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Microfono: il primo equalizzatore
Microfono: il primo equalizzatore
di [user #116] - pubblicato il

Posizionare il microfono davanti all'amplificatore è un lavoro che spetterebbe al fonico. Ma, soprattutto in situazioni non proprio professionali, non sempre c’è un fonico disponibile o, talvolta, non c’è proprio un fonico. Aiutiamo i chitarristi a rendersi autonomi in questa delicatissima operazione
Continuiamo questa serie di appuntamenti dedicati alla cura e consapevolezza del proprio suono una volta che questo, fatto, suonato e impacchettato a dovere esce dal cono del nostro amplificatore.

Nel precedente appuntamento si è sottolineato quanto sia frequente che un suono curato in ogni piccolo dettaglio (dalla chitarra ai pick up, passando per cavi, pedali, testate, plettro…) rischi di essere compromesso da una microfonazione approssimativa o scorretta.
Nonostante questo sia un lavoro che spetterebbe ai fonici, è importante che un chitarrista sia autonomo nel gestire anche questa fase perché – soprattutto in situazioni non totalmente professionali - non sempre c’è un fonico disponibile o, talvolta, non c’è proprio un fonico. 

Microfono: il primo equalizzatore

Affinare questo tipo di competenze permette poi al chitarrista di sviluppare una certa sensibilità: scoprire che sul suo amplificatore quel tale microfono, posizionato in una certa maniera, gli permette di avere il suono che ama lo aiuterà a interagire meglio con tecnici e fonici.
L’obbiettivo finale è far sì che il suono erogato dal nostro amplificatore resti il più possibile invariato quando esce da dall’impianto voce che lo amplifica.
Oggi ci concentreremo proprio sul posizionamento del microfono davanti al cono.
Osserveremo come lo spostamento del microfono dal lato al centro dell’altoparlante agirà come un equalizzatore sulla ricezione del suono.

enrico santacatterina lezioni
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bellissimo mostrare in tempo reale ...
di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 24/06/2015 ore 09:44:35
bellissimo mostrare in tempo reale come si modifica il suono in base alla posizione del mic! Ottimo articolo! Un cenno sarebbe stato utile anche sulla distanza e sull'asse... però vabè... ben fatto! :)
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posizione del microfono molto importante ...
di qualunquemente1967 [user #39296]
commento del 24/06/2015 ore 09:54:36
posizione del microfono molto importante nulla da dire ma lo è ancora di più la figura del fonico che nessuno di noi ha purtroppo ... Anni spesi con passione in pedalini ampli chitarre cavi ecc suono pazzesco sul palco poi .... Poi scendiamo dal palco a fine serata e ci sentiamo dire da amici bravissimi eh ma la chitarra non si sentiva molto eri sempre basso nei soli non uscivi .... Interessante vero ? Meditate gente ciao
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A dir poco illuminante. Una ...
di roccog [user #30468]
commento del 24/06/2015 ore 10:09:36
A dir poco illuminante.
Una cosa che sappiamo tutti "dire, piegare, fare..."
Ma vederlo e ascoltarlo così fa proprio effetto!

Grazie
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Eccellente!!
di fender64 [user #14522]
commento del 24/06/2015 ore 11:46:25
Semplice, pratico e intuitivo!! grazie!!
Rispondi
una domanda ed una provocazione
di francesco72 [user #31226]
commento del 24/06/2015 ore 13:09:25
grazie mille per la clip: utilissima. Però sarebbe altrettanto utile un'aggiunta per gli ampli a 2 e quelli a 4 coni.
La provocazione: ma una bella DI o usare un effetto/ampli con uscita bilanciata non semplificherebbe la vita, evitando tra l'altro che uno strattone o un calcio mandino gambe all'aria l'asta del microfono? Ribadisco è solo una provocazione per permetterci di sviscerare pro e contro di uno e l'altro sistema. Personalmente rientro nella schiera di quelli con lo Shure, però se dovessi acquistarlo il dubbio DI me lo porrei.
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Re: una domanda ed una provocazione
di yasodanandana [user #699]
commento del 24/06/2015 ore 13:54:33
per quanto riguarda gli ampli a più coni la ripresa live più diffusa, anche per i "vip", è microfonare un solo cono. Si possono certamente microfonare anche un paio di coni o di più, pure mettere un mic dietro, ma la cosa va fatta con un'accuratezza tale (pena problemi di fase e quindi suono sottile e "malato") che, a mio parere, può essere praticata solo se uno fa un tour proprio, con i propri fonici e con un bel pò di tempo da dedicare a tutto ciò. E, tutto sommato, a mio parere, se ne può fare a meno ...

