VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Il 2015 in un disco
Il 2015 in un disco
di [user #116] - pubblicato il

Non succede tutti gli anni di innamorarsi di un disco nuovo, e a volte è il momento di riscoprire album più datati con orecchie diverse. Questi sono i lavori che hanno segnato il nostro 2015, parlateci dei vostri!
Ultimamente va molto di moda, sui social network, fare il punto della situazione per condividere con i propri amici i momenti più importanti dell'anno appena trascorso. Il 2015, diciamocelo, non è stato particolarmente prolifico per ciò che riguarda le pubblicazioni discografiche, così, quando in redazione abbiamo chiacchierato della musica ascoltata negli scorsi mesi, abbiamo realizzato che avevamo tutti preferito riscoprire vecchi dischi piuttosto che consumarne di nuovi.
Per l'alba del 2016 abbiamo voluto fare una scelta introspettiva e, invece di darvi un giudizio sui nuovi dischi che ci sono piaciuti di più, abbiamo voluto parlarvi di quelli che hanno giocato un ruolo importante nel nostro 2015 per qualche motivo, invitandovi a fare lo stesso.

Il 2015 in un disco

Gabriele Bianco
Ogni giorno ascolto vagonate di musica di differenti generi, ma mai come quest'anno ho trovato difficoltà nell'eleggere un album rappresentativo. Un 2015 musicalmente piuttosto piatto direi. In assenza di grandi novità, mi sono quindi dovuto affidare a qualche cosa di confortevole per le mie orecchie e per il mio piacere personale. Nonostante criticati (o per carità, apprezzati), il mio gruppo di riferimento sono i Dream Theater. Mi piace la struttura compositiva su cui vengono costruiti i loro pezzi e mi esalta il loro sound. Con l'avvento di Mike Mangini alla batteria (uno tra i miei batteristi preferiti), sono configurati esattamente come il mio dream (appunto) team. L'ultimo album (del 2013) è fantastico.  Orchestrazioni curatissime, ritmiche non troppo scontate e sempre piacevole da ascoltare. Nel 2016 è previsto un nuovo doppio album (The Astonishing), una sorta di opera. Spero di poterlo citare l'anno prossimo come mio album preferito per il 2016. Staremo a vedere...


Alberto Biraghi
Il mio 2015 è stato segnato da un disco che (in parte) non è un disco. Perché è un video estemporaneo del giovane musicista irlandese Keith Harkin, scoperto e intervistato pochi mesi fa su Accordo in occasione dell'uscita del suo nuovo album On Mercy Street. Prima di un concerto Keith si è fatto riprendere mentre suona "Gentle On My Mind", capolavoro di John Hartford reso celebre dall'immenso Glen Campbell. La voce straordinaria di Keith e della McPherson hanno fatto 'o miracolo, mettendomi la voglia di suonare quel pezzo, nonostante nella mia vita anche per l'acustica avessi usato sempre e solo il plettro. Ma la passione rende tutto facile: ho cercato qualche "fingerpickin' for dummies" per capire i principi, poi mi sono messo lì e - un po' osservando Keith, un po' osservando altri che l'hanno caricata su YouTube - mi sono imparato "Gentle On My Mind". Ne è seguita una reazione a catena che nel corso dell'anno mi ha portato a costruire un repertorio da suonare con le dita, attingendo a Paul Simon, Rodney Crowell, James Taylor, Bruce Springsteen, Woody Guthrie. Ovviamente "Gentle On My Mind" resta un capolavoro che propongo a chi non lo conoscesse, accompagnandolo con una esecuzione di Glen Campbell che mette in mostra il suo immenso talento. E ci butto anche un album di Glen: All The Best, una compilation imprescindibile per chi ama la chitarra.
Buon anno a tutti e keep on rockin!


Denis Buratto
Devo ammetterlo, di tutti gli album usciti nel 2015 nessuno mi ha preso così bene da diventare un mio personale tormentone. Allargando un po’ il campo di ricerca però, posso dire che un LP che ha caratterizzato questo anno è sicuramente Not Your Kind of People dei Garbage, del 2012. Un album che tanto vecchio non è ma suona vecchio come non mai. I Garbage li conoscevo di sfuggita, ma dopo che la radio mi ha martellato per qualche settimana inserendo "Blood For Poppies" in rotazione qualche cosa è scattato nel mio cervello. Il mio subconscio mi ha portato a comprare il mio primo fuzz (forse secondo, ma questa volta è amore vero lo giuro), a scoprire che il gain è bello, ma lo è ancora di più a 5 anziché 10 e che la semiacustica che innesca non è solo un rompimento di coglioni. Insomma, citerei Not Your Kind of People come album più importante per me nel 2015 perché un pochettino mi ha cambiato, magari molti diranno: "sì vabbeh, ma i Garbage non hanno inventato niente di nuovo…” vero, però da qualche parte dovevo cominciare, no?

