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Controllo e relax della mano sinistra
Controllo e relax della mano sinistra
di [user #29446] - pubblicato il

Un esercizio per la mano sinistra. Ci aiuterà a migliorare l'impostazione della mano, a guadagnare un maggiore controllo dei movimenti e ottimizzare e economizzare lo spostamento delle dita. Ne guadagneremo in relax esecutivo.
In questa lezione proponiamo un esercizio per la mano sinistra. Ci aiuterà non solo a sviluppare e migliorare l'impostazione e la posizione della mano sullo strumento ma soprattutto a guadagnare un maggiore controllo dei movimenti, a ottimizzare e economizzare lo spostamento delle dita e -ancor più importante- ad acquisire un maggiore relax esecutivo. 

Tutti benefici che, sommati, si tradurranno nel tempo nell'acquisizione di una maggior efficacia, miglior precisione, agilità e velocità, con minor fatica, mentre suoniamo. L'idea su cui l'esercizio si sviluppa è molto semplice: creiamo una sequenza semicromatica che si sviluppa per semitoni su quattro tasti adiacenti, uguale su tutte le corde. Le quattro note saranno suonate in successione con tutte e quattro le dita della sinistra, da indice a mignolo, su tutte le corde, andata e ritorno. Fin qui nulla di nuovo sotto al sole. E' un esercizio famosissimo quanto importantissimo per insegnare alla mano la corretta posizione: quella che permette a tutte le dita di arrivare correttamente su tutte le corde. Nell'eseguire l'esercizio, però, aggiungiamo due ulteriori criteri, due attenzioni in più. La prima, finalizzata al relax, è quella di suonare senza premere, argomento che avevo affrontato anche in questo precedente articolo  che vi invito a leggere, per una miglior comprensione di quanto vi propongo adesso. Le dita della sinistra, cioè, (nella prima esecuzione) non premono le corde sui tasti ma le sfiorano soltanto, come per ottenere un armonico. Il muting che sentite, quindi, è proprio della mano sinistra che, appunto, si muove senza premere le note. Avendo cura di usare comunque una corretta posizione (vi invito a leggere anche "il mignolo è l'indice") , con le dita di punta sulle corde, larghe fra loro e ben piegate; mano vicina e parallela al manico ma non a contatto, polso non troppo piegato e, soprattutto, dita rilassatissime, in posizione perpendicolare alle corde (“a martelletto”) ma senza sforzo, con movimenti che usano la stessa forza che usereste per … accarezzarvi le sopracciglia ! ( in questo senso, anche se io ho usato una classica, l'esercizio sarà più difficile e più probante, su una elettrica con action “da corsa” poiché avendo l'action più bassa sarà più difficile arrivare sulle corde senza che queste tocchino i tastini) Il secondo criterio, la seconda attenzione, finalizzata ad un maggior controllo delle dita, sarà di non muovere le dita se non quello direttamente interessato all'esecuzione della nota. Si muove solo il dito che va a suonare mentre gli altri restano completamente inattivi e rilassati, fermi, sull'ultima nota suonata ad aspettare, ciascuno, il proprio turno. In questo modo si aumenta il controllo, si riprogrammano le vie neurali che, come ho scritto in un altro articolo ("il chitarrista discende dalle scimmie" ), sono altrimenti tarate su movimenti che coinvolgono sempre l'intera mano. In entrambe le esecuzioni la concentrazione è quindi sul relax e sul controllo delle dita. Lo scopo è imparare ad evitare che suonando, per esempio, col primo dito, vediamo il mignolo che contemporaneamente, per reazione, “decolla” verso il cielo. Come sempre, comunque, è importante eseguire l'esercizio a tempo, tutte note della stessa durata, controllando l'omogeneità del risultato. 

Controllo e relax della mano sinistra

Nonostante l'esercizio sia pensato espressamente per fare lavorare la sinistra badiamo quindi anche al lavoro della destra, facendole eseguire tutto secondo la pennata prefissata (non come me che nel video a un certo punto inverto la pennata!). Cerchiamo sempre di avere piena consapevolezza di come la nostra mano sta plettrando. Ovviamente sia il “suonare senza premere” sia il “suonare senza alzare le dita” sono modalità che restano valide anche nella pratica di qualsiasi altro esercizio a due, tre o quattro dita, o nella pratica di scale e arpeggi, o per esercitare il “lick della settimana”!
Prima di lasciarvi all'esercizio vi intito a leggere - o rileggere - anche questo altro articolo che avevo scritto  "il chitarrista discende dalle scimmie" 


