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Gibson ci ripensa: prezzi 2016 meno 25%
Gibson ci ripensa: prezzi 2016 meno 25%
di [user #3] - pubblicato il

Gibson fa dietro front sui prezzi e sulle novità introdotte con il catalogo 2015. Le critiche dei fan hanno spinto il colosso a correggere il tiro per il 2016 con una gamma di strumenti più fedeli alla tradizione, nuove finiture e cifre decisamente interessanti.
La notizia è quasi sorprendente: Gibson ascolta le critiche dei suoi clienti più affezionati e torna sui propri passi. La nuova gamma di elettriche 2016 abbandonerà una gran parte delle novità introdotte nel 2015 e aspramente criticate ovunque, primo tra tutti da James M. Brill, una delle firme più apprezzate di Reverb, che si era fatto portavoce del malcontento dei gibsoniani.

Non poca maretta aveva infatti accolto, alla presentazione della collezione 2015, la notizia che il prezzo della Les Paul Standard con un top a fiammatura normale passava da 2.999 dollari a 3.875, quasi un 30% di aumento. A questo si aggiungevano una serie di modifiche strutturali importanti, che di fatto trasformavano pesantemente anche i modelli più classici. Uno "zero fret" in ottone, il sistema di accordatura G-Force automatico obbligatorio, un allargamento della tastiera e la riduzione drastica di modelli e finiture. E come (amara) cilegina, una diversa firma sulla paletta in occasione dei 100 anni dalla nascita di Les Paul, un segnale di rispetto per lo storico partner che però manca del fascino del vecchio logo che il mondo gibsoniano ama dal lontano 1952.

Gibson ci ripensa: prezzi 2016 meno 25%

Insomma, una botta forte per gli appassionati, che non avevano risparmiato all'azienda critiche feroci, invadendo il forum Gibson con critiche anche pesanti e inducendo parecchi negozianti a offrire ai clienti il cambio delle meccaniche con altre tradizionali a costo zero. Primo risultato tangibile era stato un sensibile calo della domanda e una crescita significativa delle quotazioni dell'usato.

Conoscendo Henry Juszkiewicz, "padre padrone" di Gibson (un personaggio il cui caratteraccio è pari alla genialità), ci si poteva aspettare una reazione alla marchese del grillo ("io so' io e voi nun siete...". Nulla di tutto questo. Il vecchio Henry, pur ostico e cocciuto, da manager di spessore ha avuto la capacità di capire che il più forte è chi riconosce l'errore e vi rimedia.

Gibson ci ripensa: prezzi 2016 meno 25%

E allora ecco una serie di belle notizie per la collezione Gibson del 2016. Prima di tutto i prezzi. Il calo medio sarà tra il 20 e il 25% e dovrebbe riguardare tutti i modelli, cancellando gli aumenti del 2015 e riportando la gamma Gibson a prezzi simili a quelli del 2014. La Les Paul Standard dovrebbe andare a listino in USA attorno a 2.800 dollari e la SG Standard a 1.200 dollari. Le cifre saranno ovviamente superiori sul mercato europeo, ma il segnale è di quelli che non lasciano dubbi: Gibson vuole sbaragliare la concorrenza, proponendo la solita qualità indiscutibile a un prezzo concorrenziale coi suoi più diretti concorrenti.

Gibson ci ripensa: prezzi 2016 meno 25%

Tornano alcune finiture inopinatamente scomparse l'anno scorso, tra cui l'opzione "faded", molto amata dai cultori delle chitarre vintage. Tornano i modelli Explorer e Flying V Pro e spariscono lo zero nut (forse funzionale, ma oggettivamente orribile a vedersi), la bruttissima firma celebrativa sulla paletta e il sistema di accordatura elettronica obbligatorio. Mentre scriviamo non è chiaro se al nuovo manico largo e piatto sarà affiancata anche un'opzione più classica, ma voci bene informate dicono che dovrebbero essere così.

Gibson ci ripensa: prezzi 2016 meno 25%

In attesa della conferma ufficiale e della presentazione della collezione completa delle elettriche (quella delle acustiche è già online sul sito) i fan Gibson possono cominciare a tirare un sospiro di sollievo. Certo, sarebbe bello scoprire che anche la mozzafiato "Tom Wittrock" cala del 25%, passando da 10mila dollari a 7.500. Il sogno resterebbe inavvicinabile, ma un po' meno.
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Link utili
Gibson
La collezione 2015 su Accordo
Il grido di dolore di Brill
Reverb
Gibson acustiche 2016
Gibson Les Paul Tow Wittrock
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di angusnoodles [user #13408]
commento del 06/09/2015 ore 09:47:3
Beh... Per me Gibson era ferma al 2013... Attendo una Firebird che per caratteristiche e prezzo torni come quella del 2010... Magari tra vent'anni si cercheranno i modelli 2015 come chitarre culto dal suono fantastico... L'evoluzione ha i suoi tempi... Ricordiamoci che nel '61 la Les Paul, così come la conosciamo oggi, scomparve! Però ritornare ad offrire mascherine avvitate, capotasti tradizionali e meccaniche classiche lo trovo sacrosanto... Chi compra una Gibson cerca una chitarra "antica" e non tecnologia...
Rispondi
di MarcoV [user #30371]
commento del 06/09/2015 ore 10:06:19
Finalmente una buona notizia!!!!
Speriamo nella qualità degli strumenti!
Rispondi
di SuperAdrian utente non più registrato
commento del 06/09/2015 ore 10:19:55
Hanno voluto fare degli esperimenti ma non è andata bene...per quanto mi riguarda felice notizia quella del calo dei prezzi!
Rispondi
di giugiogattinara [user #43761]
commento del 06/09/2015 ore 10:33:53
concordo sul preservare uno strumento iconico, ma non avrei completamente fatto marcia indietro, piuttosto avrei presentato una variante con le loro nuove modifiche. ad esempio ho notato che la mia SG rispetto ad altre chitarre sempre a ponte fisso tende a scordarsi più velocemente, e quindi meno affidabile in una sessione in studio, magari con il nuovo capotasto e meccaniche sarebbe diventato uno strumento al pari di altre..
Forse il problema grosso è stata anche la scelta di aumentare i prezzi, e con una variante allo stesso prezzo dell'originale magari le vendite ci sarebbero state, senza il totale disgusto degli appassionati.. chiaramente bisogna vedere anche a livello di costi di produzione, magari fare 2 varianti incide troppo sui costi di produzione e il potenziale guadagno è troppo basso.
Rispondi
di sarcaster82 [user #27905]
commento del 06/09/2015 ore 11:42:21
e oltre al calo del nuovo listino, magari ci sara un flessione anche sull'usato...
Rispondi
di Zado utente non più registrato
commento del 06/09/2015 ore 13:03:26
"Gibson vuole sbaragliare la concorrenza, proponendo la solita qualità indiscutibile "
Questa ammetto che mi ha fatto sorridere
Rispondi
di alberto biraghi [user #3]
commento del 06/09/2015 ore 13:52:1
Perché?
Rispondi
di Zado utente non più registrato
commento del 06/09/2015 ore 13:55:32
Perchè penso che la qualità Gibson sia indiscutibile unicamente per coloro che sono talmente assoggettati al marchio da non volerne discutere. Negli anni si sono viste cose da far verniciare i capelli di bianco candido su modelli ben sopra le cifre proposte da prodotti asiatici che simili orrori raramente li han proposti.
Rispondi
di alberto biraghi [user #3]
commento del 06/09/2015 ore 14:28:42
Un nome come Gibson merita più rigore nel giudizio. È giusto e legittimo dissentire sugli aspetti progettuali, ma non lo è confondere il dissenso sulle caratteristiche con il giudizio sulla qualità. Gli strumenti Gibson hanno una qualità altissima, liuterie impeccabili, finiture più che adeguate al prezzo e setup sempre precisi. Questo non lo dico solo io o Accordo, ma anche le altre testate mondiali di riferimento.
Si può anche dissentire sulla scelta dei legni, sulle modifiche strutturali, sulle politiche commerciali, eccetera, ma la qualità dei prodotti Gibson è una costante verificata e verificabile.
PS: mai stato "assoggettato" a Gibson, non ne ho da decenni (salvo una Jr LP anni '50 che è mia da 20 anni) a fronte di innumerevoli Fender elettriche e Ovation acustiche.
Rispondi
di Zado utente non più registrato
commento del 06/09/2015 ore 14:37:02
Io non dissento su scelte di hardware o caratteristiche,dissento proprio sul controllo qualitativo. Basta cercare su google "Gibson Q" ed esce fra le prime voci "gibson quality issues",checchè ne dicano testate di giornali. Vai nei forum e vedi cose così
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se prendi una LTD,per dirne una,di cose così raramente ne vedi,e quando l'acquirente se ne accorge la manda indietro e se la fa cambiare,perchè son cose fastidiose da accettare anche su chitarre attorno ai 1000€. Tuttavia se accade su una Gibson solitamente si tende a sdrammatizzare con frasi del tipo "non va ad intaccare il suono o la suonabilità dello strumento","che una ogni tanto sia fallata ci può stare" e nonsense del genere.
Un mio conoscente qualche anno fa si è portato a casa una signature goldtop di Bonamassa che aveva addirittura la tastiera più larga del manico,tale da consentire di percepire lo scalino suonando.

