Una chiacchierata con Giuseppe Dardano, docente di Chitarra Rock presso la Scuola di Musica Moderna - che tra i suoi artisti vanta la presenza di una delle più grandi firme della sei corde partenopea, Mimmo Langella. Dardano, già lead guitar dei Marshall, Heavenshine e attualmente dei Manach Seherat , Willy and the Internationals, si è esibito di recente con i “Prog:Ram” al Teatro Troisi di Fuorigrotta.
S - Ciao, Giuseppe! So che a breve inaugurerai la prima stagione didattica presso la Scuola di Musica Moderna di Torre del Greco. Vuoi parlarci del tuo Corso?
D - Grazie Stefania, è un piacere! Quest'anno partirò alla grande con un nuovo corso in questa recentissima struttura, che è la "Smum" di Torre del Greco. Il mio corso di studi in chitarra a plettro prevede un programma ben strutturato che ha come scopo quello di fornire, già da subito, un metodo di studio comunque flessibile alla richiesta formativa dell'allievo. L'obiettivo è quello di rendere l'allievo un musicista indipendente, capace di organizzarsi sia nello studio sia nel lavoro di musicista. La mia didattica s'ispira, seppur liberamente, a quella del celebre pianista Alfredo Cortot, utilizzando un sistema di tipo "scheduler" per organizzare sia le sessioni di studio sia la lezione vera e propria. Le lezioni possono essere individuali, ma anche di gruppo, come nelle lezioni di musica d'insieme. Il piano di studi che propongo è flessibile e comprende, secondo le necessità dell'allievo: Solfeggio ritmico, parlato e cantato - Tecnica meccanica, Scale & Arpeggi, Tecnica d'improvvisazione, Soloing (composizione),Lettura ed analisi della partitura, Armonia e tecnica armonica, Studi stilistici, Orchestrazione per formazioni Rock, Performing, Effettistica.
S - Trovo originale e molto contemporaneo che tu voglia dedicare una sezione a sé stante alla Tecnica Meccanica. Vuoi spiegarci il perché di questa tua scelta?
D - Mi fa piacere! Molto spesso alla tecnica meccanica è associata una parte molto noiosa della lezione, specie se si è principianti. Creando un laboratorio a parte, inserendo più allievi, posso creare un gruppo di studio dove con un pizzico di sana competizione e "spirito di squadra" gli allievi vivono questo momento come un gioco, un momento di confronto. È un input per costruire un abitudine ad uno studio sistematico: chi non si esercita resta indietro, quindi è sorretto e spinto da tutto il gruppo! In più è un momento di aggregazione, al laboratorio possono partecipare anche studenti di altri maestri.
S - Maestro Dardano, quali le tre cose fondamentali della tua didattica?
D - Insegnare richiede una mente elastica: non ci si può chiudere in routine, non si può applicare lo stesso metodo a tutti, bisogna confrontarsi con chi si ha davanti, mettersi al servizio sia dello studente, sia della musica. Tuttavia, quando è necessario, bisogna comunque dare una direzione definita, essere risoluti. Importantissimo è non dare nulla per scontato: bisogna essere sicuri che la persona che istruiamo abbia ricevuto tutte le direttive per sentirsi a suo agio nel compiere il lavoro da svolgere; niente lasciato al caso. Insegnare è sempre una grande occasione per imparare qualcosa, bisogna sempre incentivare l'allievo, valorizzandone le sue capacità innate in primis, e riflettere assieme a lui riguardo ciò che può essere migliorato con la nostra guida.
S - Qual'è - potendone scegliere uno - il brano che un neofita della sei corde dovrebbe necessariamente affrontare per essere un guitar hero?
D - Per sentirmi soddisfatto del mio modo di suonare ho sempre portato avanti due aspetti: Suonare la musica che più mi emoziona! E ciò comprende anche (e soprattutto nel mio personale caso) suonare musica che non sia stata scritta per chitarra! In maniera più specifica sceglierei tre tipi di brani: -uno di carattere virtuoso, ad esempio il V capriccio per violino solo di Niccolò Paganini -uno con melodia cantabile, cioè che lo si può eseguire facilmente anche con la voce, e che mi consenta una interpretazione sul piano espressivo di dinamiche, colore, tensione, articolazione (legato, bending, vibrato) e altro, ad esempio "Love is green" di Jeff Beck. Suonare musica di mia composizione. Ciò permette di poter dire "chi sei" e di ri-cercare uno stile personale, riconoscibile. Come tutti i "guitar heros"!!!
S - Durante le tue tournée all'estero hai avuto modo di constatare quanto ancora oggi sia forte la stima per la preparazione di quanti vengono fuori dalla Scuola Napoletana. Vuoi raccontarci di più?
D - Suonare all'estero è un'esperienza davvero unica. Ti permette di uscire dagli schemi ai quali sei abituato nel tuo paese, e spesso di confrontarti con realtà molto professionali. Durante un tour in Europa con gli Heavenshine ho potuto constatare di quanta bellezza vi fosse nella nostra cultura musicale. Napoli è stata la culla della musica, basti pensare a quanti illustri compositori si recavano nei nostri teatri per carpirne l'essenza. Abbiamo avuto un successo entusiasmante portando in giro la nostra musica, che unisce la tradizione vocale del bel canto italiano alla musica heavy metal. Avvalendoci di voci liriche come quella del nostro soprano Miriam Cicotti siamo riusciti a creare un ponte tra la musica rock e quella della tradizione nostrana. In particolar modo apprezzammo il "gemellaggio" creato tra la nostra band e quella di Christofer Johansonn, "Therion" fu un attestato di stima che ci riempì di orgoglio e soddisfazione non solo per i nostri risultati personali, ma per aver portato una realtà tipicamente italiana in un contesto musicale inusuale, come il mondo del rock.
S - Giuseppe, vuoi parlarci del tuo suono e della tua gear?
D - La mia gear preferita, è senz'altro questa: Due casse “Marshall” 4x12 con coni “Celestion” vintage Finale di potenza “Silver Bullet” della Brunetti amp. Preamplificatore e multieffetti “Pod xt live” della “Line6” Cavi artigianali di Giorgio Monti Chitarre: “Steinberger” con elettronica attiva “EMG” e Stratocaster artigianale del liutaio Angelo Buonocunto con due Humbucker “Seymour Duncan” e “di Marzio” Plettri “EssetiPicks” di Steve Tommasi Corde “D'Addario” 0.10 – 0.46 Grazie del tuo interesse, un abbraccio!
-- https://www.youtube.com/watch?v=k7Uzpr5B2cE