Nota della Redazione: Accordo è un luogo che dà spazio alle idee di tutti, ma questo non implica la condivisione di ciò che viene scritto. Mettere a disposizione dei musicisti lo spazio per esprimersi può generare un confronto virtuoso di idee ed esperienza diverse, dando a tutti l'occasione per valutare meglio i temi trattati e costruirsi un'opinione autonoma.
lettori in cattedra
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Forse non c'entra ma le ...
di rollo5100 [user #28890]
commento del 22/06/2015 ore 15:55:52
Forse non c'entra ma le unghie lunghe e laccate della foto in alto consentono di suonare la chitarra ?
Bel diario.
Rispondi
Scusate ma nel video il ...
di qualunquemente1967 [user #39296]
commento del 22/06/2015 ore 17:01:16
Scusate ma nel video il chitarrista è mancino ... Quindi ?
Rispondi
Re: Scusate ma nel video il ...
di Claes [user #29011]
commento del 22/06/2015 ore 19:15:42
È come guardarsi allo specchio! Chissà, forse è un vantaggio.
Rispondi
Re: Scusate ma nel video il ...
di bend_it [user #29446]
commento del 23/06/2015 ore 12:33:2
no no...sono destro. E' che Photo Booth fa i video "allo specchio" e non ho trovato "capovolgi". Sorry!
Rispondi
io da molto per tenere ...
di RedRaven [user #20706]
commento del 22/06/2015 ore 21:07:43
io da molto per tenere allenata la mano sinistra e far lavorare un pò la memoria muscolare uso questo esercizio con variazioni: è presentato con sequenza di dita diciamo 1-2-3-4. Fatto questo su tutto il manico, avanti e indietro, passo a sequenze diverse, per esempio 1-3-2-4. E via.
Rispondi
altre variazioni
di henrysg [user #40175]
commento del 22/06/2015 ore 22:41:47
Questa è una delle prime cose che mi ha fatto fare il mio maestro, anche a terzine
con sequenze 1234 1324 1423 4321 4132 ecc ecc, anche su corde diverse ad esempi 123 su un corda e 4 su quella subito adiacente sia a salire che a scendere, poi anche con un salto di corda, insomma le possibilità sono infinite.
Rispondi
E dopo tante discussioni sull'importanza ...
di Guycho [user #2802]
commento del 22/06/2015 ore 23:59:20
E dopo tante discussioni sull'importanza o meno dello "studio" ... ecco cosa si intende per studio inutile.
Rispondi
Re: E dopo tante discussioni sull'importanza ...
di strimp [user #13472]
commento del 23/06/2015 ore 07:08:
perchè inutile?
Rispondi
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Re: E dopo tante discussioni sull'importanza ...
di Guycho [user #2802]
commento del 23/06/2015 ore 08:24:44
Non so se hai seguito alcune interviste anche recenti (l'ultimo credo su Robben Ford) dove gli artisti più accreditati affermavano di non aver mai perso tempo a studiare, inteso come "studio accademico ed esercizi", ma come si siano sempre e solo concentrati a suonare.

Questo mi sembra proprio un esercizio che fa testo in tal senso. Che serve stare magari un'ora su questo allenamento, quando questa diteggiatura non la userai mai? Non sarebbe meglio fare training su una scala, un fraseggio, un lick che abbia, poi, un effettivo utilizzo musicale?

Lo studio della chitarra non è come la palestra.

Rispondi
Re: E dopo tante discussioni sull'importanza ...
di RedRaven [user #20706]
commento del 23/06/2015 ore 08:41:26
guarda per la parte meccanica, anche un genio come Senna per dire aveva bisogno di essere fit per vincere un GP. Vale anche per la musica, se la mano si stanca, sarai Hendrix, ma suoni peggio. Se non hai i calli ti sanguinano le dita. Vado avanti?
Per la parte invece di memoria muscolare, è importante altrettanto. Quando si suona si fanno spesso "sempre le stesse cose": pezzi studiati, gli stessi lick, le stesse diteggiature. Esercizi "meccanici" che forzano le dita a fare altro, di semplice, ma altro incasinando gli schemi, fanno bene, provare per credere. In quasi tutti i campi si fanno cose basilari, semplici, per costruire azioni più complesse. I ginnasti. I pugili. I ballerini. perchè studiare i fondamentali che non userai mai "as is"? Perchè serve.
Rispondi
Re: E dopo tante discussioni sull'importanza ...
di Guycho [user #2802]
commento del 23/06/2015 ore 08:51:37
"Senna per dire aveva bisogno di essere fit per vincere un GP"
"I ginnasti. I pugili. I ballerini."