Ora,se si intende dire che sono strumenti che suonano benissimo,che hanno un fascino trascendentale e una rivendibiità unica a me sta bene,sono fattori opinabili,ma sull'impeccabilità delle finiture e del controllo qualità,mi spiace ma me ne chiamo pesantemente fuori.
Rispondi
di alberto biraghi [user #3]
commento del 06/09/2015 ore 15:01:05
La mia esperienza è diversa. Premetto che delle foto così mi dicono poco, bisognerebbe conoscere l'esperienza che le precede. In tanti anni di interazione con questo mondo, dal vivo e online, in Italia e all'estero, (1) non ho mai trovato tolleranza "nonsense" sui difetti, (2 il più ho sempre sentito giudizi ottimi da parte di tanti operatori nostrani e d'oltreoceano, inclusi quelli non Gibson-dealer, ma molto attivi nell'usato. Non so, non sono mai stato un tenero con le aziende, per formazione, ma su Gibson sento solo giudizi positivi, proprio ieri ero a cena con Suzy Newton, ex Gruhn ora Carter Vintage (loro di Gibson nuovo trattano solo custom shop elettrico), che mi diceva proprio questo, con le Gibson recenti non hanno mai problemi di qualità.
Rispondi
di Zado utente non più registrato
commento del 06/09/2015 ore 15:03:59
La mia esperienza,anche basata su presa visione diretta di alcuni modelli in shops che un tempo frequentavo, mi suggerisce diversamente,ma credo non ci sarà mai conciliabilità a riguardo,in campo musicale la ritengo una cosa piuttosto improbabile :) Buona serata!
Rispondi
di alberto biraghi [user #3]
commento del 06/09/2015 ore 20:57:43
Capisco. Resta però un discrimine. Pur archiviando come insignificante la mia esperienza (40 anni nel settore), Suzy da 30 anni vede passare decine di Gibson ogni settimana e - non avendo interessi diretti - è totalmente laica nel giudizio. Anche perché il suo giudizio è condiviso da Walter Carter, George Gruhn e dalla maggior parte dei dealer di usato mondiali, che probabilmente vedono passare un po' più di strumenti rispetto ad "alcuni modelli". Per dire :-)
Rispondi
di zattoloemo [user #34496]
commento del 07/09/2015 ore 00:35:55
Sono contento per Suzy Wong, ma vorrei raccontarti la mia esperienza. Dopo aver letteralmente mangiato pane e cipolla per mesi onde mettere insieme i soldi necessari, decido di comprare nel dicembre 2009 la tanto agognata Gibson Les Paul studio, sognata fin da adolescente. La ordino dal consueto sito tedesco, visto che abitando in Sardegna i pochissimi negozi di strumenti hanno poca scelta e prezzi pompati, pensando che una Gibson anche a scatola chiusa non possa che essere perfetta. Arrivato a casa il pacco lo apro in preda alla frenesia ed ecco finalmente il sogno che si fa realtà! O meglio l'incubo! La tastiera poco più piccola del manico!!!Con lo scalinetto!! Noooo brivido! Mi faccio coraggio, mi dico, forse l'umidità ha fatto dilatare il manico.....! Attacco il jack all'amplificatore e spero in una ventata sonica che mi faccia superare lo shock della tastiera, ennesima sorpresa la chirarra suona identica in tutte e tre le posizioni dello switch!! Apro lo sportellino tondo sul retro e con orrore vedo che lo switch è completamente rotto e fa si che l'unico pickup udibile sia quello al manico! Mi stava per venire da piangere, soldi che potevano servire alla mia famiglia buttati nel vento! Senza contare la rottura di scatole di rimandare tutto in Germania e attendere il risarcimento su PayPal! Ma non è finita!! Luglio dell'anno dopo i parenti mi inaricano di acquistare una chitarra per il nipote prossimo al diploma. Per il ragazzo, giovane metallaro, decido di prendere una Gibson Flyng v così facciamo bella figura e lo strumento rimarrà per anni come ricordo. Solito acquisto online sul solito store tedesco, sicuro del fatto che statisticamente questa volta sarebbe andato tutto liscio. Arriva la chitarra, apro, ispeziono e per l'ennesima volta sento l'impulso di piangere. Un buco laterale nella tastiera vicino al dot del settimo tasto, ma proprio uno sfregio come se uno strumento appuntito fosse sfuggito e avesse inciso la tastiera! Ma non un graffio, un vero e proprio cratere di scalpello! Impossibile cambiare lo strumento visto che non sarebbe arrivato in tempo per la festa di diploma! Dai ma che vergogna manco sulle Eko che vendono alla Feltrinelli! Non so cosa ne pensa Suzy ma io della Gibson non comprerò più nemmeno i plettri!
Rispondi
di alberto biraghi [user #3]
commento del 07/09/2015 ore 09:52:35
Secondo me Suzy suggerirebbe - come suggerisco io - di riflettere sul fornitore, più che sulla Gibson, sostituendo il "solito store tedesco" con un negoziante italiano serio e professionale (ce n'è tanti).
Online a distanza si possano comprare corde, pedalini, accessori, eccetera, ma una chitarra comprata coi "soldi che potevano servire alla famiglia" merita almeno una prova o quantomeno - se hai difficoltà a spostarti - descrizione al telefono, verifica totale e setup prima della spedizione.
Ci sono fior di negozi italiani che hanno un servizio di vendita per corrispondenza molto più umano: telefoni, ti spiegano, descrivono lo strumento che effettivamente ti verrà spedito, lo sistemano, cambiano le corde, quindi se c'è una magagna la vedono. Solo dopo un controllo serio lo imballano con cura e te lo spediscono.
E' evidente che il "solito sito tedesco" la scatola neanche l'ha aperta e questo - a mio giudizio - è imperdonabile, perché la qualità di un'azienda sta anche nel servizio pre e post vendita.
E' possibile (succede a tutti, anche a Fender, Gibson, Martin, perfino a Collings e Suhr) incappare in un esemplare nato male, ma due a fila si spiegano solo con una carenza di attenzione a monte. Il "solito sito tedesco" riesce a fare quei prezzacci perché vende le chitarre come fossero pelati Cirio, magari acquistando strumenti di seconda scelta o quantomeno non controllandoli. Se in più riduce al minimo l'intervento umano, il rischio di avere brutte sorprese è altissimo.
Rispondi
di Zado utente non più registrato
commento del 07/09/2015 ore 10:53:38
Mi trovi d'accordo su quanto detto,ma se imputiamo al venditore tedesco,sicuramente primo colpevole dell'accaduto,l'intera vicenda, essenzialmente bypassiamo il lavoro del controllo qualità Gibson,che a sua volta dovrebbe esserci stato. Voglio dire anche qualora il negozio si rifornisca di strumenti di seconda scelta io non credo che possa essere marchiato come "factory 2nd" uno strumento con lo switch che non cambia posizione e una problematica così grossolana alla tastiera.
Rispondi
di Anger utente non più registrato
commento del 07/09/2015 ore 11:06:38
Il dealer da contratto DEVE controllate lo strumento entro 15 giorni dall'arrivo se non lo fa non è un buon dealer, se vende chitarre non funzionanti o rovinate per abitudine è qualcosa di peggio. A meno che non sia stato un b stock del tedesco e di cui l'utente non ha visto la segnalazione in fase di acquisto.
Rispondi
di Zado utente non più registrato
commento del 07/09/2015 ore 11:18:13
Si ma leggimi bene,l'ho scritto qui sopra che il venditore è il primo colpevole dell'accaduto,ma è opportuno ragionare anche su cosa esce dalla fabbrica madre. Se quando vediamo uno strumento che presenta difetti,screzi,malfunzionamenti affibiamo l'intera posta in gioco a carico del venditore(che sicuramente ha responsabilità,come nel caso sopra),allora non ha senso parlare di controllo qualità della casa.
Rispondi
di alberto biraghi [user #3]
commento del 07/09/2015 ore 11:25:47
Però tu hai scritto che non comprerai più da Gibson, se il venditore è il "primo responsabile" (e lo è) sarebbe stato più coerente scrivere almeno "non comprerò più dal tedesco e forse anche da Gibson". Ripeto: i B stock sono una realtà nota e imprescindibile, in questo caso la responsabilità è del venditore.
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di Zado utente non più registrato
commento del 07/09/2015 ore 11:35:28
Che i Bstock siano una realtà nota è appurato,ne ho comprati diversi e ne ringrazio l'esistenza ;) tuttavia sono sempre stati rimarchiati in modo evidente (un "2" di solito,oppure un'incisione su tastiera che illustri che il marchio considera il tale strumento un 2nd),deve ora farci capire lo sfortunato zattoloemo se ha riscontrato segni identificativi anche lui
Rispondi
di Anger utente non più registrato
commento del 07/09/2015 ore 11:26:40
La percentuale di Gibson con malfunzionamenti elettronici è bassissima e nel 100% dei casi risolvibile dal dealer (se non vuole restituire la chitarra) con il supporto di Gibson. Per qualsiasi altro danno (percentuale ancora più bassa) la chitarra DEVE essere restituita. Se non lo fai sei tu dealer che scarichi l'intera posta sul cliente.
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 07/09/2015 ore 13:12:18
scusate ma c'è un errore: il venditore è la prima linea verso il cliente finale, non è assolutamente il responsabile. In primo luogo non lo è perchè non è lui che ha prodotto l'articolo, in secondo luogo è solo l'intermediario della responsabilità finale che compete sempre e comunque al produttore, per difetti di fabbrica. I 15 giorni citati sono il termine da quando il cliente finale ha dato notizia del problema, non da quando l'intermediario è entrato in possesso del bene che rivenderà. Altra considerazione: una fila di 6 post per dire che anche se Gibson fa le cose male, è responsabile Thomann? Ma dai, acquisto regolarmente dal sito tedesco e non ho mai avuto problemi; anzi rispetto ai rivenditori italiani solo benefici. In primo luogo che si compri in Germania o a Napoli o a Bolzano, per me è lo stesso: non mi posso recare nè lì, nè là per una magagna, ma devo usare un corriere. In secondo luogo il sito tedesco lavora l'ordine e lo spedisce in 24 ore (di orologio), proprio a fine luglio ho comprato per posta da un negozio italiano che ha impiegato 3 giorni (tre) per elaborare l'ordine ed altri 3 per recapitarmelo, ovviamente pagato in anticipo. Infine l'assistenza: il mio batterista ebbe un problema con un set di microfoni da batteria (1 su sette non funzionava): senza tanto fare o brigare i tedeschi hanno sostituito il set intero in tre giorni. Io ho avuto un problema con un HT e dopo sette giorni tra: "non sappiamo, mandiamo in assistenza, l'assistenza dice, forse pioverà", mi sono stancato ed ho chiesto il rimborso poichè il venditore non era in grado di sostituirmi l'articolo (preciso che non era fuori produzione, ma anzi, un nuovo oggetto del catalogo). Scusate la prolissità, ma le cose bisogna che siano chiare per evitare fraintendimenti.
Rispondi
di alberto biraghi [user #3]
commento del 07/09/2015 ore 13:56:35
Il mio tema non è "non comprare da Thomann" tout court, ma è "se vuoi comprare una chitarra considera che - magari con una differenza in più - un negozio vero ti garantisce un servizio più umano. Lo dico da accanito cliente di Amazon (servizio fantastico), da cui compro proprio tutto (dall'abbigliamento agli elettrodomestici alle stampanti eccetera), ma da cui non comprerei mai, per nessuna ragione, una chitarra.
Nella mia lunga (per anagrafe ahimé) storia di compratore (compulsivo) ho acquistato la maggior parte delle mie chitarre (e anche molte per amici...impacciati) per corrispondenza (principalmente in USA), ma sempre dopo lunghe interazioni chiarificatrici. E non ho **mai**
avuto una "sola". Mi è capitato che il negoziante scoprisse una magagnina e me la dichiarasse, proponendo uno sconto o un altro esemplare.
Sulla responsabilità: hai tutta la ragione del mondo sull'aspetto giuridico, ma IMHO il negoziante ha il dovere (sia contrattuale con il produttore, sia etica verso il suo cliente) di una verifica che è determinante per la soddisfazione del cliente e che in questo caso è mancata.
Allora, se accettiamo che una Gibson equivale a una cassa di pelati, allora il tuo discorso non fa una grinza. Se invece una Gibson è (come io ritengo) un oggetto strettamente connesso con l'immaginario di chi la compra, è (IMHO) importante rivolgersi a qualcuno che sappia condividere le stesse vibrazioni, valutare l'oggetto specifico che il cliente sta acquistando e non una pagina web con le specifiche tecniche.
Questo sostengo: una differenza di prezzo in più è giustificata dal servizio. La Gibson uno non se la compra tutti i giorni, quindi secondo me vale la pena - se non può provarla - di sentirsela raccontare a fondo da uno che ci capisce, non da un magazziniere che magari fino a ieri lavorava da Ikea.
Rispondi
di Anger utente non più registrato
commento del 07/09/2015 ore 14:00:00
Scusami, perché metti in dubbio che un dealer ha 15 giorni per controllare e restituire il prodotto?
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 07/09/2015 ore 14:36:49
Perchè non mi risulta da nessuna parte. Primo non mi risulta il termine di 15 giorni: la denuncia di eventuali vizi occulti va eseguita entro 8 giorni dalla scoperta per disciplina generale, tanto che li scopra il compratore quanto il rivenditore. Peraltro non esiste un obbligo del rivenditore alla verifica dei beni, come sopra invece sembra adombrarsi. Pensa se Mediaworld o Unieuro dovessero provare e verificare ogni articolo che vendono. Innanzitutto sarebbe umanamente impossibile, ma soprattutto rompendo il sigillo non potrebbero più vendere i beni come nuovi e, paradossalmente, se li vendessero dopo due anni dalla prova sarebbe scaduta la garanzia verso il produttore (un doppio suicidio commerciale). Inoltre vi sono vizi che si possono manifestare in progresso di tempo od uso (pensa ad un cavo saldato male), questi come si fa a scoprirli se non usando il bene per un certo tempo?
Cosa diversa sono i vizi palesi: graffi, rotture evidenti, mancanza di pezzi, questi vanno denunciati immediatamente perchè immediatamente rilevabili. Chiaramente io riferisco quanto so, se per caso hai fonti certe che indichino la garanzia dei 15 giorni ti chiedo cortesemente di condividerle essendo sempre utile imparare qualcosa di nuovo. ciao
Rispondi
di Anger utente non più registrato
commento del 07/09/2015 ore 15:13:51
Non ho parlato di obbligo. Ma il contratto Gibson prevede 15 giorni per il controllo in arrivo dei beni per danni dovuti al trasporto. Dopo hai la normale garanzia sullo strumento che non copre la chitarra spezzata in due, quindi tu dealer se lo comunichi dopo sei mesi forse è anche giusto se Gibson pensa che forse l'hai rotta tu. Unieuro e co. vendono prodotti imballati e incelofanati se li aprissero per controllare che funzionino, a parte il tempo necessario, diverrebbero invendibili. Fanno un controllo esterno sull'imballo.
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 07/09/2015 ore 17:08:5
perdonami, ma se scrivi "DEVE controllare" configuri un obbligo. Dopodichè stai parlando di una regolamentazione pattizia (contratto Gibson) e per una responsabilità del tutto residuale (garanzia del trasporto) che non riguarda minimamente la produzione della chitarra. Dunque il venditore non è tenuto a controllare la buona fattura dello strumento. Attenzione: se io consumatore ho suonato la chitarra per sei mesi e, frutto di un'invisibile crepolina, il manico si spezza non solo io lo segnalo al venditore, ma questi ha tutto il diritto ad esser a sua volta indennizzato da Gibson. Ovviamente dimostrando il fatto ed il danno e la correlazione tra essi. Alla fine, comunque, il tema non è chi garantisce cosa, ma che Gibson (come ogni produttore) non è perfetta e non può essere colpa del rivenditore se una chitarra è fatta male. ciao
Rispondi
di zattoloemo [user #34496]
commento del 07/09/2015 ore 18:16:50
Devo ammettere che le chitarre erano arrivate a casa con il cartone originale Gibson intonso, indice del fatto che nello store tedesco nessuno aveva minimamente ispezionato la merce. Questo modo di operare è, a mio avviso, un sintomo di leggerezza da parte del venditore, per assurdo la chitarre poteva essere sbriciolata a causa del trasporto oltre oceano o per un errore umano poteva esserci, che ne so, una explorer!!! Non dico fare un setup da professionisti, ma almeno apri la confezione per vedere cosa contiene!!! D'altro canto anche la Gibson potrebbe restringere la politica aziendale di controllo qualità, ma capisco che se per anni viene eletta come la peggior società dove lavorare da Glassdoor mi immagino con che zelo gli operai procederanno al controllo. Lavoratori sottopagati, minacciati, spiati e stressati capisco possano avere la mano poco ferma nell'incollare una tastiera. Se leggete le recensioni anonime su Glassdoor scritte dai dipendenti c'è da rimanere stupefatti!! Roba da caporalato nei campi di pomodori del salernitano!! Rimane il fatto che anche io sono un ingenuo che pensa di comprare una chitarra senza provarla, ma ho imparato la lezione!
Rispondi
di jacopi [user #41951]
commento del 11/09/2015 ore 07:32:33
No questo non sta nè in cielo nè in terra. Il Quality Control Gibson fa acqua da tutte le parti. E questa non è certo cosa cui i Dealer possono far fronte da soli.
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 07/09/2015 ore 00:29:29
beh, "mai" forse è un pò troppo.. è di si e no di un mese fa l'articolo di un accordiano che aveva trovato, dopo la rottura del manico di una LP Junior recente, un'incollatura clamorosamente fallata a causa di una giunta manico-corpo con millimetri interi di "luce", che in tempi di CNC non mi spiego proprio. Se parliamo solo di strumenti CS posso capire, ma nelle produzioni sotto i 1000 euro vedo strumenti davvero poco curati in casa gibson, molto al limite tra "tirato via" e "fallato".
Rispondi
di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 06/09/2015 ore 19:08:16
anche a me... e di cuore...
Rispondi
di 12Scemitoni [user #43784]
commento del 07/09/2015 ore 13:35:00
Ben detto. Ho visto delle 335 2014 con meccaniche montate storte, tastiere con residui di colla qua e là, finiture degne di chitarre fatte in cina. Per carità, il custom shop di Nashville fa bella roba, ma per una chitarra bella te ne producono dieci vergognose.
Rispondi
di black poodle [user #1259]
commento del 06/09/2015 ore 13:50:55
Per les paul e sg a me sembra che siano anni che per avere "la tradizione" ci si debba rivolgere unicamente agli esemplari del custom shop. Tanto vale allora avere delle chitarre iconiche nella forma ma rinnovate nei contenuti e nelle sonorità. Tanto le standard degli ultimi 10 anni o più suonano "diverso" e bisogna fare i conti con questa realtà.

