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Le chitarre di fascia bassa dei brand famosi
Le chitarre di fascia bassa dei brand famosi
di [user #13] - pubblicato il

Sempre più produttori storici affiancano ai loro strumenti di fascia alta delle serie abbordabili, che offrano una qualità elevata economizzando su finiture e tempi di lavorazione. Una guida all'acquisto torna utile per scovare i migliori affari nella selva di chitarre acustiche ed elettriche budget.
Come sapete tutti, il suono di una chitarra dipende dal legno, dalla qualità dei materiali usati per le parti elettriche e meccaniche e dalla mano del musicista. Intarsi e finiture, vernici speciali e fiammature super accattivanti rendono lo strumento gradevole e aumentano il tempo necessario a produrlo senza effetti particolari sul suono. Lo stesso non si può dire del prezzo che, a causa della necessaria selezione dei materiali, delle ore di lavoro e della qualità dei liutai impiegati nelle serie top, diventa alto o altissimo.

Le chitarre di fascia bassa dei brand famosi

Strumenti meno rifiniti e di costo abbordabile sono stati sempre realizzati dai brand di grido per raccogliere adepti tra le fasce di mercato con minore capacità di spesa. Il mercato degli ultimi anni ha esasperato il tema del prezzo e la reazione si è indirizzata su due strade maestre. Da un lato si sono creati (o acquisiti) marchi minori (Squier ed Epiphone, per esempio) e dall'altro si è cercato di creare serie più economiche che, pur rimanendo nell'area del marchio principale, sacrificassero qualcosa all'estetica senza perdere nulla del timbro e della suonabilità dei modelli più ricercati.

Alcuni di questi strumenti hanno mantenuto anche la fatidica etichetta Made in USA anche se non sempre questa è sinonimo di strumento fatto tutto in America del Nord. A volte vere e proprie innovazioni di processo hanno consentito di abbassare i costi pur mantenendo caratteristiche estetiche di tutto rispetto. Un esempio è la vernice urethane di casa Fender che consente di verniciare un body con finitura gloss praticamente in una sola passata.
Ovviamente si parla solo di strumenti realizzati con macchine a controllo numerico (ma anche quelli di fascia alta lo sono).

Passando a qualche caso specifico (senza la pretesa di essere esaustivi) partiamo da Gibson che, forse, ha intrapreso con maggiore energia la strada del risparmio sulle finiture e di focalizzazione sulla sostanza. La serie Faded è fatta di strumenti con pickup, circuiti elettrici e parti meccaniche uguali ai modelli top. I manici sono tutti di un solo pezzo in acero o mogano. Le tastiere (a parte la parentesi in baked maple) sono tutte in palissandro. I body sono in tre o quattro pezzi e la verniciatura (nitro) è opaca e leggera. Poco sopra si pone la serie Special che è analoga alla precedente ma con verniciatura gloss (sempre in nitrocellulosa).

Le chitarre di fascia bassa dei brand famosi

Per Fender citiamo la American Special (serie fatta di una Stratocaster e una Telecaster) che usa pickup Texas Special, look anni '70, manici e tastiere standard e parti meccaniche di buona qualità (analoghe a quelle delle serie superiori). Il body anche qui è in tre o quattro parti incollate e la verniciatura è la cosidetta gloss urethane a cui si accennava prima.

Le chitarre di fascia bassa dei brand famosi

PRS ha prima indirizzato il mercato più basso con la serie SE che però è costruita in Estremo Oriente e risparmia sul costo del lavoro e sui materiali piuttosto che sulla semplificazione del processo. Successivamente ha introdotto la serie S2 (Made in USA) che seppur fatta da chitarre meno rifinite (che tra l'altro hanno i manici scarf neck) non arriva ai livelli di prezzo raggiunti (in basso) da Fender e Gibson. Va detto, però, che il livello di finitura è comunque alto.

Le chitarre di fascia bassa dei brand famosi

Sul fronte delle chitarre acustiche il lavoro fatto è stato rilevante. Una volta assodato che la maggior parte del timbro deriva dalla tavola armonica, molte sono state le soluzioni proposte per semplificare le lavorazioni e abbassare il prezzo utilizzando, magari, legni di scarto o materiali inediti.