E vabbè, allora la chitarra è palestra. :)

Ma che vuol dire memoria muscolare, calli etc? Se suono un lick i calli non mi vengono? La mano si stanca a fare cosa?
Se suono Little Wing, invece di questo allenamento ginnico, sarò Hendrix ma suono peggio? Peggio di chi? Boh
Rispondi
Re: E dopo tante discussioni sull'importanza ...
di RedRaven [user #20706]
commento del 23/06/2015 ore 08:55:53
Suonare uno strumento è ANCHE palestra. Dimmelo dopo 2 ore su un palco. I cantanti si esercitano anche loro, in modo diverso. Abbiamo un corpo, meglio tenerne conto, non si suona solo con la mente.
Se non sai cos'è la memoria muscolare, amen. Te la metto in questa maniera: se fai sempre le stesse cose e ti risultano facili, e poi fai qualcosa che ti pare difficile, ecco forse ti sta facendo "bene". Le banali sequenze di quartine alternate a caso avanti e indietro, fatte bene, pulite e spedite, non sono facili, e farle come esercizio di riscaldamento e rafforzamento fisico ( e mentale) è utile.
Rispondi
Re: E dopo tante discussioni sull'importanza ...
di Guycho [user #2802]
commento del 23/06/2015 ore 09:11:5
Esistono cose che fanno da palestra ma hanno anche contenuto musicale. Migliaia di brani, lick, pattern di brani famosi e non, metodi chitarristici più intelligenti di questo insulso esercizio.

Io ad un mio allievo non consiglierei mai di fare qualcosa del genere, perchè dopo due ore di questa ginnastica avrà le mani allenate, ma non saprà suonare nulla. Dopo 2 ore di Little Wing avrà le mani allenate lo stesso, ma soprattutto, saprà suonare Little wing.

Le recenti discussioni sullo studio parlavano proprio di questo.

Poi ognuno fai come crede.
Rispondi
Re: E dopo tante discussioni sull'importanza ...
di RedRaven [user #20706]
commento del 23/06/2015 ore 09:20:06
Guarda, da un lato ti direi che se il resto del mondo, tutte le discipline, fanno allenamento focalizzato e selettivo, un motivo ci sarà. Certo che stimoli i muscoli con Little Wing, ma scommettiamo che se fai l'esercizio di cui stiamo parlando senti fatica PRIMA? e in modo DIVERSO?
Allora ti dico: dopo 2 ore di Little Wing, sai solo Little Wing. Allora improvvisa. Ma non è questo il punto, c'è tempo ANCHE per questi esercizi.
Io addirittura uso un grip trainer per quando non ho la chitarra sotto mano, quegli arnesi con 4 stantuffi a molla, per rafforzare la mano.
Poi con tutto il rispetto, ma Robben Ford probabilmente non si ricorda più manco di quando stava imparando, e spesso questa gente ha imparato da autodidatta, suonando un pò come veniva. Poi se sei Gilmour, va da se che esercizi o no, esci e diventi quel che sei destinato ad essere. Anzi, proprio per quello i suggerimenti valgono quel che valgono: un fuoriclasse può fare un pò quel che gli pare, noi umani dobbiamo faticare.
Rispondi
Re: E dopo tante discussioni sull'importanza ...
di Guycho [user #2802]
commento del 23/06/2015 ore 09:55:27
"il resto del mondo, tutte le discipline, fanno allenamento focalizzato e selettivo, un motivo ci sarà. "
A Conservatorio, dove veramente si studia in modo meccanico, gli esercizi si fanno sulle scale, non sulle posizioni inutili. Il tipico 1234 si farà, si e no, proprio ai primi passi.

Un esercizio come questo non ha una sonorità, alleni la mano ma non la mente, nemmeno dopo questo sai improvvisare. Anzi, non sai fare assolutamente null'altro che questo esercizio.

l'arnese a molla va bene, ma solo perchè in quel momento non hai la chitarra.

Prendi il metodo di Paul Gilbert: diteggiature complesse e faticose, ma si tratta comunque di licks utilizzabili, o perlomeno punti di partenza per crearne di originali. Non sono semplici 1234 senza alcun riscontro musicale.

"un fuoriclasse può fare un pò quel che gli pare, noi umani dobbiamo faticare."