Nelle acustiche 2016 ho invece visto una "nuova" hummingbird che promette davvero bene, almeno a giudicare da quanto si può già vedere ed ascoltare su YouTube.
Rispondi
di Benedetto utente non più registrato
commento del 06/09/2015 ore 14:02:48
Dal 2007 in poi per me le VERE Gibson sono soltanto quelle fatte dalla divisione Custom.
Rispondi
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 06/09/2015 ore 15:58:47
Bah, ognuno ha le proprie esperienze ed in base a quelle si crea la personalissima opinione sacrosanta. Fatto sta che nei punti vendita Gibson ufficiali che ho frequentato io tutte, e sottolineo tutte, le Gibson che ho avuto modo di provare, USA, Custom Shop e acustiche, erano chitarre perfette. Poi possiamo stare per ore a discutere del fatto che ci siano chitarre provenienti da mezzo mondo fatte bene, ben suonanti e dal rapporto q/p migliore rispetto a Gibson, ma nessuno ci impone di andarle a comprare. Le Custom Shop sono fatte meglio? Probabilmente si. La differenza di prezzo è giusta? Dipende da quanto si vuole spendere e da cosa si vuole da una chitarra...Perchè se si preferisce la versatilità solo un folle potrebbe sostenere che una R9 lo sia di più rispetto ad una Standard post-2012, che, rispetto alla prima, non è inferiore nè sul piano liuteristico nè su quello prestazionale. Io ho criticato aspramente la linea 2015, ma solo per il fatto che sarebbe stato sufficiente mantenere in catalogo la Traditional per come era nel 2014, questo sarebbe bastato a spegnere il 90% dei giudizi negativi. Ora, in questa marcia indietro totale spero che tengano presente quella che per me è la cosa che ha fatto incazzare di più gli amanti del marchio, sovrapprezzo a parte, e cioè il fatto che le Gibson non vogliono il binding sotto ai tasti...Che poi è anche una di quelle cose che ci mette maggiormente al riparo dai falsi e rende una Gibson uno strumento di maggior pregio rispetto alle copie...
Rispondi
di SteveZappa93 [user #38837]
commento del 06/09/2015 ore 16:20:12
Meglio così!Quegli upgrade non li ho mai visti di buon occhio sulle Gibson!
Rispondi
di sheratonII [user #32461]
commento del 06/09/2015 ore 20:15:15
Questi commenti fanno solo ridere...vorrei mettere una benda alla maggior parte di tutti i feticisti che scrivono qui e capire realmente le capacità di chi critica e butta pupú sui nuovi prodotti. Fra 40 anni sarete li che vi mangiate le mani e racconterete ai nipoti di una traditional del 2015.sempre a parlare male delle chitarre costruite ai giorni nostri. Mah...
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 06/09/2015 ore 21:46:08
A me lo zero nut piaceva, lo metterei sulla mia Gibson.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 06/09/2015 ore 23:32:24
Io non credo che alla Gibson siano stati così "sciocchi" da introdurre numerose e massicce modifiche quasi senza senso, unite a forti aumenti di prezzo in un solo anno, per poi tornare candidamente indietro.
Penso piuttosto ad una abile mossa di marketing che ha fatto parlare tanto di sè, nel bene e nel male (basta parlarne) e che le farà vendere una valanga di strumenti il prossimo anno.
Rispondi
di Baconevio [user #41610]
commento del 07/09/2015 ore 08:42:08
sbagli ;)
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 07/09/2015 ore 09:42:01
Io spero di sbagliarmi, ma non so come faccia tu ad essere così sicuro che mi stia sbagliando. :-))
Rispondi
di Baconevio [user #41610]
commento del 07/09/2015 ore 21:03:07
ho qualche buon motivo :)
Rispondi
di alberto biraghi [user #3]
commento del 07/09/2015 ore 09:58:43
Sarebbe una manovra con ben poco senso, in più del tutto avulsa dalla tradizione Gibson di marketing schietto. A penarla semplice ci si azzecca quasi sempre. Henry è una tigre, secondo me ha guardato i dati e il gradimento della collezione 2015, ha schierato i manager, ne ha licenziati due o tre, ha preso due o tre persone nuove e le ha incaricate di sistemare la faccenda.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 07/09/2015 ore 10:11:0
La mia è solo un'ipotesi. :-)
Lui sarà anche una tigre, ma se ha permesso questo massiccio ammontare di cambiamenti e rincari (a mio avviso assurdi da subito, ma da quanto sembra non solo a mio avviso), così, senza batter ciglio, forse deve stare più attento a chi si circonda.
Rispondi
di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 07/09/2015 ore 07:48:59
errare è umano, perseverare è diabolico.
Rispondi
di rickyfigoli [user #36535]
commento del 07/09/2015 ore 09:11:56
Se fossi un negoziante che nel 2015 ha investito somme importanti su Gibson chiuderei immediatamente ogni rapporto commerciale. Il ricarico sugli strumenti è mediamente del 20%. Se mi tagli del 25-30% vuol dire che quello che ho in casa lo devo vendere a rimessa.
Rispondi
di alberto biraghi [user #3]
commento del 07/09/2015 ore 09:59:24
Questo è sicuramente un problema reale. E' evidente che dovranno compensare i rivenditori che hanno stock 2015, ma immagino che non avranno difficoltà a farlo.
Rispondi
di rickyfigoli [user #36535]
commento del 07/09/2015 ore 14:31:2
Non lo so ma parlando tempo fa con un negoziante di Firenze mi raccontava che una cosa del genere era successa con l'importatore di Gibson del tempo. L'oscillazione del prezzo la dovette assorbire tutta il negozio, con un danno considerevole. Che sia vero o no non lo so, e poi al tempo fu un problema di importatore, ma sinceramente dubito che in un mercato mondiale Gibson inizi ad emettere note di credito a tutti i negozi che hanno stock 2015. Se così fosse chapeau, ma lo dubito fortemente.
Rispondi
di Ace [user #34053]
commento del 07/09/2015 ore 10:03:5
mah.... io le modifiche che hanno fatto sulle 2015 le condivido più o meno tutte... diciamo quelle "tecniche"... della firma sulla paletta ne avrei fatto volentieri a meno, ma allo stesso modo avrei preferito un altro colore che però per la classic che ho preso non esiste.... e spendere quasi il doppio solo per avere il Butterscotch non mi sembrava il caso.
Anche l'accordatore obbligatorio non mi trova molto d'accordo... ma probabilmente se avessi potuto scegliere e la differenza di prezzo non fosse stata esagerata avrei scelto di averlo...

