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Intonare le ottave della chitarra acustica
Intonare le ottave della chitarra acustica
di [user #16458] - pubblicato il

Per ottimizzare l'intonazione su una chitarra elettrica è necessario agire sulle sellette del ponte, allontanandole o avvicinandole a seconda della situazione, ma ciò non è possibile su un'acustica con il ponte in un solo pezzo. Per intonare un'acustica, le cose si complicano.
Possiedo un'acustica Ibanez di fascia bassa, acquistata giusto per avere questo tipo di chitarra in casa, più per allenamento che per esigenza. Dopo il cambio corde ho notato che la chitarra non è intonata, provando con lo stesso metodo che uso per l'elettrica e cioè verificando al dodicesimo tasto. Mi è anche capitato che, con un'altra acustica in prestito sempre di chitarre di fascia economica, dopo il cambio corde si è presentato lo stesso problema.
Premetto di non essere un liutaio, ma in genere con l'elettrica, dopo anni di riprove, posso dire di riuscire a effettuare le regolazioni basilari con risultati più che decorosi. E qui il dubbio: vista la possibilità nell'acustica di regolare solo il truss-rod e l'altezza del ponte, come si può (nei limiti della spesa per lo strumento che mi ritrovo) ottenere un intonazione delle ottave piuttosto decente?

Intonare le ottave della chitarra acustica

Risponde Marco Omar Viola di MOV Guitars: spesso gli strumenti economici sono molto approssimativi su aspetti delicati come l'intonazione della seconda ottava.
Regolato adeguatamente il manico, bisognerebbe controllare la profondità degli scavi del capotasto e successivamente andare a regolare l'azione lavorando sul traversino.
Consiglio di usare un tampone arcuato con la stessa curvatura della tastiera per appiattire il traversino dall’alto e permettere così una lavorazione dello stesso a gradini, angolato o smussato, secondo la compensazione necessaria e il gusto personale. Con un accordatore ci si può aiutare a capire di quanto andare a compensare. Se i centesimi di scarto fossero fuori dalla portata del traversino, sarà necessario tappare il foro del ponte e fresare nuovamente l’alloggio del traversino.
Personalmente consiglio di far effettuare il lavoro da mani esperte.
chitarre acustiche manutenzione
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MOV Guitars
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di SuperAdrian utente non più registrato
commento del 12/08/2015 ore 11:08:09
Scusate ma lo devo proprio dire. Capisco la chitarra classica, ma non è possibile che nel 2015 nessuno abbia ideato ancora un ponte decente per settare ed intonare a dovere una chitarra acustica senza dover impazzire.
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di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 12/08/2015 ore 11:26:38
In realtà mi sembra di ricordare alcuni tentativi di proporre delle inoovazioni anche in questo senso, ma nelle acustiche il suono lo fa il legno per davvero e qualunque cosa frapponi fra le corde ed esso ne altera irrimediabilmente il suono. E certamente è anche per questo che non è una cosa impossibile trovare una persona che abbia dimestichezza con il legno in grado di costruire una elettrica decente, mentre per gli strumenti acustici servono i liutai, c'è poco da fare. Io porterei la chitarra da un liutaio, farei fare un setup ottimale con la scalatura di corde che o intenzione di utilizzare e buona lì. Bisogna accettare il compromesso e d'altro canto va anche detto che generalmente le acustiche si usano in maniera diverse dalle elettriche quindi magari l'intonazione perfetta nella seconda ottava, ancor più se su una chitarra economica, non è qualcosa da ricercare in maniera assoluta...:)
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di fabiojay [user #20826]
commento del 12/08/2015 ore 15:20:10
soluzioni ci sono, ma quando si tratta di innovazioni i chitarristi sono tutti una razza ottusa che non accettano nemmeno un compromesso, quando poi alla fine non c'è nemmeno tutta questa differenza di suono... sicuramente per la chitarra acustica il sistema tenderà a snaturare lo strumento, però almeno è da provare e non da rigettare a prescindere
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di edom87 [user #16458]
commento del 12/08/2015 ore 11:42:55
Per prima cosa ringrazio accordo per aver reso visibile la mia domanda, e gli esperti che gentilmente hanno risposto.
Ho capito.
In buona sostanza la faccenda è pittosto complicata. Scuramente non merita affrontare la questione sul tipo di strumento che mi ritrovo.
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di marchino72 [user #29854]
commento del 12/08/2015 ore 12:11:15
Rifare "l'osso" costa poco e non rovina nulla, perchè non tentare?