E chi ti dice che non si diventa fuoriclasse perchè si sta sbagliando metodo?
Rispondi
Re: E dopo tante discussioni sull'importanza ...
di bend_it [user #29446]
commento del 24/06/2015 ore 09:15:14
Scusate se mi intrometto ... vorrei aggiungere qualcosina.
Innanzitutto vorrei raccontarvi che i vostri argomenti, e la vostra disputa, li ho trattati e analizzati in quest'articolo, tempo fa ( vai al link ), che vi invito a leggere.
Per il resto, in questo video, l'esercizio tocca almeno tre aspetti:
- l'esercizio 1234 come sequenza meccanica di dita
- il suonare "senza premere"
- il suonare "senza alzare le dita"

Ebbene, vediamoli ad uno ad uno.
1234 è una sequenza di dita di base. E' un esercizio che normalmente viene affrontato nei primi periodi dello studio dello strumento. Questo vuol dire molte cose: vuol dire che è semplice, certo, ma vuole anche dire che è "fondamentale" ovvero che costituisce le fondamenta di una buona tecnica. In quanto tale viene affrontato all'inizio, proprio come per costruire un palazzo si comincia col costruire le fondamenta, per poi poggiarci sopra tutto il resto. Come per un palazzo però, le fondamenta continuano la loro funzione anche a palazzo finito, e qualora dovessero degradare (per esempio se l'umidità fa arruginire il metallo del cemento armato) la stabilità dell'intero palazzo sarebbe compromessa. Per questo ogni esercizio "di base" andrebbe continuato anche durante i mesi e gli anni successivi diventando routine (per il riscaldamento, prima di suonare i "lick della settimana" per esempio).
Questo esercizio in particolare, poi, e tutte le ulteriori sequenze a quattro dita (1324, 1423, 1432, ecc...) sono assolutamente indicati, ed anzi sono i più efficaci, per fornire alla mano una "buona impostazione", che poi è quell'impostazione che consente alla mano la miglior elasticità, leggerezza, efficacia, velocità, flessibilità, adattabilità, prontezza e resistenza con il minimo sforzo muscolare. Ovviamente non c'è una posizione buona per fare tutto, ma c'è una mano che può essere pronta a qualsiasi esigenza tecnica e stilistica.

Suonare "senza premere" è un modo di fare gli esercizi che può essere applicato a qualsiasi esercizio, scala, pattern, arpeggio o lick. E' semplicemente un metodo che impone e, quindi poi, insegna a muovere le dita senza sforzo. In questo modo, con il relax, la mano guadagna in velocità, resistenza, reattività, agilità. E' l'esatto opposto di quel che fate con i manubri a molla. Non si cerca la forza, ma la leggerezza (che sarà efficace se unita alla posizione corretta ed al controllo ottimale).

Suonare "senza alzare le dita" è un modo per "stressare" il controllo, per metterlo sotto torchio e, così, migliorarlo. Muovere un solo dito tenendo immobili gli altri ci rende padroni di ogni movimento, evitando così quelle situazioni in cui muovendo il primo dito verso la corda vediamo il mignolo che "decolla" verso il cielo! Maggior controllo= maggior relax=miglior efficacia, resistenza, agilità, velocità.

Non tutto ciò è ottenibile suonando "little wing" perchè, fondamentalmente, nel suonare il brano avremo, si spera, più attenzione alla musica e quindi al risultato finale e trascureremmo il modo esatto in cui lo abbiamo ottenuto. Ovviamente sono momenti diversi. Prima ci si concentra sull'ottenimento di una buona tecnica, sull'uso delle mani, delle dita, del plettro e poi (anche mezz'ora dopo intendo) ci si concentra, suonando i brani o le frasi o improvvisando, su un buon utilizzo, musicale, di quelle capacità ottenute.
E' un po' come dire: per comprare strumenti devo prima guadagnare i soldi.
Per fare una gita, un viaggio, devo prima fermarmi a fare benzina (e magari un tagliando).
Per una gara prima mi devo allenare e mi devo anche sedere a tavola e mangiare per acquisire la giusta quantità di calorie necessarie allo sforzo.
Per andare in mezzo ai campi a dipingere panorami devo prima ndare in città e comprare colori e pennelli.

E' anche ovvio che comprare tutto il negozio, o mangiare tutto il ristorante e non fare la gara, o comprare una macchina nuova ma non partire in gita, o riempire forzieri di denaro e non comprar nulla, nulla di tutto ciò avrebbe senso se poi non lo si utilizza allo scopo. La tecnica "fredda" serve per poi, comunque, fare musica, arte, divertirsi, viaggiare, volare, godere!