dal punto di vista economico ricordiamoci che una classic era uscita attorno ai 1600 euro... poi complice l'andamento del dollaro è balzata sopra i 2000 nel giro di un paio di mesi... e anche qui ci sarebbe da fare una riflessione sui rivenditori che quelle in casa le avevano pagate al vecchio cambio e rivendute al nuovo.....

dicamo che mi pare di capire che il gibsoniano medio è abbastanza talebano.... per lui una les paul classic deve rimanere uguale nei secoli.... altrimenti quanto meno gli va cambiato il nome.... e su questo sono d'accordo... ma molte delle critiche mi sembrano abbastanza pretestuose....
Rispondi
di psykoguitar utente non più registrato
commento del 07/09/2015 ore 15:59:52
"dal punto di vista economico ricordiamoci che una classic era uscita attorno ai 1600 euro... poi complice l'andamento del dollaro è balzata sopra i 2000 nel giro di un paio di mesi... e anche qui ci sarebbe da fare una riflessione sui rivenditori che quelle in casa le avevano pagate al vecchio cambio e rivendute al nuovo....."

Condivido l'osservazione di Ace e la sottolineo. Sul cambio euro/dollaro certi "spregiudicati" rivenditori ci hanno fatto la cresta un sacco di volte... quindi niente piagnistei sui "poveri rivenditori", per cortesia.
Rispondi
di Anger utente non più registrato
commento del 07/09/2015 ore 16:00:40
Non sai di cosa parli.
Rispondi
di psykoguitar utente non più registrato
commento del 07/09/2015 ore 16:07:40
Sempre gentile e cortese, vedo.
Fa piacere a me e a tutti gli amici di Accordo confrontarci con chi finalmente ha la verità in tasca.

Noi ci aggiriamo in un mondo, quello delle liuterie/chitarre, zeppo di dubbi, credenze, suoni, passione e commettiamo spesso, io in primis, errori.

Per fortuna è arrivato Anger, il Vate della musica, a illuminarci.
Prego maestro, ci delizi con la sua scienza...
Rispondi
di Anger utente non più registrato
commento del 07/09/2015 ore 16:51:16
Psiko, sui forum come nella vita ci sono alcuni che parlano sapendo di cosa stanno parlando e altri, moltissimi, che leggono qualcosa in giro e la prendono come verità colata, la riportano su altri forum e si creano quelli che tu chiami dubbi, credenze e amenità varie. Poi entrano in un negozio e sparano assurdità. Io non voglio deliziare nessuno. Sono intervenuto per dire ad Alberto quello che pensavo e perché, di contro ho ricevuto un "Bene. Come vuoi tu.". Io sto parlando di cose serie, che possono cambiare le sorti dei negozi di strumenti musicali e vengo preso a "come vuoi tu in faccia".
Altri accusano dealer di approfittarsi del cambio, senza sapere che Gibson da maggio ha aumentato i prezzi per poi riabbassarli a Luglio con in più l'adeguamento del cambio. Quindi se a gennaio la chitarra X costava 100 col cambio a 1,4 da maggio costava 125 (di cui 116 dovuti al cambio e 9 per aumento prezzi).
Scienza nessuna, solo fatti.
Parlando di qualità: Gibson è una fabbrica, non un liutaio. Premesso e capito ciò e dato per scontato che tutti voi conosciate le differenze costruttive tra una chitarra con manico avvitato e una con manico incollato, la qualità della fabbrica Gibson è, rispetto ad altre fabbriche, imbattuta. Della politica commerciale possiamo parlarne.
Rispondi
di psykoguitar utente non più registrato
commento del 07/09/2015 ore 20:03:05
Anger, ti rispondo due cose al volo, poi ti chiedo per piacere di andare al fondo della pagina dove inserisco un commento più generale e articolato. Ok, tu la pensi in un modo, io in un altro. quando la gibson ha aumentato improvvisamente i listini, portando ad esempio la LP standard 2015 da circa 2600 a 3090 euro, chi aveva chitarre in magazzino ha adeguato rapidamente i prezzi. L'ho visto fare online, da diversi negozi. I più "pudici" hanno tolto il prezzo vecchio e messo un "ielefonare", la maggioranza ha aumentato il prezzo di 400 euro senza scomporsi... non mi dire che ci hanno perso,
Su Alberto, avendo letto diversi suoi commenti posso dire questo; non pretendo di interpretare il suo pensiero, per questo c'è lui stesso. Alberto ha chiuso con un "Bene. Come vuoi tu" per non sollevare una polemica, non proseguirla. Non ne aveva voglia. Ha scritto un articolo con l'intento di dare qualche informazione al nostro forum, ma non voleva "rovinare" nessuno; magari qualche informazione sarà approssimativa, ma il fine era buono. Alberto è una persona mite e competente, con molta esperienza, merita rispetto e almeno da parte mia ce lo ha tutto. Quindi, non prendertela se ha chiuso così, sono certo che non voleva essere aggressivo.Vado sotto adesso e proseguo più in generale.
Rispondi
di Anger utente non più registrato
commento del 07/09/2015 ore 10:08:52
Articolo sensazionalistico con mostruose inesattezze che disinformano e non informano e danno aspettative sbagliate all'utente che lo legge. In più, qualsiasi notizia che una casa produttrice non abbia reso lei stessa di pubblico dominio è protetta da segreto e Gibson non è molto parsimoniosa con le denunce.
Non parliamo del danno arrecato ai dealer Gibson (che danno da mangiare a questa testata "giornalistica") che, proprio a causa delle falsità qui riportate, ora si troveranno in una spiacevolissima situazione.
Sarei curioso di conoscere la fonte della notizia.
@zattoloemo prenditela col tedesco (se non è più dealer Gibson c'è un perché) non con l'americano.
Rispondi
di alberto biraghi [user #3]
commento del 07/09/2015 ore 10:09:53
Quali "mostruose inesattezze"?
Rispondi
di Anger utente non più registrato
commento del 07/09/2015 ore 10:42:15
Alberto, ripeto, non sono informazioni di pubblico dominio, ma già dire che i prezzi caleranno è mostruosamente inesatto, dire che mediamente sarà un 20/25% è molto peggio. Finché lo dice un utente qualsiasi rientra nella norma, detto da uno dei più alti rappresentanti di Accordo ha una credibilità diversa e la gente purtroppo ci crede, poi arriveranno le chitarre e i relativi prezzi e i "ladri" saranno sempre i rivenditori.
Rispondi
di alberto biraghi [user #3]
commento del 07/09/2015 ore 11:22:49
Veramente lo dicono anche le principali testate americane sulla base dei listini ai rivenditori per il 2016, già pubblicati da tempo.
Rispondi
di Anger utente non più registrato
commento del 07/09/2015 ore 11:28:19
In giro si dicono tante cose, io credo a quello che vedo e che mi fornisce il produttore. Non esistono ribassi. Quando sarà cosa pubblica ne riparleremo.
Rispondi
di alberto biraghi [user #3]
commento del 07/09/2015 ore 11:33:45
Vabbè, "sensazionalistico e con mostruose inesattezze" mi pare molto più campato in aria della mia dissertazione ben infarcita di condizionali, com'è giusto fare. Ammetto di basarmi su prezzi comunicati per telefono dall'agente di zona e scritti a mano su un foglietto da un importante dealer americano. Ma scusa, tu sei un commerciane?
Rispondi
di Anger utente non più registrato
commento del 07/09/2015 ore 13:02:01
Sarò campato per aria ma lo street price della Standard 2016 non sarà inferiore del 25% rispetto alla 2015 e, a conti fatti, non lo sarà proprio, visti gli attuali prezzi. Restano le mostruose inesattezze su tanti altri aspetti e la violazione di segreto. Gli stessi listini dei rivenditori non dovrebbero essere pubblici. Non mi pare che Yamamay, Zara o il bar sottocasa ci dicano quanto pagano i reggiseni o il caffè.
Comunque vedremo. Una standard 2015 si trova oggi a € 2.090, aspettiamo le 2016.
Insomma Alberto, di aver dato in pasto al pubblico notizie inesatte (vedrai) danneggiando sia il pubblico che i rivenditori t'interessa poco.
Rispondi
di alberto biraghi [user #3]
commento del 07/09/2015 ore 13:12:05
Va bene. Come vuoi tu.
Rispondi
di black poodle [user #1259]
commento del 07/09/2015 ore 13:21:36
Come già avevo scritto in un diario sullo stesso tema, su zzsounds.com sono già in vendita alcuni modelli della nuova serie 2016 ed è riportato lo street price in dollari... sembrerebbe una cosa ufficiale. Mi sembra che i prezzi siano più bassi ma attenzione perché con la sg standard forniscono la gigbag. Ho acquistato una les paul special del 2015 e ha in dotazione una bellissima custodia rigida che ha comunque un suo valore.
Rispondi
di Anger utente non più registrato
commento del 07/09/2015 ore 14:01:01
Se una linea non è stata presentata da Gibson non può essere pubblicizzata ne venduta. Forse ti confondi con le acustiche 2016.
Rispondi
di black poodle [user #1259]
commento del 07/09/2015 ore 14:18:30
Vai su zzsounds.com e cerca gibson 2016... ci sono sia le elettriche che le acustiche. Una sg "standard" con i P90 non mi sembra fosse a catalogo prima. Potrei aver preso un abbaglio ma verifica anche tu.
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 07/09/2015 ore 14:48:09
effettivamente sul sito indicato da black poodle ci sono già le 2016 e le 2015 hanno un ribasso di poco inferiore al 30% rispetto al listino Gibson. Però è strano perchè è anche vero che lo stesso sito Gibson le 2016 non le prevede. Quanto al ribasso della serie 2015 tutto è possibile: marcia indietro di Gibson o (come spesso accade) differenza naturale tra prezzo di listino e street price.
ciao
Rispondi
di Anger utente non più registrato
commento del 07/09/2015 ore 15:19:45
È vero quel sito vende le 2016, ma se pincopallo fa una cosa sbagliata non significa che sia quella giusta. In Italia dobbiamo ancora fare gli ordini.
Tornando ai prezzi Standard 2015 2.949$, 2016 2.799$ tradotto in € al cambio 1.2 viene 2.457€ contro 2.330$ dov'è il 25% in meno? La studio costa addirittura di più. Ma se analizziamo bene, anche la standard che non ha il GForce (che tronical fa pagare all'utente finale 300€ e passa) costa di più!
Rispondi
di eugenio01 [user #39191]
commento del 07/09/2015 ore 15:29:38


