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Cacciato dalla lezione di chitarra
Cacciato dalla lezione di chitarra
di [user #116] - pubblicato il

Chi di noi non ha mai sognato a occhi aperti di prendersi una grande rivalsa su qualche insegnante che lo sminuiva diventando un'eccellenza, una celebrità nel suo stesso campo. E’ la storia che ci racconta Salvatore Russo, che dedica il suo nuovo video al maestro che da ragazzino lo caccio da lezione…
 
L'occasione ci ha offerto il pretesto per parlare di didattica con Salvatore Russo, campo nel quale Russo è stato capace di imporsi come riferimento per ben due generazioni di chitarristi: prima come pioniere dello shred metal e oggi come punta di diamante della chitarra Manouche. Abbiamo parlato di severità e disciplina nello studio e nel rapporto tra allievo e Maestro. Elementi presenti nel mondo della musica Classica e del Jazz ma molto meno presenti nella didattica moderna.
 
Nel video che hai recentamente pubblicato esegui una tua personale rilettura di un Romanza celebre brano per chitarra Classica. E lo dedichi a un tuo vecchio maestro che da ragazzino ti cacciò da una lezione…
Non ho mai dimenticato quel giorno in cui il mio bravo Maestro di chitarra classica mi licenziò perché secondo lui non ero adatto allo studio del repertorio classico.
Avevo 17 anni e amavo profondamente il repertorio di Bach ma contemporaneamente studiavo anche la chitarra elettrica: ascoltavo Malmsteen e francamente, a quell’ età e a quei tempi, non pensavo che suonare tutti e due i tipi di musica, classica e rock contemporaneamente potesse rappresentare un problema.
Ricordo anche che una volta gli proposi una mia piccola composizione classica e lui, dopo averla ascoltata, mi disse che ero un bugiardo e che non era roba mia! Era un piccolo brano per due chitarre classiche, molto semplice dal titolo Amico, niente di che, ma lo avevo composto a seguito dalla prematura scomparsa del batterista della mia band a causa di un incidente stradale, puoi immaginare quanto io ci tenessi e con che animo lo avessi composto!
 
Oggi, a distanza di anni come giudichi quel maestro?
Non bisogna pensare che un Maestro sia bravo solo se ti fa i complimenti. Per me Lui ha rappresentato in sintesi il mio confronto con il mondo accademico della musica di quel tempo, mi ha messo di fronte alla realtà delle cose, (grazie a Dio le cose sono cambiate un pò negli ultimi anni e anche lui credo che si sia ricreduto in questo). Lasciando lo studio della chitarra classica mi sono concentrato sulla musica suonata, quella del mio tempo. Con gli anni, da piccolo ignorante ho cercato di colmare tutte le mie lacune conservando quell’ episodio come riferimento sempre nel mio cuore. Anzi, permettimi di dire che ho cercato di fare anche di più di quello che il mondo accademico in termini di didattica poteva offrirmi, come imparare bene l’ armonia funzionale, l’ improvvisazione, la composizione sulla chitarra, la lettura a impronta dei ritmi moderni come lo shuffle e lo swing. Mi capita spesso di avere allievi di chitarra diplomati in conservatorio che vengono da me a lezione perché vogliono imparare a capire come funziona la musica oltre la semplice lettura ed esecuzione. Quest’anno ho tenuto anche una Master presso il Conservatorio di Monopoli. Per me è motivo di grande orgoglio, amo la musica, amo la didattica e provo rispetto ed ammirazione per tutto il mondo musicale Accademico, io sono solo un piccolo chitarrista, niente di più.
 
 
Da didatta esperto, quanto peso dai alla disciplina nello studio e nel rapporto con gli allievi? Tra i didatti più giovani c'è sempre più un approccio amichevole e scherzoso con gli allievi...
La simpatia è un elemento che è legato esclusivamente al carattere del docente, secondo me. Spesso capita che molti insegnanti si mostrino simpatici o severi solo per nascondere le proprie lacune. Un musicista preparato non ha bisogno di ricorrere a questi “trucchi” per mostrarsi un buon insegnare, cerca di essere se stesso punto, come quando è a casa in poltrona con una bella birra!
Lo studio giornaliero fa la differenza, ma per far si che accada questo bisogna innamorarsi della ricerca musicale, del bello, della perfezione più o meno, ma per far funzionare questo meccanismo queste cose devono diventare una passione. Qualche giorno fa un mio amico chitarrista bravino mi diceva: “Basta studio: lo studio mi annoia, è meglio suonare”. Mi faceva riflettere su due cose. La prima è che lo studio deve essere sempre funzionale a un’applicazione pratica per diventare linguaggio, ed in questo posso capirlo. Secondo, che lui per imparare a suonare anche le cose semplici che lo divertono, come il giro di Do, ha comunque studiato seriamente. La sua affermazione è contraddittori.
Quindi, secondo me, così come esistono persone ignoranti che non sanno parlare perchè non hanno studiato abbastanza (come me)  esistono anche chitarristi che, per la stessa ragione,  suonano male. Come lui!
 