Pietro Paolo Falco
The Velvet Underground & Nico, chiamatelo Andy Warhol, chiamatelo "il disco della banana", resta un esempio perfetto di come un ascolto a distanza di anni ed esperienze possa acquistare un sapore tutto nuovo. Era da un po' che non lo mettevo su, associato a una voglia di casino giovanile che saltella tra punk e rock senza una gran logica ma, con la maturità di una dozzina di anni in più, quando l'ho ripreso nel 2015 è stato in grado di stupirmi come fosse uscito il giorno prima.
A un trentenne il casino non basta, e comincia a badare all'estetica generale di un lavoro. Crudo nei testi quanto nei suoni, trovo che l'album di debutto di Lou Reed e compagni abbia alcune delle scelte timbriche più orrende di sempre, così brutte da diventare parte stessa del lavoro finale, che altrimenti non avrebbe lo stesso impatto. Basti pensare alla voce di Nico, ai limiti dell'insopportabile alle mie orecchie, o alle chitarre nasali e gommose, o ancora al banco di missaggio stesso che va in saturazione qua e là. Gli arrangiamenti richiamano un senso di paranoia dal primo all'ultimo, martellanti, insistenti, ansiogeni quando subentrano anche gli archi con quel che di ipnotico.
Questa è arte di quella pura, istintiva, con tutte le sbavature che te la fanno sentire più vera, ma con tutta la profondità che puoi apprezzare a pieno solo quando sei passato per qualche altro quintale di musica. Era avanti negli anni '60, lo era quando l'ho ascoltato a cavallo tra i millenni, lo è nel 2015, ma forse è anche inutile dirlo.

Il 2015 in un disco

Che musica ha segnato il vostro 2015?
album
Link utili
Keith Harkin - On Mercy Street
Glen Campbell - All The Best
Keith Harkin su Accordo
Nascondi commenti     23
Loggati per commentare

di Dedalo [user #44441]
commento del 01/01/2016 ore 16:42:19
Rattle That Lock, versione vinile 2015. Il perche? Basta ascoltare "Dark side of the Moon"! Perche nonostante zio David ha sui 70 anni suonati (:D) con questo disco è arrivato tra i primi tre posti in classifica su tutto il pianeta tranne l'ungheria. Perche amo la Stratocaster, la Les Paul, La Telecaster, il lap steel ed amo le atmosfere che solo zio David sa creare! Ma stavolta cè anche un perche in piu... In questo vinile ce qualcosa che mi ricorda i Beatles e quegli anni meravigliosi...
Rispondi
di JFP73 utente non più registrato
commento del 01/01/2016 ore 17:30:01
Quoto. Io ho la versione cd deluxe. Grande Davidone
Rispondi
di dale [user #2255]
commento del 01/01/2016 ore 17:47:32
Io posso dire cosa ho ascoltato di bello uscito in questo 2015:

vai al link

vai al link

Sono due grandi dischi, certo non li sentirete mai nelle stramaledette radio nè tantomeno in tv...

Visti entrambi dal vivo quest'anno, tonnellate di talento.....

