chiunque può approfondire in rete.

Poi (a parità di potenza RMS) subentra tutto il resto, sensibilità dell'altoparlante, dimensioni dello stesso, tipo di cassa, ecc., ecc. ecc.

Misurare i db con l'app fonometro del telefono non è proprio il metodo migliore e sinceramente non lo consiglierei come metodo di confronto!

Così giusto per fare due chiacchere e dare qualche indicazione.

Rispondi
Re: "... amplificatori valvolari da 20/25 ...
di nawa utente non più registrato
commento del 04/06/2015 ore 11:09:05
ammetto che io uso un app professionale (soundmeter + RTA) e un microfono esterno. ma non serve che sia preciso o tarato. serve a rendersi conto di quanti db ci sono nel traffico, in una sala prove insonorizzata, a un concerto o in sala prove. niente di scientifico e niente su cui basare un acquisto. solo farsi un'idea come il fotografo di una volta faceva con l'esposimetro... alla fine educhi solo l'orecchio.

per dire, io alzo il volume dello stereo a livelli insostenibili con meno di un decimo di watt avendo casse da oltre 100db di sensibilità. ma magari quello che è insostenibile per me non lo è per te.

in generale credo che anche per la chitarra si possano avere meno watt ma di qualità e spendere di più per casse che rendano meglio.
Rispondi
Re: "... amplificatori valvolari da 20/25 ...
di Sparklelight [user #41788]
commento del 04/06/2015 ore 12:07:30
Opsss ... l'intenzione era di spiegare il discorso watt (speravo fosse chiaro), non criticare il fonometro :-)

"watt di qualità" ... curiosa osservazione, dopo i watt valvolari & transistor :-P

Gli altoparlanti (più che le casse, almeno che non si parli di hi-fi) non rendono meglio o peggio, possono avere più o meno sensibilità (che non sempre è considerata un plus) e adattarsi in modo diverso al tipo di musica.
Altra osservazione generica ma non meno importante, i diffusori non hanno potenza, la caratteristica è il grado di potenza (proveniente dall'amplificatore) che sono in grado di sopportare!
Ultima e poi smetto, i famosi 3db che spesso leggo siano pari al raddoppio di "volume" (doppia potenza applicata) non corrisponde alla realtà, per avere un raddoppio siamo a circa 10db.


Rispondi
Re: "... amplificatori valvolari da 20/25 ...
di nawa utente non più registrato
commento del 04/06/2015 ore 12:33:29
in relazione al prezzo. mi aspetto che un costruttore onesto con lo stesso budget faccia suonare meglio 5 watt che 50. potendo dimensionare meglio i trasformatori di uscita :-) quindi a parità di budget probabilmente sceglierei un ottimo 15/25 watt piuttosto che un economico 50/70.

ho più che altro conoscenze empiriche e quindi sono sicuro di dire mille cavolate quando ci sono formule e logaritmi. chiedo scusa.

(avessimo avuto da giovani tutta questa scelta ci saremmo divertiti meno. ci si attaccava a tutto, tre alla volta e il batterista suonava piano quando andava bene :-)
Rispondi
Re: "... amplificatori valvolari da 20/25 ...
di Zango [user #42812]
commento del 04/06/2015 ore 12:39:00
Più che altro potrebbero esistere (non entro nel merito dei modelli che non sono aggiornato) amplificatori da 20W che restano puliti fino a 9/10 di volume e altri da 50W che a 3/10 crunchiano di già.

Ricordiamo però che a volte questa cosa è semplicemente una scelta del costruttore.
Rispondi
Re: "... amplificatori valvolari da 20/25 ...
di Sparklelight [user #41788]
commento del 04/06/2015 ore 13:49:11
Ripeto, risolta la questione watt, non esiste meglio o peggio... potrebbe piacerti di più o meno ;-)
Parliamo di una catena lo-fi come è appunto il suono riprodotto di una chitarra elettrica, per questo entrare in formule non vale la pena :-P
Rispondi
Re: "... amplificatori valvolari da 20/25 ...
di Zango [user #42812]
commento del 04/06/2015 ore 12:34:3
Io non vorrei dire cavolate (e magari essere preso seriamente) ma che io sappia all'aumentare di 3dB si raddoppia il valore di una grandezza lineare.