Cacciato dalla lezione di chitarra
 
Tu durante le lezioni ti arrabbi mai?
Sempre in maniera costruttiva e solo per stimolare l’ allievo ad uscire da un torpore che regna sovrano negli esseri umani di questo secolo.
Ai miei tempi, ero disposto a sacrificare la mia esistenza per la musica: oggi i ragazzi hanno paura di non farcela e quindi non scommettono più al 100% come dovrebbero mettendoci tutte le proprie energie. Oggi meglio essere Dottori di giorno e chitarristi la sera in qualche pub.
 
Raccontaci come hai lavorato all'arrangiamento di questo brano...
Romanza è il classico brano da chitarra classica, suonato praticamente in tutto il mondo, sempre alla stessa maniera. E’ un ottimo esempio per i giovani studenti per fare pratica con arpeggi e tema in maniera simultanea, la composizione è anche snobbata dai chitarristi classici bravi, che la ritengono troppo semplice e scontata. Così ho deciso di scrivere un arrangiamento per chitarra a plettro che potesse renderle giustizia con il tema interpretato in maniera che suonasse più moderno, quindi con una ricerca armonica che ne esaltasse il significato melodico e con un improvvisazione che ritmicamente gli potesse dare, come dire, una scossa. Senza modestia, credo di esserci riuscito alla grande!  (...ma non è sempre così: ci vuole fortuna!).
 
Cacciato dalla lezione di chitarra
 
Come l'avete registrato?
Ho un piccolo studio con preamplificatori Neve 1073, una scheda audio Apogee e semplici microfoni a condensatore. Alla chitarra ritmica e al contrabbasso i miei due fratelli Tony Miolla e Camillo Pace. L’ amicizia e il rispetto per me vengono prima della loro grande bravura e arte.
 
Nei momenti dell'improvvisazione, quando schiacci l'acceleratore sui fraseggi più veloci sembri trasportare sulla chitarra classica un approccio solistico perfettamente organizzato, ordinato e strutturato con una meccanica perfetta. E' forse questa l'eredità buona che ti hanno lasciato i tuoi trascorsi da shredder?
Bella domanda!
Ma ti devo deludere perché queste cose le ho imparate da Stochelo Rosenberg oltre che ascoltando e suonando moltissimi brani e soli di Django Reinhardt.
Il modo in cui è organizzata l’ improvvisazione nel gypsy jazz è molto più simile al mondo della musica classica che a quello del jazz, per questo ti ci sei ritrovato con la tua grande conoscenza dello Shred! In pratica, quello che è improvvisazione estemporanea nella musica di Django è molto simile a quello che si costruisce melodicamente e compositivamente nella musica strumentale rock che tanto ci piace, non so se è chiaro il concetto.
Insegnando mi capita spesso di suonare brani del repertorio shred di allora, come non apprezzare Beker, Malmsteen o Gilbert? Purtroppo però ascoltando musica più “ricca” armonicamente e melodicamente certe cose oggi mi sembrano un pò troppo scontate armonicamente.
 
Cacciato dalla lezione di chitarra
interviste lezioni salvatore russo
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Una volta questo pezzo si ...
di Pearly Gates [user #12346]
commento del 29/06/2015 ore 13:47:32
Una volta questo pezzo si chiamava "giochi proibiti" almeno io lo conoscevo sotto questo nome.
Rispondi
Re: Una volta questo pezzo si ...
di Sykk [user #21196]
commento del 29/06/2015 ore 15:03:14
si si! anche il mio maestro delle elementari quando me la insegnò, mi disse questo titolo.
che flashback!
Rispondi
Re: Una volta questo pezzo si ...
di Sparklelight [user #41788]
commento del 30/06/2015 ore 10:10:15
Credo fosse la colonna sonora di "Giochi proibiti", autore e titolo originale ignoti.

