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Lo Speaker
Lo Speaker
di [user #23788] - pubblicato il

L'altoparlante giusto può esaltare il suono del tuo amplificatore così come quello sbagliato può rovinarlo, tagliando frequenze fondamentali per il suo carattere o enfatizzandone eccessivamente delle altre. Per ogni amplificatore c'è un cono più indicato, tutto sta nel saperlo individuare.
Capita spesso sui blog o sui forum di leggere utenti letteralmente spaesati o combattuti nella scelta di un altoparlante per il loro amplificatore, che quindi chiedono ora di questo, ora di quello per poter prendere una decisione (si spera soddisfacente e definitiva).
In effetti il cono determina molto, moltissimo il sound globale che fuoriesce dal sistema, tanto che persino il voicing dell'ampli ne può essere stravolto.
Personalmente, con le orecchie e nel tempo, ho sviluppato una mia precisa idea: un amplificatore con molta personalità/carattere preciso non va mai accoppiato a uno speaker con molta personalità/carattere preciso.

Lo Speaker

Il concetto è semplice, però secondo me fondamentale. Si rischia di esasperare il timbro in certe gamme, rendendolo troppo mirato e incorregibile, oppure di perdere l'ampiezza tonale o il respiro di cui possiamo disporre.
Viceversa, un altoparlante con una spiccata personalità caratteristica, può conferire il giusto carattere a un ampli piatto e lineare (per esempio, generalmente quelli a transistor). Può aiutare a correggere delle carenze o addolcire delle caratteristiche invece troppo spiccate.
Esistono eccezioni e gusti che vedono anche l'opposto, tuttavia.

Credo che tanti speaker storici siano stati creati appositamente, nella loro epoca, per sopperire a un certo piattume progettuale degli amplificatori. Guarda caso negli anni '50 e '60 (e perfino per buona parte dei primi '70), c'era ancora una progettazione in stile quasi hi-fi dell amplificazione, chi più e chi meno. Le correzioni timbriche erano minime e non c'erano reti complesse di equalizzazione e/o enfasi.
All'altoparlante, perciò, era affidato il compito di dare un carattere dimensionale, una precisa collocazione spettrale al suono.
E oggi? Molti dei trasduttori originali sono ancora tra noi, con anche una nutrita schiera di eredi che ne riprendono la filosofia, magari rivista quanto basta per i suoni attualmente in voga.

Lo Speaker

Per esempio un V30 (clicca sui link per le schede tecniche e i diagrammi dei coni), osannatissimo da tanti, è uno degli speaker con una precisa personalità mediosa, decisamente velata sulle alte e lo ritengo abbastanza critico sulla collocazione. Non mi sognerei mai di piazzarlo in un Fender Twin Vintage (ampli con tanta personalità), perché ne ucciderebbe la celeberrima brillantezza clean e la tipica timbrica a V sulle mediobasse. Può diventare ottimo, invece, se accoppiato a una plexi in piena saturazione, perché è capace di domare quel fizz a volte troppo pronunciato e di arrotondarne la pasta. Di solito, infatti, il V30 si usa efficacemente dove sono presenti distorsioni con guadagni piuttosto alti e per giunta tendenti al fuzzoso.
Un ampli troppo brillante/tagliente ma povero/piatto sulle medie può essere accoppiato felicemente a un Greenback, per esempio, mentre un altro che magari ha già ben in evidenza quella gamma potrebbe essere supportato da qualcosa di più aperto e fedele.