Se invece di parla di una grandezza quadratica (cioè dipendente da un fattore elevato alla seconda, come può essere la potenza dell'amplificatore) dobbiamo moltiplicare il logaritmo per 20 e da qui, senza stare ad elencare tante formule (reperibili tra l'altro anche su wikipedia per chi fosse interessato) raddoppieremo il valore all'aumentare di 6dB.

Il valore di 10dB non l'ho mai sentito, ma se hai una spiegazione sarò felice di leggerla! ;-)
Rispondi
Re: "... amplificatori valvolari da 20/25 ...
di Sparklelight [user #41788]
commento del 04/06/2015 ore 14:00:37
Non esiste solo Wikipedia :-)
Rispondi
Re: "... amplificatori valvolari da 20/25 ...
di Zango [user #42812]
commento del 04/06/2015 ore 15:12:11
Certo che non esiste solo Wikipedia, quello che ti sto dicendo l'ho imparato a scuola fortunatamente, non su internet, solo che la memoria inizia a fare brutti scherzi....
Wikipeida la citavo solo per chi fosse curioso di capire il discorso che stavo facendo.
Rispondi
Re: "... amplificatori valvolari da 20/25 ...
di lvtdark [user #7699]
commento del 04/06/2015 ore 14:17:48
Qui non c'è nessuna disinformazione. Il fatto che un amplificatore valvolare abbia più volume di un transistor è semplicemente vero. La disinformazione nasce dal fatto che se da un lato è vero che i watt sono watt indipendentemente dalla natura del circuito utilizzato e che effettivamente c'e una relazione univoca (a parità di efficienza del diffusore) tra intensità dell'onda sonora e la potenza erogata dall'amplificatore, quello che probabilmente non è sufficientemente chiaro è che la potenza di un amplificatore NON è la potenza massima che esso riesce ad erogare.
La potenza di un amplificatore è definita come la massima potenza raggiungibile mantenendo una distorsione armonica totale al di sotto di una certa soglia. Tipicamente per gli amplificatori per chitarra su utilizza 5% THD (per altri generi di amplificatori molto meno). La potenza massima "assoluta" è MOLTO più elevata ma l'amplificatore distorce. La discrepanza tra potenza massima in distorsione e potenza massima RMS (5%THD) dipende da molti fattori tra cui il circuito di alimentazione dello stadio di amplificazione e dal componente attivo stesso. In amplificatori in cui i vari parametri siano ottimizzati, è indubbio che questo differenziale sia molto più elevato in ampli valvolari.
Un circuito valvolare distorce molto prima e la distorsione aumenta molto più gradualmente di un circuito a stato solido. Questo fa sì che nel progettare un amplificatore valvolare, per avere una potenza RMS (5%THD) di 25W deve essere progettato per una potenza in distorsione molto più elevata.
Pertanto un amplificatore da 25W erogherà molta più potenza di un transistor rimanendo sufficientemente pulito a volumi e potenze molto più alte (10% - 20% di distorsione sono ancora valori che noi chitarristi li facciamo rientrare nella categoria dei suoni puliti)
Rispondi
Re: "... amplificatori valvolari da 20/25 ...
di Zango [user #42812]
commento del 04/06/2015 ore 15:22:50
Il discorso che fai sulla potenza RMS e il THD è verissimo.
Resta il fatto "... è indubbio che questo differenziale sia molto più elevato in ampli valvolari." mi dispiace ma non sta scritto da nessuna parte.

L'unica cosa che posso dire a favore della tua teoria è che sul mercato dei chitarristi gli amplificatori valvolari schiacciano letteralmente gli amplificatori a transistor e di conseguenza un qualsiasi costruttore ovviamente investe risorse progettuali, materiali di qualità e non ultimo marketing nel prodotto in cui vende di più.