Ciao !
Rispondi
Re: E dopo tante discussioni sull'importanza ...
di Guycho [user #2802]
commento del 24/06/2015 ore 21:55:38
"più attenzione alla musica e quindi al risultato finale e trascureremmo il modo esatto in cui lo abbiamo ottenuto"

Credo sia quello che ogni musicista dovrebbe fare.

p.s. ho letto l'altro articolo, molto in tema e molto interessante. Credo tu sappia da "quale parte" sto :)
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Re: E dopo tante discussioni sull'importanza ...
di bend_it [user #29446]
commento del 24/06/2015 ore 23:07:00
si ...eheh lo intuisco.
Ma quindi tu per sistemare la chitarra non ti curi, prima di cominciare il lavoro, di procurarti le brugole per le sellette, le corde nuove, le eventuali colle e vernici, ecc... o per riparare uno scaffale? ...niente martello, che fai? Li prendi a pugni i chiodi? Concentrarsi solo sul risultato finale senza prima procurarsi gli strumenti necessari non è cosa buona! Gli strumenti servono per ottenere il risultato in modo migliore e più efficace! Ovviamente non è nemmeno cosa buona dotarsi di super strumentazioni professionali, seghe rotative, calibri di precisione, tutti i tipi di cacciaviti al titanio, super-colle extra-rapide extra-forte ... senza poi mettersi mai a riparare quello scaffale!
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Re: E dopo tante discussioni sull'importanza ...
di mrnippo [user #31138]
commento del 23/06/2015 ore 15:20:57
io la vedo cosi: se vuoi suonare little wing devi prima padroneggiare alcune tecniche tipo l' hammer on o il pull off. oppure puoi imparare a usare il pollice come faceva hendirx per suonare le toniche sulla corda mi basso.

se non hai mai fatto niente di tutto ciò e ti metti a suonare little wing, per impararla ci metterai un tempo x che sarà molto superiore al tempo che impiegheresti se già padroneggiassi le tecniche di cui sopra.
In sostanza la curva di apprendimento di qualsiasi solo, riff, pezzo che vuoi imparare risulta essere molto ma molto più rapida se hai un certo tipo di "allenamento" alle spalle.


Rispondi
Re: E dopo tante discussioni sull'importanza ...
di hwoarang [user #33715]
commento del 27/06/2015 ore 18:20:03
Di base c'è che la tecnica chitarristca moderna è nata da scontesti tutt'altro che accademici, in questo senso anch'io sono contrario all'estremizzazione del "metodo", ma posso dire che dopo anni ancora trovo utile questo esercizio così basilare. Chi studia da autodidatta spesso incontra dei muri, a quel punto per abbatterli deve andarsi a riprendere il fondamentale, questo è quello che ho fatto io. Per arrivare a certi livelli la palestra ci vuole, non è detto che vada fatta per forza tutta insieme prima, anzi, spesso tanti abbandonano la chitarra proprio in queste fasi, ma arriva sempre il momento in cui ci si mette sotto, ed è un ottimo momento quando già hai visto che sai suonare ed hai coltivato la passione e non ti senti così lontano dal tuo guitar hero come lo sei quando hai appena imbracciato la chitarra. Se dopo un anno di chitarra ancora non ti hanno insegnato una canzone perdi le speranze, non bisogna iniziare con l'obbiettivo di diventare professionisti, ma di divertirsi.
Rispondi
Re: E dopo tante discussioni sull'importanza ...
di kelino [user #5]
commento del 23/06/2015 ore 08:21:11
Non è studio.
È ginnastica.
Io faccio questi esercizi sempre, 15 min prima di salire sul palco....per il warm up.
Rispondi
Re: E dopo tante discussioni sull'importanza ...
di Gianni Rojatti [user #17404]
commento del 23/06/2015 ore 11:49:33
Questo invece è un esercizio utilissimo.
Non serve farlo per un'ora.
Eseguirlo ogni giorno per qualche munto invece può veramente aiutare a migliorare tecnica e impostazione.

Anche giocare a calcio è una cosa e fare i giri di corsa attorno al campo è un'altra.
Ma solo facendo i secondi ti farai il fiato necessario per poter essere lucido, concentrato e competitivo quando giocherai.