Martin ha fatto un grosso lavoro e ha tuttora in catalogo le serie Road e X. Fatta salva la tavola in legno massello, si trovano semplificazioni sulla verniciatura, sui legni di fondo e fasce e sui legni per il manico (a volte anche con soluzioni bizzarre). Nei modelli amplificati, spesso, la combinazione piezo/pre è di ottima qualità.

Le chitarre di fascia bassa dei brand famosi

Taylor propone la serie 100 (realizzata in Messico) che adotta materiali di alta qualità e le stesse metodologie dei modelli superiori per la realizzazione/assemblaggio del manico (scarf neck e avvitato). Fasce e fondo sono invece realizzate con modalità semplificate.

Le chitarre di fascia bassa dei brand famosi

Personalmente subisco un certo fascino da strumenti di questo tipo al punto che, ormai, non possiedo più chitarre top of the line. In un caso particolare (Gibson SGJ 2014) sono addirittura riuscito a trovare uno strumento che sembra costruito su mie specifiche. Li trovo comunque strumenti con un ottimo timbro ed elevata suonabilità buoni per ogni applicazione e dal costo limitato (a volte basso).
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di Sykk [user #21196]
commento del 04/10/2015 ore 09:03:40
bella overview.
c'è da dire che mentre con una fender american special si mantiene il look delle sorelle costose, una gibson economica non avrà mai il fascino di una standard.
io poi sono più uno di quelli che preferisce cercare bene tra i marchi meno ambiti per trovare un rapporto q/p superiore.
Rispondi
di Emiliano Girolami [user #13]
commento del 04/10/2015 ore 19:33:54
graz! ;-)
Rispondi
di Rothko61 [user #32606]
commento del 04/10/2015 ore 09:14:08
L'argomento è interessante e l'articolo è scritto bene ma... ti sei fermato in America!
Avresti potuto aggiungere due righe per le Ibanez, che offrono le scintillanti J.Custom, le raffinate Prestige, le ottime Premium, le valide Iron Label, le Standard e le Gio, tutte con un ottimo rapporto qualità/prezzo.
Sarà perché i loro manici sembrano sagomati per le mie mani, ma io non riesco più a fare una panoramica sulle chitarre senza passare anche dalle Ibba. ;-)
Ciao.
Rispondi
di Emiliano Girolami [user #13]
commento del 04/10/2015 ore 19:24:22
Ciao, come detto nell'articolo, non pretendevo di essere esaustivo. Comunque, per quanto riguarda Ibanez la sua storia va un po' al contrario rispetto a quanto detto sopra. Hanno cominciato con copie super-economiche delle chitarre americane e poi, via via che acquisivano esperienza, hanno cominciato a crescere di qualità e prezzo. Ormai Ibanez è un marchio affermato con prezzi che, a parte casi isolati, continuano a restare ragionevoli. Gli strumenti, gusti a parte, sono di qualità paragonabile a Gibson Fender, PRS e compagnia. Non conosco tutta la produzione attuale ma mi pare che gli strumenti di fascia media e/o economica siano costruiti in Indonesia o Cina. Il risparmio quindi, si realizza più sui componenti e costo del lavoro che sulla semplificazione dei processi. Un discorso analogo si potrebbe fare anche per Cort (che apprezzo molto), Yamaha e Eastman che produce strumenti di qualità molto alta a prezzi moooolto ragionevoli.
Rispondi
di mattarellox [user #2415]
commento del 04/10/2015 ore 09:51:54
Sottolineo anch'io la necessità di uscire deli soliti quattro marchi famosi. Fuori da questo "orticello" ci sono davvero chitarre con rapporto qualità prezzo eccezionali.
Rispondi
di Emiliano Girolami [user #13]
commento del 04/10/2015 ore 19:26:05
Assolutamente sì! Vedi il commento di sopra. Il punto dell'articolo, però, era proprio cercare di capire come i marchi blasonati avesssero risposto alla grande qualità a basso prezzo che ormai si trova in giro.
Rispondi
di Logan72 [user #20857]
commento del 04/10/2015 ore 10:17:19
Da possessore di una Gibson LPJ2014 non posso che essere d'accordo con Emiliano. Attualmente le serie economiche della Gibson sono, secondo me, le migliori chitarre sul fronte qualità/prezzo. Io l'ho scoperta per caso. Mi serviva una les Paul style dopo la dipartita (verso altri lidi) della mia Yamaha SG700. Entro nel solito negozio di Cagliari per provare/acquistare la Epiphone Les Paul Tribute Plus ma, su consiglio del commesso, faccio una prova comparata con la LPJ. Purtroppo non c'è stata storia (lo dico con un pò di rammarico perché esteticamente la epiphone era proprio carina e le marche economiche mi sono state sempre più simpatiche rispetto alle Big...), set up, feeling, risonanza, etc.etc.....tutto un altro pianeta. Per farla breve, allo stesso prezzo della epiphone ne sono uscito dal negozio con una USA a tracolla. Maledetti Capitalisti......mi hanno conquistato :-)