Rispondi
Re: Una volta questo pezzo si ...
di nawa utente non più registrato
commento del 01/07/2015 ore 19:18:23
l'autore è il sommo Narciso Yepes, ma non la depositò...
Rispondi
Re: Una volta questo pezzo si ...
di Sal utente non più registrato
commento del 30/06/2015 ore 15:02:11
Questo brano si chiama Romanza, giochi proibiti è stato un film che lo ha usato come colonna sonora.
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Bello il brano arrangiato cosi ...
di qualunquemente1967 [user #39296]
commento del 29/06/2015 ore 14:06:27
Bello il brano arrangiato cosi molto bravo Russo anche se posso permettermi un appunto usando una chitarra classica non si vibrano le corde come su una elettrica semplicemente perche la nota praticamente quasi non vibra. Comunque ottimo trio Ciao
Rispondi
Re: Bello il brano arrangiato cosi ...
di Carrera [user #31493]
commento del 30/06/2015 ore 13:16:34
Altra dimostrazione che l'approccio alla gestualità tecnica è molto personale.
Confesso di non essermi soffermato visivamente su come vibra Russo. Ma il sound è ottimo. Per cui in qualunque modo la vibri...lo sta facendo bene!

Il vibrato è personalissimo. Guarda come lo fa Steve Vai!!!...o Greg Howe!...
Conta quello che esce non come lo fai.

Anch'io conoscevo Russo più sull'elettrica. E lì bendino e vibrati erano da brividi. Ovvio che abbia trasposto qualcosa di quell'impostazione anche qui!
Rispondi
Re: Bello il brano arrangiato cosi ...
di qualunquemente1967 [user #39296]
commento del 30/06/2015 ore 14:01:48
Sono d'accordo con te sul fatto che sia personale come dici tu e fai riferimento a Vai che pero ' usa una solid body che per natura la tastiera e' piu disponibile a varianti sul tema come del resto Vai decanta il suo vibrato circolare .... Su una tastiera di una chitarra classica e' inutile vibrare come su un elettrica la corda di nylon non recepisce il movimento che si fa di solito su quella elettrica . per il resto come ho gia detto nulla da dire anzi come ho gia detto chitarrista ottimo se fosse in giro dalle mie parti lo andrei sicuramente a vedere e ascoltare ciao
Rispondi
Re: Bello il brano arrangiato cosi ...
di Sal utente non più registrato
commento del 30/06/2015 ore 15:03:54
Se aveste un po più di cultura della chitarra in genere conoscereste anche altri tipo di vibrato e non solo quello della chitarra elettrica. Grazie comunque, vi abbraccio!!
Sal Russo
Rispondi
Re: Bello il brano arrangiato cosi ...
di Puma [user #5525]
commento del 01/07/2015 ore 17:33:18
'mmazza la spocchia!
Rispondi
Re: Bello il brano arrangiato cosi ...
di kelino [user #5]
commento del 04/07/2015 ore 22:56:2
Ecco, insegnace.
Rispondi
di worwick [user #16037]
commento del 12/07/2015 ore 09:41:54
Come sulla classica la corda non vibra? ma che dici? ma guarda qualche video con David Russel per favore....
Rispondi
di worwick [user #16037]
commento del 12/07/2015 ore 09:43:58
ad esempio questa introduzione....Una Limosna por el Amor de Dios
Rispondi
Salvatore Russo mi ha bloccato ...
di kelino [user #5]
commento del 29/06/2015 ore 14:42:04
Salvatore Russo mi ha bloccato su facebook.
Non ho mai capito il perché .