Lo Speaker

Ecco che a me piacciono coni normalmente poco considerati quali i T75, oppure persino anche i Seventy 80, che hanno apertura e una certa timbrica più asciutta, più controllata sulle medie.
Il Warehouse ET-90 è un altro bel modello. Anche il Celestion Century Vintage è interessante. Il Jensen G12-EL70, che ritengo tra i migliori mai sentiti, è preciso, dettagliato e sonicamente ampio sullo spettro.
Sono speaker che hanno sicuramente un loro carattere ma questo non è eccessivamente invadente sulla fonte. Ritengo perciò che dove ci sia un sistema che ha delle coloriture già molto marcate e definite, sia utile considerare un cab più aperto e/o lineare, moderato sulle punte (soprattutto le medie). Invece dove lo stesso sia piatto, arido e bisognoso di qualche steroide caratterizzante, si opta per il ragionamento opposto.
Mah. Sarà che forse costruisco ampli dal carattere troppo pronunciato?
amplificatori casse e altoparlanti celestion gli articoli dei lettori greenback seventy 80 vintage 30
Link utili
Celestion V30
Celestion Greenback
Celestion T75
Celestion Seventy 80
Celestion Century Vintage
Warehouse ET90
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di swing [user #1906]
commento del 24/08/2015 ore 16:10:06
Bello questo articolo, vorrei chiederti in quanto possessore di due century vintage ma che non ha avuto modo di confrontarli con altri tipi di coni se non di livello più scarso, (e decisamente peggiori) quali sono le caratteristiche che te li fanno giudicare dei bei coni. Io li sto usando in un combo Silver Jubilee e nella estensione 1x12.
Rispondi
di alexus77 [user #3871]
commento del 24/08/2015 ore 16:39:54
Io ne uso uno in un DRRI (e prima ne avevo un paio in un AC30). Per me la bellezza di questo cono e' nella brillantezza, l'attacco deciso e il suono mai impastato che buca nel mix... e ovviamente nella leggerezza. In generale direi che sono qualita' dei neo, anche la mia cassa DV con neo (non Century Vintage) ha qualita' simili.
Rispondi
di svalvolman [user #23788]
commento del 24/08/2015 ore 17:48:46
Ciao. Cercherò di essere semplice ed efficace nella risposta. Il Century vintage è un cono interessante per via del suo carattere non troppo esasperato sulle medie e aperto in altro quanto basta a dare respiro soprattutto ai clean. Li ho visti montati per esempio sui vox valvetronix (i quali hanno un pre camaleontico dovuto alle varie emulazioni). È un cono per certi versi più neutro che può tornare utile dove c'è un ampli molto o troppo medioso. Ecco...magari con il distorto del jubilee, potrebbe essere strano...
Rispondi
di swing [user #1906]
commento del 25/08/2015 ore 10:06:32
Ti devo dare proprio ragione... infatti il distorto del Jubilee non lo uso perché fa un po' schifo...ed anch'io ho avuto il forte dubbio che fosse colpa dei coni.
Rispondi
di svalvolman [user #23788]
commento del 25/08/2015 ore 10:27:15
Il jubilee è uno di quegli ampli con le armoniche acute particolarmente frizzanti. La distorsione fondamentalmente è ottenuta tramite diodi e perciò la parte alta dello spettro chitarristico mantiene una notevole, energica presenza. Prova con qualcosa di più velato e magari medioso. Vedrai che funziona
Rispondi
di dodomoon [user #2184]
commento del 24/08/2015 ore 16:20:3
ho come ampli di scorta un laney lc30 con uno speaker invader. tu cosa ci metteresti?
Rispondi
di svalvolman [user #23788]
commento del 24/08/2015 ore 17:54:58
Io? Non ho nessun dubbio al riguardo: visto che il vc ha un clean tendente al brillante, monterei un Jensen C12/EL70, come il mio amico mehari. Molto, molto bello. Ovviamente a patto che ti piaccia quella caratteristica bright clean, presente e dettagliata
Rispondi
di dodomoon [user #2184]
commento del 24/08/2015 ore 23:10:07
grazie mille!
Rispondi
di FBASS [user #22255]