Rispondi
di Emiliano Girolami [user #13]
commento del 04/10/2015 ore 19:28:32
La SGJ 2014 è diventata la mia preferita (la si vede nella prima foto dell'articolo). L'ho presa per 540€ ed è stato subito amore a prima vista. Ho posseduto LP, Strat, PRS Custom ma non c'è storia. Per me (e per come suono io) è perfetta, neanche l'avessi progettata io.
Rispondi
di blues65 utente non più registrato
commento del 04/10/2015 ore 10:46:33
Settate e provate più volte le Gibson faded ma niente di chè! Le American Special Fender poi hanno dei grossi problemi con i Texas Special e stiamo parlando sempre tra le 2 citate di 700-800 euro a comprarle sul Web. Come qualità/prezzo (sono ancora convinto che non esista questa formula), si potevano recensire benissimo le indonesiane della Ibanez e quelle della Squier (gradevolissima sorpresa la Standard Stratocaster), fatta benissimo, leggerina ma godibilissima nel suonarla. E con il prezzo siamo alla metà dell'American Special.
Rispondi
di sidale [user #29948]
commento del 04/10/2015 ore 11:14:0
Quali grossi problemi avrebbero le American special?Io la uso da quattro anni e ne posso solo dire bene!!!
Rispondi
di blues65 utente non più registrato
commento del 04/10/2015 ore 18:00:45
Quelle che ho settato io, al di là che è difficilissimo far uscire i bassi, hanno anche problemi con il tremolo che se usato troppo forte si scorda facilmente. Ma, come ho detto prima, doveva essere una partita di chitarre sbagliate... Però la Fender le mette lo stesso in vendita!
Rispondi
di iopartoaddio [user #27211]
commento del 04/10/2015 ore 11:17:19
che tipo di problemi hai notato con i texas special?
Rispondi
di blues65 utente non più registrato
commento del 04/10/2015 ore 17:58:23
Quelle da me settate, tutte comprate allo stesso store, fanno fatica a fare uscire i bassi, ma nemmeno se alzi i pickup dal lato bassi al massimo. Suono di latta anche con lo 0,10, ma penso sia stata una partita di chitarre sbagliate, perchè costavano veramente poco...
Rispondi
di kelino [user #5]
commento del 06/10/2015 ore 14:41:14
La tua teoria non mi convince...
Rispondi
di Emiliano Girolami [user #13]
commento del 06/10/2015 ore 15:28:16
Concordo con Kelino
Rispondi
di Zado utente non più registrato
commento del 04/10/2015 ore 14:36:35
Io come qualità/prezzo ho sempre trovato insignificante la proposta sia di fender (di cui non apprezzo nemmeno la serie AmStd,anzi) che di Gibson a fronte di praticamente qualsiasi cosa prodotta in korea e indonesia. Ma poi alla gente spesso basta che ci sia quel marchio lì sulla paletta e magari la scritta "made in Usa" e allora le cose sono sempre sfavillanti,tanto che la roba asiatica nemmeno vien voglia di provarla ;)
Rispondi
di Emiliano Girolami [user #13]
commento del 04/10/2015 ore 19:32:17
Come dicevo poco sopra, il discorso che volevo approfondire è proprio relativo al modo in cui i grandi marchi si fossero posti nei confronti del miglioramento della concorrenza. Ci sono moltissimi strumenti buoni a prezzi bassi. Al contrario della tua esperienza però, trovo i Texas Special migliori degli altri modelli di pickup proprio in fascia bassa (più corposi e caldi)
Rispondi
di blues65 utente non più registrato
commento del 05/10/2015 ore 11:51:51
Questione di gusti. Io li trovo buoni per i suoni puliti, ma non sulla american special, ma con i saturi sono sempre più acidi. I Wilkinson, secondo le mie orecchie, suonano meglio e costano di meno, però è solo questione di orecchie e del suono che a ognuno di noi piace sentire. Ciao
Rispondi
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di Emiliano Girolami [user #13]
commento del 05/10/2015 ore 12:27:39
;-)
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 04/10/2015 ore 11:23:01
Per mia esperienza posso dire che anche le fascia bassa di Gibson sono impeccabili.
