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Music Man John Petrucci Limited Edition
Music Man John Petrucci Limited Edition
di [user #36862] - pubblicato il

L'edizione limitata del 2008 dedicata da Music Man a John Petrucci è un concentrato di cura estetica, finiture di lusso e materiali di prima scelta. Il suo suono sembra fatto per essere colorato con mille effetti e un piezo a bordo le dona una versatilità rara.
Per merito della storia a cui è legata, la Music Man John Petrucci Limited Edition 2008 è di diritto quella a cui forse sono più legato sentimentalmente.
È proprio nel 2008 che ha inizio la storia. All'epoca ero un adolescente metallaro ancora alla prime armi, con in testa solamente i fraseggi iper veloci e gli assolo spaccadita del signor Petrucci.
I Dream Theater mi avevano letteralmente stregato. Non ascoltavo altro e, appena avevo l’occasione, sul mio iPod passava l'intera discografia della band. I loro pezzi mi hanno accompagnato nei momenti belli e in quelli infelici, passando dall’autobus della scuola fino alle riflessioni filosofiche che mi travolgevano la sera, mentre fumavo una sigaretta standomene seduto sul balcone di casa a osservare le stelle del cielo (brutto vizio, non iniziate mai!).
Il mio periodo da metallaro incallito adolescenziale è ormai acqua passata, e i gusti musicali sono drasticamente cambiati, tuttavia il tempo per ascoltare la mia canzone preferita, che per la cronaca è "The Count of Tuscany" dell’album Black Clouds and Silver Linings, ogni tanto lo trovo. Mi sono reso conto con l’esperienza che la mia vena chitarristica non appartiene assolutamente allo stile progressive, sia per la mancanza di capacità tecnica sia per il totale disinteresse a correre su e giù per il manico come un dannato. La presa di coscienza che non diventerò mai un Petrucci ha fatto il resto. Ma di una cosa sono riconoscente a questo fantastico chitarrista: quello di avermi insegnato ad amare profondamente la musica e a poter comunicare con essa.

Bando alle ciance, iniziamo il nostro racconto. Per il mio diciassettesimo compleanno, mio padre (cultore, appassionato e collezionista delle nostre amate), decide di regalarmi la chitarra dei miei sogni. Dopo aver navigato su internet alla ricerca di un buon prezzo, decidiamo di partire alla volta di Belluno, dove si trova un negozio di strumenti musicali (l’unico in tutta la città) che offre il prodotto dei miei desideri. Dopo qualche oretta di viaggio giungiamo finalmente alla meta e io, eccitatissimo, richiedo subito al commesso di provarla su un bell’amplificatore. Il proprietario, sorridente e molto cordiale, mi offre lo strumento e mi propone di provarla su una Marshall JCM 2000.

La chitarra ha un colore semplicemente spettacolare, tutt’oggi la sua estetica ed eleganza mi affascinano in modo quasi devoto: la casa madre ha battezzato la finitura chiamandola "Sequoia Gold".

Music Man è maestra nel realizzare questo tipo di verniciatura, poiché il colore (un marrone color sequoia per l’appunto), cambia in base a come viene colpita dalla luce: essa passa da una sfumatura quasi dorata in piena luce a un nero praticamente totale. È impossibile descrivere l’effetto che crea il body con i giochi di luce, per questo dovrete credermi sulla parola. Le meccaniche in madreperla, gli intarsi in abalone, l’ebano per la tastiera, l’acero occhiolinato per il manico e il ponte e pot dorati fanno il resto. Questa chitarra è un capolavoro di eleganza, tant’è che suonarci metal pare quasi un'eresia.

Music Man John Petrucci Limited Edition

Tornando alla prova su strada, la chitarra viene attacca all’amplificatore a un volume piuttosto moderato e il ragazzino comincia a produrre una serie di note sgraziate che fanno storcere il naso a più di una persona all’interno del locale, un po' per merito dell’emozione, un po' per l’inesperienza.

Mio padre appare perplesso: il suono in distorto risulta parecchio impastato, mentre i clean sono molto interessanti. Me la toglie dalle mani, con mio profondo disappunto, e comincia a smanettare con l’equalizzazione e si mette a suonare per il sollievo delle orecchie dei presenti. Ma tuttavia la sua perplessità rimane: il suono rimane piuttosto sgraziato (per i suoi gusti) e il timbro di Petrucci rimane ben distante da quello che esce dal cono della cassa. Quindi, direte voi, che cosa ha fatto cambiare idea a questo pover uomo, che alla fine ha acconsentito a sganciare 2550 euro per portarla via? Gli occhi dolci e le preghiere del figlioletto forse? Probabilmente in parte sì, ma quando il proprietario gli propone di collegare l’ascia a un amplificatore per chitarra acustica ecco che scatta la scintilla!

Mio padre ha scelto di acquistare la chitarra soprattutto per il piezoelettrico: ancora oggi, suonandola, trovo che il suono dell’acustica che produce sia il migliore sulla piazza e di qualità ben più alta di certe Martin, Larrivée o Takamine elettrificate che si trovano a cifre con tre zeri sul mercato. Si discute, si cerca di trattare un poco sul prezzo e via, dritti a casa.

La Music Man JP6 è bellissima esteticamente, e su questo ne ho già ampiamente elogiato le caratteristiche precedentemente, ma purtroppo oggi, a uno sguardo più oggettivo, la guardo e soprattutto l’ascolto con un parere diverso. Il manico è scorrevolissimo, super sottile, e i pot, gli switch e la forma del body sono studiati nel minimo dettaglio per far sì che l’esecutore abbia il pieno controllo dello strumento: tutto sta esattamente dove deve stare. Purtroppo ho scoperto nel corso del tempo che il sottoscritto ha bisogno di manici piuttosto cicciotti, con questo super sottile le corde mi scappano nei bending. Ho provato ad alzare l’action ma niente da fare, la mia mano non vuole saperne di adattarsi, anche se devo ammettere che l’acero a occhio di pernice è il più scorrevole e liscio che abbia mai toccato.

Music Man John Petrucci Limited Edition

Il ponte si muove sia in alto sia in basso, permettendo di eseguire dei vibrati abbastanza importanti, mentre le meccaniche autobloccanti tengono molto bene l’accordatura e questa tende un poco a sbandare solo se si gioca molto violentemente con la leva del ponte.
Le tre manopole dorate sono rispettivamente volume, tono e volume piezo. L’escursione del volume è molto buona, provocando un calare della distorsione graduale fino a ripulire completamente il suono facendo risaltare il clean che però appare piuttosto sottile e scarico, mentre la manopola di tono si comporta in maniera egregia, anche se a fine corsa il suono ne risulta fin troppo cupo. Lo switch in basso a tre posizioni comanda l’humbucker al ponte, che in posizione due si splitta per diventare un single coil, e l’humbucker al manico in posizione tre.

Nella prova e nel video che vedrete, gli originali sono stati sostituiti con dei Seymour Duncan Distortion, poiché trovavo i Di Marzio di serie troppo freddi e sottili (ma questi sono chiaramente gusti). Infine, lo switch in alto permette di selezionare il solo piezo, la miscelazione di esso con entrambi i pickup o solo il suono elettrico. Inoltre è equalizzabile tramite i comandi di Middle, Treble e Bass posti sul retro. Il piezo, oltre a essere attivo e quindi necessitare di una batteria a 9V, ha un’uscita jack dedicata a lato, per mandare il segnale a un impianto o a un amplificatore per chitarra acustica.