commento del 24/08/2015 ore 16:49:01
Bell'articolo Svalvo... pensa che sul mio Fender Supertwin 180 ( è un black face del 1978 con 6 X 6L6 General Electric in finale, sostiutite proprio da me ) gli originali JBL erano saltati due volte, perciò quando lo comperai da un amico ne era privo ed io ci ho montato due Jensen provenienti dalla cassa 4 X 12 di un vecchio Bassman 100 ( che avevo, ironia della sorte sono poi entrato in possesso di una testata di un Bassman 100 del 1969, Siver Face, senza la cassa che il vecchio proprietario si era venduta a parte, a cui ho sostituito le 2 preamplificatrici con le 7025 ed una invertitrice di fase con la 12AT7 come da schema originale, mentre ho lasciato le 4 X 6L6 Bugera, nuove e matched ), anche se i due speakers sono da 16 ohm e non sono mai più saltati; ora ho comperato usato un Fender Eminence L 1 che è da 8 ohm e ne sto cercando un'altro, il Celestion T75 l'ho nella mia cassa Marshall 1912 che uso con una testata Epiphone Valve Junior da 5 W ( sapessi come spara anche se ha una sola EL84 in finale ed una ECC83 come pre, ma ha i filamenti alimentati in continua ), Ciao da Ciccio il Napoletano.
Rispondi
di svalvolman [user #23788]
commento del 24/08/2015 ore 19:37:24
Insomma. Tanto ben di Dio...
Rispondi
di Pearly Gates [user #12346]
commento del 24/08/2015 ore 20:56:43
Hai ragione mi sono confuso con i marchi italiani sica non ciare.
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 24/08/2015 ore 16:51:34
Io ho seguito attentamente il ragionamento poi mi son perso: un ampli povero sulle medie, non sarebbe meglio accoppiarlo con uno speaker che le esalta, tipo V30 anzichè con uno speaker che esalta altre frequenze? È solo una curiosità, più che altro per vedere se ho capito i consigli dell'articolo
Rispondi
di svalvolman [user #23788]
commento del 24/08/2015 ore 18:00:48
Ma in effetti è quello che dico. Un ampli povero si arricchisce con qualche speaker caratteristico sulla lacuna. Logico, no? Se l' ampli ha un che di zanzaroso, ovviamente si tende a scegliere un altoparlante più velato
Rispondi
di Pearly Gates [user #12346]
commento del 24/08/2015 ore 17:54:03
Non hai nominato gli Eminence che sono buoni speakers.
Che sono montati OEM su diversi marche di amplificatori.
Ad esempio il mio Rivera Pubster montava un Eminence OEM 10" (cioè marchiato Rivera ma fatto su commissione dalla Eminence).
Ho comprato un Celestion vintage 10" ma è peggiorato.
Poi avendo compreso all'epoca da solo e sulla pelle del mio portafogli quello che hai scritto ho montato un Eminence Ragin Cajun 10".
Ora suona di più come volevo io.
Il dubbio è come suonerebbe con un ALNICO ma costano troppo per fare esperimenti che potrebbero risultare fallimentari.
Rispondi
di svalvolman [user #23788]
commento del 24/08/2015 ore 18:04:28
Ti dirò onestamente che gli Eminence li conosco molto poco. Purtroppo il territorio è ancora quasi monopolio celestion e a parte qualche jensen e wgs (che dalla loro hanno prezzo ottimo unitamente alla qualità offerta), non ne girano molti.
Rispondi
di Pearly Gates [user #12346]
commento del 24/08/2015 ore 18:13:53
Perché non ci sono importatori seri in Italia; semplice no?
Non è perché gli Eminence non sono diffusi nel mondo.
Nei negozi in Italia non li trovi, come non trovi gli ampli Rivera (ci sono stati ma ora non si trovano più), o altre marche di ampli con questo non significa che non siano buoni ampli.
Cmq Celestion non sempre va bene e l'ho scoperto a mie spese.
Il problema era anche che nel mio caso parlando di speakers da 10" c'era meno scelta.
In seguito la Celestion ha fatto un Grennback formato 10" e anche un alnico gold da 10".
Quindi ora c'è più scelta.
Logicamente se in Italia facilmente trovi solo Celestion, al massimo Jensen (perché ora li fanno in Italia alla ciare) nessuno proverà mai Eminence.