Comunque...in un mondo di ciechi, chi ci vede con un solo occhio, è ritenuto eletto.
Riflettete...
Rispondi
Re: Salvatore Russo mi ha bloccato ...
di pierinotarantino [user #29514]
commento del 29/06/2015 ore 16:56:0
Ahahahahah consentimi di ridere. Ha bloccato anche me. Perché se non sei d'accordo con il suo pensiero, non vali un cavolo. Fidati, che l'ho conosciuto. Ahahahahaha non sono l'unico allora. Poverino.
Rispondi
Re: Salvatore Russo mi ha bloccato ...
di kelino [user #5]
commento del 29/06/2015 ore 18:19:41
Allora non siamo gli unici due, sicuramente.
Rispondi
Re: Salvatore Russo mi ha bloccato ...
di qualunquemente1967 [user #39296]
commento del 29/06/2015 ore 19:16:14
Ma allora il suo insegnante di chitarra classica e' stato perfetto ....
Rispondi
mi è piaciuto molto l'idea ...
di paserot [user #21075]
commento del 29/06/2015 ore 15:03:44
mi è piaciuto molto l'idea e il progetto
meno l'esecuzione
Rispondi
Salvatore Russo lo vidi la ...
di luis68 [user #35769]
commento del 29/06/2015 ore 15:34:29
Salvatore Russo lo vidi la prima volta in una trasmissione condotta da Pippo Baudo nel '90,credo si chiamasse "Gran Premio", dove si esibi' eseguendo dei brani ispirati a Malmsteen/Satriani,un paio di anni dopo lo conobbi perche' col mio gruppo suonammo prima di Ricky Portera e lui faceva parte della sua band,e devo dire che oltre ad essere un bravo chitarrista e' anche una persona umile e gentile.
Rispondi
Re: Salvatore Russo lo vidi la ...
di roccog [user #30468]
commento del 30/06/2015 ore 10:39:50
Anch'io vidi Salvatore in quel programma di Baudo! Suonava delle cose di BACH con la chitarra elettrica. Per quegli anni era fantascienza!...grandissimo, enorme chitarrista!
Rispondi
Re: Salvatore Russo lo vidi la ...
di Sal utente non più registrato
commento del 30/06/2015 ore 15:00:13
Grazie, era il 1990, stai parlando di 25 anni fa, allora avevo circa 20 anni. Vaglielo a spiegare ai piselli di oggi!! ahahah
Rispondi
Maestro!
di SteveZappa93 [user #38837]
commento del 29/06/2015 ore 17:13:46
anche io avevo un insegnante di chitarra classica che non vedeva di buon occhio i chitarristi elettrici,il solito maestro spocchioso pieno di se,fortunatamente ho abbandonato la chitarra classica
perchè sarebbe andata a finire molto male e mi sono dedicato completamente alla chitarra elettrica
Rispondi
Stupendo
di roccog [user #30468]
commento del 30/06/2015 ore 10:38:02
Mi piace moltssimo questo approccio solistico applicato alla chitarra classica. Conoscevo e amavo Russo in chiave elettrica come uno dei migliori chitarristi italiani! Qui mi piace forse ancora di più!
Rispondi
Re: Stupendo
di Sal utente non più registrato
commento del 30/06/2015 ore 14:58:37
Mi sono registrato al sito per ringraziarti, grazie per il bel commento gli stimoli fanno sempre bene!
:-)
Rispondi
un esempio di impegno per tutti noi...
di stevepauljoe [user #20194]
commento del 30/06/2015 ore 15:12:39
Cari amici accordiani, anche io a 20 anni rimasi molto stupito (favorevolmente) da questo chitarrista di Taranto in televisione da Baudo che.... già suonava come volevo suonare io.... anche io in quel periodo (e anche ora) ero praticamente perso in malmsteen, steve vai, gilbert.... Vivaldi, Bach, Paganini....
poi ho seguito la svolta di Salvatore Russo nel Gipsy e ricordo che nelle sue interviste raccontava di quanti sacrifici, quanto era stato difficile re-imparare a suonare la chitarra in modo diverso... dove un pedalino di distorsore mentre prima era indispensabile per suonare meglio... ora non lo era più.. ricordo che diceva di essere un pò schernito dai metallari (perchè pentito) e deriso da jazzisti... per questa sua svolta...
poi ho visto un seminario dalle mie parti (Bari-Monopoli) con il grande Stochelo.... ha sempre continuato a studiare.... me lo ricordo anche in una trasmissione a Telenorba dove duettò con un chitarrista Antonio Da Costa...
insomma all'inizio lo vedevo in difficoltà nel gipsy (data la estrema tecnica richiesta - vedi impostazione particolare del polso e del plettro... ecc.)
ora suona alla grande... anzi alla grandissima... e vanta un curriculum di tutto rispetto, anzi elevatissimo...
per cui un plauso al grande maestro Salvatore Russo per la sua costanza e soprattutto per il suo amore sconfinato per la musica (e la chitarra...)
penso che meriti grande rispetto e ammirazione per il suo percorso....
da parte mia è un dieci e lode con tanto di applauso accademico.
Rispondi
Re: un esempio di impegno per tutti noi...
di Sal utente non più registrato
commento del 30/06/2015 ore 20:09:4