Nonostante ciò nessuna legge dell'elettronica impedisce di raggiungere gli stessi risultati con un amplificatore a transistor, ammesso e non concesso che la timbrica di distorsione di un amplificatore a transistor piaccia, ma se poi esso viene a costare come un valvolare sai meglio di me che nessuno lo comprerà in quanto la fama dei valvolari, fomentata anche da leggende come quella del "watt valvolare", è intramontabile.

Quindi mi dispiace ma non è vero che un amplificatore valvolare ha più volume di uno a transistor, ma semplicemente è progettato diversamente.
Rispondi
Re: "... amplificatori valvolari da 20/25 ...
di lvtdark [user #7699]
commento del 04/06/2015 ore 19:15:20
" ...mi dispiace ma non sta scritto da nessuna parte."

Sta scritto eccome!

Come esempio puoi leggerti questo articolo pubblicato su "Journal of the audio engineering society" ma si possono trovare mille altri esempi:

vai al link

La maggiore capacità delle valvole rispetto ai transistor di lavorare in regime di overload è una cosa stra-nota e ampiamente riportata in libri, articoli e pagine web. Sta scritto inoltre nei datasheet dei componenti stessi, basta saperli leggere e confrontarli con un po' di conoscenza di elettronica analogica o con un buon programma di simulazioni per circuiti elettronici.
Chiunque abbia una buona esperienza in amplificatori per chitarra te lo confermerà che la differenza in volume a parità di potenza dichiarata c'è e si sente. E' evidente è così!


Rispondi
Re: "... amplificatori valvolari da 20/25 ...
di Zango [user #42812]
commento del 05/06/2015 ore 08:15:18
Ti ringrazio molto per il link (e avrei le conoscenze necessarie per apprezzarlo) ma purtroppo visto il tempo che scarseggia non posso prometterti di leggerlo a breve.

Ho comunque ancora qualcosa contro la tua conclusione: il fatto che le valvole abbiano una maggiore capacità di lavorare in overload non significa necessariamente che l'amplificatore costruito con questa tecnologia avrà più volume a parità di potenza.
Una volta raggiunta la saturazione il volume non aumenta più (o comunque aumenta in maniera poco rilevante rispetto a quando la valvola/transistor lavora in modo lineare).

Tutto questo a mio parere porta solo ad una conclusione ben conosciuta da molti: un amplificatore valvolare in saturazione suona (solitamente) meglio al nostro orecchio rispetto a uno a transistor.

Senza contare poi il fatto che un suono distorto viene percepito dal nostro orecchio come più forte, ma ci sarebbero comunque i fonometri per ovviare a questa cosa.

Comunque detto questo prometto che non romperò più (in questo articolo, non posso promettere per gli altri ;-)), anche perché mi sembra che siamo entrambi fin troppo convinti delle nostre teorie ("E' evidente è così!") e non credo che la discussione possa portare molto lontano...
Rispondi
Re: "... amplificatori valvolari da 20/25 ...
di Zango [user #42812]
commento del 04/06/2015 ore 10:34:44
Mi sembra che la risposta che ti ha dato Nawa sia molto esauriente.
Io ti ho citato una frase dell'articolo (che per il resto trovo ok) che porta decisamente fuori strada chiunque non abbia dimestichezza.

Se io fossi un giovane inesperto e leggessi questo articolo (considerando che, in quanto giovane neofita, probabilmente ritengo Accordo un fonte autorevole) uscirei dalla cameretta per andare a provare un amplificatore con tante nozioni valide ma anche con la convinzione che un ampli a transitor da 25W abbia la metà del volume di un ampli a valvole di pari potenza.
Da qui la leggenda dei "watt valvolari" e di conseguenza il mio commento riguardo la disinformazione.

Ora il tuo amplificatore Washburn probabilmente non sarà adatto a suonare funk in trio (mi fido di te, non l'ho neanche mai visto) ma il suo problema con tutta probabilità non è la potenza.
Un Orange Tiny Terror è valvolare e ha sempre 15W, dubito però che sia ottimale per suonare funk in trio.

