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Gibson SJ 100: un classico in versione speciale
Gibson SJ 100: un classico in versione speciale
di [user #16167] - pubblicato il

Nata come la versione economica della più prestigiosa SJ200 la 100 arriva nei negozi in 65 esemplari per una versione limitatissima. L’abbiamo provata con Paolo Antoniazzi nell’acoustic room di Lucky Music.
La SJ 100 è la “cugina modesta” della SJ200, come recita il sito ufficiale della casa americana, ma è diventata con gli anni (e sono davvero tanti ormai), una flat top apprezzatissima, con una storia a se stante e un pubblico di appassionati fedeli. Per il 2015 alla Gibson hanno pensato di creare alcuni modelli limitati e speciali, la Special Vintage Sunburst in prova oggi e la 1941. Del modello che abbiamo messo tra le braccia di Paolo ne sono stati fabbricati solo 65 esemplari.

La forma è quella classica delle Super Jumbo made in USA, il vintage sunburst lascia trapelare le essenze usate per la realizzazione. Nello specifico abbiamo dell’abete Sitka per il top, sorretto da un x-bracing scalloped sempre in abete. Fasce e fondo sono in mogano, così come il manico (realizzato in un solo pezzo). La particolarità che distingue la Special Edition dalla ‘41 (almeno esteticamente) è il ponte, bello baffuto, come quello della SJ200, denominato appunto Mustache, costruito in palissandro come la tastiera a 20 tasti con una scala da 25,5’’.

Arrivati in fondo alla scheda tecnica restano solo da citare le meccaniche cromate, dall’aspetto solido, ma non molto pregiate, e il sistema di amplificazione. Affidato sempre a LR-Baggs piezo e pre fomrano precisamente un Element VTC, con controllo di volume e di tono nella buca. 

Gibson SJ 100: un classico in versione speciale

A vedere il cartellino del prezzo, la cugina non sembra così modesta, anzi. Prendendola in braccio, toccandola e osservandola da vicino, si dimostra subito per il buono strumento che è. Meno pomposo della SJ 200 la 100 lascia subito ben sperare. L’action è perfetta, il manico forse un po’ troppo spesso, sulle prime impensierisce. Basta poco per far adattare la mano alle dimensioni generose. Bello ingombrante anche il body. Le proporzioni sono esattamente quelle della cugina, rispettate al millimetro. Sotto al braccio destro si fa sentire, ma anche in questo caso basta un po’ di pazienza per non soffrire più di tanto per l’abbondanza di curve.

Vediamo ora cosa mette sul piatto la J100 dal punto di vista timbrico. Prendiamo un plettro e diamo qualche poderosa strummata. Come ci aspettavamo la risposta è molto simile alla Gibson che abbiamo provato poco tempo fa. Le basse la fanno da padrone, spinte dalle dimensioni della cassa e dal volume davvero poderoso. Basse si, ma non sufficienti a soffocare il resto delle frequenze. La parte alta del suono non fatica più di tanto a fare capolino, il tutto per creare un bilanciamento ottimale. Accordi aperti e pennate vigorose sono il pane per questa flat top, ma una prova in fingerstyle non si può risparmiare.

Anche con le dita la Gibson se la cava alla grande. L’ottimo equilibrio dimostrato nello strumming si ripete pari pari quando si abbandona il plettro, anche se le basse perdono un po’ vigore. Colleghiamo un cavo per vedere quanto l’LR Baggs riesca a replicare il sound potente e corposo della SJ. Purtroppo trattandosi di un piezo, il sound perde un po’ della sua magia. Le basse diventano un po’ più spugnose e gli alti più metallici. La abbiamo preferita decisamente in acustico, ma l’avere un sistema discreto che permetta di salire su un palco senza remore, è una possibilità da non sottovalutare. 