L'unica che mi ha lasciato perplesso è una SG Worn con baked maple: suoni puliti fantastici ma secondo me poco adatta ai distorti, sembrava una Rickenbaker. Ma per quel prezzo ci può stare.
Rispondi
di Baconevio [user #41610]
commento del 04/10/2015 ore 12:53:18
buona pagina.
vince a occhi chiusi gibson, che propone strumenti francamente fatti bene a cifre molto abbordabili. io avevo fino a un paio d'anni fa una les paul studio faded, comprata mi pare nel 2011 a circa 600 euro. passato alla traditional 2013, che ho scelto per le caratteristiche di quell'anno (vale a dire corpo pieno in un solo pezzo di mogano e due '57), ho notato subito le differenze...chitarra molto più pesante, sustain infinito, risonante e aggressiva. una chitarra stupenda. ma ci sono circa 1500 euro di differenza fra le due? francamente non so. di sicuro verniciatura, estetica generale e custodia fanno il loro, nell'economia di un prezzo finale....quello che cambia, soprattutto, è il feeling che si ha con lo strumento...nel mio caso IMPECCABILE.
le fender economiche non le considero, dal momento che mi si dovrebbe spiegare perchè una american standard debba costare ormai quasi 1300 euro.
Rispondi
di blues65 utente non più registrato
commento del 04/10/2015 ore 18:04:35
Perchè c'è scritto Fender, e allora il ragazzino sbava, perchè c'è quella scritta che ha visto su tante chitarre dei suoi idoli, a partire da Jimi Hendrix! Non ci puoi fare niente, è così e sarà sempre così! Per quanto riguarda la faded hai ragione, troppo leggere, al primo bending sembra che ti debba scappare dalle mani!
Rispondi
di Baconevio [user #41610]
commento del 05/10/2015 ore 15:33:01
c'è una dovuta premessa da fare su fender....che riguarda l'importatore italiano, protagonista di una politica un pochino discutibile.
Rispondi
di kelino [user #5]
commento del 06/10/2015 ore 14:44:14
Spiegati meglio...
Rispondi
di Baconevio [user #41610]
commento del 06/10/2015 ore 15:14:06
aumenti, aumenti, e ancora sconsiderati aumenti.
non si può pagare così tanto.
Rispondi
di SuperAdrian utente non più registrato
commento del 04/10/2015 ore 14:26:1
Anche io ho avuto una Les Paul Studio Faded 2011, tra l'altro era con tastiera in acero tostato e montava di serie i Burstbucker Pro.
Suonava di brutto, una grande ascia!
Una delle chitarre che rimpiango di più, venduta purtroppo per necessità.
Rispondi
di Emiliano Girolami [user #13]
commento del 04/10/2015 ore 19:34:47
Non bisognerebbe mai vendere gli strumenti... ma è impossibile ;-)
Rispondi
di SuperAdrian utente non più registrato
commento del 04/10/2015 ore 20:09:13
Già, ammiro e un pò invidio chi riesce a tenersele!
Rispondi
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 04/10/2015 ore 20:41:08
Ottimo articolo, semplice ed onesto. Poi, colgo l'occasione per esprimere un pensiero molto semplice in maniera pacata: le Squier Classic Vibe sono chitarre meravigliose in rapporto al prezzo, in realtà molto più la Tele che non la Strat; stessa cosa dicasi per le Yamaha Pacifica di produzione attuale, ma ricordiamoci che sono cinesi e il prezzo basso è legato fondamentalmente alla manodopera economica. Già spostandosi verso la Korea si possono avere chitarre con rapporto q/p nettamente superiore a Fender e Gibson, ma non si spende di certo poco. Attualmente una LTD di quelle buone, solitamente contraddistinte dalla cifra 1000 nel nome del modello, viene 1000€ e più e rispetto ad una Gibson non ha la custodia rigida, non ha il binding sopra i tasti, parlando delle Les Paul type, non è verniciata alla nitro. Certo, il brand americano si paga molto, ma la differenza di prezzo, al netto di questi aspetti, non mi pare poi così irragionevole. Anche le PRS SE non sono economicissime, così come accade per le Schecter e, perchè non inserirle nella lista, le Chapman con dotazione superiore. Gli asiatici si sono resi conto che le chitarre sanno farle e non te le regalano più come una volta e mi pare pure giusto. E' la stessa cosa che sta accadendo con i telefonini, anche i progetti cinesi originali, vedi Huawei, Honor e Xiaomi, per i top di gamma, che al lancio non costano troppo di meno rispetto a Samsung ed Apple, svalutazione veloce dietro l'angolo a parte, che comunque non credo si ripeterà in eterno.