vai al link

L'articolo è del primo di settembre...se si può imputare qualcosa ad accordo è di essere arrivato tardi...non certo di spionaggio industriale o propalazione di notizie false.
Pubblico e rivenditori vengono danneggiati dalle case madri non dai giornalisti che al massimo vengono "comprati"..o almeno..quelli fortunati :-P
Rispondi
di Anger utente non più registrato
commento del 07/09/2015 ore 15:59:23
Io non ho parlato di spionaggio, ma di violazione del NDA di qualche dealer e/o dipendente Gibson. Al giornalista ho semplicemente detto di essere mostruosamente inesatto (come lo è anche questo sito a cui ci hai "linkati") e l'ho dimostrato nel mio post precedente. A parità di modello il decremento è del 9/10% ma le caratteristiche sono nettamente inferiori. Quel sito parla di prezzi del 2014 una standard costava 2.050/2.100€ ora 2.350 circa... O sono io un mitomane che sta qui a perdere tempo con accuse strampalate e campate per aria oppure qui si fa del sensazionalismo sparando inesattezze riprese da altri siti o fonti. "Tanto che mi frega, io compro dagli States!", come se poi si risparmiasse o i prodotti fossero migliori.
Rispondi
di eugenio01 [user #39191]
commento del 07/09/2015 ore 17:18:40
Andrebbe tutto bene ed oltretutto non è il genere di conversazione a cui sono abituato (ovvero--->priva di interesse personale nell'argomentazione...nel senso che a te sta cosa interessa molto più che a me e quindi siamo un po sbilanciati..) ma dove sta la dimostrazione...non hai dimostrato nulla..hai fatto affermazioni su cui pende (come su ogni affermazione qua dentro...) il criterio di verificabilità et\o affidabilità..a questo punto a chi dovrei credere mettendomi nei panni di un utente medio : a te od a Reverb.com?
Rispondi
di Anger utente non più registrato
commento del 07/09/2015 ore 18:20:09
Hai ragione, ma grazie agli utenti che hanno segnalato il sito americano dove vengono già vendute le 2016 puoi controllare i prezzi. Qui e altrove si parla di abbassamento medio del 20/25%, io non lo vedo, anzi, in alcuni casi sale. Puoi controllare da te.
Rispondi
di MAT77 [user #27583]
commento del 07/09/2015 ore 13:19:5
Io porto il mio pensiero: adoro da sempre Gibson. Esteticamente trovo la Les Paul bellissima ma credo che tutta la qualità decantata dai "big" sia vera fino ad un certo punto. O almeno non sempre. Io ho comprato una LP Trad nel 2012 ed è sia esteticamente che "sonoramente" (se si può dire!!) perfetta. Non un difetto estetico nemmeno minimo. Però quando l'ho fatta settare dal liutaio qualche difettuccio seppur superabile con poco lui l'ha trovato (però sai devi stare in fiducia).
Ammaliato dalla bellezza e dal fascino del brand decido di acquistare un Southern Jumbo acustica l'anno successivo. Beh era esteticamente (quasi) perfetta. Quasi perchè sul fondo aveva una specie di cricca nel legno, in un angolo, dove poi ci è stata messa la vernice.
Controluce il difetto lo si vedeva bene. Poi altro tasto dolente era il sistema di amplificazione. Amplificando la chitarra dovevo cercare di fare attenzione a girare la rotellina del volume in buca perchè creava fastidiosi suoni anche bruschi. Bastava solo sfiorarla a volte. Direte che sono piccolezze e potrei dirvi che sono d'accordo, fino ad un certo punto però. La chitarra suonava molto bene non amplificata ed anche il danno estetico non era influente sul suono però credo che quando cominci a spendere certe cifre ben oltre i 1500€ non sia giustificabile errore. E concordo che il controllo vero lo deve fare la casa madre. Poi ovvio che anche in casa Gibson ci sia qualche pelandrone scazzato che magari non ha passione per quel che fa. Credo sia per questo che succedono certi inconvenienti spiacevoli per un acquirente.
Detto ciò, la SJ l'ho venuta, mentre la LP l'ho ancora.
Poi la serietà di chi vende è altrettanto importante. Ricordo di aver provato qualche anno fa una Hummingbird in un notissimo negozio ufficiale, che aveva il battipenna che era mezzo scollato.
Sono piccolezze, è vero, ma su una chitarra da 2000€ fatichi ad accettarle!!!!
Scusate l'off topic!!!
Ciao
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 07/09/2015 ore 13:35:15
concordo decisamente con Matt77: il problema non è se c'è qualche esemplare fallato ogni tanto, ma che una Gibson costa un po' di più della concorrenza per il blasone (come le Fender del resto). Personalmente non sono un fedelissimo del marchio: ho una Les Paul Studio ed un'Explorer e tanto mi basta, anche perchè paragonandole ad Ibanez ed Ltd non trovo differenze, se non che le giapponesi siano più versatili.
Della retromarcia sui modelli 2016 apprezzo che sia stato eliminato l'accordatore, per il resto le questioni estetiche poco mi interessano. Invece avrei lasciato le altre scelte tecniche invariate, magari le chiamavano Gibson 2.0, però almeno si smarcavano da un progetto che ormai ha 60 anni suonati.
ciao
Rispondi
di Benedetto utente non più registrato
commento del 07/09/2015 ore 15:27:04
Secondo me la Gibson aspetta a pubblicizzare la linea USA 2016 per dare il tempo ai vari dealer di smaltire le 2015 che si vendono con difficoltà pure a prezzi scontati. Se si comincia a dire che sono pure "vecchie" oltre che brutte chi le compra più le 2015 rimaste?
Rispondi
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 07/09/2015 ore 15:52:50
Senza nascondersi dietro un dito, il Dealer da cui ho preso io la Les Paul me l'ha fatta pagare 80€ in più di quanto costasse da Thomann, ma la chitarra mi è arrivata intonsa, settata e con corde nuove, il tutto accompagnato da ben 2 video di prova su tramite mail pre e post settaggio...Quando sono stato in negozio mi hanno messo in mano 20000€ di chitarre per farmelo provare pur sapendo che non dovevo comprare niente, si son fermati a parlare con me per diverso tempo e tante altre cose...Forse 80€ in meno in tasca sono un buon prezzo per un servizio di vendita e assistenza eccezionali ed un rapporto umano proficuo.
Rispondi
di psykoguitar utente non più registrato
commento del 07/09/2015 ore 16:01:28
sante parole, Tyler.
Rispondi
di Anger utente non più registrato
commento del 07/09/2015 ore 16:56:25
Bravo, eccellente considerazione. Anche se avere sulle Gibson i prezzi più alti di thomann è dura. Di dov'è il negozio da cui ti sei servito?
Rispondi
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 07/09/2015 ore 17:18:28
Parliamo di tre anni fa però ed in ogni caso la chitarra mi è uscita 1700€ più o meno, che era grosso modo la cifra più bassa di MM. Poi può anche essere che sul sito tedesco ci fosse qualche promozione, ora non ricordo. Ad ogni modo parlo del punto Gibson più fornito d'italia, che da un po' ha aperto pure una sede a Roma...
Rispondi
di psykoguitar utente non più registrato
commento del 07/09/2015 ore 20:58:30
Tyler, dai un'occhiata al sito zzsound, con la lente d'ingrandimento. Se la foto è vera, sono tornati i nib sul manico!!! quindi Gibson fa marcia indietro, vecchie meccaniche, vecchie tastiere!
Mi scappa da ridere....
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 07/09/2015 ore 17:44:49
per anger: questa non l'ho capita: poco sopra hai scritto che il prezzo di vendita della LP Standard 2015 è poco superiore ad € 2.400, Thomann la vende ad € 1990 (1938 la B stock) ed avrebbe prezzi alti?
La mia campana sui rivenditori suona un po' diversa: mi sono recato da un rivenditore (tra l'altro ufficiale Gibson) della mia zona per provare un'Ibanez, altro marchio di cui è rivenditore ufficiale e mi hanno trattato come un pezzente scherzando tra commessi sul fatto che la chitarra di mio interesse (Ibanez ICT 700) è la "Explorer dei poveri" (testuale), peraltro dimostrando di non conoscere assolutamente l'Ict. L'anno prima, stesso rivenditore, acquistai una steinberger (800 euro di chitarra, non una cifra favolosa ma quasi uno stipendio medio), alle mie richieste di chiarimenti venivo praticamente irriso ed al momento della consegna mi dicono: "te la faccio settare dal liutaio", accompagno lo strumento ed il liutaio, forse era scazzato di suo, l'ha accordata e me l'ha rimessa in mano. senza nemmeno passare uno straccio sul manico. E' vero che ogni storia è a se', ma piuttosto che questo rapporto umano, preferisco una bella e-mail.
Rispondi
di Anger utente non più registrato
commento del 07/09/2015 ore 18:27:33
Cambia dealer. Se è vero che ti hanno trattato così non meritano tuoi soldi. Ma, per favore, non fare di un'erba un fascio.
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 07/09/2015 ore 19:41:26
Hai ragione, ma per quanti ne abbia provati ho rilevato tre ordini diversi di problemi. Il rivenditorone lo rifuggo dopo le esperienze di cui sopra, il medio piccolo però non può stare sul mercato se non con ricarichi sinceramente troppo onerosi rispetto al web, per cui lo trovo interessante per l'usato; poi c'è l'appassionato che è competente, ti sta dietro come un padre, ha dei prezzi concorrenziali ma non sai se aprirà il giorno dopo perchè forse è fuori mercato. Come vedi non faccio un fascio però valuto con attenzione.
Rispondi
di psykoguitar utente non più registrato
commento del 07/09/2015 ore 16:03:17
Alberto, grazie per questo tuo articolo e per le informazioni che contiene. Più tardi scriverò una riflessione sui dettagli tecnici delle LP standard 2015, visto che a inizio anno ne avevo commentato.