Per concludere la SJ100 è una chitarra che modesta proprio non si può definire. Con i suoi quasi 4000 euro di prezzo si va a infilare tra i top dei top. Sicuramente il costo è lievitato anche a causa dei pochi esemplari prodotti, ma tutto sommato, a sentire come suona, li può anche valere. 
chitarre acustiche gibson sj 100 limited edition
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di osvi [user #29287]
commento del 24/07/2015 ore 07:58:05
Carissimi, non me ne vogliate ma.... per quanto una prova possa essere casareccia (e lo è) nulla ma proprio nulla giustifica,a mio parere, l'assenza (e non è certo il primo video che sento) di un'accurata accordatura dello strumento. E dai su, c'è il mondo pieno di accordatori che caspita! Secondo commento semi-negativo sul test in questione: io possiedo la versione 1941 e devo dire che ha un suono sontuoso, nemmeno lontano parente di quello che io sento nel test.... magari la microfonatura non è eccezionale. Comunque, grande strumento davvero! Io consiglio la mia versione che si trova a molti ma molti meno euri, all'incirca la metà.
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di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 24/07/2015 ore 08:02:45
può anche essere che non sia poi tanto "congelata" nell'accordatura. Ricordiamoci che questa chitarra ha un semplicissimo capotasto tradizionale e la Gibson... ecco... ha bisogno dei capotasti in ottone coi zero fret e delle meccaniche robotizzate per far tenere l'accordatura alle chitarre. Per quanto riguarda i video, lasciano il tempo che trovano. Troppe variabili. Io stesso faccio tanti video ma quando li riascolto ci rimango sempre male perchè le mie attrezzature suonano sempre meglio live. Poi le ascolto da diverse cuffie, da tante casse, da diversi sistemi di amplificazione e suonano sempre tutti diversi. Quindi... è un nostro vezzo realizzare, guardare ed ascoltare i video. In realtà però sono oggettivi come un politico italiano. :D
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di RedRaven [user #20706]
commento del 24/07/2015 ore 15:09:18
Spero sia una battuta il dire che le Gibson con un capotasto "normale" (in osso?) non tengono l'accordatura, e serva l'accrocchio di quest'anno, cioè zero-fret e meccaniche robot, per avere una accordatura decente per un video. Specie su una limited edition che non penso venga via a prezzi popolari.
Le mie di Gibson (elettriche) l'accordatura la tengono più che bene, a patto di non zappare le corde col plettro. Se l'anno prossimo aggiungono il ponte al laser, servirà anche quello per tenere l'accordatura?
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di osvi [user #29287]
commento del 24/07/2015 ore 08:12:32
Premetto che la mia voleva essere solo un'osservazione di contributo, non vorrei offendere nessuno. Sono anche d'accordo ma, sempre per il fatto che io ce l'ho, sono sicuro che, anche senza zero fret, si riesce ad accordare perfettamente. Magari si, non ha una stabilità d'intonazione nel tempo come la mia yamaha, che ho dotato delle gotoh 510 (mi pare sia questo il nome), meccaniche strepitose nonchè assai costose .-)) infine penso che se video ci dev'essere, questo debba essere in grado di valorizzare lo strumento e non di penalizzarlo. Ricordiamoci che trattasi di chitarra da 4000 €, una cifra che si può considerare decisamente impegnativa (a parte la follia di certi prezzi Gibson, ingiustificabili se poi si vedono meccaniche decisamente misere e sistemi piezo che.... ok, lasciamo perdere .-))), meritevole quindi di test adeguato. Il pericolo è quello di non fare un buon servizio al brand e di fare cattiva informazione al lettore. Sempre secondo la mia modestissima opinione. Ciaoooo.
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di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 24/07/2015 ore 09:37:34
eh si, quello che ti dicevo io è che hai voglia di sbattere la capa, quando registri una videodemo in realtà non stai ascoltando lo strumento ma il preamp, l'amp, il microfono, le casse, le cuffie... alla fine del suono che tu percepisci "ad orecchio nudo" rimane ben poco.
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di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 24/07/2015 ore 10:27:53
Solo una considerazione: io stesso qualche tempo fa avevo mosso qualche critica in merito al tipo di riprese effettuate e mi si rispose che non si trattava di registrazione hi-fi per una precisa scelta di produzione. Se si vuole si possono effettuare risprese fedeli che si avvicinano davvero tanto al suono reale e, anche su youtube, nonostante, la compressione vi sono canali dedicati dove ciò accade. Solo che ci vuole tempo, gente che di queste cose si occupi per mestiere (non che chi si occupi di questi articoli non lo sia eh) e attrezzatura adeguata. Queste di accordo sono più che altro segnalazioni. Certo, è vero che noi amanti delle acustiche siamo nettamente in minoranza, ma dispiace un po' che non si presti la stessa attenzione in fase di produzione che si riserva invece per i pedali e per tutto il resto del comparto elettrico, anche perchè immagino che sia molto più affascinante il suono che viene per davvero dal legno che non quello derivante dalla ennesima copia del TS, ma va pure ricordato che usufruiamo di accordo in maniera gratuita...
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di maxpater [user #6230]
commento del 24/07/2015 ore 10:36:15
Signori,pur apprezzando il vostro lavoro da tantissimi anni,resto un po' deluso da questi video "caserecci"... Siete,o meglio siamo,la comunità di chitarristi più importante d'Italia,credo che meritiamo qualcosina di più...
Nel 2015 non credo che ci vogliano professionisti per produrre dei video decenti.
Grazie
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di mattconfusion [user #13306]
commento del 29/07/2015 ore 08:23:5
in effetti le demo di Guitarist, Chicago Music Exchange, PGS e Acoustic Letter mettono l'asticella della qualità molto in alto. E' anche vero che in molti casi secondo me il sound viene aiutato fortemente da una bella passata in post produzione. Ma d'altronde è così che siamo abituati a sentire i suoni di chitarra nei live e nei dischi...
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di MisterRed [user #43326]
commento del 24/07/2015 ore 12:59:26
Ho avuto una SJ 200, pagata poco più di 3 mila euro. Grande strumento, non c'è che dire. Ho provato prorpio in questi giorni una SJ 100, anche se non il modello edizione limitata qui proposto e devo dire che ho trovato eccessivo già il prezzo di quest'ultimo che superava i 2.500 di poco. Strumento piacevole con un suono ben bilanciato non c'è che dire. Rimango però molto preoccupato e sconcertato dalla politica di prezzo attuata da Gibson. Ho sentito parlare il rivenditore di aumenti folli a partire da settembre... Piccola notazione quasi polemica: ho provato anche i modelli Epiphone che riproducono la SJ200. Trovo che costino 10 volte meno....ma...NON valgano 10 volte meno. Il rapporto qualità/prezzo resta, a modesto parer mio, tutto a loro favore....
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di osvi [user #29287]
commento del 24/07/2015 ore 15:20:06
Hai certamente ragione sui prezzi, si va sul folle deciso. Sul discorso Epiphone però bisogna sempre considerare che un piccolo miglioramento sonoro non si paga con un aumento proporzionalmente in salita ma con un aumento esponenziale. Piccoli miglioramente = grandi aumenti del costo insomma..... e aggiungerei purtroppo!
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