Ascoltateli!
:-)
Rispondi
di Dedalo [user #44441]
commento del 01/01/2016 ore 17:58:24
Bravo artista grazie per avercelo detto! Somiglia in certi tratti a John Denver :D
Rispondi
di wrugg25 [user #31282]
commento del 01/01/2016 ore 19:38:24
"Laurestine" dei So Hideous è senz'altro il disco che quest'anno mi ha più colpito... ma di interessanti ce ne sono stati tanti, veramente tanti.
Rispondi
di aghiasophia utente non più registrato
commento del 01/01/2016 ore 23:08:16
significative per me in questo 2015:
- sul fronte italiano "Earth hotel" di Paolo Benvegnù e "Protestantesima" di Umberto Maria Giardini;
- su quello internazionale, senza nessunissimo dubbio, "Asunder, sweet and other distress" dei Godspeed You Black Emperor.
Rispondi
di aghiasophia utente non più registrato
commento del 01/01/2016 ore 23:11:29
Facevo una premessa che non so per quale motivo tecnico s'è persa:"andrò in controtendenza rispetto al post. Queste per me le uscite più significative etc. Etc."
Rispondi
di lbaccarini [user #14303]
commento del 02/01/2016 ore 00:40:20
Hats off to Benvegnù
Rispondi
di aghiasophia utente non più registrato
commento del 02/01/2016 ore 11:41:05
Sì,al momento lo reputo il suo miglior album. Più coeso e omogeneo dei precedenti.e poi i suoni sono davvero magnifici.
Rispondi
di lbaccarini [user #14303]
commento del 02/01/2016 ore 21:45:49
Sì bello ma il suo primo resta il mio preferito, preceduto però dai primi due degli Scisma
Rispondi
di elgaldil [user #22921]
commento del 01/01/2016 ore 23:09:23
Ci metto due dischi Made in 2015
Il ritorno del grande Don Henley con "Class County" e il primo LP ufficiale di Chris Stapleton "Traveller".

Due dischi che fanno parte in toto del mio mondo musicale, due bellissimi lavori, raffinati, ben scritti e registrati magistralmente... Per chi vuole un po di USA -per me- quest'anno non c'è di meglio.
Rispondi
di lbaccarini [user #14303]
commento del 02/01/2016 ore 00:38:27
In Italia: nuovo disco degli Scisma, non è super ma ci sono affezionato
Altre scoperte più chitarristiche per me sono state Ryley Walker e Blake Mills, vi consiglio i loro ultimi due lavori solisti.
Menzione anche ai Wilco che adoro anche se il loro ultimo disco appena uscito (che si chiama incredibilmente "Star wars"!) non è da urlo.
Ultima chicca, di cui mi vergogno, è che prima del 2015 non possedevo "All things must pass" di G. Harrison... fate fuoco!
Anche molta musica di The Band per me quest'anno...
Che bello parlare di dischi, qualcuno mi faccia smettere!!
Rispondi
di dale [user #2255]
commento del 02/01/2016 ore 11:02:39
Cavolo il disco di George è una pietra miliare!

Era veramente avanti di anni e anni....
Rispondi
di lbaccarini [user #14303]
commento del 02/01/2016 ore 21:59:33
Sì, il mio Beatle preferito e un musicista (e uomo) superiore
Rispondi
di dale [user #2255]
commento del 03/01/2016 ore 12:18:
Indubbiamente.
Rispondi
di MojoKingBee [user #39456]
commento del 02/01/2016 ore 09:10:5
è dal 78 che ascolto i jam. e sarà così anche per il 2016.
questo il regalo di natale di paul weller
vai al link
(dedicato alle vittime dell'attentato al bataclan)

agevolo la descrizione: "ONE is one year in the life of Paul Weller and his band. It's a montage of sights and sounds we have witnessed on our travels around the world. I wanted to make something real for the fans that they haven't seen before."
Rispondi
di And96 [user #41601]
commento del 02/01/2016 ore 12:07:20
I miei dischi preferiti del 2015 sono due:
- Return To Forever degli Scorpions
- Polaris dei Tesseract