Per molto tempo anch'io ho preferito suggerire ai miei allievi di affinare la tecnica su materiale che avesse anche un senso melodico e musicale, su esercizi che fossero poi spendibili e trasponibili nel suonato. Negli anni invece mi sono ricreduto: esercizi squisitamente tecnici come questo, avulsi da ogni applicazione immediata, permettono di stare molto più concentrati sui dettagli della meccanica del nostro modo di suonare. Aiutano a costruire una tecnica solida dalle fondamenta.

Soprattutto questo esercizio è importantissimo perché se fatto bene, nel tempo aiuta a suonare in maniera più armoniosa, senza affaticare troppo la mano. E al di là dei vantaggi musicali (pulizia, precisione, scansione ritmica) suonare con una buona impostazione, aiuta soprattutto a preservare la mano da eventuali magagne.

Rispondi
Re: E dopo tante discussioni sull'importanza ...
di Guycho [user #2802]
commento del 23/06/2015 ore 18:05:06
"suonare con una buona impostazione"

Scusa Gianni, ma uale sarebbe la "buona impostazione"?

Ci sono talmente tanti stili e tecniche diverse, oltremodo personalizzate da musicisti di calibro, che è impossibile stabilire la giusta impostazione. Quello che va bene per fare metal non va bene per fare country, cio che serve per suonare alla Hendrix non va bene per suonare alla Beck e così via.

Stai lì a studiare la plettrata poi ti arriva Knopfler che usa 3 dita. Affini la tecnica del vibrato alla Clapton, tocco leggero, poi senti SRV che ha un vibrato ed una plettrata totalmente diversa ed una presa sul manico da maniscalco.

Io preferisco che sia la musica stessa a guidare nella tecnica. Se mi chiedono come mettere la mano sx che gli dico, "polso basso e dita distese"? E se invece vogliono suonare come Frusciante?
Rispondi
Re: E dopo tante discussioni sull'importanza ...
di eddvedd1978 [user #14754]
commento del 24/06/2015 ore 13:13:38
Credo che la tua considerazione sia interessante e, probabilmente, alla domanda "Come metto la mano sinistra?" un insegnante assennato dovrebbe rispondere di esser li solo per dire come "non" mettere la mano sinistra (evitare posizioni palesemente errate e dannose).
Per il resto, dopo aver visto la plettrata di Marty Friedman ai tempi di "Melodic control" non mi stupisco più di nulla.
Rispondi
Re: E dopo tante discussioni sull'importanza ...
di Gianni Rojatti [user #17404]
commento del 24/06/2015 ore 13:26:45
Ciao Guycho,
citi Hendrix, Beck e Knopfler.

E' come se a un ragazzo qualunque che ambisce a diventare un calciatore professionista gli si rimproverasse di avere la pancia, non allenarsi e passare le notti a fare festa.
E lui ti rispondesse che anche Maradona faceva così.

Forse non sarebbe il caso di rifarsi a geni, fenomeni ed alieni dello strumento.
Ma ai tanti professionisti che possono confermarti che senza tanto duro lavoro e un'impostazione corretta certi livelli di playing non si raggiungono.

G

p.s. citi Frusciante che è stato il chitarrista di una delle più grandi rock band della storia. E le sue ritmiche su Black Sugar Sex Magic hanno sconvolto il chitarrismo degli anni '90.
Ma tu lo sapevi che da adolescente passave le giornate studiando i brani di Frank Zappa?
Lo sapevi che si è diplomato al GIT la stessa scuola che hanno frequenta mostri come Paul Gilbert, Frank Gambale o Jennifer Batten? Credi che se gli avessero chiesto di cambiare impostazione e suonare qualcosa di più classico, che prevede un'impostazione più rigorosa non l'avrebbe saputo fare?






Rispondi
Re: E dopo tante discussioni sull'importanza ...
di Guycho [user #2802]
commento del 24/06/2015 ore 21:48:12
Credo che ogni musicista sappia fare, soprattutto, sè stesso. Non ce lo vedo proprio Frusciante a suonare come Gilbert. Il fatto che abbia studiato Zappa non ha nulla a che vedere con l'mpostazione della sua mano, che è chiaramente di stampo Hebdrixiano.

"Forse non sarebbe il caso di rifarsi a geni, fenomeni ed alieni dello strumento"

Questa frase non è la prima volta che la leggo qui, ma proprio non la capisco. Certo che mi rifaccio ai geni. A chi mi dovrei rifare, ai mediocri?

"senza tanto duro lavoro..."
Mai messo in dubbio questo.