Come nota personale, voglio dirvi che ho provato anche il piezo di svariate Parker o di PRS P22/24, e ancora oggi reputo quello montato su questa MM il migliore in circolazione.
Menzione d’onore per la custodia: un capolavoro di eleganza, rilegata con pelle di serpente (o coccodrillo, non lo so con certezza) di colore marrone.

Music Man John Petrucci Limited Edition

Quanto al suono, oggi finalmente capisco perché mio padre risultava piuttosto scettico al momento dell’acquisto. Se i clean sono cristallini, bellissimi e molto espressivi, il problema di questa chitarra è, paradossalmente, il distorto. Non crediate con basti attaccare questa signorina a un Mesa Boogie per tirare fuori dei riffoni degni del miglior chitarrista della scena progressive, perché la chitarra è studiata per essere utilizzata in un certo modo, e soprattutto con una certa attrezzatura.
Innanzitutto, è tassativamente impossibile utilizzare la posizione centrale in suoni saturi: le note slabbrano che è un piacere, ve lo garantisco, mentre la posizione migliore si rivela quella al ponte sia per riff, sia per ritmiche e assolo. La posizione al manico invece si gonfia troppo e deve essere utilizzata solamente per i fraseggi e i passaggi veloci a note singole. Il distorto non deve mai superare una certa soglia di saturazione, pena un suono zanzaroso e poco utilizzabile.
Attaccata al solo amplificatore, la chitarra risulta fredda, incolore, inespressiva, e da questo deriva anche il mio cambio di pickup. Pensando di risolvere la situazione, ho sostituito gli originali, ma purtroppo tale scelta è servita a poco, seppur qualche sfumatura emozionale ora riesce finalmente a uscire. Un suono orribile, penserete voi, e invece no: la magia scatta quando alla signorina si cominciano ad affiancare sustainer (perché di sustain ne ha poco, questa è l’amara verità), chorus, deelay e tutte le altre diavolerie che il suo ideatore utilizza. La JP6 "deve" essere affiancata da dei rack effetti per poter finalmente esprimere il suo potenziale. Non è assolutamente una chitarra per il rock vecchio stile (quello che poi suono io alla fine) e il suo acquisto deve essere ben ponderato, poiché si sarà costretti ad affiancarle la strumentazione di cui necessita per suonare bene. Non nego che la tentazione di rivenderla mi ha toccato diverse volte, e per un certo periodo è stata messa in vendita anche online, ma quel piezo e quell’estetica mi fanno dimenticare i suoi difetti.


Sono molto combattuto sul voto: non me la sento di darle un voto più alto di 8.5. Questo perché da un lato abbiamo un livello di costruzione professionale (si sente e si vede che lo strumento ha un certo valore), ma quando andiamo a toccare l’argomento suono il discorso si fa complesso. Non è una chitarra per tutti, e il suo acquisto preclude quasi sicuramente una spesa aggiuntiva in rack o multieffetti costosi. In questo caso, la sua versatilità, merito soprattutto del piezo, diventa enorme. Al giorno d’oggi Jackson, Ibanez e compagnia offrono molto di più a prezzi ben più bassi e abbordabili. Sconsiglio l’acquisto a chi vuole una chitarra semplicemente per divertirsi e suonare, non fareste altro che pentirvene.

Una piccola parentesi per le limited edition: La Ball Family Reseve (BFR) è stata introdotta solo piuttosto recentemente. Di essa fanno parte gli strumenti di fascia più alta di casa Music Man e rigorosamente costruiti e controllati a mano. La Petrucci è entrata in catalogo in questa sezione speciale, proponendo dei pickup Di Marzio custom e un body in ontano (quest’anno tuttavia sono state presentate le varianti in mogano). Tutte le versioni precedenti erano create semplicemente con pickup classici CrunchLab e Liquidfire, body in tiglio, sprovviste degli intarsi e delle meccaniche pregiate. Le serie limited (ancora oggi) si frappongono esattamente a metà fra la serie custom e standard: se i materiali utilizzati sono pregiati, il body rimane in tiglio (o ontano in casi particolari) e i pickup sono standard, mentre la costruzione è affidata in parte al lavoro umano.