Gli amplificatori, a prescindere da valvole e transistor, hanno le loro caratteristiche e vengono progettati per suonare ottimamente in determinati generi: col succitato Orange ci faccio bene rock e simili, ma se voglio suonare jazz sarà meglio comprasi un JC120 senza dare tanta colpa ai 15W dell'Orange.

Quindi potrò sembrare insistente, pedante e quant'altro, ma il concetto che si evince da quella frase è quello che ho esposto ed è oggettivamente sbagliato.
Per il resto, esclusa la frase in quesitone, ripeto che l'articolo è interessante è valido per un ragazzo che ha bisogno di qualche dritta.
Rispondi
fendtzung
di telecrok [user #37231]
commento del 03/06/2015 ore 15:33:33
Ho un Fender china frontman da 30 euro e giuro, lo giuro, che con interruttore sul Gain a 9 e volume a 3, con rumore generale contenuto ed in casa, riesco ad imitare la Strato di Jimi con una somiglianza che non sono riuscito ad emulare neanche con i vari Vox AC30 anni 70, JMC 800 anni 80, Vibroreverb anni 70, Vibrochamp del 67 e altri che mi sono passati tra le mani e che ho ancora, in parte almeno, non racconto balle, vorrei farvelo sentire, quindi qual'é l'ampli ideale? Esiste davvero? E' molto difficile da capire e stablire.
Il problema per me è che quando provo a fare Hey Joe vorrei il Frontman China da 30 Euro micronofonato magari, se faccio BlackDog vorrei l'AC30 e la LP di Page, non si può avere tutto e imitare tutto e tutti, bisogna fare le cose a modo nostro, con la nostra chitarra del momento e la nostra amplificazione, a volte siamo veramente soddisfatti a volte facciamo schifo.
L'ampli ideale non esiste, ovvero, esiste solo se facciamo un unico genere e ristretto a certi pezzi.
Una musica integralista e asfissiante.
Provate ad ascoltare per bene i musicisti professionisti, i turnisti in TV quando si cimentano in rievocazioni e tributi vari, di strumentazione e amplificazione non difettano sicuramente ma a volte è OK, a volte le orecchie si irrigidiscono e come gli elefanti vorremmo chiuderle, non si può avere tutto, specie in un'unica soluzione, è giusto così.
Chi esegue musica pensata da altri deve farsene una ragione, in quel modo, in quel tempo, in quella occasione, con quel dato e preciso strumento, l'alchimia è irripetibile, possiamo solo avvicinarci ed è già un gran risultato, almeno che non si cominci a pasticciare con computer, campionamenti e furberie varie, ma allora è un trucco e non vale.
ciao a tutti.
Rispondi
Re: fendtzung
di francesco72 [user #31226]
commento del 03/06/2015 ore 20:38:27
questa mi sembra un po' troppo relativistica: in primo luogo se fosse vero, nemmeno Jimi Hendrix (ne cito uno già indicato da te) avrebbe potuto rifare le sue canzoni sempre allo stesso modo, ma sappiamo che non è così. Oltre a lui, poi ci sono molti artisti (il primo che mi viene in mente è Gilmour, il secondo Mark Knopfler, ma potrei aggiungere Malmsteen, Vai ed altri) che sanno come raggiungere il proprio suono e lo ripetono senza problemi.
Inoltre io non sarei così drastico sulla monotematicità di un ampli; in primo luogo la voce di un ampli è modulabile con il suo equalizzatore; inoltre ci sono i pedali che non stravolgono il suono, ma possono modificarlo e la sensibilità e qui sta la capacità di un chitarrista: trarre da una certa strumentazione il suono che gli piace. Viceversa a parità di strumentazione si avrebbe tutti lo stesso suono, cosa che non è.
ciao
Rispondi
OK
di telecrok [user #37231]
commento del 04/06/2015 ore 10:09:06
Capisco quanto dici e non volevo essere definitivo e relativo.
Mah , mi risulta che Jimi non facesse ne tanto meno amasse fare le sue canzoni sempre allo stesso modo, in alcune occasioni lo si può ascoltare attaccato a Vox piuttosto che al celebrato Plexy e la differenza c'è, inoltre cambiava spesso tonalità e tempo di esecuzione, non per nulla era la dannazione sia del bassista che del batterista che si affannano nel corrergli dietro, i dischi non contano.
Non sono contrario alla tecnologia ma per quanto mi riguarda un ampli deve potersi spingere fino ad un certo punto e aiutarti nel raggiungere "quel" suono, ma tirar fuori una certa "voce" dalla chitarra dev'essere il chitarrista non l'amplificatore, sono contrario alle scorciatoie e all'effettistica imbrogliona che fà sembrare fenomeni dei chitarristi mediocri, intendo più che altro questo, ma forse sono fuori tema, non so.
ciao
Rispondi
Transistor
di simmessa [user #8424]
commento del 05/06/2015 ore 07:35:24
Mi sembra doveroso aggiungere che anche tra i transistor ci sono notevoli differenze di resa tra i modelli che usano normali transistori BJT piuttosto che FET, anche la dinamica e la distorsione cambiano, non di poco!

