di redazione [user #116] - pubblicato il 05 agosto 2015 ore 08:00
Il BeatBuddy, drum machine per chitarristi in formato stompbox e programmabile con facilità senza l'ausilio delle mani, arriva ora anche in versione ridotta. Il BeatBuddy Mini offre le stesse caratteristiche del precedente, ma con menu semplificati e prezzo in linea con il nuovo formato.
Nata come progetto di crowd-funding su Indiegogo alla fine del 2013, la drum machine in formato stompbox per chitarristi BeatBuddy ha velocemente conquistato l'attenzione e i favori del pubblico, raggiungendo in breve i numeri necessari a diventare una realtà commerciale a tutti gli effetti, di recente distribuita anche ufficialmente nel nostro Paese grazie a Frenexport. Il pedale prometteva di piazzare a portata di piede un vero e proprio batterista virtuale, personalizzabile con semplicità e controllabile esattamente come si fa con un effetto per chitarra, da attivare e comandare mentre si suona, senza staccare le mani dallo strumento.
Ora BeatBuddy è pronto a compiere un passo in avanti verso la miniaturizzazione e la maggior praticità senza però rinunciare a tutta la potenza della sua prima edizione, raccontata già su Accordo in questo articolo.
Prossimamente disponibile sul mercato ma già acquistabile in pre-ordine sul sito ufficiale, il BeatBuddy Mini assicura di restituire tutte le potenzialità espressive e la versatilità del primo BeatBuddy. Con lo stompbox, il chitarrista può creare intere parti di batteria in maniera immediata e senza dover conoscere le basi della programmazione di una drum machine. Per cominciare a suonare basta impostare il groove preferito e la velocità. Con il pulsante d'attivazione sarà possibile richiamare fill e cambi di sezione, mentre con uno switch esterno si potranno inserire estemporaneamente accenti momentanei. Il video che segue mostra il primo BeatBuddy all'opera, ma i costruttori garantiscono che suoni e utilizzi restano assolutamente invariati con il nuovo Mini. Il canale YouTube ufficiale a questo link mostra inoltre numerosi esempi suonati.
Per ridurre gli ingombri e il peso, il BeatBuddy si avvale di due manopole anziché tre per navigare tra le impostazioni e di un display alfanumerico più semplice rispetto a quello grafico proposto dal suo predecessore. Spariscono anche i tasti joypad e la rotellina sul lato per gestire i livelli, ma arriva una serie di LED per muoversi agevolmente tra le stesse opzioni tecniche offerte dal primo BeatBuddy
Di pari passo con le dimensioni, anche il prezzo del nuovo arrivato risulta notevolmente ridotto: attualmente in offerta lancio sul sito ufficiale a questo link, il BeatBuddy Mini costa esattamente la metà dell'originale.