Ricordo che il video è stato registrato tramite Kemper Profiler, Logic Pro X e una scheda audio Roland Tri-Capture. Per altre informazioni riguardanti le video prove e la strumentazione, vi invito a visionare il video di presentazione dell’Ibanez GRG170DX.
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di eddvedd1978 [user #14754]
commento del 26/11/2015 ore 08:58:54
Ho letto con attenzione il tuo articolo, un po' perché sono, da qualche anno, un estimatore delle Music Man ed un po' perché anche io possiedo una MM JP. Tra l'altro, la scorsa estate ho avuto l'occasione di passare per San Luis Obispo, proprio per dare una occhiatina alla MM Factory (a tal proposito vi avverto, semmai dovesse venir voglia anche a voi con l'occasione di un viaggio in California, di fare una puntatina lì, che non lasciano entrare nel capannone dove producono, nè lasciano fare fotografie). Si tratta di una azienda davvero piccola... a vederla quasi si pensa di aver sbagliato posto, eppure sforna chitarre bellissime ed apprezzate in tutto il mondo. Ad ogni modo, tornando al tuo articolo, sono rimasto un po' perplesso nel leggere i tuoi commenti. Probabilmente, al di là dell'aspetto legato al piezo (che non ho sulla mia Petrucci e sul quale, quindi, non posso esprimermi) ed al fatto che concordo su quanto da te scritto sul suono, come dire, abbastanza piatto, impersonale, che si presta ad essere effettato (stessa impressione avuta con una MM Luke che ho avuto per un periodo), su tutto il resto non sono d'accordo, e questo mi fa pensare che 1) forse avete beccato una chitarra sfortunata, 2) avete accoppiato sempre male la chitarra, 3) semplicemente non vi piace e basta (e ci sta tutto, per carità). Dal mio punto di vista, la MM JP è una delle chitarre più comode e versatili mai provate, con un setup eccezionale, un ponte leggero e delle autobloccanti che non fanno per niente rimpiangere il goffo e frustrante sistema Floyd + bloccacorde, un sustain paragonabile ad una neck through (proprio il fatto che parli dello scarso sustain mi fa pensare ad un esemplare infelice) ed un manico ad olio confortevole e gradevole al tatto, come sottolineato anche da te. Il mio modello (con crunch lab e liquifire) da il meglio proprio in distorsione, lasciando le note poco impastate e sempre definite (la scelta di Petrucci di quei pickup era proprio legata alla definizione anche in distorsioni spinte) e, ripeto, almeno nel mio caso, mai zanzarose o prive di corpo. Sia ben inteso che ho apprezzato molto l'articolo e mi ha interessato leggere anche il tuo punto di vista; da proprietario felicissimo della mia MM JP, ho voluto anche esprimere il mio (limitato, per questioni di tempo) punto di vista.
Rispondi
di Rothko61 [user #32606]
commento del 26/11/2015 ore 09:28:38
Concordo pienamente con le tue riflessioni.
Anch'io sono rimasto perplesso dalla recensione di Zenzero, peraltro ben fatta.
Ok il piezo, ma direi che il ponte è uno dei fiori all'occhiello di questa chitarra. E i Di Marzio, secondo me, ci vanno perfetti.
In conclusione, si può ben dire che i gusti son gusti ed evidentemente a lui la Petruccina non si addice.
Ah, dimenticavo: per quanto riguarda il piezo, forse quello montato sulle Godin LGXT è addirittura migliore.
Rispondi
di Zenzero [user #36862]
commento del 26/11/2015 ore 15:31:33
Ciao!
Grazie per le tue considerazioni! Se guardi anche il video puoi trovare risposta a qualcuna delle tue affermazioni. Il suono, come lo stesso Petrucci afferma nel video in cui usa la suddetta chitarra testando un Mesa Mark V, tende a "slabbrare" ad alti volumi di gain, per questo lui stesso lo usa sempre con moderazione. Inoltre ricordo che queste sono chitarre per lo più studiate per fraseggi veloci: difficile che il sustain possa essere paragonabile chiaramente una chitarra come la Les Paul. Petrucci nei suoi soli utilizza una marea di effetti che neanche ti immagini per poter dare quella spazialità e apertura al suono. Io ho voluto recensire una chitarra nuda e cruda attaccata all'ampli. Non ne parlo male, ma deve essere usata con una certa strumentazione.
Grazie, a presto !
Rispondi
di eddvedd1978 [user #14754]
commento del 27/11/2015 ore 08:58:23
Ciao Zenzero, e grazie a te per la tua risposta. Riporto anche io alcune considerazioni alla luce delle tue risposte, premesso che (partendo dalla conclusione del tuo commento) la mia risposta non era, ovviamente, da intendersi un "come osi parlarne male", bensì come un sereno scambio di opinioni, tant'è che ho più volte sottolineato che si trattava del mio punto di vista. Tornando al tuo commento, penso che la frase di Petrucci che riporti dovrebbe essere contestualizzata in quello che è il suo modo di suonare: molte volte ho sentito Petrucci definire "crunch" un suono che, per me, era già a abbondantemente a livello di distorsione; inoltre, ascoltando i suoi brani, non mi sembra che in fase di solo sia tanto moderato nell'uso del gain, quindi quello che per lui può essere un "uso moderato" equivale a quello che io considero già un high gain, e di sicuro nei soli di Petrucci, limpidi e sempre ben intellegibili e con un bel po' di gain, non sento note "slabbrate". Forse il nostro, nel fare la considerazione che tu riporti, si riferiva a livelli di gain sui quali anche degli EMG avrebbero problemi (vedi Zakk Wilde). Ti ringrazio, inoltre, per aver ricordato che queste sono chitarre studiate per fraseggi veloci, ma non capisco il nesso con il sustain. Se avessi parlato di ponte fisso e mobile, di spessore del corpo, di camere tonali vs full solid body, ok, avrei colto il riferimento, ma ti prego di chiarirmi quale sia il nesso fra chitarra studiata per lo shred e sustain. Premesso che possiedo, pur non essendo un amante delle Gibson, una Les Paul Traditional (oltre ad aver suonato altre Les Paul non mie) e so qual è il livello di sustain di queste chitarre (di sicuro eccellente), quello che posso dire sulla base della mia esperienza è che, suonata in cuffia via simulatore, su alcuni tasti la mia Petrucci ha sustain infinito che si trasforma in armonica. Più sustain di cosi penso sia difficile immaginarne (e non utilizzo sustainer o distorsioni esagerate, semplici distorioni da fusion). Infine, ti ringrazio per avermi delucidato sul mondo della effettistica usata dai grandi chitarristi, ma ti voglio anche informare che leggevo i rig utilizzati da Steve Lukather su Guitar Club quando forse tu eri ancora alle elementari, per cui posso dire di avere una vaga idea di quanto il suono sia processato prima di arrivare a quello che noi ascoltiamo. Tuttavia, a mio avviso, dire di dover utilizzare un sustainer per far saltare fuori la "magia" di una MM JP Limited Edition continua a sembrarmi decisamente discutibile. Ciao, buona giornata!
Rispondi
di Zenzero [user #36862]
commento del 27/11/2015 ore 23:30:28
Ciao! Assolutamente non l'ho preso come un attacco, ci mancherebbe. Sei liberissimo di fare le tue, lecite, considerazioni riguardo l'articolo. Per quanto riguarda le note slabbrate, io faccio confronto con altre chitarre io mio possesso che "impastano" molto meglio il suono o riescono a mantenere una certa limpidezza anche a volumi di gain veramente elevati. Parliamo comunque di chitarre dai costi veramente altri, e soprattutto, create per altri scopi. Anche se devo riconoscere che già la differenza fra questa e una BFR che ho avuto modo di provare.. beh purtroppo (o per fortuna) si sente eccome.
Per il sustain come hai gia accennato tu, il corpo in tiglio non aiuta molto rispetto a un mogano bello pieno, anche il ponte mobile a escursione naturalmente fa perdere una grossa quantità di corpo al suono; come insegna il buon Clepton che ha applicato una barretta sotto il legno del ponte della sua strato proprio per migliorarne attacco e sustain. Inoltre i pick up sono progettati per dare una limpidezza più possibile riconoscibile a note singole, questo ne determina un minor output che non consente alla chitarra di avere il sustain, ad esempio, di una les paul. C'è comunque da dire che dipende molto dall'amplificatore e dal volume. a 100 watt credo che ogni chitarra al mondo assuma un sustain praticamente infinito!
Spero di essere stato esauriente. Sei libero di considerare le mie affermazioni come vere o false, ci mancherebbe! Sei hai altro da chiedere sono a tua disposizione!
A presto e buona musica!
Rispondi
di Baconevio [user #41610]
commento del 26/11/2015 ore 09:02:57
quindi fammi capire...2500 euro per una chitarra che, in sostanza, non ti piace :O ?
a me le music man non sono mai piaciute, neanche esteticamente.
Rispondi
di Zenzero [user #36862]
commento del 26/11/2015 ore 15:32:46
Siamo stati tutti dei ragazzini inesperti, che forse guardavano più ad assomigliare al proprio guitar hero preferito che al proprio stile personale ;)
Rispondi
di Baconevio [user #41610]
commento del 27/11/2015 ore 08:20:19
no, siamo stati tutti dei ragazzini poveri :D !!!
Rispondi
di Zenzero [user #36862]
commento del 27/11/2015 ore 08:26:0
Non scadiamo nel banale per cortesia, come già detto in un precedente post, mio padre preferisce acquistare chitarre, che comprare una macchina costosa, l iPhone all'ultima moda o altro.
Rispondi
di Baconevio [user #41610]
commento del 28/11/2015 ore 07:55:55
uè scherzavo! ad avercelo un genitore, o un parente prossimo, con la stessa passione
Rispondi
di fender64 [user #14522]
commento del 26/11/2015 ore 09:40:18
Partendo dal presupposto che neanche a me piacciono le Music man, sopratutto per la forma della paletta ma, a mio parere, quando si compera una chitarra "Signature" bisogna accettarla per quella che è. Cambiare i picks la porta ad non essere più una signature... è nata così e cosi deve morire..
Rispondi
di FrankieBear [user #29169]
commento del 28/11/2015 ore 10:15:28
Secondo me dipenda dal perchè compri QUELLA chitarra.
se l'obiettivo è avvicinarti il più possibile al suono del chitarrista in questione (tralasciando l'annoso discorso che ci sta dietro, almeno in questa sede!), sono d'accordo con te.
se invece la compri perchè ti ci trovi bene e sistemi quei particolari in modo da renderla più vicina al tuo suono, per me ha perfettamente senso.
faccio un esempio: anni fa ho preso una Les Paul BFG Gary Moore, ma non perchè io ami (e molto!!!) il suddetto G.M., ma perchè, col budget che avevo e il desiderio di un LP, tra quelli a disposizione è quello che mi era piaciuto di più.
tuttavia del killswitch non mi importava nulla e il selettore pickup al posto del tono mi era scomodo: ho tolto il primo, spostato il secondo e rimesso il pot del tono mancante.
ciao!
P.S. io quella mini paletta...non so perchè...ma la adoro ;-)
Rispondi
di matteo1982 [user #33974]
commento del 26/11/2015 ore 09:50:29
Hai per le mani il meglio (come produzione in serie) che possa comprare chi cerca quel suono liquido alla Petrucci e company. Rettifico alcune delle cose che hai scritto:

