Moijto, Margarita & Caipirosca: roba da chitarristi
di redazione [user #116] - pubblicato il 22 agosto 2015 ore 12:00
In una recente intervista Giacomo Castellano ci ha confessato di essere un appassionato di Moijto e Caipirosca. Se le cose belle impossibili che suona alla chitarra ce le può spiegare soltanto lui, a insegnare come preparare questi due cocktail ci pensiamo noi.
Moijto e Caipirosca sono mescolanze alcoliche molto variabili nella preparazione e negli ingredienti. Si pensi per esempio che il Mojito "pestato" come si prepara in Europa non ha nulla a che fare con il Mojito cubano, fatto con succo di lime e zucchero bianco. Altrettanto la Caipirosca è una variante alla vodka della più classica Caipirinha, fatta con la cachaça. Ricette se ne trovano ovunque, in gran parte buone, l'importante poi è berlo in allegria.
Invece il Margarita è un classico che merita una trattazione a parte. Nato non si sa se a Tijuana in Messico o a San Diego in California negli anni '30, è il cocktail più ordinato e servito negli Stati Uniti.
Accantonata con orrore la versione "frozen" (quella frullata col ghiaccio), consideriamo la versione ufficiale, come se lo bevono gli ZZ Top nei momenti di relax. Per fare un buon Margarita servono uno shaker, ghiaccio, sale, qualche lime, triple sec (o Coimtreau) e tequila.
Occhio che c'è tequila e tequila. La grande divisione è tra tequila al 100% di agave e "tequilas mixtos" (in cui l'agave deve essere superiore al 51%, ma il resto è zucchero di canna fermentato). Scegliere una 100% Casa Noble, Herradura, Milagro o Don Julio è garanzia di un margarita perfetto. Sauza e Jose Cuervo sono tra le migliori mixtos, hanno un aroma molto meno intenso e un sapore più dolciastro.
La dose di margarita per una persona è di 150 cc, ma nulla vieta di farne 200 (o berne più d'una). Le proporzioni corrette sono: 50% di tequila, 30% di triple sec e 20% di succo di lime. Il bicchiere corretto è la "coppa margarita", che si compra in qualunque negozio di casalinghi.
Il bicchiere si prepara mettendo il sale su un piattino, spremendo il lime (il cui succo serve dopo): con quel che resta del lime si passa il bordo del bicchiere prima di capovolgerlo nel sale, che resterà attaccato. Si riempie di ghiaccio lo shaker per raffreddarlo, si getta il ghiaccio, si riempie al 50% con nuovo ghiaccio, ci si versano sopra gli ingredienti, si shakera con energia, si versa nei bicchieri.
Per il massimo godimento sgranocchiare tortilla chips o - meglio ancora - nachos.