per l'uscita diretta dipende ... bisogna che sia in qualche modo simulata la presenza di un altoparlante, se è così, può darsi che la cosa funzioni bene. Anche se lo si fa generalmente quando il chitarrista ha un pre digitale (tipo zoom, line 6 ecc. ecc.), se c'è l'ampli, si microfona ..
Rispondi
Re: una domanda ed una provocazione
di francesco72 [user #31226]
commento del 24/06/2015 ore 15:20:10
Grazie per la risposta.
Quanto all'uscita diretta, intendevo proprio quello: capire i pro ed i contro della soluzione con ampli e di quella senza.
Rispondi
Re: una domanda ed una provocazione
di yasodanandana [user #699]
commento del 24/06/2015 ore 18:53:28
personalmente preferisco che il suono della chitarra elettrica prenda un pò di aria, ovvero che sia ripreso da un microfono piazzato di fronte ad un altoparlante.. però, insomma, siamo lì..
Una cosa da dire forse è che in realtà la diretta è più difficile, nel senso che ok, attacco un jack e ho risolto, ma se voglio ottenere risultati buoni, debbo sbattermi particolarmente nelle regolazioni e nella programmazione... mentre se uso un altoparlante e piazzo un microfono a mezza via tra centro e bordo, sono praticamente a posto
Rispondi
Re: una domanda ed una provocazione
di The_Boss190188 [user #9604]
commento del 24/06/2015 ore 20:11:37
Ti posso dire che da quando ho eliminato l'ampli dal palco in favore di due RedBox della Hughes&Kettner il suono che mando al banco è sempre lo stesso..quindi la tua non la ritengo una provocazione ma un'esperienza che ho provato di persona, e sinceramente non tornerei indietro!
Rispondi
Re: una domanda ed una provocazione
di francesco72 [user #31226]
commento del 25/06/2015 ore 09:44:08
grazie mille ad entrambi, mi avete sinteticamente ma chiaramente indicato dei pro e dei contro delle due scelte, aiutandomi a capire. A questo punto direi che devo solo iniziare a sperimentare la via del suono direttamente nel mixer. Qualche suggerimento se sia meglio mettere solo una di a valle della mia attuale effettistica (pedali analogici) o acquistare un multieffetto con uscita xlr o un ampli che abbia quell'uscita? ho, infatti, visto che il mercato offre le più varie soluzioni ed i più vari prezzi. ma forse è meglio che usi uno spazio apposito magari su questo stesso forum.
ciao
Rispondi
Re: una domanda ed una provocazione
di viabcroce [user #13757]
commento del 08/07/2015 ore 22:12:52
È essenziale che il suono includa la simulazione cassa. Dovresti utilizzare un simulatore (POD, Axe, Kemper), oppure un device specializzato nel caricare risposte all'impulso (IR) ottenute da casse vere. Altrimenti suonerai come un fuzz dentro uno stereo (per rendere l'idea...).
PS: Io uso un Kemper, e secondo me ho il meglio dei... 3 mondi X)
Rispondi
Re: una domanda ed una provocazione
di ADayDrive [user #12502]
commento del 25/06/2015 ore 16:39:12
Io sono da poco passato alla DI (Red Box pro della Hughes & Kettner). Il suono chiaramente non è uguale a quello dell'ampli microfonato, ma è tutto sommato credibile, gradevole, e soprattutto ti permette di poter usare il tuo ampli nelle orecchie a mo' di spia, il che rende molto più facile e naturale suonare su qualsiasi palco, rispetto, ad esempio, agli emulatori tipo POD.
I fonici poi sono entusiasti: un microfono in meno sul palco, meno aste e cavi volanti, da loro solo felicitazioni, fiori e complimenti...
Rispondi
Re: una domanda ed una provocazione
di francesco72 [user #31226]
commento del 25/06/2015 ore 20:40:05
una precisazione: l ared box, però, mi impone di portare sul palco comunque tutto l'ambaradam testata+cassa, se faccio il passo, però, voglio ottimizzare. Esiste uno scatolotto cui possa collegare direttamente gli effetti, come fosse l'ampli per poi mandare tutto al mixer? A me va bene sentirmi solo dalla spia, tanto se non ce n'è una del fonico abbiamo quelle dell'impianto del gruppo.