- il suono di Petrucci non viene fuori da tonnellate di rack (tra l'altro, chiediamoci cosa c'è dentro quei mega rack), ma fondamentalmente da chitarra + ampli mesa/boogie mark IIC+, IV, V, in passato triaxis ma anche recto. Il suono è tutto lì. Prova la tua bellissima chitarra su uno di questi ampli e vedrai che (smanettando sui pot per almeno 6 mesi, ehehhe) il suono c'è. le sfumature le ottieni con un sapiente utilizzo del delay, chorus e poco altro. L'unica cosa irriproducibile è la sua mano, ma questa è un'altra storia.

- Da quello che scrivi e dai tuoi sample mi pare di capire che forse la MM JP non è la chitarra che fa per te. Nonostante sia una chitarra di grande valore non ti darà mai quell'attacco e quella risposta che cerchi proprio per la natura del suo progetto costruttivo. Prendi una Les Paul Custom o standard Traditional e vedrai che tutto sarà improvvisamente più chiaro ;)
Rispondi
di Zenzero [user #36862]
commento del 26/11/2015 ore 15:35:22
Ciao Matteo,
Dovresti guardare il video: scopriresti che ho un mesa boogie mark V e che questo articolo fa parte di una saga che si occupa di recensire diverse chitarre. Siamo già al quarto appuntamento, presto compariranno le Les Paul e le PRS, non ti preoccupare ;)
Rispondi
di matteo1982 [user #33974]
commento del 26/11/2015 ore 15:40:08
"Ricordo che il video è stato registrato tramite Kemper Profiler" mi sono attenuto a questo. Ad ogni modo, ho anche specificato che su un mesa mark bisogna passare 6 mesi a giocare coi pot!
Rispondi
di Zenzero [user #36862]
commento del 26/11/2015 ore 15:49:14
Ah lo so bene. Ce l'ho da svariati anni ;)
Rispondi
di matteo1982 [user #33974]
commento del 26/11/2015 ore 15:54:0
allora in bocca al lupo, c'è ancora da lavorare! ;)
Ti assicuro che con l'ampli e la chitarra che hai il suono di petrucci ce l'hai dentro casa (ammesso che tu lo stia cercando).
Rispondi
di Zenzero [user #36862]
commento del 27/11/2015 ore 23:32:05
Amen ;)
Rispondi
di 5maggio2001 [user #36501]
commento del 26/11/2015 ore 09:58:39
molto più bella e versatile l'ibanez JPM a mio parere, soprattutto a livello sonoro, questa music man è troppo "specifica"

comunque bell'articolo per pubblicizzarne la vendita :) ihihih
Rispondi
di Zenzero [user #36862]
commento del 26/11/2015 ore 15:36:38
Nessun fine di marketing, sto semplicemente facendo una serie di articoli che recensisce varie chitarre in mio possesso. Vai sul mio canale youtube per saperne di più!
Rispondi
di f.n [user #3760]
commento del 26/11/2015 ore 10:33:47
Scusa..."per il piezoelettrico: ancora oggi, suonandola, trovo che il suono dell’acustica che produce sia il migliore sulla piazza e di qualità ben più alta di certe Martin, Larrivée o Takamine elettrificate che si trovano a cifre con tre zeri sul mercato".
Ho provato la chitarra in questione posseduta da un amico (che col triaxis suona benissimo), ma quanto al piezo...e' lontanissimo da Martin o Larriveeè, che forse conosci poco, trattandosi del ben diverso mondo dell'acustica.
A parte che un piezo su una solid body MAI può suonare come su una acustica.
La chitarra suona bene miscelando il piezo, ma da solo suona come...un piezo su una solid body: freddo e tagliente.
Le acustiche sono ben altra cosa.
Comunque bell'articolo e piacevoli richiami all'approccio adolescenziale...anche mio padre mi accompagnò ad acquistare la mia prima chitarra :)
Rispondi
di Zenzero [user #36862]
commento del 26/11/2015 ore 15:39:07
Ciao! Chiaramente io parlo di Larrivee, Martin o altro di fascia economica, non mi sogno di dire che suona come le acustiche da 2000/3000 euro ci mancherebbe!. Parlo di suono amplificato chiaramente, e sappiamo che su produzioni orientali di marche note a volte i piezi inseriti sono piuttosto scarsetti..

Un saluto!
Rispondi
di f.n [user #3760]
commento del 26/11/2015 ore 19:12:48
Sulle orientali economiche ti do ben ragione ! Ma mi ha colpito la frase: " qualità ben più alta di certe Martin, Larrivée o Takamine elettrificate che si trovano a cifre con tre zeri sul mercato".

Ciao
Federico
Rispondi
di Zenzero [user #36862]
commento del 26/11/2015 ore 19:31:53
Hai ragione Federico, sono stato un po' troppo generico: parlavo di acustiche attorno ai 1000 euro. Mea culpa!
Rispondi
di xstrings utente non più registrato
commento del 26/11/2015 ore 10:47:26
Trovo anche io strano il discorso sul suono impastato, ho sentito più volte gente che la suonava nei locali e mi ha dato ben altre impressioni.
Per le mie esigenze la JP non è il modello più indicato o meglio non ha le caratteristiche sonore che cerco io, attualmente oltre ad una Les Paul ho una MM Silhouette Special che è un bellissimo strumento sia liuteristicamente che a livello sonoro.
Personalmente con 2.550 € da spendere avrei optato sicuramente per PRS o Suhr ma è chiaro che ognuno ha i propri gusti, quello che non capisco però è perché spendere 2500 testoni per fare metal; io ho passato gran parte della mia adolescenza ad ascoltare e suonare metal ma se c'è una cosa che ho imparato da quel genere è che non serve avere strumenti da top di gamma.
Parlando in generale senza specifici riferimenti continuo a leggere troppi commenti di pesone che si fanno ammaliare dall'estetica mettendo in secondo piano ciò che conta di più cioè suono e feeling con lo strumento, non c'è nulla di più sbagliato perchè cari ragazzi noi dovremmo godere per le grandi emozioni provate suonando, non guardandoci allo specchio con la chitarra come se fosse un vestito all'ultima moda!