Ciao.
Psyk.
Rispondi
di Benedetto utente non più registrato
commento del 07/09/2015 ore 18:27:12
Per correttezza 1990 e 1938 sono modelli 2014, le 2015 su Thomann stanno a molto di più (2500 circa e qualcuna pure di più) stiamo attenti al modello oltre che ai cartellini dei prezzi!
Rispondi
di Anger utente non più registrato
commento del 07/09/2015 ore 18:32:54
Grazie Benedetto.
Thomann merita un plauso: nel momento in cui il rapporto con Gibson è terminato non ha sbracato i prezzi come qualcuno qui in Italia. I miei complimenti per la serietà imprenditoriale dimostrata in quel momento.
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 07/09/2015 ore 19:51:16
per benedetto, hai quasi ragione: il mio errore è stato riferirmi al modello traditional e non alla standard citata da anger. Però Thomann alla cifra detta (€ 1969 nuova) vende il modello 2015. Effettivamente la standard è intorno ai 2.500.
ciao
Rispondi
di Benedetto utente non più registrato
commento del 07/09/2015 ore 19:56:48
Tutto a posto la Traditional infatti costa molto meno della Standard! Ciao
Rispondi
di Anger utente non più registrato
commento del 07/09/2015 ore 20:42:22
Onore a Francesco. Diciamo che Thomann ha allineato i prezzi a quelli italiani di inizio anno. Ora per le 2015 si possono spuntare prezzi "al costo" o quasi. Io non mi farei sfuggire l'occasione, il problema delle 2015 è stato, secondo me, proprio il prezzo troppo elevato per un prodotto da digerire, viste le numerose innovazioni che, se spiegate da gente capace, non possono che essere apprezzate, limiti fisici permettendo (parlo di grandezza della mano). Poi ovvio, posso capire e apprezzare una caratteristica ma può non convincermi ad acquistare lo strumento.
Rispondi
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 07/09/2015 ore 21:18:54
Presente: sono stato ad una clinic sulle 2015 e le ho suonate in 3 negozi diversi. Se parliamo di chitarre e non di Gibson io posso solo dire di essermi imbattuto in strumenti strepitosi. E presso il Dealer super di cui parlo negli altri post una Traditional veniva 1890€, quindi rispetto alla mia 2012 un rincaro di certo non scandaloso. Che poi, nel mio caso, non mi garbano i tasti sopra il binding ed il fatto che la tastiera sia più larga, cosa alla quale comunque ci si abitua facilmente, ma il G-Force funzionava benissimo, il capotasto era funzionale e l'elettronica ottima. Ribadisco, bastava una Traditional tradizionale e ora in pochi avrebbero da ridire sulle 2015.
Rispondi
di Matteo Barducci [user #29]
commento del 07/09/2015 ore 18:36:06
Beh, saranno contenti i chitarristi, un po' meno i bassisti visto che dal catalogo 2016 scompaiono totalmente i bassi...
Rispondi
di psykoguitar utente non più registrato
commento del 07/09/2015 ore 20:38:02
Dopo aver scritto all'inizio dello scorso anno un articolo su quella che era la LP Standard 2014, aggiungo un commento su questa situazione segnalata da Alberto. Un breve riepilogo.
Nel modello del 2014 aveva già visto introdurre alcune modifiche, alcune particolari, come l'E-tune, o i tasti criogenici, altre discutibili, come la scomparsa dei nib dalle tastiere. Nel 2015 sono arrivati (o tornati) gli intarsi in madreperla vera, lo zero fret, la mascherina asportabile, un sistema di accordatura automatica secondo Gibson "migliorato". Oltre a queste cose, un sensibile e repentino rialzo dei listini, tutte cose che messe insieme avevano suscitato perplessità in noi appassionati (ma non idioti) amanti delle LP.
Ora premesso che 3000 euro sono almeno due mesi di stipendio di un operaio, 320 ore di lavoro (io ho lavorato in catena di montaggio e so di cosa parlo quando uso il termine "lavoro") e che quindi, per 320 ore di fatica ricevo in cambio 3 kili di legno e 700 grammi circa di metalli vari, qualche riflessione sui prezzi è giusto farla, per rispetto di chi lavora, chi fatica davvero. Si, certo, Gibson è un marchio, con una storia, una tradizione; eppoi di quei 3000 euro 600 circa vanno di tasse, un altro 6-700 al rivenditore, una quota all'importatore... a Gibson forse arrivano 1500 euro. Di un prodotto però fatto in serie, in "quasi" catena di montaggio... mentre capisco che quei soldi li prenda un liutaio, che ci mette un sacco di lavoro, non lavora in serie (anche se si aiuta con qualche macchina cnc, molto lavoro lo fa a mano), capisco meno la spesa di un prodotto fatto in serie... forse i prezzi Gibson sono un po' altini. E' vero che il valore si conserva nel tempo (più o meno) ma le perplessità rimangono. E se, come pareva a gran parte di noi a inizio anno, la politica commerciale di Gibson è stata fatta male, ben venga una revisione al ribasso dei prezzi. Certo, capisco che questo porta problemi sia ai rivenditori onesti che a quei chitarristi che hanno acquistato la LP Standard 2015 a 3000 sacchi e ora vedono deprezzato il loro strumento nuovo di un 20 % senza aver fatto nulla, ci si sente truffati...
Sui rivenditori, non dico che siano tutti disonesti, ce ne sono di corretti e io per fortuna ne conosco. C'è anche però chi rivende fuffa perchè, per esempio, far pagare un condensatore a olio del valore di 50 centesimi a 50 euro è un furto e succede spesso. Perchè l'elettronica per luiteria ha prezzi più alti dell'elettronica comune? Per fuffa. E tanti ci bagnano il pane... prova ad acquistare un miniswitch in un negozio di elettronica o in negozio di strumenti musicali... da cosa è giustificato il prezzo diverso? Sulle quotazioni degli strumenti musicali ne ho viste di tutti i colori. Una volta un amico (trent'anni fa) ha portato un basso Alembic in un negozio di strumenti per cambiarlo, e il rivenditore gli ha detto che valeva poco perchè era una marca poco conosciuta. Ci siamo messi a ridere e siamo usciti dal negozio...
Sul controllo di qualità Gibson; chiunque abbia lavorato in una azienda che produce beni fisici sa che i controlli di qualità si fanno a campione. Questo perchè costa troppo tenere delle persone a controllare o prodotti uno a uno. Se si tratta di valvole caridache è un discorso, ma una chitarra guasta non uccide nessuno. Per una azienda è più conveniente gestire/sostituire i resi che controllare in modo capillare ogni prodotto in uscita. Quindi su migliaia di strumenti prodotti può assolutamente capitare quello difettoso, è statisticamente normale. Ma, che sappia io, Gibson non fa storie a sostituire strumenti danneggiati in origine. Casomai, mi sento di sconsigliare l'acquisto online di strumenti, in particolare se pregiati e costosi; la prova dal vivo è importante. Vi sono ovviamente delle eccezioni. Io stesso un mese fa ho acquistato sul "famoso sito tedesco" una "telecaster"; ma era in kit da assemblare, costo 69 euro (quindi rischio basso); l'ho presa per fare esperimenti di liuteria. Se volevo una vera Telecaster andavo in negozio, sborsavo 1000 euro (circa) ma avevo uno strumento ben fatto e ben settato. Scusate la lunghezza.
Psyk.
Rispondi
di Anger utente non più registrato
commento del 07/09/2015 ore 22:05:04
Psyk, considero il tuo un bel post, scritto bello chiaro. Si percepisce che ami la musica e la chitarra, ma ci sono alcuni passaggi che fanno capire che non sei del settore e che hai dei preconcetti sbagliati. Quindi non discuto il tuo gusto, condivido il discorso del controllo qualità a campione che, però, non è valido per Gibson. A Nashville controllano ogni singola chitarra e, per dimostrarlo, nella linea 2015, inserivano nella custodia una foto della chitarra sul banco del controllo qualità (certo i più maliziosi penseranno che scattata la foto la chitarra non venisse controllata).
L'altra inesattezza è sui prezzi e sui ricarichi: in Italia la standard veniva venduta fino a maggio a 2.500/2.600€, di questi 440€ circa di IVA, 1.712€ a Gibson e circa 310€ LORDE al dealer. 2.999€ era il prezzo di listino che sarebbe bello per tutti se fosse applicabile. Siamo ora a 2.090/2.200€, fatevi due conti e pensate a cosa può portare una politica commerciale sbagliata e tanti sedicenti "esperti" che sparano cacca per divertimento su questo o quel marchio senza alcuna conoscenza reale e approfondita del prodotto. Le 2015 sono e rimarranno a lungo le chitarre Gibson più evolute, versatili e pensate per il musicista. In attesa delle HP... Oops spoiler.
Non partite ora con suona meglio la custom shop onla mia lp del 94 perché non avrebbe senso. Grazie :)
Rispondi
di psykoguitar utente non più registrato
commento del 07/09/2015 ore 23:54:44
Mi piace che il nostro dialogo abbia preso un verso costruttivo e pacifico. Detto questo è giusta la tua "diagnosi", sono appassionato di musica, chitarra e mi piacciono le Les Paul, ma non lavoro nel settore; mi piace la liuteria casalinga. Apprezzo la qualità costruttiva della Gibson, anche se qualche volta resto un po' stupito da certi errori... Credo da come scrivi che tu sia un rivenditore. Niente di male in questo, se possiamo dialogare e confrontarci seriamente, come stiamo facendo. ti muovo alcune obiezioni sulle tue affermazioni, ma, lo sottolineo, con spirito costruttivo e per fare chiarezza con tutti quelli che leggeranno i nostri post.