ciao
Rispondi
Re: una domanda ed una provocazione
di Claes [user #29011]
commento del 25/06/2015 ore 21:30:39
Non è una provocazione - è un consiglio da parte tua! Un line-out per l'impianto, e uno per te da spia. Un pre da Rolls-Royce è il Marshall JPM-1 a valvole per un sound molto "basic". Vi sono poi pre con con un sacco di settaggi ma è più comodo usare i soliti pedalini. Avendo trovato il sound "giusto" lo si usa una volta per tutte. Registrando, si usa il 110% di quello che può rendere un pre digitale.
Rispondi
Re: una domanda ed una provocazione
di francesco72 [user #31226]
commento del 26/06/2015 ore 08:19:33
In realtà mi stavo orientando più sulla testata Peavey micrhead (20W) che un amico mi ha prestata in prova; non solo mi piace come testata ma ha pure un'uscita usb (oltre all'xlr), pesa pochissimo e non ingombra nulla. Inoltre essendo testata la posso collegare ad una cassa senza dover acquistare anche un finale.
Rispondi
Re: una domanda ed una provocazione
di ADayDrive [user #12502]
commento del 26/06/2015 ore 08:03:47
Prova il Carl Martin Rock Bug. E' analogico (per me la roba digitale ammazza il suono, è una fissa personale) e suona bene (l'ho sentito all'opera, suonato anche da altri chitarrista).
Rispondi
Comunque bel video molto istruttivo ...
di qualunquemente1967 [user #39296]
commento del 24/06/2015 ore 13:53:25
Comunque bel video molto istruttivo ! E' veramente un ecqualizzatore ! E se aggiungiamo che anziche' usare il classico sm57 ne usiamo un altro tipo a prescindere dalla posizione avremo altri risultati .... Ciao
Rispondi
ottimo articolo, interessantissimo ... aspetto ...
di dantrooper [user #24557]
commento del 24/06/2015 ore 14:37:33
ottimo articolo, interessantissimo ... aspetto il prosieguo ;)
Rispondi
e quando il fonico non ...
di Sykk [user #21196]
commento del 25/06/2015 ore 08:15:21
e quando il fonico non vuole che sia tu a posizionare il cono?
di solito lo piazzano al centro perchè così la chitarra "si sente"
Rispondi
Re: e quando il fonico non ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 25/06/2015 ore 10:57:56
Al centro??? Mah...Bah...Buh...
Rispondi
Nelle serate piccole piccole, al ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 25/06/2015 ore 10:57:06
Nelle serate piccole piccole, al chiuso, non usavamo neanche i panoramici per i piatti della batteria, figurarsi se microfonavamo la chitarra...Nei locali più grandi non sempre lo abbiam fatto mentre su palco d'è il service e, conoscendo le nostre esigenze, scendevamo a turno per dare qualche indicazione sulle nostre preferenze al fonico...Comunque, una volta beccato il service giusto, abbiamo chiamato sempre quello...E come in tutte le cose, più sali di prezzo e più tendenzialmente la qualità migliora...Con il service di fiducia nelle serate grosse in cui potevamo permetterci anche il fonico da palco la qualità audio anche all'interno delle spie era incredibile e tutto concerreva a farti suonare meglio...
Rispondi
L'uscita simulata è comoda, quando ...
di swing [user #1906]
commento del 25/06/2015 ore 11:17:22
L'uscita simulata è comoda, quando l'ampli lo permette per comodità utilizzo quella, però avendo un po' di tempo da dedicare al mixer o avendo un fonico dedicato si potrebbe anche miscelare il microfono con la simulazione, è una soluzione che non ho mai provato per questioni di tempo nel momento del sound check però mi frulla in testa da un po'.
Ottimo articolo, come ha suggerito qualcuno mancherebbe la prova dell'orientazione del microfono comunque credo che l'inclinazione di 30-45° come lo è nel video sia quella più usata.

