di redazione [user #116] - pubblicato il 04 febbraio 2016 ore 07:30
Una giornata in studio ai tempi del nastro e dei vinili si svolgeva in modo molto diverso rispetto a oggi, tra computer e VST. Gianni Ruggiero ci spiega cos'è cambiato negli studi e nei musicisti visti da dietro al mixer e dall'altro capo dei microfoni.
"Una volta il musicista era un vero musicista", così si può sintetizzare la differenza tra la giornata tipica in uno studio moderno e quella in uno degli anni '70 e dintorni. Gianni Ruggiero è tecnico del suono presso lo studio Phonotype, un'istituzione a Napoli nonché seconda etichetta discografica nata in Europa all'inizio del '900, che vi abbiamo già presentato in questo articolo. Nelle sue sale sono passati alcuni tra i migliori artisti al mondo, e quelle mura - rigorosamente trattate per un'acustica al top - hanno visto l'evoluzione della musica e della tecnologia dagli albori fino alle DAW digitali, alla post-produzione e agli strumenti virtuali. Cambiano i tempi e cambiano anche i musicisti. Abbiamo chiesto a Gianni di raccontarci cosa c'è di diverso oggi in una giornata di lavoro in studio rispetto a ciò che accadeva quarant'anni fa, quando lui muoveva i primi passi nel campo come ci ha raccontato in questo articolo.
Un tempo ogni take era preziosa. Il nastro costava caro, i musicisti dovevano suonare insieme e bene, l'editing era ridotto al minimo e faticoso da fare. Ciò rendeva necessaria una forma mentale diversa rispetto a quella che ci si può permettere oggi, dove ogni take può essere spezzettata all'inverosimile, manipolata all'infinito senza perdere qualità e risuonata tutte le volte che si vuole per un costo virtualmente nullo, grazie ai computer. Ogni epoca ha i suoi pro e i suoi contro, ma è importante non perdere di vista il punto di partenza per saper cogliere gli aspetti positivi delle nuove tecnologie senza illudersi di poter lavorare meno affidandosi esclusivamente a loro. Insomma, non rilassatevi troppo sugli allori, perché maggiori tecnologie vogliono dire maggiori opportunità, non minor fatica. Ma di questo si parlerà nei prossimi appuntamenti con Gianni Ruggiero e gli studi Phonotype Records.