E per il 2016 aspetto Dream Theater, Trick or Treat e (sperando sia la volta buona) Tool.
Rispondi
di THE_Luke [user #31235]
commento del 08/01/2016 ore 11:04:26
quotone per Polaris, grand isco.
Aggiungerei, per chi apprezza (ma non credo che qui ce ne siano molti) il lavoro solista di John Browne, "Qatsi". Se vi piace il metal tecnico strumentale, qui apprezzerete quello che secondo me al momento è la miglior mano destra nell'universo.
Rispondi
di ENZ0 [user #37364]
commento del 03/01/2016 ore 23:58:31
Per me, il 2015, é stato l'anno di Arthur Lee & Love.
Hanno non so cosa di magico e ipnotico, non riesco ancora a smettere di ascoltarli.
Non ricordo perché ho cominciato ad ascoltarli, (verso fine 2014 per la verità) ma in pochissimo tempo ho imparato la discografia e comprata per pochissimi € su amazon.
Un album su tutti, Forever Changes.
Un brano su tutti 7 and 7 is.
Poi, ma questa é una vecchia storia, mia sorella mi ha regalato le prime edizioni LP di Animals (1977) e Dark side of the Moon (1973)... é la quarta volta che compro dark side...
Rispondi
di mmas [user #15948]
commento del 04/01/2016 ore 07:58:24
Paolo Bonfanti e Martino Coppo , Friend of a Friend
vai al link
un disco incredibile tant'è bello... da ascoltare assolutamente e se possibile da sentire live...
Rispondi
di Mizioman [user #20717]
commento del 06/01/2016 ore 15:24:14
Non è del 2015, bensì 2014 ... però io l'ho scoperto quest'anno, DESTRAGE "Are you Kidding me? No."
Stupefacente, complesso, convolvente ... Meraviglioso
Rispondi
di Mizioman [user #20717]
commento del 06/01/2016 ore 15:24:53
Coinvolgente... non convolvente
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 22/01/2016 ore 16:26:44
Arrivo tardi, ma vi scrivo dato che ho appena visto un GREATEST HITS 2015 su YouTube - ovviamente roba Pop. Eccovi qualche pensiero anche se questo non ha a che fare con la chitarra... infatti la chitarra è quasi del tutto sparita dalla hit parade ultracommerciale :(

Pubblico: scuola media / superiore. È cmq il requisito numero uno da sempre per vendere dischi a caterve e da dove sono partiti Beatles / Stones ecc. Il pubblico delle femmine è di stragrande maggioranza (nulla di nuovo in questo). Per quelli di voi che già hanno figli, sappiate che quando saranno adulti avranno i dischi vintage 2015 a cuore anche se passano a tutt'altri generi di musica.
Tipo di pezzi : testi geniali per un pubblico scolastico - da sing-along e di certo non da Bob Dylan. BPM sempre al massimo umanamente possibile e da ballo frenetico al servizio di un DJ (PS: ho provato a suonare improvvisando su un mix DJ - non fate questo errore! Il BPM cambia di continuo e un A=440Hz non esiste!). È una buona idea avere un paio di interventi Rap per rendere le cose meno monotone e c'è spesso un X featuring Y tra artisti di una stessa casa discografica - doppia promozione!
Video: senza un video a tutta birra con effetti di ogni tipo non si va da nessuna parte!
Cantanti: le femmine battono i maschi - in statistica e in tutto il resto. Le femmine devono essere giovanissime, belle, snelle ma di nuove Madonna / Lady Gaga non se ne vedono. Adele è cmq una candidata per il futuro...
Registrazione: è stupefacente quanto sia di piglio minimalista! Vi basterà un rhythm box centrato sulla cassa - frequenze alte per un pò di punch, medie per incupire e bassi non esagerati dato che un DJ o a casa si lavora su EQ per aver un bass drum da terremoto.
Strumenti: un bass synth è la base del pezzo. C'è un riff che regge il tutto e di solito è veramente fenomenale in questo e sound scelto. Resta un pò di spazio per un minimo di synths di quelli da delays. Un effetto spesso usato è quello da "dive bombing" alla Floyd Rose + flanger al massimo. Giri di accordi normali sono verboten! Qualche stesura di accordi è probabilmente solo per aiutare un cantante in cuffia durando una session per la voce - ci bada poi auto-tune per il resto.
Risultato finale: è il "sound" Protools e molto freddo. Si sente di più che su registrazioni di musica diversa.

Se avete Accordianini a casa dovete sapere / comprendere cosa li fa girare, e... poter dichiarare "ah, guarda che questo riff non ha il groove giusto"! È da vedere se capiscono la musica Classica - potete partire con "Hotel California" appena pubblicato su Accordo. Andate poi avanti con Blondie e The Runaways tanto per cominciare - provate!
Rispondi
Altro da leggere
HAVEN: un viaggio di suoni con Mimmo Langella
Le playlist per fuggire dal solito Natale
La giostra della chitarra: Scott Henderson torna con Karnevel!
I Rolling Stones annunciano Hackney Diamonds: fuori ora il singolo "Angry"
Me, You and The Blues: il blues è napoletano
The Dark Side Of The Moon: i miei primi 50 anni
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Serve davvero cambiare qualcosa?
70 watt non ti bastano? Arriva a 100 watt!
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964