Per la loro stessa natura poi, le triadi sono costruite con note disposte a intervalli di terza e, calate in un contesto solistico, aiutano ad assaporare il gusto più arioso di un fraseggio costruito non per gradi congiunti. Usare le triadi incentiva la ricerca di via solistiche alternative alla semplice esecuzione, avanti e indietro, delle scale.
Purtroppo, molta didattica moderna, complice il pauroso sviluppo tecnico che ha investito la chitarra negli ultimi trent’anni, si è preoccupata di insegnare soprattutto a suonare le triadi in maniera meccanica, fluida e articolata, trascurando invece le tante e semplici applicazioni melodiche che queste potevano offrire.
In questa lezione proponiamo quattro semplici fraseggi costruiti sulle triadi che vogliono essere un incentivo a studiarle con un approccio più melodico e immediato.
Nessuno di questi lick presenta particolari difficoltà tecniche e li proponiamo anche a velocità ridotte. Apprezzatene il potenziale melodico e - sulla base del vostro livello tecnico – una volta appresi, sviluppateli, aumentandone la complessità, l'articolazione e la velocità.
Per rendere questi lick più vicini al fraseggio della maggior parte dei chitarristi di livello principiante & intermedio li abbiamo integrate con passaggi pentatonici.
Questo, anche per mostrare come l’utilizzo delle triadi non ci costringa a rivedere e ripensare da zero gli elementi solistici che già possediamo ma possa, anzi, tranquillamente integrarsi e arricchire il nostro playing.
I fraseggi che proponiamo sono in tonalità di F maggiore.
Partiamo dal Dm, relativa minore del F e appoggiamoci alle pentatonica di Dm come piattaforma d'appoggio per il nostro fraseggio.
Dm Pentatonic: D, F, G, A, C.
Subito evidenziamo la triade di Dm (D, F, A) costruita sulla sua fondamentale D della pentatonica.
Adesso su ciascuna delle due note restanti della triade, la b3 A e la 5 F costruiamo il corrispettivo accordo in tonalità e quindi Am (A, C, E) e F (F, A, C).
(Ricordiamo che le triadi che derivano dalla tonalità di F sono F, Gm, Am, Bb, C, Dm e Edim)
Decidiamo quindi di servirci di queste tre triadi (Dm, F e Am) per costruire i nostri fraseggi.
Al lavoro.
Il primo fraseggio disegna una semplice melodia muovendosi tra le triadi. Si osservi come le tre triadi, sviluppate in questa porzione di manico, tratteggino un noto box della pentatonica di Dm. Lo trascriviamo a parte isolando al suo interno anche la presenza della triade.
Nel secondo esempio facciamo cantare la triade di Dm suonando la pentatonica di Dm che la contiene.
Ancora pentatonica di Dm ma questa volta arricchita anche dalla nota blues, la b5 Ab.
Attenzione alla maggiore vivacità ritmica del fraseggio.
L’ultimo fraseggio è tecnicamente il più complesso e quello con la sonorità più moderna e accattivante. Le tre triadi sono suonate in successione sfruttando le simmetrie delle diteggiature. Provate a suonare questo esercizio utilizzando il dito medio della destra per strappare la nota più acuta di ogni triade. Abbiamo isolato, in successione e come diteggiate nel lick, le tre triadi di Dm, Am e F per famigliarizzare con il tipo di pennata.
Ecco il fraseggio completo che si chiude con una svisata sulla pentatonica blues impreziosita dai salti di corda.
Questa lezione, oltre a fornirvi una manciata di lick facili da imparare e pronti all'uso, ci auguriamo vi sproni a uno studio alternativo e stimolante delle triadi.