P.s: per Emiliano, io adoro la SGJ, in finitura marrone scuro, non ricordo il nome, e non so di che annata sia, ma il modello che montava l'accoppiata 490/498, chitarra spettacolare anche esteticamente. Ed infatti io non la considero un "vorrei ma non posso", a me piace proprio in assoluto.
Rispondi
di Emiliano Girolami [user #13]
commento del 04/10/2015 ore 23:01:05
Quelle che ho io hanno gli Zebra '61. Sono dei Burstbucker con i magneti in AlNiCo V, Fantastici! Hanno la dinamica e l'attacco dei single coil con il corpo degli humbucker
Rispondi
di Pearly Gates [user #12346]
commento del 05/10/2015 ore 23:59:05
Lo so che la gente non ci crede ma io ho trovato la mia chitarra ideale nella squier telecaster classic vibe.
Secondo me potrebbe valere il doppio se ci fosse scritto fender.
È una chitarra che non ha niente da invidiare ad altre fender ci puoi suonare a qualsiasi livello ci sono tantissimi video su YouTube che lo testimoniano.
La domanda è perché la fender ha fatto una cosa del genere.
Commercialmente si tirano la zappa sui piedi però grazie.
Anche per me il freno era la scritta sulla paletta ma al decimo video nel quale il possessore diceva che era una figata.
Ho pensato ma chi se ne frega.
Anche se penso sia l'eccezione e non la regola cioè difficilmente qualcosa costruito in economia sia di qualità superiore al suo prezzo anzi più spesso succede l'opposto cose costose non valgono il prezzo richiesto.
Rispondi
di Emiliano Girolami [user #13]
commento del 06/10/2015 ore 15:29:35
mi stai facendo venire voglia di provarla, ho visto la Tele Custom e sembra proprio carina
Rispondi
di Pearly Gates [user #12346]
commento del 06/10/2015 ore 15:44:08
Ascolta questo, questa è quella bianca p.u. alnico3
vai al link
questa è la butterscotch come la mia p.u. Alnico 5
vai al link
Spero tu sappia l'inglese e ascolta cosa dicono tipo i'm in love, terrific neck, it's addictive I can't put it down.
Sennò ascolta me è fatta tutta con la Squier Tele CV come tutti i i miei ultimi pezzi.
vai al link