PS c'è un live di Joe Bonamassa, alla Royal Albert Hall, che suona un paio di brani proprio con una Music Man Petrucci, vi assicuro che ad occhi chiusi nessuno riuscirebbe a riconoscere il suono della JP6! ;)
Rispondi
di Zenzero [user #36862]
commento del 26/11/2015 ore 15:41:47
Ciao xstrings!
L'articolo fa parte di una serie che viene pubblicata, e che è tutt'ora in corso di pubblicazione, qui su accordo. Siamo già alla quarta puntata! Arriveranno anche le PRS e le Les Paul ;) per ulteriori informazioni ti invito a visionare il canale youtube su cui sono riportati i video delle prove.
Rispondi
di xstrings utente non più registrato
commento del 26/11/2015 ore 16:41:16
Ah vero, visto ora ;)
Però zenzero anche nell'articolo sulla SG scrivi che il suono distorto impasta parecchio .. qui c'è qualcosa che non va ma quel qualcosa non è la chitarra mi sa O.o .. hahah
Rispondi
di THE_Luke [user #31235]
commento del 26/11/2015 ore 11:17:49
Andrea, questa me la devi assolutamente far provare.
Rispondi
di Zenzero [user #36862]
commento del 26/11/2015 ore 15:42:30
Quando vuoi Luca! ;)
Rispondi
di THE_Luke [user #31235]
commento del 26/11/2015 ore 17:30:47
...magari il primo we di dicembre e relativo pontemadonna®, se hai tempo, un girello quasi quasi si potrebbe anche programmare. in cambio potrei portarti una explorer limited e un paio di ibbe niente male. fammi sapere!
Rispondi
di maxventu [user #4785]
commento del 26/11/2015 ore 11:21:41
ciao a tutti, complimenti all'autore per l'articolo, che trasuda passione e amore.
Da ex possessore di due MM Luke (2 e III) e da attuale felice possessore di MM JP XI BFR, in effetti mi pare strano quando si parla di poco sustain, di suoni sgonfi sui puliti e di scordature nell'uso della leva. Forse in effetti l'autore ha pescato un esemplare meno fortunato, o forse solo occorrerebbe una ripassata al set-up. Le Music Man JP in generale sono strumenti che danno ovviamente il meglio con amplificazioni Hi-Gain, ma devo dire che i 2 pick-up di serie (Di Marzio Liquifire/Crunch Lab) sulla mia JPXI mi hanno piacevolmente sorpreso per una versatilità anche nei puliti che magari non ci si aspetterebbe da uno strumento firmato Petrucci. Senza urgenza, non escludo comunque un upgrade dei pickup con qualcosa di più vicino alle mie esigenze (io suono, o meglio, cerco di suonare fusion, quindi vedrei bene un paio di humbucker Suhr come quelli montati sulla precedente Govan Signature). I pickup riflettono i gusti e il playing personale; per tutto il resto, gli strumenti di questo marchio e di questa categoria sono realmente strumenti "world class", strumenti pro che non fanno sorprese, il top per selezione legni e finiture, sia nelle grandi produzioni di serie così come nelle produzioni custom in tutto, o in parte, artigianali.
Rispondi
di Zenzero [user #36862]
commento del 26/11/2015 ore 15:43:54
Ciao Max! Ti ringrazio,
Trovi risposte alle tue domande negli interventi fatti nei commenti sopra.
Grazie ancora!
Rispondi
di Mizioman [user #20717]
commento del 26/11/2015 ore 13:23:33
Ciao Zenzero,
grazie per l'appassionata recensione. Ho la fortuna di possedere queste chitarre, sia JPM che BFR. Concordo su molto di quello che scrivi, piezo ad esempio fantastico quando miscelato con le due bobine centrali dei pickup, ma ho una opinione completamente diversa per quanto riguarda sustain e suono sui distorti. Trovo il suono al ponte e al manico stupendi, feroci e capaci (almeno con i settaggi dell'ampli che uso) ti trasdurre tutte le nuance di cui sono capace ... soprattutto il suono al manico è molto Petrucci.. guarda caso, scopro l'acqua calda ma è quello che mi piace.
Trovo le chitarre estremamente "trasversali", gli unici limiti imputabili nel suonare generi diversi sono dettati dalla mie ridotte capacità nel risultare credibile in contesti non metal, ma lo strumento secondo me non c'entra.

Concordo con strumento "world class", per quanto mi riguarda è la mia ascia di default.
Buona musica a tutti
Rispondi
di Zenzero [user #36862]
commento del 26/11/2015 ore 15:46:15
Ciao Mizioman, grazie mille per il tuo commento.
Ho risposto nei commenti sopra riguardo sustain e impastatura del suono. concordo che la distorsione per power chord sia eccezionale, ma quando si entra nel campo dei soli.. hmmm..
Un saluto!
Rispondi
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di Tom Anderson [user #2700]
commento del 26/11/2015 ore 17:13:24
Ti faccio i miei complimenti perchè recensisci in maniera umile, imparziale e molto obiettiva, ed oggi è molto raro. Questo a prescindere da quello che uno scrive, se vale o meno.