"e un'impostazione corretta..."
Qui metto in dubbio. Ho un allievo che ha detto di preferire le dita al plettro: cosa dovrei dirgli? Conosco un bravissimo chitarrista che , mancino, monta le corde come destro (alla Bramhall per capirci) . Che impostazione corretta avrà?

Ho avuto un allievo che suonava Bach e Scarlatti meglio di me, si presentò dicendo: "si ma ... io voglio suonare rock!" ... Il suo maestro precedente gli fece studiare chitarra classica per 3 anni perchè "solo con le basi classiche puoi suonare bene" (inutile aggiungere che non riusciva a fare nulla di rock). Caso estremo, ma serve per capire.
Rispondi
Re: E dopo tante discussioni sull'importanza ...
di bend_it [user #29446]
commento del 23/06/2015 ore 12:39:53
Ciao. L'esercizio, in questo caso non è solo 1234 ... puoi fare quello che vuoi, i tuoi lick preferiti, le trascrizioni di Gambale o di Malmsteen, ... l'esercizio in questione ti propone di fare quello che vuoi ma senza premere sulle corde, per sviluppare il relax della mano sinistra (e con esso l'elasticità, la velocitò, la resistenza, il timing, la precisione). Prima di dire che è inutile (per carità, ogni parere è legittimo) ti chiedo di leggere i chiarimenti che ho fornito più giù, fra i commenti ("in quanto autore dell'articolo...") e ti chiedo anche di leggere gli articoli citati. Poi, se vorrai provare per qualche mese a fare gli esercizi proposti e a seguire le indicazioni e i concetti spiegati, ti accorgerai (solo dopo averolo fatto però) se davvero sono utili o inutili.
Grazie e scusa per le precisazioni.
Rispondi
Scuotere mani e dita
di Claes [user #29011]
commento del 23/06/2015 ore 11:30:58
Questo trucchetto me lo ha insegnato un amico per il warm-up - scuotere "nel vuoto" senza usare muscoli più del minimo e si muovono automaticamente anche le braccia. Come extra piegare le dita vagamente da pugno Karate e poi stenderle al massimo inframezzando con lo scuotere e questo aiuta i muscoli delle dita. Questo vale per entrambe le mani.
Rispondi
In quanto “autore” dell'articolo ...
di bend_it [user #29446]
commento del 23/06/2015 ore 12:30:05
Ciao a tutti!
In quanto “autore” dell'articolo ci tengo a fornire alcune puntualizzazioni, precisazioni, chiarimenti.

Innanzitutto io credo di aver sbagliato un click, quando sono andato su “proponi un articolo” e invece forse avrei dovuto andare su “scrivi un diario”. Infatti il mio intento era solo far vedere cosa intendevo dire con “senza premere” nell'articolo che ho citato. Avevo scritto veramente solo quattro righe di rimando agli articoli, e stop.
Fatto sta che invece ho “proposto un articolo” e la redazione si è trovata uno spunto (interessante?) totalmente privo di spiegazioni (che erano però negli articoli citati e alla cui lettura invito tutti, redazione compresa, nuovamente). Ed ecco che allora hanno provveduto, in redazione, a RISCRIVERE TOTALMENTE l'articolo, lasciando solo il video e la mia firma. Ottimo lavoro della redazione (cui a questo punto chiedo scusa per il mio errore nel click di cui sopra e per il lavoro cui li ho costretti) cui però mi sento in dovere di aggiungere, chiarire e correggere alcuni punti (senza polemica alcuna, anzi, con le rinnovate scuse alla redazione!).