Ah dimenticavo deve piacerti il manico sottile.
Rispondi
di Emiliano Girolami [user #13]
commento del 06/10/2015 ore 16:23:01
Appunto, mi toccherà farci un giro presto. Grazie per i link e complimenti per il tuo pezzo!
Rispondi
di Pearly Gates [user #12346]
commento del 06/10/2015 ore 16:54:4
GRazie!
Rispondi
di angusnoodles [user #13408]
commento del 04/10/2015 ore 21:28:14
Diciamo che, almeno per Gibson, questo discorso è stato valido fino al 2014... Con il 2015 c'è stata una virata incomprensibile... Ricorderei inoltre, LPJ a parte, anche la Future Tribute... Pochi euro in più ma ben spesi visti i pickup 57 classic, manico in mogano e meccaniche autobloccanti stile Firebird... È un modello 2013 (annata mogliore degli ultimi anni per Gibson) ma la si trova ancora in giro... La sunburst è anche gradevolissima esteticamente... La SG della stessa serie è anche più economica...
Rispondi
di Emiliano Girolami [user #13]
commento del 04/10/2015 ore 23:02:24
Hai talmente ragione che nel 2016 si torna indietro. Via meccaniche automatiche, via zero fret e giù il prezzo del 25%. Si sono accorti di aver sbagliato :-)
Rispondi
di aghiasophia utente non più registrato
commento del 05/10/2015 ore 10:35:24
Condivido tutta l'impostazione filosofica dell'articolo. In particolar modo, quanto affermato in relazione a Gibson.
Rispondi
di Emiliano Girolami [user #13]
commento del 05/10/2015 ore 13:16:23
Grz!
Rispondi
di pingone [user #43835]
commento del 06/10/2015 ore 10:41:43
bellissimo articolo con riflessioni che condivido totalmente.
peccato che, al momento, anche la serie economica gibson costa un pò troppo. ed allora non resta che virare sulle epiphone o sulle vintage...
Rispondi
di Zoso1974 [user #42646]
commento del 06/10/2015 ore 10:55:23
Costa troppo? Beh dipende...
A febbraio ho preso una Les Paul Melody Maker con 2 P90 nuova a 450 euro... ed è una signora chitarra, fatta in USA e suona come dovrebbe suonare una Les Paul... con 450 euro ci compri anche una Epiphone ma ti assicuro che la qualità è inferiore... e di molto.
Poi se uno ha 200 euro di budget ok... ma a quelle cifre i legni e la qualità di una gibson non li puoi pretendere...
A me serviva un muletto per la LP Standard... ho provato diverse Vintage, Epiphone etc... appena prese in mano ti rendi conto che è roba "economica"... quando ho provato la MM mi sono subito ritrovato "a casa". Avevo un budget di 300 euro... ma valeva sicuramente fare lo sforzo ed investire un pò di più per una chitarra di valore assoluto.
Rispondi
di pingone [user #43835]
commento del 06/10/2015 ore 11:04:42
grazie per la dritta. il mio budget si aggira tra i 400/450 euro. ma non ho trovato nessuna gibson in questa fascia di prezzo. farò ricerche più approfondite
Rispondi
di Emiliano Girolami [user #13]
commento del 06/10/2015 ore 15:26:36
mi piace
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 06/10/2015 ore 11:16:09
Grazie per l'articolo del quale condivido la scelta di fondo: analizzare le riduzioni dei marchi più costosi. Sinceramente, però, preferisco investire i mie pochi denari in un'ottima Ibanez che in una Les Paul di serie B, questione di scelte personali, nulla a che vedere con la qualità in senso oggettivo.
ciao
Rispondi
di Emiliano Girolami [user #13]
commento del 06/10/2015 ore 15:27:08
Grazie e comunque Ibz fa grandi chitarre!
Rispondi
di 5maggio2001 [user #36501]
commento del 06/10/2015 ore 16:47:33
bell'articolo, quello che non amo di queste chitarre è soprattutto l'aspetto estetico che per me è fondamentale, dovrebbero farle più carine..