Per quanto riguarda i contenuti, concordo in gran parte con le tue impressioni (e ho dato una letta anche alla SG, idem). Probabilmente hai un orecchio abituato ad ascoltare a 360 gradi, non smettere, continua cosi.Ciao!
Rispondi
di Zenzero [user #36862]
commento del 26/11/2015 ore 19:37:58
Troppo gentile, davvero: è un onore ricevere simili apprezzamenti! L'oggettività è, secondo me, l'arma vincente per la scrittura di articoli, anche se a volte è davvero difficile mantenerla.
Un saluto e buona musica!
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 26/11/2015 ore 19:13:48
Ho letto tutti i tuoi articoli, visti i video. Complimenti davvero. Ti dico solo occhio al Kemper, che a volte, se non settato bene, puó fare davvero molti "danni" al suono ;-)
Aspetto il tuo prossimo articolo, grazie
Rispondi
di Zenzero [user #36862]
commento del 26/11/2015 ore 19:34:54
Ciao Repsol! Lo so bene che la macchina a volte fa la furbetta, ma ogni chitarra viene testata su quattro ampli diversi (Mark V, una plexi superlead, un jmc800 e per l'appunto il tostapane tedesco) e in base alle impressioni riportate scrivo l'articolo. Il kemper lo uso per la comodità di registrare su PC per farvi sentire come suona la signora.
Rispondi
di Deadwing utente non più registrato
commento del 26/11/2015 ore 21:20:54
perdona la supponenza, ma nella mia piccola esperienza, un fan dei dt che come brano preferito cita the count of tuscany mi fa pensare ad un fan abbastanza giovane:)
posso chiederti quanti anni hai? giusto per sapere se ho indovinato:P
mi è piaciuto l'articolo e si nota il grande impegno che hai messo nel scriverlo e nel girare le clips.
posso dire che quello che hai descritto è il destino di molte signatures: non saranno mai veramente tue perchè sono gia di qualcun altro. portano anche il nome di quel qualcuno...è quasi come suonare uno strumento rubato, bleh XD
Rispondi
di Zenzero [user #36862]
commento del 26/11/2015 ore 21:40:02
Ciao! L'anno prossimo saranno 25, quindi non sono proprio un giovane di primo pelo. Sono un grande fan dei dream, ma credo che ognuno abbia una canzone alla quale è più legato per un motivo o per l'altro. A change of season e the count of tuscany per me sono le clou.
Rispondi
di Deadwing utente non più registrato
commento del 27/11/2015 ore 11:48:23
và ho toppato, abbiamo la stessa età:)
Rispondi
di catoblepa utente non più registrato
commento del 26/11/2015 ore 22:28:1
Arghhhhh .... per l'amor di Dio leva subito quel copri pick up metallico è semplicemente INGUARDABILE!!! ...
splendida chitarra comunque ... come sostengo da sempre, alla Music Man le chitarre le sanno fare molto bene, in modo particolare manici & tastiere ...
... però leva quella cover
ciao e buona musica
Rispondi
di fbf [user #36393]
commento del 26/11/2015 ore 23:21:55
Recensione molto utile e ben fatta! Così ho scoperto che se mai volessi possederne una (sorvolando sull'orrida-de gustibus- paletta) non fa per me: troppo "complicata"!
Rispondi
di MarcoV [user #30371]
commento del 27/11/2015 ore 12:38:15
Ciao Zenzero. I tuoi articoli sono tra i più interessanti su Accordo, complimenti!! Secondo me sono fluidi alla lettura e affrontano subito le tematiche che interessano a noi chitarristi .
Sono contento che scriverai altre recensioni.
Per i detrattori: si vede che Zenzero è un chitarrista della domenica (mi passerai il termine), se c'ha i soldi da investire in questi strumenti per collezionismo è una scelta sua.. per favore passate oltre.. I suoi articoli si rivelano utili a tutti.
Passando alle opionioni personali su questo strumento: dirò una banalità, ma io NON la considererei ASSOLUTAMENTE una chitarra da metal. Secondo me ci fai semplicemente un po' di tutto. Basta vedere Bonamassa, o i Dream Theater che fanno le cover dei pink floyd.
Secondo me costa tanto per quel che effettivamente è, ma sono opinioni personali. Comunque la trovo bellissima, soprattutto coi copri pickups.
Rispondi
di Zenzero [user #36862]
commento del 27/11/2015 ore 13:38:43
Ciao, ti ringrazio per l'intervento, sei stato molto gentile! È un chitarra che "si sente" che ha una prepoderanza per il mondo high gain, ma complice anche il piezo, se riesce veramente a tirare fuori di tutto se la si sa sfruttare bene.
Grazie ancora e buona musica!
Rispondi
di catoblepa utente non più registrato
commento del 27/11/2015 ore 16:58:49
ciao MarcoV
... se ti riferisci a me per i copripickups :-) ... certo è una questione di gusto ma (mia modestissima opinione) o i pickups li copriamo tutti e 2 o non ne copriamo neanche uno ;-)
... infatti tu hai scritto coi copri pickups (plurale) ma hai visto che l'altro è scoperto? :-[
per il resto sono d'accordo con te ;-) la chitarra come ho detto è splendida e te lo dice uno che ha 7 (sette) Music Man ... ciao e buona musica
x Zenzero: spero che tu non l'abbia presa male la mia critica sul copri pickup il mio tono voleva essere scherzoso, non mi permetterei mai di andare oltre
ciao
Rispondi
di MarcoV [user #30371]
commento del 27/11/2015 ore 17:13:37
Ciao catoblepa! Non mi riferivo a te, ma la tua critica mi ha fatto notare quant'è bella questa chitarra coi copripickups :D Con le altre verniciature generalmente la preferisco senza.
Ciao!
Rispondi
di alexus77 [user #3871]
commento del 28/11/2015 ore 02:17:50
Ne ho avuta una, credo fosse la X, in versione Ball Family Reserve, con il manico in acero occhiolinato "roasted". L'avevo ottenuta come equo scambio per una PRS SC250. Esteticamente credo una delle chitarre piu' belle che mi siano mai passate tra le mani. Anche solo il profumo aprendo la custodia era veramente esilarante. Da suonare pero', un po' come tutte le altre EBMM, troppo fredda. L'ho scambiata per una Strato CS (della quale mi sono poi liberato per una Suhr). E' stata la mia terza EBMM (dopo una Silhouette ed una Albert Lee), e credo sara' anche l'ultima. Grandi strumenti, ma non per i miei gusti. Di Petrucci continuo a preferire le Ibanez dei primi tempi, con la grafica con l'indiano (che tra l'altro usava ancora su Metropolis). Insieme alle Paul Gilbert fine anni 90 le ritengo essere tra le migliori produzioni Ibanez di sempre.
Rispondi
di Jumpy [user #1050]
commento del 28/11/2015 ore 15:31:57
Ho avuto modo di provare per benino la Petrucci e la Luke...
Manici comodissimi e velocissimi entrambi... da suonarci per ore e ore senza stancare la mano.
Complessivamente preferisco quest'ultima perché la "sento" più adatta a me... ma a con strumenti a questi livelli di eccellenza sono comunque scelte personali.

Il suono della Petrucci secondo me è semplicemente "neutro" ma definito, come appunto deve essere se si va giù pesante con la distorsione (e Petrucci in questo non scherza).
Per i soli, pickup al manico+MesaBoogie ed è "il" suono solista di Petrcci, inconfondibile... come riferimento mi viene in mente il solo di "Hollow Yaears" nel live at Budokan.
Il piezo non mi ha esaltato particolarmente, c'è da tener presente però che stiam parlando di un piezo su una chitarra solid body... è ovvio che non si può pretendere che venga fuori chissà quale stratosferico suono acustico.
E' un piezo montato per avere la comodità di un suono acustico senza fare zapping tra due chitarre, o magari da miscelare con il suono elettrico :)
Del resto anche con acustiche di qualità, tirar suoni verosimili, caldi e pastosi solo col piezo, non è una passeggiata, vanno usati ampli dedicati e bisogna comunque smanettarci un po'.
Complessivamente sono anch'io del parere che strumenti signature di livello così elevato van intesi come espressione dell'artista a cui si riferiscono in ogni singolo dettaglio e non andrebbero in nessun modo modificati :)
Rispondi
di Gsus [user #43993]
commento del 30/11/2015 ore 00:24:19
No.
Predila come una critica, ma No.
Oltre al pochissimo senso della recensione ( opinione mia, ma non la capisco proprio) ci sono una marea di errori per quanto riguarda specifiche/informazioni.

"Non crediate con basti attaccare questa signorina a un Mesa Boogie per tirare fuori dei riffoni degni del miglior chitarrista della scena progressive, perché la chitarra è studiata per essere utilizzata in un certo modo, e soprattutto con una certa attrezzatura.
Innanzitutto, è tassativamente impossibile utilizzare la posizione centrale in suoni saturi: le note slabbrano che è un piacere, ve lo garantisco, mentre la posizione migliore si rivela quella al ponte sia per riff, sia per ritmiche e assolo. La posizione al manico invece si gonfia troppo e deve essere utilizzata solamente per i fraseggi e i passaggi veloci a note singole. Il distorto non deve mai superare una certa soglia di saturazione, pena un suono zanzaroso e poco utilizzabile."

Nessuna chitarra attaccata ad un qualsiasi amplificatore suone "bene" o "come il proprio idolo" da sola. Punto.
Soprattutto nessuna chitarra nasce per essere usata per un dato amplificatore. (Ma che senso ha quella frase?)
La JP ha dei suoni distorti assolutamente pregevoli, basta essere in grado di regolare EQ e Gain dell'amplificatore a cui ci si attacca, e scusami, ma il suono del video, è da vomito.

Posto che I Boogie non siano facilissimi da utilizzare, sò per esperienza che basta leggere il manuale.