1- nell'introduzione si parla di utilità nello “sviluppare la muscolatura”. No, tutt'altro. Il punto non è quanta forza abbiamo e usiamo, ma al contrario, allenarsi ad usarne il minimo necessario. Diventa possibile aumentando il controllo che abbiamo del singolo dito (ecco perchè il rimando anche all'articolo “il chitarrista discende dalle scimmie”)
2- “Le quattro note saranno suonate in successione ascendente e discendente con tutte e quattro le dita della sinistra, da indice a mignolo e viceversa.” NO, le quattro note saranno sempre suonate dall'indice al mignolo.
3- “La prima volta che eseguiamo l'esercizio operiamo un deciso muting con la destra” NO !!!!
La destra lavora nello stesso identico modo sia nella prima che nella seconda esecuzione!! Il “muting” è proprio della mano sinistra che, appunto, si muove “SENZA PREMERE LE NOTE”
4- “Ci concentreremo quindi sull'aspetto più ritmico dell'esercizio” NO. Ci concentriamo proprio sul movimento della sinistra che deve utilizzare solo ed esclusivamente la forza che serve a spostare i pochi grammi di peso del dito. Ferme (e totalmente inattive, muscolarmente) le altre dita, e senza premere, quindi senza usare forza. Ci concentriamo anche a mantenere le dita in posizione perpendicolare sulle corde (“a martelletto”) ma senza sforzo.
5- Nella seconda esecuzione l'attenzione va sul mantenimento del relax della situazione precedente, anche se stavolta, premendo le corde sui tasti e sulle note, useremo due grammi di peso in più.
6- “Nonostante l'esercizio sia pensato espressamente per fare lavorare la sinistra non trascuriamo il lavoro della destra. Cerchiamo sempre di avere piena consapevolezza di come la nostra mano sta plettrando” SI!! (SACROSANTO!!!) ...anche se io stesso credo di aver invertito ad un certo punto la pennata. Se avessi scritto questa grande verità sarei stato un po' più attento. ...ooOppss!
7- “Che si scelga un'esecuzione in alternata, in sweep o in legato ...” ...beh, non credo sia possibile esercitare il “senza premere” con i legati.
8- Una delle poche frasi di commento che avevo aggiunto al video spiegava come il video servisse a spiegare il concetto del SENZA PREMERE (applicato qui a “1234 senza alzare le dita”) e che in questo modo si possono eseguire tutti gli esercizi che fate normalmente, anche le scale, anche i lick più hot del vostro repertorio.
9- … non sono mancino. E' solo che stavolta non ho trovato la funzione “capovolgi video” (visto che “Photo Booth” fa i filmini “allo specchio”).

Scusate ancora, tutti, per l'approssimazione con cui ho proposto, stavolta, il mio contributo.
Francesco D'Amico
Rispondi
Re: In quanto “autore” dell'articolo ...
di strimp [user #13472]
commento del 23/06/2015 ore 12:44:31
ora mi torna tutto!!
Grazie per i tuoi articoli che sono sempre fonte di riflessioni.
Rispondi
Re: In quanto “autore” dell'articolo ...
di bend_it [user #29446]
commento del 23/06/2015 ore 13:25:37
Grazie !!
Rispondi
Re: In quanto “autore” dell'articolo ...
di Guycho [user #2802]
commento del 23/06/2015 ore 13:10:28
Ora ha più senso.

Ed hai fatto bene a precisare che è utile soltanto in certe tecniche; se il senso dell'esercizio è imparare a non premere esageratamente sui tasti, niente da dire. Io contestavo l' 1234 :)
Rispondi
Re: In quanto “autore” dell'articolo ...
di bend_it [user #29446]
commento del 23/06/2015 ore 13:25:19
Grazie per la comprensione ! :-)
Rispondi
Re: In quanto “autore” dell'articolo ...
di eugenio01 [user #39191]
commento del 23/06/2015 ore 15:40:04
prossima volta il ragno :-)
Rispondi
Re: In quanto “autore” dell'articolo ...
di Gianni Rojatti [user #17404]
commento del 24/06/2015 ore 13:28:24
Abbiamo integrato le preziose e correttissime precisazioni dell'autore nel testo della lezione.
Ora è più completo e approfondisce e spiega l'esercizio in maniera davvero esaustiva.
Rispondi
Peccato
di micantino [user #23697]
commento del 26/06/2015 ore 00:23:00
Un lungo articolo con l'immagine rovesciata. E tutto per parlare della mano sinistra. Assurdo.
Rispondi
Re: Peccato
di bend_it [user #29446]
commento del 27/06/2015 ore 12:54:42
Hai pienamente ragione ! ...ma in fondo è come guardarsi allo specchio, no?
Rispondi
Re: Peccato
di bend_it [user #29446]
commento del 03/07/2015 ore 13:50:15
eccolo

vai al link
Rispondi
per la gioia di tutti ecco a voi il video raddrizzato!
di bend_it [user #29446]
commento del 03/07/2015 ore 13:49:43
vai al link


Rispondi
https://www.youtube.com/embed/qpomRWY03l8 ...
di bend_it [user #29446]
commento del 03/07/2015 ore 13:50:55
vai al link
Rispondi
di warburg [user #43590]
commento del 12/07/2015 ore 22:03:39
Lo trovo difficilissimo! Soprattutto col muting delle corde... Quindi sicuramente devo ringraziare l'autore per avermelo fatto scoprire :)
Rispondi
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