Americana al 100%, la chitarra moderna nasce nel Paese dei motori per eccellenza, gli Stati Uniti d'America. Non è quindi un caso che sia spesso immersa e incrociata col mondo delle quattro e delle due ruote, a partire dalla cartella colori Fender di fine anni '50, i Duco utilizzati per le inimitabili carrozzerie con le pinne dell'epoca, nomi inclusi (Candy Apple Red, Sherwood Green, Sonic Blue, eccetera).
Tra le marche che più di altri hanno stimolato la fantasia, sicuramente al top c'è Harley Davidson. Fondata nel 1903 a Milwaukee (Wisconsin) è con Indian l'unica azienda motociclistica sopravvissuta alla grande depressione e l'unica a resistere all'aggressione giapponese cominciata a fine anni '60. Nonostante i problemi di qualità, le vibrazioni, il caldo che emana dall'enorme bicilindrico, la scomodità, il prezzo, Harley era, è, sarà sempre un mito, stimolando la fantasia, toccando l'immaginario. La motocicletta più famosa, amata e collezionata da un pubblico che la ama e trasforma i suoi difetti in pregi, non a caso gli esemplari più ricercati, quelli di inizio secolo, arrivano a superare quotazioni di 150mila dollari e i "modder" spendono decine di migliaia di dollari per fare della loro Harley un pezzo unico, più da ammirare che da cavalcare.
Nel 1993 il neonato custom shop Fender celebra i novant'anni di Harley Davidson con una chitarra stellare, prima liaison della storia chitarra-moto. Progettata da John Page, JW Black e Pamelina H., la "1993 Harley Davidson Strat" è costruita a mano da Scott Buehl e Jason Davis in soli 109 pezzi. Ha corpo e battipenna in alluminio parte cromato e parte dorato, con il logo HD inciso. Il manico è in acero fiammato, la tastiera in ebano e - solo per i primi cinquanta pezzi - diamante incastonato nel logo Harley sulla paletta. È oggi il pezzo più ricercato tra quelli prodotti dal Custom Shop Fender dalla sua nascita a oggi e le quotazioni superano i 25mila dollari.
Harley Davidson è un gioiello ritenuto indispensabile dalle star. Tra gli incorruttibili estimatori delle bicilindriche di Milwakee ci sono Elvis, Steve McQueen, Brian Setzer, Billy Gibbons e Dusty Hill (ZZ Top), Mason Ruffner, Jimi Hendrix, Dick Dale, James Dean, George Clooney, James Blunt, ce ne sono a migliaia. Last but not least, ovviamente, Steven Tyler degli Aerosmith, biker sfegatato e collezionista senza freni di Harley.
Anche Gibson (poteva essere da meno di Fender?) celebra il cavallo d'acciaio di Milwakee, tra il 1994 e il 1995, con un'acustica jumbo prodotta in 1500 esemplari e venduta esclusivamente nei concessionari ufficiali. Basata sulla J-185 (la chitarra degli Everly Brothers), la Gibson Harley Davidson Limited Edition ha tavola in abete, fasce e fondo in acero, quest'ultimo decorato al centro. Il logo Harley è riprodotto sul battipenna e la paletta. Meno estrema dell'elettrica californiana, è comunque una chitarra interessante, anche se le sue quotazioni non sembrano destinate a salire oltre i 3-4 mila dollari.
Harley Davidson la ami o la odia. Ma ci sono infiniti modi di amarla. C'è chi preferisce l'essenzialità della Sporster, chi il comfort delle Glide, chi il rombo del V-Rod raffreddate a liquido. Poi c'è il mondo del vintage, che perde il sonno sui colori pastello delle bicilindriche anni '60, restaurate nel minimo dettaglio, scintillanti, con le selle di cuoio ingrassato e brunito dagli anni. Ma visto che un parametro ci deve essere, abbiamo seguito quello della redazione di Motorcycle.com che ha pubblicato la .
Molti piccoli liutai e artigiani che alla Harley hanno dedicato negli anni pezzi unici o piccolissime serie. Tra di loro American Showster Guitars originale di Bill Meeker, , , e la The Biker a forma di serbatoio, frutto della joint-venture di Kramer con Rick Excellente della nuova American Showster.
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