penso che con un buon ampli e una pedaliera puoi ottenere un bel suono anche con una squire, pero' un manico occhiolinato, una reliccatura, un effetto vetro sul body, non si possono trovare a poco prezzo.
Questi dettagli fanno al differenza, anche perchè bisogna ricordarci che chi ci ascolta non è un chitarrista (almeno nel 99% dei casi)
Rispondi
di Emiliano Girolami [user #13]
commento del 06/10/2015 ore 20:05:13
Ma sono dettagli che costano. Allora si torna ai modelli più costosi o al Made in Far East
Rispondi
di magheggio [user #10968]
commento del 07/10/2015 ore 12:16:4
Fermo restando che la qualità si paga!
E non tutti ce lo possiamo permettere...
Ci sono costosissime le PRS medio alte, come le Fender e Gibson di fascia alta, poi le Pensa, Suhr, ecc ecc... ma chi non ne sogna una?
Io non ho mai provato una Fender o una Gibson di fascia economica e non saprei dire, ma, a detta di molti (ed anche per le mie sensazioni), piuttosto che quelle vale la pena prendere una buona Cort (che costa la metà) o altra marca made in Giappone o Corea... sono scettico al mento per Cina ed Indonesia anche se col tempo miglioreranno si sa.
La PRS S2 mi sembra un'ottima trovata: nuova costa 1000 in meno della note ed usata si può trovare ad un migliaio... ma è una vera PRS made in USA, con tutto quello che ciò comporta!
Sono contrario a certi risparmi, come quelli perseguiti da Fender e Gibson... ormai le uniche decenti, secondo i pro, sono quelle custom shop.
Poi comunque, razionalmente, non si perda mai di vista cosa si fa: quali sono le aspirazioni? è un lavoro o un hobby? Si suona in casa o si ha un gruppo e si fa qualche serata? Il resto della strumentazione come è messo? Anche se a chiacchiere è facile, parla uno che ha suonato per 2 anni la nota Jem di Steve Vai pagata 1.800.000 (pessima chitarra nel rapporto qulità-prezzo) con un ampli a transistor pagato 350.000 (che suonava da tale) per troppo tempo rapito dal possedere la jem di Steve Vai per rendersene conto.
Rispondi
di warburg [user #43590]
commento del 22/12/2015 ore 19:37:56
La mia Gibson SGJ è fantastica :)
Rispondi
di Emiliano Girolami [user #13]
commento del 23/12/2015 ore 11:28:36
;-) anche la mia
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 23/12/2015 ore 14:19:4
Epi: Noel Gallagher (Oasis) ne ha usate per ragioni che direi "politiche" anti-capitalismo per poi tornare alla 335 Gibson - è pure un collezionista da GAS. Passo dal solito negozio per comprare mute metà anni 90 e hanno uno sconto speciale per il lancio di Epi Made in Indonesia. Avendo soldoni ne compro parecchie a circa 150 Euro in media. Eccovi un rapportino:
SG Junior Epi: si è rivelatata #1in quanto risonanza tra tutte le mie! Una LP Jnr TV yellow molto bella però noiosetta, Casino senza senso, mai realmente usata e poi rubata, acustica Western sferrragliante perfettissima per usi miei e una strana Explorer con ponte imitazione FR, HB spinti, nera da Death Metal e corpo più piccolo e spesso del normale. Fortissima. Le avevo solo provate senza ampli ma le avrei dovuto provarle CON ampli o pre per un test "best of".
Fender messicane e Squier sono di alta Q/P e ci si trova bene: suono OK,del tutto e alla pari (certe volte meglio) di quelle USA. Un commento ridondante è il solito - provare! E non scartare a priori.
Zado commenta che basta che ci sia quel marchio lì sulla paletta e magari la scritta "made in Usa" come attrazione per i snob del "Made in USA" .Pearly contribuisce con chissenefrega del marchio sulla paletta. Infatti, al pubblico non interessa quale marchio vi è sulla paletta e quanto costa una chitarra - se si suona bene si è a posto.
Rispondi
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