Io rifarei il traversino; di solito faccio così, con buoni risultati (assumendo che la muta abbia gli stessi diametri):
- armati di molta calma e pazienza le prime volte:
- indossa occhiali protettivi, i pezzi d'osso negli occhi non sono "igienici";
- procurati carta abrasiva (dal 120 al 1000);
- procurati un osso (meglio qualcuno di scorta), possibilmente con spessore simile a quello installato; le prime volte meglio osso naturale, magari poi TUSQ o similari;
- prendi la configurazione dell'intonazione dell'attuale setup, con questa valuterai la compensazione da dare all'osso nuovo rispetto al filo di appoggio odierno (la chitarra deve essere accordata ed il manico regolato giusto);
- verifica che le sedi del capotasto facciano scorrere le corde: schiaccia le corde oltre il capotasto e verifica che faccia "bending". Le corde "frenate" probabilmente risentono di una sede mal fatta. Con una lente verifica queste sedi, devono avere una conformazione tonda trasversalmente, e da sopra devono avere una conformazione "a mò di tromba", più aperte verso le meccaniche. Le corde devono poggiarsi prima possibile sul capotasto, altrimenti, oltre che togliere vibrazione, aumentano la lunghezza utile, e falsano le regolazioni (il 12° tasto non è più "il centro");
- allenta le corde il più possibile per poter estrarre l'osso, oppure procurati una muta di sacrificio dello stesso diametro di quella finale;
- taglia l'osso di 1mm più lungo rispetto all'originale (io uso un dremel, ma anche un seghetto e morsa va bene);
- NON toccare mai la parte inferiore, va solo "pulita" con carta 1000, in quanto è già piatta solitamente;
- lavorando di piatto e carta 200 fallo diventare dello stesso spessore dell'originale (gira più volte il pezzo); prova l'inserimento più volte senza forzare, deve inserirsi perfettamente e uscire poi facilmente;
- inizia ad arrotondare le due estremità del traversino (asportando il mm di prima);
- segna con una matita 0.5 il profilo del vecchio sul nuovo frontalmente;
- con carta (io uso una smerigliatrice da banco) sgrossa fino ad arrivare vicino al profilo originale;
- affina il profilo frontale sull'esigenza di avere la nuova action più alta o bassa;
- con la carta apporta ora le modifiche alle zone da compensare, in virtù dello schema preso in precedenza: più vai verso i bordi dell'osso più poni attenzione ad arrotondare lo spigolo su cui farà sella la corda, in quanto più fragile; se la compensazione è molto varia allora conviene utilizzare un set di lime per modellismo, con 8€ te la cavi. Con queste puoi ottenere gradini e spostamenti del "diapason" personalizzato per ogni corda;
- monta il nuovo traversino, ribadisco: non bisogna forzare nell'inserimento;
- lubrifica leggermente con grafite (matita) le sedi al capotasto le zone di appoggio delle corde sul traversino (tieni presente che anche il n. di giri sulle meccaniche influisce sullo scorrimento delle corde al capotasto);
- rimonta/ritendi le corde ed accorda;
- verifica il truss rod (meglio attendere qualche ora per fare assestare il manico);
- verifica l'action (rispetto alla curvatura del manico) e l'intonazione ottenuta rispetto allo schema precedente.

Se vi sono aggiustamenti da fare puoi ripetere l'operazione se hai voglia/tempo, oppure rimandarla al prossimo cambio di corde.
Per approssimazione ci si arriva sempre...!
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di mf_click [user #20554]
commento del 12/08/2015 ore 15:01:32
Considerato che l'intonazione non è prerogativa esclusiva di uno strumento costoso, non converrà provare bene la chitarra prima di acquistarla?
Rispondi
di Capra_Poliuretanica utente non più registrato
commento del 12/08/2015 ore 15:57:5
Beh! Sono chitarre destinate a chi è alle prime armi o chitarristi comunemente definiti "da spiaggia".
Quindi persone che difficilmente andranno a suonare oltre il quinto tasto.
Settimo se proprio capita loro l'accordo di Si maggiore.
Oltretutto Edom87 specifica che il problema si è palesato dopo il cambio di corde.
Probabilmente con la muta in dotazione le chitarre sono abbastanza intonate.
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di Claes [user #29011]
commento del 13/08/2015 ore 15:01:39
DA SPIAGGIA?????? Io la vedo da chitarra davvero classica e bisogna suonarla per concerti. È perfetta anche per Flamenco o Samba brasileiro. Non vi sono svisate da elettrica a cui badare.
Concordo con chi scrive che quasi mai si arriva al 12esimo tasto. Per fare una modifica all'osso del ponte ci vuole santa pazienza e attenzione come dice Marchino (!!!) - non tenterei... Se la chitarra vale e ti va bene preferisco un liutaio. Una buona classica assume la personalità di chi la suona e di che musica si suona - una elettrica non cambia di molto. Vi saranno relic e poco più a parte pickup diversi.
Rispondi
di Pearly Gates [user #12346]
commento del 13/08/2015 ore 22:27:55
Forse non hai capito l'espressione chitarrista da spiaggia.
Significa quelli che sanno fare solo 3 o 4 accordi che suonano solo per gli amici in vacanza in spiaggia intorno a un falò.
Tra le altre cose è un modo di dire antiquato che si riferisce a immagini romantiche anni 60/ 70 .
Da molto tempo i ragazzi preferiscono andare in discoteca a riempirsi di alcol e droga.
Poi in molti posti se beccano in spiaggia a fare un falò chiamano la polizia.
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di Claes [user #29011]
commento del 14/08/2015 ore 10:11:20
Grazie per la precisazione!!! Quelli da spiaggia (se ve ne ancora sono) non hanno però bisogno di aggiustare al micromillimetro il loro ponte...
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di Pearly Gates [user #12346]
commento del 14/08/2015 ore 10:27:44
Infatti, però se è regolato decentemente è meglio.
"da spiaggia" in pratica significa semplicemente principiante.
La canzone da spiaggia per antonomasia (sinonimo:per eccellenza) era:
vai al link
Rispondi
di maxventu [user #4785]
commento del 12/08/2015 ore 19:27:54
Oppure provi un paio di queste...
vai al link
Qualche dozzina di dollari e passa la paura...
Rispondi
di ENZ0 [user #37364]
commento del 14/08/2015 ore 14:35:38
Lo sto facendo in questo periodo e, piú o meno, ho fatto quel xhe dice marchino.
Nel caso mio sono stato piú fortunato: su una epiphone pr5 ho tolto il piezo shadow ormai consumato e di una plasticaccia maledetta e messo uno in tusq compensato. siccome il piezo era spesso 9mm mentre il tusq poco piú di 3 ho creato una cornice in legno di baja e sfruttato il gap per compensare ulteriormente. Adesso sono alla seconda cornice fatta e man mano sistemo il tiro. La terza sará la definitiva, spero, anche perché a forza di smerigliare mi si sono calcellate le impronte digitali!!!
Rispondi
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