A volta l'italia sembra il burundi.
Rispondi
di svalvolman [user #23788]
commento del 24/08/2015 ore 19:35:4
Mi trovi d'accordo su quanto dici. Celestion è come Microsoft, più o meno. A proposito: i Jensen li fa SICA speakers (a catalogo hanno altoparlanti notevoli). D' altro canto anche in Italia sul professionale abbiamo prodotti di eccellenza non proprio conosciutissimi. A parte ciare, b&c, sica e 18sound per esempio. Però chiaro che è più facile trovare jbl o le varie cinesate lo cost
Rispondi
di Spacecaster [user #42955]
commento del 24/08/2015 ore 20:07:37
interessante articolo...anche se sperimentare con gli altoparlanti per cercare il suono giusto non è proprio un passatempo diciamo...indolore per il portafogli :D
Ho sempre suonato su dei Celestion silver speakers di metà anni 60...personalmente non ho mai trovato niente che li ha eguagliati fino ad ora,ma credo che il merito sia anche del Vox al quale danno la voce.
mai sentito parlare di Jupiters speakers?saluti
Rispondi
di SuperAdrian utente non più registrato
commento del 24/08/2015 ore 21:57:51
Io ho una coppia di Eminence Governor sulla mia Laney 2x12.
Gli Eminence sono grandi speaker, molto sottovalutati purtroppo.
Rispondi
di Aleinaccordo [user #41248]
commento del 24/08/2015 ore 22:29:16
Ciao bell'articolo curioso e interessante.
Sulla scia di quanto hai scritto posseggo una testata hughes e kettner 18 watt con valvole NOS inizialmente accoppiato a una cassa 1x12 con celestion seventy 80, l'ampli già di per se è parecchio brillante e tagliente e questo cono penso abbia ancor più enfatizzato questa sua caratteristica, il suono che ne fuoriusciva non era male ma per il mio gusto e il mio genere non andava bene. Pur suonando decentemente non riuscivo a sentire quello scavo nelle medio basse che tanto mi piace. Così ho deciso di accoppiarlo ad una cassa 2x12 equipaggiata con dei greenback etvoliá il risultato è stato un suono più ciccio meno tagliente e scavato quanto basta per le distorsioni che utilizzo.
Ora sicuramente in buona parte la cosa sarà da attribuire al fatto che son passato da una 1x12 ad una 2x12 ma alla luce di quanto ho letto probabilmente i carismatici greenback sono riusciti a dare a questo ampli un carattere più incisivo e personale poiché la HeK da quanto ho potuto sperimentare è un ampli piatto e lineare che bene si presta a questo genere sperimentazioni.
Rispondi
di Floyd [user #143]
commento del 25/08/2015 ore 08:52:50
Pienamente d'accordo con te. Ci sono amplificatori che non è facile domare senza il cono giusto. Per questo motivo ad un neofita consiglierei un combo piuttosto che una testata, la cassa sbagliata può vanificare una spesa importante. Non è raro il caso che anche un combo possa essere migliorato, ma bisogna capire quale tipo d i speaker potrebbe fare al caso.
Io uso amplificatori Hiwatt principalmente, ma anche Fender old style, e ho trovato la pace dei sensi con un mix di coni Fane (AXA + Medusa), i primi AlNiCo e i secondi ceramici, ma entrambi centrati sulle frequenze della chitarra elettrica, ottimi per gli amplificatori monocanale con una vocazione clean, dove le distorsioni sono aggiunte mediante pedali effetto. Di coni ne ho provato, quasi tutti i Celestion, alcuni JBL, alcuni Eminence, Electro-Voice, alcuni Jensen, ma per il mio gusto i Fane sono in una classe tutta loro, grande suono, grande efficienza e dinamica, gamma perfetta per la chitarra elettrica. I contro: costano un botto, soprattutto gli AXA, ma valgono ogni euro speso.
ciao
Rispondi
di Tubes [user #15838]
commento del 25/08/2015 ore 09:16:09
Ciao Svalvolman,
se dovessi cambiare il cono al mio DRRI Fender, che mi consiglieresti ? Diciamo che i miei suoni preferiti sono nel territorio rock-blues, ma anche dei bei puliti cristallini da sfruttare con la mia semiacustica . Non è che sono insoddisfatto di quello di serie, cioè un Jensen, ma se sai che c'è in giro qualcosa per migliorare, perchè no ?
Grazie e saluti
Rispondi
di svalvolman [user #23788]
commento del 25/08/2015 ore 10:36:16
Provo ad azzardare una cosa: prova coi G12T75 o con un Jensen electric lighting. Il primo è più asciutto sulle medie, ha buone basse e un' apertura in alto che trovo congeniale, mentre il secondo è più bilanciato su di esse, però anche molto presente e capace di valorizzare la frizzantezza tipica fender.
chiaramente, stiamo parlando di suoni clean brillanti e di distorsioni moderate in stile vintage. Con robe hi gain forse sarebbe un po' tagliente.
Rispondi
di massisv [user #8196]
commento del 25/08/2015 ore 10:02:16
Interessante! Ho un vox ac15h1tv con un celestion v30 che il precedente proprietario ha montato al posto dell'alnico blu che ha fuso (!!!)...onestamente pensavo non mi sarebbe piaciuto, invece tutto sommato suona abbastanza bene.
l'unico problema ce l'ho quando inclino l'ampli (ho un supporto apposito) perchè arrivano delle frequenze acute lancinanti ed un'eccessiva brillantezza, cosa che viene invece mitigata con l'ampli per terra e inclinato solo con una zeppa di 4cm circa.
Se volessi qualcosa di simile all'originale alnico blu senza svenarmi cosa potrei mettere?
Grazie!
Rispondi
di svalvolman [user #23788]
commento del 25/08/2015 ore 10:24:09
Uhm...acuti lancinanti dal v30? Non è che sono la parte magari più alta delle medie? Gli acuti veri e propri partono da 4KHz più o meno, fino a 6-7 circa (generalmente la zona propria di intervento dei controlli di presence). Questo probabilmente è dovuto al fatto che i vox mancano di controreazione, per cui tendono a colorare molto in alto dello spettro. Comunque, io su un ac15 tb ho montato un wgs reaper ed il risultato è stato molto convincente. Se vuoi più rotondità prova con un greenback o simili
Rispondi
di massisv [user #8196]
commento del 25/08/2015 ore 10:31:13
non so...sto penando a trovare il posizionamento giusto dell'ampli. con il fender hdr tra il tenerlo a terra o inclinarlo con il supporto non cambiava molto, con il vox cambia drasticamente. Conta che uso il canale top boost (su cui ho messo una miniwatt ecc82 in v1) con bassi a 3/4 e acuti a meno di 1/4 e cut tra 1/2 e 3/4.
Uso una semiacustica con p90 e suono rockabilly e r'n'r anni 50....paradossalmente ricerco un suono fenderoso :-)
Il greenback l'avevo su un ac15c1 ma mi sembrava troppo british per i miei gusti.
Ho visto in rete il Weber blue dog, e sul tubo c'è una comparativa con il celestion alnico blue montato prorio su un ac15 e mi sembrano moooolto simili.