Ora, per quanto riguarda specifiche ed altro:
- Il piezo non ha tutti quei controlli, ha solo Bass e Treble. (E mix e volume, chiaramente)
- I Pickup sono D Sonic al ponte e un Air Norton leggermente Custom.
CruchLab e Liquifire non erano assolutamente usati nelle versioni rpecedenti, poichè introdotti nel 2010, e a differenza di quello che si dice, JP nel rack che usava non aveva nessuna macchina del tempo.
La serie BFR è stata introdotta nel 2009.
- La posizione centrale non splitta il pickup al ponte rendendolo single coil.
Splitta entrambi gli Humbucker mettendo in funzione le due bobine centrali.
(E quella configurazione in distorto è un capolavoro, di slabbrato non ha assolutamente niente, posto sempre che uno sia in grado di regolare l'EQ)
- La tastiera è in palissandro, non ebano.

"Innanzitutto, è tassativamente impossibile utilizzare la posizione centrale in suoni saturi: le note slabbrano che è un piacere, ve lo garantisco, mentre la posizione migliore si rivela quella al ponte sia per riff, sia per ritmiche e assolo. La posizione al manico invece si gonfia troppo e deve essere utilizzata solamente per i fraseggi e i passaggi veloci a note singole. Il distorto non deve mai superare una certa soglia di saturazione, pena un suono zanzaroso e poco utilizzabile.
Attaccata al solo amplificatore, la chitarra risulta fredda, incolore, inespressiva, e da questo deriva anche il mio cambio di pickup. Pensando di risolvere la situazione, ho sostituito gli originali, ma purtroppo tale scelta è servita a poco, seppur qualche sfumatura emozionale ora riesce finalmente a uscire. Un suono orribile, penserete voi, e invece no: la magia scatta quando alla signorina si cominciano ad affiancare sustainer (perché di sustain ne ha poco, questa è l’amara verità), chorus, deelay e tutte le altre diavolerie che il suo ideatore utilizza. La JP6 "deve" essere affiancata da dei rack effetti per poter finalmente esprimere il suo potenziale. Non è assolutamente una chitarra per il rock vecchio stile (quello che poi suono io alla fine) e il suo acquisto deve essere ben ponderato, poiché si sarà costretti ad affiancarle la strumentazione di cui necessita per suonare bene.

NonSense gratuito in tutta la citazione.
Oltre al fatto che il cambio di pickup non fosse assolutamente necessario (ma non giudico i gusti), nessun sustainer, chorus o quello che vuoi la farà suonare meglio se non ne sei in grado (e non è uno shot a te, semplicemente è così per qualsiasi strumento).
Il Chorus è una modulazione, il Delay è un Delay e tale rimane, non fa miracoli.
Il Sustainer è un pickup e non c'entra niente con JP in generale.
Il concetto di "pickup freddi" è riusato fino alla nausea su Accordo, e ogni volta che rileggo una cosa del genere, so che chi ha scritto non ha idea di cosa parla.
Un pickup non è freddo. E' un pickup. Può avere un EQ sua, ma il concetto di "freddo" applicato ad un pickup non ha senso.
Non è neanche un pickup scavato nelle frequenze, quindi, di nuovo, sta tutto nell'EQ dell'amplificatore.

Il ponte è probabilmente il miglior ponte vibrato sul mercato, se non tiene l'accordatura, è perchè settato male. Non si discute.


"Una piccola parentesi per le limited edition: La Ball Family Reseve (BFR) è stata introdotta solo piuttosto recentemente. Di essa fanno parte gli strumenti di fascia più alta di casa Music Man e rigorosamente costruiti e controllati a mano. La Petrucci è entrata in catalogo in questa sezione speciale, proponendo dei pickup Di Marzio custom e un body in ontano (quest’anno tuttavia sono state presentate le varianti in mogano). Tutte le versioni precedenti erano create semplicemente con pickup classici CrunchLab e Liquidfire, body in tiglio, sprovviste degli intarsi e delle meccaniche pregiate. Le serie limited (ancora oggi) si frappongono esattamente a metà fra la serie custom e standard: se i materiali utilizzati sono pregiati, il body rimane in tiglio (o ontano in casi particolari) e i pickup sono standard, mentre la costruzione è affidata in parte al lavoro umano."

NONSENSE.
Nessuno strumento viene costruito a mano. MAI. Di nessuna compagnia.
Quello che tu chiami "standard" sarebbero le JP base, no scudi, no paletta matched, no piezo.
BFR indica solo ed esclusivamente legni diversi. (Vi invito a guardare il Rundown della Factory Music Man, fanno vedere TUTTO)

Ancora con la storia che il tiglio non è un legno decente.........di nuovo, non sapete di cosa parlate.
Un tiglio ottimo, suona bene come qualsiaso altro ToneWood.
Un mogano di m*rda suona tale.
Sfatiamo il mito che il tiglio sia un legno indegno perchè non ha senso.
Come va sfatata la storia "Ponte flottante, poco sustain".
E' una stronzata in piena regola.


"Non nego che la tentazione di rivenderla mi ha toccato diverse volte, e per un certo periodo è stata messa in vendita anche online, ma quel piezo e quell’estetica mi fanno dimenticare i suoi difetti."

Certo, perchè l'estetica fa suonare meglio una chitarra.

Con una "recensione" del genere, non si venderà una JP 2008 LTD sull'usato neanche per errore.





Rispondi
di Zenzero [user #36862]
commento del 30/11/2015 ore 01:24:0
Ciao Gsus,
Sono onesto: ho fatto un errore nella recensione della Fender Bullet, riportando che la chitarra fosse un modello (deluxe) che in realtà non era. Ho ammesso l'errore e mi sono scusato con gli utenti. Purtroppo le informazioni a riguardo erano poche e piuttosto confusionarie, ma comunque le indicazioni che avevo dato per tutto il resto erano esatte.
Da quel momento sono stato molto attento a non fare il medesimo errore, e riguardo questa chitarra mi sono documentato in maniera esaustiva, complici anche i cartellini di autenticità legati ad essa, che riportano informazioni su legni, pick up e materiali.

"Nessuna chitarra attaccata ad un qualsiasi amplificatore suone "bene" o "come il proprio idolo" da sola. Punto.
Soprattutto nessuna chitarra nasce per essere usata per un dato amplificatore. (Ma che senso ha quella frase?)
La JP ha dei suoni distorti assolutamente pregevoli, basta essere in grado di regolare EQ e Gain dell'amplificatore a cui ci si attacca, e scusami, ma il suono del video, è da vomito"

Questa è un'affermazione altamente opinionabile: come si fa a dire che una chitarra attaccata al solo amplificatore non può suonare bene? E tutti i mostri sacri che hanno fatto la storia, con dei suoni immensi e solo un pedale overdrive o wha attaccato all'ampli dove li metti?
Quando mai ho detto che la Petrucci DEVE essere attaccata a un mesa? Dove lo leggi scusa? Ho riportato il mesa perchè il buon John usa proprio questa serie di amplificatori.
Il suono ti fa schifo? Beh ognuno ha i suoi gusti. Non posseggo una scheda audio divina, faccio quello che posso, la qualità probabilmente non sarà eccelsa, ma le chitarre dei test le provo tutte su amplificatori a valvole (fra i quali un mesa Mark V e una plexi malmsteen signature) e riporto le considerazioni che questi due amplificatori mi hanno dato sulle chitarre.