P.S.
Anche l'amplino mi è piaciuto :)
Rispondi
Mi associo agli altri nell'apprezzamento ...
di simonec78 utente non più registrato
commento del 25/06/2015 ore 18:22:59
Mi associo agli altri nell'apprezzamento dell'idea dello spostamento del microfono in tempo reale.
Rispondi
Ottimo
di rugge78 [user #36021]
commento del 26/06/2015 ore 10:35:14
sono perfettamente in linea con quanto detto. A livello casalingo ho fatto mille esperimenti, passando anche dalla Red Box, ma il microfono è veramente un primo equalizzatore! Non sono un fanatico degli effetti e per lo meno in fase di registrazione cerco sempre di dare il giusto timbro usando metodi naturali (sia per la ripresa gli amplificatori sia per la registrazione delle chitarre acustiche). Credo che sia anche molto divertente e intuitivo poter sperimentare semplicemente con un'asta del microfono in giro per la stanza!
Rispondi
Concordo sulla bontà dell' articolo, ...
di irby [user #32243]
commento del 28/06/2015 ore 10:20:55
Concordo sulla bontà dell' articolo, complimenti. Io preferisco sempre il microfono davanti all'ampli, anche se come elemento di emergenza ho preso una Carl Martin Rock Bug che tengo in pedaliera come ultimo pedale (non collegato ovviamente). Suonando nel mio impianto (mixer Allen & Heath e diffusori Dynacord) trovo che il suono che esce dalla Rock Bug è molto "meno credibile" rispetto a quello che poi esce dal Bassman 59, ma se lo suono su delle Backing Track o su dei brani originali il paragone con quello che si sente uscire da un prodotto "finito" è molto, molto vicino.
Mi spiego;
Suono ad esempio su un breano degli Iron Maiden Wasted Years.

1. Chitarra, boost, OCD, effetti, bassman e microfono e wow che suono, bello dinamico aggressivo, ma è il mio suono, nudo e crudo e ciccione, tipico di un suono live, senza compressione, produzione ecc....ma bello.

2. Chitarra, boost, OCD, effetti e Rock Bug e ne esce un suono molto più neutro e poco piacevole a livello di "pacca e sensazione" da spostamento d'aria dell' ampli. Però.....molto più vicino al suono che si sente nel CD. Come dire, un suono più "corretto" passatemi il termine, di quello che serve realmente al tone finale in una band.

Queste sono le mie sensazioni, ma al prossimo live voglio fare un esperimento. Usare sia il microfono e sia l'uscita bilanciata della Rock Bug e miscelarli assieme o meglio ancora "panpottarli" L e R per ingrossare il suono. Vi aggiornerò!
Saluti!


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