Buona giornata!

S.
Rispondi
Vedo moltissime idee e (mia ...
di axis [user #4541]
commento del 08/06/2015 ore 12:05:57
Vedo moltissime idee e (mia opinione chiaramente) molto confuse, affrontarne e sviscerarne anche solo alcune richiederebbe un tempo non disponibile, così come smantellare la moltitudine di luoghi comuni...

Quello che però mi lascia sempre molto perplesso è come, soprattutto i citati neofiti, tendano a considerare la chitarra (elettrica) lo strumento, e tutto il resto, a partire dal cavo..., un qualcos'altro che gli si aggiunge ma che non ne fa parte.

Lo "strumento" è costituito come minimo da: chitarra, amplificatore e altoparlanti!!!

Il mio consiglio è che questi tre elementi siano concepiti e scelti come una cosa sola, e l'unica regola è provare, provare e provare.

Ai neofiti poi direi quindi, prima di 3P molto pragmatiche ma sinceramente... premettetene un'altra:

"Provate l'ampli con la vostra chitarra"

troppo spesso ho visto provare ampli con la prima chitarra messa a disposizione dal negoziante (nel bene e nel male)


cheers
Rispondi
Le tre P dell'amplificatore perfetto
di fenderissimo [user #42801]
commento del 09/06/2015 ore 19:07:0
Io ritengo molto illuminante questo articolo.

Capisco che qui ci sono tanti amici esperti, ma non tutti lo siamo.
Quando ho scelto il mio primo ampli valvolare non avevo idea di cosa aspettarmi, avevo usato solo ampli a transistor ed ultimamante digitali, di cui uno anche molto interessante, ma le valvole si sa hanno il loro fascino.
Se solo avessi avuto qualcuno che mi aprisse la mente, con un'articolo così, se pur banale, non giravo per mesi alla ricerca di un valvolare, piccolo leggero,performante ma sopsrattutto con il suono delle valvore da assaporare.
Alla fine ho scelto un Laney 12cab mi soddisfa, ma la paura di aver sbagliato acquisto l'ho avuta

Ho milioni di domande da farvi, quindi spero che escono ancora degli articoli così per neofiti delle valvole.

Ciao a tutti e buone note.