1. tu parli di un prezzo di 2999 euro di listino e nella pratica 2500-2600. Io però ho visto online, su molti siti (almeno 8) il prezzo di 3090 euro di listino. sono solo 91 euro di differenza, ma perchè?

2. Certo, l'iva è in percentuale, quindi minor prezzo minore IVA. Perchè scrivi 310 euro LORDI? L'IVA è scaricata sull'aquirente, quindi di che parliamo? Delle tasse che poi paga il rivenditore sul fatturato? Ma questo è un altro discorso che riguarda i redditi complessivi del rivenditore che, gli auguro, non vende solo Les Paul...

3. Hai scritto che 1712 euro, con i vecchi prezzi di listino, andavano a Gibson; francamente, non ti sembra tanto per una chitarra elettrica come una Les Paul? Non stiamo parlando di una semiacustica fatta con legni pregiati e particolari e risuonanti, ma di una solidbody, il cui suono dipende per più dell'80% dai pick up.

4. Tu scrivi che i controlli in Gibson non sono "a campione" ma per singolo strumento. Però in questo caso ciò che è capitato a zattoloemo non doveva succedere... poi, siamo tutti umani e una svista del controllore Gibson ci può stare. Però sarai daccordo con me che ci vuole una bella dose di sfiga perchè un controllore Gibson abbia una svista e che il rivenditore tedesco non se ne accorga e spedisca il pezzo fallato al cliente... poi appunto, magari è solo un caso su diecimila, però che iella...

5. Permettimi di dirti che dire che le LP standard 2015 siano "le più evolute, versatili e pensate per il musicista" è una tua opinione. Io rimpiango le LP standard 2013, senza zero fret, con i nib, e con il battipenna; non avranno i tasti criogenici, ma le preferisco, sono più " vere Gibson". Se c'è una evoluzione che mi piacerebbe vedere è lo scavo posteriore par la gabbia toracica, come hanno le Epiphone LP Ultra III. Se guardi il sito zzsound che presenta in anteprima le LP standard 2016 (prima ancora di mamma Gibson? che strano) vedrai che, se le foto sono vere, la serie 2016 ha nuovamente i nib e il capotasto normale. Strano che Gibson faccia marcia indietro così clamorosamente. Chissà quali evoluzioni tecniche il modello 2016 ha conservato del 2015 (tasti criogenici? Schema delle camere tonali? battipenna rimuovibile?).

6. Per concludere. Anni fa un rivenditore mi disse che Fender obbligava all'acquisto i rivenditori, che quindi dovevano fare una stima abbastanza attendibile del numero di pezzi da prendere, per non ritrovarsi in magazzino troppo invenduto.
Proprio perchè non sono del settore non so come funziona con Gibson. Credo non sia facile diventare dealer Gibson, forse i requisiti sono restrittivi. Sul discorso commerciale però non so nulla, quindi non ho idea del fatto se gli strumenti vengano pagati dal rivenditore alla consegna a lui da Gibson, fatturati a 90 giorni o in una specie di conto vendita (quando il rivenditore vende invia il denaro a Gibson). Perchè se tutto il rischio è a carico del venditore, la politica dei listini è di fatto una dittatura. Ma su questo puoi far luce tu, credo.

Ciao, buona serata.
E grazie del confronto, imparare cose nuove è sempre positivo.

Psyk.
Rispondi
di Anger utente non più registrato
commento del 08/09/2015 ore 08:22:14
Ciao e buongiorno,
non scrivevo da tempo sui forum e affini per mancanza di tempo e voglia di combattere con i mulini a vento. Devo dire che inizialmente mi sono pentito del mio intervento ma ora vedo che c'è voglia di confrontarsi costruttivamente e la cosa mi fa molto molto piacere e quindi vi ringrazio. Rispondo punto per punto alle tue osservazioni:
1. Gibson, prima di aprire ad Amazon anche in Europa, "consigliava" ai dealer di esporre sui propri siti il prezzo di listino (che quest'anno è variato 3 volte e non ricordo più quale sia precisamente) oppure a non esporre il prezzo. Ecco perché trovi prezzi uguali. In negozio invece il prezzo era sempre inferiore e di molto. Qui si apre un discorso enorme sui prezzi che è meglio evitare di discutere in questa sede.
2. Lorde perché devi ancora pagare le imposte dirette (altro 30% che fa ciao ciao) e le spese. Non si campa solo di Les Paul ma è una buona fetta per un dealer Gibson.
3. Mi sembra di più quello che guadagna Fender sui propri strumenti fatti di legno meno pregiato e lavoro di liuteria pari a 0 rispetto ad una Les Paul. Costruire una strato è un gioco che tutti noi possiamo affrontate. Costruire una Les Paul è per liutai esperti, non sedicenti tali.
Su questo punto debbo (perdonami) correggerti: il legno conta più su una solid bosy che su un'acustica il cui suono è determinato sì dal legno ma anche dalla forma e dalla grandezza della cassa (aria), su una solidbody il legno determina maggiormente il timbro, le frequenze, LA VOCE, il pickup è un microfono, se hai una brutta voce non ti salva nemmeno il miglior microfono del mondo.
4. Vero, siamo umani e possiamo sbagliare. Manico e tastiere vengono tagliati da una macchina che non sbaglia, probabilmente sarà stata montata la tastiera sbagliata sul manico giusto, ma se il dealer non ha tempo per controllare tutto deve poi essere pronto a trovare un accordo con il cliente se non vuole perderlo. Noi non esponiamo un prodotto se non è controllato, rimandiamo indietro chitarre con i pomelli spaccati internamente (se non ho le plastiche di ricambio) e sai bene che è normale sui pomelli Les Paul. Ad abbassare i prezzi sono capaci tutti a dare un servizio e serietà no, purtroppo.
5. Le 2016 T sono su specifiche 2012 (non lo dico io, è così). Zzsounds non parla di specifiche precise e Gibson a parte quanto sopra, non è entrata in dettagli. C'è da capire se la Trad ha i 9 buchi di alleggerimento (io lo spero). Ci sarà dell'altro di cui non posso parlare (le vere 2016). Se vuoi una LP ergonomica prendi la Less+ 2015. Il passo indietro c'è stato, è stato un anno durissimo per noi e loro, ma se devo dire la mia, non ero d'accordo prima e non sono d'accordo ora. Se fai un passo che ritieni giusto poi vai avanti e fai piccoli correttivi, se torni indietro hai perso tempo e credibilità. Il 2016 sarà ancora duro, lo dice un fesso.
6. Brutta domanda ;) per essere dealer Gibson devi rispettare determinate condizioni e avere determinate caratteristiche. Fino al 2014 era:"mi devi tot all'anno scegli cosa vuoi quando vuoi ma devi avere almeno questi strumenti x, y, z" ora è "questo è il tuo carrello già riempito, vai alla cassa tra 90gg."
Sei un ragazzo intelligente, le tue 2 ultime frasi colgono nel segno ma devi anche guardare il rovescio della medaglia, c'è chi non sa dare un servizio (in questo includi anche il controllo sugli strumenti in arrivo e la loro manutenzione) e per vendere qualcosa (o per togliere una vendita agli altri) tira giù il prezzo perché non ha altre capacità, facendo così va a gambe per aria lui e ci manda anche qualcun altro che magari ragiona in maniera più seria. Scegliere una chitarra è secondario allo scegliere un buon dealer, se vieni servito da un buon dealer sceglierai sempre, insieme a lui, la chitarra giusta per te e la pagherai sempre il giusto, mai troppo, mai troppo poco. Accettiamo che un caffè al banco costi 0,80€ e servito al tavolo 2€, è ora di capire che il servizio, quello buono, deve essere remunerato. Comprare su internet va bene per alcune cose, per gli strumenti musicali no, o ci ritroveremo a comprare tutto su amazon quello che ci dice youtube. Meditate e andate a fare una chiacchierata con i vostri dealer, chi avrà il piacere di chiacchierare con voi meriterà la vostra considerazione, chi non avrà mai un secondo per voi o vi tratterà a pesci in faccia sapete dove mandarlo. Ma se potete evitare di comprare su internet fatelo, piuttosto, fate una bella telefonata ad un bravo dealer e fatevi spiegare quello che volete sapere, senza preconcetti. C'è sempre da imparare.
Grazie.
Rispondi
di psykoguitar utente non più registrato
commento del 08/09/2015 ore 09:28:30
Mi hai risposto punto per punto e non posso che ringraziarti per le informazioni, le risposte e il tempo che hai speso per scriverle. Grazie anche per il "ragazzo"...:-) lo scorso anno è suonata per me la campanella del mezzo secolo ed era da molto tempo che non mi chiamavano ragazzo... il tempo passa, porca miseria :-).
Non voglio scrivere molto. Su legni e pick up potremmo discutere a lungo, non siamo distanti come idee, però i pick up fanno tanto e, su questo saremo daccordo, i Gibson suonano splendidamente bene (io non li avrei fatti splittabili, ma va a gusti e come humbucker non hanno rivali, a parte quelli artigianali, opinione personale); diciamo anche che sono montati su una liuteria di prim'ordine... anche se rimango convinto che dei pick up buoni come i Gibson fanno suonare quasi bene anche un manico di scopa...