"Ora, per quanto riguarda specifiche ed altro:
- Il piezo non ha tutti quei controlli, ha solo Bass e Treble. (E mix e volume, chiaramente)
- I Pickup sono D Sonic al ponte e un Air Norton leggermente Custom.
CruchLab e Liquifire non erano assolutamente usati nelle versioni rpecedenti, poichè introdotti nel 2010, e a differenza di quello che si dice, JP nel rack che usava non aveva nessuna macchina del tempo.
La serie BFR è stata introdotta nel 2009.
- La posizione centrale non splitta il pickup al ponte rendendolo single coil.
Splitta entrambi gli Humbucker mettendo in funzione le due bobine centrali.
(E quella configurazione in distorto è un capolavoro, di slabbrato non ha assolutamente niente, posto sempre che uno sia in grado di regolare l'EQ)
- La tastiera è in palissandro, non ebano."

>Il piezo ha esattamente i controlli che hai elencato tu, non so cosa tu intenda per "miriade". Il controllo di Mix funziona da vero e proprio controllo dei medi, poichè serve a mischiare (fare il mixing) fra alti e bassi.
> I pick up SONO cruchlab e liquidfire, come scritto su cartellino del 2008 (che è, si sono inventati il nome di due pick up che per te non esistevano?)
>Giusto; la serie BFR è stata introdotta RECENTEMENTE, non ho riportato alcuna data, quindi dovè il problema?
>Il liutaio che ha fatto il lavoro per la sostituzione dei pick up, mi ha mostrato il circuito: il pick up al ponte "splitta" per diventare un single coil in posizione centrale. Può essere che abbia sbagliato lui, ma in questo caso anche il collegamento dei nuovi pick up sarebbe errato, ma così non è.
> La tastiera, per questa versione limitata del 2008, è in EBANO come riportato su cartellino e come riportato in qualsiasi video di presentazione del suddetto modello speciale che puoi trovare su youtube.

"NonSense gratuito in tutta la citazione.
Oltre al fatto che il cambio di pickup non fosse assolutamente necessario (ma non giudico i gusti), nessun sustainer, chorus o quello che vuoi la farà suonare meglio se non ne sei in grado (e non è uno shot a te, semplicemente è così per qualsiasi strumento).
Il Chorus è una modulazione, il Delay è un Delay e tale rimane, non fa miracoli.
Il Sustainer è un pickup e non c'entra niente con JP in generale.
Il concetto di "pickup freddi" è riusato fino alla nausea su Accordo, e ogni volta che rileggo una cosa del genere, so che chi ha scritto non ha idea di cosa parla.
Un pickup non è freddo. E' un pickup. Può avere un EQ sua, ma il concetto di "freddo" applicato ad un pickup non ha senso.
Non è neanche un pickup scavato nelle frequenze, quindi, di nuovo, sta tutto nell'EQ dell'amplificatore."

Anche tutto quello che hai scritto qui è opinionabile. La chitarra risulta "neutra", proprio per essere utilizzata e sfruttata con effetti e modulazioni di svariati tipi. La JP non ha un'identità forte e prorompente come una Les Paul o una Strat, ecco perchè viene definita "neutra".
Il sustain si ottiene con booster, equalizzatori, compressori o altro. Forse hai male inteso cosa intendessi per "Sustainer" (sostenitori del suono). Qui posso capire che forse il concetto è stato vago, e mi sono espresso malamente io.

Anche io ho detto che il ponte è veramente bello e che lo preferisco ai floyd rose che sono molto più impegnativi. Ma non ho mai detto che la chitarra si scorda facilmente, anzi! Ma è ovvio che se ci mettiamo a utilizzarla come Steve Vai o il chitarrista dei DragonForce qualche aggiustatina poi gli deve essere data, no?

In realtà, le BFR sono controllate in modo molto più minuzioso, hanno legni scelti e l'assemblaggio è fatto in maniera molto più controllata. Non ho detto che il liutaio si è messo con scalpellino alla mano per costruirla da zero. Un po' di interpretazione, suvvia!

Del tiglio non ho parlato male, non so da dove salti fuori questa affermazione.. invece è certo che per principio fisico un ponte fisso nel corpo trasmette più vibrazioni di un ponte mobile.. qui è solo questione di scienza e studio.

Infine, vita mia e ***** miei: con la mia chitarra ci faccio quello che voglio. Potrò osservala come strumento di pregio, amarla per i ricordi legati a un periodo della mia vita o all'infanzia, modificarla come piace a me. Che senso ha dire che l'estetica fa suonare meglio una chitarra? Da dove salta fuori questa provocazione? Mah..

Grazie comunque per aver espresso le tue opinioni, aspetto la risposta che, sono sicuro, non tarderà ad arrivare.

Ciao!


Rispondi
di Gsus [user #43993]
commento del 30/11/2015 ore 01:47:5
Ti sbagli.
I pickup pre 2008 non sono assolutamente i CL e LF., sono stati introdotti nella JP X, c'è un video su YT dove parla JP stesso.
La tastiera è in palissandro e si vede a 40km di distanza, inoltre è chiaramente scritto come specifica se cerchi su Google.
La posizione centrale sono le bobine interne dei pickups, è quella la posizione centrale di JP, che si porta dai tempi di Ibanez. (Fidati, è così. Che poi possa essere stata collegata male, possible.)


"Questa è un'affermazione altamente opinionabile: come si fa a dire che una chitarra attaccata al solo amplificatore non può suonare bene? E tutti i mostri sacri che hanno fatto la storia, con dei suoni immensi e solo un pedale overdrive o wha attaccato all'ampli dove li metti? "

Non intendevo assolutamente quello; mi riferivo al fatto che uno l'EQ la fa a gusti, e semplicemente attaccarla ad un ampli non basta a cavare il proprio suono che si aspetta.

Di nuovo, il mio non era provocare o altro, ma c'erano inesattezze, tutto qui.
I pickup son gusti, assolutamente, e la storia "Signature, non va toccata" è una boiata.
Rispondi
di MojoKingBee [user #39456]
commento del 09/12/2015 ore 17:10:42
bell'articolo su una bella chitarra.
non è il mio genere di strumento (ma devo ancora capire quale fa al caso mio, oltre alla tele che mi sono assemblato x pochi spicci :D), né sono un fan del Petrucci, ma la chitarra in oggetto è una goduria per gli occhi.

si intuirà che non concordo troppo con chi critica il fatto che la componente estetica sia di secondaria importanza: ovvio, il suono è (quasi) tutto, ma la chitarra va indossata quasi come un capo d'abbigliamento; ci sta quindi anche l'acquisto per la semplice (che semplice non è) bellezza dello strumento. la storia del colore che cambia con i riflessi di luce è affascinante, mi hai colpito. ce l'avessi sottomano passerei le ore a fissarla.

sul suono/modifiche/ampli da affiancare non ho una opinione "forte", non conoscendo ne lo strumento ne il suo ispiratore. credo mi accontenterei :D

bella bella, ad avercene di genitori ingrifati per le 6 corde!
nel mio piccolo qualche strumentino l'ho raccattato (nulla di che), ma la prole si tiene ancora alla larga. ma va bene anche così.
Rispondi
di Zenzero [user #36862]
commento del 10/12/2015 ore 00:43:2
Ciao! Grazie per le belle parole!

Buona musica!
Rispondi
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