Rispondi
Però è chiaro che la ...
di FernandoFornaro64 [user #42275]
commento del 16/06/2015 ore 15:35:21
Però è chiaro che la scelta dovrebbe ricadere su ciò che effettivamente serve. Se si suona in casa per studiare, anche 10 w possono essere troppi.. Io preferisco, a casa, suonare in cuffia per non dar fastidio ed avere un volume giusto.. Poi dal vivo, su palchi, locali o sala prove le variabili sono infinite. Nel mio caso ho suonato per anni un Twin 100W Valvolare sia nei club che sui palchi e il suono era giusto.. poi sono passato a testata e cassa 2x12 "boutique" costato una fortuna da 60w tanto per ridurre la potenza, ma il risultato è stato pessimo poichè per stare dietro a basso batteria e tastiere bisognava tirare su il volume e sul canale distorto, a quel volume, innescava un feedback incontrollabile, sebbene il gain fosse sotto la metà... e aveva trasformatori custom schumaker, (chi conosce sa) però aveva un clean con altissimo headroom, ma io ho sempre usato la distorsione dell'ampli e francamente dopo 1 anno ho venduto tutto ed ho ripreso un 100W Fender Supersonic 100 head che mi assicura un volume adeguato nelle clean pulitissime e una distorsione gestibile con feedback controllabile e che innesca sulla nota giusta.. Tutto questo senza stordire nessuno.. Ho provato altri ampli a basso vattaggio, alcuni funzionano a dovere sulle distorte ma hanno poco clean, alcuni per il volume a cui devono lavorare tendono a vibrare troppo (i combo specialmente)... non so, ma per la mia esperienza il 100 w ha il "giusto respiro" sia esso Fender, Marshall, Mesa ecc. Penso che i 100W lavorino al giusto regime e non sotto eccessivo sforzo.
P.S. ho visto Scott Henderson e Carl Verheyen nello stesso lacale della mia zona (locale di poco più di 200 mq), il primo aveva 1 JCM 900 e cassa 4x12 e il secondo tra marshall fender e Doctor Z ne aveva almeno 5, tutti microfonati.. il volume era giusto per entrambi, certo non per suonare in casa..
Suoniamo in pace! :D
Rispondi
di fender64 [user #14522]
commento del 17/07/2015 ore 09:28:11
Grazie ad uno dei fattori P(palanche) santo Dragoon è venuto in mio soccorso e ora godo di brutto!! peso pochissimo/suono perfetto da paura/valvole a tutta cannella!!
Rispondi
di Spottyblu [user #29356]
commento del 20/11/2015 ore 02:13:46
Che ci sia una differenza chiaramente udibile fra amplificazione a transistor e a valvole è cosa accertata: sinceramente non mi sono mai chiesto il motivo, ma ad esempio nel campo dell'HiFi (una materia oggi pressoché dimenticata...) si sono sempre visti amplificatori a valvole di modestissima potenza pilotare casse (ovviamente efficienti) senza alcuna difficoltà, dove ampli a transistor (che non hanno mai valori al di sotto di qualche decina di watt) andavano chiaramente in crisi. Non so adesso, ma un tempo c'erano ampli monotriodo oppure con un paio di valvole che non superavano i 3/5 w venduti come materiale "esoterico" a prezzi da mutuo fondiario, comportarsi come tali in ambienti domestici. Mai sentito qualcosa di simile da amplificatori a stato solido.
L'anno scorso ho acquistato due casse ed un piccolo T-amp (amplificatore integrato in classe D) per sonorizzare il computer di mio figlio, questi piccoli portenti si trovano a prezzi irrisori con potenze differenti: quello base eroga 15 Watt, avendo delle casse Tannoy non particolarmente sensibili ne ho acquistato uno di 30 W, convinto che il 15, in qualche pieno orchestrale sarebbe andato certamente in crisi, se avessi avuto un 7/8 W valvolare, non avrei avuto alcun timore.
Questo per dire che l'approssimazione postata nell'articolo (peraltro dichiaratamente) non è poi così lontana dall'esperienza comune.
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 20/11/2015 ore 14:50:33
C'è una ennesima P... il preampli. È poliedrico in quanto a suoni e pratico anche per amplificazione e registrazione. Assorbe bene i pedalini - e chiedo: quanti di voi suonate senza un booster di base sempre in azione su un valvolare raramente a manetta? È da più di 15 anni che uso un pre (VF-1 Boss + pedale d'espressione) e non usando più un Super Reverb e testata Bassman li ho svenduti anni dopo. Per amplificare sono passato hi-fi in vari modi a seconda della situazione.
Rispondi
Altro da leggere
Catalyst CX: Line 6 raddoppia
Quando Orange faceva computer
Katana GO: ampli immersivo in cuffia da BOSS
Spark Live: il modeling diventa un amplificatore
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
MK Ultra: il valvolare minimale Orange in video
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?
Massa, sustain, tono e altri animali fantastici
Ho rifatto la Harley (Benton ST-57DG)




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964