Rispondi
di martipie [user #20731]
commento del 26/08/2015 ore 23:11:21
ciao svalvolman, solo un dubbio su questa tua affermazione, "...essendo l'ampli poco controreazionato tende a colorare in alto ...." ma non dovrebbe essere il contrario, cioè, essendo meno smorzato potrebbe avere un controllo in gamma bassa piò povero e quindi con lentezza di risposta e bassi persistenti ? o forse mi confondo ? non sono un tecnico...
Rispondi
di geppo_27 [user #38040]
commento del 25/08/2015 ore 10:42:59
Complimenti per l'articolo Svalvolman.
Io ti chiedo un parere: cosa abbineresti ad un Geloso G 298-A del 1964?
Rispondi
di maccarons [user #20216]
commento del 25/08/2015 ore 15:58:37
Ciao MITO,finalmente ti leggo ogni tanto.
Abbraccio :))))))))))))
Rispondi
di Cordarotta [user #21082]
commento del 28/08/2015 ore 12:26:04
Molto interessante. Io ho sostituito il cono di serie del mio super champ dell'82, con un celestion g10 vintage. Lo scopo era di dargli piú " ciccia". Mentre la testata H&K tubemeister5, la uso con una 1x12caricata con un g12 h 70th anniversary, e va davvero alla grande. Che ne pensi di questi speakers? Io per l'uso al quale li ho dedicati, ne sono pienamente soddisfatto. Ciao! ;-)
Rispondi
di mego [user #35443]
commento del 31/08/2015 ore 05:22:49
Io ho un jcm 800 combo monocanale, e quello di personalità ne ha eccome, forse anche troppa, per smussare gli alti e magari avere poco volume da poter sfruttare meglio il finale su quale cono dovrei rivolgermi?
Rispondi
di antonioc77 [user #39682]
commento del 06/11/2015 ore 00:47:54
Ciao Mego. Io ho un JTM45 sul quale ho provato i Celestion G12T-75, i V30, Eminence (non ricordo quale però). Ma alla fine ho trovato la pace con una coppia di Scumback M75, che hanno smorzato gli alti ed enfatizzato i medi, mantenedo il volume a livelli accettabili:
vai al link
Rispondi
di Guitars & 'tronics [user #43779]
commento del 31/08/2015 ore 14:49:02
l'articolo rende giustizia ad un componente molto spesso sottovalutato. mi permetto di allegare un link ad una prova che ho fatto, sostituendo il cono celestion con un wgs su un suhr badger 18 combo, spero vi piaccia...
vai al link
Rispondi
di mehari [user #25169]
commento del 01/09/2015 ore 22:53:07
Caro mio.... ho un grosso problema.. più vado avanti e più mi rendo conto che il mondo degli amplificatori valvolari è una truffa... MA COME !!! a vent'anni suonavo un transistor 30w e spaccavo i muri adesso mi metto davanti a un 30... 50... 60... 100W valvolari e mi chiedo sempre ... ma sono VERAMENTE 100W ??? E perchè mentre infilo la testa nell'altoparlante per cercare di capire come mai sti cacchio di 100W mi sembrano sempre di meno, tutti quelli che ho intorno a parte te, si scansano e si allontanano.... e io e te ci diciamo... "MA SONO VERAMENTE 100 WATT ??? "..... FIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII...................
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