wow grazie per avermi capito, ma chi sei di preciso? Con questi nick non ci capisco nulla!!
Grazie ancora ti abbraccio!
Rispondi
Grazie a questo articolo...
di Repsol [user #30201]
commento del 30/06/2015 ore 18:38:1
..ho conosciuto un nuovo chitarrista.
Non avevo la minima idea di chi fosse Salvatore Russo e oggi ho scoperto un grande chitarrista.
Grazie!
Rispondi
Re: Grazie a questo articolo...
di Sal utente non più registrato
commento del 30/06/2015 ore 20:10:1
:-) piacere mio!
Rispondi
Grande Sal...
di davide1984 utente non più registrato
commento del 01/07/2015 ore 11:45:54
...seguo da tempo e con molta attenzione le mini-lezioni che pubblica su Facebook cercando di "trasportare" tutto sulla chitarra acustica...o almeno ci provo ahah! Mal che va, rubo almeno qualche trick. :-D Lo conosco dai primi anni di Axe magazine (io ero poco più che un bambino in pratica...) e la svolta manouche mi è piaciuta un sacco.
Il brano è fighissimo...e che location poi!
Comunque, un asso della 6 corde in Italia...c'è poco da discutere.
Un saluto.
Rispondi
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Re: Grande Sal...
di Sal utente non più registrato
commento del 03/07/2015 ore 13:02:3
Asso di bastoni!!! :-)
Grazie infinite!
Rispondi
Re: Grande Sal...
di davide1984 utente non più registrato
commento del 03/07/2015 ore 16:31:57
:-)
Rispondi
Complimenti ad un grande chitarrista!
di Alex DG [user #35120]
commento del 02/07/2015 ore 19:14:04
Sono un fan di Salvatore Russo, lo vidi anche io nel 1990 alla trasmissione Gran Premio con la Jem 777 DY, ho i suoi due album "Salvatore Russo" e "Contact" con William Stravato (che ho riascoltato entrambi poco tempo fa) e lo vidi in concerto mi sembra nel 2000 a Roma all'ex Alpheus che suonò il suo primo album prima di Tony MacAlpine.......pur apprezzando molto il nuovo percorso acustico volevo chiedere a Salvatore se penserà in futuro di tirare giù un nuovo album "elettrico" oppure è un discorso ormai accantonato.
Un saluto.
Rispondi
Re: Complimenti ad un grande chitarrista!
di Sal utente non più registrato
commento del 03/07/2015 ore 13:02:03
Ciao Alex,
grazie per il post e grazie per la domanda!
Io amo la chitarra elettrica ovviamente, il problema è che la musica strumentale rock, fusion e progressive non ha spazi per concerti dal vivo. Mi spiego meglio, ho registrato due cd solisti di genere rock e in tutti e due i casi no sono riuscito a portare il progetto dal vivo tranne che in sporadici casi e quasi sempre suonando su basi. Tutti hanno questo problema anche se spesso non lo dicono. Con il gypsy jazz è più facile, in trio senza batteria puoi suonare quasi dove vuoi e con un repertorio trasversale che non piace solo agli addetti ai lavori. La musica bisogna viverla secondo me se no poi ti stanca e ti demotiva, come è successo a me per la chitarra elettrica. Aggiungi anche che 20 anni fa quando suonavo rock a palla era praticamente impossibile avere un contatto con i grandi chitarristi americani che vivendo un momento molto favorevole a loro in termini di successo si comportavano come delle super star snobbando noi italiani, (mentre adesso li trovi nel paesino vicino casa in concerto a quattro soldi). Ricordo il concerto con Macalpine, mi trattò con superiorità tutto il giorno fino a che non mi sentì suonare, poi mi abbracciò come un fratello quasi a scusarsi, tipico del tempo. Con il jazz e il gypsy jazz questo non accade, c'è un umiltà di base e una predisposizione al confronto che non trovi in genere nei chitarristi rock di un certo tipo, vedi il grande Malmsteen piuttosto che altri. Spero di essere stato chiaro e spero di non essere frainteso almeno questa volta, vi aspetto tutti per una jam da me quando volete, la musica prima di tutto.
Rispondi
Re: Complimenti ad un grande chitarrista!
di E! [user #6395]
commento del 03/07/2015 ore 22:55:53
Salvatore, ti ho beccato al JAZZIT Festival, io suonavo il giorno dopo, ma poi son dovuto scappare per impegni legati al concerto dell'indomani.

Avrei voluto fermarti per dirti che ti seguivo in dai tempi di AXE (gloriosa rivista),che trovavo interessanti le tue rubriche e che quando hai attuato la svolta manouche è stato proprio interessante, si leggeva tra le righe cosa significava approcciarsi ad un genere così diverso, ma anche la relativa "spinta" di interesse e di scoperta.

Ultimamente sono in vena di cambiamenti anch'io, e credo sia bello. E vitale.

Al prossimo Jazzit rimango fino alla fine, così ci prendiamo una birra. :)
Rispondi
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