Evidenzio però il tuo messaggio finale, perchè è MOLTO importante. Meglio spendere qualche euro in più da un rivenditore serio, che cura cliente e strumento piuttosto che comprare online sperando nella fortuna che vada tutto bene. Che senso avrà mai risparmiare per esempio 100 euro su una spesa di 2500, rispetto ai rischi che si corrono? Quella piccola spesa in più è ripagata dall'assistenza, dalla cura, dalla consulenza e dalla garanzia che lo strumento è stato controllato, provato ed è funzionante, è in un certo senso il prezzo della serenità, del fatto che in uno strumento complesso come una chitarra elettrica non si è da soli a fronteggiare eventuali problemi in fase di acquisto, ma si ha a fianco degli esperti in grado di valutare le situazioni e proporre le migliori soluzioni. Naturalmente parlo di venditori che amano il loro lavoro e sanno rapportarsi ai clienti, perchè ne conosco anche alcuni che hanno chiaramente sbagliato mestiere...

Detto questo aspettiamo le novità tecniche ed economiche (prezzi) di casa Gibson per il 2016. Sarà comunque interessante vedere quali innovazioni si sono salvate dalla parziale marcia indietro della casa. Temo che anche il 2016 per Gibson e rivenditori non sarà un anno facile; può però essere un anno di assestamento, di rilancio. Il marchio c'è i prodotti sono buoni, c'è un pubblico affezionato... vediamo il bicchiere mezzo pieno.
Ciao, buona giornata.

Psyk.
Rispondi
di Anger utente non più registrato
commento del 08/09/2015 ore 22:29:1
Un musicista resta sempre un ragazzo!
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 08/09/2015 ore 14:54:40
Io cerco sempre di stare molto attento al servizio che mi viene offerto, e quindi sono disposto (se il servizio è buono) a pagarlo.
Purtroppo ci sono negozianti, in particolare i grossi, che se si accorgono che sei anche un po' sprovveduto, come minimo ti rifilano il fallato, e ti prendono pure per il culo... (vedi un po' sopra Francesco72, zona Bologna).
È per questo che, a volte, si preferisce rivolgersi a Internet.
Per inciso, il famoso rivenditore tedesco, è vero che non apre nemmeno la scatola (io una LP non la prenderei mai senza vederla e toccarla prima) ma offre tre anni di garanzia, e un servizio di cambio merce impeccabile e senza costi.
Rispondi
di Anger utente non più registrato
commento del 08/09/2015 ore 22:31:21
Io da cliente mi sono trovato bene con pochi e non erano della mia città. Ma resta il fatto che in Italia abbiamo alcune eccellenze, sia nella vendita che nel post vendita, roba che in germania se la sognano.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 09/09/2015 ore 08:46:01
Sono assolutamente concorde con quello che dici, (non faccio un fascio con tutta l'erba), ma anche tu con la tua frase mi confermi che: non sarà facile fare il rivenditore, ma nemmeno il cliente.
E comunque, se è vero che alla Gibson ritornano clamorosamente sui loro passi, da un lato dico "bravi" è importante ammettere gli errori; dall'altro dico... ma cosa vi ha fatto decidere per buttare sul mercato, tutto lo stesso anno: un capotasto regolabile con due viti, un accordatore elettronico su tutti i modelli, un adesivo terrificante, i tasti sopra al binding, tre millimetri in più di larghezza su tutte le tastiere... ma ci siete o ci fate?
Rispondi
di psykoguitar utente non più registrato
commento del 09/09/2015 ore 09:19:16
Grazie fratello MM... :-) hai fatto l'esatta sintesi di quello che noi amanti delle LP pensiamo...
Esperimenti commerciali, perdipiù su un modello "sacro" come la LP Standard. Forse era meglio sondare il mercato, provare con una serie secondaria, una specie di LP Standard "advanced" con tutte le modifiche, e vedere come andava. Ma mettere insieme tutte quelle novità sul modello più noto, proposte ad un pubblico di "conservatori" come sono i lespolliani, è stato un forte azzardo. Anche perchè in passato c'erano già stati dei flop, la LP Axcess, quella con l'interfaccia di rete (HD 6x)... Come ha detto anche Anger, fare un passo avanti e poi tornare indietro è un errore, sia commerciale che di immagine. Lascia pensare che il marketing sia gestito da dilettanti. E in una azienda con il blasone del calibro di Gibson questo non dovrebbe essere... Vediamo come rimediano. Ho un po' sete di novità sui modelli del 2016, ma le notizie trapelano con il contagocce... Matteo Barducci ha scritto che non ci sono i bassi nel catalogo... possibile che non ne producano più? oppure le news sui bassi arriveranno più avanti?
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 09/09/2015 ore 17:45:
Grazie a te, fratello.
A volte ti confesso che mi sono chiesto.... ma sono l'unico a cui non piacciono ste "migliorie" delle 2015?
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 09/09/2015 ore 08:51:26
la buona notizia è che torna l'SG con P90 e mascherina "a pipistrello" :)
Rispondi
di uzik [user #25323]
commento del 09/09/2015 ore 15:51:08
Semplificando: l'anno scorso i prezzi sono aumentati del 30% generando malumore e incazzature tra la clientela. Capito l'errore della la sparata troppo elevata i cervelloni bocconiani della Gibson cosa fanno quest'anno? Diminuiscono del 25%! ...beh, fate vobis. L'aumento del 5% in un anno è già ottimo. Del resto è praticamente impossibile che il produttore ci perda.
Ma davvero nel 2015 avevano montato quelle bruttissime meccaniche "auto-sterzanti" su ogni modello?!?! Mammmia.
Rispondi
di Anger utente non più registrato
commento del 09/09/2015 ore 23:28:32
Il sistema GForce e il vecchio minetune, estetica a parte (sempre migliorabile ma anche ignorabile visto che il sistema è dietro alla paletta e non è visibile quindi da davanti), hanno un grandissimo pregio, forse il più grande regalo che si possa fare: ti fa risparmiare tempo, quindi hai più tempo per suonare, uscire, scrivere amenità su un forum, suonare la tromba o riposare. In più ti permette di fare un intera set list dal vivo, magari di cover, con una sola chitarra. Dire "non lo voglio", senza averlo provato qualche minuto/ora/giorno, è come avere la calcolatrice a portata di mano e dire "è brutta, io le divisioni e le radici quadrate le faccio a mente!".
Io l'ho montato anche sulla mia custom shop. Suona ottimamente come prima, è sempre accordata e mi fa stare di più con i miei figli.
Ovviamente ciò non toglie che ognuno ha diritto di avere una sua opinione, ma un'opinione si forma con l'esperienza fatta sull'oggetto della stessa, diversamente è solo un preconcetto che al 99,9% delle volte è sbagliato. Siate aperti alle novità, studiatele, capitene il senso e l'utilizzo. Nel 57 quanti di voi avrebbero detto "cazz'è st'humbucker!?! È brutto, lucidamente sborone e poi suona troppo!", nel 1957 Gibson inserì l'humbucker (sua invenzione) su TUTTE le chitarre, non su un paio si modelli. Evoluzione. O la capisci e la sfrutti o sei vecchio e diventi un fossile. L'errore è quando rendi l'evoluzione a portata di pochi sbagliando il prezzo, quello OGGETTIVAMENTE (quindi non secondo me, posso dimostrarlo) è stato il problema delle 2015, che non sono perfette ma che con qualche aggiustamento (vedi le High Performance 2016) e il prezzo giusto sarebbero state un successone.
Rispondi
di Anger utente non più registrato
commento del 09/09/2015 ore 19:33:19
Finalmente con listini e specifiche alla mano posso ulteriormente confermare che:
- le 2016 sono su specifiche 2012 (Traditional con i 9 buchi di alleggerimento);
- rientrano le versioni faded di studio e SG e le '50 e '60 tribute;
- la Studio (lucida) è aumentata del 27% (seppur senza GForce);
- la Standard ha subito un ribasso del 8% (e non ha il GForce);
- la Traditional ha subito un ribasso del 2% scarso (e non ha il GForce);
- la SG Standard ha subito un ribasso del 16% (ma ha la gigbag e non ha il GForce).

Poi ci sono le HP, ossia la linea che avrebbe dovuto essere in origine la "2016":
- stesse caratteristiche delle 2015 ma con GForce evoluto, tastiera larga 0,05 pollici più della tradizionale (non 0,1 pollici come le 2015), spalla piena arretrata per miglior accesso mano pollice ai tasti alti.

Allora, dove è questa diminuzione media del 20/25%? Forse nei listini al pubblico Gibson che nessuno ha mai applicato almeno in Italia per impossibilità a vendere a quei prezzi?

Ora ditemi, le comprate le 2012... ehm le 2016?
Rispondi
di Ace [user #34053]
commento del 11/09/2015 ore 09:54:05
quindi, confrontanto una 2016 con la mia classic 2015 la differenza sostanziale è la tastiera più larga, che è uno dei motivi per i quali gli ho subito messo gli occhi addosso visto che con la sg standard del 2010 spesso il cantino mi scappa giu dalla tastiera, e il capotasto regolabile... che se proprio uno è talebano si leva e si cambia con un tusq con pochi neuri....
be poi naturalmente rimane l'orribile firma sulla paletta che sembra la causa principale degli attacchi di colite spastica dei gibsoniani duri e puri....

il tutto a fronte di una differenza di prezzo trascurable, se non addirittura un aumento a parità di configurazione e di accessori.

mmmm....

tenendo conto che la mia l'ho presa "usata" ( nel senso che aveva ancora il cartellino attaccato, ma a chi l'aveva presa era andata in peritonite perche tutti gli dicevano che era una ciofeca e non l'aveva mai suonata ) ad un prezzo circa il 40 % più basso di quello di mercato.....

ben vengano le 2016... così magari mi cambio anche la sg con una 2015 alle stesse condizioni
:-)
Rispondi
di Anger utente non più registrato
commento del 12/09/2015 ore 08:12:45
In realtà ci sono molte altre differenze che rendono le 2015 qualitativamente migliori delle 2016:
- Sistema GForce;
- zero fret nut;
- plastiche antistatiche;
- tastiera in palissandro massello con spessore maggiorato;
- sellette del tone-o-matic in titanio;
- battipenna estraibile;
- trapezoidi in vera madre perla.
Rispondi
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